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Tag: Sanremo 2023

La Francia ha confermato il ‘no’ all’estradizione di 10 ex Br. Nordio: penso alle vittime

La Francia ha confermato il ‘no’ all’estradizione di 10 ex Br. Nordio: penso alle vittime


La Francia ha confermato il ‘no’ all’estradizione di 10 ex Br. Nordio: penso alle vittime – askanews.it



La Francia ha confermato il ‘no’ all’estradizione di 10 ex Br. Nordio: penso alle vittime – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – La Corte di Cassazione francese ha confermato martedì 28 marzo il rifiuto di estradare dieci ex attivisti italiani di estrema sinistra residenti in Francia da diversi decenni e denunciati da Roma per atti qualificati come terrorismo commessi durante gli “anni di piombo”, annunciando in un comunicato stampa.

La massima corte della magistratura convalida così definitivamente la decisione della Corte d’appello di Parigi, che si è opposta nel giugno 2022 alla consegna all’Italia di queste due donne e otto uomini. La Corte d’Appello ha fondato la sua decisione sul rispetto del diritto alla vita privata e familiare nonché del diritto a un equo processo, previsto dagli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il procuratore generale della Corte d’appello di Parigi, Rémy Heitz, aveva presentato ricorsi per contestare la posizione della camera istruttoria. Rémy Heitz riteneva che avrebbero dovuto essere ordinate ulteriori passi per garantire che coloro che erano stati processati in loro assenza avrebbero beneficiato di un nuovo processo se fossero stati consegnati all’Italia. Ha inoltre ritenuto che l’estradizione degli attivisti non costituirebbe un attacco sproporzionato al diritto alla vita privata e familiare. La Corte di Cassazione ha rigettato i suoi ricorsi, “ritenendo sufficienti le motivazioni addotte dai giudici, che rientrano nella loro sovrana discrezionalità”. “Il parere sfavorevole sulle richieste di estradizione è quindi definitivo”, si precisa nel comunicato. “È un enorme sollievo. La giustizia è resa in pace e diritto, questo è assolutamente ciò che era necessario “, ha reagito ad AFP Me Irène Terrel, avvocato di sette attivisti, tra cui la media Marina Petrella.

L’Italia chiedeva a questi dieci ex attivisti le condanne residue legate a condanne per il loro coinvolgimento in atti di natura terroristica commessi durante gli “anni di piombo”, dalla fine degli anni ’60 all’inizio degli anni ’80. I dieci hanno ricostruito le loro vite in Francia per diversi decenni paese dove si sentivano protetti dalla dottrina Mitterrand: il presidente socialista (1981-1995) si era impegnato a non estradare ex attivisti che avevano rotto con il loro passato. Ma nella primavera del 2021 il presidente Emmanuel Macron aveva deciso di promuovere l’esecuzione delle richieste di estradizione di questi sei ex Brigate rosse e quattro ex appartenenti a gruppi armati, rinnovate un anno prima da Roma. Un tempo di violente lotte sociali, gli “anni di piombo” furono segnati da un’escalation tra l’estrema destra e l’estrema sinistra e provocarono più di 360 morti attribuite a entrambe le parti, migliaia di feriti, 10.000 arresti e 5.000 condanne. “Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione francese, che in piena autonomia ha deciso di negare l’estradizione in Italia di 10 ex terroristi condannati in via definitiva per gravissimi reati compiuti negli anni di piombo. L’Italia ha fatto tutto quanto in suo potere, perché fosse rimosso l’ostacolo politico che per decenni ha impedito alla magistratura francese di valutare le nostre richieste”. Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo la sentenza della Corte di Cassazione francese in merito alla richiesta di estradizione di ex brigatisti italiani.

“Avevo già avuto modo di ringraziare di persona, nel nostro primo incontro, il collega Eric Dupond-Moretti per essere stato al fianco dell’Italia e per la sua costante attenzione nei confronti delle nostre richieste. Con lui – ha aggiunto Nordio, in una nota – ho avuto anche un colloquio telefonico. Il Ministro Dupond-Moretti ha compreso il nostro bisogno di verità e giustizia e, dando corso alle nostre domande di estradizione, ha testimoniato la piena fiducia del Governo francese nella nostra magistratura, che ha giudicato gli imputati degli anni di piombo sempre nel rispetto di tutte le garanzie”. “Ho vissuto da pubblico ministero in prima persona quegli anni drammatici e oggi – aggiunge il Guardasigilli – il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari, che hanno atteso per anni, insieme all’intero Paese, una risposta dalla giustizia francese. Faccio pertanto mie le parole di Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso 51 anni fa, nella speranza che chi allora non esitò ad uccidere ora ‘senta il bisogno di fare i conti con le proprie responsabilità e abbia il coraggio di contribuire alla verità’”, ha aggiunto Nordio.

Aeronautica, Bardi: autentico riferimento per l’Italia

Aeronautica, Bardi: autentico riferimento per l’Italia


Aeronautica, Bardi: autentico riferimento per l’Italia – askanews.it



Aeronautica, Bardi: autentico riferimento per l’Italia – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – “Un secolo di storia, di abnegazione e sacrificio per la Patria, che gli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare hanno onorato vigilando sui nostri cieli con coraggio, professionalità e dedizione e portando in tutto il mondo la solidarietà, che è un tratto distintivo delle nostre Forze Armate: celebriamo oggi il centenario dell’Aeronautica Militare Italiana, esprimendo la nostra gratitudine ai militari impegnati in tutto il mondo nelle missioni di pace e nell’aiuto a quanti sono vittime di calamità naturali. In questa occasione è doveroso rivolgere un pensiero commosso ai caduti di tutte le guerre, come pure a quanti hanno perso la vita in altre circostanze, come è accaduto di recente al lucano Giuseppe Cipriano, tenente colonnello originario di Montalbano Jonico, ed al maggiore Marco Meneghello, morti durante una sfortunata esercitazione. L’Aeronautica Militare è un autentico riferimento per l’Italia e contribuisce in maniera determinante, con i suoi cento anni di storia gloriosa, alla sicurezza del nostro Paese”. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Francia, ex terroristi italiani, confermato no a estradizione

Francia, ex terroristi italiani, confermato no a estradizione


Francia, ex terroristi italiani, confermato no a estradizione – askanews.it



Francia, ex terroristi italiani, confermato no a estradizione – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – La Corte di Cassazione francese ha confermato martedì 28 marzo il rifiuto di estradare dieci ex attivisti italiani di estrema sinistra residenti in Francia da diversi decenni e denunciati da Roma per atti qualificati come terrorismo commessi durante gli “anni di piombo”, annunciando in un comunicato stampa.

La massima corte della magistratura convalida così definitivamente la decisione della Corte d’appello di Parigi, che si è opposta nel giugno 2022 alla consegna all’Italia di queste due donne e otto uomini. La Corte d’Appello ha fondato la sua decisione sul rispetto del diritto alla vita privata e familiare nonché del diritto a un equo processo, previsto dagli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il procuratore generale della Corte d’appello di Parigi, Rémy Heitz, aveva presentato ricorsi per contestare la posizione della camera istruttoria. Rémy Heitz riteneva che avrebbero dovuto essere ordinate ulteriori passi per garantire che coloro che erano stati processati in loro assenza avrebbero beneficiato di un nuovo processo se fossero stati consegnati all’Italia. Ha inoltre ritenuto che l’estradizione degli attivisti non costituirebbe un attacco sproporzionato al diritto alla vita privata e familiare.

La Corte di Cassazione ha rigettato i suoi ricorsi, “ritenendo sufficienti le motivazioni addotte dai giudici, che rientrano nella loro sovrana discrezionalità”. “Il parere sfavorevole sulle richieste di estradizione è quindi definitivo”, si precisa nel comunicato. “È un enorme sollievo. La giustizia è resa in pace e diritto, questo è assolutamente ciò che era necessario “, ha reagito ad AFP Me Irène Terrel, avvocato di sette attivisti, tra cui la media Marina Petrella. L’Italia chiedeva a questi dieci ex attivisti le condanne residue legate a condanne per il loro coinvolgimento in atti di natura terroristica commessi durante gli “anni di piombo”, dalla fine degli anni ’60 all’inizio degli anni ’80. I dieci hanno ricostruito le loro vite in Francia per diversi decenni paese dove si sentivano protetti dalla dottrina Mitterrand: il presidente socialista (1981-1995) si era impegnato a non estradare ex attivisti che avevano rotto con il loro passato.

Ma nella primavera del 2021 il presidente Emmanuel Macron aveva deciso di promuovere l’esecuzione delle richieste di estradizione di questi sei ex Brigate rosse e quattro ex appartenenti a gruppi armati, rinnovate un anno prima da Roma. Un tempo di violente lotte sociali, gli “anni di piombo” furono segnati da un’escalation tra l’estrema destra e l’estrema sinistra e provocarono più di 360 morti attribuite a entrambe le parti, migliaia di feriti, 10.000 arresti e 5.000 condanne.

A Parma incontro tra le Province, nuove sfide tra efficienza e Pnrr

A Parma incontro tra le Province, nuove sfide tra efficienza e Pnrr


A Parma incontro tra le Province, nuove sfide tra efficienza e Pnrr – askanews.it



A Parma incontro tra le Province, nuove sfide tra efficienza e Pnrr – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Rimettere al centro del dibattito politico e sociale il protagonismo delle Province, chiamate nei prossimi anni a partecipare alle sfide più importanti del Paese, dal PNRR alla ripresa degli investimenti per assicurare ai cittadini opere pubbliche moderne, sicure e in grado di spingere la ripresa. Questo l’obiettivo del seminario dedicato ai servizi economici delle Province promosso da Upi nell’ambito del progetto ‘Province & Comuni’ ospitato dalla Provincia di Parma.

“La politica ci consegnerà una Provincia nuova, che torna ad essere elettaama soprattutto con funzioni chiare: noi dobbiamo essere pronti a svolgerle al meglio. Le Province sono un riferimento per i Comuni per questo abbiamo bisogno di momenti di formazione continua. La PA è una dei settori strategici del Paese: serve un corpo di funzionari e dirigenti preparato e formato per far muovere le azioni politiche in maniera efficace ed efficiente”, ha detto il presidente della Provincia di Parma, Andrea Massari, aprendo i lavori della giornata. “Il Pnrr è la sfida del Paese e come Paese dobbiamo essere in grado di coglierla: in questa dinamica serve una chiara programmazione che non può essere efficace se si traduce in ottomila progetti. Recuperare il ruolo delle Province significa recuperare il livello di programmazione e pianificazione dello sviluppo territoriale. Le Province sono una risposta di sistema del Paese per semplificare la Pa al servizio dei territori e dei cittadini”, ha spiegato il presidente dell’Upi, Michele de Pascale.

Veneto Sviluppo, Zaia: 2 mln euro utile, 8mila operazioni per Pmi

Veneto Sviluppo, Zaia: 2 mln euro utile, 8mila operazioni per Pmi



Veneto Sviluppo, Zaia: 2 mln euro utile, 8mila operazioni per Pmi – askanews.it



Veneto Sviluppo, Zaia: 2 mln euro utile, 8mila operazioni per Pmi – askanews.it


















Venezia, 28 mar. (askanews) – “Quasi 8mila operazioni agevolate attivate nel 2022 a favore di piccole e medie imprese è un dato che da solo segna un enorme risultato. Le pmi sono l’essenza del tessuto produttivo ed economico della nostra regione, la forza motrice della sua affermazione come realtà imprenditoriale che dialoga con il mondo intero. Basterebbe questo per formulare un plauso a Veneto Sviluppo, ma i dati ci dicono che ci sono molti altri motivi per farlo, a cominciare da un utile netto nello stesso anno superiore a 2 milioni, segno che si è operato bene e con una visione d’eccellenza”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si congratula con Veneto Sviluppo, la Finanziaria regionale, per i positivi risultati complessivi riferiti all’anno scorso.

“Nell’elenco delle varie linee d’intervento che hanno prodotto risultati rilevanti – prosegue il Governatore – ci sono interventi a sostegno delle vetrerie artistiche di Murano per 3 milioni di euro e contributi alle aziende per la realizzazione di impianti fotovoltaici per 14,9 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto. Una dimostrazione di attenzione concreta a una realtà territoriale ben piantata nella tradizione ma consapevole del futuro. Esprimo i miei complimenti al presidente Spagna, al direttore Russo e a tutto al Consiglio di Amministrazione”.

Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich

Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich


Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich – askanews.it



Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Nell’ambito dei “superduo”, i concerti della programmazione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) di Roma che segnano l’incontro tra prestigiosissimi solisti, oggi è la volta del violoncellista tedesco Nicolas Altstaedt e di un beniamino del pubblico come Alexander Lonquich, anche lui tedesco ma ormai italiano d’adozione: per loro, in apertura di concerto, le atmosfere liriche e sognanti del famoso Waldesruhe di Dvorak, accanto a pagine di Debussy, Boulanger, Barber, per chiudere con un caposaldo come la Sonata per violoncello e pianoforte di Rachmaninov.

Nel dettaglio, il programma prevede: di Antonin Dvorak il Waldesruhe per violoncello e pianoforte op. 62, seguito da “3 Pièces” di Nadia Boulanger e dalla Sonata op. 6 di Samuel Barber. Di Claude Debussy Lonquich e Altstaedt eseguiranno la Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte, L 144. Infine, la famosa Sonata per violoncello e pianoforte, op. 19 di Sergej Rachmaninov. Nel 1977 Alexander Lonquich ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande: da allora ha tenuto concerti nei principali centri musicali del mondo, sia come direttore d’orchestra, sia come solista, sia in formazioni di musica da camera. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (miglior solista del 2016) e il “Premio Edison”. Nel ruolo di direttore-solista collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero, essendo ospite regolare di festival di rilievo internazionale. A partire dal 2014 è Direttore Principale dell’Oto – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione. Nel luglio del 2020 è stato nominato Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.

Il violoncellista Nicolas Altstaedt è uno dei musicisti più richiesti del panorama artistico attuale. Altstaedt si esibisce regolarmente con le più famose orchestra, tra le quali la Filarmonica e la Sinfonica di Vienna, la Tonhalle Orchestra di Zurigo e tutte le orchestre BBC, con direttori d’orchestra del calibro di Gustavo Dudamel, Sir Roger Norrington, Lahav Shani, Francois-Xavier Roth e Robin Ticciati. Si esibisce con orchestre che suonano strumenti d’epoca come “Il Giardino Armonico”, sotto la direzione di Giovanni Antonini, Andrea Marcon e Jonathan Cohen.

Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato

Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato


Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato – askanews.it



Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Chiara Braga è la nuova presidente del gruppo Pd alla Camera. La parlamentare è stata indicata dalla segretaria Elly Schlein ed eletta per acclamazione dall’assemblea. Il Pd di Elly Schlein porterà in Parlamento “ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno”. Lo ha detto Francesco Boccia ai giornalisti, subito dopo l’elezione a capogruppo Pd in Senato.

“Elly Schlein ha dato indicazioni molto chiare: raccordo permanente tra il partito uscito dal congresso, gruppi parlamentari, articolazioni territoriali. Un partito che sarà nei luoghi del bisogno, nelle piazze, per strada. Dentro le istituzioni dovrà portare quelle battaglie quotidianamente, ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno di far sentire la loro voce nelle istituzioni si tradurrà in interventi parlamentari”. Insomma, “sentiamo forte la necessità di portare dentro le aule parlamentari le istanze che arrivano dalle piazze, che Elly Schlein ha sintetizzato: lotta alle diseguaglianze, lotta per un ambiente diverso e soprattutto per un lavoro vero e dignitoso”.

No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime

No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime


No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime – askanews.it



No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – “Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione francese, che in piena autonomia ha deciso di negare l’estradizione in Italia di 10 ex terroristi condannati in via definitiva per gravissimi reati compiuti negli anni di piombo. L’Italia ha fatto tutto quanto in suo potere, perché fosse rimosso l’ostacolo politico che per decenni ha impedito alla magistratura francese di valutare le nostre richieste”. Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo la sentenza della Corte di Cassazione francese in merito alla richiesta di estradizione di ex brigatisti italiani.

“Avevo già avuto modo di ringraziare di persona, nel nostro primo incontro, il collega Eric Dupond-Moretti per essere stato al fianco dell’Italia e per la sua costante attenzione nei confronti delle nostre richieste. Con lui – ha aggiunto Nordio, in una nota – ho avuto anche un colloquio telefonico. Il Ministro Dupond-Moretti ha compreso il nostro bisogno di verità e giustizia e, dando corso alle nostre domande di estradizione, ha testimoniato la piena fiducia del Governo francese nella nostra magistratura, che ha giudicato gli imputati degli anni di piombo sempre nel rispetto di tutte le garanzie”. “Ho vissuto da pubblico ministero in prima persona quegli anni drammatici e oggi – aggiunge il Guardasigilli – il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari, che hanno atteso per anni, insieme all’intero Paese, una risposta dalla giustizia francese. Faccio pertanto mie le parole di Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso 51 anni fa, nella speranza che chi allora non esitò ad uccidere ora ‘senta il bisogno di fare i conti con le proprie responsabilità e abbia il coraggio di contribuire alla verità’”, ha aggiunto Nordio.

”La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer

”La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer


“La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer – askanews.it



“La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Letture ad alta voce per rallentare l’avanzamento della malattia, mantenere l’autonomia il più a lungo possibile e favorire la riabilitazione dei pazienti affetti da Alzheimer. Sono i principali obiettivi della campagna “La parola che cura”, che partirà oggi, 28 marzo, nelle strutture del Don Uva, polo sanitario nato nel 1922 tra Puglia e Basilicata, rilanciato nel 2017 dal Gruppo Universo Salute e guidato oggi da Luca Vigilante. Il progetto, di cui è capofila Universo Salute, nasce a seguito dell’adesione al bando del Centro per il Libro e la lettura (Cepell) del Ministero della Cultura e sarà sviluppato in partnership con il Circolo dei Lettori – Presidio del Libro di Bisceglie e con il Dipartimento di Scienze della formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università di Bari. L’attività fa parte del percorso di presa in carico del paziente da parte dei professionisti delle strutture del Don Uva tramite strategie mirate a mantenimento dell’autonomia, riduzione degli stati di apatia, stimolazione dei ricordi, riorientamento spazio-temporale, miglioramento dell’umore, con effetti benefici anche sui familiari delle persone più a rischio di sviluppare la malattia in forma grave. L’iniziativa, ospitata nei centri riabilitativi di Bisceglie e Foggia, prevede percorsi laboratoriali diretti a pazienti dei reparti Alzheimer, riabilitazione, ortofrenico e Rsa per promuovere la lettura a scopo riabilitativo e socializzante e un percorso formativo che coinvolgerà circa 90 allievi tra operatori socio sanitari delle strutture, educatori esterni ed interni, caregiver, volontari e familiari. Il corso, utile a sviluppare tecniche utili a favorire il benessere di pazienti ed ospiti attraverso la lettura e la creatività, è organizzato in 6 moduli: “Il sentiero dei sogni. Perché leggere ad alta voce”; “Il sentiero della memoria. Effetti cognitivi ed effetti emotivi del leggere”; “Il sentiero delle parole. Leggere per conoscersi. Il metodo dell’orientamento narrativo”; “Il sentiero dei passi armonici. Approcci originali al mondo della lettura”; “Il sentiero delle note. Stili di lettura e strategie operative accattivanti”; “Il sentiero delle storie. Materiali di conoscenza e approfondimento del mondo editoriale”. Tra i docenti coinvolti scrittori, attori di teatro, pedagoghi, divulgatori. Il progetto è volto a promuovere momenti di inclusione e condivisione di esperienze e vissuti con i pazienti, rendendo la fruizione delle arti un vero diritto di tutti, contribuendo a sollecitare la curiosità e l’interesse per il “fuori da sé”, favorendo la scoperta dei bisogni latenti e concorrendo alla costruzione di un’autonomia del soggetto fragile. “La parola che cura” diventerà un punto fermo nel ricco calendario di attività che le strutture del Don Uva – Universo Salute hanno messo in atto per la cura di patologie fortemente invalidanti come l’Alzheimer, tramite tecnologie e protocolli innovativi con al centro sempre l’umanizzazione dei trattamenti.

Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18%

Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18%


Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18% – askanews.it



Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18% – askanews.it



















Milano, 28 mar. (askanews) – Il mercato delle bevande senza alcol o con ridotto tenore alcolico è in costante crescita (+18% CAGR a valore 2019-2021 per distillati e liquori “low/no”) e quello dell’Ue vale circa 7,5 mld di euro, trainato in gran parte dalla birra, con il “vino” che si attesta a 322 milioni di euro e gli alcoli (i distillati e liquori senza alcol) a 168 milioni. La stima è della società Areté che ha realizzato uno studio per la Commissione UE, da cui emerge che in valore assoluto questo segmento rappresenta ancora una nicchia di mercato, in genere contribuendo a meno dell’1% del rispettivo mercato di riferimento (con l’eccezione della birra).

Tra i Paesi UE che trainano il mercato vi sono Francia, Spagna, Germania e Belgio (in totale, 84% del mercato UE per i superalcolici e 91% del mercato UE dei vini aromatizzati “low/no”), mentre fuori dall’Europa i mercati più vivaci sono quelli australiano e statunitensi, con un valore stimato rispettivamente di circa due miliardi e un miliardo di euro ciascuno. Se la birra è di gran lunga il prodotto più venduto, in alcuni Paesi sta avanzando anche il consumo di vini dealcolizzati e versioni a gradazione ridotta dei distillati più diffusi, come in Francia dove il vino a basso tenore di alcol ha raggiunto nel 2021 un valore di mercato stimato a 166 milioni di euro, e nel Regno Unito, primo mercato per le alternative “low-no alcohol” ai superalcolici, con vendite per 98 milioni di euro. La ricerca Areté stima in circa 8 milioni di euro il mercato italiano delle bevande “low/no” nel 2021 (lo 0,1% del totale della categoria), a fronte dei 78 milioni di euro del mercato francese. Cifre ancora più ridotte per i vini aromatizzati, rappresentati principalmente dalle alternative al Vermouth, con vendite stimate in meno di un milione di euro. Un po’ meglio il vino (parzialmente) dealcolizzato, con un mercato nazionale stimato di circa 30 milioni di euro, nettamente in rincorsa rispetto a Francia (166 milioni) e Germania (69 milioni). I dati Euromonitor International analizzati per lo studio dall’azienda italiana specializzata nella valutazione di politiche per il settore agroalimentare, fanno però intravedere previsioni di forte crescita nei prossimi anni (+23% di tasso di crescita medio annuo 2021-2026 per i superalcolici “low/no”), in linea con le aspettative di molti operatori, che vedono in questo mercato un grande potenziale per raggiungere nuove categorie di consumatori (si pensi ad esempio a chi non beve alcolici per motivi religiosi) ed allinearsi a trend di consumo ormai consolidati (quali la preferenza per prodotti più salutari).

Da un’indagine effettuata su oltre 5.500 rispondenti in 15 Paesi UE, risulta che il 59% dei consumatori dell’UE dichiara un atteggiamento generalmente positivo, di curiosità, nei confronti di queste bevande in quasi tutti i principali mercati europei, mentre solo il 6% ha riferito una reazione negativa. Insieme ai benefici per la salute (ai primi posti per il 31% dei rispondenti), la qualità del prodotto è considerato l’aspetto più importante. Una bassa qualità percepita e la marcata differenza di sapore rispetto alla corrispondente bevanda alcolica, sono citate come fattori atti a scoraggiare il consumo per il 25%-30% dei consumatori interpellati. Gli under 35, in particolare, paiono più attenti a stili di vita sani e sono generalmente più inclini a provare prodotti nuovi (per esempio versioni “low/no” dei distillati o dei vini aromatizzati) discostandosi dalla tradizione, mentre tra i consumatori più adulti la birra analcolica o a bassa gradazione è il prodotto che suscita maggior interesse. Areté sottolinea che uno degli aspetti critici, con impatti anche sugli andamenti di mercato, è la normativa. Ad oggi non esiste una definizione legale di “bevanda alcolica” nella legislazione alimentare dell’UE e il quadro normativo per i prodotti di questa categoria può variare in modo significativo da un Paese all’altro e tra prodotti diversi, così come la possibilità di commercializzare versioni alcohol free o a ridotta gradazione alcolica. Queste differenze diventano particolarmente evidenti soprattutto in tema di etichettatura e di denominazioni di vendita autorizzate: mentre la possibilità di produrre (e commercializzare come tali) vini dealcolizzati è stata introdotta dalla più recente riforma PAC del 2021, ad oggi è vietato etichettare come gin, vodka o whiskey bevande che ne imitano il sapore ma che hanno un tenore alcolico ridotto.