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Tag: Sanremo 2023

Premierato, Zagrebelsky: rovescia sistema da deliberante a decidente

Premierato, Zagrebelsky: rovescia sistema da deliberante a decidenteRoma, 28 nov. (askanews) – Con il ddl di riforma del governo “non c’è un adeguamento ma un rovesciamento” della Costituzione “perché nasce all’insegna della democrazia decidente”. Lo ha detto il presidente emerito della Consulta, Gustavo Zagrebelsky, nel corso delle audizioni sulle riforme costituzionali in commissione al Senato.

“Questo – ha aggiunto – è un modello ma a questo modello si oppone un altro modello di democrazia che è la democrazia deliberante: decidere e deliberare sono due cose diverse. La nostra attuale Costituzione si ispira alla democrazia deliberante”. “Bisogna essere molto cauti nel prendere queste decisioni”, mette in guardia il presidente emerito della Corte anche perché “se c’è un campo in cui vale l’eterogenesi dei fini è proprio quello della politica e delle sue forme”.

Ue, Mattarella: nella politica estera e di sicurezza l’Europa deve parlare con una voce sola

Ue, Mattarella: nella politica estera e di sicurezza l’Europa deve parlare con una voce solaRoma, 28 nov. (askanews) – “Nella politica estera e di sicurezza l’Europa deve parlare con una voce sola”. Sergio Mattarella oggi ha ricevuto al Quirinale il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel in visita in Italia, oltre a sottolineare gli “eccellenti rapporti” tra i due paesi, il colloquio è stata l’occasione per il Presidente della Repubblica per ribadire alcune riflessioni e condividere preoccupazioni sulle prospettive dell’Unione, come quella di rafforzare una politica estera e di sicurezza comune giudicata “ineludibile” per contare di più nello scacchiere internazionale.

Per Mattarella, infatti, “l’Europa è portatrice di pace, di civiltà, di promozione dei diritti, di apertura dei mercati, di cultura ma – di fronte alle epocali sfide mondiali, caratterizzate dalla presenza di grandi soggetti e grandi aggregazioni – ha bisogno di essere più coesa e efficiente”. E qui è l’altro grande scoglio che il capo dello Stato ha più volte indicato: il voto all’unanimità che vincola i 27 in tutte le decisioni più rilevanti: “Occorre superare, almeno per alcuni temi, il voto all’unanimità e passare al voto a maggioranza dei membri” specialmente “in vista di nuovi allargamenti dell’Unione”, altrimenti “si rischia la paralisi decisionale e l’irrilevanza sulla scena mondiale”. All’omologo ceco Mattarella ha parlato anche della necessità di “rafforzare il parlamento europeo, che deve essere la autentica espressione della sovranità dei cittadini, un’istituzione realmente rappresentativa degli europei” e della esigenza di “dotarsi di strumenti di politica finanziaria comuni”.

Tutte queste cessioni di sovranità vengono spesso osteggiate da chi teme di vedere messi in secondo piano le esigenze nazionali ma secondo Mattarella non bisogna “contrapporre sovranità europea e sovranità nazionale”. È questo a suo avviso “un falso dilemma. Esiste infatti una sovranità nazionale di bandiera, che però non incide sui reali problemi e una sovranità condivisa, che rispetta le specificità e le culture dei singoli Paesi, ma che è capace di offrire il proprio contributo sulle grandi questioni internazionali”. Mattarella si è espresso a favore dell’allargamento dell’Unione, l’Italia è sempre stata all’avanguardia su questo dossier, ma ha ammonito: “Il processo di integrazione di Ucraina, Moldavia e Georgia al quale l’Italia guarda con favore, non deve però mettere in secondo piano il processo di allargamento ai Paesi dei Balcani occidentali, che in questi ultimi tempi hanno fatto grandi sforzi per entrare nell’unione e le cui legittime aspirazioni non vanno deluse”.

Infine sull’Ucraina il Presidente della Repubblica ha voluto chiarire che “la piena e totale solidarietà a Zelensky e al popolo ucraino” che da parte del nostro paese non è mai mancata “non esclude la ricerca di vie di dialogo e di pace. Una pace, – ha concluso – le cui condizioni devono essere ovviamente condivise innanzitutto dall’Ucraina”.

Expo 2030, Bellanova(Iv): non bel segnale, governo non ci credeva

Expo 2030, Bellanova(Iv): non bel segnale, governo non ci credevaMilano, 28 nov. (askanews) – “Non siamo in grado di fare alleanze in Italia e a fare sistema all’estero”. Così a Skytg24 economia la dirigente di Italia Viva Teresa Bellanova a proposito della mancata assegnazione a Roma di Expo 2030. “La qualità della politica si dovrebbe misurare in queste occasioni, nella capacità di fare sintesi e di lavorare tutti nella stessa direzione. A Parigi c’era una presenza risicata, il governo non era con i suoi massimi esponenti, e questo vuol dire che non ci si credeva fino in fondo. Non è un bel segnale dal punto di vista del prestigio” ha aggiunto.

Expo 2030, Conte: peccato per il Paese e per la nostra Capitale

Expo 2030, Conte: peccato per il Paese e per la nostra CapitaleRoma, 28 nov. (askanews) – “Dispiace perché Expo sarebbe stato importante per il sistema Paese, purtroppo non siamo riusciti a farci valere e addirittura siamo sfilati al terzo posto. Questo è un peccato per il Paese e per la nostra Capitale”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte commentando a caldo, nel corso del convegno “Rivoluzione Ecodigital, libertà energetica e giustizia climatica” a Palazzo Giustiniani, la notizia dell’assegnaizone di Expo 2030 a Riad.

“Forse, dal punto di vista politico – ha aggiunto Conte -, bisogna anche iniziare a pensare, al di là di questa esperienza che ci lascia l’amaro e il rammarico e ce lo lascerà per un po’ di tempo, che Roma è la Capitale d’Italia, è un patrimonio per tutti e probabilmente anche il quadro” attuale, “regolatorio, di tutela, di protezione di Roma non è sufficiente per valorizzarla appieno e questo deve essere un tema che deve riguardare tutte le forze politiche. Dobbiamo creare un regime speciale per Roma che le consenta di svolgere le funzioni di capitale d’Italia”.

Dl energia,Conte: governo afono in Ue su proroga mercato tutelato

Dl energia,Conte: governo afono in Ue su proroga mercato tutelatoRoma, 28 nov. (askanews) – Lo “stop al mercato tutelato va perseguito ma non è un particolare da poco il fatto che si è passati da una pandemia sanitaria a una pandemia energetica, che si cono due conflitti che impattano profondamente sul prezzo dell’energia. Con il caro inflazione e il caro mutui, oggi rischiamo di fare gravare anche un caro bollette sulle famiglie, un governo che ha a cuore le famiglie italiane doveva farsi sentire in Europa, non doveva restare afono anche in questo versante e doveva negoziare un differimento, una proroga” del mercato tutelato. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte nel corso del suo intervento al convegno “Rivoluzione Ecodigital, libertà energetica e giustizia climatica” a Palazzo Giustiniani.

Bce, Lagarde: dal 2025 solo collaterali certificati su sostenibilità

Bce, Lagarde: dal 2025 solo collaterali certificati su sostenibilitàRoma, 28 nov. (askanews) – Quando la nuova direttiva europea sui requisiti di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive) sarà pienamente in vigore, dal 2025, Bce e Eurosistema delle banche centrali “accetteranno come collaterali solo strumenti che rispettano le direttive” per erogare finanziamenti alle banche. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde con un videointervento alla conferenza dello European Financial Reporting Advisory Group (Efrag).

In pratica, da quel momento tutte le banche che operano nell’area euro saranno costrette, per poter accedere ai fondi della Bce, con cui poi alimentano il credito all’economia reale, a fornire come garanzie titoli che risultino allineati ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla Ue e certificati dai requisiti di rendicontazione finanziaria. “Il lavoro non è ancora finito”, ha aggiunto Lagarde, che da quando ha rilevato la guida della Bce ha impartito una forte spinta verso ecologia e altri elementi di questo genere alla policy dell’istituzione.

“La sostenibilità non è soltanto una complementarietà ma è un elemento fondamentale nella creazione di valore sul lungo termine – ha sostenuto – e la gestione del rischio dovrebbe essere al centro delle decisioni delle imprese”.

Ambiente, Sala: Milano andrà avanti, doveroso prenderci rischi

Ambiente, Sala: Milano andrà avanti, doveroso prenderci rischiMilano, 28 nov. (askanews) – “Se queste piccole-gradi rivoluzioni devono accadere accadranno a Milano, abbiamo il dovere di fare questo percorso, per i nostri cittadini e per il paese, di prenderci questa responsabilità e anche il rischio sapendo che il percorso è lungo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante un evento del Forum della Mobilità al Museo della Scienza, parlando delle politiche comunali su mobilità e ambiente e al rischio di impopolarità.

“Nella campagna elettorale precedente c’era gente, oggi in Consiglio comunale, che andava in corso Buenos Aires con il martello per distruggere le piste ciclabili. Cambiare le abitudini della gente è divisivo, ma non cambiare sarebbe grave. Se sarà confermato, manca ancora un mese abbondante, che questo sarà l’anno con meno sforamenti dei limiti relativi all’inquinamento” atmosferico questo “vuol dire che qualcosa abbiamo fatto, questo non nasce dal nulla quindi andremo avanti” ha proseguito Sala. “Nessuno vuole fare la guerra alle auto, ma ciascuno di noi vuole lavorare a un traffico più controllato. Nessuno è così folle da teorizzare una situazione tipo Tokyo dove non puoi comprare un’auto se non hai un pacchetto, ma il parcheggio sotto casa non è un diritto” ha aggiunto il primo cittadino.

Un altro esempio è l’annunciata chiusura al traffico del cosiddetto “Quadrilatero della moda”. “Secondo me dovrebbe essere una misura permanete cioè sarebbe assurdo se poi alla sera si potesse entrare. Se tanto poi non ci sono i parcheggi, che è quello che noi vogliamo fare. La mia proposta è che sia permanente e che lo sia anche nel weekend perché così deve funzionare. Con il buonsenso perché se uno vuole andare a parcheggiare o ha il suo parcheggio non possiamo ledere questo diritto, ma credo sia il momento di farlo e di farlo per sempre” ha continuato. “Che senso ha che un Suv arrivi in quella zona?” se non ci sono parcheggi, “è anche un segno di civiltà” ha ribadito. “Parliamo di tematiche che molto spesso sono un po’ svilite dal dibattito politico e invece è abbastanza complicato. Mettere d’accordo tutti è impossibile, ma devi prendere una decisione evitando che si formino i partiti, quello delle auto e quello delle bici” ha continuato. “La questione della ciclabilità – ha concluso – spiega molto: ad esempio non è che gli olandesi sono nati ciclisti, ma la politica olandese, negli anni Cinquanta e Sessanta, ha cominciato a fare delle politiche” a favore delle due ruote e i risultati si vedono.

Fabrizio Venturi: Festival cristiano trampolino per la Christian Music

Fabrizio Venturi: Festival cristiano trampolino per la Christian MusicRoma, 28 nov. (askanews) – Preparativi in corso per la terza Edizione del Sanremo Cristian Music Festival 2024. Un Festival che ha, nel corso delle due precedenti edizioni, reso celebri diversi concorrenti: il vincitore della prima edizione Frà Vinicius, il terzo classificato, il rapper Shoek, la vincitrice del premio della critica della seconda edizione Federica Paradiso, la quale con la sua canzone è stata ospite di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche e Padre Luca Arzenton che ha sottoscritto un contratto discografico con una prestigiosa etichetta discografica della Christian Music.

La canzone cristiana si sta affermando nel mercato discografico italiano grazie al contributo del Festival della Canzone Cristiana ideato e diretto dal cantautore e Direttore artistico Fabrizio Venturi. “Il Festival della Canzone Cristiana è un trampolino di lancio per chi canta canzoni di ispirazione cristiana, un genere che, pian piano, si sta affermando e riscuotendo successo tra i giovani. La terza edizione vedrà la partecipazione di nuove promesse della musica e della canzone cristiana che avranno la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico. “Daremo molta visibilità ai partecipanti e creeremo un canale televisivo tematico per consentire una maggiore presenza della musica cristiana sui media, nonché delle star della canzone cristiana italiana ed internazionale” ha dichiarato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto: “Sarà il 2024 un anno che consacrerà la Canzone Cristiana nel mondo musicale italiano. Noi abbiamo abbattuto quello che poteva essere un pregiudizio sulla Christian Music, fondato sul fatto che esistessero differenze rispetto ad altri generi, ma così non è proprio in quanto la Christian Music è uguale e paragonabile alla musica che si ascolta quotidianamente in radio, con la sola differenza che, nei suoi testi, invece di parlare di una donna, di un calciatore, di un ciclista o di altri temi, si parla di Dio. Anche Renato Zero, dopo la prima edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022, ad aprile, esordisce, per la prima volta nella sua carriera, con un album che racchiude 19 brani di musica cristiana, intitolato “Atto di fede”.

Il grande successo raggiunto dal Festival della Canzone Cristiana ha spalancato le porte a molti artisti della Christian music italiana, dando voce, per la prima volta, a questo genere musicale anche in Italia, che è diventata la prima vetrina della musica cristiana, un vero e proprio Festival Cristian Music non inquinato dalla partecipazione di artisti appartenenti ad altri generi, come avviene, invece, in altri eventi similari. Il Festival ha avuto un’evoluzione positiva sia per la qualità delle canzoni, sia per la bravura degli interpreti. Anche per questa edizione avremo voci di rilievo e canzoni di prestigio”. Le iscrizioni, come per le passate edizioni, dovranno pervenire, entro il 15 dicembre 2023, alla Segreteria del Festival info@sanremofestivaldellacanzonecristiana.it, attenendosi scrupolosamente al regolamento, che i candidati trovano già online sul sito del Festival. www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it

Il Festival della Canzone Cristiana si svolgerà dal 7 al 9 febbraio 2024, come nelle due passate edizioni, negli stessi giorni in cui si svolge il Festival della Canzone Italiana. Il Teatro del Festival della Canzone Cristiana, sito in Via Corradi, a Sanremo, sarà allestito per ospitare i 24 cantanti in gara. Le finali saranno trasmesse in diretta da una famosa emittente televisiva nazionale. Radio Mater sarà la radio ufficiale del Festival. Si tratta di un Festival nel Festival, di una staffetta musicale. L’intento e lo spirito sono gli stessi delle precedenti edizioni, ossia realizzare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio. È stato concluso anche un accordo con un network radiofonico italiano. Per certo sappiamo che Fabrizio Venturi ha scelto di essere affiancato ancora una volta da Daniela Fazzolari, brava e bella attrice di Centovetrine e Don Matteo. Ad affiancare Venturi ci saranno anche altri due grandi nomi della TV nazionale, dei quali, allo stato attuale, gli organizzatori non svelano i nomi. “Tra gli ospiti d’onore della kermesse musicale cristiana vi saranno grandi star della Cristian Music internazionale e della TV nazionale. Si riconferma la presenza del super ospite londinese Noel Robinson, un artista famoso a livello internazionale, icona della Musica Cristiana, che riempie gli stadi di tutto il mondo. Per quanto riguarda gli altri ospiti ci riserviamo di rendere noti i nomi nei successivi comunicati” ha aggiunto Venturi, il quale ha sottolineato: “Tutto ciò che il Festival della Canzone Cristiana ha annunciato di fare lo ha sempre fatto: l’Euro Cristian Music Festival a Torino, la Nazionale Italiana Cantanti Cristian Music, la creazione della sua emittente televisiva, la missione di pace a Kiev in Ucraina e altre rilevanti iniziative inerenti il suo messaggio di pace e la sua missione evangelizzatrice”.

Il Direttore artistico ha poi concluso: “A partire dalla prossima estate il Festival della Canzone Cristiana farà un tour di 23 tappe nelle città più belle d’Italia. I contratti sono già stati firmati dal suo Direttore artistico con tre tra le più importanti agenzie di booking. A calcare il prestigioso palco saranno gli artisti ospiti e gli artisti in gara, i quali sono stati presenti nelle tre edizioni del Festival. In sostanza, si è instaurato un processo in crescendo, come speravamo, sin dalla prima edizione del nostro amato Festival, che sarà un grande Festival, all’insegna della nuova evangelizzazione, condotta attraverso la forma espressiva più potente che Dio ci ha donato, ossia la musica, che non conosce né barriere, né limiti. È proprio questo che desideriamo far sapere alla stampa, sottolineando che il nostro sarà un autentico messaggio cristiano, una lode a Dio, una preghiera profondamente vissuta. Il nostro unico intento è diffondere messaggi di pace, di amore e di condivisione, non di chiusura e di scontro. Il messaggio che vogliamo diffondere è quello di Papa Francesco, che esorta ad essere fautori della fratellanza umana, che, come fa la musica, ‘abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali’. Tale messaggio sorregge il nostro impegno proprio in quanto esso è finalizzato alla realizzazione della pace e della convivenza comune, pilastri ineludibili per la missione civilizzatrice, che la religione cattolica e tutte le religioni, il cui Dio è unico, devono prefiggersi mediante progetti concreti e mediante un dialogo fervente con tutte le realtà presenti nel contesto umano. Alla luce del progetto umanitario della realizzazione della fratellanza umana, che la Chiesa Cattolica si prefigge, richiamando non solo tutte le religioni, ma anche tutti coloro che operano in ogni ambito della vita umana a farsi artefici e promotori della cultura della fratellanza umana, abbiamo voluto anche noi, in veste di fautori di una cultura musicale improntata ai valori della fede cristiana, contribuire a diffondere il messaggio della fratellanza umana. Sant’Agostino affermava che chi canta prega due volte, rimarcando la forza spirituale della canzone. Siamo convinti anche noi che cantare, elevando una lode a Dio, possa essere il modo più rassicurante per affrontare il disagio e lo smarrimento scaturito sia dal deterioramento dell’ecosistema, sia dalla crisi del sistema economico mondiale, che ha provocato nuove forme di povertà, alle quali si aggiunge la povertà morale, di cui sono espressione le guerre in corso. La musica non vi è dubbio che possa rivestire un ruolo educativo e trasformativo in una società, come quella attuale, che sta smarrendo i suoi ineludibili valori umani. Di tale ruolo sono fermamente convinto e, per tale motivazione, ho deciso di realizzare il Festival della Canzone Cristiana”.

Ad Agrigento ultimo appuntamento di Cantiere Città

Ad Agrigento ultimo appuntamento di Cantiere CittàRoma, 28 nov. (askanews) – Si conclude ad Agrigento la seconda edizione di Cantiere Città, il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero della Cultura – Servizio VI del Segretariato generale e Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

“Agrigento, futura Capitale italiana della cultura 2025, ha ospitato per tre giorni l’ultima tappa di un percorso virtuoso – dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – che ha coinvolto le altre nove città concorrenti al titolo per il 2025 (Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto) con l’obiettivo di non disperdere idee, visioni, reti e partenariati avviati nel processo di candidatura e farne l’innesco di uno sviluppo armonioso del territorio”. Dal 26 al 28 novembre, l’ultima tappa di Cantiere Città ha riunito i rappresentanti delle città finaliste per una riflessione collettiva sul tema dello sviluppo culturale del territorio. Con loro Francesca Saccone (dirigente del Servizio VI – Eventi, mostre e manifestazioni del Segretariato generale del Ministero della Cultura), Francesca Neri (Responsabile dell’Area Progetti d’innovazione e complessi della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali) e Marcello Minuti (Coordinatore generale della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali).

Ad aprire i lavori il Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali Alessandra Vittorini, che dichiara “la seconda edizione di Cantiere Città, promosso dal Ministero della cultura e dalla Scuola dei beni e delle attività culturali, conferma l’utilità e il valore strategico del programma. Altre dieci città si sono rimesse in gioco per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio a base culturale, rinnovando e ripensando le idee e i progetti del dossier di candidatura. Abbiamo accompagnato le amministrazioni nel processo di creazione di nuovi “cantieri”, ambienti collaborativi e di costruzione in cui far convergere le forze per mettere la cultura al centro di una visione di crescita comune”. La seconda edizione di Cantiere Città ha impegnato, da maggio 2023, 60 rappresentanti delle città e degli enti culturali in oltre 120 ore di formazione, articolate in 2 masterclass in presenza e 9 approfondimenti online sui temi della progettazione di un piano di sviluppo della città a base culturale, oltre a 3 workshop specifici per ogni città. Un programma costruito su una combinazione di attività di capacity building e di accompagnamento specifico per sollecitare ogni città a recuperare lo sforzo progettuale e dare un futuro alle proposte elaborate.

Anche questa edizione di Cantiere Città ha sollecitato una riflessione tra tutte le città coinvolte: per affrontare i nodi critici comuni e condividere possibili soluzioni e risposte efficaci. Una nuova dimensione collaborativa, che ha sostituito la competizione della fase di candidatura, così forte e solida da aver portato le dieci città coinvolte nel percorso di Cantiere Città a sottoscrivere un protocollo d’intesa. La firma, raccolta nella cornice del Teatro Pirandello di Agrigento, segna l’impegno a promuovere buone pratiche e ricercare strumenti per la crescita culturale territoriale; a creare occasioni di confronto e apprendimento continuo; a favorire il networking, incentivare lo scambio e creare sinergie; a realizzare o partecipare a iniziative e bandi per lo sviluppo a base culturale di città e territori. “Quando il Ministro Sangiuliano ha proclamato Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 ho immediatamente sentito le responsabilità di tale nomina e il bisogno di condividere con le altre Città finaliste e i loro Sindaci il percorso di attuazione del nostro progetto” dichiara Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento. “Il dossier, preparato dalla Fondazione MeNO, esprime nella sua dimensione culturale e artistica la visione politica che riconosco come mio pensiero sulla Città di Agrigento e sulle sfide che la comunità internazionale è oggi chiamata ad affrontare. Un progetto che nella relazione tra il sé e l’altro, interpreta il rapporto tra le comunità e, quindi le Città, come condizione essenziale per la costruzione di futuro. Grazie a Cantiere Città abbiamo avviato questo percorso di condivisione che dovrà necessariamente trovare compimento nel 2025 e restare per il futuro un patrimonio di relazioni tra individui e comunità. Il protocollo d’intesa siglato ad Agrigento è un patrimonio dell’Italia intera, che quando opera in una dimensione di rete e di connessione esprime l’essenza della propria cultura e dell’essere il luogo più affascinante del mondo”.

Fedriga a Londra: Fvg offre opportunità uniche in Europa

Fedriga a Londra: Fvg offre opportunità uniche in EuropaRoma, 28 nov. (askanews) – “Il Friuli Venezia Giulia è il luogo ideale per vivere, lavorare e investire e, attraverso il lavoro compiuto dall’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa, puntiamo a farlo sapere sia a chi ha lasciato l’Italia per cercare fortuna all’estero sia a chi, come i nomadi digitali dell’Unione europea o del Regno Unito, è alla ricerca dei propri spazi. Il nostro territorio vanta, infatti, un’eccezionale qualità della vita, un patrimonio culturale e naturalistico unico e la possibilità di trovare e vivere, a breve distanza, una ricca varietà di paesaggi, dalla montagna al mare, alle città d’arte. Oggi la nostra regione offre un ventaglio di opportunità uniche in svariati campi, dalla ricerca scientifica e innovazione, alla cultura, alla navalmeccanica, alla portualità e alla logistica fino all’Ict, alle nanotecnologie e alle energie rinnovabili come l’idrogeno, per citarne solo alcuni e si sta anche dimostrando il terreno ideale per la crescita delle società benefit, che coniugano lo sviluppo d’impresa con quello della comunità locale”. È con queste parole che il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha aperto questa mattina a Londra la prima edizione del Moving to Italy Show and Seminari, l’evento organizzato al Royal Automobile Club dalla Camera di commercio e Industria Italiana per il Regno Unito con la collaborazione dell’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa e il supporto di PromoturismoFvg, per presentare al grande pubblico i numerosi vantaggi di vivere, trasferirsi, lavorare o andare in pensione nel nostro Paese. A confermare l’attrattività della nostra regione sono state portate sul palco dell’evento londinese alcune testimonianze concrete di stranieri che hanno scelto di trasferirsi in Friuli Venezia Giulia, a partire dal critico cinematografico Alan Jones, divenuto direttore artistico del Trieste Science + Fiction Festival, di Lidia Dyal che ora si occupa dell’area formazione della Its Arcademy, di Sophie Ann Renhuldt, responsabile delle pubbliche relazioni nel campo dell’enogastronomia.

“Le esperienze vissute da queste persone – ha evidenziato Fedriga – sono state talmente positive da conquistare il loro cuore e spingerle a crearsi una nuova vita nella nostra regione: questa è la prova di quanto il Friuli Venezia Giulia nella sua interezza sia affascinante a attrattivo. Ci troviamo in un crocevia di popoli, culture e religioni unico e il nostro territorio sta riacquistando il proprio ruolo di snodo fondamentale per il commercio internazionale. A ciò si aggiunge il fatto che la nostra regione è conosciuta a livello internazionale per la propria capacità d’innovazione e la crescita del sistema della scienza calamita l’attenzione di ricercatori di alto profilo da tutto il mondo”. Proprio in merito a questo argomento va sottolineato che non sono solo gli stranieri a scegliere il Friuli Venezia Giulia ma anche i nostri connazionali che rientrano in Italia dopo un’esperienza all’esterno, come il professor Roberto Trotta, oggi a capo del Theoretical and Scientific Data Science group della Sissa di Trieste, e di Niccolò Granieri, ricercatore presso il dipartimento di Audiologia dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste.

“Il mondo cambia rapidamente e le strategie regionali unite alle politiche fiscali messe in campo dal Governo per contrastare la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’, rendono il nostro territorio assolutamente appetibile per i professionisti – ha rimarcato Fedriga -. Basti pensare alla crescita dello smart working e alla crescente tendenza delle imprese di assumere con contratti ‘full remote’ che lasciano totale libertà al lavoratore di scegliere da dove operare. Allo stesso modo il nostro territorio è ideale anche per coloro che, dopo una vita di lavoro, desiderano ritirarsi per godere appieno della propria esistenza”. “Il Friuli Venezia Giulia è una regione estremamente bella dal punto di vista naturalistico e paesaggistico che sta vivendo un momento di grande vitalità e offre l’opportunità di condurre una vita di alta qualità a costi assolutamente accessibili ed è ricca di opportunità in campo sociale, culturale e privato. Inoltre, può vantare servizi alle famiglie e alla persona di alto livello, un sistema sanitario d’eccellenza”.

Nel corso dell’evento è stato rimarcato come in Friuli Venezia Giulia ci sia un livello di qualificazione superiore alla media nazionale e il tessuto produttivo risulti fiorente in una varietà di settori occupazionali. Inoltre, a conferma della forte vocazione all’innovazione, vi si trovano ben tre università e altrettanti parchi scientifici e tecnologici, oltre a 6 consorzi di sviluppo economico locale dislocati in diverse aree della regione.