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Tag: Sanremo 2023

Xi Jinping: Cina-Asia centrale uniti contro tentativi divisione

Xi Jinping: Cina-Asia centrale uniti contro tentativi divisioneRoma, 19 mag. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto oggi ai “fratelli dell’Asia centrale” di unirsi contro i tentativi di dividerli di fronte a turbolenze senza precedenti e di tornare a essere un ponte che collega l’Asia e l’Europa.

Il leader cinese ha parlato oggi, nel secondo giorno del vertice Cina-Asia centrale, iniziato ieri a Xian, l’antica capitale cinese, a cui partecipano i cinque paesi della regione tradizionalmente vicina alla Russia, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua. “Il mondo ha bisogno di un’Asia centrale armoniosa. La fratellanza è meglio di ogni ricchezza”, ha detto Xi nel suo discorso programmatico. “I conflitti etnici, i conflitti religiosi e le divisioni culturali non sono il tema principale dell’Asia centrale. Unità, tolleranza e armonia sono ciò che cerca il popolo dell’Asia centrale”, ha continuato, aggiungendo che “nessuno ha il diritto di creare discordia e scontro in Asia centrale, figuriamoci cercare una speculazione politica”, ha continuato il leader cinese.

“La sovranità, la sicurezza, l’indipendenza e l’integrità territoriale dei paesi dell’Asia centrale – ha detto ancora Xi – devono essere salvaguardati, il percorso di sviluppo scelto autonomamente dal popolo dell’Asia centrale deve essere rispettato e gli sforzi della regione dell’Asia centrale per lavorare per la pace, l’armonia e la tranquillità devono essere supportato”. L’Asia centrale – ha sottolineato il leader di Pechino – ha un “vantaggio geografico unico”, che le consentirà di “diventare un importante hub di interconnessione in Asia ed Europa”. In una riproposizione dei principi della sua Iniziativa Belt and Road, per una nuova Via della Seta terestre, Xi si è impegnato ad espandere la cooperazione commerciale ed economica con la regione e ha affermato che Pechino approfondirà la connettività e amplierà la cooperazione energetica.

La Cina spera di accelerare la costruzione la rete di trasporto del gas e di espandere la portata del commercio di idrocarburi con la regione. Xi ha anche annunciato che la Cina fornirà 26 miliardi di yuan (3,7 miliardi di dollari) in sostegno finanziario per aiutare lo sviluppo delle nazioni dell’Asia centrale.

Il vertice in corso a Xian è il primo incontro in presenza del genere da quando Pechino ha stabilito relazioni diplomatiche con i cinque nuovi paesi resisi indipendenti dall’Unione sovietica nel 1992. Si tratta di un formato che non prevede la presenza della Russia, potenza tradizionalmente egemone nella regione dell’Asia centrale. “Le relazioni tra la Cina e i paesi dell’Asia centrale hanno profonde origini storiche, ampie esigenze pratiche e una solida base dell’opinione pubblica, e sono piene di vigore e vitalità nella nuova era”, ha affermato Xi, ribadendo che Pechino è disposta ad aiutare i paesi dell’Asia centrale a rafforzare le loro capacità di sicurezza e difesa “per mantenere in modo indipendente la sicurezza regionale”. Xi ha anche affermato che la Cina promuoverà la “ricostruzione pacifica” dell’Afghanistan.

“Ci opporremo risolutamente alle forze esterne che interferiscono negli affari interni dei paesi della regione e organizzino ‘rivoluzioni colorate’, manterremo tolleranza zero per le ‘tre forze’ e lavoreremo per risolvere il dilemma della sicurezza regionale”, ha affermato ancora il presidente cinese, con un riferimento non esplicito al principale concorrente globale della Cina, gli Stati uniti.

Il vertice, nella provincia nord-occidentale dello Shaanxi, si interseca col summit del G7 in Giappone, dove i leader delle economie avanzate – tra cui Stati Uniti, Canada, Germania e Francia – dovrebbero discutere anche i modi per contrastare la “coercizione economica” della Cina.

I leader hanno concordato venerdì di istituire un meccanismo formale per tenere un incontro Cina-Asia centrale ogni due anni, con il Kazakistan che ospiterà il prossimo nel 2025.

Biennale Architettura, lo spazio decostruito di Padiglione Italia

Biennale Architettura, lo spazio decostruito di Padiglione ItaliaVenezia, 19 mag. (askanews) – Una mostra corale che vuole ricucire il racconto di nove esperienze di architettura sul territorio italiano, ma che è anche una sorta di affermazione di metodo che sposta l’attenzione verso la realtà effettiva dei progetti, focalizzandosi sulle comunità fuori dallo spazio dell’esposizione. Siamo alla Biennale Architettura di Venezia e siamo precisamente nel Padiglione Italia, affidato alla curatela dei giovani del collettivo Fosbury Architecture, che hanno scelto di portare avanti i loro progetti sul territorio, lasciano all’esposizione il compito di essere solo una sorta di sommario.

Nicola Campri, uno dei membri del gruppo, ci ha presentato l’idea: “Noi – ha detto ad askanews – cerchiamo di raccontare una rinnovata maniera di fare architettura attraverso nove progetti diffusi in tutta Italia per mano di nove progettisti, quindi nove pratiche che collaborano con nove advisor provenienti da altre discipline. Abbiamo selezionato nove siti, attraverso la penisola, che racontassero situazioni di fragilità o di potenzialità del nostro Paese. In questo siti abbiamo sviluppato dei progetti pionieri che in qualche modo andassero a creare delle risposte a tematiche che sentiamo urgenti”. Urgente è anche il modo in cui Fosbury ha pensato di utilizzare lo spazio, che è fisico, ma anche istituzionale, del Padiglione Italia, letteralmente trasformato in un amplificatore, ma non più nel fulcro della partecipazione alla Biennale. In un’ottica di allargamento dei confini e di costruzione di nuovi paradigmi mentali che rientra alla perfezione nel discorso portato avanti dalla curatrice della Mostra internazionale, Lesley Lokko.

E a Claudia Mainardi, anche lei membro di Fosbury, abbiamo chiesto che idea di architettura il gruppo ha voluto diffondere attraverso il progetto “Spaziale”. “La scelta – ci ha risposto – è stata quella di mettere in scena una generazione di architetti che non considera il manufatto come fine ultimo: più precisamente ci siamo riferito al concetto utilizzato da Jane Rendell di Critical Spatial Practice, ovvero pratiche che si situano tra pubblico e privato, tra arte e architettura.Partiamo dal presupposto che, soprattutto in un contesto come quello attuale sia sempre meno pensabile l’idea dell’architetto come unica figura a capo di un progetto creativo e sia sempre più necessaria una collaborazione, non solo tra colleghi, ma anche tra saperi”. Decisivo, per entrare nel mondo di Fosbury, di cui sono membri anche Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni e Veronica Caprino, è il sottotitolo del progetto: “Ognuno appartiene a tutti gli altri”. E nello stesso modo a tutti deve appartenere l’architettura, che così può liberarsi e tornare a essere portavoce di desiderio di risposte a bisogni reali, come uno strumento che può essere al servizio di una nuova prospettiva sociale. Anche questo si può immaginare attraversando lo spazio politicamente decostruito di Padiglione Italia.

G7, Michel: puntiamo a un rapporto costruttivo e stabile con Pechino

G7, Michel: puntiamo a un rapporto costruttivo e stabile con PechinoRoma, 19 mag. (askanews) – I paesi del G7 devono puntare a un rapporto “costruttivo e stabile” con la Cina, che ha una “responsabilità speciale” nella comunità internazionale. L’ha detto oggi il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che partecipa al G7 a Hiroshima.

“Un rapporto costruttivo e stabile con la Cina serve i nostri interessi comuni”, ha detto Michel. “La Cina – ha proseguito – ha una responsabilità speciale nella comunità internazionale e deve rispettare le regole internazionali”. Michel ha anche auspicato che “la Cina svolga un ruolo nel porre fine all’aggressione russa contro l’Ucraina” e che i paesi del G7 riescano a “mantenere relazioni stabili con la Cina, anche economiche”.

G7, le vittime dell’atomica: i leader ricordino la nostra tragedia

G7, le vittime dell’atomica: i leader ricordino la nostra tragediaRoma, 19 mag. (askanews) – I leader delle principali potenze mondiali devono tener presente la tragica esperienza di Hiroshima e Nagasaki, nel prendere decisioni politiche. L’ha sostenuto Toshiko Tanaka, una “hibakusha” (sopravvissuta alla bomba atomica), mentre guardava in televisione le immagini dei G7 in visita al Memoriale della Pace.

Tanaka – secondo il racconto della tv pubblica giapponese NHK – ha commentato l’espressione sul volto del presidente americano Joe Biden quando è uscito dal Museo della bomba atomica: “Aveva un’espressione molto seria e addolorata sul viso, quindi credo che la tragedia del bombardamento atomico sia risuonata nel suo cuore più di prima. L’ho percepito”, ha detto la hibakusha. “Le storie degli hibakusha sono quelle di coloro che hanno vissuto il bombardamento atomico in prima persona. Vorrei che i leader tengano a mente questa storia quando conducono la politica. Vorrei che si muovessero nella direzione dell’eliminazione delle armi nucleari dal mondo”.

La visita al Memoriale è stata voluta dal primo ministro giapponese Fumio Kishida, che è originario di Hiroshima e ha avuto parenti vittime del bombardamento atomico americano del 1945. Il capo del governo nipponico ha posto, tra i temi all’ordine del giorno del summit G7, anche un rinnovato impegno al non utilizzo e a una ripresa del percorso del disarmo nucleare, alla luce anche del fatto che la guerra in Ucraina ha portato a ventilare l’ipotesi di un uso di armi nucleari tattiche. Il presidente dell’associazione delle vittime della bomba di Hiroshima, Tomoyuki Mimaki ha lamentato il fatto che il tour del Museo della bomba atomica, che conserva i drammatici e talvolta commoventi reperti del bombardamento, sia durato soltato 40 minuti. “Non è durato troppo poco? Non c’è modo di vedere molte cose in questo lasso di tempo e non credo che ci sia modo di comprendere appieno la devastazione”. Ed ha aggiunto: “Mi piacerebbe sentire le loro impressioni su quello che hanno visto, sapere quanto si sono soffermati, quanto hanno sentito delle testimonianze dei sopravvissuti”.

Uomo forza ingresso in Vaticano, la Gendarmeria spara all’auto

Uomo forza ingresso in Vaticano, la Gendarmeria spara all’autoRoma, 18 mag. (askanews) – Un uomo di circa 40 anni – risultato poi in “grave stato di alterazione psicofisica” – nella serata di oggi ha forzato con la sua auto l’ingresso in Vaticano. Guidando “a forte velocità” è riuscito ad entrare: la Gendarmeria ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo, che però ha colpito il mezzo sul parafango. L’autovettura è riuscita così ad arrivare al Cortile di San Damaso, dove l’uomo è sceso autonomamente ed è stato bloccato e arrestato. Nessun pericolo comunque per Papa Francesco: l’accesso a Santa Marta era stato nel frattempo sbarrato.

“Questa sera dopo le 20:00 – fa sapere la Sala stampa vaticana – un automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna al Vaticano. Noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall’Ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa”. “Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta. L’autovettura nel frattempo ha raggiunto il Cortile di San Damaso, e il conducente è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria”.

“L’uomo, di circa 40 anni, è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Attualmente la persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria”, conclude la Sala stampa vaticana.

Remtech Expo,Paparella:eventi meteo possono causare danni profondi

Remtech Expo,Paparella:eventi meteo possono causare danni profondiRoma, 18 mag. (askanews) -“L’Emilia-Romagna in queste ore è colpita da un’alluvione senza precedenti. L’origine delle abbondantissime piogge sembra poter essere attribuito ad un fronte occluso lungo l’Adriatico, alimentato da un ciclone presente più a Sud, che martedì scorso ha richiamato aria fredda da Est. Tale particolare scenario ha generato piogge intense soprattutto in alcune aree dove sono caduti fino a 300mm di pioggia in 24 ore, pari alla pioggia che cade normalmente in due mesi. I terreni, già saturi dopo gli eventi straordinari dell 1-4 Maggio, non hanno avuto, in occasione di questo secondo evento straordinario, adeguata capacità di assorbimento delle precipitazioni che, in poco tempo, ha ingrossato irrimediabilmente i torrenti. In poche ore il livello dei torrenti è aumentato anche di 10 metri, generando, in taluni casi, rotture degli argini a discapito dei centri abitati e delle infrastrutture. Il Presidente e la Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna, sin dai primi segnali di allerta, stanno lavorando alla messa in sicurezza dei cittadini soprattutto, in stretta collaborazione con la Protezione Civile. Ringraziamo chi è direttamente coinvolto nelle operazioni, siamo vicini ai cittadini della nostra Regione e ci mettiamo sin d’ora a disposizione per poter dare, come comunità specializzata, un contributo fattivo”. Lo dichiara in una nota la Geologa Silvia Paparella a capo del più importante appuntamento annuale sui temi del dissesto idrogeologico, RemTech Expo.

Trasporti, Manfredi: una buona notizia, presto av Napoli-Bari

Trasporti, Manfredi: una buona notizia, presto av Napoli-BariNapoli , 18 mag. (askanews) – “Una buona notizia, presto la realizzazione dell’alta velocità Napoli-Bari”. Così in un post sui social il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Oggi, insieme al sindaco di Bari Antonio Decaro ho incontrato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – continua – Ci è stato assicurato che entro l’estate partirà la realizzazione della prima coppia di treni in attesa che si completino, entro il 2027, i lavori per l’alta velocità tra Bari, Napoli e Roma”.

“Diamo seguito al protocollo d’intesa firmato qualche settimana fa, che permette alle due Città di avviare azioni comuni nel segno dello sviluppo infrastrutturale e della crescita” conclude Manfredi.

Emergenza Maltempo, l’Aeronautica Militare: una tempesta perfetta

Emergenza Maltempo, l’Aeronautica Militare: una tempesta perfettaRoma, 18 mag. (askanews) – In Emilia Romagna “C’è stata una combinazione di effetti, la cosiddetta tempesta perfetta… perché c’è stata la confluenza di un flusso da Sudest e da Nordest proprio su quelle aree e il fenomeno dello Stau sulla catena appenninica che ha prodotto delle piogge continue e incessanti, talvolta anche di forte intensità con le conseguenze purtroppo ben note a tutti”.

A parlare, ad Askanews, è il Tenente Colonnello Paolo Capizzi del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare, al quale abbiamo chiesto un quadro della situazione di ciò che sta accadendo in Emilia-Romagna. “Abbiamo una configurazione in quota – ha spiegato – in cui due alte pressioni, una del vicino Atlantico e una dell’Est europeo, di fatto, impediscono il movimento di una bassa pressione, con continue formazioni di ‘minimi’, proprio nell’area mediterranea centrale”.

“Proprio in questo periodo, in Primavera, di per sé sono normali le formazioni dei cosiddetti ‘minimi africani’, una ciclogenesi che si forma tra la Tunisia e la Libia e che influiscono sulle nostre regioni, in particolare sul Mediterraneo e sulle regioni meridionali. Soltanto che poi, di norma, tendono a transitare verso Levante. Questo transito, al momento, è impedito proprio per la presenza di un’alta pressione, quindi, rimane questa circolazione ciclonica sulle nostre aree che sta portando l’ormai prolungato periodo di tempo piovoso e instabile in quasi tutte le regioni, a rotazione ciclonica; ricordamo la Sicilia poi la Campania, la Puglia e poi anche la parte delle Marche e dell’Emilia Romagna”. A determinare questo sconvolgimento climatico, forse, proprio il riscaldamento eccessivo del Pianeta di cui tanto si parla.

“Se dovesse aumentare la frequenza di questa fenomenologia vuol dire che è in atto un’accelerazione di un cambiamento climatico. Dico un’accelerazione perché in realtà il clima non è mai statico; il clima è cambiato in passato, sta cambiando ora, ovviamente e cambierà in futuro”. “Dobbiamo mitigare gli effetti e prevenire alcune conseguenze. Questo implica anche un maggiore coinvolgimento sia dal punto di vista culturale delle persone e dei decision maker sia dal punto di vista di una logica di costruzione delle infrastrutture e, quindi, anche un’azione di prevenzione di alcune fenomenologie”.

Riguardo alla drammatica situazione in Emilia-Romagna, sin dai primi momenti l’Aeronautica Militare è in prima linea – per portare soccorso ed evacuare le persone colpite, di giorno e di notte – non solo con gli equipaggi e gli elicotteri di soccorso del 15° Stormo di Cervia ma anche con il proprio servizio meteorologico. “Dal punto di vista nostro più strettamente meteorologico – ha concluso l’ufficiale – seguiamo in continuazione, senza soluzione di continuità, l’evoluzione del tempo in stretta collaborazione con la Protezione civile che, poi, collabora direttamente anche con le autorità locali”.

Francigena Fidenza Award, consegnati i premi a testate e autori

Francigena Fidenza Award, consegnati i premi a testate e autoriFidenza, 18 mag. (askanews) – Nell’ambito del Francigena Fidenza Festival, in programma dal 18 al 21 maggio nella città emiliana, sono stati assegnati i premi della prima edizione del ‘Francigena Fidenza Award’, ideato dall’autrice Rossana Tosto. Il riconoscimento viene assegnato per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta a chi – persona o soggetto della comunicazione – si sia distinto in modo particolare nella professione di narratore di fatti e di luoghi. Autentici ‘artisti della parola e delle immagini’, autori di fatti di eccellenza, di idee e progetti attraverso i quali hanno affermato stili e linguaggi finalizzati a intercettare il bisogno di cultura, tradizioni, arte e bellezza.

Ecco i premiati del Francigena Fidenza Award, con le relative menzioni: ANSA con il canale Viaggiart – premio ritirato dalla giornalista Cinzia Conti. Se l’informazione può essere considerata un cammino – le parole, infatti, partono da chi vuole comunicare e viaggiano attraverso il mezzo per raggiungere il pubblico – l’agenzia ANSA con suo canale Viaggiart lo compie ogni giorno animata da passione e professionalità. Comunicare notizie di viaggi e di arte fa dell’Agenzia uno speciale tipo di camminatore, che percorre le strade della ‘grande bellezza’, delle arti e della natura per portare questi tesori a tutti. Un tedoforo dell’informazione, che porta alta la sua fiaccola per illuminare la realtà.

Askanews – premio ritirato dal giornalista Leonardo Merlini. Sempre sul cammino delle notizie, l’agenzia Askanews percorre la strada dell’informazione con imparzialità, procedendo spedita alla verifica dei fatti e delle fonti. Uno sguardo attento a ciò che accade nel mondo, ai mille eventi e ai tanti personaggi, per raccontare la realtà giorno per giorno, come se fosse un lungo itinerario fatto di parole e di immagini, lungo il quale l’Agenzia avanza, nel segno della verità e consapevole dell’importanza del proprio ruolo. Adnkronos – premio ritirato dalla giornalista Alice Bellincioni. L’Agenzia Adnkronos guida da anni il pubblico attraverso ogni sentiero dell’informazione, costituendo un punto di riferimento per chi vuole mantenersi sempre aggiornato e per tutto il mondo dell’editoria. Con attenzione e professionalità, diffonde le notizie lungo le tante diramazioni dell’universo dei media, affinché possano giungere ovunque e donare a tutti il prezioso dono di una informazione indipendente e di qualità.

Affari Italiani – premio ritirato dal giornalista Marco Scotti. Affari Italiani, il primo quotidiano digitale italiano, compie il cammino dell’informazione lungo gli itinerari del Web. Le notizie digitali raggiungono pubblici diversi fra loro, in modo veloce e asciutto. Con occhio sempre attento al mutare dei costumi e dell’economia, sempre preciso e puntuale. Le reti dell’informazione sono come tante vie che si intersecano fra loro: le vie di Affari Italiani conducono gli internauti verso un approdo sicuro che garantisce l’autenticità delle notizie. Dove di Rcs Media Group – premio ritirato dall’arte director Cinzia Brunone. Quando si ha voglia di partire, di intraprendere un cammino di svago e di divertimento, DOVE è un punto di riferimento obbligato. Che si tratti di un lungo viaggio o semplicemente di un weekend, la scelta di un itinerario è un momento speciale, che richiede attenzione e riflessione. DOVE è la guida più esperta per condurci sulle vie della scoperta di nuovi mondi e di nuove esperienze indimenticabili.

Economy – premio ritirato dal giornalista Sergio Luciano. Le strade dell’informazione sono aperte per Economy, il magazine che rappresenta un punto di riferimento per economia, politica, lavoro, mercati, fisco e molto altro, seguendo un proprio cammino di informazione agile e puntuale. Faro molto apprezzato dal mondo delle imprese e dai professionisti. Una guida infallibile per muoversi nell’universo dell’economia e dei mercati. Il Corriere della Sera – premio ritirato dal giornalista Paolo Fallai. Quando l’informazione viaggia in prima classe. È ciò che accade leggendo il Corriere della Sera, il quotidiano più diffuso in Italia, la scelta di chi vuole avere una informazione a 360 gradi: politica, economia, lavoro, ma anche viaggi. Un cammino iniziato un secolo e mezzo fa che prosegue incessante nel rinnovamento sulla rotta della contemporaneità, della correttezza e della completezza delle notizie.

Il Messaggero – premio ritirato dalla giornalista Valeria Arnaldi. Tutte le strade portano a Roma, si dice. Ed è qui che, da quasi centocinquant’anni, nasce Il Messaggero. Le sue strade vanno oltre le Vie Consolari percorrendo le autostrade dell’informazione, sulle quali si diffondono notizie per l’interesse di tutti, dalla politica agli spettacoli, e, immancabilmente, ai viaggi. Chi vuole scoprire le bellezze artistiche, oltre i confini della Capitale, trova nelle sue pagine un luogo di approfondimento sicuro e affidabile.

La Gazzetta di Parma – premio ritirato dal giornalista Leonardo Sozzi. Un premio meritato a chi di strada ne ha percorsa molta: la Gazzetta di Parma è il più antico quotidiano italiano, un cammino iniziato nel 1728 e che in quasi tre secoli di vita è in continuo rinnovamento. Un giornale che, anche nel terzo millennio, si conferma il punto di riferimento per il territorio e per i suoi abitanti, una via maestra dell’informazione dove la forza della consuetudine si unisce all’affidabilità delle notizie.

Rai Isoradio Il cammino di Rai Isoradio si snoda lungo i tantissimi chilometri delle autostrade italiane. Le notizie e l’intrattenimento di questo canale accompagnano ogni giorno migliaia di automobilisti sulle loro rotte e verso le proprie mete. Una radio che allieta il viaggio e rende più facili e sicuri gli spostamenti in auto, grazie ai puntuali bollettini sul traffico. Con Rai Isoradio ogni viaggio diventa un cammino di conoscenza oltre ogni confine.

Rai News 24 – il premio sarà ritirato dalla giornalista Josephine Alessio. Menzione speciale per Rai News24, la più importante rete all news in Italia, punto di riferimento per milioni di telespettatori. Gli avvenimenti vengono diffusi attraverso le invisibili vie dell’etere della tv digitale – ma anche di internet – e arrivano nelle case in un profluvio di notizie negli ambiti più diversi: dalla politica all’economia, dalla cultura allo spettacolo, fino ad approdare ai viaggi e al turismo. Un giusto mix d’informazione, con una nota di merito per il Tg della notte condotto con magistrale dovizia dalla giornalista Josephine Alessio.

Sandro Polci, architetto e scrittore. Sandro Polci è la via per conoscere paesaggi di solidarietà, dimensioni affettive nelle latitudini quotidiane del mondo. Da grande camminatore, di sentieri e di vie dell’anima, ascolta, osserva e racconta. È artifex di buone pratiche che creano un universo ideale di socialità, di architetture d’amore e di bellezza unite a filo doppio da sogni che si fanno realtà. Architetto e scrittore, con la sua geometria dello stile, disegna progetti per culture diffuse e ponti di vicinanza. Vero artista delle parole e delle immagini, esperto costruttore di pace, narratore di storie e autentico ambasciatore di letizia.

Carlo Mambriani, docente dell’Università di Parma. Il cammino del professor Carlo Mambriani si snoda fra le vie dell’architettura e dell’arte e il suo pregio è quello di averle a lungo indagate, fatte conoscere, insegnate a generazioni di studenti, in un generoso travaso di conoscenza del bello e della cultura. Un premio a chi ha saputo trasmettere con l’insegnamento l’amore per le bellezze artistiche e per la storia, in particolare del territorio dell’Emilia-Romagna, valorizzandone in modo sempre attento e approfondito le innumerevoli qualità.

La premiazione si è svolta presso Piazza Duomo, nel corso dell’inaugurazione del Francigena Fidenza Festival. Erano presenti: il Sindaco di Fidenza Andrea Massari; l’Assessore alla Cultura, Urbanistica, progetto speciale Via Francigena, Maria Pia Bariggi: il Prefetto di Parma Lucio Garufi; il Vescovo di Fidenza Mons. Ovidio Vezzoli; il Presidente AEVF Massimo Tedeschi; il Vicario AEVF Francesco Ferrari; il Sindaco di Parma Michele Guerra; per il Comune di Piacenza la Presidente del Consiglio Comunale, Paola Gazzolo; il Sindaco di Pellegrino Parmense Alberto Canepari; un delegato del Comune di Terenzo (PR); la Vice Sindaca di Busseto Milva Furlotti; i Consiglieri della Regione dell’Emilia Romagna Pasquale Gerace e Michele Facci; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Pasqualino Toscani; Maurizio Caprari – GIA Gruppo Imprese Artigiane; il Direttore di Destinazione Turistica Emilia Pierangelo Romersi; il Conservatore di Musei del Cibo, Filippo Fontana.

Il Festival, giunto alla terza edizione, è organizzato dal Comune di Fidenza, con la direzione artistica di Pirene Comunicazione e il patrocinio dell’Università di Parma e della Diocesi di Fidenza, e in collaborazione con AEVF – Associazione Europea delle vie Francigene; Destinazione Turistica Emilia; Terre di Verdi.

Imprese agricole: scelte gestionali fanno differenza più della dimensione

Imprese agricole: scelte gestionali fanno differenza più della dimensioneMilano, 18 mag. (askanews) – “Sono numerose le informazioni disponibili e puntuali sull’andamento dell’agricoltura italiana in termini di volumi di produzione e valore aggiunto, ma sono anche poche le fonti informative veramente affidabili, che riportino le informazioni economico-finaziarie delle imprese agricole italiane”. In questa frase del direttore dell’Agri Lab Sda Bocconi, Vitaliano Fiorillo, c’è, seppur implicitamente, la sintesi di molte delle caratteristiche strutturali del comparto agricolo italiano, spesso all’origine di alcuni dei limiti al suo sviluppo. Proprio nel tentativo di approfondire la conoscenza del settore, dalla collaborazione tra Crédit Agricole Italia e l’Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi School of management, è nato il primo libro “Agricoltura tra sostenibilità e innovazione”. Grazie ai dati raccolti in forma anonima da Credit Agricole e all’analisi da parte dell’Agri Lab dei dati aggregati di oltre 2.000 aziende agricole, lo studio restituisce un report sulla performance economico-finanziaria del settore, colmando un vuoto.

La storica assenza di dati economico-finanziari è riconducibile alla natura societaria delle imprese agricole stesse, per oltre il 90% costituita da ditte individuali o società di persone, che non avendo l’obbligo di pubblicare un bilancio non lo redigono proprio. Ma la struttura societaria rivela anche l’estrema frammentazione del tessuto imprenditoriale, fatto di medie, piccole e piccolissime imprese dove la managerializzazione è ancora un passaggio lontano dal compiersi, dove la concentrazione è difficile e dove l’età media degli agricoltori è tutt’altro che bassa. Vitaliano su questo punto smonta un’altro mito recentemente affermatosi, quello secondo cui l’agricoltura sarebbe sempre più in mano ai giovani. “Secondo l’Istat c’è una decrescita delle imprese agricole guidate da under 35, sono solo il 10% del totale” ha spiegato sottolineando come questo sia in forte correlazione inversa con l’innovazione. “Dai numeri vediamo tanti investimenti su macchine e terreni, ma l’innovazione non è solo macchine e terreni, è nuovi modo di lavorare e nuove tecnologie. Il ricambio generazionale c’è stato in parte sulla carta ma poi non si è tradotto nei fatti e questo rallenta la transizione tecnologica”. Proprio sul fronte dell’innovazione i “32 miliardi di euro investiti nel 2021 nell’agritech ci dicono che c’è qualcuno che vede un’opportunità in questo settore perchè è uno di quelli a maggior potenziale di sviluppo ma ci sono molti ostacoli come la frammentazione eccessiva, il fatto che sia esclusa la possibilità di un ingresso di nuovi soci nel capitale”. Non solo: oggi chi investe vuole informazioni sulla sostenibilità che spesso mancano. “C’è l’idea che il settore agricolo sia sostenibile per definizione ma in realtà è tra i primi otto comparti più inquinanti e se si aggiungono le attività di deforestazione per convertire territori all’agricoltura diventa il primo”. Per favorire la transizione ecologica e tecnologica del comparto il controllo dei numeri diventa improcrastinabile. E questo studio mette un punto fermo su questo fronte, perchè grazie ai dati raccolti permette di valutare la redditività operativa, la solidità e la liquidità delle imprese con risultati che in alcuni casi contraddicono le aspettative. Per esempio la redditività risulta maggiore nelle imprese più piccole, quelle fino a 30 ettari. All’aumentare della superficie coltivata, infatti, aumenta il fatturato e si riducono i costi di produzione e del personale per ettaro ma questo non si traduce in maggiore reddittività. “Ma questo – avverte Luca Ghezzi, docente di Management e control system Sda Bocconi – non vuol dire che piccolo è bello. In realtà noi siamo giunti alla conclusione che il piccolo è più che altro controllabile e quindi dal punto di vista della efficienza e della produttività è più facile da gestire. Nel piccolo non c’è un vero e proprio passaggio manageriale ma la ridotta dimensione permette di mettere un po’ più di attenzione e di controllo, sul grande serve più managerializzazione”.

Parlando sempre di redditività è interessante notare come quest’ultima premi le aziende bio (158 quelle inserite nel campione dello studio): “E’ nettamente superiore a quella delle imprese agricole convenzionali ma non è il margine maggiore a premiarle – spiega Ghezzi – ma la produttività del capitale, il rapporto tra ricavi e capitale investito”. Ecco quindi che a fare la differenza sono proprio le scelte gestionali, come emerge anche dalla scelta delle coltivazioni, con le legnose e gli ortaggi più premianti rispettoalle altre. Altre rilevazioni riguardano poi l’impatto dei contributi della PAC e la solvibilità delle aziende agricole. Su questo ultimo punto lo studio conferma che le aziende agricole sono riescono a soddisfare le obbligazioni creditizie contratte coprendo in poco tempo la loro posizione finanziaria. E questo è un indicatore utile per gli operatori finanziari, che possono contare su un ulteriore strumento per contestualizzare il settore in cui si muovono le aziende

“Crédit Agricole Italia vanta un’esperienza storica nel settore agri-agro, comparto di eccellenza per il nostro Paese – ha detto Vittorio Ratto, vicedirettore generale retail e gigital di Crédit Agricole Italia – Siamo sicuri che il nostro impegno e gli strumenti messi a disposizione dall’evoluzione digitale unitamente ad iniziative come questa, possibili grazie alla collaborazione con una grande Università come la Bocconi, ci permetteranno di realizzare indagini prospettiche decisive per comprendere e delineare l’evoluzione delle aziende del settore in termini di ottimizzazione delle risorse e sostenibilità”.