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Tag: Sanremo 2023

1 maggio, il governo ha approvato il Decreto lavoro

1 maggio, il governo ha approvato il Decreto lavoroRoma, 1 mag. (askanews) – Il governo, al termine di un Consiglio dei ministri durato circa un’ora e mezza, ha approvato il Decreto lavoro.

Il provvedimento, ha sottolineato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, contiene una visione, quindi non è vero ciò che dicono i sindacati che non ci sia una strategia. “Questo – ha detto al termine del Cdm, lasciando Palazzo Chigi – è un governo di legislatura, più strategia di lungo termine di questa credo non ci sia. Posso assicurare che i nostri non sono interventi spot, c’è invece una visione che poi si concretizzerà e scaricherà a terra”. “Abbiamo approvato il pacchetto lavoro. In una giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori anche il governo ha introdotto dei provvedimenti importanti, a sostegno delle famiglie con un ulteriore intervento sul cuneo contributivo e un intervento annunciato da tempo per l’introduzione dell’assegno dei inclusione, a favore delle famiglie con condizioni di fragilità”, ha aggiunto. L’assegno di inclusione “è la prosecuzione di quel riferimento alla volontà di dividere la platea per meglio dimensionare gli interventi a favore di nuclei familiari che hanno soggetti che hanno diverse necessità. L’assegno di inclusione interesserà i fragili: nuclei familiari che hanno over 60, componenti con disabilità o minorenni”.

Nei provvedimenti varati dal governo, ha rimarcato Calderone, “è prevista una misura di attivazione al lavoro in cui l’elemento importante è che chi vuole intraprendere il percorso lo deve fare manifestando la sua volontà e dando una manifestazione di attivazione importante. Chi sarà inserito nei percorsi di formazione avrà un sostegno per la durata del percorso di formazione o una possibilità di fare il servizio civile”. “Sui contratti a termine quello che ho letto non è quello che si trova all’interno dei provvedimenti. L’obiettivo non è certamente quello di rendere più precario l’utilizzo di questi strumenti ma invece quello di rendere più agevole l’interpretazione di una norma che ha delle difficoltà applicative”. “Il concetto che vogliamo portare avanti è quello di dire che il decreto dignità non ha contribuito a rendere più stabile il lavoro. Se si vedono le indicazioni sui contratti a termine – ha spiegato – ci si rende conto che in Italia in media il contratto a termine dura meno di 12 mesi. Questo proprio perchè c’era una evidente distorsione sulle causali di rinnovo. Noi affidiamo alle parti sociali la definizione delle causali tipiche con l’intento di utilizzare al meglio tutte le forme contrattuali cercando di rendere sicuramente anche più inclusivo il mondo del lavoro”.

Quello approvato in Cdm è “un intervento di ampio respiro, che delinea risposte su tanti fronti e un percorso che deve consentirci di accompagnare chi ha bisogno di lavorare ma anche voglia di lavorare”, ha proseguito Calderone. E “si devono tenere in considerazione le situazioni che noi viviamo. Nel giro di pochi mesi nuovamente si interviene con una misura a favore delle famiglie. Mi sembra di poter dire che il governo, rispetto a ciò che è accaduto in precedenza, è già intervenuto in manovra di bilancio con una riconferma e un aumento del cuneo. Intervenire nuovamente vuol dire avere una dimensione del fatto che è necessario dare un sostegno alle famiglie. Tutto ciò che si farà sarà tutto a vantaggio dei lavoratori, si scarica totalmente sulle buste paga”. “Abbiamo degli interventi importanti a favore dei Neet e dei giovani disabili. Abbiamo costituito un fondo per il risarcimento delle famiglie che hanno perso i loro figli nei percorsi di alternanza scuola-lavoro”, ha annunciato. “È un fondo che prevede che saranno risarcite dal 2018 a oggi e poi anche nei prossimi anni anche se l’impegno di tutti è fare in modo che queste situazioni non si verifichino più. C’è anche un intervento importante da parte del Ministero dell’Istruzione di ridefinire le regole, anche ai fini di una migliore sicurezza”.

Infine, sulle nuove misure dell’assegno di inclusione e del sostegno per i percorsi di formazione ci sarà “una intensificazione dei controlli”, così come “ci sono tanti interventi anche sul fronte della sicurezza sul lavoro e l’intensificazione dei controlli per gestire in modo più appropriato le evidenze in materia di sicurezza”.

Ding Liren diventa primo cinese a vincere titolo mondiale scacchi

Ding Liren diventa primo cinese a vincere titolo mondiale scacchiRoma, 1 mag. (askanews) – Ding Liren è diventato il primo cinese a laurearsi campione mondiale di scacchi nella categoria maschile, dopo aver sconfitto il russo Ian Nepomniachtchi. Lo riporta il sito internet della Bbc.

Ding, 30 anni, ha conquistato un’esaltante vittoria al Campionato mondiale di scacchi in Kazakistan. Succede nell’albo d’oro al norvegese Magnus Carlsen, cinque volte campione del mondo che si era dichiarato “non motivato” a difendere il suo titolo. Carlsen aveva accusato lo scorso anno un avversario statunitense di “barare”, una controversia che aveva scosso il mondo degli scacchi: resta comunque il numero 1 delle classifiche mondiali. La vittoria di Ding lo ha reso il diciassettesimo vincitore del torneo mondiale di scacchi, mentre Nepomniachtchi si è fermato all’ultimo ostacolo per la seconda volta.

Ding si è detto “abbastanza sollevato” dopo la sua vittoria, secondo dichiarazioni rilanciate dalla Fide, la Federazione internazionale degli scacchi. La sua vittoria è stata celebrata dai tifosi degli scacchi e dai nazionalisti in Cina, che è una potenza scacchistica in crescita.

Situazione “senza precedenti”, Onu invia responsabile in Sudan

Situazione “senza precedenti”, Onu invia responsabile in SudanRoma, 1 mag. (askanews) – In Sudan si viva una situazione “senza precedenti”: ne è convinto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che di fronte al persistere dei combattimenti a Khartoum e malgrado il prolungamento di una tregua dichiaratamente poco rispettata, ha deciso di inviare “immediatamente” un alto funzionario nella regione.

Milioni di sudanesi restano in preda a bombardamenti e colpi di arma da fuoco dallo scoppio, il 15 aprile, di una spietata lotta per il potere tra l’esercito del generale Abdel Fattah al-Burhane e il suo numero due, il generale Mohamed Hamdane Daglo, che comanda le Forze di supporto rapido (Fsr), temuta organizzazione paramilitare. “La portata e la velocità con cui si stanno svolgendo gli eventi in Sudan (sono) senza precedenti”, ha sottolineato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu Guterres ha deciso l’invio immediato nel Paese del suo responsabile per gli affari umanitari, Martin Griffiths. “Sto andando (…) a studiare come possiamo fornire aiuti immediati” agli abitanti, ha spiegato in un comunicato stampa. Per i residenti la “situazione umanitaria sta raggiungendo un punto di rottura” nel Paese.

Il massiccio saccheggio di uffici e magazzini umanitari ha “esaurito la maggior parte delle nostre scorte. Cerchiamo modalità rapide per trasportare e distribuire” rifornimenti aggiuntivi, ha spiegato l’alto funzionario delle Nazioni Unite, secondo il quale la “soluzione ovvia” è “fermare” i combattimenti. Poche ore prima della scadenza di un cessate il fuoco di tre giorni domenica a mezzanotte, le due parti rivali ne hanno annunciato la proroga, conclusa “sotto la mediazione di Stati Uniti e Arabia Saudita”, ha chiarito l’esercito sudanese.

Un primo aereo carico di otto tonnellate di aiuti e che dovrebbe essere in grado di curare 1.500 persone è atterrato nella giornata di ieri da Port Sudan, 850 chilometri a est di Khartoum, secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr). La guerra ha provocato 528 morti e 4.599 feriti, secondo dati ufficiali largamente sottostimati. Entrambe le parti si rimpallano l’accusa di aver violato la tregua. Domenica sera, i combattimenti sono proseguiti e gli aerei da combattimento hanno continuato a sorvolare Khartoum e Omdurman, la sua periferia settentrionale, secondo testimoni sul posto. “Ci sono combattimenti molto violenti e spari”, ha detto un testimone.

Visto che i combattimenti infuriano da più di due settimane, i residenti della capitale, quando non fuggono, restano barricati, cercando di sopravvivere malgrado la penuria di cibo, acqua ed elettricità. Le Nazioni Unite parlano di 75mila sfollati interni. Almeno 20mila sono fuggiti in Ciad, 6mila nella Repubblica Centrafricana e altre migliaia in Sud Sudan ed Etiopia. In totale, fino a 270mila persone potrebbero fuggire dai combattimenti che colpiscono 12 dei 18 Stati di questo Paese di 45 milioni di abitanti, uno dei più poveri al mondo.

Secondo l’Onu, un centinaio di persone sono state uccise da lunedì nel Darfur occidentale, regione segnata dalla sanguinosa guerra civile degli anni Duemila. Il segretario generale dell’Onu ha avvertito di una situazione “terribile” con “tribù che adesso cercano di armarsi” . Con l’aggravarsi del dramma umanitario, l’ong Medici Senza Frontiere (Msf) ha interrotto “quasi tutte le (sue) attività” a causa della violenza.

Sul fronte diplomatico, ieri il ministro degli Esteri saudita Faycal ben Farhane ha ricevuto un emissario del generale Burhane. E il vicino Egitto ha chiesto che sia convocata una riunione della Lega Araba per “discutere del Sudan”.

Per gli esperti del Carnegie Middle East Center, il generale Daglo sta cercando di guadagnare tempo. “Più a lungo riuscirà a mantenere le sue posizioni a Khartoum”, la tesi, “maggiore sarà il suo peso al tavolo dei negoziati”.

1 maggio, Landini: oggi è festa del lavoro, non del governo

1 maggio, Landini: oggi è festa del lavoro, non del governoRoma, 1 mag. (askanews) – “Oggi è la festa del lavoro, non del Governo”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza di Potenza per la celebrazione del primo maggio riferendosi alla convocazione del consiglio dei ministri che questa mattina varerà il Dl lavoro.

“Il Governo – ha detto – deve pensare al lavoro tutti i giorni dell’anno, non solo il primo maggio. Doveva convocare il Cdm proprio oggi?”. Tornando sull’incontro di ieri sera a Palazzo Chigi, il numero uno della Cgil ha ribadito che “il metodo non può essere quello di essere chiamati, dopo quattro mesi, la domenica sera quando hanno già deciso. Vuol dire non riconoscere il sindacato, il ruolo che deve avere. Pensiamo sia necessario cambiare questo metodo che è sostanza. Il provvedimento sul cuneo va nella direzione delle richieste che abbiamo fatto, è un primo risultato. Però è un’una tantum. Non è strutturale, vale solo per 5 mesi e parliamo di un aumento di 50-60 euro. Una misura temporanea, transitoria e insufficiente a rispondere al problema della tutela del potere d’acquisto”. “Abbiamo invitato la presidente del Consiglio al nostro congresso a Rimini. Abbiamo chiesto al Governo di cambiare politica e strada. Meloni è venuta, è stata gentile, ma sta facendo cose che vanno in un’altra direzione da quella da noi chiesta. Stanno mettendo delle toppe, serve una strategia. La gente non arriva alla fine del mese”, ha aggiunto.

“Questo primo maggio è il momento di rilanciare con forza la mobilitazione che nelle prossime settimane continueremo – ha continuato – è solo l’inizio. La mobilitazione va avanti, le ragioni ci sono tutte”. Landini ha ribadito che “serve cambiare le politiche economiche sbagliate” che il Governo ha messo in campo. “Non è il momento di allargare la precarietà – ha concluso – è il momento di investire sul lavoro e la sua qualità. Oggi la Repubblica è fondata sullo sfruttamento del lavoro”.

1 maggio, al via a Potenza festa del lavoro di Cgil, Cisl e Uil

1 maggio, al via a Potenza festa del lavoro di Cgil, Cisl e UilRoma, 1 mag. (askanews) – Al via a Potenza il primo maggio di Cgil, Cisl e Uil. Quella che celebrano le tre confederazioni non è una festa, perché non ci sono le condizioni con troppi lavoratori precari o poveri, le morti sul lavoro che sono un’emergenza nazionale, i troppi giovani non trovano un’occupazione, i salari troppo bassi, i pensionati vivono con assegni da fame. Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, giunti nel capoluogo lucano dopo l’incontro di ieri sera a Palazzo Chigi sul Dl lavoro, ribadiscono che quella di questa mattina è una giornata di rivendicazioni e mobilitazione. Un assaggio delle tre manifestazioni nazionali in programma a maggio per tre sabati consecutivi (il 6 a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli).

Quella di Potenza è stata una scelta per porre l’accento sulla difficile situazione economica e sociale delle regioni meridionali; una città simbolo del Mezzogiorno dal quale ripartire con una nuova stagione di sviluppo e crescita. Il tradizionale appuntamento, quest’anno dedicato al 75esimo anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione, si svolgerà nelle stesse ore in cui il consiglio dei ministri è chiamato a varare il decreto lavoro. Dal palco di Potenza i tre leader sindacali prenderanno la parola a partire dalle 12,10. Landini, Sbarra e Bombardieri si ritroveranno poi nel pomeriggio in piazza San Giovanni, a Roma, per il concertone: nove ore di musica con circa 50 artisti.

Dl lavoro, Sbarra: parziale apprezzamento, non buttiamola in rissa

Dl lavoro, Sbarra: parziale apprezzamento, non buttiamola in rissaRoma, 1 mag. (askanews) – Sul Dl lavoro il giudizio di merito della Cisl è di “parziale apprezzamento”, anche se nel metodo “questioni importanti come le politiche del lavoro e il contrasto alla povertà non si affrontano come è stato fatto”. Lo dice il segretario generale Luigi Sbarra in un’intervista al Corriere della Sera, confermando una diversità di vedute rispetto a Cgil e Uil.

“Non buttiamola in rissa – afferma – in gioco ci sono questioni troppo importanti. E’ stato un incontro utile (quello di ieri sera a Palazzo Chigi, ndr) per avviare un percorso di dialogo strutturato sulla crescita, lotta all’inflazione, fisco, attuazione del Pnrr, sicurezza sul lavoro e pensioni. Temi su cui la premier si è impegnata”. Sbarra ha ribadito il giudizio positivo sull’ulteriore taglio del cuneo di 4 punti, un “segnale importante anche se insufficiente” chiedendo che la misura diventi “strutturale”. Ha inoltre auspicato interventi per alzare i salari e sulle politiche attive.

Napoli, biblioteca Annalisa Durante partecipa alla festa scudetto

Napoli, biblioteca Annalisa Durante partecipa alla festa scudettoRoma, 1 mag. (askanews) – Trentatré anni fa nasceva a Napoli, nel rione di Forcella, Annalisa Durante, vittima innocente di camorra. Era il 1990, anno dello scudetto del Napoli. Dopo 33 anni, la Biblioteca sorta in memoria di Annalisa, fortemente voluta dal papà Giannino per promuovere libri in cambio delle armi, si prepara a celebrare il terzo scudetto all’insegna della cultura. Da qualche giorno, in via Vicaria Vecchia 23, campeggia sulla parete di ingresso della biblioteca un lungo striscione intitolato “Napoli nella storia”, che raffigura il tricolore all’interno di libri fuoriusciti dalla bocca festosa del Vesuvio sparsi sul mare del magnifico golfo partenopeo.

Bambini altrettanto festosi navigano su un’imbarcazione a forma di grande libro, riportante le scritte “Lo sport è cultura. La cultura salva le anime”. Autrice dello striscione è la giovane volontaria Gaia Noboa, partecipante alle attività di cineforum promosse dall’associazione Annalisa Durante in collaborazione con la Uil Campania, che ha saputo cogliere negli occhi di Giannino Durante e del presidente dell’associazione Giuseppe Perna il messaggio educativo e culturale, da condividere con gli abitanti di Forcella, per partecipare in maniera responsabile alla festa scudetto. Numerose sono le iniziative culturali in corso di programmazione per offrire ai visitatori di Forcella un’esperienza di visita organizzata, fatta di calore, cordialità, cultura e rispetto: incontro di lettura, musica, visite guidate ai monumenti, laboratori di cucina partecipata ed eventi artistici promuoveranno il valore educativo dello sport. Il cartellone, che sarà presto pubblicato sulle pagine social dell’associazione, avrà come ultimo appuntamento la presentazione del libro “Maradò. Viaggio emozionale sulla Napoli di Maradona”, di Anna Copertino, che si terrà alla Biblioteca Durante il 31 maggio alle ore 17, proprio qualche giorno prima dell’ultima partita di campionato con cui la squadra campione d’Italia saluterà i suoi tifosi.

Giuseppe Perna, presidente dell’APS Annalisa Durante, ha spiegato: “Forcella fino a poco tempo fa era un rione emarginato ed escluso dai flussi turistici cittadini. Grazie al lungo impegno educativo e culturale che stiamo portando avanti con tenacia, anche attraverso la promozione dell’App ‘Zona Ntl’ – Napoli, Turismo e Legalità e con le iniziative in rete con associazioni e commercianti, stiamo elevando il senso di appartenenza e di responsabilità della comunità, sta crescendo la conoscenza di Forcella, Maddalena e Capuana e si sta compiendo quel processo di rigenerazione del quartiere che da tempo attendevamo”.

Roma, Faisa Cisal: aggredita addetta Atac che chiedeva biglietto

Roma, Faisa Cisal: aggredita addetta Atac che chiedeva bigliettoRoma, 1 mag. (askanews) – Ieri nel pomeriggio, intorno alle 15, ai tornelli di accesso alla metropolitana di Roma, una addetta dell’Atac è stata presa a pugni. “La colpa della lavoratrice è stata solo quella di aver chiesto il titolo di viaggio ad un facinoroso che aveva appena scavalcato i varchi d’accesso”. A denunciare l’episodio in una nota sono i nuovi segretari del sindacato Faisa Cisal di Roma e Lazio, Antonio Cannone e Gianluca Donati. “L’uomo, dopo aver picchiato la donna, è poi scappato e ci risulta che ancora non sia stato identificato. Alla lavoratrice, poi portata al primo pronto soccorso, sono stati diagnosticati 20 giorni di prognosi”, si aggiunge.

Secondo Cannone e Donati “continuano le aggressioni ai lavoratori del trasporto pubblico locale senza che vengano presi provvedimenti significativi da parte delle Aziende per proteggere i lavoratori. Alla collega va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Noi ci siamo, pronti a denunciare le aggressioni e a cercare soluzioni a questa piaga. Continuano, però, a non esserci le istituzioni. Il nostro grido resta forte: #Bastaaggresioni”.

Dl lavoro, Schlein: decreto è provocazione insopportabile

Dl lavoro, Schlein: decreto è provocazione insopportabileRoma, 1 mag. (askanews) – “Il decreto annunciato è una provocazione insopportabile. Ruba il futuro alle prossime generazioni ed è una sentenza dicondanna alla precarietà”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, in una intervista a ‘La Stampa’.

“Il taglio del cuneo – aggiunge – è nettamente insufficiente, se pensiamo che nel primo trimestre di quest’anno l’inflazione ha superato di ben 7 punti l’aumento delle retribuzioni. Si parla di estendere i voucher e liberalizzare i contratti a termine, è l’esatto contrario di ciò che serve. Si dà anche la possibilità di derogare alla contrattazione con accordi tra le parti: ma non ci sono parti alla pari – avverte – tra chi può offrire lavoro e chi ne ha bisogno. Con questo decreto i lavoratori saranno più ricattabili. E aggiungo – dice ancora Schlein a proposito degli incontri di ieri a Palazzo Chigi – che la convocazione dei sindacati la sera prima, mettendoli davanti a decisioni già prese, è un affronto ai lavoratori e alle lavoratrici”.

Dl lavoro, Conte: sceneggiata Meloni, è decreto precariato

Dl lavoro, Conte: sceneggiata Meloni, è decreto precariatoRoma, 1 mag. (askanews) – “Lo chiamerei decreto precariato. Per il primo Maggio la Meloni ha organizzato una sceneggiata che costerà caro ai lavoratori già poveri e sottopagati”. Lo dice in una intervista a Repubblica, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle.

“Precarizzano sempre più i lavoratori, togliendo loro anche la speranza del futuro e con la scusa di aggredire gli ‘occupabili’, ridotti tutti a scansafatiche, occultano che molti di loro integrano con il Rdc stipendi da fame e contratti indegni. Trovarsi in difficoltà non è una colpa – afferma -. Si mostrano sordi persino davanti alle parole del Presidente Mattarella”. Per Conte, “si tagliano i sostegni mentre l’inflazione morde e in autunno si prospetta un nuovo aumento delle bollette. Sono decisioni scellerate, che preparano un disastro sociale. Potevano sostenere i cittadini schiacciati dai rincari su mutui e affitti, prendendo ad esempio risorse dagli enormi extraprofitti di banche, società farmaceutiche e assicurative, ma non lo hanno voluto fare. Noi proponiamo salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro, sgravi fiscali alle imprese che riducono gli enormi divari di stipendio fra manager e dipendenti, pensione di garanzia per i giovani”.