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Tag: Sanremo 2023

Denatalità, Possemato: fenomeno dei paesi più sviluppati

Denatalità, Possemato: fenomeno dei paesi più sviluppatiRoma, 26 ott. (askanews) – “Spesso quando si parla di denatalità, si parla dell’aspetto economico, del futuro incerto, di poca sussistenza alla famiglia, tutto vero, ma poi se guardiamo l’oggettività delle cose ci rendiamo conto che la denatalità è un fenomeno che appartiene ai Paesi più ricchi e sviluppati. Sono molti i fattori incidenti sulla causa, meno di tutti quello dell’incertezza del domani. L’aspetto economico, le spese da sostenere sono fattori importanti (bisogna sostenere la famiglia), ma non sono gli unici; infatti, il calo della denatalità è un problema che ha cause antropologiche, culturali del nostro tempo e della società in cui viviamo, una società che si proietta in una visione egoistica, incentrata sull’IO, ed incapace di declinare il “NOI”. Sin da giovanissimi, i ragazzi si preoccupano della performance, di realizzarsi nella vita, non si considera il figlio come ricchezza, non si investe sui figli perché tolgono lo spazio e il tempo alla costruzione del proprio percorso, e nel caso delle donne, sempre più spesso, ci si ricorda troppo tardi del desiderio di maternità. Manca nei giovani la visione del futuro proiettata in un progetto di procreazione, di genitorialità. Come se si fossero dimenticati dell’istinto alla procreazione che è l’unico, vero e naturale istinto che gli appartiene. Dobbiamo lavorare in modo sistemico sul tessuto sociale e culturale. Viviamo un tempo di grandi incertezze, nascono nuovi conflitti, ma il figlio è una speranza; anche durante le guerre passate si facevano più figli rispetto ad oggi, il figlio conferma la fiducia nella vita che continua, che non sminuisce la coppia. Educare i nostri giovani al sentimento ed avvalerci del sistema scolastico per farlo in modo corretto”.

Lo ha detto Donatella Possemato, Presidente di Imprese per la Vita Onlus, a margine del del Salone della Giustizia. “Prestare attenzione alla condizione della donna, oggi proiettata nel mondo del lavoro e protagonista in molti contesti. Nonostante l’evoluzione dei tempi, quando la donna decide di avere un figlio, si trova ancora di fronte a scelte che la penalizzano (scelta tra carriera e figli). In una società dove spesso la coppia è lontana dalla famiglia di origine, e non ci sono i nonni ad aiutare, la gestione di un figlio può risultare difficile laddove non c’è un welfare che sostiene la famiglia. In Italia le donne hanno il primo figlio dopo i 32 anni, età in cui una donna si inserisce/cresce nel lavoro: per fortuna ci sono sempre più aziende anche in Italia che si organizzano per le loro dipendenti-mamme; è chiaro che un welfare attivo è fondamentale, ma prima di intervenire sulla coppia, dobbiamo partire da educare i giovani di oggi affinché arrivino ai 30 anni con il desiderio di fare figli, consapevoli dell’istinto alla genitorialità che è insito nell’uomo”, ha aggiunto.

Per Possemato una “donna che è anche mamma al governo è un segnale importante. Mi auguro che il nostro premier, che ha a cuore il problema della natalità, possa anche confrontarsi con le esperienze reali sul campo, non si può pensare di invertire questa triste tendenza intervenendo soltanto con i sussidi economici alle famiglie (seppure necessari), confrontarsi con chi vive queste esperienze quotidianamente ed ha una chiara visione e misura di quanto le misure a supporto della natalità debbano essere congiunte”. Necessario, segnala ancora Possemato, “prestare attenzione alla condizione della donna, oggi proiettata nel mondo del lavoro e protagonista in molti contesti. Nonostante l’evoluzione dei tempi, quando la donna decide di avere un figlio, si trova ancora di fronte a scelte che la penalizzano (scelta tra carriera e figli). In una società dove spesso la coppia è lontana dalla famiglia di origine, e non ci sono i nonni ad aiutare, la gestione di un figlio può risultare difficile laddove non c’è un welfare che sostiene la famiglia. In Italia le donne hanno il primo figlio dopo i 32 anni, età in cui una donna si inserisce/cresce nel lavoro, per fortuna ci sono sempre più aziende anche in Italia che si organizzano per le loro dipendenti-mamme; è chiaro che un welfare attivo è fondamentale, ma prima di intervenire sulla coppia, dobbiamo partire da educare i giovani di oggi affinché arrivino ai 30 anni con il desiderio di fare figli, consapevoli dell’istinto alla genitorialità che è insito nell’uomo. Ci sono misure intraprese da aziende illuminate che hanno incentivato il lavoro per le madri, congedo maternità (smart working), spazio biberon in azienda, tutte iniziative che dovrebbero essere incentivate dallo Stato, e lo Stato dovrebbe sostenere l’impiego di personale che si occupi dei bambini in questi spazi mentre le mamme lavorano. Le aziende che si organizzano in questa maniera andrebbero premiate”.

Usa, Stagione Teatro alla Scala sbarca a New York e Washington

Usa, Stagione Teatro alla Scala sbarca a New York e WashingtonNew York, 26 ott. (askanews) – Washington e New York sono state le due tappe negli USA del ciclo di presentazioni internazionali della Stagione 2023-2024 del Teatro alla Scala di Milano, che si aprirà il 7 dicembre con il Don Carlo di Verdi diretto da Riccardo Chailly con la regia di Lluís Pasqual.

La conferenza stampa a Washington, ospitata dall’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia, mercoledì sera ha seguito quella del 24 ottobre a New York presso il Consolato Generale. analoghe presentazioni si sono tenute a Vienna, Zurigo, Parigi e Berlino, proseguendo la stretta collaborazione del teatro con le sedi diplomatiche italiane nel mondo. L’ambasciatrice italiana Mariangela Zappia ha accolto con entusiasmo la nascita “della Teatro alla Scala Association of America, un passo importante che contribuira’ a cementare ancora di piu’ lo straordinario legame del Teatro con questo Paese”.

Il Sovrintendente Dominique Meyer ha commentato che le presentazioni “hanno permesso di far conoscere non soltanto la nostra Stagione di opera, balletto e concerti, ma anche la conclusione del progetto di ristrutturazione firmato da Mario Botta”, oltre allo sviluppo della piattaforma streaming LaScalaTv, “alla quale da gennaio sarà possibile abbonarsi”.

Riforme, Casellati: testo in Cdm venerdì prossimo

Riforme, Casellati: testo in Cdm venerdì prossimoMilano, 26 ott. (askanews) – Non più martedì, come previsto, ma venerdì prossimo: dovrebbe essere questa la data per la presentazione in Cdm della riforma della forma di governo. Lo ha detto la ministra per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Casellati, al Salone della Giustizia. “Mi aspetto di portare la riforma della forma di governo nel Cdm di venerdì prossimo, per poi iniziare l’iter parlamentare, sede di un dibattito ancor più approfondito. Io sono ottimista”, ha detto la ministra.

La Bce arresta la corsa al rialzo sui tassi e ritrova l’unanimità

La Bce arresta la corsa al rialzo sui tassi e ritrova l’unanimitàRoma, 26 ott. (askanews) – Dopo la più aggressiva e prolungata stretta monetaria della sua storia, la Banca centrale europea ha finalmente deciso una pausa sui rialzi dei tassi di interesse per l’area euro. E dopo mesi di crescenti diverbi, su questa decisione il Consiglio direttivo ha ritrovato l’unità (la scelta è stata unanime).

Con ogni probabilità a questo ha contribuito anche il clima “caloroso ed emozionato” attorno al commiato del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che “dopo 12 anni di onorato servizio era al suo ultimo Consiglio direttivo”, come ha raccontato la presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa post direttorio. L’istituzione ha confermato il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4,50% e al 4% quello sui depositi, che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa Bce. Invece non è stata nemmeno discussa, come riferito dalla presidente, l’ipotesi (che pure era circolata anche tra gli analisti) di rivedere i propositi di rinnovare fino alla fine del 2024 gli stock di titoli accumulati con il piano anticrisi Pepp. Questa scadenza è stata invece confermata.

Le decisioni sono in linea con le attese e le successive spiegazioni Lagarde, in definitiva, non hanno offerto veri elementi in più. La presidente ha voluto allontanare le speculazioni sui tempi dei futuri tagli ai tassi di interesse: qualunque discussione in tal senso “sarebbe totalmente prematura”. Invece ha voluto rimarcare che il fatto che la Bce confermi oggi tassi “non significa che non gli alzeremo più”. Ma in realtà questo è proprio quello che si attendono in molti. Mentre quasi nessun analista, salvo in caso di inattesi e brutali shock al rialzo dell’inflazione, sembra dare credito alla possibilità di altri aumenti.

Semmai si tratterà di vedere quanto a lungo la Bce lascerà questo livello di tassi di interesse che comunque è ritenuto restrittivo e che sta avendo un crescente effetto deprimente, come riconosciuto dallo stesso Consiglio, sui livelli di domanda nell’eurozona. Per l’economia la Bce si attende debolezza per il resto dell’anno e poi un progressivo miglioramento “negli anni futuri”, con il calo dell’inflazione che in parallelo dovrebbe favorire un recupero di potere di acquisto delle famiglie. Alla presidente sono state rivolte domande anche riguardo ai livelli raggiunti dal differenziale dei titoli di Stato dell’Italia rispetto a quelli della Germania sulla scadenza decennale, lo “spread” oltre 200 punti base. Ha risposto in maniera indiretta: la Bce intende garantire “una trasmissione appropriata” della sua politica monetaria in tutti i paesi dell’unione valutaria “e abbiamo tutti gli strumenti per assicurarci che accada”, ha detto.

Oggi il consiglio si è riunito in trasferta ad Atene, una consuetudine che vede ogni anno, un volta l’anno, la riunione tenersi a turno in uno dei paesi dell’unione valutaria. La prossima riunione è calendarizzate il 14 dicembre e in quella occasione verranno anche aggiornate le previsioni economiche sull’inflazione. A quel punto si vedrà in quali termini i tecnici della Bce valutino l’eventuale impatto delle tensioni che si sono scatenate in Medioriente a causa dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele e delle rappresaglie delle forze israeliane. A dicembre al posto di Visco al Consiglio ci sarà Fabio Panetta, che dal primo novembre sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia e che lascerà il comitato esecutivo della Bce, in cui gli subentrerà Piero Cipollone, vice direttore generale uscente di Bankitalia. Facendo chiaramente capire di chi stesse parlando, senza mai nominarlo direttamente, Lagarde ha tributato un affettuoso saluto a Visco. “Il livello di calore, di emozione e di ringraziamento che gli è stato dimostrato, e la sua risposta, hanno ricordato a tutti noi che sebbene a volte non concordiamo, peraltro oggi abbiamo deciso in maniera unanime, ma sebbene possiamo dissentire in alcune situazioni, ci sta questo nostro obiettivo comune, abbiamo una elevata qualità di dibattito” in cui “anche il dissenso” va considerato un contributo prezioso. (di Roberto Vozzi).

Export, Zoppas (ice): cresce nonostante difficolta’

Export, Zoppas (ice): cresce nonostante difficolta’Roma, 26 ott. (askanews) – “Oggi stiamo vivendo un periodo particolare, segnato dagli eventi recenti e da una serie di sfide che ci portiamo dietro dagli ultimi tre anni – la pandemia, i suoi effetti a catena, e le turbolenze politiche innescate dai conflitti internazionali – che hanno influenzato produzione, esportazioni e investimenti. Nonostante questi ostacoli, l’export italiano è comunque riuscito a ottenere risultati significativi, toccando nel 2022 la soglia di 620 miliardi, in netta crescita rispetto ai poco più dei 450 miliardi (480mld) del 2017”. Lo ha dichratato il Presidente di ICE, Matteo Zoppas, intervenuto questa mattina alla presentazione del Rapporto Estero 2023 dell’OICE (Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica).

“Un risultato – ha sottolineato Zoppas – che non è dovuto solo all’inflazione, ma anche e soprattutto all’aumento di volumi delle esportazioni, alla resilienza degli imprenditori e del marchio Made in Italy. In questo scenario, un player importante è sicuramente il comparto dell’architettura e dell’ingegneria, settore che lavora spesso “dietro le quinte” ma che possiede un know how d’eccellenza, elemento chiave per tutto il “ben fatto” italiano. Tale settore, infatti, sta dimostrando un notevole sviluppo, che si prevede crescerà ulteriormente nel 2023: secondo il Rapporto Estero OICE, le aziende registreranno una crescita dell’export del 30% sul 2022, toccando così la cifra di 2 miliardi di euro. Un aumento guidato soprattutto dall’interscambio con Medio Oriente e Africa, aree geografiche sempre più prioritarie per le nostre attività all’estero”. Secondo Zoppas “in questo scenario, un tassello fondamentale è proprio la partnership consolidata tra ICE e OICE, basata principalmente su iniziative di promozione e formazione. Delle attività verso le quali gli imprenditori mostrano grande soddisfazione, come confermato dai dati del Rapporto stesso: il 93% delle aziende ritiene di grande importanza l’impatto delle iniziative condotte non solo da ICE, ma anche da tutti gli attori del Sistema Paese, come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, SACE, SIMEST e Cdp. Assieme a loro e al Governo, ci impegniamo affinché questo non sia un punto d’approdo per le imprese, ma l’inizio di un nuovo percorso di crescita”.

Manovra, Cgil e Uil: scioperi e manifestazioni dal 17 novembre

Manovra, Cgil e Uil: scioperi e manifestazioni dal 17 novembreMilano, 26 ott. (askanews) – Decisa da Cgil e Uil una mobilitazione con scioperi di 8 ore e manifestazioni su base territoriale e regionale a partire dal 17 novembre contro la manovra e le politiche economico e sociali del Governo.

“Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate, dando seguito ai mandati ricevuti dai propri rispettivi Organismi statutari e dopo gli ultimi confronti di carattere organizzativo interni ai due singoli sindacati – si legge in una nota -, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita, per il prossimo mese, a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale”. La mobilitazione sarà articolata sulla base delle seguenti indicazioni organizzative: venerdì 17 novembre, 8 ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto e di tutto il pubblico impiego sciopereranno sempre per 8 ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale. Il 20 novembre a scioperare sarà la Sicilia, mentre la Sardegna dovrebbe scioperare il 27. Venerdì 24 novembre, le 8 ore o l’intero turno di sciopero riguarderanno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord. Infine, venerdì 1 dicembre a incrociare le braccia per 8 ore o per l’intero turno saranno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud.

E-Shore ed EnerMia prima operazione aggregazione operatori mobilità elettrica

E-Shore ed EnerMia prima operazione aggregazione operatori mobilità elettricaRoma, 26 ott. (askanews) – Con l’aggregazione dei due player E-Shore Srl ed EnerMia Srl si consolida l’obiettivo di impegno e diffusione della mobilità elettrica integrata sul panorama italiano.

L’aggregazione rappresenta un ulteriore passo nella direzione di crescita e capillarizzazione di una rete nazionale di stazioni di ricarica Quick e Fast charge, punti di forza della proposta di valore delle due società. E-Shore e Enermia, che si qualificano entrambe come Charging Point Operator (CPO) e eMobility Service Provider (EMSP), conferiscono le rispettive competenze per affrontare le sfide del mercato con l’ambizione di diventare il primo player indipendente sul panorama italiano. In seguito all’aggregazione nascerà un player indipendente con oltre 750 punti di ricarica a portafoglio localizzati nel 70% delle regioni italiane. Sulle ragioni della nuova aggregazione interviene anche il Ceo di EnerMia Flavia Samorì che afferma: “Con questa operazione si conclude un percorso ricco di soddisfazioni che in pochi anni ha trasformato EnerMia da essere un’idea embrionale a diventare una realtà consolidata e riconosciuta a livello nazionale. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di collaboratori ed amici che hanno creduto con entusiasmo nell’iniziativa, condividendone la mission e con la volontà di essere co-protagonisti insieme a me nel cambiamento. Oggi nasce una nuova realtà, uno step necessario per continuare a distinguersi in questo mercato e per portare avanti i valori che da sempre ci hanno caratterizzato”.

Di realtà dinamica e competitiva parla invece Marco Mele, Ceo di E-Shore: “Siamo lieti di aver concluso questo importante passo con EnerMia, a conferma del nostro impegno concreto per lo sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità elettrica non solo tramite crescita organica ma anche attraverso aggregazioni con player strategici già riconosciuti a livello nazionale”. L&B Partners S.p.A. ha supportato E-Shore in qualità di financial advisor in tutte le attività prodromiche alla realizzazione della partnership, dall’elaborazione del modello economico finanziario al coordinamento delle attività di due diligence fino alla negoziazione e strutturazione, per quanto concerne gli aspetti economico-finanziari, dell’operazione con un team composto dal partner Cristian Pulitano e dall’analyst Lorenzo Sneider.

L&B Partners Avvocati Associati STA a r.l. ha assistito E-Shore in qualità di legal advisor in tutte le fasi del deal, dalla strutturazione dell’operazione, alla due diligence alla negoziazione ed esecuzione della documentazione contrattuale, con un team guidato dai partner Davide Pelloso (per gli aspetti corporate) e Bartolo Cozzoli (per gli aspetti pubblicistici) e composto dagli special counsel Giulia Paternostro e Vincenzo Telera, dal senior associate Davide Dotti Currao e dall’associate Umberto Biga. I profili IP sono stati curati dal partner Valentina Bonomo e dal counsel Elena Ronda.

Sanchez propone una conferenza internazionale sulla soluzione a 2 Stati

Sanchez propone una conferenza internazionale sulla soluzione a 2 StatiRoma, 26 ott. (askanews) – Il premier spagnolo uscente e presidente di turno dell’Unione Europea, Pedro Sanchez, ha proposto la celebrazione entro sei mesi di una conferenza internazionale di pace che riconosca la soluzione a due Stati in linea con le risoluzioni dell’Onu e metta fine al conflitto israelo-palestinese: è quanto riporta il quotidiano spagnolo Diario.es. “È il momento di mettere nel mirino una soluzione politica di un conflitto che ristagna ormai da molti anni senza una chiara soluzione”, che dia “un orizzonte di futuro” alla popolazione palestinese e “sicurezza” a Israele, ha spiegato Sanchez prima dell’inizio dei lavori del Consiglio Europeo in corso a Bruxelles.

Sanchez, che ha riconosciuto come “resti molto lavoro da fare” per tradurre la proposta in realtà, ha inoltre deplorato che la bozza di conclusioni finali del vertice “non contenga in quanto tale” la richiesta di una pausa umanitaria nei bombardamenti su Gaza.

Cina, conferma default Country Garden su debito offshore 15 mld Usd

Cina, conferma default Country Garden su debito offshore 15 mld UsdRoma, 26 ott. (askanews) – Lo sviluppatore immobiliare cinese in crisi Country Garden Holdings non ha rispettato l’obbligo di effettuare il pagamento di interessi di 15,4 milioni di dollari, dovuto il 18 ottobre, su un’obbligazione denominata in dollari Usa. L’ha confermato l’arbitro globale del settore creditizio in una decisione emessa oggi, ripresa da Nikkei Asia.

I Comitati per la Determinazione dei Derivati di Credito hanno risposto a una domanda posta da un partecipante anonimo al mercato, che cercava di determinare se si fosse verificato un “mancato pagamento di un evento creditizio rispetto a Country Garden Holdings”. Il comitato dell’International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha pubblicato giovedì una nota riguardante la decisione sul suo sito web. Lo stato del caso rimane “in corso”. La scadenza del 18 ottobre ha fatto seguito a un periodo di grazia di 30 giorni.

L’appello al comitato potrebbe innescare un pagamento in credit default swap (CDS), uno strumento finanziario che consente agli investitori di scambiarsi reciprocamente i rischi di credito, compreso un evento di default. Il comitato è istituito per applicare le regole e le definizioni dei CDS su casi specifici per prendere “decisioni fattuali e basate sull’evidenza su eventi di credito e altre questioni”, secondo il suo sito web.

Country Garden, insieme a China Evergrande Group, è al centro della crisi immobiliare in corso in Cina. Il costruttore con sede nel Guangdong ha dichiarato il 18 ottobre che “non è in grado di far fronte in tempo a tutti gli obblighi di rimborso del suo debito estero”. La società non ha specificato se ciò includa il pagamento degli interessi sulle obbligazioni in dollari. La compagnia ha registrato una perdita netta di 48,9 miliardi di yuan (6,7 miliardi di dollari) nei primi sei mesi di quest’anno.I suoi debiti in essere sotto forma di titoli senior, obbligazioni convertibili, obbligazioni societarie e prestiti bancari e di altro tipo ammontavano a 257,9 miliardi di yuan (35,2 miliardi di dollari) alla fine di giugno, con 108,7 miliardi di yuan (14,8 miliardi di dollari) da pagare entro un anno. La società disponeva di liquidità e mezzi equivalenti per 101,1 miliardi di yuan (13,8 miliardi di dollari).

Conserve ittiche:-5,2% volumi tonno sott’olio, export -12,8% in I semestre

Conserve ittiche:-5,2% volumi tonno sott’olio, export -12,8% in I semestreMilano, 26 ott. (askanews) – Inflazione e aumento continuo dei costi produttivi hanno fatto sentire i propri effetti anche sulle conserve ittiche, un settore che conta circa 1.500 addetti. Nel 2023, il mercato ha registrato un calo di volumi, soprattutto nella prima parte dell’anno. In particolare, il mercato del tonno sott’olio in confezioni inferiori ai 300 grammi, nel progressivo a settembre 2023 ha segnato un -5,2% in volume verso lo stesso periodo dell’anno precedente, un dato che per effetto dell’inflazione diventa un +8% a valore (Fonte: dati IRI Circana al 01/10/2023 superfici Super+Iper+Libero Servizio, sono esclusi i discount e le superfici minori). Tuttavia negli ultimi periodi si sono registrati positivi segnali di ripresa, con mesi in pari, o addirittura leggermente superiori rispetto ai corrispondenti dello scorso anno.

Per quanto riguarda l’export, nel primo semestre 2023, ha registrato una quota di 14,5 mila tonnellate una contrazione del 12,8% sullo stesso intervallo del 2022 mentre le importazioni si sono attestate a 53,8 mila tonnellate (+3,8%). “In un anno difficile come il 2023, segnato da uno shock inflazionistico quasi senza precedenti, i mercati hanno perso volumi, soprattutto nella prima parte dell’anno – afferma il neo Presidente Valsecchi – Il dato confortante è che negli ultimi periodi le negatività si stanno mitigando. Possiamo ben sperare in un continuo miglioramento delle performance dell’intero comparto, anche se l’incertezza e la tensione sui costi di produzione e la conseguente inflazione rimangono elevate. Apprezzo molto il lavoro del mio predecessore Simone Legnani e lo ringrazio per l’importantissimo contributo svolto in questi ultimi anni. Intanto un primo segnale positivo è aver ottenuto dalla Commissione europea la revisione del regolamento in tema di aiuti ‘de minimis’, superando la disparità di trattamento in essere finora”.

L’industria del tonno in scatola, che guida la produzione e il consumo del comparto nel 2022 aveva registrato una produzione nazionale di 77.411 tonnellate (-7,70% sul 2021) e un volume del prodotto totale disponibile per il mercato italiano di 150.660 tonnellate (-5% sul 2021), per un consumo pro-capite di circa 2,55 chili all’anno. I consumi sul canale retail (grande distribuzione organizzata + discount), tuttavia, hanno sostanzialmente tenuto. Il valore totale di mercato, che include tutti i canali, nel 2022 è di circa 1,55 miliardi di euro (+11,91% sul 2021) mentre le esportazioni hanno raggiunto quota 31.824 tonnellate con un calo del 4,47%. Includendo anche le altre conserve ittiche, il fatturato stimato 2022 è di circa 1,875 miliardi di euro (+5,33% sul 2021). Nel 2022 i costi di produzione sono aumentati mediamente del 20-30%, di questi, solo la metà è stata assorbita dalla gdo con relativa contrattazione, la restante parte è stata assorbita dalle aziende. A fronte degli incrementi dei costi dell’ultimo anno, Ancit ha chiesto in diverse occasioni aiuto alle istituzioni per superare la penalizzazione che fino ad oggi ha colpito le industrie che trasformano e commercializzano prodotti ittici in materia di aiuti di ‘stato de minimis’. Oggi la disparità di trattamento è sanata e, a partire dal 25 ottobre, anche le industrie che trasformano e commercializzano prodotti della pesca e dell’acquacoltura possono beneficiare degli stessi massimali previsti per le altre imprese. Ancit sta ora lavorando per l’adeguamento del temporary framework Ucraina in forma retroattiva.

Un ulteriore elemento di criticità che penalizza il comparto è il cambiamento climatico: la scarsezza di piogge che ha colpito l’Europa per il secondo anno consecutivo, ha determinato un raccolto di olive ridotto, con ripercussioni sulla disponibilità di olio di oliva con conseguente incremento del prezzo che oscilla tra i 7,5 e i 9 euro al chilo (Fonte: Ismea – quotazione ottobre 2023). Prezzo praticamente raddoppiato negli ultimi 12 mesi.