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Tag: Sanremo 2023

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamento

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamentoRoma, 21 ott. (askanews) – “E’ la prima volta che mi confronto con questo tipo di esperienze. Avevo però chiara un’idea: non fare un docufilm celebrativo, ma volevo che ci fosse una buona parte di Adelmo anche rispetto a Zucchero, che parte dal paesino di provincia e poi viene sradicato a 11 anni e portato in Versilia, dove – a dire il vero – non mi sono mai trovato bene, ma li ho conosciuto mia moglie e sono nate le mie figlie. Questo sradicamento, soprattutto da mia nonna Diamante, mi ha fatto soffrire e ancora adesso ho la sensazione di non sentirmi mai a casa, da nessuna parte”. Lo ha raccontato Zucchero, alla Festa del Cinema di Roma, presentando il suo film “Zucchero – Sugar Fornaciari”, nelle sale il 23-24-25 ottobre.

“Ogni tanto ci sono questi pensieri un po’ malinconici, sperando che non sfocino in depressione – prosegue Zucchero – una cosa che non auguro a nessuno, perché è tosta superare certi momenti”.

Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belle

Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belleMilano, 21 ott. (askanews) – “L’andamento stagionale è stato davvero imprevedibile e i nostri viticoltori hanno dovuto fronteggiare molte complessità, dimostrando ancora una volta grande competenza e determinazione: la primavera, infatti, è stata caratterizzata da pochissime piogge, mentre giugno ha presentato un clima fresco con qualche evento piovoso che ha portato ad un iniziale rischio di sviluppo delle malattie della vite. A luglio e agosto le temperature si sono alzate notevolmente e purtroppo abbiamo risentito notevolmente della scarsità delle precipitazioni, ma le piogge di fine agosto sono state provvidenziali, riportando l’equilibrio che auspicavamo. I bellissimi e soleggiati mesi di settembre e inizio ottobre hanno fatto il resto, permettendoci di raccogliere uve davvero belle e di altissimo livello qualitativo. Nel bicchiere ci aspettiamo dunque vini davvero interessanti, di spiccata personalità e altamente rappresentativi del nostro territorio”. Questo, in sintesi, il punto sulla vendemmia e l’annata 2023 tracciato dal presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario, che segnala tuttavia un calo medio delle rese pari al 30% dovuto in larga parte agli eventi siccitosi e ai “temporali grandiniferi” registrati nei mesi passati.

“Sicuramente questo dato ci deve ricordare che il cambiamento climatico è ormai una realtà oggettiva che va affrontata con strumenti all’altezza della situazione” spiega il presidente, aggiungendo che “la natura sta cambiando rapidamente e da parte nostra è richiesta prontezza di risposta per salvaguardare al meglio la produzione mantenendo gli elevati standard qualitativi di oggi. Sicuramente – ha concluso Maccario – a tal fine sarà fondamentale il supporto delle Istituzioni in modo da permettere ai produttori di apportare tutte le necessarie innovazioni anche tecnologiche per far fronte all’emergenza idrica di questi anni e per affrontare le problematiche legate al calo delle produzioni”. Il Consorzio, nato nel 1946, conta oggi poco più di 400 aziende associate e 13 Denominazione tutelate: quattro Docg e nove Doc.

Meloni: Giambruno? Sto bene, non ne voglio più parlare

Meloni: Giambruno? Sto bene, non ne voglio più parlareCairo, 21 ott. (askanews) – “Sto bene, sto molto bene, faccio il mio lavoro come sempre”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano come stesse dopo la rottura con il compagno Andrea Giambruno.

A chi le chiedeva della ‘parte politica’ del suo post di ieri su Facebook in cui annunciava la rottura, la premier ha replicato: “Non c’è una parte politica, non so cosa non sia chiaro del fatto che non voglio più parlare di questo”.

Atletica, Flik Flok: Caserta corre con i Bersaglieri

Atletica, Flik Flok: Caserta corre con i BersaglieriRoma, 21 ott. (askanews) – Sport, musica e solidarietà saranno protagonisti della XX edizione della “Flik Flok” che torna a cinque anni dall’ultima edizione. L’evento, organizzato dalla Brigata Bersaglieri “Garibaldi” dell’Esercito Italiano, si terrà nei giorni 28 e 29 ottobre a Caserta, in piazza Carlo di Borbone, dinanzi la Reggia, dove sarà allestito il grande villaggio “Cremisi”. Bersaglieri e cittadini correranno fianco a fianco nell’ambito della kermesse socio-sportiva che, dopo gli anni di stop imposti dalla pandemia, torna più forte di prima.

Nata nel 1991 come gara podistica prettamente militare, la Flik Flok negli anni si è evoluta in una manifestazione aperta alla cittadinanza. Organizzata insieme al Comune di Caserta, l’edizione 2023 è stata realizzata in collaborazione con gli Istituti scolastici del territorio, Coni, Fidal, imprese locali oltre al patrocinio di istituzioni e fondazioni. Prezioso anche il contributo del dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università degli studi “Luigi Vanvitelli” che ha progettato il layout del “Villaggio Cremisi”; si tratta di un campo polivalente che costituisce il “centro di gravità” dell’intera manifestazione sportiva. Sabato 28 le attività cominceranno ufficialmente alle ore 10 con la cerimonia dell’alzabandiera per poi proseguire attraverso eventi musicali, esibizioni sportive, momenti sociali fino alle 20. Domenica 29 si terranno le gare podistiche: alle ore 9 partiranno gli atleti impegnati nella 10 Km (competitiva Fidal valida per il campionato regionale di settore e di società master), alle 10,30 ci sarà il via per la 5 Km, corsa non competitiva, aperta a tutti. Spazio anche ai più piccoli: alle 11.30 ragazzi fino a 13 anni percorreranno 1000 metri nei giardini antistanti la Reggia con mamma, papà e Fido. Le premiazioni avverranno durante la mattinata.

“L’evento rappresenta un’importante occasione per sostenere lo sport e condividere con la cittadinanza i valori che da sempre l’Esercito Italiano si impegna a promuovere: solidarietà, disciplina, rispetto per il prossimo, lealtà, inclusione, spirito di squadra” afferma il Generale Mario Ciorra, comandante la Brigata Bersaglieri “Garibaldi”; Per il sindaco di Caserta, Carlo Marino, “Una festa della città che mette insieme i valori delle Forze Armate con quelli dell’associazionismo, dell’inclusione, della disabilità in un contenitore eccezionale di cui la Brigata Garibaldi e quotidianamente testimone”. Per il delegato regionale del Coni Michele De Simone, “la continuità di una manifestazione significa radicamento sul territorio e venti edizioni sottolineano come la Flik Flok faccia ormai parte di Caserta”. Alla presentazione hanno preso parte anche Francesco Apperti in rappresentanza dell’Ufficio scolastico della provincia di Caserta, Caterina Frettoloso, del dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università Vanvitelli; Bruno Fabozzi, presidente del comitato regionale Fidal; il Ten. Col. Domenico Di Palo, presidente del Asd Garibaldi.

Grazie all’intensa attività di coinvolgimento delle scuole del territorio effettuata nelle scorse settimane dalla Brigata Bersaglieri Garibaldi, all’evento è prevista una grande partecipazione di studenti degli istituti superiori di Caserta e provincia, impegnati anche nel concorso “Bersagliere Aldo Chiarini – Movm”. I militari hanno voluto, infatti, indurre i giovani a riflettere sul tema dei valori attraverso la produzione di un elaborato: i migliori lavori saranno premiati nell’ambito della manifestazione, il giorno 28 ottobre.

Meloni: la soluzione strutturale è “due popoli, due Stati”

Meloni: la soluzione strutturale è “due popoli, due Stati”Il Cairo, 21 ott. (askanews) – “Dobbiamo fare l’impossibile per evitare una escalation e perdere il controllo di quel che può accadere, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Il modo più serio per raggiungere questo obiettivo è la ripresa di una iniziativa politica per una soluzione strutturale sulla base della prospettiva ‘due popoli e due Stati’, una soluzione concreta e che deve avere una tempistica definita”. Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al summit per la pace del Cairo.

“Il popolo palestinese – ha aggiunto – ha diritto a una nazione che si governa da sé in libertà accanto a uno stato di Israele a cui deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza e alla sicurezza. L’Italia è pronta a fare tutto ciò che è necessario” per questo.

”A Gaza 4.385 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani”

”A Gaza 4.385 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani”Roma, 21 ott. (askanews) – Dallo scorso 7 ottobre, giorno degli attacchi di Hamas e dell’inizio delle ostilità tra Israele ed Hamas, 4.385 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani, tra cui 1.756 bambini e 967 donne. Secondo questo ultimi bilancio, aggiornato dalla Sanità della Striscia di Gaza, altre 13.561 persone sono rimaste ferite e il 70% delle vittime degli attacchi israeliani sono bambini, donne e anziani. Il dicastero, riportato da Al Jazeera, aggiunge che molte persone sono ancora sotto le macerie.

Calcio, scontri e arresti prima di Verona-Napoli

Calcio, scontri e arresti prima di Verona-NapoliRoma, 21 ott. (askanews) – Incidenti a Verona prima di Verona-Napoli, match valido per la nona giornata del campionato di serie A in programma oggi alle 15. Intorno alle 10 di stamattina una cinquantina di tifosi del Napoli sono venuti a contatto con sostenitori del Verona nei pressi del parcheggio davanti alla Curva Nord. Circa 300 i tifosi soni stati bloccati dalla Polizia tra viale Piave, Porta Nuova e la zona del Bentegodi. Secondo quanto riporta il quotidiano ‘L’Arena’ alcuni sono stati accompagnati in Questura e per 36 di loro è scattato il divieto di accedere alle manifestazioni sportive. Problemi anche alla Stazione Ferroviaria per l’accensione di fumogeni La polizia municipale è intervenuta sul posto per gestire la viabilità. Per la partita attesi ventimila tifosi, tremila dei quali napoletani.

Chi è stato Sergio Staino

Chi è stato Sergio StainoRoma, 21 ott. (askanews) – La satira, e non solo, piange la morte di Sergio Staino, 83 anni. Vignettista, fumettista, disegnatore tra i più noti in Italia, Sergio Staino è stato da sempre un’intellettuale della sinistra italiana, direttore anche dell’Unità tra il settembre e l’aprile del 2017 quando si dimise a seguito dello sciopero dei giornalisti contrari ai licenziamenti voluti dalla proprietà.

Nato a Piancastagnaio, in provincia di Siena, l’8 giugno 1940, Staino era figlio di un carabiniere. Portato sin da ragazzo per il disegno, laureato in architettura, aveva lavorato per lungo tempo come insegnante di educazione tecnica e si era stabilito a Scandicci, non lontano da Firenze, nel cuore della Toscana rossa. Al mondo del fumetto era approdato relativamente tardi, perché l’anno di nascita di Bobo è il 1979, quando il simpatico personaggio autoironico aveva esordito sulle pagine della rivista ½Linus», diretta all’epoca da Oreste Del Buono, riscuotendo subito un notevole successo. Iscritto al Pci, calvo, occhialuto, barbuto e piuttosto pingue, Bobo era una sorta di alter ego dell’autore, ne rifletteva le incertezze e la profonda sensibilità umana. Incarnando i sentimenti e le frustrazioni della sinistra italiana, Bobo ebbe un enorme successo. Bobo con i personaggi di contorno: la moglie Bibi, i figli Ilaria e Michele, il compagno brontolone Molotov, ancora intriso di mentalità stalinista. Staino collaborò negli anni con il Corriere della Sera, il Venerdì, la Repubblica, Cuore. Nel 1986 fondò Tango un settimanale satirico dell’Unità, che ebbe tra i collaboratori Altan, ElleKappa, Riccardo Mannelli, Michele Serra, David Riondino, Gino e Michele, Francesco Guccini. Lo diresse fino alla chiusura nel 1989 e dalla cui esperienza nacque Cuore.

Il suo lavoro tuttavia era molto apprezzato anche al di fuori del partito. Umberto Eco ebbe a dire che uno studioso del futuro, ignaro delle vicende italiane, avrebbe trovato nelle strisce di Bobo un’ottima fonte per comprendere i cambiamenti avvenuti nella nostra società a partire dagli anni Ottanta. Nel 1984 Staino aveva vinto meritatamente il premio della Satira di Forte dei Marmi. A Forattini, che lo aveva accusato di non avere il coraggio di rivolgere i suoi strali verso i dirigenti comunisti, Staino aeispose disegnando in prima pagina nel luglio 1986 Natta nudo e intento a ballare seguendo la musica di un’orchestrina diretta da Giulio Andreotti e Bettino Craxi. Il caso fece rumore e molti nel Pci non avevano presero bene quella trovata coraggiosa.

COllaborò per quasi un anno, nel 2018, con il quotidiano dei vescovi, Avvenire, pubblicando fumetti poi raccolti nel volume Hello Jesus (Giunti, 2019). Da ricordare anche la sua attività come sceneggiatore in due film: Cavalli si nasce (1988) e Non chiamarmi Omar (1992). Tra i tanti libri pubblicati, merita una menzione Quel signore di Scandicci (Rizzoli Lizard, 2020) una sorta di summa delle vicissitudini di Bobo. Sin dal 1977 Staino aveva accusato gravi problemi alla vista, causati da una progressiva degenerazione retinica, che con il tempo lo avevano reso quasi cieco. Aveva affrontato la malattia con estremo coraggio, assistito dalla moglie Bruna, e aveva continuato a lavorare fino all’ultimo, con l’aiuto del computer e con notevole fatica. Dal 2017 lavorava per ½La Stampa», ma non aveva perso la speranza di vedere rivivere ½l’Unità». Con il solito spirito equanime, riconosceva doti significative anche a Giorgia Meloni. Ma guardava alla vita pubblica con crescente perplessità: Oggi aveva detto in un’intervista, “c’è meno bisogno di satira. Oggi i politici si dissacrano da sé”.

Meloni: Isaraele ha diritto alla difesa, ma non sia vendetta

Meloni: Isaraele ha diritto alla difesa, ma non sia vendettaCairo, 21 ott. (askanews) – Di fronte ad atti come donne e bambini decapitati “uno Stato è pienamente legittimato alla sua esistenza e alla difesa dei confini ma la reazione di uno stato non può essere mai motivata da sentimenti di vendetta: uno Stato fonda la sua reazione su ragioni di sicurezza, commisurando la sua forza e tutelando la popolazione civile”. Lo ha detto, tra le altre cose, la presidente del consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al summit per la pace del Cairo. Questo per Meloni è il “confine” e “sono fiduciosa” che questa sia anche la posizione di Israele.

E’ morto Sergio Staino, celebre per il suo alter ego “Bobo”

E’ morto Sergio Staino, celebre per il suo alter ego “Bobo”Roma, 21 ott. (askanews) – E’ morto, all’età di 83 anni, Sergio Staino, disegnatore e fumettista, celebre per il suo alter ego ‘Bobo’ che, con i commenti dissacranti della moglie Bibi e dei figli Ilaria e Michele (“non farmi domande troppo difficili, viviamo in tempi senza risposte”) ha accompagnato le fortune e le sventure della sinistra italiana e di tutta la politica. Staino era ricoverato in un ospedale di Firenze. Le sue condizioni si erano aggravate, dopo i problemi di salute di circa un anno fa e dai quali non si era ripreso.

Staino era nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena. Si era laureato in architettura e aveva insegnato educazione tecnica in vari licei. Bobo compare per la prima vola nel 1979 sulla rivista Linus e da allora Staino si era imposto come uno dei maggiori autori di satira, ma sempre in punta di fioretto, attraverso i maggiori quotidiani nazionali. Aveva anche collaborato col mondo della tv e del cinema. La sua esperienza professionale e di passione politica principale resta quella a L’Unità, di cui fu anche direttore tra il 2016 e il 2017.