Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili

De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili


De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili – askanews.it



De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “De Cecco presenta il documento per la Sostenibilità relativo al 2021, in linea con il Global Compact delle Nazioni Unite e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 a cui ha aderito. L’Unità Produttiva di Fara San Martino, quartier generale del Gruppo De Cecco, sorge nel Geoparco della Majella Patrimonio dell’Unesco, alle falde dell’imponente massiccio, una magnifica cornice che da sempre fa da sfondo all’Azienda ed accompagna in tutto il mondo lo storico brand De Cecco. Oltre il 50% dell’energia elettrica utilizzata dalle due Unità Produttive De Cecco è da fonti rinnovabili. In particolare, il 14% è idroelettrica, autoprodotta dalle centrali idroelettriche di proprietà, avviate nel 1905 dal Fondatore De Cecco, passate poi agli eredi che le hanno mantenute attive, ammodernate e consegnate alla contemporaneità”. È quanto si legge in una nota dell’azienda.

“Grazie a questo e ad una serie di attività mirate a definire e migliorare metodiche procedurali ed interventi strutturali per ridurre consumi e sprechi energetici, De Cecco – prosegue il comunicato – ha ridotto nel 2021 dell’11% le emissioni di CO2 in atmosfera. E non solo: anche dal punto di vista del consumo di acqua nel processo produttivo, grazie alle pratiche di efficientamento e monitoraggio messe in campo, nel 2021 lo ha ridotto del 3%. Obiettivo strategico: carbon neutral entro il 2050 al quale contribuirà anche la quota compensazione CO2 assicurata dalla piantumazione di alberi di olivo nei terreni circostanti il sito produttivo di Fara. Al 2021, la presenza di oltre 3.300 olivi piantumati, di età compresa tra i 40 e gli oltre 100 anni, equivale a 132.000 kg di CO2”. “Grande anche l’impegno di De Cecco in Italia per la filiera del grano duro italiano di alta qualità che al 2021 coinvolge 2.000 aziende agricole, oltre 23.000 ettari di terreni coltivati, 9 varietà di grani e vale oltre 57.000 tonnellate di raccolto. Relativamente al pack, si evidenzia l’attenzione particolare all’impatto ambientale nella scelta di un solo materiale riciclabile al 100% con certificazione di sicurezza DNV e dichiarazione ambientale di prodotto EPD. Ma la sostenibilità in De Cecco si sposa anche con la solidarietà attraverso partnership consolidate da decenni, come quella con il Banco Alimentare al quale nel 2021 sono state donate 490 tonnellate di prodotti per aiutare con dignità tantissime famiglie indigenti e, allo stesso tempo, contrastare lo spreco alimentare, evitando che cibo buono venga sciupato”, conclude De Cecco nella nota.

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti


Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La posizione della Lega sull’Ucraina “francamente non mi preoccupa. Non sono preoccupata perchè guardo ai fatti e sulla linea italiana, che è molto chiara, non ho mai avuto problemi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Al di là delle posizioni espresse e del necessario richiamo a continuare a lavorare per una soluzione del conflitto, sul quale tutti lavoriamo il punto è capirsi su cosa sia utile per arrivare alla fine del conflitto. Ho detto – ha ricordato – come la penso: nell’attuale contesto non c’è misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo, è l’unico modo per costringere a una negoziazione giusta, non si può prescindere da chi è l’aggressore e chi l’aggredito”.

L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano

L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano


L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano – askanews.it



L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Un concerto sold out con tanti amici per Bobo Rondelli all’Arci Bellezza di Milano. Il cantautore livornese, che da poco ha compiuto 60 anni, ha presentato il suo repertorio di musica e poesia con la sua immancabile pungente ironia. Apre il concerto scherzando sull’ictus che lo ha colpito recentemente e coinvolge il pubblico nel racconto, con uno story telling in salsa livornese. Racconta di amori difficili, sentimenti struggenti e drammi esistenziali, ma senza mai rinunciare al sorriso beffardo e sornione. Cantautore anticonformista e un po’ bohémien, dedica gran parte del concerto a Piero Ciampi suo illustre concittadino, nonchè artefice di capolavori negli anni ’70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale. In sala ad applaudirlo anche gli amici Paolo Rossi e Vinicio Capossela.

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti


Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Dal Consiglio europeo “mi aspetto passi avanti, il dossier migranti verrà aggiornato con una relazione della presidente della Commissione che racconterà dei passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Io – ha aggiunto – sono soddisfatta della bozza di conclusioni che sta girando che chiede alla commissione di procedere spedita e rimanda sullo stato di verifica di queste misure al prossimo Consiglio. Possiamo confermare il fatto che il tema delle migrazioni è considerato centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa e che viene seguito passo passo dal Consiglio, un’ottima notizia”.

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda


Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it



Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – Helmut Newton è uno di quei fotografi dei quali pensiamo di avere visto tutto, di conoscere tutti gli aspetti del suo lavoro, così noto e pubblicato. Ma in realtà non è così. Per questo ha senso addentrarsi nella retrospettiva che gli dedica Palazzo Reale a Milano, a cento anni dalla nascita: una mostra con 250 immagini, ma anche riviste, video e documenti che ricostruisce, alla fine, un grande ritratto di Newton, un ritratto per tanti versi inatteso.

“Abbiamo iniziato cronologicamente partendo dai primi anni del suo lavoro – ha spiegato ad askanews Mattihas Harder, curatore della Helmut Newton Foundation e della mostra -. Nella prima sala ci sono foto degli anni Quaranta, prima ancora che aprisse uno studio a Melbourne. Queste prime foto vengono dall’Australia, da Parigi e ci permettono di vedere come si è poi formato il suo stile negli anni Sessanta e Settanta”. In mostra ci sono ovviamente le celeberrime immagini di donne statuarie e potenti, ma c’è anche molto altro. Guardate le scelte estreme di molti reportage di moda fuori dagli schemi classici, oppure il modo in cui usa gli specchi, per esempio in una straordinaria triplice fotografia di Karl Lagerfeld. O ancora gli sguardi di Catherine Deneuve in almeno due ritratti: sono più larghi della fotografia stessa.

“C’è un momento importante – ha aggiunto Denis Curti, anch’egli curatore della mostra – sono gli anni Settanta e Ottanta, nel quale Newton riesce a tracciare in modo indelebile una linea fortissima di demarcazione sulla fotografia di moda. Il suo contributo è la sua capacità di introdurre il tema del racconto, del nudo, della provocazione dentro il linguaggio della fotografia di moda”. Una provocazione che, come quasi sempre accade, per le parti più strillate sta soprattutto nell’occhio di chi guarda, mente lo sguardo del fotografo si manifesta nella radicale volontà di scardinare i codici del servizio di moda. “Lui dice che bisogna essere all’altezza della propria cattiva reputazione – ha aggiunto Curti – e in questa fotografia Newton decide di indossare lui l’impermeabile che era il soggetto di un servizio di moda. Lui dice: sono io il modello e le donne le faccio vedere come voglio io. Questa mostra, nella quale ci sono molti nudi, in realtà è una celebrazione delle donne, della loro autonomia, del loro potere di seduzione, della loro presenza su questa terra dove gli uomini fanno una figura un po’ debole”.

Giocando tra realtà e finzione, costruendo le sue fotografie perché diventino effettivamente vere, Helmut Newton definisce la sua eredità. La mostra si intitola infatti “Legacy” e quello che lascia allo spettatore è la sensazione, imperfetta quanto volete, forse anche venata di ambiguità, di avere incontrato una lezione artistica più grande e sovversiva di quella che, magari, immaginavamo.

Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov

Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov


Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov – askanews.it



Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – L’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca (Università nazionale di ricerca) ha annullato un incontro con il premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, direttore del quotidiano Novaya Gazeta, sul quale scriveva Anna Politkovskaya. “A gennaio sono stato invitato a un incontro con gli studenti dell’Istituto: ho percepito che i problemi mi avrebbero seguito” ha dichiarato su Telegram. “Il 21 marzo l’annuncio dell’incontro, sul sito dell’università, è stato oggetto di vili critiche da parte di vari ultras. Il livello degli attacchi è comprensibile: uno dei nazionalisti estremi (Conosci questa razza? Camminano in mimetica, ma a Mosca) ha persino delineato le tesi del mio discorso “antipatriottico”, che non ho ancora nemmeno scritto… Con un tale talento, devi cercare i tartufi…”

L’incontro è stato annullato dopo che il suo annuncio è stato criticato sul canale Telegram pro-Cremlino Readovka, dove Muratov è stato definito un “russofobo” e Novaya Gazeta è stata indicata “agente straniero” benchè la pubblicazione non sia iscritta all’albo degli agenti stranieri, stilato dal ministero della giustizia russo, precisa il sito Meduza. Va notato che l’istituto di fisica è soggetto a sanzioni internazionali da parte di tutti i paesi dell’UE, degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di numerosi altri paesi a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Il rettore dell’università, Dmitry Livanov, ha spiegato: “Nonostante il grande interesse dei fisici nel comunicare con Dmitry (Muratov), l’annuncio dell’imminente evento ha causato una raffica di emozioni negative, e principalmente da persone esterne al mondo della fisica”.

Muratov è stato insignito del Nobel per la pace nel 2021, assieme alla giornalista filippina Maria Ressa. “È il premio ad Anna Politkovskaja, non il mio”, aveva commentato a caldo Muratov, raggiunto telefonicamente da askanews. “Questo premio è di Yuri Shchekochikhin, Igor Domnikov e di Stas Markelov” ha detto ad askanews pochi secondi dopo l’annuncio. “Questo premio è di Anastasija Baburova e di Natalia Estemirova. Ecco quello che sento e davvero io sento questo”. Muratov ha già subito in Russia un attacco fisico mentre si accingeva a prendere un treno da Mosca a Samara: è stato aggredito con una miscela di vernice rossa e acetone, che gli causato ustioni agli occhi. L’assalitore, mentre compiva il gesto, ha gridato a favore delle forze russe che combattono in Ucraina.

Livanov ha sottolineato separatamente che l’annullamento dell’incontro (lo definisce “rinvio” a tempo indeterminato) non è collegato a ostacoli legali alla comunicazione del giornalista con il pubblico studentesco. Il rettore dell’università ha concluso il suo commento sull’annullamento dell’incontro di Muratov con gli studenti con le parole “Non abbiamo paura di discussioni aperte e oneste su questioni complesse”. All’origine della creazione dell’istituto ci furono esponenti dell’Accademia delle scienze dell’URSS e premi Nobel come Kapitsa, Semyonov e Landau. Muratov non a caso nella sua risposta ha citato i “principi di Kapitsa”, ovvero il sistema “FisTekh” per attrarre studenti dotati e la loro successiva selezione. “Naturalmente, capisco il motivo per cui l’università ha notificato a me e agli studenti il rinvio dell’incontro. A proposito, questa situazione può essere utilizzata nella ricerca sulla natura dell’entropia…” ha aggiunto Muratov che sembra non ignorare un episodio importante della vita di Kapitsa, quando perse il favore di Stalin, e venne confinato nella sua dacha fino alla morte del “magnifico goergiano” nel 1953. Durante questo periodo Kapitsa si dedicò a ricerche sui fulmini globulari.

Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari

Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari


Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari – askanews.it



Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il ministro della Difesa sudcoreano Lee Jong-sup ha riferito oggi che i lanci di missili balistici effettuati ieri dalla Corea del Nord sono stati quattro e ha segnalato come Pyongyang stia facendo un “considerevole progresso” nella miniaturizzazione delle testate nucleari, in modo che possano essere installate su missili.

Ieri lo Stato maggiore della Corea del Sud aveva rilevato “multipli” lanci missilistici dalla città orientale Hamhung. “Noi crediamo che siano stati lanciati quattro missili”, ha comunicato Lee al comitato parlamentare sulla difesa nazionale, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap. “Abbiamo condotto le analisi preliminari e son gli Stati uniti stiamo effettuandone di più dettagliate”, ha proseguito. Lee poi è stato interpellato sulla possibilità che il Nord abbia acquisito le tecnologie di miniaturizzazione dche lo renderebbero in grado di montare cariche nucleari sulle testate dei missili tattici e ha risposto che Pyongyang registra un “considerevole progresso” su questo fronte.

Inoltre il ministro ha segnalato che la Corea del Nord potrebbe lanciare il suo primo satellite-spia militare il prossimo mese. “Questo è il motivo per il quale il Nord sta accumulando tecnologie necessarie per il lancio di un satellite usando missili balistici intercontinentai”, ha spiegato.

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg


Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa alle 11 all’Europa Building a Bruxelles dove prende il via oggi un Consiglio europeo che si preannuncia complicato, in particolare per l’Italia. Il summit, che si aprirà con una sessione speciale alla presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha all’ordine del giorno vari temi: Ucraina; competitività; mercato unico ed economia; energia. Non è invece prevista una discussione sul tema, caro all’Italia, dei migranti, su cui ci sarà una “breve informativa” della presidenza svedese e della Commissione europea sul progresso nell’attuazione delle conclusioni del summit dello scorso 9 febbraio.

Sull’Ucraina i 27 leader riaffermeranno la condanna della guerra di aggressione russa, inclusi i recenti attacchi missilistici, e il pieno sostegno europeo a Kiev. Particolarmente rilevante e complesso – per la diversità di vedute – il tema dell’economia e della competitività, con un gruppo di Paesi (Germania in testa) che spingono per un ampio allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato e altri, come l’Italia, contrari. Meloni ribadirà la convinzione che l’allentamento dei vincoli e i sostegni che ne deriveranno non devono “creare disparità tra Stati membri”. Gli aiuti devono quindi essere “mirati e temporanei” in modo da garantire parità di condizioni e “pieno funzionamento” del mercato unico. Per l’Italia l’obiettivo principale è invece assicurare da parte europea la “piena mobilitazione” dei finanziamenti disponibili e degli strumenti finanziari esistenti, compresi quelli del Pnrr. La discussione sulla competitività si intreccia con il negoziato in corso per la revisione del Patto di stabilità e crescita. Per Meloni servono “nuove regole e principi credibili, realistici e coerenti con la situazione post-Covid” con un “equilibrio effettivo tra stabilità e crescita”. Una battaglia, quella del governo, complessa tanto che ieri, parlando alla Camera, Meloni ha sottolineato che rispetto alla proposta della Commissione, già considerata non sufficiente, adesso “si rischia anche di tornare indietro”.

Per quanto riguarda l’energia, l’Italia sostiene l’importanza di una risposta a 27 con “strumenti e obiettivi comuni” tesi a rafforzare il sistema energetico nel suo complesso: la diversificazione delle fonti, in particolare del gas naturale; la lotta contro la speculazione e le disfunzioni del mercato del gas, volta a ripristinare un livello di prezzi ragionevole per famiglie e aziende europee; la riduzione della domanda energetica; l’accelerazione dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili; il rapido riempimento degli impianti di stoccaggio. Le posizioni assunte sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green hanno creato però qualche frizione con Bruxelles. Infine il tema delle migrazioni, centrale per l’Italia, a cui Meloni ha dedicato la maggior parte delle sue comunicazioni alle Camere. La questione non è stata posta all’ordine del giorno perché, fanno notare fonti europee, nel corso del Consiglio del 9 febbraio “è stato già approvato un piano di intervento che deve essere solo attuato”. Sullo stato di avanzamento dell’implementazione ci sarà dunque un “breve aggiornamento”. Meloni proverà a sollevare un confronto più approfondito, perchè “non c’è più un solo minuto da perdere”, vista anche la situazione di difficoltà in cui versa la Tunisia. Difficile, però, che trovi sponde per ottenere qualche ulteriore intervento.

Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina

Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina


Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina – askanews.it



Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Il principe William ha fatto una visita inaspettata in una base militare in Polonia vicino al confine con l’Ucraina. Lo scrive la BBC, mentre continua la polemica sui proiettili all’uranio impoverito che Londra ha promesso a Kiev. “Mi sono recato in Polonia per incontrare le truppe britanniche e polacche, dove ho sentito parlare del loro straordinario lavoro a sostegno dell’Ucraina” ha scritto sul suo profilo Twitter istituzionale. “Il mio messaggio a loro a nome di tutti noi, grazie!” ha aggiunto.

Ieri il Principe di Galles è arrivato a Rzeszów, nel sud-est della Polonia, dove ha incontrato l’esercito britannico e polacco e ha discusso del sostegno all’Ucraina. Questo è il primo viaggio di William in Polonia dopo aver visitato il paese nel 2017 con sua moglie. Come notato, la sua visita in Polonia è avvenuta su richiesta del governo britannico, sebbene lui stesso abbia dichiarato il suo sostegno all’Ucraina.

La visita del principe a Rzeszów è stata tenuta segreta per motivi di sicurezza fino a quando non è tornato a Varsavia, dove il principe William ha visitato un centro profughi ucraino e dove ha incontrato 300 donne e bambini che si trovavano lì. Il Principe di Galles resterà in Polonia per due giorni. I suoi piani di viaggio includono un incontro con il presidente della Polonia Andrzej Duda nel palazzo presidenziale e la deposizione di una corona presso la tomba del milite ignoto.

L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare

L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare


L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare – askanews.it



L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – L’Occidente guidato dagli Stati Uniti, avendo deciso di fornire all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito, sta irrevocabilmente portando il mondo su una linea pericolosa, oltre la quale c’è un Armageddon nucleare: lo ha detto oggi l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. “Sembra che l’Occidente illuminato, guidato da Washington, abbia irrevocabilmente deciso di portare l’umanità su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più chiaramente l’Armageddon nucleare”, ha spiegato Antonov, secondo quanto riporta la Ria Novosti.

Il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha dichiarato ieri, commentando la decisione del Regno Unito di consegnare proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina, che questo tipo di munizioni è abbastanza comune ed è stato utilizzato per decenni. “È davvero difficile commentare questo tipo di assurdità. I funzionari statunitensi hanno toccato un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”.