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Tag: Sanremo 2023

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra Id

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra IdBruxelles, 29 nov. (askanews) – Il gruppo Id (Identità e democrazia) dell’estrema destra al Parlamento europeo, di cui fa parte la Lega, “rimarrà sempre fuori” dal confronto democratico sulle politiche e la legislazione dell’Ue, e non farà parte quindi di una possibile alleanza con il Ppe dopo le prossime elezioni europee. E’ quanto ha detto, in sostanza, il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato oggi a Bruxelles.

In particolare, ha rilevato Tajani, con i due partiti francese e tedesco dell’Id (il Rassemblement National di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland) non si può “costruire nulla di positivo”; ma, ha precisato, “la Lega è completamente diversa”, e con il Carroccio si può “collaborare a livello europeo”. Comunque, ha osservato, “l’accordo ideale” all’Europarlamento sarebbe quello tra Ppe, Conservatori (gruppo Ecr, di cui fa parte Fdi)) e Liberali (gruppo Renew), senza Id, anche se tutto dipenderà dall’esito delle elezioni europee di giugno. Il gruppo “Id rimarrà sempre fuori da un un perimetro di confronto, perché nega di fatto l’Unione europea, nega l’Euro, e ci sono posizioni molto critiche anche rispetto alla Nato. Detto questo, io considero la Lega completamente diversa da Alternative für Deutschland e dal partito della signora Le Pen, “perché ha posizioni diverse”, anche se “stanno nello stesso gruppo”, ha detto Tajani, rispondendo alla domanda di un giornalista.

“Faccio un esempio: io – ha ricordato – ho molto criticato una posizione di Afd sui bambini che hanno delle disabilità, perché non si può pensare di ricreare le classi differenziali per non fare un danno ai bambini normali, che poi voglio sapere chi è un bambino normale e chi no; ma la riforma proposta dal ministro della Lega che si occupa di questo problema in Italia (Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, ndr) va in direzione opposta a quella di Afd. Quindi sono posizioni per quanto mi riguarda incompatibili. Non possiamo accettare una visione che non rispetta la dignità della persona da parte dell’Afd; ma la posizione della Lega, per come realizzarla nella riforma del ministro che abbiamo approvato, va invece nella direzione positiva, inclusiva, quindi di solidarietà”. “Quindi – ha puntualizzato Tajani -, da questo punto di vista noi siamo pronti a collaborare con la Lega a livello europeo, ma assolutamente no con l’Afd e con la signora Le Pen. Siamo pronti a collaborare, come abbiamo già fatto, con i Conservatori. Io ricordo che ho sconfitto il candidato socialista nella corsa alla presidenza del Parlamento europeo, nel febbraio 2017, con un accordo tra Popolari, Conservatori e Liberali. Questo – ha sottolineato – sarebbe l’accordo ideale. Poi dipende naturalmente dal voto: non siamo in Italia, ci sono realtà diverse, maggioranze diverse, istituzioni diverse, e quindi è più complicato. L’importante è che ci sia stabilità e che non ci siano fondamentalismi”.

“Come condanno fortemente le posizioni dell’Afd, non condivido assolutamente, per altre questioni – ha aggiunto poi il leader di Forza Italia – le posizioni sulla lotta al cambiamento climatico di Frans Timmermans”, l’ex vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per il Green Deal, dimessosi in agosto per partecipare alle elezioni politiche in Olanda, dopo essere stato duramente attaccato dal Ppe e dai Conservatori per le proposte legislative da lui difese con forza sulla transizione verde, soprattutto in campo agricolo. A un giornalista che chiedeva se tutto questo non significhi mettere in discussione la collocazione della Lega nel gruppo Id, il ministro ha replicato: “Non dipende da me decidere, la lega fa quello che vuole. Non voglio interferire nell’attività di altri partiti”.

“Dico soltanto – ha concluso Tajani – che noi con l’Afd e con la signora Le Pen non possiamo costruire nulla di positivo, cioè non possiamo governare l’Europa insieme a loro”. Loc

Libri, esce “Maria Callas. La diva umana” di Annarita Briganti

Libri, esce “Maria Callas. La diva umana” di Annarita BrigantiRoma, 29 nov. (askanews) – “La libertà e il valore del talento: sono i doni più preziosi che ci lascia Maria Callas a cento anni dalla sua nascita”, dice Annarita Briganti, giornalista, scrittrice, opinionista, autrice di “Maria Callas. La diva umana” (Cairo).

Settimo libro di Briganti. “Questo saggio biografia – racconta Briganti – contiene documenti inediti sul divorzio dal suo primo e unico marito, Meneghini, quando in Italia il divorzio non c’era, a proposito di libertà. E lettere inedite della sua famiglia e degli amici, da Pier Paolo Pasolini a Luchino Visconti, e interviste ai testimoni, a chi c’era, a chi sa, da Giovanna Lomazzi a Ferruccio Mezzadri, da Nadia Stancioff a Pippo Zeffirelli e a Paolo Gavazzeni. Si parla del tempestoso amore con Onassis, della maternità (presunta) di Callas, di Callas artista, della sua eredità artistica, del nuovo Museo Maria Callas ad Atene. Un viaggio letterario sulla vera Maria Callas che finisce a Parigi, nella casa in cui la soprano è morta (quasi) sola”. Dopo i libri su Alda Merini, Coco Chanel e Gae Aulenti, Briganti continua a raccontare le donne di ieri, di oggi e di domani contro ogni forma di violenza e di discriminazione, per realizzare finalmente la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno, per avere una società non violenta.

“È il libro su di lei che avrei voluto leggere”, dichiara l’autrice, che con questo libro e una mostra sta partecipando alle celebrazioni callasiane in Italia e all’estero. Annarita Briganti è curatrice della mostra “Maria Callas. La voce e l’amuleto” alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dal 4/12 all’8/1/24. Il 2 dicembre presenterà “Maria Callas. La diva umana” al Teatro alla Scala per “Callas 100” dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

Expo 2030, Rocca: risultato non bello, la geopolitica ha influito

Expo 2030, Rocca: risultato non bello, la geopolitica ha influitoRoma, 29 nov. (askanews) – su Expo 2030 per Roma “è stato un risultato non bello”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, rispondendo ai giornalisti a margine della seduta del Consiglio regionale.

Il Governatore, che è in partenza per Cop28 a Dubai, ha offerto una chiave di lettura della sconfitta della candidatura di Roma per Expo. “Ci dimentichiamo che l’Italia con Milano ha ospitato una edizione dell’Expo solo pochi anni fa. La strada, quindi, era in salita e, probabilmente, quando è stata lanciata la candidatura si doveva considerare meglio questo aspetto. Poi sicuramente il fattore degli investimenti sauditi ha fatto la parte del leone. Inoltre, credo ci siano stati dei fattori di geopolitica che, nelle ultime settimane, hanno influito sul risultato”.

Vendemmia, stimato ulteriore calo tra il 20 e il 24% sul 2022

Vendemmia, stimato ulteriore calo tra il 20 e il 24% sul 2022Milano, 29 nov. (askanews) – Si ferma all’interno di una forbice tra 38 e 40 milioni di ettolitri la produzione vitivinicola italiana 2023. È quanto emerge dalla revisione delle stime annunciate a settembre dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), che ha registrato un ulteriore alleggerimento rispetto ai valori della vendemmia 2022. Si prevede che la contrazione raggiunga quindi un range variabile tra il -20% e -24%, al netto di eventuali prodotti a monte del vino (quali mosti, vini nuovi in fermentazione, ecc.) acquistati da altri Paesi Ue, anziché il -12% preventivato a settembre.

Il calo produttivo, che coinvolge praticamente tutto lo Stivale, è stato determinato in particolare dalla riduzione del raccolto nelle principali regioni produttive del Nord, Veneto (-10%) e Piemonte (-17%), ma vede stime sensibilmente peggiorative anche per le big del vino nelle altre macroaree italiane: Toscana (-30%), Puglia (-30%), Abruzzo (-60%) e Sicilia (-45%). In particolare, si rileva una riduzione media complessiva attorno al -9,5% al Nord, -29,5% al Centro, e -38,2% al Sud. I dati definitivi saranno comunque resi noti il prossimo anno dagli uffici competenti del Masaf. Secondo l’Osservatorio, l’ulteriore diminuzione è da imputare, in primis, ad un’estate settembrina che si è prolungata per tutto il mese con sole e temperature massime spesso oltre i 30 gradi. “Caldo e mancanza di piogge – chiosano gli analisti – da una parte hanno sicuramente influito positivamente sulla qualità delle uve, ma dall’altra hanno determinato un alleggerimento dei frutti, con una conseguente riduzione volumica del raccolto”.

Parlamento Ue: no equiparazione emissioni industriali-allevamenti

Parlamento Ue: no equiparazione emissioni industriali-allevamentiRoma, 29 nov. (askanews) – “Il Parlamento europeo boccia l’equiparazione tra emissioni industriali e allevamenti. Il sistema Italia vince ancora. A testa alta in Europa al fianco degli allevatori italiani”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, commenta l’accordo politico provvisorio sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (IED) e della direttiva sulle discariche di rifiuti e sul nuovo regolamento sul portale delle emissioni industriali raggiunti martedì sera dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio.

I colegislatori hanno convenuto di estendere la IED anche agli impianti dell’industria estrattiva (miniere) e ai grandi impianti di produzione di batterie. Per quanto riguarda gli allevamenti di bestiame, invece, le misure IED saranno estese agli allevamenti di suini con più di 350 unità di bestiame (LSU). Sono escluse le aziende che allevano suini in modo estensivo o biologico e all’aperto per un periodo significativo di tempo nell’anno. Per il pollame, si applicherebbe agli allevamenti con galline ovaiole con più di 300 UBA e agli allevamenti con polli da carne con più di 280 UBA. Per le aziende che allevano sia suini che pollame il limite sarà di 380 LSU. La Commissione aveva originariamente proposto una soglia di 150 ULS per tutto il bestiame, compresi i bovini. I colegislatori hanno convenuto di incaricare la Commissione di riesaminare, entro il 31 dicembre 2026, la necessità di un’azione dell’UE per affrontare le emissioni derivanti dall’allevamento di bestiame, compreso quello bovino, nonché una clausola di reciprocità per garantire che i produttori al di fuori dell’UE soddisfino requisiti simili alle norme UE quando si esporta nell’UE.

L’accordo deve ancora essere adottato dal Parlamento e dal Consiglio, dopodiché la nuova legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri avranno quindi 22 mesi per conformarsi a questa direttiva.

Salario minimo, Conte: maggioranza lo affossa ma non ci arrendiamo

Salario minimo, Conte: maggioranza lo affossa ma non ci arrendiamoRoma, 29 nov. (askanews) – “La maggioranza ha affossato la nostra proposta di legge sul salario minimo legale. Lo ha fatto senza aver avuto nemmeno il coraggio di votare contro, ma attraverso un emendamento approvato ieri sera a tarda ora che la trasforma in una legge delega al Governo. Un emendamento con cui vengono riesumate le ‘gabbie salariali’, cioè stipendi differenziati fra Nord e Sud. Dopo la pantomima del Cnel, ecco la mirabolante ricetta di Giorgia Meloni: no ad una soglia minima che metta finalmente fine a contratti da 4 o 5 ora l’ora che ledono la dignità e sì a lavoratrici e lavoratori ancora più svantaggiati e poveri se vivono e lavorano nel Mezzogiorno”. Lo ha scritto su Facebook il leader del Movimento 5 stelle, Giuserppe Conte.

“Di fronte a tale scenario, non intendiamo arrenderci. Abbiamo già presentato – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – un emendamento alla legge di Bilancio per introdurre il salario minimo e lo stesso faremo quando questa proposta arriverà in Aula alla Camera. Lì tutto il Paese potrà così vedere di che pasta sono fatti questi finti ‘patrioti’, che si inchinano ai grandi gruppi bancari ma sono impietosi con lavoratrici e lavoratori alle prese con stipendi da fame”, ha concluso Conte.

”Saturn Ring”, l’anello italiano in difesa delle donne

”Saturn Ring”, l’anello italiano in difesa delle donneRoma, 29 nov. (askanews) – In Italia circa 7 milioni di donne, almeno una volta nella vita, sono state vittime di qualche tipo di violenza (Istat), e ogni tre giorni, secondo gli ultimi dati del Viminale, viene commesso un femminicidio. Al ritmo attuale non basterà un secolo per raggiungere la piena parità di genere ma serviranno 132 anni (Global Gender Gap del World Economic Forum). Non c’è donna che non sia immune dal rischio di subire violenza a prescindere dal livello di istruzione, classe sociale o reddito. Un pericolo che si traduce in paura, laddove Il bisogno di maggiore sicurezza diventa sempre più impellente. Perché dunque non sfruttare, in modo combinato, due elementi che sono costantemente presenti nella vita di ciascuno? La tecnologia, che è sempre più sofisticata e all’avanguardia, e la possibilità di connettersi con gli altri in ogni momento della giornata, attraverso device da indossare come con un qualsiasi comune accessorio.

“Connettere gli individui attraverso una tecnologia di difesa personale indossabile che permette di condividere la propria posizione e la relativa richiesta di aiuto in tempo reale, è un elemento imprescindibile per la protezione e la sicurezza delle donne e dei soggetti più fragili”, spiega Nicola Meleleo, fondatore della Startup italiana e coach di difesa personale. “Saturn Ring rappresenta un’innovazione che in sinergia con l’obiettivo di promuovere la cultura del rispetto, della collaborazione e della libertà individuale, contribuisce in modo significativo a tutelare la sicurezza di tutti noi”. Parliamo di un anello con un sensore di emergenza che attraverso un’app si collega al proprio smartphone e, in caso di pericolo, può essere azionato con un semplice click. Saturn Ring rileva in modo automatico la propria posizione GPS e invia un messaggio di allarme a dieci contatti preselezionati che possono essere fratelli, amici, parenti e così via. Ma non solo, effettua anche una scansione Bluetooth di tutti i dispositivi presenti nell’area e invia loro un alert con richiesta di aiuto.

“Si tratta del primo smart ring italiano per la protezione personale – continua Meleleo – che combina la tecnologia indossabile con la sicurezza personale. Sul mercato ci sono già degli strumenti di protezione ma abbiamo voluto creare un prodotto che fosse più efficace, rispetto agli altri. Per completare lo sviluppo e procedere con la prototipazione, da alcuni giorni abbiamo lanciato una raccolta fondi su Kickstarter.com, la principale società al mondo di reward crowdfunding. Fondata a New York nel 2009, in 14 anni ha raccolto ben 7.600.000.000 di dollari, finanziando 245.000 progetti provenienti da ogni angolo del mondo. Una garanzia per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati che si aggira sui 100 mila euro. In questo modo, da ogni parte del mondo, si avrà la possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo e alla realizzazione del progetto. Inoltre i donatori e soprattutto coloro che preordineranno il prodotto, potranno godere di alcune agevolazioni come uno sconto rispetto al prezzo di acquisto. Tutti avranno un vantaggio e daranno un aiuto concreto per migliorare la sicurezza delle donne e delle persone più fragili”. Nel contesto attuale, la sfida della sicurezza personale, non conosce confini di genere, ma può estendersi a chiunque. Gli adolescenti, spesso immersi in una vita sociale attiva che li porta a trascorrere tempo fuori casa, frequentare locali, partecipare a festeggiamenti con gli amici e utilizzare mezzi pubblici per raggiungere la scuola, si trovano in contesti di apparente normalità ma caratterizzati da un rischio crescente. Questa situazione genera una costante preoccupazione nei genitori, consapevoli dei pericoli che i loro figli possono incontrare quotidianamente. Analogamente, le persone anziane sono vulnerabili a episodi di aggressione, furti o improvvisi problemi di salute. In momenti di difficoltà, la consapevolezza di non essere soli e la possibilità di ottenere assistenza immediata, o di offrirla ai propri figli, genitori e nonni, rappresenta un aspetto essenziale che contribuisce a migliorare la qualità della vita e a preservare la libertà individuale di ciascuno.

“Per ampliare la rete di protezione abbiamo avviato delle partnership con i gestori dei locali notturni, dotando loro della nostra app”, sottolinea Meleleo. “In questo modo, ad esempio, in caso di aggressione all’interno di una discoteca, quando la ragazza darà l’allarme azionando l’anello, l’avviso arriverà anche ai gestori e al servizio d’ordine dell’attività. Grazie al GPS sarà facilissimo localizzare la vittima. Trovarsi da soli in una situazione di pericolo può essere spaventoso. Una mia allieva mi raccontò che durante una festa le era stata aggiunta della droga nel drink. Riuscì miracolosamente a salvarsi ma la cosa che più mi colpì è che continuava a ripetermi che era sola e non sapeva come e a chi chiedere aiuto. In questi casi si hanno pochissimi istanti per salvarsi. L’idea di realizzare l’anello salvavita nasce proprio da questo racconto”. La crescente consapevolezza legata alla violenza femminile, ha spinto Giulia Regain, dj e produttrice internazionale specializzata come “Luxury & Fashion DJ” in eventi di moda, lusso e brands, a diventare ambasciatrice del primo smart ring italiano. “La sicurezza riveste un ruolo cruciale soprattutto in contesti come le discoteche e gli eventi”, ha dichiarato la Regain. “Da anni mi batto per un autentico riappropriarsi del concetto di ‘festa’ in chiave positiva e genuina, promuovendo le pari opportunità per le donne in ogni contesto, un messaggio veicolato attraverso l’hashtag #NewGenerationWoman. Questo per ricordare che rappresentiamo le donne di un nuovo futuro, sottolineando il valore della ‘sorellanza’ come un legame che ci vede donne unite e di supporto l’una per l’altra”.

Coldiretti/Filiera Italia:bene decisione Ue su direttiva emissioni

Coldiretti/Filiera Italia:bene decisione Ue su direttiva emissioniRoma, 29 nov. (askanews) – Salva un settore cardine del Made in Italy la decisione di lasciar fuori gli allevamenti bovini da latte e da carne dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali, che rischiava di obbligare tutte le stalle a sottostare a procedure di autorizzazione insostenibili. Così in una nota Coldiretti e Filiera Italia in riferimento all’accordo tra Europarlamento e Consiglio sulla proposta di modifica della direttiva emissioni

Più penalizzato dal compromesso esce, denunciano le due associazioni, il settore suino, in particolare quello degli allevamenti da ingrasso. Mentre poco significative sono le modifiche introdotte al settore avicolo, con qualche eccezione per le ovaiole. “Equiparare gli allevamenti, anche di piccole/medie dimensioni, alle attività industriali, – precisano Coldiretti e Filiera Italia – appare ingiusto e fuorviante rispetto al ruolo che essi svolgono nell’equilibrio ambientale e nella sicurezza alimentare in Europa”. Il compromesso “seppur non riconosca a pieno la posizione del Parlamento europeo che in plenaria si era pronunciato a favore del mantenimento dello status quo, corregge – sostengono Coldiretti e Filiera Italia – molti degli eccessi contenuti nella posizione iniziale della Commissione che prevedeva una piena inclusione di tutto il settore bovino e rigidissimi limiti per il settore suino ed avicolo”.

A Malaga “L’eco di Picasso”, omaggio all’artista spagnolo

A Malaga “L’eco di Picasso”, omaggio all’artista spagnoloRoma, 29 nov. (askanews) – Il Museo di Picasso di Malaga, città natale del pittore spagnolo, celebra i 50 anni dell’artista con una mostra dal titolo “L’eco di Picasso”, fino al 24 marzo 2024. L’esposizione si snoda attraverso le opere principali di Picasso, da cui traggono origine e ispirazione tre generazioni di pittori contemporanei. Un viaggio attraverso i temi a cui l’artista era maggiormente legato: dalla guerra alle donne, attraverso sette stanze disposte su due piani.

La mostra riunisce 55 artisti in un dialogo con Picasso instaurato sia in “tempo reale”, durante la vita dell’artista, sia nel presente. In primo luogo, presenta l’opera di Picasso accanto a quella di artisti che hanno riconosciuto la sua influenza sulla loro produzione, tra cui Francis Bacon, Maria Lassnig, George Condo, mentre in secondo luogo presenta artisti contemporanei, 17 dei quali hanno creato opere appositamente per la mostra, esposte per la prima volta. Tra le 85 opere presenti in mostra, 18 sono dello stesso Picasso, tra cui esempi notevoli come la tela di grande formato Massacro in Corea del Musée Picasso-Paris, che non si vedeva in Spagna da 15 anni. Curata da Eric Troncy, The Echo of Picasso si basa specificamente sull’influenza delle pratiche artistiche di Picasso sull’arte moderna e in particolare sull’attuale scena artistica mondiale. La mostra funziona quindi come un’eco in uno spazio chiuso, esplorando l’esperienza visiva di queste risonanze attraverso prestiti eccezionali di opere di artisti dagli anni Venti a oggi. Il progetto espositivo propone un viaggio onirico attraverso gli echi delle straordinarie sperimentazioni di Pablo Picasso attraverso diversi periodi, stili e generazioni.

L’Eco di Picasso permette ai visitatori di ripensare l’opera dell’artista e di riscoprire un Picasso per i giorni nostri, rivelato dallo sguardo di creatori di altre generazioni. Il Museo Picasso Màlaga (MPM) celebra quest’anno il suo 20esimo anniversario, confermandosi polo culturale di tutta l’Andalusia, con oltre 8 milioni di visitatori e un programma ricco di esposizioni temporanee. Il 20° anniversario del Museo Picasso di Malaga coincide infatti con gli eventi organizzati dalla “Celebrazione di Picasso 1973-2023”, un evento internazionale di eccezionale rilevanza che segna il 50° anniversario della morte dell’artista. La Celebrazione comprende circa 50 mostre ed eventi organizzati da istituzioni culturali dell’Unione Europea (16 mostre in Spagna, 12 in Francia, 2 in Germania, 1 in Belgio e 1 in Romania), 2 in Svizzera, 1 a Monaco e 7 negli Stati Uniti.

Foto di Brigitte Grassotti

Festival Cultura Americana: panel su elezioni Usa in immaginario italiano

Festival Cultura Americana: panel su elezioni Usa in immaginario italianoRoma, 29 nov. (askanews) – Il Festival della Cultura Americana, organizzato dal Centro Studi Americani in collaborazione con i principali atenei italiani e statunitensi della Capitale, prosegue con il panel “La nazione indispensabile. Le elezioni americane nell’immaginario collettivo italiano”, in programma oggi. L’evento si propone di analizzare il fascino e l’influenza delle elezioni presidenziali statunitensi sul pubblico italiano, tra spettacolo, politica e storia.

A introdurre l’incontro, moderato da Eric Gad e Alessia Gasparini, giornalisti di The Union, Daniele Fiorentino, docente di Storia e istituzioni degli Stati Uniti d’America a Roma Tre. Interventi di Stefano Luconi, docente di Storia degli Stati Uniti all’Università di Padova, che esplorerà gli effetti delle elezioni presidenziali sulle migrazioni dagli Stati Uniti nella storia; Helenka Kinnan, Chair Southern Chapter of Democrats Abroad Italy, che racconterà l’esperienza di fare politica oltreoceano e Cecilia Sala, giornalista per Chora Media e Il Foglio, che parlerà di come la politica americana e le elezioni si ripercuotono nel racconto della politica estera. Il panel fa parte della seconda edizione del Festival della Cultura Americana, dedicato quest’anno al tema “Bridging cultures: gli americani in Italia”. Il Festival, che si svolge fino al 1° dicembre, offre un approfondimento sulle storie degli americani in Italia nel corso dei decenni, il loro contributo alla società e alla cultura italiana, attraverso incontri, mostre, proiezioni e spettacoli.

Per ulteriori informazioni sul programma completo, i partecipanti e gli eventi, si prega di visitare il sito ufficiale del Festival: https://centrostudiamericani.org/festival-della-cultura-americana-gli-americani-in-italia/.