Pista di Bob in Italia, Malagò: “La palla passa al governo”Roma, 26 ott. (askanews) – Giorni cruciali per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e affinché la pista olimpica di bob, slittino e skeleton rimanga in Italia. Entro la fine della prossima settimana dovranno essere ultimate le valutazioni sull’impianto di bob di Cesana, abbandonato nel 2011 ma riavviabile a fronte di una spesa di 34 milioni di euro. L’alternativa low-cost sarebbe quella di Cortina, ma, al momento, il presidente del Coni, Gianni Malagò, propende fortemente per la prima. Anche per trasformarla, nel prossimo futuro, in un centro federale altamente specializzato. Ne ha parlato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. “È possibile che la pista resti in Italia, ma non sarebbe serio aggiungere altro – ha dichiarato Malagò -. Il CIO non ci ha chiesto di affittare una pista all’estero. Siccome non abbiamo un impianto esistente e funzionante, sarebbero a favore dello spostamento all’estero”. “Alla candidatura – dice Malagò – abbiamo presentato un Masterplan grazie al quale abbiamo vinto. Se potessimo rispettarlo sarebbe la cosa migliore. Ma sono subentrati fattori che non dipendono dal mondo dello sport e dovremo trovare la soluzione indicata dal CIO: quella di una pista esistente e funzionante. Cesana esiste. Ora serve qualcuno che si incarichi di farla diventare funzionante. Tocca al Governo, attraverso la società incaricata a realizzare le opere che è la Simico, decidere entro la fine della prossima settimana. Sarà poi il cda della Fondazione a deliberare la decisione per comunicarla al CIO entro la fine di novembre”. Sul trasferimento del laboratorio olimpico antidoping dice: “Importante decidere subito altrimenti richiamo altra brutta figura”. Su Fagioli, Zaniolo e Tonali: “Sono ragazzi che hanno tutto Giovani, Noia frustrazioni? Non generalizziamo”. A Binaghi risponde: “Negli ultimi tempisi è comntraddistijnto per uno stile di aggressione verbale poco educato. Dice di non avere interferenxe politiche ma la sua vicepresidente, Chiara Appendino, è l’ex sindaco di Torino e l’ex sottosegretario Valente e il responsabile della federtennis per i rapporti istituzuionali”. Malagò fa anche il punto sui qualificati per PArigi. “Abbiamo tutto il tempo per conquistare i pass. Quelli che lo hanno già incassato sono atleti di grande qualità con possibilità di medaglia. Onestamente non siamo contenti della situazione degli sport di squadra, ma sono fiducioso che entro la prossima estate almeno le due pallavolo e le due pallanuoto rientreranno nel gruppo. Piuttosto ho letto le previsioni della Nielsen che ci vedono a 52 medaglie. Ma è meglio tenere i piedi per terra”. Su un presunto battibecco con il sindaco di Milano Sala dice: “Non ci sono problemi tra noi. È vero che scherzando ho parlato di un coniglio nel cilindro proponendo al Veneto alcune gare dei Giochi Invernali Giovanili 2028 di Lombardia e Trentino. È vero che Zaia mi ha risposto che si tratta di un criceto più che di un coniglio. Ma scherzavamo e credo che abbia apprezzato la mia proposta malgrado il problema investa di Enti Locali”.
Manovra, Lollobrigida: emendamenti Fi? Si discuterà con serenitàGenova, 26 ott. (askanews) – “La manovra va in Parlamento dove ci saranno tutti gli spazi per poter discutere, come è normale che sia. Le forze politiche hanno la possibilità di proporre. E’ evidente che c’è una fase nella quale la proposta può diventare immediatamente un’azione, oppure si può programmare di realizzarla in condizioni economiche migliori. Si discuterà con grande serenità come avviene dall’inizio del mandato del centrodestra”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, rispondendo, a margine dell’assemblea annuale dell’Anci, ad un giornalista che gli chiedeva se i tempi per il via libera alla manovra potrebbero allungarsi a seguito delle dichiarazioni del vicepremier Antonio Tajani che non esclude che Forza Italia possa presentare degli emendamenti sulla cedolare secca.
Anci, Decaro: da Mattarella a Meloni riconosciuta centralità sindaciGenova, 26 ott. (askanews) – “In questi tre giorni abbiamo ascoltato il presidente Mattarella, il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, i ministri del governo, i sottosegretari, il Commissario europeo, il presidente della Cei e tutti hanno riconosciuto la centralità del ruolo del sindaco nel sistema democratico istituzionale del nostro Paese ma anche l’importanza del nostro lavoro quotidiano con le piccole responsabilità, le grandi responsabilità che affrontiamo ogni giorno”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel discorso conclusivo dell’Assemblea annuale dell’Anci, a Genova.
Agrintesa: in 2022-23 bilancio consolidato gruppo 359 mln (+11%)Roma, 26 ott. (askanews) – Un bilancio consolidato di gruppo che raggiunge i 359 milioni di euro (+11%), un patrimonio netto a 140 milioni con risultati positivi sia per il reparto ortofrutticolo che per quello vitivinicolo e un valore della produzione che si attesta a 323 milioni di euro. E’ stato approvato ieri all’unanimità dalle assemblee separate dei soci il bilanci di Agrintesa relativo dell’esercizio 2022-2023 (chiuso al 30/4/2023).
Tornano a crescere gli investimenti che superano quota 15 milioni, dopo la contrazione registrata nel biennio precedente e legata alla riduzione dei volumi conferiti dai soci colpiti da avversità climatiche senza precedenti. Sul fronte energetico, l’esercizio 2022/2023 ha visto l’implementazione degli impianti fotovoltaici sugli stabilimenti della cooperativa, con l’obiettivo di raggiungere una potenza superiore ai 9.500 KW e coprire circa il 30% del fabbisogno energetico di Agrintesa attraverso fonti rinnovabili e pulite.
Sul fronte dei conferimenti, le difficoltà produttive legate agli effetti del cambiamento climatico nel 2022 sono state meno rilevanti dei due difficili anni precedenti e del pesantissimo 2023 che la cooperativa e i propri soci stanno affrontando: in questo contesto, il bilancio approvato ha attestato il conferimento dei soci a una prevalenza del 93,3% dei volumi complessivi gestiti, pari a 248.000 tonnellate per il comparto ortofrutticolo e 156.000 per quello vitivinicolo.
Sanità, Pella (Anci): mi auguro presto il ministero del BenessereGenova, 26 ott. (askanews) – “La sanità deve essere aiutata in questo momento difficile anche perché la pandemia ha evidenziato quanto sia importante e centrale il ruolo della salute pubblica nel rapporto con gli enti locali come primi interlocutori istituzionali. Ha ragione il ministro della Salute quando dice che bisogna investire nella salute pubblica e sulle città e, senza mancare di rispetto ai governatori, credo anche che il tema sia quello della prevenzione e degli stili di vita da mettere in campo, attraverso svariate azioni, dallo sport alle scuole, al contrasto delle obesità e diabete. Mi auguro che ci sia a breve un ministero del benessere, sarebbe un sogno da realizzare”. Così Roberto Pella, sindaco di Valdengo e vicepresidente vicario dell’Anci, nel corso della 40 Assemblea annuale dell’Associazione dei Comuni a Genova.
Falcomatà di nuovo sindaco: abuso ufficio colpisce tutta comunitàGenova, 26 ott. (askanews) – “Era doveroso essere qui perché i sindaci assieme ai miei concittadini e alla mia famiglia non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto e la loro fiducia in questi lunghi, interminabili e incomprensibili in questi quasi due anni di sospensione, quindi era un modo per ringraziarli, riabbracciarli e vedere questo in qualche modo come un nuovo inizio per tutti”. Così Giuseppe Falcomatà, a margine dell’Assemblea dell’Anci a Genova, nella sua prima uscita da sindaco dopo che ieri la Cassazione ha annullato la condanna per abuso d’ufficio, permettendogli di tornare a fare il primo cittadino di Reggio Calabria.
Per Falcomatà l’abuso d’ufficio “non colpisce solo il sindaco eletto ma tutta la comunità che lo ha eletto e visto in lui chi può rappresentare al meglio i loro sogni, le loro ansie e le loro speranze e tradurli in fatti amministrativi concreti. La riflessione vera da fare è che bisogna consentire ai sindaci di fare i sindaci senza che questo i generi la paura della firma perché avere paura è un sentimento che il sindaco non si può permettere di provare”. A chi gli chiedeva cosa si sente di dire ai sindaci riuniti in assemblea a Genova Falcomatà ha risposto: “Ho capito qual è la vera differenza tra fare il sindaco ed essere sindaco: essere sindaci è qualcosa di indipendente dal portare la fascia tricolore perché quella fascia continuiamo a sentirla addosso anche quando non la indossiamo. Per quanto mi riguarda farò il sindaco per i prossimi tre anni ma mi sentirò sindaco per sempre”.
Le truppe di Israele a Gaza, prove d’invasione. Ma sugli ostaggi di Hamas si trattaRoma, 26 ott. (askanews) – Truppe e carri armati israeliani hanno lanciato questa notte un breve raid di terra nel Nord di Gaza, colpendo diversi obiettivi del gruppo estremista palestinese Hamas, in modo da “preparare il campo di battaglia” per la vasta operazione di terra attesa da giorni, poi rimandata, e ieri sera dichiarata pronta e con una data certa, seppur non specificata, dal premier Benjamin Netanyahu. L’incursione è stata confermata dalle Forze di difesa israeliane negli stessi minuti in cui il quotidiano Haaretz ha rilanciato indiscrezioni su trattative avanzate per il rilascio di “un cospicuo numero di ostaggi”. Un’eventualità che, secondo il giornale, potrebbe realizzarsi addirittura “entro i prossimi due giorni, forse anche prima, a seconda di come andranno i colloqui in corso” mediati dal Qatar. Stando a una stima dell’Idf, le persone trattenute con la forza da Hamas sarebbero 224, tra cui numerosi bambini, di cui il governo ha diffuso nomi e fotografie.
Nell’operazione notturna, i carri armati e la fanteria delle forze armate israeliane hanno colpito numerose cellule terroristiche, infrastrutture e postazioni di lancio di missili anticarro. L’incursione è stata breve e, una volta realizzati tutti gli obiettivi del raid, le truppe hanno fatto ritorno in territorio israeliano, ha precisato l’Idf. D’altra parte, i soldati dello Stato ebraico hanno fatto fuoco anche su Khan Younis e Gaza, dove l’aviazione israeliana secondo fonti mediche della Striscia ha preso di mira un complesso di edifici, facendo almeno 17 vittime, decine di feriti e un numero imprecisato di dispersi sotto le macerie. Il ministero della Sanità del territorio controllato da Hamas ha affermato che oltre 6.500 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio delle ostilità. Intanto, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, ha lanciato un allarme sull’esaurimento – probabile entro oggi – delle scorte di carburante. Una circostanza che minaccia di peggiorare ulteriormente la crisi umanitaria nel territorio palestinese con 2,3 milioni di residenti (e circa 1,4 milioni sfollati dalle proprie case dopo il 7 ottobre). “Le persone si trovano di fronte a scelte impossibili: non ci sono luoghi sicuri a Gaza”, ha confermato d’altra parte Lynne Hastings, coordinatrice delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari a Gaza. Gli ospedali nella Striscia, rimasti a corto di carburante, hanno cominciato a trattare solo casi di emergenza. Ora sono “in uno stato di completo collasso”, secondo Mohammed Abu Selmeya, direttore del più grande centro ospedaliero di Gaza, l’Al-Shifa. L’Organizzazione mondiale della sanità si è detta “fortemente preoccupata” per le condizioni degli ostaggi catturati da Hamas ed ha chiesto il loro rilascio immediato e l’accesso urgente a ciascuno di loro, assieme alla fornitura di cure mediche. “C’è un impellente bisogno che i sequestratori degli ostaggi forniscano segni di vita, prove di assistenza sanitaria e il rilascio immediato, per motivi umanitari e sanitari, di tutte le persone rapite”, ha affermato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Nelle stesse ore, fonti israeliane e straniere hanno riferito ad Haaretz che sarebbero in corso trattative avanzate per il rilascio di un numero significativo di ostaggi, rilascio che potrebbe essere effettuato “entro pochi giorni”, “due o forse anche meno”. Non si conosce ancora con esattezza, in questo momento, quanti prigionieri sarebbero coinvolti. I funzionari di Israele e del Qatar, che sta mediando con il movimento estremista palestinese, vorrebbero ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi civili in una sola volta, senza contropartite da parte dello Stato ebraico. Ma funzionari israeliani ritengono che Hamas potrebbe rilasciare solo alcuni gruppi di persone, lavoratori stranieri, donne, bambini, anziani o persone con problemi di salute. In una conversazione telefonica con Papa Francesco, intanto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto che la Comunità internazionale faccia sentire la propria voce contro i bombardamenti su Gaza, attacchi – ha detto – “che non hanno posto” in nessuna religione e che “hanno raggiunto il livello di un massacro”. Secondo Erdogan, la mancanza di consapevolezza della Comunità internazionale su ciò che sta accadendo “è una vergogna per l’umanità” e “tutti gli Stati dovrebbero sollevare la loro voce contro questa tragedia umana”. Il presidente turco ha anche affermato che la pace permanente nella regione, che ospita i luoghi santi di tre religioni monoteiste, sarà possibile solo con la creazione di uno Stato di Palestina indipendente, sovrano e geograficamente integrato ai confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.
Dell’attuale situazione, che sarà al centro della riunione del Consiglio europeo di oggi, hanno nuovamente discusso in un nuovo colloquio telefonico il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha sottolineato la necessità di concentrarsi su un percorso di pace duraturo post-guerra. Biden e Netanyahu hanno discusso al telefono degli “sforzi in corso per localizzare e garantire il rilascio degli ostaggi”, compresi i cittadini americani detenuti da Hamas, ed hanno affrontato il tema del “passaggio sicuro dei cittadini stranieri che desiderano lasciare Gaza il prima possibile”, ha riferito la Casa Bianca. Il presidente Biden ha infine ribadito l’impegno degli Stati Uniti a fornire un “sostegno umanitario continuo alla popolazione civile di Gaza” ed ha espresso sostegno per aumentare tale assistenza nel prossimo futuro. Un sostegno condannato con forza oggi dalla Nordcorea, che ha rilanciato le accuse a Israele sul presunto bombardamento di un ospedale a Gaza. Lo Stato ebraico ha deliberatamente compiuto un crimine di guerra “sotto il palese patrocinio degli Stati Uniti”, ha accusato Pyongyang, secondo cui Washington “ha dato a Israele il via libera per massacrare i palestinesi senza alcuna preoccupazione”, fornendo armi e supporto militare, compreso lo schieramento di portaerei in Medio Oriente.
Accuse che stamane hanno fatto il paio con quelle lanciate dal Parlamento di Tobruk, nell’Est della Libia. Quest’ultimo ha preso di mira gli Stati occidentali che sostengono Israele, tra cui l’Italia, ed ha chiesto ai loro rappresentanti diplomatici di lasciare il Paese. In una dichiarazione pubblicata sul suo sito ufficiale, il parlamento – sostenuto dal generale Khalifa Haftar – ha denunciato “nei termini più forti” le azioni dei “governi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Italia”, ed ha minacciato di tagliare le forniture energetiche se i “massacri” contro i palestinesi non si fermeranno. (di Corrado Accaputo)
Filiera olio, da Emilia Romagna 658mila euro per ammodernamentoRoma, 26 ott. (askanews) – Un finanziamento di 658mila euro per contributi a fondo perduto alle imprese della filiera olearia dell’Emilia Romagna. Tra le novità del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) ci sono anche interventi per l’ammodernamento dei frantoi con l’obiettivo di un miglioramento complessivo della qualità dell’olio extra-vergine d’oliva e della filiera olivicolo-olearia e una maggiore efficienza energetica degli impianti.
Il bando rientra nel finanziamento dell’Unione europea-Next Generation Eu, con un riparto di 500 milioni complessivi a livello nazionale, di cui 400 milioni di fondo per la meccanizzazione e 100 milioni per i frantoi. I contributi saranno pari al 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili. Nel caso di imprese condotte da giovani agricoltori la percentuale di aiuto sale all’80%. Le proposte di investimento dovranno andare da un minimo di 30mila euro a un massimo di 300mila. “L’Emilia-Romagna ha aree di olivicoltura interessanti – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – come dimostrano le produzioni Dop Brisighella e Colline di Romagna e vede crescere di anno in anno sia le superfici coltivate a olivo sia la cultura della qualità dell’olio extravergine di oliva. L’occasione del bando Pnrr va nella direzione di un rinnovo delle tecnologie dei frantoi, per una maggiore sostenibilità degli impianti di lavorazione e valorizzazione delle produzioni”.
Mediobanca: nel trimestre utile record a 351 milioni (+34%)Milano, 26 ott. (askanews) – Mediobanca chiude il primo trimestre dell’esercizio 2023-24, il primo del piano al 2026, battendo le stime degli analisti con ricavi oltre quota 860 milioni, in crescita di oltre 100 milioni nell’anno, e un utile record a 351 milioni.
Il gruppo, sottolinea la banca in una nota, prosegue il suo percorso di crescita registrando nel trimestre chiuso a settembre risultati ai livelli massimi storici: ricavi 863 milioni (+14%), utile netto 351 milioni (+34%), ROTE 14% (+2pp), RORWA 2,8% (+60bps). Il CET1 ratio con Danish Compromise si attesta al 15,5% (15,9% a giugno 23). Il margine di interesse sale a 496 milioni (+25%). Nel trimestre la divisione Wealth Management segna ricavi e utile record (rispettivamente a circa 220 mln e 50 mln), con 1,8 miliardi di afflussi di raccolta indiretta. La divisione Consumer Finance segna una crescita dei ricavi del 4% a 286 milioni (record storico).
L’esercizio 2024, spiega l’istituto, è confermato in solida crescita rispetto all’esercizio precedente. Anche la remunerazione degli azionisti è confermata in crescita, a seguito di un payout ratio del 70% cash cui si sommerà l’esecuzione di un piano di riacquisto di azioni proprie per circa 200 milioni già autorizzato da Bce ed in attesa dell’autorizzazione della assemblea degli azionisti del prossimo 28 ottobre.
Lollobrigida: restiamo critici su come è stato redatto PnrrRoma, 26 ott. (askanews) – “Siamo critici su come è stato redatto il Pnrr, questi soldi per due terzi ci vengono prestati e non regalati, e vanno spesi bene. Nella sua redazione c’è stato l’errore di noon avere ascoltato i corpi intermedi e gli amministratori locali”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla assemblea dell’Anci a Genova.
Per il ministro è stato un errore “dire che l’elemento portante era quello di ottenere più soldi possibili e cercare di spenderli nel modo più veloce possibile. Se si fosse cercato di capire come spenderli nel modo migliore non ci saremmo trovati oggi a fare delle modifiche”, ha aggiunto precisando che “le misure si valutano dalla loro attrazione: noi ci siamo trovati di fronte a misure con partecipazione ai bandi molto scarne e altre molto partecipate, e su queste abbiamo ritenuto fare delle correzioni”. “La logistica è essenziale – ha poi proseguito Lollobrigida – quella italiana è frammentata e aggrava i costi di produzione rendendo le nostre merci meno competitive sul piano internazionale. Per questo – ha detto – nel Pnrr ci sarebbe dovuto essere un intervento più massiccio sulla logistica”.
Secondo il ministro, infatti, le infrastrutture “sono fondamentali per abbassare i costi di produzione e di logistica o perderemo la sfuda del futuro. Nella programmazione non possiamo pensare solo alle emergenze che sono sempre di più, ogni giorno c’è una criticità nel mio settore. L’emergenza è un elemento su cui riflettere, l’altro è una visione strategica, ovvero come realizzare una corretta pianificazione”.