Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”Roma, 28 nov. (askanews) – Grande festa dedicata al “Brazilian jazz” in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al Museo di Saxofono di Fiumicino. Attilio Berni, direttore del Museo, ha infatti invitato a partecipare con un nuovo significativo progetto, il Brag Quartet, formato dal compositore Alberto Giraldi al pianoforte, Stefano Rossini a batteria e percussioni, Alberto D’Alfonso a flauto e sax alto e Gabriel Caporali al basso elettrico.

Il Repertorio prescelto, composto da brani originali di Alberto Giraldi, si ispira ai ritmi ed alle armonie della musica brasiliana delineandosi attraverso l’uso di Samba, Bossa Nova, Baiao, Frevo, Partido Alto: stili che, facenti principalmente capo a pattern ritmici tipici, possono essere ricondotti al complesso della cultura musicale brasiliana. L’incontro tra Stefano Rossini, profondo conoscitore della tradizione brasiliana ed Alberto Giraldi, jazzista con una solida preparazione accademica “tradizionale” di stampo tipicamente europeo, ha consentito di produrre una musica che fotografa il mondo brasiliano, seppur visto con l’occhio europeo, ma senza mai tradirne gli elementi peculiari ed anzi esaltandoli. La presenza nel Quartetto di Gabriel Caporali, bassista di Belo Horizonte, ha consentito di utilizzare nei brani gli accompagnamenti più fedeli alla tradizione tipica del Brasile, permettendo di realizzare le musiche di Giraldi in un modo quasi filologico rispetto alla produzione contemporanea del variopinto paese sudamericano. Il Quartetto si avvalora inoltre della presenza di Alberto D’Alfonso, flautista e saxofonista. In particolare, con il primo dei suoi strumenti – il Flauto – D’Alfonso offre un importante riferimento alla musica brasiliana che ne fa uso costante, soprattutto nella Bossa Nova, laddove l’incedere ritmico fluido e spesso quasi cullante, si giova di timbriche morbide e vellutate come – appunto – quelle del Flauto.

Afferma Giraldi: “Un mio viaggio in Brasile fatto nel 2018, per tenere una masterclass ed un concerto presso il Centro Universitario di Rio Grande do Norte, in Natal, ha coinciso col rivedere, dopo tantissimi anni, l’amico batterista e percussionista Stefano Rossini. Con una certa discrezione – tipica del suo gentile modo di essere e di fare – Stefano mi propone di formare un Ensemble di musica brasiliana. Caso o foriera coincidenza: ed io cosa faccio? Rispondo subito di sì, e con entusiasmo! Abbiamo scelto un certo numero di brani famosi, ma la mia penna non ha retto all’impulso che da sempre mi anima – quello di scrivere – ed ho portato in prova i primi due brani originali. Stefano ne è rimasto colpito. Così io, memore della famosa frase di Alberto Sordi: ‘M’hai provocato e io me te magno!’, non ho impiegato tempo a cedere alle lusinghe ed ho rapidamente completato un intero repertorio di brani originali, in stile brazilian jazz. Sperimentando il Samba, il Bajao, lo Choro, la Bossa Nova, il Frevo, trovando spunti ed idee che hanno acceso in me nuove prospettive, nella pratica – quella di scrivere “à la manière de” – che sin dall’Ottocento ha stimolato diversi blasonati compositori miei predecessori. La musica brasiliana è festa di impulsi, con le sue sincopi a sospendere il tempo, artifici ritmici che rinviano un battere più volte promesso e raggiunto solo qui e là; è festa di sensualità, con le sue appoggiature, i suoi cromatismi, le sue armonie che, sposate al tessuto jazzistico, aprono strade inusitate, eppure così famigliari e comunicative. Quando anche Alberto D’Alfonso e Gabriel Caporali – quest’ultimo brasiliano doc di Belo Horizonte – hanno pronunciato il fatidico “sì” è nato BRAG Quartet, acronimo che mescola il Brasile con le mie iniziali, da un’idea di Stefano Rossini. Stefano ha dato e continua a dare entusiasmo a questo progetto ed io raccolgo con altrettanto entusiasmo, ed ho la sensazione che BRAG Quartet sia una promessa soltanto all’inizio, che nasconda chissà quali altri risultati, perseguiti con amore per le sfide e per la ricerca. Insomma, il nostro BRAG Quartet è tutto questo: espressione di vitalità e della gioia di fare Musica, onorando lo spirito di un popolo – quello brasiliano – che tanto ha dato e dà all’arte musicale, e continuando lo spirito del nostro popolo – quello italiano – che da sempre eccelle nella ricerca di connessioni, di intrecci geografici, culturali ed artistici.” Il concerto verrà preceduto, come da consuetudine del Museo, da un’apericena opzionale al costo di € 15,00. I biglietti per la performance costano invece € 17.00 e sono in vendita sia in loco (suggerita la prenotazione ai numeri del Museo) sia sul sito di Liveticket.it

Iniziativa delle opposizioni: no al carcere per i bambini

Iniziativa delle opposizioni: no al carcere per i bambiniRoma, 28 nov. (askanews) – La normativa attuale prevede un differimento dell’esecuzione della pena per le donne in stato di gravidanza o con figli che hanno meno di un anno ma con le nuove norme contenute nel pacchetto sicurezza varato dal governo di centrodestra questo differimento diventerebbe “facoltativo”. Lo ha detto il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Giustizia della Camera Devis Dori, durante una conferenza stampa alla Camera alla quale hanno aderito tutti i gruppi di opposizione.

“La norma può essere espunta quando arriverà in Parlamento, si tratta di una norma ideologica”, ha sottolineato Dori. L’ultimo pacchetto Sicurezza del Governo elimina, appunto, l’obbligo contenuto nell’articolo 146 del Codice penale di differimento dell’esecuzione carceraria per le donne incinte o con figli con meno di un anno d’età. “Gli Icam, gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, dove dovrebbero andare queste donne, sono solamente quattro nel nostro Paese e comunque ci sarebbe lo sradicamento della donna incinta o con il bambino dal suo ambiente familiare, è una violazione dei diritti della donna e del bambino”, ha osservato Valentina D’Orso del Movimento Cinquestelle sottolineando che “tenere bambini in carcere non è degno di un paese civile”. “Da parte di questo governo c’è un vero e proprio attacco all’infanzia, la centralità del bambino sfugge molte volte a questo governo – ha osservato Debora Serracchiani del Pd -. Questa norma lascia costernati, un paese come l’Italia non se lo merita, lanciamo un appello che sia una sorta di missione collettiva che metta al centro il benessere del bambino”.

”Energia per tutti”: a Milano confronto sulle strategie energetiche

”Energia per tutti”: a Milano confronto sulle strategie energeticheMilano, 28 nov. (askanews) – Elettrificare i consumi per massimizzare l’efficienza energetica mediante l’uso delle fonti rinnovabili: è questa la principale indicazione emersa dal rapporto “Earth for All: a survival guide for humanity”, di cui si è discusso nell’ambito dell’evento “Energia per tutti: esempi virtuosi, strategie energetiche europee e nazionali”, organizzato da Rse, Comune di Milano, Club di Roma ed Earth4All e che si è tenuto a Palazzo Reale di Milano.

Su come la strategia energetica nazionale ed europea possa integrare le raccomandazioni del rapporto “Earth4All” nella propria agenda ha discusso un panel di esperti in un dibattito moderato da Ugo Bardi del Club di Roma. Sandrine Dixson-Declève, co-presidente del Club di Roma ha approfondito il capitolo 7 del report “Earth for All”. Infine Luca Miggiano, “Earth4All” Campaign team manager ha approfondito il tema dell’importanza del coinvolgimento attivo dei cittadini nella discussione pubblica. “Il mondo sta affrontando rischi profondi. L’analisi di Earth4All dimostra che senza una trasformazione completa delle nostre economie e del nostro settore energetico in questa decade, dovremo abituarci a vedere un aumento della severità e della frequenza degli impatti climatici. E contestualmente una crescente tensione sociale, che ridurrà la nostra capacità di affrontare questi impatti – ha detto Sandrine Dixson-Declève, co-presidente del Club di Roma – La buona notizia è che questo è un futuro che possiamo evitare. La scienza è chiara: abbandonare il fossile e investire in efficienza energetica, riduzione dei consumi e abbondanza di rinnovabili è la strada per creare società più giuste e in salute, anche in Italia”.

Nella seconda parte dei lavori, coordinati dal professor Mario Motta del Politecnico di Milano, sono stati portati casi e esempi virtuosi a livello nazionale. Nel dettaglio, Matteo Zulianello, capo progetto “L’utente al centro della transizione energetica” di Rse, e Thomas Zulian, docente Scuola Ladina di Fassa, hanno illustrato le best practice di Cesla, la comunità energetica della Val di Fassa nata da un’idea sviluppata da studenti. Sul contributo delle città che hanno aderito al patto “EU Mission 100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030” si sono espressi Elena Grandi, assessora all’Ambiente e al Verde del Comune di Milano, Stefano Zenoni, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo, e Gianluca Borghi, assessore alla Sosteni-bilità Ambientale, Energetica e alla Mobilità del Comune di Parma, che hanno illustrato le esperienze delle loro città.

L’ultima parte della giornata di lavoro, coordinata da Ilaria Losa del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione di Rse, ha ospitato le analisi e gli approfondimenti di esperti del settore, che sono intervenuti su tre tematiche: la policy europea, illustrata da Massimo Garribba, vice-direttore Dg Energy della Commissione Europea, cui ha fatto seguito l’intervento di Antonio Iliceto, membro del Governing Board di Etip-Snet, che ha fatto il punto su come il settore energetico possa integrare nella propria agenda le raccomandazioni del report; la strategia italiana, su cui si è espresso Michele Benini, direttore del Dipartimento Sviluppo Sistemi Energetici, che ha raccontato l’esperienza e il ruolo di Rse nella definizione degli scenari energetici a supporto del decisore nazionale; quella aziendale, con il contributo di Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont. “La ricetta del rapporto ‘Earth for All’ è la medesima adottata dal Piano Nazionale Integrato Energia Clima del governo italiano, basata su uno scenario di sviluppo al 2030 del sistema energetico messo a punto da Rse, con la collaborazione di Gsee Ispra – ha sottolineato a margine dell’evento Michele Benini, direttore del Dipartimento Sviluppo Sistemi Energetici di Rse – Tale scenario punta in particolare sull’efficientamento energetico e sull’elettrificazione dei consumi, ponendosi tra gli altri l’obiettivo di una ristrutturazione profonda di 3 milioni di abitazioni da dotare di pompe di calore nonché di una penetrazione di oltre 6 milioni di auto tra full electric e ibride ricaricabili e di oltre 500 mila veicoli commerciali leggeri full electric. E’ noto, infatti, che un’auto elettrica o una pompa di calore, a parità di servizio reso, consumano tre o quattro volte meno energia di un’auto a benzina o di una caldaia a metano. L’energia elettrica che serve per elettrificare i consumi deve poi essere ‘pulita’, quindi prodotta da fonti rinnovabili, il cui sviluppo è ormai necessario”. (nella foto, da sinistra: Ugo Bardi, Ilaria Losa, Sandrine Dixson-Decleve, Luca Miggiano)

Meloni a Cop28,impegno Italia su clima con attenzione ad Africa

Meloni a Cop28,impegno Italia su clima con attenzione ad AfricaRoma, 28 nov. (askanews) – Fare il punto sulle azioni portate avanti fino a questo momento per contrastare il cambiamento climatico e rilanciare l’impegno globale sul tema, con l’Italia che guarda in particolare all’Africa. E’ questo il cuore della Cop 28 in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

All’evento sono attesi circa 150 tra capi di Stato e di governo (una delle partecipazioni più consistenti degli ultimi anni). A rappresentare l’Italia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa a Dubai nella giornata del 30. Meloni ripartirà poi il 2 o 3 dicembre. In particolare la premier interverrà nella due giorni di “alto livello”, l’1 e il 2. Il primo giorno parteciperà all’apertura dell’evento e poi interverrà a due eventi settoriali: il primo sui sistemi alimentari, il secondo dedicato all’adattamento ai cambiamenti climatici. I due interventi non sono casuali: entrambe le questioni sono prioritarie per i Paesi in via di sviluppo e in particolare per l’Africa e sarà quindi l’occasione – per la presidente del Consiglio – di ribadire gli impegni dell’Italia per il continente africano, anche nell’ottica del Piano Mattei. La serata sarà “italiana” perchè a Dubai i leader saranno invitati a un concerto del Teatro della Scala di Milano (realizzato in collaborazione con i Ministeri della Cultura e degli Esteri e con il sostegno di Eni) in cui saranno eseguite in particolare arie italiane. Il 2 mattina – quando alle 9.15 è previsto anche l’intervento di papa Francesco – Meloni prenderà la parola alle 11.30 nell’assemblea plenaria. Per quanto riguarda gli impegni italiani, sottolineano fonti diplomatiche, il nostro Paese si muove nell’ambito del programma ‘Fit for 55’ dell’Unione europea che ha messo in campo “interventi importanti” che dovrebbero porre l’Unione “in linea” con i target relativi alla mitigazione del cambiamento climatico. Per quanto riguarda il capitolo dell’adattamento, rivolto ai Paesi maggiormente colpiti dall’impatto dei mutamenti, l’Italia sta andando verso un aumento della quota dei finanziamenti. A questo proposito, già nei mesi scorsi, Meloni aveva annunciato che il Fondo italiano per il clima sarà in gran parte dedicato all’Africa.

A margine dei lavori, vista la presenza di molti leader, il governo italiano sta lavorando alla definizione di alcuni bilaterali.

Pnrr, via libera dalla Commissione Ue alla quarta tranche da 16,5 miliardi

Pnrr, via libera dalla Commissione Ue alla quarta tranche da 16,5 miliardiRoma, 28 nov. (askanews) – La Commissione Ue ha dato una valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell’Italia di una quarta tranche da 16,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti legati al Pnrr. E’ quanto si legge in un comunicato della Commissione. Il 22 settembre l’Italia aveva presentato alla Commissione una quarta richiesta di pagamento basata sul raggiungimento delle 21 milestones e dei sette target stabiliti dal Consiglio Ue. Con la richiesta, le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate ed esaurienti che dimostrano il raggiungimento delle 28 milestones e target, si legge nella nota di Bruxelles. La Commissione ha valutato attentamente queste informazioni prima di presentare la sua valutazione preliminare positiva, aggiunge l’esecutivo comunitario.

Il Piano italiano per la ripresa e la resilienza – ricorda la Commissione – copre un’ampia gamma di misure di investimento e di riforma organizzate in sei aree tematiche, le cosiddette “Missioni”. Il piano sarà finanziato con 191,6 miliardi di euro, di cui 69 miliardi di euro a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro di prestiti. Ad oggi l’Italia ha ricevuto 85,4 miliardi di euro, compresi 9 miliardi di euro in sovvenzioni e 15,9 miliardi di euro in prestiti in prefinanziamento il 13 agosto 2021. Il primo pagamento del valore di 21 miliardi di euro è stato erogato il 13 aprile 2022; un secondo pagamento da 21 miliardi di euro il 9 novembre 2022; e un terzo pagamento del valore di 18,5 miliardi di euro il 9 ottobre 2023.

A lezione nel verde, al via a Bagheria l’Aula natura per studenti

A lezione nel verde, al via a Bagheria l’Aula natura per studentiMilano, 28 nov. (askanews) – Spazi verdi nelle scuole italiane dove imparare dalla natura ed educare bambini e ragazzi al rispetto dell’ambiente: è lo scopo del progetto delle Aule Natura del WWF, sostenuto da Procter & Gamble nell’ambito del programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, con l’obiettivo di realizzare, entro il 2024, oltre 50 Aule Natura nelle scuole di tutta Italia.

Questo percorso per trasformare i cortili scolastici in vere e proprie aule a cielo aperto ha fatto oggi tappa a Bagheria, con l’inaugurazione di un’Aula Natura presso il Plesso Infanzia-Primaria “Emanuela Loi” dell’I.C. “Carducci – Gramsci”. L’Aula Natura di Bagheria si sviluppa su una superficie di oltre 100 metri quadri, ricoperta di flora endemica tipica delle zone incolte limitrofe a zone rocciose scoscese, e comprende le casette nido per gli uccelli, ospitate da un filare di alberi di Falso Pepe, dove è posizionata anche una fototrappola, un percorso tematico che attraversa zone tipiche della macchia mediterranea, tra Lentisco, Euforbie, Rosa canina e Rosmarino, e una zona dedicata agli insetti, con un rivolo d’acqua capace di attirare anche le specie di avifauna, oltre a piccoli rettili e anfibi, come il Discoglosso dipinto. A questi si aggiungono un’area dedicata a fiori attrattivi per gli insetti impollinatori, e un piccolo orto dove sperimentare diverse attività didattiche. In questo modo, i circa mille alunni dell’Istituto Comprensivo di Bagheria potranno conoscere, vedere e toccare con mano fiori, frutti e animali, osservare il cambio delle stagioni, vivere il concetto di biodiversità e diventare anche custodi di tutto questo.

Per i promotori dell’iniziativa si tratta di un “contributo importante, soprattutto se si considera che il 43% degli alunni accolti dalla scuola si trova in situazioni di fragilità o svantaggio, e che va a sommarsi agli sforzi già messi in campo dall’Istituto in tema di educazione ambientale, caratterizzati da un profondo radicamento territoriale e dalla sinergia fra istituzioni, enti ed associazioni impegnati a diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e della responsabilità verso il patrimonio ambientale”. “L’adozione di lezioni in ambiente aperto permette di migliorare la qualità dell’apprendimento superando quello che diversi studiosi hanno definito come vero e proprio disturbo da deficit di natura che comporta disattenzione, svogliatezza, noia, oltre ai tradizionali pericoli legati alla sedentarietà – ha detto Martina Alemanno, Responsabile Educazione WWF Italia -. Crediamo molto in questo progetto che vede in Procter & Gamble Italia un sostenitore e promotore molto importante, perché riesce ad offrire il contatto con la natura ai più giovani, riqualificando spazi nelle scuole spesso degradati o inutilizzati, proponendo il loro utilizzo educativo per mettere le basi di una vera transizione ecologica e culturale. Questa è un’azione prioritaria per il WWF Italia, come anche dimostrare alle istituzioni comunali e provinciali che si può operare in questo senso”.

India, salvati tutti i 41 lavoratori intrappolati nel tunnel

India, salvati tutti i 41 lavoratori intrappolati nel tunnelRoma, 28 nov. (askanews) – Tutti i 41 lavoratori indiani che erano rimasti intrappolati nel tunnel Silkyara-Barkot nelle montagne dell’Himalaya sono stati salvati dopo 17 giorni.

Gli operai hanno cominciato a essere estratti martedì notte attraverso un tubo di fuga, dopo che gli ultimi metri di macerie erano stati perforati a mano. Le scene drammatiche dei primi uomini emersi in barella dall’imbocco del tunnel Silkyara-Barkot sono arrivate dopo oltre 400 ore, durante le quali l’operazione di soccorso ha incontrato molteplici ostacoli, ritardi e false promesse di salvataggio imminente. Il primo uomo è stato portato fuori martedì intorno alle 20.00. Ambulanze ed elicotteri erano in attesa all’ingresso del tunnel per portare gli uomini in un vicino ospedale. Un pasto appena cucinato a base di aloo gobhi, roti, dal e riso attendeva gli uomini fuori dal tunnel.

I lavoratori sono rimasti intrappolati dopo che una sospetta frana, avvenuta nelle prime ore del 12 novembre, ha causato il crollo di parte del tetto del tunnel, bloccandolo sotto 60 metri di fitte macerie di cemento, roccia e metallo contorto. È iniziata un’importante operazione di salvataggio, mentre una serie di squadre di soccorso sempre più grandi sono arrivate sul posto nello stato di Uttarakhand per cercare di penetrare il blocco. Il numero dei soccorritori è salito a più di 200 e l’esercito e l’aeronautica sono stati arruolati insieme alla squadra nazionale di gestione delle catastrofi e ad esperti stranieri. Il primo ministro, Narendra Modi, è stato informato quotidianamente sui progressi.

Ai lavoratori è stato somministrato ossigeno, cibo, acqua e medicinali attraverso un piccolo tubo dell’acqua, ed è stato mantenuto un contatto costante con loro per 17 giorni. Una dozzina di medici e psichiatri sono stati portati sul posto per monitorare la loro salute. Secondo le autorità gli uomini erano rimasti di buon umore e avevano persino fatto yoga e giocato a cricket per divertirsi. Alla fine della scorsa settimana, un grande trapano meccanico è riuscito a penetrare quasi 50 metri di macerie, spingendo le autorità a proclamare che il salvataggio sarebbe avvenuto “entro poche ore” e diversi politici si sono precipitati sul posto. Ma quando rimanevano circa 12 metri da percorrere, la lama del trapano si è rotta dopo essere rimasta impigliata nel metallo ed è stato necessario estrarre il macchinario.

Le autorità hanno affermato che sarebbe stata implementata una nuova strategia e domenica hanno iniziato il processo ad alto rischio di perforazione verticale nel tetto del tunnel, nonostante gli avvertimenti dei geologi che ciò avrebbe potuto causare il crollo di una parte maggiore del tetto. Martedì sera, gli specialisti sono riusciti a perforare manualmente gli ultimi 12 metri di macerie per raggiungere gli uomini. È stato inserito un tubo “passaggio di fuga” che ha consentito ai soccorritori – muniti di barelle con ruote e bombole di ossigeno – di entrare e finalmente raggiungere le persone all’interno. Il tunnel fa parte dell’autostrada Char Dham da 1,5 miliardi di dollari (1,2 miliardi di sterline), uno dei progetti più ambiziosi di Modi, volto a collegare quattro luoghi di pellegrinaggio indù attraverso una rete di strade di 550 miglia. Il progetto è stato criticato da esperti ambientali, che hanno affermato che porterà alla subsidenza e al disturbo della fragile regione himalayana, che è già soggetta a frane e terremoti. Secondo un gruppo di esperti che ha indagato sul disastro, il tunnel Silkyara-Barkot non aveva un’uscita di emergenza ed è stato costruito attraverso una faglia geologica. L’autorità nazionale delle autostrade dell’India è stata incaricata di verificare altri 29 tunnel in costruzione in tutto il paese.

”No talent”, Ezio Greggio conduce il podcast del “non talento”

”No talent”, Ezio Greggio conduce il podcast del “non talento”Roma, 28 nov. (askanews) – Forse sulla scia del celebre adagio di Andy Warhol, secondo cui, in futuro, tutti sarebbero stati famosi per 15 minuti, negli anni ’80 nasceva la Corrida. Un palcoscenico su cui, davanti a un pubblico attento e molto partecipe, pronto a lasciarsi andare ad applausi scroscianti e molto incline a fare sfoggio di fischietti, coperchi e campanacci, si esibivano coraggiosi dilettanti di tutte le età.

Così oggi, momento storico in cui l’approccio al web è sempre più comparabile a quello che si ha con la televisione, non c’è da stupirsi che questi 15 minuti di successo sia molto più semplice trovarli sui social, a colpi di like e commenti. Quindi Instagram, TikTok e – anche se in minor misura – Facebook sono i blocchi di partenza da cui sono arrivati i temerari concorrenti di NO TALENT, disponibile su tutte le principali piattaforme e realizzato da Dr Podcast, Audio Factory internazionale con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee. Il podcast è offerto dal Gruppo SELEX, il 2° player del retail italiano con una quota di mercato del 15,1% e un’offerta di 7.700 prodotti a marchio, alimentari e non.

Il podcast, condotto da Ezio Greggio con la partecipazione di Marco Salvati, ribalta i cliché dei tradizionali talent show, mettendo a disposizione uno spazio in cui l’unico requisito richiesto è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l’ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.

Ad aprire le danze ci pensano Franco Gioia e Duracell, protagonisti dell’episodio “Fischi e fiaschi”: tra i numerosi fischi e una serie di racconti di vita strampalata, Franco e Pietro, già noti per le loro esibizioni virali sui social media, si misurano con brani come “Asereje” e “Billie Jean”…per una performance che dimostra come, anche i meno talentuosi, possano brillare. Seguono Elisa Mazzuchelli e Ivanah Di Cosmo, volti e voci di “Donne, Astrologia a Motori”. La prima concorrente è Elisa Mazzucchelli, la celebre “Miss Motori” del programma televisivo “Avanti un altro”; dopo Elisa è il turno di Ivana Di Cosmo, meglio nota sui social come Ivanah (con la H), che dà prova delle sue conoscenze in ambito astrologico e racconta le particolarità di ogni segno zodiacale con un focus particolare sulle “corna”.

Il tema della terza puntata è la musica: Enrico Arlandini è il protagonista di “Stonando un invito”. Tra musica e poesia, Arlandini mette a nudo un lato inaspettato del suo talento. Ma il colpo di scena più emozionante è il suo appello per trovare l’anima gemella. Dalla musica si passa al doppiaggio e nella quarta puntata, dal titolo “Le luci rosse del doppiaggio”, a mettersi a nudo è Reytahn, al secolo Gabriele Reitano. Di professione aspirante doppiatore e imitatore, tra doppiaggi audaci, imitazioni sconcertanti e tentativi di creare il trailer “perfetto” per No Talent Show, Reytahn mette alla prova l’equilibrio tra genio e follia e la pazienza dei giudici. Ma Ray Sugar Sandro è “Un artista o un camaleonte?” È questa la domanda attorno a cui ruota il quinto episodio, con protagonista Sandro Micolucci, in arte Ray Sugar Sandro. Si definisce pittore, cantante, attore, showman, stilista fai-da-te, e molto molto altro; gareggia accompagnato da una ballerina con cui si diletta in performance stravaganti e un po’ autocelebrative, sicuramente memorabili! L’ospite della sesta puntata, dal titolo “Tutto quello che c’è dentro”, ha chiaramente “qualcosa dentro” che vuole comunicare al mondo e lo fa in modo sorprendente: si tratta di Marco Andrea Galasso, conosciuto sui social come Ruttarello. Si autoproclama una “Tartarutta Ninja” e il suo ambizioso obiettivo è battere il record di potenza del rutto, a cui si avvicina con un’esplosiva performance da 118 decibel. FEDERICO ANTOINE, noto sui social per le sue esibizioni ad alto spavento che fanno saltare sulla sedia i poveri passeggeri dei mezzi pubblici di Roma, e DIEGO PONESSA, cantante lirico che dopo l’esclusione da una serie di talent show qui trova finalmente un luogo dove liberare la sua voce “unica”, sono al centro dell’episodio dal titolo “LIRICA METROPOLITANA”. Il “FOLCORE INNATO” di DAMON PETROVA e GIGI PESCHERIA è protagonista dell’ottavo episodio: si inizia con Francesco Di Cecco, noto come Damon Petrova, che emoziona Ezio Greggio e Marco Salvati con le sue improbabili cover in dialetto abruzzese, lasciando anche percepire una certa intonazione. Ma a ristabilire l’equilibrio della puntata ci pensa Luigi Pisacane, famoso sui social con il nome di Gigi Pescheria e noto per le sue grida tra i palazzi. Ma perché Giggiolone è diventato famoso? Tra una filastrocca e l’altra ci pensa lui a raccontarlo. I “TRE PER UNA NOTTE” della nona puntata sono VALENTINA LA NOTTE, METROMAN e PEPERINO. Una puntata che è un trionfo dell’assurdo. Si esibisce Valentina La Notte, ma è una cantante di vero talento, come finirà? Tocca poi a Nicolò Modica, detto Metroman, l’eroe dei binari che fa rivivere hit vintage nelle stazioni metropolitane e Gianluca Brunno, sui social Peperino, la “pazza cavallina” che balla, canta e urla con una passione sorprendente. Chi vincerà la puntata? Protagonisti dell’episodio numero 10, dal titolo “BARZELLETTE DA PIANGERE”, sono GENNARO CURRARONE e il suo surreale mondo. Professione animatore napoletano con altissime ambizioni, con la sua esibizione dimostra di non avere alcun talento e lo rivendica con orgoglio. Chiudono la serie TONY REA e MATTIA CERRITO, volti molto noti di TikTok e protagonisti della puntata “CIAO IUSER E ALTRE IMPRECAZIONI”: la notorietà di Tony è dovuta ai suoi video in cui impreca (ogni video un’imprecazione differente) con uno stile inconfondibile, mentre Mattia è noto per le risposte sarcastiche alle domande assurde dei suoi fan.

Uncem: bene progetto Polis Poste Italiane nei piccoli comuni

Uncem: bene progetto Polis Poste Italiane nei piccoli comuniRoma, 28 nov. (askanews) – “Siamo come Uncem soddisfatti del progetto Polis voluto da Poste Italiane nei piccoli Comuni. La trasformazione degli uffici e l’inserimento di nuovi servizi agli sportelli sta procedendo. Penso a Balme, nelle Valli di Lanzo, proposto come modello nazionale nell’incontro di gennaio 2023 a Roma e poi nell’incontro con i sindaci francesi e La Poste. Il rinnovamento continua. I sindaci sono soddisfatti e la possibilità di ottenere anche il Passaporto, tra qualche settimana, accorcia le distanze e risolve problemi sentiti da molti cittadini in particolare nelle zone montane. L’impegno di Poste, alla luce della legge 158/2017, va nella direzione giusta e Uncem sta agevolando questo impegno, anche coordinando iniziative congiunte per avere nuovi servizi. Come la tesoreria comunale gestita da Poste, che sta ottenendo positivi risultati dopo il forte e grave abbandono delle banche che lasciano i piccoli Comuni”. Lo afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

Nicola Gherardi nuovo presidente Anb, gli auguri di Confagri

Nicola Gherardi nuovo presidente Anb, gli auguri di ConfagriRoma, 28 nov. (askanews) – Congratulazioni da parte di Confagricoltura a Nicola Gherardi Ravalli Modoni, neo presidente di ANB, l’Associazione Nazionale Bieticoltori, che oggi ha rinnovato i vertici per il prossimo triennio. Gherardi, eletto all’unanimità, sarà affiancato da Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, confermato alla vicepresidenza.

Imprenditore cerealicolo in provincia di Ferrara, componente della Giunta confederale, Nicola Gherardi Ravalli Modoni succede a Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna, al quale va il ringraziamento di Palazzo della Valle per il lavoro svolto in questi anni. “Per Confagricoltura – afferma il presidente Massimiliano Giansanti, rivolgendo gli auguri di buon lavoro al neopresidente di ANB – un ottimo risultato, avvalorato anche dalla composizione tutta confederale della squadra dell’associazione”, con Giangiacomo Bonaldi, Marcello Bonvicini, Alessandro Bettini, Alberto Cortesi, Guglielmo Garagnani, Maurizio Stringa e Marco Francesco Pasti.

ANB rappresenta i produttori di barbabietola ed è impegnata nella valorizzazione della filiera dello zucchero nazionale con l’utilizzo dei suoi sottoprodotti nel settore energetico. “In sinergia con Confagricoltura – afferma Gherardi – continueremo a impegnarci per l’affermazione di modelli agricoli performanti, rispettosi dell’ambiente e in linea con gli obiettivi della transizione ecologica ed energetica”.