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Tag: Sanremo 2023

Violenza contro le donne, Meloni: un terreno su cui lavorare insieme

Violenza contro le donne, Meloni: un terreno su cui lavorare insiemeRoma, 23 nov. (askanews) – “Voglio ringraziare i gruppi parlamentari, esiste un terreno su cui lavorare insieme, su questo siamo sempre disponibili”. Così la premier Giorgia Meloni, durante il question time al Senato, ha ringraziato il Parlamento per l’approvazione rapida alla legge contro la violenza sulle donne.

Inoltre la premier ha detto  che i dati sul lavoro femminile sono “il risultato che mi rende più fiera di questo primo anno di governo”,  sottolineando la “serie di record dell’occupazione del 2022: oltre mezo milione di lavoratori in più, il record di occupazione femminile in termini assoluti”. Meloni ha ricordato che i divari salariali “sono stati fin dall’inizio priorità per il governo che è intervenuto da subito con misure di stimolo, misure che stanno dando ragione a quella impostazione. Le politiche attuate dal 2012 in poi avevano di fatto crsato un gap con le economie euopee, gli stipendi in Italia diminuivano del 4,2%”. Meloni ha rimarcato anche il “cambio di atteggiamento sindacale come una buona notizia, i risultati ottenuti lasciano ben sperare”. 

 

Luiss, Premio Non Sprecare 2023: focus sul cibo, le idee vincenti

Luiss, Premio Non Sprecare 2023: focus sul cibo, le idee vincentiRoma, 23 nov. (askanews) – Nel mondo si spreca quasi un terzo del cibo che si produce e l’Italia fa la sua parte con circa 67 chilogrammi di alimenti commestibili per abitante dispersi ogni anno. Un fenomeno che va arginato. Ed è con questo obiettivo che aziende, startup, scuole, istituzioni e associazioni hanno aderito alla XIV edizione del Premio Non Sprecare, dedicata proprio al contrasto degli sprechi alimentari, che si è chiusa oggi con la consegna dei riconoscimenti ai migliori progetti nel Campus dell’Università Luiss Guido Carli. Molte le idee premiate per ridurre i rifiuti, aumentare le possibilità di conservazione, incentivare stili di vita e consumi sostenibili.

L’iniziativa, nata da un’idea di Antonio Galdo – direttore di www.nonsprecare.it – e promossa dalla Luiss, intende promuovere buone pratiche anti-spreco e ha raccolto oltre cento idee innovative. “Lo spreco del cibo va contrastato alla radice, lungo tutta la filiera alimentare. Nella produzione e nella distribuzione la tecnologia può aiutare molto, ma quando si tratta di consumi domestici, allora servono soprattutto consapevolezza, responsabilità e qualche gesto concreto, come quelli che abbiamo deciso di premiare quest’anno”, ha commentato Galdo. Per questa edizione, trasmessa su Luiss Social TV e sulla pagina Facebook Non Sprecare, sono state sei le categorie coinvolte: Personaggio, Istituzioni, Scuole e Università, Startup, Associazioni e Aziende. Per la categoria Personaggio è stata premiata la storia di Antonio e Tarek: il primo un pensionato del Cremonese, il secondo un giovane proveniente dal Bangladesh, le cui vite si incrociano per caso a Milano e non si lasciano più, fino a diventare padre e figlio. Dall’incontro è nato anche un libro, “Tarek e gli altri”.

Il Premio Istituzioni è stato attribuito al Comune di Candela, piccolo centro in provincia di Foggia che ha sperimentato con successo un progetto 3R (Ricicla, riusa, riduci) con il quale si incentivano i cittadini a scegliere consumi e stili di vita in grado di ridurre i rifiuti da smaltire grazie a un bonus economico per l’acquisto di prodotti ecosostenibili. Un’idea semplice, originale ed efficace che porta vantaggi per l’amministrazione pubblica e per le persone. Al primo posto nella categoria Scuole e Università, i ragazzi del liceo Sensale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, che sono riusciti a realizzare un progetto per il recupero della cenere altrimenti sprecata delle pizzerie della zona e la sua trasformazione in un detersivo ecosostenibile.

Il Premio Startup è andato a Vaia, progetto nato dopo la tempesta del 2018 nelle Dolomiti dall’idea di tre ragazzi, che recuperano il legno degli alberi abbattuti per costruire oggetti di design. Ne hanno venduti già 80mila pezzi, piantando altrettanti alberi per favorire la riforestazione dell’area. Tra le Associazioni, è stato premiato il Centro anziani di Trastevere, a Roma, un luogo dove gli anziani si incontrano per fare comunità e vincere la solitudine: insieme imparano le lingue, ballano, lavorano a maglia, giocano a scacchi. Tra le iniziative avviate, anche la creazione di una compostiera, dove gli scarti alimentari diventano concime per l’orto biologico in cui sono coltivate spezie da utilizzare in cucina. Ad aggiudicarsi la categoria Aziende, infine, è stata AgreeNET che, con il suo involucro Ally, trasforma le bucce in pellicole commestibili. Un nuovo metodo per la conservazione di frutta e verdura con meno sprechi e più riciclo, lungo l’intera filiera produttiva nato dalla collaborazione tra l’azienda e il Politecnico di Torino.

I vincitori di ciascuna categoria hanno ricevuto in premio prodotti del gruppo Alce Nero pari al proprio peso. Per sensibilizzare tutta la comunità universitaria sul tema della povertà alimentare e sulla lotta agli sprechi, la Luiss ha ospitato, inoltre, nel Campus di Viale Romania una raccolta di generi a lunga conservazione, con l’obiettivo di donarli alle famiglie in situazioni di forte difficoltà. L’iniziativa, organizzata insieme al Banco Alimentare del Lazio prosegue l’impegno intrapreso dall’Ateneo lo scorso maggio, con la donazione di oltre 200 chilogrammi di cibo raccolti per i più fragili.

Rifiuti, in Toscana arriva cassonetto 5.0 con IA e cloud

Rifiuti, in Toscana arriva cassonetto 5.0 con IA e cloudRoma, 23 nov. (askanews) – In Toscana arriva ‘Genius’, il cassonetto per rifiuti 5.0 con cloud e intelligenza artificiale.

Il cassonetto, unico e appena brevettato, è stato presentato da Alia Multiutility e Nord Engineering e sfruttando le potenzialità e gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, è destinato a rivoluzionare il sistema integrato della raccolta rifiuti. Il nuovo prodotto, si legge in una nota, ha uno dei suoi punti di forza nel sensore volumetrico che, installato all’interno del cassonetto, permette a una centrale di controllo di misurare e registrare da remoto il volume di ogni conferimento e di associarlo alle singole utenze sfruttando le potenzialità di una scheda elettronica che rende il contenitore ‘intelligente’. In particolare, il volume conferito è calcolato a partire dai dati raccolti dai sensori volumetrici, rielaborati tramite un algoritmo proprietario oggetto di attività di continuous improvement con il Dipartimento di Matematica dell’Università degli studi di Firenze. Partner di Alia Multiutility in questa iniziativa è Nord Engineering, azienda piemontese da 20 anni sul mercato e leader nello smart waste management. Sia per il sensore volumetrico che per la scheda elettronica Alia Multiutility e Nord Engineering hanno depositato due brevetti.

Il sistema è realizzato in full-harvesting, ciò significa che la batteria del contenitore non deve essere mai sostituita. L’unica fonte di ricarica è il pannello solare posto sopra il contenitore. La ricarica delle batterie che alimentano tutti i dispositivi elettronici di bordo è assicurata da un pannello fotovoltaico. I dati registrati in tempo reale consentiranno anche di efficientare il servizio di raccolta ‘guidando’ i camion impiegati nello svuotamento dei cassonetti. Il processo di selezione del percorso avverrà in funzione sia del loro livello di riempimento, sia del traffico e delle condizioni esterne.

”Fidia”, a Roma prima monografica sull’artista con oltre 100 opere

”Fidia”, a Roma prima monografica sull’artista con oltre 100 opereRoma, 23 nov. (askanews) – Dal 24 novembre al 5 maggio 2024 i Musei Capitolini – Villa Caffarelli ospitano “Fidia”, la prima mostra monografica sul più grande scultore greco dell’età classica; un artista geniale, un innovatore, architetto, pittore e scultore, che ancora oggi è fonte d’ispirazione. La mostra, (promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura), è stata curata dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce, che ha dichiarato: “In questa mostra si ripercorre da un lato il personaggio, cosa noi sappiamo di Fidia, quali sono gli elementi che sono riconducibili direttamente a lui. Dall’altra parte siamo in grado di ricomporre un percorso cronologico; lui ha vissuto grosso modo tra il 480 e il 430 a.C., realizzando una serie di opere che abbiamo documentate attraverso le fonti letterarie. La ricerca archeologica, la ricerca artistica, ha permesso di ricostruire attraverso le copie alcune di queste sue realizzazioni, ma poi soprattutto abbiamo il suo contributo essenziale come episcopo, come soprintendente della realizzazione del Partenone, forse l’opera per l’epoca classica più straordinaria in assoluto”.

Oltre cento opere suddivise nelle sei sezioni, tra reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni. Alcuni pezzi sono esposti per la prima volta, con prestiti dai più importanti musei del mondo, come due frammenti originali del fregio del Partenone, che vengono dal Museo dell’Acropoli di Atene. Tra i pezzi più preziosi, la testa dell’Atena Lemnia in marmo, copia augustea di un originale fidiaco, il Codice Hamilton 254, manoscritto quattrocentesco contenente la prima immagine del Partenone arrivata in Europa, e lo scudo Strangford – copia di epoca romana in marmo pentelico dell’originale appartenente alla statua di Atena in oro e avorio, collocata nella cella nel Partenone. E c’è anche la possibilità di viaggiare nel tempo e rivivere la visita del Partenone grazie a un’installazione multimediale in realtà aumentata. Il percorso si chiude con l’eredità lasciata da Fidia. “Raccontiamo come la riscoperta a partire dall’Ottocento abbia determinato quella capacità dei moderni di appropriarsi della scultura fidiaca e quindi di farlo diventare un modello di ispirazione fino all’epoca contemporanea” ha aggiunto Presicce. “Fidia” inaugura un ciclo di cinque mostre, “I Grandi Maestri della Grecia Antica”, dirette a far conoscere al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca. Un ciclo tanto più significativo a Roma, città da cui provengono importanti testimonianze dell’attività di Fidia e della sua riscoperta dal Rinascimento in poi, tramite le preziose copie romane di capolavori originali per la maggior parte andati perduti.

Euro digitale, Panetta: cruciale gradualità sul tetto massimo

Euro digitale, Panetta: cruciale gradualità sul tetto massimoRoma, 23 nov. (askanews) – Il tetto massimo individuale sul possesso del futuro euro digitale andrebbe aumentato progressivamente a partire dalla eventuale introduzione, fino a raggiungere la soglia massima per cittadino attualmente individuata in 3.000 euro. Lo ha affermato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia durante un dibattito a seguito del suo intervento alla conferenza di Cepr e Bce sulle ricadute delle valute digitali delle banche centrali.

Panetta ha rilevato la guida di Bankitalia dal primo novembre ma fino al giorno prima faceva parte del Comitato esecutivo della Bce, nel quale aveva la delega sui sistemi di pagamento e supervisionava le attività proprio sull’euro digitale, su cui il Consiglio direttivo della Bce ha recentemente deciso di avviare la fase di preparazione. Nel rispondere ai quesiti oggi, Panetta ha però puntualizzato che a il suo è “il parere di un appassionato di euro digitale, mentre un mese fa sarebbe stato il parere di un esponente della Bce, anche se non sono del tutto irrilevante. Ma qui dico la mia opinione personale. E ritengo che il limite eviterebbe instabilità per i depositi bancari, ma abbiamo zero osservazioni ovviamente quindi è meglio essere prudenti e muoversi gradualmente. Iniziamo da un livello basso e lo aggiustiamo tenendo conto delle potenziali difficoltà che potrebbero emergere. Penso che questo sia il modo più sicuro e penso che questo sarà il mio suggerimento quando parteciperò a discussioni. Ma sono certo che i miei successori faranno le proposte più prudenti e efficienti possibili”.

In sua sostituzione, al Comitato esecutivo della Bce, è stato scelto Piero Cipollone, già vice direttore generale della Banca d’Italia, che ha rilevato anche la delega sui sistemi di pagamento. Cipollone che peraltro oggi ha tenuto i saluti introduttivi della conferenza. Quanto alla proposta della Bce di non remunerare l’euro digitale, e che secondo Panetta trattandosi di una passività della banca centrale è una scelta che ricade interamente sull’istituzione, è stata assunta “perché è stato disegnato per essere un mezzo di pagamento e non uno strumento di politica monetaria”.

“E neanche per essere uno strumento di risparmio. Non modifichiamo il nostro bilancio raccogliendo risorse degli utenti. Vogliamo (unicamente) un sistema di pagamento utilizzabile ovunque nell’eurozona – ha detto – che abbia caratteristiche che ho spesso spiegato. L’euro digitale non dovrebbe essere uno strumento di risparmio ma solo di pagamento”, ha detto. E se, anche grazie al limite individuale suo suo possesso, l’euro digitale risultasse alimentato unicamente quale alternativa ai contanti dei cittadini “sarebbe solo un cambiamento delle passività della banca centrale. Oggi hai contanti nelle tasche e domani ce li hai nel tuo portafogli virtuale – ha rilevato Panetta -. Non cambia nulla salvo la composizione delle passività della banca centrale. Il rischio sarebbe invece presente se cominciassimo con un euro digitale con pochi limiti e senza attuazione progressiva che possa essere gestita in maniera confortevole dalle banche”.

Più in generale, il banchiere centrale ha rilevato che a 20 anni dal lancio dell’euro ancora oggi si devono usare strumenti diversi a seconda dei Paesi Ue in cui ci si trova, oppure carte di credito fornite gruppi statunitensi. “Penso che sia il momento di introdurre un sistema universale, sicuro e affidabile, un mezzo di pagamento e che possa essere usato ovunque nell’Unione europea, per ogni tipo di pagamento. Penso che sia una caratteristica che al momento non è disponibile con altri miei mezzi di pagamento” digitali.

Vino, Cantina Valpolicella Negrar: entro 2025 nuove maxi vasche

Vino, Cantina Valpolicella Negrar: entro 2025 nuove maxi vascheMilano, 23 nov. (askanews) – “Lavoreremo in continuità con quanto fatto dal Consiglio precedente, dando concretezza, confidiamo entro il 2025, a investimenti già programmati volti a realizzare una trentina di vasche dalla capacità di 53mila ettolitri, che consentiranno di aumentare la nostra capacità di stoccaggio di vini che necessitano un lungo affinamento. Inoltre, porteremo a conclusione un ampliamento della Cantina di 2.700 metri quadrati, destinati in parte a magazzino e in parte ad un impianto di imbottigliamento da 12mila bottiglie all’ora”. Lo ha annunciato il neo presidente della Cantina Valpolicella Negrar, Giampaolo Brunelli, sottolineando che “tutto verrà fatto senza ulteriore consumo di territorio agricolo, perché realizzato nel perimetro urbanistico già consolidato”.

“E’ nostra ferma intenzione consolidare il rapporto con gli oltre 240 soci conferitori attraverso iniziative di aggiornamento professionale sia in Cantina che con viaggi studio” ha proseguito il 44enne Brunelli, sottolineando che “desideriamo inoltre ampliare la base sociale mettendo in campo la nostra naturale propensione all’aggregazione e la mutualità cooperativista, in modo da rafforzare la capacità produttiva e allargare i nostri mercati ma soprattutto facendo valere la nostra storicità. Ultimo ma non meno importante progetto ambizioso – ha concluso – quello di gettare le basi per realizzare un bilancio di sostenibilità”. Il fatturato 2022/23 di Cantina Valpolicella Negrar si attesta sui 44,4 milioni di euro (circa -1% sul precedente esercizio), con un valore della produzione di 48,7 mln. Il valore liquidato ai soci quest’anno è stato di 16,4 milioni di euro, il 18% in più rispetto al 2022.

In arrivo 106 mln per sostenere imprese agricole Emilia Romagna

In arrivo 106 mln per sostenere imprese agricole Emilia RomagnaRoma, 23 nov. (askanews) – In arrivo 106 milioni di euro per sostenere le imprese agricole dell’Emilia-Romagna nel post alluvioe. E, tra risorse europee, nazionali e dello Sviluppo rurale, i fondi a disposizione ammontano a oltre 325 milioni di euro. I fondi su cui l’Emilia-Romagna può contare fino a ora per il comparto agricolo sono un terzo dei danni diretti e indiretti accertati, che ammontano a 900 milioni di euro.

I 106 milioni sono risorse provenienti dal Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 delle singole Regioni, che hanno riconosciuto in via solidale fondi all’Emilia-Romagna per l’agricoltura, profondamente colpita dalle alluvioni di maggio, come già avvenuto in passato per altre calamità sul territorio nazionale. I conti dei danni nel settore agricolo provocati dall’alluvione ammontano a oltre 900 milioni di euro e la Regione, col presidente Stefano Bonaccini e l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha illustrato oggi in una conferenza stampa le principali linee di finanziamento previste per gli indennizzi alle imprese agricole. A partire dalla somma di 106 milioni di euro definita ieri in Commissione Politiche Agricole e oggi ratificata in Conferenza Stato-Regioni.

Complessivamente l’Emilia-Romagna può contare su fondi per far ripartire il settore agricolo per oltre 325 milioni di euro tra risorse nazionali ed europee. “A fronte di un evento epocale abbiamo iniziato subito a lavorare per mettere in sicurezza i territori colpiti e sostenere imprese e cittadini: con le somme urgenze subito e poi in piena collaborazione con la struttura commissariale una volta insediata – affermano Bonaccini e Mammi in una nota – Il settore agricolo, che vede l’Emilia-Romagna ai primissimi posti in Italia per consistenza del tessuto produttivo, con oltre 55mila imprese, ha subìto un colpo micidiale e ha necessità di tutti i sostegni possibili per ripartire”. L’assessore Mammi, in accordo con la Consulta agricola regionale, ha indicato le priorità di utilizzo del fondo di solidarietà di 106 milioni. I fondi saranno impiegati per investimenti produttivi agricoli, la competitività delle aziende, la prevenzione e il ripristino del potenziale produttivo, tecniche di lavorazione ridotta dei suoli, attuazione di strategie di sviluppo locale attraverso i Gruppi di azione locali e assistenza tecnica. Fondamentali saranno anche gli interventi sulle frane nei suoli agricoli.

A Roma in mostra i vitigni minori con Uva Fiera 2023

A Roma in mostra i vitigni minori con Uva Fiera 2023Roma, 23 nov. (askanews) – Gli artigiani italiani del vino saranno protagonisti della terza edizione di Uva Fiera, in programma il 2 e il 3 dicembre 2023 presso la Città dell’Altra Economia a Roma. La mostra mercato di vini ottenuti da vitigni autoctoni è organizzata da La Pecora Nera e da Pasquale Livieri, esperto del settore.

28 le aziende italiane che presenteranno le loro etichette agli appassionati e agli operatori del settore che, oltre a degustare, potranno anche acquistare i vini presenti. Un’occasione importante per entrare in contatto con piccole realtà, spesso poco note, che realizzano vini di eccellenza, espressione della vasta e sfaccettata produzione vinicola che corre lungo la nostra penisola. Tanti i monovitigni in degustazione a UVA FIERA: Ciliegiolo, Trebbiano (d’Abruzzo, Toscano, dell’Umbria, Trebbiano Verde laziale), Uva Durella, Ribolla, Pallagrello, Nero di Troia, Bianchello, Garganega, Cococciola, Caniolo, Lecinaro, Verdeca, Grechetto, Massaretta, Canaiolo Nero, Palava, Timorasso, Bellone, Vermentino, Carricante, Erbaluce di Caluso.

Nel corso dell’edizione 2023 sarà realizzato anche il Seminario Vermouth e Cioccolato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino. Un pairing perfetto che nasce dall’incontro tra due eccellenze torinesi: il vermouth, considerato l’aperitivo tipico della città della Mole, e il cioccolato, una dolce e storica passione del capoluogo piemontese. Nella due giorni il Collettivo Gastronomico, il ristorante presente nella Città dell’Altra Economia, realizzerà dei piatti ideati appositamente per UVA FIERA adatti per un consumo veloce e ideale per accompagnare i vini in degustazione.

Salute, SIMG: Alessandro Rossi nuovo presidente

Salute, SIMG: Alessandro Rossi nuovo presidenteRoma, 23 nov. (askanews) – Alessandro Rossi è il nuovo Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. È stato nominato in occasione del 40° Congresso Nazionale della società scientifica, in corso a Firenze fino a sabato 25 novembre. Raccoglie l’eredità di Claudio Cricelli, che ne è stato a capo dal 1994. In questi anni Rossi ha ricoperto diverse cariche: Responsabile Ufficio di Presidenza, Coordinatore per la Regione Umbria, Responsabile Area Patologie Acute, dedicandosi particolarmente al settore delle vaccinazioni e dell’antimicrobico resistenza. Laureato nel 1979 all’Università di Perugia, dal 1980 è stato medico di continuità assistenziale e poi medico di medicina generale a Narni (Terni). Negli anni ha svolto anche la docenza presso l’Università di Perugia come Professore incaricato di Medicina Generale. Insieme a Rossi è stata nominata anche la nuova giunta. Ignazio Grattagliano è il nuovo Vicepresidente; Gaetano Piccinocchi è il Tesoriere, Luigi Spigola il Segretario. La Giunta sarà inoltre composta da Pierangelo Lora Aprile, Valeria Zurlo, Daniele Morini, Rosanna Cantarini, Damiano Parretti, Maurizio Cancian, Gerardo Medea, Martina Musto, Stefano Celotto, Luigi Galvano, oltre ai due membri di diritto Claudio Cricelli – Past President e Presidente emerito – e Ovidio Brignoli, Presidente Fondazione SIMG. Questo è il nuovo assetto dirigenziale della Società. La Giunta, insieme all’assemblea dei segretari regionali, anch’essi rinnovati con le elezioni, andrà a comporre l’assemblea generale della SIMG. Il nuovo presidente Alessandro Rossi, nel ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto in questo percorso e in particolare il Presidente Cricelli, ha tenuto a sottolineare come si impegnerà a essere espressione di un gruppo coeso di dirigenti SIMG che ha tenuto insieme la società negli ultimi anni, che si sta integrando e rinnovando con nuove partecipazioni e che ancor più si dovrà sviluppare nel futuro verso un ricambio generazionale. “Raccolgo un’eredità importante e mi appresto ad affrontare nuove sfide assai impegnative, che dovremo affrontare in maniera collegiale, visto lo sforzo di gruppo che caratterizza il nostro lavoro – ha sottolineato Alessandro Rossi – Occorre favorire un inserimento dei giovani: lavoriamo non per una next generation, ma per una today generation, affinché le nuove generazioni siano attive sin da subito. Proseguiremo i rapporti solidi con le istituzioni (Ministero, ISS, Regioni, AIFA, OMCEO) e le politiche di confronto e vicinanza con il sindacato. Auspico una presidenza che si sviluppi all’insegna di tre concetti: Coraggio, Fiducia, Rispetto. Coraggio per una professione sempre più difficile da affrontare. La Fiducia nella Scienza, nella nostra professione, nella capacità di ascolto delle nostre istanze da parte della politica, infine fiducia nelle nuove generazioni. Il Rispetto che ci siamo guadagnati sul campo con il lavoro, con i progetti di formazione e di aggiornamento”.

Orange Days ONU, “Uniti per prevenire la violenza contro le donne”

Orange Days ONU, “Uniti per prevenire la violenza contro le donne”Roma, 23 nov. (askanews) – Si è tenuta ieri pomeriggio – in occasione degli Orange Days promossi dalle Nazioni Unite – presso la sala stampa della Camera dei deputati, la presentazione del progetto di sensibilizzazione “Uniti per prevenire la violenza contro le donne”.

Fortemente sostenuta da un consorzio di organizzazioni non governative, istituzioni pubbliche e settore privato, l’iniziativa mirava a sensibilizzare la società sulle diverse forme di violenza contro le donne, fornendo strumenti pratici per prevenire e contrastare tali comportamenti. Durante la conferenza, i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte hanno presentato le iniziative chiave del progetto, tra cui campagne di sensibilizzazione mediatica, workshop nelle scuole e nei luoghi di lavoro, nonché risorse online accessibili a tutti. All’iniziativa hanno partecipato la Sen. Licia Ronzulli; l’On. Martina Semenzato; l’On. Simona Loizzo e l’On. Laura Ravetto della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Femminicidio alla Camera dei deputati. Inoltre, è intervenuto il conduttore Rai Beppe Convertini e hanno partecipato Olga Cola (Presidente Women Care Association ETS); Pamela Franconieri (Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato); l’avv. Paola Balducci (Componente dell’osservatorio sulla violenza di genere del Ministero della Giustizia); ospite speciale la cantautrice Annalisa Minetti, che dichiara: “Ricordiamoci che non dobbiamo avere paura dell’amore. L’amore è rispetto. Unite vinceremo.”

Testimonial e conduttrice dell’evento Claudia Conte, attivista per i diritti delle donne: “Il corpo della donna è ancora visto come oggetto da possedere, da sottomettere, da usare, visione figlia di un impoverimento culturale e sociale – afferma la giornalista – Le donne si emancipano, ma non tutti gli uomini riescono ad accettare il cambiamento di stereotipi e le conquiste di libertà. Il femminicidio è la negazione dell’emancipazione femminile e dell’affermazione dei diritti delle donne. È il momento di cambiare e dobbiamo farlo tutti insieme”. Queste le parole del Sottosegretario al Ministero dell’Interno Wanda Ferro: “Oggi al Senato il DDL femminicidio, già passato all’unanimità alla Camera. La proposta del governo introduce severe disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica, potenziando gli strumenti di tutela, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Ma la scuola, e le famiglie ancor prima, devono trasmettere i valori del rispetto alla dignità e alla libertà dell’altro, il valore della sacralità della vita e la parità intellettuale”.

Il progetto vuole coinvolgere attivamente la comunità, stimolare la riflessione e promuovere un cambio culturale che ponga fine alla tolleranza della violenza di genere. Gli Orange Days, promossi dalle Nazioni Unite, rappresentano un periodo di mobilitazione globale per porre fine alla violenza di genere. Durante questo periodo, edifici e monumenti in tutto il mondo vengono illuminati di arancione per simboleggiare l’impegno nella lotta contro la violenza nei confronti delle donne e delle ragazze. Il progetto “Uniti per prevenire la violenza contro le donne” si inserisce perfettamente in questa iniziativa, contribuendo a promuovere la consapevolezza e l’azione in tutto il mondo per porre fine a una delle violazioni più gravi dei diritti umani. Per ulteriori informazioni sul progetto visitate il sito www.womencareets.com o sui social media con l’hashtag #UnitiControLaViolenza.