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Tag: Sanremo 2023

La Bce ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base: il rifinanziamento è al 3,75%, il massimo dal 2007

La Bce ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base: il rifinanziamento è al 3,75%, il massimo dal 2007Roma, 4 mag. (askanews) – La Banca centrale europea ha operato un nuovo aumento dei tassi di interesse di riferimento per l’eurozona, ma che essendo pari a 25 punti base segna un rallentamento della dinamica nella stretta monetaria. Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento sale al 3,75% il valore più elevato dall’ottobre del 2007.

Il rialzo operato oggi segue un primo aumento da 50 punti base nel luglio di un anno fa, 2 aumenti da 75 punti base a settembre e novembre e 3 ulteriori incrementi (a dicembre, febbraio e marzo) da 50 punti base. Il tasso sulle operazioni marginali sale al 4%, quello sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la stessa istituzione sale al 3,25%. La decisione, in linea con le attese prevalenti, giunge mentre la dinamica del credito bancario nell’eurozona ha mostrato nuovi segnali di rallentamento dopo le strette monetarie già operante. E mentre l’inflazione, che resta elevata e pari al 7% nell’eurozona (a fronte di un obiettivo della Bce che la vorrebbe al 2%) potrebbe segnare ulteriori calmieramenti nei mesi a venire, anche in base agli sviluppi dei prezzi alla produzione e dei cali dell’energia.

Milano-Cortina 2026, nuova riunione Cabina regia a palazzo Chigi

Milano-Cortina 2026, nuova riunione Cabina regia a palazzo ChigiRoma, 4 mag. (askanews) – Nuova riunione a palazzo Chigi della cabina di regia per Milano-Cortina 2026. All’incontro, presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, partecipano: il ministro dello Sport, Andrea Abodi, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, la ministra della Disabilità, Alessandra Locatelli, il governatore del Veneto, Luca Zaia, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, Luca Pancalli del Comitato italiano paralimpico e, in collegamento, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e il sindaco di Milano, Beppe Sala.

Zaia ha sottolineato che questa Olimpiade sarà dedicata ai disabili. “Deve essere così, prova ne sia che ho voluto fino in fondo l’apertura delle paralimpiadi all’Arena di Verona, monumento conosciuto a livello internazionale. Investiremo 18 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, il che significa che sarà il primo monumento a livello internazionale ad aver avuto un investimento del genere. Daremo il via a un modello nuovo di accessibilità”. E’ possibile che un giorno Olimpiadi e paralimpiadi si uniscano? “Deve essere così, dovremmo iniziare a usare i termini giusti: Olimpiadi e paralimpiadi 2026”.

Tre Golfi Sailing Week, la penisola sorrentina “pronta a salpare”

Tre Golfi Sailing Week, la penisola sorrentina “pronta a salpare”Roma, 4 mag. (askanews) – Venerdì 12 maggio la partenza della 68esima edizione della Regata dei Tre Golfi, la storica regata cha parte da Napoli e finisce a Sorrento dopo aver doppiato l’isola di Ponza e gli scogli de Li Galli. Organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia di Napoli, supportata da Rolex e Loro Piana, è aperta ad imbarcazioni Maxi ed ORC e prenderà il via il 12 maggio prossimo.

Per 66 edizioni la regata ha seguito la tradizione partendo suggestivamente a mezzanotte, ma da un paio di anni è stata anticipata alle 19.00, e quest’anno verrà ulteriormente anticipata alle 17.00, per favorire le condizioni di vento e luce per i 100 scafi attualmente iscritti, che procederanno poi per 150 miglia oltre Procida, quindi Zannone e Ponza, per poi ritornare verso “Li Galli” nel golfo di Salerno e l’arrivo a Massa Lubrense davanti allo scoglio del Vervece. Dopo la regata lunga sarà la volta delle regate costiere, con i Maxi impegnati dal 15 al 18 maggio nel Campionato Europeo Maxi IMA. 28 le imbarcazioni iscritte tra i 60 ed i 100 piedi di lunghezza. La più lunga è ancora Arca SGR di Furio Benussi, il detentore della vittoria in tempo reale dell’edizione 2022, che ha tagliato il traguardo dopo 22 ore, 25 minuti e 30 secondi.

Dopo i lavori invernali Arca sarà ancora la barca da battere, ma i giochi saranno molto aperti, basti pensare che lo scorso anno il primo Maxi 72 è arrivato solo mezz’ora dopo il 100 piedi di Benussi. Quest’anno la competizione si impreziosisce non solo della presenza dello Swan 80 My Song di Pier Luigi Loro Piana, ma anche di Cannonball di Dario Ferrari, con una chiglia nuova e tre piedi più lungo dell’anno scorso. Oltre al 75 piedi di Ferrari la sfida sarà calda con gli altri quattro scafi che facevano parte della già classe Maxi 72, come Vesper (USA), Proteus (USA), Jethou (GBR) e North Star (GBR), di proprietà del socio del CRV Italia Peter Dubens vincitore della Regata dei Tre Golfi 2022 in tempo compensato. Sia i Maxi che gli ORC, come lo scorso anno, avranno, nei villaggi hospitality dei rispettivi porti di stazionamento, un trattamento speciale con colazione offerta da Caffè Borbone tutte le mattine e pasta in banchina dopo le regate.

Il Campionato Europeo Maxi IMA terminerà il 18 maggio e dal 19 al 21 sarà la volta delle imbarcazioni ORC che si daranno battaglia tra le boe per conquistare il Campionato Nazionale Medio e Basso Tirreno nonché il titolo di Campione del Mediterraneo ORC. Ci saranno anche navette quotidiane da e per Sorrento. Per il vincitore overall del Campionato c’è in palio anche una fantastica Citroën Ami, un innovativo veicolo elettrico ultracompatto che è perfetto per il trasporto urbano. Al momento sono iscritti 31 scafi provenienti da 7 nazioni. Una settimana velica che esalta la costiera sorrentina. “Sorrento si prepara a prendere il largo, anche per questo 2023, con la Tre Golfi Sailing Week, ed il suo carico di novità, che punta a rinnovare i successi raccolti nel corso della precedente edizione” afferma il Sindaco Massimo Coppola. “Un obiettivo importante frutto del grande lavoro in sinergia tra Comune, le associazioni che operano sul porto e la Federazione Italiana Vela Comitato V Zona per la promozione, organizzazione e gestione di eventi sportivi legati alla vela per incoraggiare e sostenere la pratica di questo sport” per il primo cittadino di Vico Equense Giuseppe Aiello. “È un piacere ospitare ancora una iniziativa di spessore come la Tre Golfi Sailing Week che ha un ruolo concreto anche per la promozione del nostro splendido territorio che può vantare eccellenze e bellezze straordinarie. Sono certo che sarà una competizione di qualità sotto ogni suo aspetto” sottolinea il Sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello. “Il ritorno di organizzatori ed equipaggi per il 2023 rinnova la sfida per i nostri territori di essere all’altezza di un evento che esalta le bellezze della Penisola sorrentina. Buon vento a tutti” conclude il Sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani.

La posa della prima pietra della diga di Genova, al via i lavori di una delle opere più importanti del Pnrr

La posa della prima pietra della diga di Genova, al via i lavori di una delle opere più importanti del PnrrGenova, 4 mag. (askanews) – Al via i lavori della diga di Genova, una delle opere più importanti del Pnrr. “Oggi iniziamo i lavori che dureranno tre anni e mezzo. La diga verrà terminata a novembre 2026. Il cronoprogramma prevedeva la partenza dei lavori il 4 maggio, quindi non abbiamo oggi motivi per non confermare la scadenza”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale e commissario straordinario per la nuova diga del porto di Genova, Paolo Emilio Signorini, a margine della cerimonia di posa della prima pietra della nuova diga. “Ci vogliono centinaia di giorni grigi – ha sottolineato Signorini – per fare un giorno come questo. È stato fatto molto lavoro a Genova, in Comune, Regione, Arpal, Asl, in tutte le amministrazioni centrali, un lavoro straordinario durato tre anni e mezzo. La principale novità è il consolidamento dello strato di ghiaia che noi poniamo in basamento, una palificazione più lunga. Avevamo stimato un limo di 6 metri ma è di 12 metri, quindi ci sarà una palificazione più profonda”.

“Finalmente il giorno è arrivato: oggi è il giorno in cui, senza retorica, siamo al cospetto della storia. Cominciamo a costruire una nuova diga per il porto di Genova, la più importante infrastruttura portuale del Paese e credo che sia davvero l’ultima tappa di un risorgimento”, ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine della cerimonia di posa della prima pietra. “La storia – ha sottolineato Toti – vuole che parta negli stessi giorni dei Mille da Quarto. Un secondo risorgimento che da Genova, come già successo, può scuotere davvero un pezzo importante dell’economia italiana e quindi del benessere di questo Paese. Siamo molto contenti: è stato un lavoro lungo, faticoso, ma è la dimostrazione che in questo Paese le opere si possono fare”. “Genova ha sofferto tanto e penso che si sarebbe volentieri risparmiata il ‘modello Genova’. Il crollo del ponte non è stato un incidente ma, da un dramma che ancora grida vendetta, Genova ha saputo rialzarsi in maniera incredibile e sarà una delle protagoniste dello sviluppo del Paese. Penso che tutta la comunità genovese e ligure debba esserne orgogliosa. Io accompagnerò i sogni”, ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, durante la cerimonia per la posa della prima pietra della nuova diga del porto di Genova, una delle opere più importanti del Pnrr. “Grazie all’Italia del sì che è in questa sala. Ringrazio chi, senza ideologia, porta Genova al centro del mondo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, durante la cerimonia per la posa della prima pietra della nuova diga del porto di Genova, una delle opere più importanti del Pnrr. “L’obiettivo – ha sottolineato Salvini – è di fare squadra. L’Italia è il Paese dove si osa, dove si crea. Abbiamo gli ingegneri migliori al mondo. Non servono gli spot, non serve la diga e basta. La diga è parte di un sistema”. Salvini ha anche colto l’occasione per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: “Così come la diga di Genova è un modello di ingegneria idraulica a livello europeo, il ponte sullo Stretto sarà un modello di ingegneria, di bellezza e di ricchezza a livello europeo”. Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha poi incontrato i lavoratori precari del porto di Genova che lo avevano contestato questa mattina davanti a Palazzo San Giorgio. Il ministro, dopo aver parlato con alcuni rappresentanti sindacali, è stato salutato con applausi e strette di mano dai lavoratori, con cui si è fermato a parlare qualche minuto al termine della cerimonia. “Il lavoro – ha detto Salvini dal palco – è una priorità non solo il primo maggio ma anche il 4 maggio. Incontro volentieri i precari del porto di Genova perché i lavori della diga sono un’occasione di sviluppo, di lavoro e di ricchezza per tutti, per le imprese e gli operai”.

Vino, il 14 e il 15 maggio a Scansano torna “Rosso Morellino”

Vino, il 14 e il 15 maggio a Scansano torna “Rosso Morellino”Milano, 4 mag. (askanews) – È iniziato il conto alla rovescia per “Rosso Morellino”, l’evento organizzato a Scansano (Grosseto) dal Consorzio di tutela del vino Morellino che, da quest’anno, si svolgerà in due giornate, domenica 14 e lunedì 15 maggio.

Il sipario sull’evento che celebra la Denominazione toscana si alzerà all’aeroporto militare Beccarini di Grosseto, dove domenica alle 18 oltre 40 aziende, ognuna con il proprio banco di assaggio, accoglieranno il pubblico per far conoscere le tipicità del Sangiovese della Costa toscana. Alle 21 si terrà il concerto d’esordio del tour 2023 di Joe Bastianich & La Terza Classe. Bastianich è, tra l’altro, anche un produttore di Morellino di Scansano e vive in Maremma con la famiglia da oltre venti anni. Il lunedì si svolgerà invece la consueta giornata riservata agli operatori del settore nelle ex scuole Elementari di via XX Settembre. Il programma prevede un “walk around tasting” dalle 11 alle 18, e due momenti di approfondimento. Si tratta di una degustazione alla cieca condotta alle 10.45 da Andrea Gori e Leonardo Romanelli, con la partecipazione di Bastianich, e di una masterclass sempre guidata dai due critici enogastronomici, alle 15. Dalle 12.30 alle 14.30 sarà inoltre aperto un buffet con assaggi di prodotti tipici del territorio.

“Rosso Morellino è l’iniziativa di comunicazione e promozione alla quale siamo molto legati” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Bernardo Guicciardini Calamai, aggiungendo che “fin dall’inizio abbiamo fortemente voluto e creato questo evento con lo scopo di far conoscere sempre di più il nostro splendido territorio e tutti i suoi prodotti d’eccellenza”.

Berlusconi denuncia il Fatto ai Pm:”macchina del fango illegale”

Berlusconi denuncia il Fatto ai Pm:”macchina del fango illegale”Roma, 4 mag. (askanews) – “Di fronte a questa continua, incessante e calunniosa macchina del fango, confermo che, come già anticipato, domani presenterò una denuncia alla Procura della Repubblica, chiedendo che i Magistrati si adoperino per individuare quanto prima i responsabili e far cessare questa ignobile ed illegale fuga di notizie”.

Lo dichiara l’avvocato di Silvio Berlusconi Giorgio Perroni, sottolineando che “ancora oggi appaiono sul Fatto Quotidiano due articoli che riportano il contenuto di atti di indagine, coperti da segreto istruttorio, compiuti nel procedimento penale pendente dinanzi alla Procura della Repubblica di Firenze, PP.MM. Tescaroli e Turco, nei confronti di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri”. E “addirittura – il giornalista afferma che è sua intenzione celebrare il trentennale dalle stragi del 1993 parlando dell’inchiesta fiorentina sui mandanti esterni con la pubblicazione di documenti inediti”. “È doveroso – ricorda ancora il legale di Berlusconi- ricordare, ancora una volta, che da almeno un quarto di secolo tutte le più insensate accuse di presunta mafiosità contro Silvio Berlusconi si sono sempre dimostrate false e strumentali, tant’è vero che ogni volta gli stessi inquirenti sono stati costretti a chiederne la archiviazione”.

La notte dei droni, il racconto di un giornalista italiano da Odessa

La notte dei droni, il racconto di un giornalista italiano da OdessaRoma, 4 mag. (askanews) – E’ stato una nottata “impressionante” e in parte “inaspettata” quella appena trascorsa da chi vive a Odessa, per l’attacco dei droni russi che ha colpito la città. E’ Ugo Poletti, direttore dell’Odessa Journal e autore del saggio “Nel cuore di Odessa” a raccontare ad Askanews come è stata vissuta nella città ucraina quella che viene considerata la “vendetta” russa per lo sventato attacco di ieri da parte di due droni sul Cremlino.

Mentre l’allarme antiaereo per i comuni cittadini è in ucraino e viene diffuso da una apposita app sul telefonino collegata col sistema di difesa aereo, per gli stranieri che vivono nel Paese, come Poletti, arriva in inglese. La voce è dell’attore e doppiatore Mark Hamill, noto per aver interpretato Luke Skywalker in Guerre Stellari, che pronuncia una frase con tono grave del mondo fantascientifico del Jedi e per questo motivo in qualche modo suona sdrammatizzante: “Attenzione, c’è un possibile attacco aereo. Il tuo eccesso di sicurezza è la tua debolezza”. Al termine dell’attacco la stessa voce dice: “L’allarme è finito, puoi tornare alle tue occupazioni. Che la forza sia con te”. Ed è questa app che ha svegliato Poletti ieri notte: “E’ stato attorno alle 2.30 del mattino. Abbiamo sentito il rumore di un drone – racconta – simile a quello di un motorino lontano, proveniente dal cielo. Poi il concerto di spari e traccianti della difesa antiaerea. Fasci di luce rossa, botti. E’ durato un’ora circa. Noi non siamo usciti di casa, in città tutti svegli e a massaggiarsi per chiedere notizie e rassicurazioni ad amici e parenti”. I media ucraini hanno affermato che sono stati colpiti dodici dei quindici droni che hanno partecipato all’attacco e che hanno a loro volta centrato tre edifici pubblici, definiti genericamente ostelli universitari o pensionati, di cui non è stata fornita l’ubicazione. Non sono state registrate vittime.

Meloni vede Haftar: preoccupazione per conflitto in Sudan

Meloni vede Haftar: preoccupazione per conflitto in SudanRoma, 4 mag. (askanews) – Nell’incontro di oggi a Palazzo Chighi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, ha colto l’occasione per un confronto con il generale libico Haftar sulle situazioni di destabilizzazione della Libia e dei Paesi confinanti e ha espresso “particolare preoccupazione” per il conflitto in Sudan.

Haftar è in questi giorni a Roma per una serie di incontri, con al centro la questione della stabilità della Libia e del Nord Africa. Meloni era stata a Tripoli lo scorso 28 febbraio, ma non aveva incontrato il generale, la cui base è nell’area di Bengasi.

Al Gemelli primo trapianto fegato da donatore a cuore non battente

Al Gemelli primo trapianto fegato da donatore a cuore non battenteRoma, 4 mag. (askanews) – Un paziente deceduto per arresto cardiaco, ha donato il proprio fegato per salvare la vita ad un uomo affetto da cirrosi epatica con epatocarcinoma. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 aprile, è stato effettuato presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli un trapianto di fegato da donatore a cuore non battente (DCD). È la prima volta per il Policlinico Gemelli e la seconda volta che questo accade nel Lazio. Il ricevente è un paziente di 70 anni affetto da cirrosi epatica con epatocarcinoma; il donatore, un paziente di 56 anni. “Questa tipologia di donazione – spiega Salvatore Agnes, Ordinario di Chirurgia Generale, Direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale e dei Trapianti d’organo, Direttore Centro Trapianti di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – ancora molto poco diffusa in Italia (rappresenta il 5% circa dei prelievi d’organo), potrebbe aumentare in maniera importante il numero dei potenziali donatori per le 8 mila persone in lista trapianto d’organo nel nostro Paese. Ma si tratta di una procedura più complessa dal punto di vista organizzativo, rispetto alla classica donazione da paziente a cuore battente (in ‘morte cerebrale’); per questo, sono ancora molto pochi al momento gli ospedali italiani, quasi tutti al Nord, in grado di effettuarla”.

Nel caso del donatore a cuore battente, anche se il soggetto è deceduto (come dimostra l’accertamento della ‘morte cerebrale’), il cuore e i polmoni continuano a far circolare sangue ossigenato a tutti gli organi, che sono dunque vitali. Nel donatore a cuore fermo invece, la morte avviene per arresto cardiaco e, a seguito di questo evento, il potenziale donatore viene sottoposto ancora per 20 minuti a monitoraggio dell’elettrocardiogramma (o ‘tanatogramma’, come prevede la legge per la constatazione della ‘morte cardiaca’). “Al termine di questi venti minuti – prosegue il professor Agnes – viene posizionato un macchinario che consente di far ricircolare sangue ossigenato negli organi interessati alla donazione. Successivamente si procede al prelievo e al trattamento dei singoli organi all’interno di una macchina di perfusione. L’elemento di complessità aggiuntiva legato alla donazione a cuore non battente – prosegue il professor Agnes – deriva dal fatto che gli organi non sono più perfusi da sangue ossigenato. Per questo è necessario procedere con l’ECMO (una pompa ossigenatrice, simile a quelle che si usano nella circolazione extracorporea degli interventi cardiochirurgici) per due-tre ore e, dopo il prelievo degli organi, ad una sorta di trattamento di rivitalizzazione aggiuntivo, che consiste nel porre gli organi nelle macchine di perfusione, dove l’organo viene conservato a freddo con un continuo lavaggio. Durante la fase dell’ECMO, si studia la funzionalità del fegato con alcuni parametri biochimici, per valutare se l’organo stia subendo un danno importante. Se è tutto a posto, si passa al prelievo degli organi; il fegato viene valutato macroscopicamente e in genere si effettua una biopsia. Fatti questi ulteriori accertamenti, si parte con il trapianto vero e proprio”. Le procedure messe in moto per questo tipo di trapianto sono dunque molto più complesse e richiedono la collaborazione di un’équipe allargata, comprendente oltre ai chirurghi trapiantatori, l’unità di donazione degli organi (che identifica i possibili donatori nelle varie terapie intensive dell’ospedale e che mette in atto tutte le procedure, interfacciandosi con il Centro Trapianti della Regione Lazio) i rianimatori intensivisti delle varie unità, gli anestesisti, i tecnici della perfusione extracorporea, la radiologia, l’anatomia patologia, la biochimica. “Mi fa piacere sottolineare – afferma Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento Scienze dell’emergenza, anestesiologiche e della rianimazione del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione all’Università Cattolica – come il Dipartimento di Anestesiologia e Rianimazione e dell’Emergenza abbia incisivamente agito in tutte le fasi: dal trattamento e mantenimento del donatore ad opera dei colleghi della Terapia Intensiva Neurochirurgica e del dottor Ciro D’Alò, che ha coordinato le fasi preparatorie e il rapporto con la famiglia, ai colleghi della Rianimazione che hanno approntato il complesso posizionamento del REBOA (Resuscitative Endovascular Balloon Occlusion of the Aorta) e della circolazione extracorporea (ECLS/ECMO, Extracorporeal Life Support/Extracorporeal Membrane Oxygenation), ai colleghi Anestesisti che hanno gestito le fasi intraoperatorie del trapianto con la grande esperienza che li caratterizza. Ancora una volta emerge che solo grazie ad una collaborazione e alla motivazione di una bella squadra di specialisti si possono raggiungere importanti risultati”. Gli organi che possono essere prelevati da donatore DCD sono principalmente fegato e reni. La procedura del trapianto da DCD si è sviluppata negli ultimi anni negli Usa, in Europa e nel Nord Italia; nel Centro-Sud Italia è stata finora utilizzata raramente e in maniera sporadica. Per il Lazio, questo è il secondo trapianto da DCD. “L’intervento appena realizzato – conclude il professor Agnes – ci consente quindi di chiudere il gap con i grandi centri trapianti del Nord e propone il Gemelli come uno dei punti di riferimento per questo tipo di trapianti per tutto il Centro-Sud d’Italia”.

Il ministro dell’interno francese attacca Meloni: non sa gestire l’immigrazione

Il ministro dell’interno francese attacca Meloni: non sa gestire l’immigrazioneRoma, 4 mag. (askanews) – Il ministro dell’Interno francese Darmanin ha attaccato Marine Le Pen e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, accusandole di condividere il “vizio” tipico dell’estrema destro, quello di “mentire alla popolazione”. I problemi alla frontiera tra Italia e Francia per quanto riguarda i migranti, ha chiarito Darmanin, dipendono dalla premier italiana che “non è in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”. Ospite questo giovedì su RMC e RMC Story, il ministro dell’Interno ha risposto ai commenti del presidente del partito di Marine Le Pen Jordan Bardella. Il presidente della RN aveva osservato il giorno prima da Mentone, al confine franco-italiano, che il governo ha “polverizzato tutti i registri dell’immigrazione”. “Dobbiamo riservare aiuti sociali ai francesi, espellere delinquenti e criminali stranieri e osare impegnarci in un braccio di ferro diplomatico con i paesi di partenza”, aveva detto Bardella.

“Chi sta prendendo in giro Jordan Bardella?”, ha risposto il ministro dell’Interno. “C’è un afflusso di migranti a Mentone perché Madame Meloni, scelta dagli amici di Madame Le Pen, non è in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”, ha detto Gérald Darmanin, accusando l’Italia di essere all’origine delle difficoltà migratorie in il sud della Francia. “Madame Meloni è come Madame Le Pen, dice ‘vedrai quello che vedrai’ e quello che vediamo è che non si ferma e si amplifica perché l’Italia sta vivendo una grave crisi migratoria. C’è un vizio di estrema destra, che è quello di mentire alla popolazione. Il signor Bardella dovrebbe parlare con la signora Meloni per dirle di applicare finalmente il suo programma”. Darmanin si è anche detto favorevole alla creazione di una “forza di frontiera”, annunciata a fine aprile dal primo ministro Elisabeth Borne: “In Australia funziona molto bene”.