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Tag: Sanremo 2023

Terzo polo, Renzi: Calenda usa metodi grillini, io non replico

Terzo polo, Renzi: Calenda usa metodi grillini, io non replicoRoma, 15 apr. (askanews) – “In queste ore Carlo Calenda sta continuando ad attaccarmi sul piano personale, con le stesse critiche che da mesi usano i giustizialisti. Sono post e tweet tipici dei grillini, non dei liberal democratici. Tuttavia io non replico”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news.

“Se sono un mostro oggi, lo ero anche sei mesi fa quando c’era bisogno del simbolo di Italia Viva per presentare le liste. Se sono un mostro oggi, lo ero anche quando ho sostenuto Calenda come leader del Terzo Polo, come sindaco di Roma, come membro del Parlamento europeo. O addirittura quando l’ho nominato viceministro, ambasciatore, ministro”, aggiunge il leader di Italia viva.

Mattarella 4 giorni in Polonia e Slovacchia,Ucraina e Ue i focus

Mattarella 4 giorni in Polonia e Slovacchia,Ucraina e Ue i focusRoma, 15 apr. (askanews) – Sicurezza, Ucraina e Unione europea saranno i temi al centro della prossima visita del Presidente della Repubblica in Polonia e Slovacchia dal 16 al 20 aprile. Oltre agli incontri istituzionali Sergio Mattarella si recherà anche ad Auschitwz-Birkenau dove, in occasione della tradizionale “Marcia dei vivi”, visiterà il museo insieme ad alcuni studenti italiani e alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla Shoah.

Il Capo dello Stato, accompagnato in questa visita dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, incontrerà a Varsavia il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrezej Duda, il primo ministro, Mateusz Maorawiecki e i presidenti di Camera e Senato. Con la guerra in Ucraina la Polonia ha assunto un ruolo di punta e di grande sostegno a Kiev, questo ha rafforzato i rapporti con gli Usa e mitigato anche l’atteggiamento sovranista in Europa cosa che dà nuovi margini per un più ampio dialogo e una cooperazione. Ma la solidarietà verso l’Ucraina comincia a incrinarsi nell’opinione pubblica a causa della crisi economica e delle ingenti spese militari (la Polonia ha destinato il 4% del Pil, il doppio rispetto agli altri paesi Nato), inoltre accoglie un milione e mezzo di profughi ucraini. Tema sul quale cì identità di veduta con l’Italia sulla necessità di un intervento europeo. In Europa però la Polonia ha una posizione sovranista, recentemente il presidente polacco, Andrezej Duda espressione di un partito di destra, parlando in Germania ha ribadito la sua contrarietà a ulteriori integrazioni in Ue e non va dimenticato che c’è un contenzioso aperto con Bruxelles sui fondi europei a causa delle leggi contro lo stato di diritto.

Mattarella parlerà anche all’università di Varsavia nel corso della sua visita e lì non potrà che ribadire la posizione italiana di fedeltà ai valori e di appartenenza all’Ue e l’importanza del dialogo malgrado i diversi punti di vista. Tra Italia e Polonia comunque i rapporti bilaterali sono solidi e c’è una grande presenza di imprese italiane. Martedì 18 Mattarella si sposterà a Cracovia e da lì ad Auschwitz dove visiterà il museo insieme agli studenti italiani del Liceo Leonardo da Vinci di Terracina, del Liceo Classico Rinaldini di Ancona e del Liceo G.A. Pujati, Sacile (Pordenone) e alle sorelle Bucci. Subito dopo il capo dello Stato parteciperà alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi dove farà un intervento di saluto.

Il giorno seguente Mattarella parlerà all’università Jagellonica prima di partire alla volta di Bratislava per la visita uficiale in Slovacchia, una visita fortemente richiesta e che avrà al centro il tema della sicurezza. Oltre ai colloqui con la presidente della Repubblica e il primo ministro il capo dello Stato visiterà la base aerea di Malackj-Kuchjna dove è presente un contingente italiano della Nato, presenti la Presidente della Repubblica slovacca Zuzana Caputova, il ministro della Difesa slovacco, Jaroslav Nad e il comandante di vertice interforze Gen. Francesco Paolo Figliuolo. In Slovacchia si trovano le unità militari della Nato che schierano il sistema di difesa aerea e contro i missili balistici e da crociera Patriot.

Anche la Slovacchia, come la Polonia dove si voterà in autunno, vive una fase pre-elettorale, il governo è stato sfiduciato ed è in carica per gli affari correnti, inoltre c’è una situazione economica difficile a causa della guerra in Ucraina. La Slovacchia presiede inoltre il gruppo Visegrad ma in modo moderato tanto che in questa fase i toni polemici verso l’Ue sono stati mitigati.

Meloni:eliminare protezione speciale migranti. Africa strategica

Meloni:eliminare protezione speciale migranti. Africa strategicaAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – L’obiettivo del governo è “l’eliminazione della protezione speciale” per i richiedenti asilo, nel quadro di una strategia complessiva che prevede la linea dura contro i trafficanti di esseri umani ma anche flussi regolari e cooperazione con i Paesi di partenza e di transito. Da Addis Abeba la presidente del Consiglio Giorgia Meloni chiarisce la linea dell’esecutivo sulla protezione speciale, dopo la presentazione da parte della maggioranza di un emendamento (che in parte riprende precedenti iniziative della Lega) per limitarla fortemente. Al momento il permesso per protezione speciale viene rilasciato allo straniero che non può ottenere la protezione internazionale ma per il quale sussiste il rischio di persecuzione o di tortura in caso di rientro nel Paese di origine.

“Io ho come obiettivo l’eliminazione della protezione speciale, perchè si tratta di un’ulteriore protezione rispetto a quello che accade nel resto d’Europa e io credo che l’Italia non abbia ragione di discostarsi dalle normative europee di riferimento. C’è una proposta di maggioranza nel suo complesso e confido che sia quella approvata. Non è un tema su cui ci sono divergenze”, ha detto Meloni, provocando l’immediata risposta, a distanza, della segretaria del Pd Elly Schlein secondo cui è una “vergogna cercare di nuovo di far pagare sulla pelle delle persone più fragili l’incapacità di questo governo di costruire delle politiche migratorie”. Il tema dei migranti è stato centrale nella visita di due giorni ad Addis Abeba, dove Meloni ha incontrato il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali e il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud. La missione si è conclusa oggi alla scuola italiana “Galileo Galilei”, il più grande istituto italiano nel mondo, con circa 940 allievi, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. Un’occasione – tra selfie e risate con i bambini – per ribadire la sua visione sulla gestione dei migranti. “In Consiglio dei Ministri insieme a norme molto più dure sui trafficanti di esseri umani – ha ricordato – abbiamo approvato anche un decreto flussi triennale cercando di dare il messaggio che se queste nazioni ci aiutano a combattere le reti dei trafficanti noi diamo dei segnali in termini di flussi regolari ma anche di formazione” e aiuti. Da questo punto di vista, per la premier, il bilancio della trasferta etiope è “ottimo, molto proficuo, molto concreto”. La scuola “Galilei”, per lei, è un esempio: “Il 100% dei ragazzi che escono da queste scuole trovano un lavoro e credo che questa sia la cosa più importante che si può fare per nazioni che fanno grandi sforzi di stabilizzazione e di modernizzazione e che sono fondamentali per la stabilità dell’intera regione. C’è grande voglia di Italia, c’è grande attenzione per la nostra capacità di cooperare in modo non predatorio. Vogliamo lavorare sulle infrastrutture, sull’agricoltura, sul turismo”. Un altro terreno su cui l’Italia può avere un “ruolo” è quello di essere “portavoce” negli organismi multilaterali delle necessità dei Paesi africani. Cosa che Roma sta facendo in primo luogo all’interno dell’Unione europea, in cui la premier vede un cambio di prospettiva. In Africa – ha ribadito – “l’Europa è rimasta indietro” e il terreno “si recupera decidendo e capendo che l’Africa è strategica” perchè “se queste nazioni non vengono sostenute a cascata i loro problemi arrivano da noi. L’Italia, per vicinanza, lo capisce di più ma comincio a vedere un cambio di percezione dell’errore fatto nel momento in cui l’Europa, indietreggiando, ha favorito la presenza di altri attori che possono avere un approccio diverso. Il lavoro che sto cercando di fare è accendere i riflettori”.

Dopo la visita alla scuola Meloni è ripartita per Roma, dove da lunedì la attende il lavoro sui dossier aperti, a partire dalla revisione del Pnrr che deve essere completata entro agosto per l’invio alla Commissione Ue. “Noi rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite. Vogliamo – ha assicurato – fare del nostro meglio per spendere le risorse. Per le modifiche ci prendiamo il tempo necessario per raggiungere il vero obiettivo che non è essere i primi della classe ma usare al meglio le risorse”.

Da Vigne Cappato il primo Vermentino di Gallura rifermentato in bottiglia

Da Vigne Cappato il primo Vermentino di Gallura rifermentato in bottigliaMilano, 15 apr. (askanews) – Nasce il primo Vermentino rifermentato in bottiglia della Gallura. E’ “Nibe” prodotto da Vigne Cappato, giovanissima Cantina di Berchidda (Sassari): un Igt, naturalmente frizzante, non filtrato con una gradazione alcolica 11,5%, figlio di uve vendemmiate precocemente per garantire uve non eccessivamente zuccherine e ancora ricche di acidità naturale.

Al momento della vendemmia del Vermentino di Gallura DOCG Superiore prodotto dalla Cantina (il “Ghjlà”), una parte del mosto, proveniente da uve che hanno perfezionato la maturazione fenolica, dopo la macerazione sulle bucce, viene dedicata alla rifermentazione di “Nibe”. Dopo l’inoculo di lieviti selezionati reidratati e adattati a lungo, la massa tenuta in agitazione viene imbottigliata e tappata immediatamente con tappo a corona. La rifermentazione viene quindi monitorata in bottiglia e si conclude in una ventina di giorni. Il vino riposa poi sui lieviti fino a che non viene stappato. “Non si tratta dunque di un metodo ancestrale, frutto di una sola fermentazione che inizia nel tino e finisce in bottiglia, ma piuttosto di un metodo classico senza sboccatura finale” precisa il fondatore della Cantina, Giovanni Cappato, aggiungendo che “la peculiarità di questo vino, oltre al metodo, è l’utilizzo del mosto macerato sulle bucce per la rifermentazione: è questo lo strumento enologico adottato per ottenere l’obiettivo di produrre un vino fresco e leggero, moderno e cosmopolita, ma pur sempre fedele all’identità straordinaria delle nostre uve di Gallura. Solo così – conclude il 50enne enologo milanese trapiantato in Gallura – ‘Nibe’ riesce ad esprimere pienamente i profumi varietali del Vermentino e tutta la personalità del terroir da cui proviene”.

‘Nibe’ in Gallura significa “neve”: nasce infatti sulle colline alle pendici del Monte Limbara, tra le ultime coltivabili prima del massiccio, dove la neve fa spesso capolino, malgrado si trovino a pochissima distanza dal mare. Qui, a 360 metri di altitudine, la vigna cresce su suoli di origine granitica, terreni franco-sabbiosi molto drenanti e con importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte.

Meloni: grave la fuga di Artem Uss, fare chiarezza sulle anomalie

Meloni: grave la fuga di Artem Uss, fare chiarezza sulle anomalieAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – La fuga di Artem Uss è “sicuramente un fatto abbastanza grave” su cui occorre “fare chiarezza” perchè ci sono state “anomalie”. A margine della visita ad Addis Abeba, in Etiopia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni spiega la linea del governo sul caso dell’uomo d’affari russo, ricercato dagli Usa, evaso dagli arresti domiciliari a Milano nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo.

Quanto avvenuto, ha ammesso Meloni rispondendo ai giornalisti, è “sicuramente un fatto abbastanza grave e al rientro mi riservo di parlarne con Nordio per capire come sono andate le cose. Sicuramente ci sono state anomalie e la principale è la decisione della Corte di Appello di offrire i domiciliari con motivazioni discutibili e mantenerla anche quando c’era una iniziativa di estradizione con un rischio di fuga più evidente. Il ministro Nordio ha fatto bene ad avviare un’azione disciplinare perchè bisogna fare chiarezza”. Comunque, sottolinea, tra gli alleati c’era stato un deficit di informazione. “Noi – sottolinea – non eravamo stati informati a livello di intelligence dalle altre intelligence sulla natura della figura. Noi sapevamo che c’era una richiesta del Dipartimento di giustizia americano legata a una questione di frode fiscale, un’altra materia. Naturalmente un’approfondimento va fatto su questa vicenda”.

Sul caso, però, le opposizioni vanno ancora all’attacco. “Il governo la smetta di fare lo scaricabarile: Nordio venga la prossima settimana in Parlamento a riferire perché è inammissibile che, di fronte al Paese e alla comunità internazionale, nessuno si assuma la responsabilità di quanto accaduto. Ed è imbarazzante lo scaricabarile del governo a cui stiamo assistendo”, accusa il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. Per Riccardo Magi di +Europa deve essere invece la stessa premier a spiegare al Parlamento “come sia stata possibile l’incredibile fuga del cittadino russo ai domiciliari in attesa della estradizione negli Usa, che ha esposto l’Italia ad una figuraccia”.

Il legale: il più assoluto sdegno per le accuse infondate mosse a Berlusconi

Il legale: il più assoluto sdegno per le accuse infondate mosse a BerlusconiMilano, 15 apr. (askanews) – “Non posso che manifestare il mio più assoluto sdegno per quanto è stato pubblicato oggi da varie testate. Sono accuse infondate e offese gravissime che calpestano la storia di un uomo che, oltre ad essere uno dei più grandi imprenditori italiani, ha ricoperto per ben quattro volte il ruolo di Presidente del Consiglio”. Lo fa sapere in una nota l’avvocato di Silvio Berlusconi, Giorgio Perroni, in relazione a quanto apparso su alcune testate a proposito di una presunta foto di Berlusconi con boss mafiosi che sarebbe stata vista dal giornalista Massimo Giletti. “Tutto questo avviene perché la stampa ha in mano documenti che non potrebbero circolare in quanto coperti da segreto istruttorio, senza che peraltro la magistratura si attivi in modo deciso per mettere fine a una fuga di notizie che va avanti da troppo tempo. A tal proposito, ci riserviamo di adire tutte le competenti sedi giudiziarie contro questo uso indegno di informazioni riservate” ha sottolineato l’avvocato Perroni, commentando le indiscrezioni da ambienti giudiziari comparse in questi giorni su alcuni giornali. “Del resto da almeno un quarto di secolo tutte le più assurde accuse di presunta mafiosità contro Silvio Berlusconi si sono sempre dimostrate false e strumentali, tant’è vero che ogni volta gli stessi inquirenti hanno dovuto ammettere che erano infondate, disponendo l’archiviazione di tutti i vari procedimenti penali”, aggiunge il legale. “Ora viene riattivato il circo mediatico, questa volta attorno a una foto spuntata all’improvviso dopo trent’anni, la cui esistenza è smentita dal diretto interessato”.

L’avvocato Perroni sottolinea che “questa fuga di notizie e il clamore mediatico che ne consegue sono ancor più intollerabili – e lo dico in questo caso non solo da avvocato di Silvio Berlusconi, ma anche da cittadino – perché si verificano proprio nei giorni in cui il Presidente è ricoverato e sta combattendo una battaglia molto delicata”. Quanto, si chiede, “dovremo continuare a tollerare un sistema in cui i processi si fanno prima sui giornali che nei tribunali, in violazione della legge e senza alcun rispetto per le persone?”, ha concluso.

Vino, 23 aprile c’è “Giro del Nizza”: tour tra le colline del Monferrato

Vino, 23 aprile c’è “Giro del Nizza”: tour tra le colline del MonferratoMilano, 15 apr. (askanews) – Domenica 23 aprile, l’Associazione produttori del Nizza sarà coinvolta nella realizzazione del “Giro del Nizza”, l’evento organizzato dalla Condotta Slow Food di Alessandria e Colline Nicesi e dall’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato e giunto ormai alla sua undicesima edizione.

“Si tratta di un tour tra le colline Unesco durante il quale è possibile visitare le cantine alla presenza dei produttori che presenteranno i vari Nizza e Nizza Riserva Docg” ha spiegato il presidente dell’Associazione, Stefano Chiarlo, sottolineando che si tratta di “una preziosa occasione per far conoscere il territorio, la denominazione e le singole realtà produttive agli enoappassionati”. L’evento è aperto al pubblico e ogni partecipante è libero di muoversi con i mezzi che preferisce (a piedi, in bicicletta, in moto o in auto) e secondo il personale itinerario, scegliendo in autonomia le cantine che desidera visitare. All’iniziativa partecipano 34 produttori della denominazione Nizza Docg e le Distillerie Berta, produttori di grappa a partire da vinacce Nizza Docg presenti nell’Associazione. Un’occasione dunque per visitare vigne e cantine, avendo uno scambio diretto con i produttori, degustando Nizza Docg abbinato ai prodotti tipici del territorio.

Novità dell’undicesima edizione dell’evento è il “GiroMerenda”, un itinerario previsto per il pomeriggio di sabato 22 aprile, che prevede il passaggio in quattro luoghi significativi all’interno dei 18 comuni del Nizza, dove unitamente a un bicchiere di vino verrà fatto degustare un prodotto del territorio. Venerdì 21 aprile al Foro Boario di Nizza Monferrato, a partire dalle 19 fino alle 22, si svolgerà l’”AperiNizza”, con la possibilità di degustare tutti i 34 Nizza Docg dei produttori partecipanti e assaggiare, dislocati in sette aree di degustazione, prodotti tipici del territorio. Prosegue, inoltre, la tradizione del “PreGiro” che vede coinvolte, prima e dopo il Giro del Nizza, alcune vinerie, particolarmente legate alla manifestazione, che mettono in degustazione i Nizza Docg di tutti i produttori che fanno parte dell’evento.

L’Associazione produttori del Nizza collabora alla realizzazione dell’iniziativa insieme con altri partner: città di Nizza Monferrato, il Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato con il patrocinio della Camera di Commercio Alessandria-Asti.

In Sudan scontri tra esercito e forze paramilitari a Khartoum

In Sudan scontri tra esercito e forze paramilitari a KhartoumRoma, 15 apr. (askanews) – Aerei militari sorvolano Khartoum nel corso dei violenti scontri scoppiati oggi nella capitale e nel nord del Sudan dopo le crescenti tensioni tra i vertici della giunta militare che guida il Paese dal golpe dell’ottobre del 2021.

Le Forze paramilitari di supporto rapido, comandate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo detto Hemetti, attuale vice presidente della giunta, hanno accusato oggi l’esercito, guidato dal generale Abdel Fattah al-Burhan, presidente della giunta, di aver attaccato il loro quartier generale nella zona meridionale di Khartoum, innescando le violenze. Accusa respinta dall’esercito che ha a sua volta puntato il dito contro i paramilitari per l’inizio delle ostilità. Stando a quanto riportato dai media sudanesi, i combattimenti sono iniziati a Soba, a sud di Khartoum, dove si trova la base delle forze di supporto rapido, per poi estendersi alle aree attorno al palazzo presidenziale, al comando dell’esercito e ai quartieri dove si trovano alcune postazioni militari. Scontri sono scoppiati anche nei pressi della base aerea di Merowe, nel nord del Sudan.

Le forze paramilitari hanno subito annunciato di aver preso il controllo dell’aeroporto internazionale di Khartoum, del palazzo presidenziale e della base di Merowe. Ma il portavoce dell’esercito ha bollato come “bugie” tali dichiarazioni. “Le forze ribelli di supporto rapido hanno diffuso bugie sull’attacco alle loro posizioni per coprire la loro rivolta”, ha detto il portavoce dell’esercito, Nabil Abdallah. In una nota, l’esercito sudanese ha poi annunciato “operazioni dell’aviazione” contro i tentativi del “nemico” di prendere il controllo di siti strategici a Khartoum, rivendicando di avere ancora il controllo di “tutte le basi e di tutti gli aeroporti”. Sui social media, diversi utenti hanno pubblicato i filmati che mostrano caccia volare sulla capitale.

“L’aviazione sta distruggendo i campi delle forze di supporto rapido di Taiba e Soba e sta dando la caccia ai membri delle forze paramilitari che stanno tentando di mischiarsi ai civili”, ha precisato l’esercito in una nota. Giovedì scorso, il portavoce dell’esercito aveva ammonito sul rischio di violenze a fronte del dispiegamento “non autorizzato e non coordinato con l’esercito” delle forze di Hemetti nella capitale e vicino alla base di Merowe. Uno sviluppo avvenuto a fronte dello stallo del processo politico in corso per ripristinare un governo civile nel Paese, causato proprio dal mancato accordo sull’integrazione delle Forze di supporto rapido nell’esercito nazionale.

Solo ieri, i leader di tre gruppi armati sudanesi, firmatari dell’accordo di pace di Juba e protagonisti di un’azione di mediazione, avevano annunciato che Hemetti e Al-Burahn erano pronti a risolvere la crisi. “Seguo con attenzione quanto sta succedendo a Khartoum. La nostra Ambasciata, pienamente operativa, ha avvisato i connazionali di restare in casa. L’Unità di Crisi monitora gli sviluppi. Appello al dialogo e a cessare le violenze”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani a proposito dei violenti scontri tra l’esercito e le forze paramilitari in corso in Sudan.

Schlein: nessuno provi a riscrivere la storia antifascista

Schlein: nessuno provi a riscrivere la storia antifascistaRoma, 15 apr. (askanews) – “Mancano pochi giorni al 25 aprile vorrei dire con forza a questo governo, a questa maggioranza e anche alle più alte istituzioni che non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia e di cancellare la memoria antifascista della resistenza al fascismo e alla privazione di libertà che qualcuno oggi ancora cerca di rispolverare facendo del negazionismo”. Lo ha detto Elly Schlein durante un’iniziativa elettorale a Siena.

“Saremo il 25 aprile con tutta la nostra energia perchè abbiamo ancora bisogno di ricordare chi si è sacrificato prima di noi per costruire le basi dello stare insieme e la nostra Costituzione che noi dobbiamo presidiare”, ha aggiunto la segretaria del Pd. Parlando poi del Dl Cutro, la segretaria Pd ha detto “ne abbiamo sentite di ogni sulle politiche migratorie ma è una vergogna che vogliano cancellare la protezione speciale, ci avevano già provato e si era espressa la Corte Costituzionale: vogliono smantellere l’accoglienza diffusa che è l’ unica buona accoglienza perchè coinvolge le comunità locali”.

Quindi parlando del salario minimo “checchè ne dica Giorgia Meloni serve un salario minimo nel nostro paese. In Italia i salari sono troppo bassi. Serve sforzarsi di aumentare i salari lavorare con i sindacati. Saremo lì su questa frontiera” ha detto la segretaria del Pd. Quindi, a proposito del Pnrr ha detto che “ogni giorno c’è un tentativo di distrarre su altri temi da parte della destra di Giorgia Meloni, ma noi ogni giorno li inchioderemo alle responsabilità. Hanno fatto passare sei mesi solo sulla governance del Pnrr mentre rischiamo di perdere soldi che arrivano dall’Ue” ha detto Elly Schlein. “Noi tifiamo Italia e siamo a disposizione per collaborare però dobbiamo segnalare ci preoccupa molto l’andazzo che hanno preso”, ha aggiunto ricordando che “da molti mesi il governo è in carica e manca il del Pnrr che così rischiano di farci sprecare. Stiamo chiedendo chiarezza e al ministro Fitto di venire in aula perchè ci sono grandi ritardi e se non riusciamo ad attuare bene il Pnrr non è solo la credibilità dell’Italia ma è in gioco anche quella dell’Ue che ha fatto una scelta con quegli investimenti”.

Fiera dei vini di Piacenza: nel Comitato Micheloni, Maietta e Tortorelli

Fiera dei vini di Piacenza: nel Comitato Micheloni, Maietta e TortorelliMilano, 15 apr. (askanews) – La Fiera dei Vini, mostra mercato in programma dal 18 al 20 novembre a Piacenza Expo, annuncia il Comitato tecnico istituito per garantire la qualità delle aziende partecipanti. Ne fanno parte Cristina Micheloni, agronoma, ricercatrice e consulente per l’agricoltura biologica nei progetti europei; Antonello Maietta, former president di Ais, giornalista e divulgatore enogastronomico; e Fosca Tortorelli, giornalista, degustatrice e Master sommelier Alma-Ais.

Lo ha annunciato in una nota Piacenza Expò, spiegando che “in nemmeno un mese dall’apertura delle iscrizioni sono oltre 150 le aziende che hanno già fatto richiesta di partecipazione, di cui il 25% sono biologiche”. Non mancherà inoltre un padiglione dedicato agli Artigiani del Cibo, che porteranno da tutta Italia selezionate proposte gastronomiche. “Siamo soddisfatti dell’ottima risposta dei produttori alla Mostra Mercato” ha dichiarato il direttore di Piacenza Expo, Sergio Copelli, spiegando che “ci rende particolarmente felici l’alto numero di aziende vinicole biologiche aderenti, per le quali abbiamo previsto una sezione dedicata, ispirandoci a ‘Millesimé Bio’, fiera internazionale di vini biologici di Montpellier (Francia)”.

La Fiera consente ai visitatori di comprare direttamente dai produttori.