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Tag: Sanremo 2023

Lollobrigida: Italia protagonista in Ue, sistema Ig va difeso

Lollobrigida: Italia protagonista in Ue, sistema Ig va difesoRoma, 23 nov. (askanews) – “L’agricoltura è potenzialità e oppurtunità di coltivare le proprie passioni, ma anche un modo di crescere in termini economici. Il sistema Italia va difeso, poi sulle ricette interne ci si può dividere, ma a livello europeo è necessario difendere le nostre produzione Ig con una linea comune”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato da Coldiretti a Villa Miani a Roma.

“I risultati che stanno emergendo nel Parlamento Europeo e nei luoghi della democrazia reale e non ideologica, ci vedono vincere alcune partite. Perché il sistema Italia si deve rafforzare e deve avere la capacità di difendersi”, ha aggiunto il ministro ricordando: “abbiamo avuto la possibilità di portare la cucina italiana in tante ambasciate, l’abbiamo candidata a patrimonio Unesco perché raccontarla e renderla visibile all’estero farà crescere la ricchezza interna, questa è vera la sfida”. Lollobrigida ha quindi rivendicato il fatto che “in Europa l’italia sta diventando sempre più protagonista. Nel consiglio dei ministri dell’Agricoltura europei ci siamo presentati con un documento molto forte – ha ricordato Lollobrigida – dicendo che vogliamo che l’agricoltura torni al centro delle idee di sviluppo della Ue e che non può essere considerata nemica dell’ambiente e che il ruolo dell’agricoltore deve essere ridefinito. L’agricoltore è il vero bio regolatore. Venti ministri hanno detto che abbiamo ragione”, ha concluso il ministro.

Imballaggi, Federdistribuzione: bene Parlamento Ue ma restano criticità

Imballaggi, Federdistribuzione: bene Parlamento Ue ma restano criticitàMilano, 23 nov. (askanews) – Per Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione, il voto della plenaria ieri sul regolamento imballaggi è un “passaggio positivo” ma c’è ancora da fare “qualche ulteriore passo avanti nella fase finale del Trilogo”.

All’indomani della decisione del Parlamento europeo, Buttarelli riconosce che sono state approvate “alcune essenziali richieste di modifica che pervengono dalla filiera nazionale, rendendo un po’ più equilibrato il nuovo testo normativo. L’eliminazione, ad esempio, del divieto di commercializzazione degli imballaggi monouso per l’ortofrutta, che avrebbe avuto pesanti ripercussioni in termini di sicurezza e sprechi alimentari, ed il giusto bilanciamento tra riuso e riciclo, ha riportato il provvedimento in una dimensione più ragionevole”. “Permangono tuttavia delle criticità – osserva – laddove si conferma il divieto delle confezioni pluriprodotto, la tendenza ad andare verso forme di vendita alla spina, che hanno sinora dato risultati discutibili sia in termini ambientali che di gestione operativa, nonché la volontà di spingere sull’introduzione di sistemi di cauzionamento, che vedrebbero pesantemente coinvolto il settore della distribuzione, ma anche della produzione, in caso di eventuali sistemi di raccolta per il riutilizzo, i cui costi ricadrebbero inevitabilmente sulla filiera e sui consumatori”. “È necessario provare a fare qualche ulteriore passo avanti nella fase finale del Trilogo. C’è ancora da lavorare nell’ultimo miglio – conclude – ma il passaggio di ieri è senz’altro positivo”.

Francia, morto lo storico Emmanuel Le Roy Ladurie

Francia, morto lo storico Emmanuel Le Roy LadurieRoma, 23 nov. (askanews) – E’ morto ieri il grande storico francese Emmanuel Le Roy Ladurie, fu il successore di Fernand Braudel alla guida degli ‘Annales’.

Lo storico Emmanuel Le Roy Ladurie, è stato inizialmente l’uomo dal successo del tutto inaspettato, scrive Le Figaro Nel 1975 è stato pubblicato da Gallimard Montaillou, villaggio occitano dal 1294 al 1324. Il libro racconta la vita, nel XIV secolo, di un villaggio di contadini di montagna immersi nella fede catara. Contro ogni aspettativa, questo lavoro di etnostoria ebbe un successo strepitoso. Vendette più di due milioni di copie, affermando il suo autore non solo tra la comunità degli storici ma anche tra il grande pubblico colto. L’autore di questo successo non era comunque sconosciuto agli storici. Era già un accademico riconosciuto dai suoi colleghi, titolare di una cattedra al Collège de France. Roy Ladurie, tuttavia, piuttosto abituato alla riservatezza del suo lavoro di storico quantitativo era lungi dall’immaginare un simile successo. Nella prefazione rivelava una certa nostalgia per il mondo “dove vivevano i villani dei cosiddetti bei vecchi tempi”.

Il fervore del modernismo successivo al Sessantotto era già in declino; Barthes poté presto scrivere nel suo diario nel 1977 di aver capito “all’improvviso” che gli era indifferente essere “moderno”. Insomma, c’erano le condizioni per garantire un grande successo a questi contadini della Linguadoca ai quali Le Roy Ladurie aveva già dedicato la sua tesi. Rimarrà uno storico della campagna francese del Medioevo e dei tempi moderni. Nato nel 1929 a Moutiers-en-Cinglais nel Calvados, Le Roy Ladurie era figlio di un ex ministro del governo di Vichy, Jacques Le Roy Ladurie, proprietario-gestore della valle dell’Orne. Per reazione, Emmanuel Le Roy Ladurie aderì al Partito Comunista nel 1949. Descrisse questo impegno come “amore a prima vista”. Per sette anni vi farà una campagna ardente, come molti studenti di rue d’Ulm. Stringe poi amicizia con Pierre Juquin, François Furet, Michel Crouzet. Ruppe con il PC nel 1956 dopo la pubblicazione del rapporto Krusciov e l’annuncio dell’intervento sovietico in Ungheria. La rottura doveva durare a lungo e lui cercò per un po’ la sua strada verso la “seconda sinistra” e diventò anche per un breve periodo segretario della sezione del PSU di Montpellier. Ha subito un attacco da parte della metropolitana dell’OAS nella sua abitazione per le sue posizioni a favore dell’indipendenza dell’Algeria. Si dedicò poi principalmente alla carriera di storico. Ha insegnato alla facoltà di Montpellier, poi alla Scuola di Studi Avanzati. È stato nominato al Collège de France nel 1973 alla cattedra di Storia della civiltà moderna. La sua carriera impeccabile si spiega con il rispetto scrupoloso della “nuova storia” e della Scuola delle Annales, allora molto di moda. Basandosi sulla nozione braudeliana di “lunga durata”, Le Roy Ladurie spiega in Le Territoire de l’Historien: “La rivoluzione quantitativa ha trasformato totalmente, nel nostro paese, la professione dello storico”. “La storia è ferma”, ha dichiarato nella sua conferenza inaugurale al Collège de France.

Nominato come successore di Fernand Braudel alla direzione delle Annales, Le Roy Ladurie divenne il leader di questa Scuola proprio nel momento in cui il prestigio di quest’ultima andava indebolendosi nel tempo, poiché gli storici tradizionali, come Alain Decaux, ne attaccheranno gli effetti deleteri sulla insegnamento della storia. Con il relativo disinteresse per la storia quantitativa, a partire dalla fine degli anni Ottanta, Le Roy Ladurie si interessò alla vita quotidiana, alla vita degli individui, e all’influenza del clima sulle vicende umane. È stato anche editorialista per Le Figaro Littéraire per molti anni. Attraverso la ricchezza della sua opera e la sua partecipazione a numerose opere collettive, Emmanuel Le Roy Ladurie ha aperto nuove strade, non tutte seguite dal pubblico, tra cui spicca la Storia del clima a partire dall’anno Mille (1967). , Il territorio dello storico (2 voll. 1973-1978), Il carnevale dei romanzi (1979), Il denaro, l’amore, la morte nel Pays d’Oc (1980). Fu anche uno storico politico del periodo moderno in L’Ancien Régime, 1610-1770 (1991). Nel 2001 ha pubblicato una Storia delle regioni di Francia. Emmanuel Le Roy Ladurie ha sempre affermato di essere rimasto metodologicamente un marxista.

Lollobrigida: legittima la richiesta di fermare il treno, mi aspettavano in tanti

Lollobrigida: legittima la richiesta di fermare il treno, mi aspettavano in tantiRoma, 23 nov. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha tenuto oggi il punto, rivendicando la scelta di chiedere la fermata a Ciampino sul Frecciarossa, per il quale le opposizioni chiedono le sue dimissioni, rispondendo a una domanda a margine del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato a Roma da Coldiretti, spiegando che ritenendo legittima la scelta, la rifarebbe.

“Se le richieste sono legittime e possono dare risposte ai cittadini per un’istituzione che viene pagata non per rimanere tre ore a riposarsi sul treno, perché per quello che mi riguarda se potessi passare tre ore serenamente sul treno come è avvenuto tantissime volte, ma a Caivano c’erano tantissime persone che aspettavano, persone che hanno aspettato tanto lo Stato, che non meritavano di aspettarlo un minuto di più”, ha detto Lollobrigida rispondendo alla domanda se rifarebbe la richiesta di effettuare la fermata del treno.

Giovani imprenditori di Roma e del Lazio incontrano sindaco Gualtieri

Giovani imprenditori di Roma e del Lazio incontrano sindaco GualtieriRoma, 23 nov. (askanews) – Alla Casa dell’Architettura i rappresentanti delle sezioni giovanili di numerose realtà di Roma e del Lazio hanno incontrato il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. All’appuntamento hanno preso parte Ance Roma – ACER, Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, Ance, Unindustria, Confagricoltura, Federalberghi, UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), COMIG (Coordinamento Giovani Medici Italiani Roma) – Anaoo Giovani Lazio, ASIGN (Associazione Italiana Giovani Notai), UGDCEC (Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Roma), AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale), Coldiretti Roma, AGAMM (Associazione Giovani Avvocati Amministrativisti), AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), Federmanager.

L’evento è stato organizzato dalla Consulta Giovani Imprenditori e Professionisti del Lazio in collaborazione con Gruppo Giovani Ance Roma – ACER e Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, già promotori – nel luglio scorso – di un incontro con il governatore del Lazio, Francesco Rocca. A introdurre Elisabetta Maggini, Portavoce della Consulta Giovani imprenditori e professionisti del Lazio e Presidente gruppo Giovani Ance Roma – ACER: “Roma rappresenta un patrimonio unico nel mondo, da valorizzare e innovare. I giovani imprenditori e professionisti sono pronti a contribuire per costruire insieme all’amministrazione sinergie utili per il futuro della città. La presenza, in quest’occasione, delle tante realtà aderenti alla Consulta evidenzia la vitalità del tessuto imprenditoriale e professionale del territorio e il nostro comune obiettivo: fare sistema per trasformare, in meglio, la Capitale”.

Per Antonio Ciucci, Presidente dell’associazione dei costruttori romani: “L’attenzione dimostrata dal sindaco Gualtieri anche in questa occasione è testimonianza di un rapporto proficuo di dialogo tra l’amministrazione e le imprese: uno scambio indispensabile per far crescere la città. Roma ha bisogno di idee di lungo periodo e competenze. Non bastano solo risorse economiche a determinare il progresso: servono risorse umane e bisogna investire sulle nuove generazioni”. “La casa dell’architettura è la casa di tutti. Gli architetti trasformano lo spazio. Giubileo e il possibile EXPO saranno una opportunità per imparare a riconoscere le professionalità ed i ruoli tecnici e sociali. Al Sindaco di Roma Capitale abbiamo raccontato i progetti degli architetti romani, dal turismo all’ incubatore verticale, attraverso i quali Roma potrebbe aumentare la sua ambizione di cambiamento”. Così Paolo Anzuini, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e delegato dei Giovani OAR.

Milano, arriva al TAM Teatro Arcimboldi “Ulisse, l’ultima Odissea”

Milano, arriva al TAM Teatro Arcimboldi “Ulisse, l’ultima Odissea”Milano, 23 nov. (askanews) – La storia di Odisseo raccontata attraverso un intenso dialogo tra teatro, musica e danza. Ulisse, l’ultima Odissea, lo spettacolo ideato e diretto da Giuliano Peparini, dopo il debutto dello scorso giugno al Teatro Greco di Siracusa, sarà al TAM Teatro Arcimboldi Milano il 26 novembre.

La nuova produzione della Fondazione Inda è uno spettacolo moderno e contemporaneo che sarà ambientato in un aeroporto, “un luogo – come dice il regista Giuliano Peparini – da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare” e vedrà in scena quasi 100 artisti. Sul palco la musica del gruppo canadese di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo classico di Omero. Proiezioni e luci completano la visione poetica di questi quadri che faranno leva anche su costumi espressione di forti contrasti e contrapposizioni tra passione, trasgressione e amore per la patria. “L’Odissea è uno dei testi più emozionanti del nostro canone – sono le parole del regista -, è un testo che condensa tutti i sentimenti più intensi: l’attaccamento disperato alla vita, l’odio travolgente e l’amore incondizionato, la passione sfrenata e il freddo calcolo, la paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza. Nel nostro spettacolo, faremo vivere e prorompere tutte queste emozioni, nelle voci degli interpreti e nei corpi dei nostri performers. Oltre ai viaggi lontani o fermi, scegliendo di trattare il tema di Ulisse questo spettacolo parla anche del nostro tempo, e di noi: mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa. Il libretto dell’opera è del grecista Francesco Morosi”.

A interpretare Odisseo sarà Giuseppe Sartori che torna dopo il grande successo riscosso nelle ultime stagioni nel ruolo di Oreste e di Edipo. Nel cast Massimo Cimaglia (Aedo/Polifemo), Giulia Fiume (Calipso/Anima di Anticlea), Alessio Del Mastro (Anima di Tiresia/Lo spazzino), Giovanna Di Rauso (Circe). Nello spettacolo sono coinvolti anche gi allievi dell’Accademia d’Arte del dramma antico. Le scene sono di Cristina Querzola e Lucia D’Angelo, i costumi di Valentina Davoli, le coreografie di Giuliano Peparini, le musiche della band Reuben and the Dark, light designer è Alessandro Caso, videomaker è Edmundo Angelelli, assistenti alla regia sono Tim Vranken e Gianluca Merolli, assistente coreografo è Francesco Sarracino, assistente costumista è Silvia Oliviero, ideazione e direzione dei cori cantati Simonetta Cartia, direzione del coro Elena Polic Greco, direttore di scena è Giovanni Ragusa, assistente alla drammaturgia Aurora Trovatello; coordinatori artistici sono Federica Panzeri e Christophe Allemann.

Findomestic: solo 37% italiani riesce a risparmiare dalle entrate mensili

Findomestic: solo 37% italiani riesce a risparmiare dalle entrate mensiliMilano, 23 nov. (askanews) – Solo quasi quattro italiani su 10 (37%) riescono oggi a mettere da parte qualcosa delle loro entrate mensili: una media dell’8% che, però, in un terzo dei casi (32%) viene utilizzato per far fronte alle spese straordinarie. Secondo l’ultimo Osservatorio mensile di Findomestic (gruppo Bnp Paribas) il 55% degli intervistati, invece, non riesce oggi ad accantonare nulla di quanto guadagna, mentre il 7% non sa. Chi riesce a farlo nel 45% dei casi lo programma, ma la maggioranza (55%) si limita ad accantonare quanto rimane dalle spese mensili senza fare calcoli preventivi.

Il 35% degli intervistati investe i propri risparmi in Bot o obbligazioni, libretti remunerati, azioni o altri prodotti finanziari, il 18% li tiene sul conto corrente, mentre oltre il 20%, con i soldi che ha “salvato” dalle spese fisse, sceglie di concedersi viaggi e vacanze. In un contesto in cui il 45% delle famiglie lamenta problemi economici di media o grande entità, quasi nove su 10 cercano di controllare le spese anche attraverso le modalità di pagamento: la maggior parte del campione utilizza il bancomat (43% delle preferenze) per avere il saldo del conto corrente sempre aggiornato, il 25% qualsiasi carta o strumento digitale che consenta di avere tutte le spese tracciate mentre il 22% preferisce i contanti. “In questa fase – commenta Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale Findomestic – l’inflazione e il calo del potere d’acquisto restano le preoccupazioni principali degli italiani nonostante la crescita esponenziale dei timori di un’escalation delle guerre che si combattono alle porte dell’Europa dopo l’avvio del nuovo conflitto in Medio Oriente. Circostanze complesse che si ripercuotono sulla sfera emotiva ed economica delle famiglie comportando una fisiologica contrazione della propensione all’acquisto”.

Con la flessione del 9,8% delle intenzioni d’acquisto rilevata a fine ottobre (-8% anche a fine settembre), la propensione a fare acquisti degli italiani non è mai stata così bassa negli ultimi 12 mesi. La quasi totalità dei settori monitorati è in sofferenza. La flessione più marcata riguarda i monopattini elettrici (-51%). Male, restando al comparto mobilità, anche scooter (-21,3%), e-bike (-18,2%) e auto nuove (-16,3%). Rimangono in carreggiata solo le auto usate che registrano un aumento delle intenzioni d’acquisto a tre mesi del +0,5%. Nel comparto “casa” resistono (+1,2%) solo le intenzioni di ristrutturare e crollano, invece, pompe di calore (-34,2%), grandi elettrodomestici (-21%), infissi (-20,2%), mobili (-17,6%), impianti di isolamento termico (-16,1%) e caldaie a biomassa (-13,1%). Più contenuta la discesa della propensione all’acquisto per piccoli elettrodomestici (-10,4%) e impianti fotovoltaici (-9%). Tra i prodotti tecnologici, i tablet perdono il 13,8%, i televisori il 10,9%, le fotocamere il 5,8% e la telefonia il 2,8%, soltanto i PC sono in positivo (+2,7%). Con l’approssimarsi delle festività natalizie il settore viaggi limita i danni (-0,4%), mentre le intenzioni d’acquisto di attrezzature sportive e attrezzature per il fai da te rimangono al palo: rispettivamente -9,7% e -10,5%. Milano, 23 nov. (askanews) – Dal 2021/2022 a oggi, il 42% del campione dichiara di aver sottoscritto un prestito o acquistato un bene a rate, soprattutto per necessità (38% dei casi) o perché attratto da particolari offerte come il “tasso 0” (30%) ma anche per semplice comodità (19%). Lo ha fatto soprattutto dividendosi tra punto vendita (57%) e banche o finanziarie (33%) e nella maggior parte dei casi per acquistare un bene durevole (64%). Il 60% di chi ha fatto ricorso al pagamento rateale negli ultimi 2 anni avrebbe dovuto rinunciare all’acquisto o rinviarlo a tempi migliori senza la possibilità di ricorrere al finanziamento. Tra chi oggi ha un mutuo immobiliare il 30% dichiara di averne uno a tasso variabile. Il 26% dei sottoscrittori ha tentato nell’ultimo anno di cambiare le condizioni del proprio mutuo ma non vi è riuscito.

Nuove sfide fiscali per regime fofettario, l’analisi dell’esperto Teresi

Nuove sfide fiscali per regime fofettario, l’analisi dell’esperto TeresiRoma, 23 nov. (askanews) – L’ambito fiscale italiano sta vivendo un periodo di significative trasformazioni, soprattutto per i titolari di partita IVA che operano in regime forfettario. Il nuovo decreto legislativo, parte integrante della riforma fiscale (legge 111/23), approvato in Consiglio dei Ministri il 2 novembre, introduce il concetto di concordato preventivo biennale. Questa misura implica una revisione sostanziale nelle pratiche contabili dei contribuenti forfettari. A seguito di queste modifiche, da gennaio 2024, i contribuenti forfettari dovranno implementare la fatturazione elettronica, un cambiamento che rappresenta solo una parte delle nuove sfide che dovranno affrontare. Questo obbligo si aggiunge ai requisiti informativi del quadro Rs, elemento diventato cruciale per l’Agenzia delle Entrate.

Per accedere al concordato preventivo biennale, i contribuenti forfettari dovranno mantenere una contabilità dettagliata dei costi operativi. Il concordato preventivo biennale serve a stabilire un accordo tra il fisco e il contribuente per definire l’imponibile fiscale per i successivi due anni. L’articolo 8 del decreto legislativo specifica che l’Agenzia delle Entrate fornirà i software necessari per raccogliere i dati essenziali all’elaborazione della proposta di concordato. I dati richiesti per il concordato preventivo biennale probabilmente seguiranno gli stessi principi degli indici sintetici di affidabilità fiscale, obbligando i forfettari a registrare accuratamente i costi di esercizio. Non osservare queste nuove regole espone a rischi significativi. Il primo rischio è quello di una valutazione eccessiva del reddito, non considerando i costi operativi. Il secondo rischio è l’esclusione dal concordato preventivo se emergono discrepanze tra i dati forniti e quelli in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Giampiero Teresi, riconosciuto esperto in materia forfettaria, autore del sito https://www.regime-forfettario.it/, commenta così le novità: “Con l’introduzione della fatturazione elettronica e l’accesso al concordato preventivo biennale, le semplificazioni contabili per i titolari di partita IVA in regime forfettario si riducono notevolmente. Dal primo gennaio 2024, emettere fatturazione elettronica diventerà obbligatorio per i forfettari, e per accedere al concordato preventivo biennale, introdotto con la legge 111202 del 2 novembre, sarà necessario indicare una serie di spese aziendali nel quadro RS entro il 15 marzo di ogni anno. L’Agenzia delle Entrate fornirà un software per la raccolta dei dati necessari. Non indicare le spese sostenute può portare a due rischi principali: una stima eccessiva del reddito, ignorando le spese sostenute, e la preclusione dall’utilizzo del concordato preventivo a causa di dati non coerenti con quelli dell’Agenzia delle Entrate”.

Queste innovazioni normative richiedono una nuova consapevolezza e accuratezza da parte dei contribuenti forfettari, sottolineando l’importanza di adeguarsi prontamente per evitare conseguenze negative e assicurare una gestione fiscale efficace.

L’esercito di Israele ha arrestato il direttore dell’ospedale Shifa

L’esercito di Israele ha arrestato il direttore dell’ospedale ShifaRoma, 23 nov. (askanews) – Khaled Abou Samra, capo del dipartimento dell’ospedale al Shifa di Gaza City, ha annunciato l’arresto del direttore del nosocomio, attualmente sotto il controllo dell’esercito israeliano: “Il dottor Mohammed Abou Salmiya è stato arrestato insieme a diversi altri dirigenti sanitari”.

Salmiya aveva ricevuto un “ordine” di evacuazione il 18 novembre dopo averne rifiutato uno precedente, scrive Afp. L’esercito israeliano ha affermato di aver evacuato centinaia di pazienti e sfollati dall’ospedale su “richiesta” dello stesso dottore.

Eurozona verso recessione tecnica ma contrazione imprese si smorza

Eurozona verso recessione tecnica ma contrazione imprese si smorzaRoma, 23 nov. (askanews) – Prosegue ma si smorza a novembre la contrazione dell’attività delle imprese nell’area euro, con il generale indice Pmi che ha segnato 47,1 punti, sempre sotto la soglia di neutralità dei 50 punti ma in risalita dai 46,5 punti di ottobre. Secondo i dati elaborati da S&P Global, l’indice Pmi relativo alle imprese del terziario è risalito a 48,2 punti, da 47,8 punti del mese precedente, mentre l’indice relativo alla produzione nell’industria manifatturiera è risalito a 44,3 punti, il valore meno basso da sei mesi a questa parte dopo 43,1 punti a ottobre.

Secondo gli economisti che curano il Purchasing Managers Index, per l’area euro si profila una recessione tecnica, ovvero due trimestri consecutivi di contrazione del Pil (laddove la recessione piena corrisponde a un calo del Pil sull’insieme di un anno intero). A livello aggregato dell’area euro, le indagini segnalano “un nuovo forte calo dei nuovi ordini – rileva S&P Global con un comunicato – mentre a novembre l’attività economica dell’eurozona continua a diminuire”. La fase di contrazione segnalata da questo indicatore raggiunge così sei mesi consecutivi, sebbene la dinamica di calo stia diminuendo.

Secondo Cyrus de la Rubia, capo economista presso Hamburg Commercial Bank, citato nel comunicato sugli indici Pmi “l’economia dell’eurozona risulta bloccata. Nel corso degli ultimi quattro o cinque mesi il settore del manifatturiero e quello dei servizi hanno infatti riportato un tasso di contrazione relativamente costante. Alla luce dei dati Pmi flash di novembre, le nostre previsioni a brevissimo termine mostrano le potenzialità di un secondo trimestre consecutivo di contrazione del Pil”. Quindi si profila “con il parametro comunemente accettato di una recessione tecnica”, avverte.

Inoltre, secondo De la Rubia “a debolezza economica che inizialmente ha pesato sugli organici del manifatturiero da metà del 2023 è adesso pronta a colpire il mercato occupazionale del settore dei servizi, dove la crescita del personale ha quasi subìto una battuta d’arresto. Se ci sarà un prolungamento della tendenza al ribasso nei prossimi mesi, potrebbe salire il tasso di disoccupazione, parametro questo che sinora aveva mostrato una sorta di resistenza”. Andando alla ricerca di risultati positivi, “l’occhio cade sui nuovi ordini, che, malgrado continuino a contrarsi ad un tasso veloce, hanno riportato a novembre il calo più debole in quattro mesi. Se a ciò associamo le prospettive future più ottimistiche per l’attività manifatturiera dei prossimi 12 mesi, potremmo sperare in un anno prossimo più positivo”.