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Tag: Sanremo 2023

Stellantis, immatricolazioni novembre +9,8% a 40.808 unità

Stellantis, immatricolazioni novembre +9,8% a 40.808 unitàMilano, 1 dic. (askanews) – Stellantis chiude il mese di novembre con immatricolazioni in crescita del 9,8% a 40.808 unità. La quota di mercato, secondo dati Dataforce elaborati da Stellantis, è pari al 29,3% rispetto al 30,9% di novembre 2022. Nei primi 11 mesi le vendite sono aumentate del 10,1% a 472.715 unità, mentre la quota di mercato è pari al 32,5% rispetto al 35,4% dello stesso periodo 2022.

Nella classifica delle top i modelli Stellantis sono 4: Fiat Panda al primo posto con 11.179 unità, Lancia Ypsilon a 3.998, Jeep Avenger (3.287) e Citroen C3 (2.817). Fra i brand Stellantis in evidenza Fiat +7,1% a 15.092 unità, Citroen +13,1% a 4.300 unità, Jeep +26,9% a 5.837, Opel +20,3% a 3.025, Alfa Romeo +71,7% a 2.728 e Lancia +11,1% a 3.998. In calo Peugeot -11,6% a 5.383 unità, Ds -25,9% a 456 unità, Maserati -33,9% a 273 unità.

Israele vuole creare delle “zone cuscinetto” a Gaza

Israele vuole creare delle “zone cuscinetto” a GazaRoma, 1 dic. (askanews) – Israele ha informato diversi stati arabi della sua intenzione di creare zone cuscinetto all’interno della Striscia di Gaza per prevenire futuri attacchi. Lo hanno dichiarato all’agenzia di stampa Reuters fonti egiziane e regionali. Secondo le tre fonti, Israele ha condiviso i piani con i vicini, Egitto e Giordania, oltre che con gli Emirati Arabi Uniti, che hanno normalizzato le relazioni con Israele nel 2020. Hanno inoltre sottolineato che l’Arabia Saudita, che non ha legami ufficiali con Israele e che ha interrotto un processo di normalizzazione sotto l’egida degli Stati Uniti dopo lo scoppio della guerra a Gaza il 7 ottobre, è stata informata. Le fonti non hanno specificato come le informazioni siano giunte a Riad, che ufficialmente non ha canali di comunicazione diretti con Israele. Secondo le fonti, anche la Turchia, Paese non arabo, è stata informata.

Debutto da solista di Andrea Satta, fuori “Niente di nuovo tranne te”

Debutto da solista di Andrea Satta, fuori “Niente di nuovo tranne te”Roma, 1 dic. (askanews) – É uscito venerdì 1 dicembre “Niente di nuovo tranne te”, il primo album solista di Andrea Satta, il cantante dei Têtes De Bois, dodici tracce profonde e coinvolgenti nelle quali è condensata una lunga vita artistica e professionale. In alcune di queste l’artista ha coinvolto ospiti importanti come Paolo Benvegnù, Daniele Silvestri e Giovanni Truppi.

Fra i brani presenti nel disco anche “Coupon”, da cui è stato realizzato un cortometraggio cinematografico con il titolo “Coupon – il film della felicità” per la regia di Agostino Ferrente e presentato fuori concorso in anteprima al 41mo Torino Film Festival lo scorso 29 novembre. Fra i protagonisti di questo “mini musicarello” semi-muto l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani (alla sua prima esperienza cinematografica) accanto a Milena Vukotic, Paolo Lombardi, la poetessa Maria Grazia Calandrone. L’artista presenterà il suo debutto discografico sul palco dell’Angelo Mai a Roma domenica 10 dicembre in un’anteprima live tra narrazione e performance con la presenza di alcuni ospiti speciali: Giacomo Costantini, co-fondatore del Circo El Grito, l’illustratore Fabio Magnasciutti, la poetessa Maria Grazia Calandrone, la street artist internazionale Alice Pasquini, in arte Alicè, che ha curato l’illustrazione della copertina dell’album.

Andrea Satta, oltre a essere cantante, scrittore, autore, ogni giorno fa il pediatra nella periferia romana. Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli ha consentito di mantenere un rapporto con la vita reale che ne caratterizza l’opera e la fantasia. Con i Têtes ha vinto tre Targhe Tenco Interpreti (2002, 2007 e 2015), pubblicato nove album in studio, compiuto migliaia di performance che sono andate dai festival di strada al palco di Sanremo (con l’attore Paolo Rossi nel 2007), realizzato collaborazioni artistiche con nomi prestigiosi come Francesco Di Giacomo, Daniele Silvestri, Joan Baez, così come progetti artistici tra i più affascinanti e visionari (uno su tutti, il Palco a Pedali). Come autore di libri ha scritto I riciclisti (Ediciclo, 2009), Ci sarà una volta (Infinito, 2011), Officina Millegiri (Sinnos, 2016), Mamma quante storie! (Treccani, 2016), libro ispirato alla Giornata delle Favole che Andrea organizza da anni nel suo ambulatorio, Pise e Pata – dialoghi tra bambini sulle cose del mondo (Rrose Sélavy), La fisarmonica verde (Mondadori Ragazzi).

Le dodici canzoni di “Niente di nuovo tranne te” sono influenzate sia dagli amori per gli chansonnier francesi e i grandi autori italiani che da un sound apolide grazie alla produzione artistica del polistrumentista Giorgio Maria Condemi (Motta, Spiritual Front, Giovanni Truppi). con il cuore e le parole piantate nel mondo di oggi e nei sentimenti di sempre, trasformando questi racconti di quotidianità in piccole gemme musicali. Gli ospiti d’eccezione nel disco sono Giovanni Truppi in “Abbi pazienza”, Daniele Silvestri nel brano “Maddalena” e Paolo Benvegnù in “Suonano le sirene”, senza dimenticare ovviamente i Têtes de Bois, fratelli più che sodali artistici, presenti “in “Io amo te” prezioso contributo in questo primo viaggio da solo di Andrea Satta. Dal disco è stato estratto il singolo e video di “Bellissima”, pubblicato lo scorso 9 novembre.

Parlando dell’album, Satta dichiara: “Niente di nuovo tranne te, sono semplicemente canzoni, il mio sguardo tra periferia e provincia, il tempo che conosco bene. Nessuna situazione estrema, apparentemente, solo quotidianità sfibrante che inesorabilmente travolge, in cui nascono e finiscono amori e ipotesi di domani. Storie vere, vissute, intercettate da un balcone o alla fermata di un bus o forse nel mio ambulatorio. Ogni tanto sorrisi. Nella mia vita ho avuto la possibilità di fare cose tante cose bizzarre e appassionanti, ho suonato nella vasca delle otarie allo zoo, per anni su un vecchio camioncino-palco, ho ideato il Palco a Pedali, ho fatto l’inviato al Tour de France e al Giro d’Italia e tanti concerti nelle stazioni abbandonate, nelle gallerie, sulle scale mobili, al centro di rotonde stradali, nelle fabbriche che sputavano amianto. I Têtes per i nostri 30 anni mi hanno concesso una licenza-premio, ho preso la mia carta d’imbarco e scelto un altro suono, per navigare nel mare che ho in testa. Ho scritto le mie canzoni e non dimentico l’amore e la rivolta”.

Vino, Consorzio Asti Docg: urge moratoria per etichette già stampate

Vino, Consorzio Asti Docg: urge moratoria per etichette già stampateMilano, 1 dic. (askanews) – “Sono circa 20 milioni le nuove etichette già stampate che a oggi risultano inservibili dopo il cavillo inserito dalla Commissione Ue”. Lo ha denunciato il presidente del Consorzio Asti Docg, Lorenzo Barbero, commentando le disposizioni della Commissione Ue a una settimana dall’entrata in vigore, il prossimo 8 dicembre, della nuova etichettatura sui vini europei.

Il Consorzio chiede quindi alle istituzioni italiane e a quelle Ue di attivarsi con estrema urgenza “al fine di risolvere una situazione di grave ‘empasse’, ripristinando quella certezza giuridica alla base degli obiettivi comunitari”. “Serve a questo punto ottenere da Bruxelles il consenso all’utilizzo, fino a esaurimento scorte, delle etichette stampate prima della pubblicazione delle linee guida” continua l’ente consortile, sottolineando che “si rischia di mettere in difficoltà la campagna per le festività e l’economia di un territorio con oltre mille aziende consorziate e 10mila ettari di vitigno per una produzione di oltre 100 milioni di bottiglie in buona parte commercializzate sotto Natale”. “Nelle linee guida, “la Commissione Ue ha inserito la necessità di identificare il QR code attraverso la parola ‘ingredients’ anziché la sola lettera ‘i’ inizialmente ritenuta valida” precisa il Consorzio, parlando di “un cavillo fuori tempo massimo, se si considera che per modificare e stampare le nuove etichette sono necessarie almeno due settimane di lavorazione”.

Auto, immatricolazioni novembre +16,19% a 139.278 unità

Auto, immatricolazioni novembre +16,19% a 139.278 unitàMilano, 1 dic. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato dell’auto che a novembre registra una crescita delle immatricolazioni del 16,19% a 139.278 unità. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Negli 11 mesi la crescita è del 20,9% a 1.455.271 unità.

I trasferimenti di proprietà sono stati 469.979 invece a fronte di 415.438 passaggi registrati a novembre 2022, con un aumento del 13,13%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 609.257, ha interessato per il 22,86% vetture nuove e per il 77,14% vetture usate.

Lactalis investe 160 mln in Italia nel ’23-’24, l’ad: impegno a continuare

Lactalis investe 160 mln in Italia nel ’23-’24, l’ad: impegno a continuareMilano, 1 dic. (askanews) – “L’impegno oggi è di continuare a investire in Italia in modo sistematico anche nei prossimi anni”, con una media di 60 milioni all’anno. L’amministratore delegato di Lactalis Italia, Giovanni Pommella, ribadisce la centralità del nostro Paese nella strategia di crescita del gruppo francese annunciando un investimento per il biennio 2023-2024 di 160 milioni di euro, di cui 63 già investiti quest’anno, 70 previsti il prossimo anno e ulteriori 26 destinati al nuovo headquarter milanese, nella Torre Nuvolari a sud-ovest della città, dove lavoreranno i 350 dipendenti.

“Oggi – ha detto – riaffermiano il valore e il senso di Lactalis in Italia”, sottolineando “i legami stretti col territorio” che ha il gruppo lattiero caseario francese attraverso le sue sei attività: Galbani formaggi e salumi, Parmalat, Leerdammer, Castelli e l’ultima, in ordine di tempo, Ambrosi specializzata in Grana Padano e Parmigiano. “Noi non siamo una multinazionale ma un’azienda multilocale” ha affermato presentando lo studio sull’impatto Paese condotto da The European House – Ambrosetti. Nel futuro prossimo l’ad non vede all’orizzonte nuove acquisizioni: “Al momento non ci sono evidenze, anche da un punto di vista dell’organizzazione potrebbe essere meglio riuscire a gestire l’attuale. Abbiamo fatto tre acquisizioni in quattro anni – ha detto – un po’ di tranquillità aiuterebbe a consolidare. Un’acquisizione è un impegno importante per le organizzazioni e per le persone perchè chi entra deve capire dove è arrivato e bisogna integrare le attività – è stato il suo ragionamento – poi dopo vedremo quello che succederà, fermo restando che l’Italia resta un Paese importante per il gruppo ed è potenzialmente possibile che vengano fatte altre acquisizioni nel perimetro del Paese”. E “se devo immaginare qualcosa più nel mondo caseario”, i salumi invece, che pesano per il 6,2% del fatturato, “non sono una attività core”.

Lactalis è oggi il primo acquirente di latte dalla filiera italiana, con 1,5 miliardi di litri all’anno, pari all’11,7% del valore complessivo della produzione nazionale da 16 Regioni e conta su un fatturato di 2,9 miliardi di euro nel 2022, pari al 14,5% del totale del comparto. Nell’ultimo quinquennio ha fatto “investimenti strutturali e industriali” nel nostro Paese pari a 248 milioni, di cui circa l’88% è destinato a miglioramento, manutenzione e ammodernamento dei propri stabilimenti, 31 in tutto sparsi lungo lo Stivale. E anche l’investimento nel biennio 2023-24 va in questa direzione: “Noi stiamo continuando la parte di investimenti legati all’area energetica con investimenti ulteriori nel mondo dei pannelli fotovoltaici – ha spiegato Pomella – c’è il rinnovamento dei cogeneratori e dei trigeneratori e stiamo iniziando a fare i primi passaggi per l’evoluzione dalla cogenerazione a gas alla cogenerazione a biomasse, continuiamo ad andare in una direzione di autoproduzione sempre più sostenibile”. Altro fronte su cui si muove è quello del packaging “Ci sono investimenti nel mondo del latte e dei formaggi per passare a materiali riciclabili. Il pet è la strada che abbiamo scelto per quanto riguarda il latte, per quanto riguarda i formaggi, invece, il passaggio è verso i monomateriali che sono perfettamente riciclabili rispetto a quelli usati oggi che sono materiali poliaccoppiati. Stiamo investendo progressivamente perchè abbiamo stabilimenti molto grandi e gli investimenti vanno scaglionati”. Gli investimenti in ricerca e sviluppo, aumentati dell’8,2% nell’ultimo quinquennio e previsti in crescita tra il 2022 e il 2024, riguardano anche i prodotti. A tal proposito l’ad ha sottolineato la necessità di “lavorare sulla definizione a livello normativo del prodotto”, con ciò alludendo alla “necessità di fare passi avanti per sfruttare risorse preziose come l’acqua, L’adeguamento normativo è più che altro legato alla parte di processo – ha precisato – Ci sono poi gli aspetti legati alla durabilità dei prodotti per esempio la normativa sul latte pastorizzato che obbliga una scadenza a 6 giorni”. “Oggi – ha messo in luce – è difficilmente sostenibile perché un prodotto dopo sei giorni potenzialmente può essere ancora consumato ma in realtà dal settimo giorno viene considerato un rifiuto. Ecco questi sono passaggi che possono aiutare tutto il sistema a lavorare meglio”.

Per ora gli investimenti non riguardano invece prodotti alternativi al latte: “Non siamo particolarmente interessati, siamo latte formaggio e non abbiamo l’attitudine mentale per pensare a quella che è una alternativa al formaggio. La nostra focalizzazione è un formaggio, le Dop sono una parte fondamentale di questa strategia”. Più che altro l’innovazione rimane un aspetto importante per rispondere ad alcune richieste del mercato: “Oggi abbiamo alcuni trend come quello delle proteine dove noi facciamo un po’ più fatica perchè il formaggio è già ricco di proteine, ci sono però aspetti legati al contenuto di grassi, sale o di prodotti senza lattosio su cui lavorare e costruire prodotti interessanti andando incontro alle nuove abitudini di consumo senza uscire dalla produzione del formaggio ma facendo prodotti attenti a chi ha esigenze diverse”. In termini di ricadute economiche, intese come giro d’affari diretto, indiretto e indotto, in Italia Lactalis genera 7,6 miliardi di euro, sulla base dei dati 2022. “Sommando gli effetti diretti a quelli indiretti e indotti nell’economia, Lactalis ha generato quasi 2,8 miliardi di euro di Pil nel 2022, in crescita del 24,7% rispetto al valore che avevamo calcolato due anni fa per l’anno 2020 – ha dichiarato Emiliano Briante, associate partner e responsabile Business & policy impact, The European House Ambrosetti – Lactalis rappresenta inoltre la prima realtà internazionale dell’agroalimentare per numero di occupati in Italia, con oltre 5.300 dipendenti diretti. Anche in questo caso l’impatto indiretto e indotto porta il contributo occupazionale della presenza del Gruppo in Italia a oltre 23.500 occupati complessivamente sostenuti lungo le diverse filiere attivate. Si tratta di un incremento del 23,6% rispetto al 2020”.

Ex Ilva, Fiom: con fermata Afo-2 rischio chiusura definitiva Taranto

Ex Ilva, Fiom: con fermata Afo-2 rischio chiusura definitiva TarantoRoma, 1 dic. (askanews) – “Non c’è più tempo, occorre fare in fretta, il Governo decida. In queste ore ci giungono notizie dagli stabilimenti e dal sito di Taranto che ci confermano quanto la già grave situazione stia degenerando. Se fossero confermate le voci della fermata di Afo/2, ciò metterebbe seriamente a rischio la sicurezza dei lavoratori e degli impianti stessi, determinando una chiusura definitiva dello stabilimento siderurgico”. A lanciare l’allarme è il coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, Loris Scarpa.

“Non si conoscono ancora le ragioni di questa scelta, ma è del tutto evidente che potrebbe apparire come l’ennesima arma ricattatoria nei confronti di un Governo incapace di determinare le scelte strategiche sia sul futuro della siderurgia che della transizione ecologica e sociale. L’eventuale scelta della fermata dell’altoforno 2, per un periodo di otto giorni o di due settimane, avrebbe serie ripercussioni sul ciclo produttivo e sullo stato già precario degli impianti”, ha aggiunto.

Dl energia, Commissione Ue non esclude proroga mercato tutelato

Dl energia, Commissione Ue non esclude proroga mercato tutelatoBruxelles, 1 dic. (askanews) – La Commissione europea non ha escluso, non pronunciandosi, per ora sulla questione, la possibilità di prorogare di qualche mese la scadenza di aprile per la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica in Italia, una richiesta che all’interno della maggioranza di governo è appoggiata dalla Lega e per la quale il ministro responsabile per il Pnrr, Raffaele Fitto, sta verificando l’eventuale disponibilità dell’Esecutivo comunitario.

“L’uscita dal quadro di prezzi regolamentati dell’elettricità in Italia (il ‘servizio di maggior tutela’), che deve aumentare la concorrenza sul mercato elettrico, è uno degli obiettivi intermedi (‘milestone’, ndr) che fanno parte del più ampio pacchetto sulla concorrenza incluso nel Pnrr italiano”, ha ricordato la portavoce per gli Affari economici della Commissione, Veerle Nuyts, rispondendo ai giornalisti durante il briefing quotidiano per la stampa, oggi a Bruxelles. “Ciò che constatiamo – ha continuato – è che i prezzi dell’elettricità sul mercato libero sogno significativamente più bassi che quelli sui mercati regolati, a beneficio dei consumatori e delle imprese”.

“Questo ‘milestone’ – ha precisato la portavoce – è stato approvato nel quadro della richiesta della terza rata” del Pnrr italiano”, che la Commissione ha già approvato e anche erogato”. Nonostante le insistenze della stampa, Veerle Nuyts non si è sbilanciata, sulla possibilità di una proroga del servizio di maggior tutela oltre la scadenza di aprile e sulle eventuali richieste del governo italiano in questo senso. “Come con tutti gli stati membri abbiamo discussioni costanti e costruttive sull’attuazione del Pnrr con le autorità che si occupano del Piano. E come con tutti gli stati membri non commentiamo mai ulteriormente i contenuti di queste discussioni”, ha osservato la portavoce.

E a un giornalista se chiedeva se potesse dire che la proroga sia impossibile, ha risposto: “Non speculiamo su queste domande; continuiamo la nostra discussione costruttiva, è tutto quello che posso dire per ora”.

”The Good Mothers” vince un premio ai C21 International Drama Awards

”The Good Mothers” vince un premio ai C21 International Drama AwardsRoma, 1 dic. (askanews) – In occasione dei C21 International Drama Awards del 2023, “The Good Mothers” ha vinto il premio come miglior serie drama in lingua non inglese. La serie originale italiana, disponibile su Disney+, è stata inoltre inserita tra le migliori serie televisive dell’anno dalla nota rivista britannica “The Economist”.

Questi riconoscimenti si aggiungono al “Berlinale Series Award” vinto alla 73esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, dove la serie era stata presentata in anteprima mondiale lo scorso 22 febbraio nella sezione “Berlinale Series”. “The Good Mothers”, che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, è interpretata da Gaia Girace (L’amica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22, I Medici) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra – La serie, Favolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZero, Trust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioia, La prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.

Questa serie è un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli. Basato sull’omonimo libro non-fiction del giornalista Alex Perry, premiato con il “George Polk award”, e adattato per lo schermo da Stephen Butchard (Bagdad Central, The Last Kingdom), nominato ai BAFTA, il progetto vede la regia di Julian Jarrold, nominato ai BAFTA e agli Emmy (The Crown, Becoming Jane) e della premiata Elisa Amoruso (Sirley, Chiara Ferragni: Unposted) ed è prodotto da House Productions (Sherwood, Il prodigio) e Wildside (L’amica geniale, Anna), una società del gruppo Fremantle. La serie ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. The Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

Meloni a Cop 28: 100 milioni per il clima e no alla carne “sintetica”

Meloni a Cop 28: 100 milioni per il clima e no alla carne “sintetica”Dubai, 1 dic. (askanews) – Non bisogna “andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e gli alimenti sintetici sono destinati ai poveri con impatti sulla salute che non possiamo prevedere”. Nel giorno in cui a Roma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella firma il ddl Lollobrigida che prevede lo stop a produzione e vendita, da Dubai Giorgia Meloni rilancia in un contesto internazionale la battaglia contro la carne “sintetica” (o meglio coltivata). Il provvedimento promulgato da Mattarella, ha precisato in una nota il Quirinale, è stato trasmesso al Colle accompagnato da una lettera in cui il governo comunicava dell’avvenuta notifica del disegno di legge alla Commissione europea, con l’impegno a conformarsi a eventuali osservazioni che dovessero essere formulate da Bruxelles. Il provvedimento dunque entra in vigore, restando però in qualche modo ‘sub iudice’.

La premier comunque rivendica la strada seguita dal governo. Alla Cop 28 di Dubai prende la parola in un panel dedicato ai sistemi alimentari, sostenendo la centralità della ricerca “non per produrre alimenti in laboratorio” ma per “garantire colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici” e “ideare tecniche agricole sempre più moderne e innovative”. In quest’ottica, la premier ha annunciato che l’Italia contribuirà con 100 milioni di euro al fondo ‘Loss and damage’ creato per aiutare i Paesi maggiormente colpiti dalle conseguenze delle crisi climatiche. Una priorità per l’Italia è l’Africa, a cui – ha ribadito – “non serve la beneficienza ma qualcosa di diverso, ovvero la possibilità di competere su basi paritarie”. Per questo l’Italia ha deciso di destinare il 70% del Fondo per il clima da 4 miliardi di euro ai Paesi africani. In un successivo panel, incentrato sull’adattamento ai cambiamenti climatici, la presidente del Consiglio ha sottolineato che su questo fronte le “risposte inadeguate non solo amplificano gli impatti del cambiamento climatico, ma aumentano anche le tensioni sulla scarsità delle risorse e ostacolano il progresso verso lo sviluppo sostenibile”. Per questo la Cop 28 deve “segnare un punto di svolta”, che però richiede “molte risorse”, pubbliche ma anche private. In questo contesto, per la premier, “il ruolo delle banche multilaterali di sviluppo è essenziale” ma devono “essere riformate e adattate al contesto odierno”. A margine dei lavori la presidente del Consiglio ha avuto alcuni incontri bilaterali, incentrati in particolare sulla crisi in Medio Oriente. Al presidente israeliano Herzog ha espresso la “piena solidarietà del governo italiano a seguito del nuovo grave attentato rivendicato da Hamas” e ribadito l’impegno “a lavorare per una pace duratura”. Il conflitto tra Israele e Hamas è stato anche al centro del colloquio con il presidente turco Erdogan, nel corso del quale Meloni “ha auspicato una nuova pausa umanitaria” riconoscendo il ruolo della Turchia “nell’evitare di allargare il conflitto al resto della regione”. Focus sulla crisi a Gaza anche nel confronto con il primo ministro libanese Najib Miqati. La premier ha avuto anche brevi colloqui, tra gli altri, con il presidente francese Emmanuel Macron, con il premier britannico Rishi Sunak e con il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Meloni questa sera farà gli ‘onori di casa’ a un concerto dell’orchestra del Teatro della Scala mentre sabato interverrà nella sessione plenaria della Cop alle 11.30 (le 8.30 in Italia).