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Tag: Sanremo 2023

Accordo grano: la Cina finora primo beneficiario, Italia quarta

Accordo grano: la Cina finora primo beneficiario, Italia quartaMilano, 14 mar. (askanews) – È la Cina con 5,2 milioni di tonnellate di prodotti agricoli tra grano, mais e olio di girasole, pari al 21,5% sul totale partito dai porti ucraini da agosto 2022, il Paese che ha più beneficiato del Black Sea grain initiative. È quanto afferma il Centro studi Divulga che ha elaborato i dati Onu delle rotte dei prodotti agricoli partiti dai porti di Chornomorsk (36,4% del totale), Yuzhny (35,8%) e Odessa (27,8%) in questi 240 giorni.
Complessivamente sono 24,2 milioni le tonnellate di prodotti agricoli partiti dai porti ucraini: quasi la metà è mais (49,3%) mentre il 27,2% è grano tenero, il 5,4% è farina di girasole, il 5,1% olio di girasole.
Spagna (4,1 milioni di tonnellate di prodotti pari al 17%) e Turchia (2,7 milioni di tonnellate di prodotti pari all’11,2%) si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto tra i Paesi che più hanno importato dall’Ucraina in questo periodo. L’Italia, invece, con 1,76 milioni di tonnellate (7,3%) è quarta in questa classifica, davanti a Olanda, Egitto, Israele e Bangladesh. In particolare, da agosto 2022, nel nostro Paese sono arrivate 1,2 milioni di tonnellate di mais, fondamentale per l’alimentazione animale, 377mila tonnellate di grano tenero, e quasi 90mila tonnellate di olio di girasole.
Un altro dato significativo, secondo le elaborazioni del Centro studi Divulga, è rappresentato dal fatto che quasi il 55% dei prodotti ha raggiunto i Paesi in via di sviluppo, come quelli del Nord Africa e dell’Asia, allentando il rischio di tensioni sui prezzi del pane che avrebbero potuto provocare instabilità in territori fortemente dipendenti dalle materie prime provenienti dalle aree coinvolti dal conflitto

Isole minori, Calderoli-Musumeci: presto ddl all’esame del Cdm

Isole minori, Calderoli-Musumeci: presto ddl all’esame del CdmRoma, 14 mar. (askanews) – “Il disegno di legge quadro per lo sviluppo delle isole minori è pronto per iniziare il proprio iter istituzionale. Il governo è intenzionato a portare a compimento un’iniziativa che purtroppo si è arenata nel corso della precedente legislatura, con uno sguardo rivolto ai cittadini delle isole marine, lagunari e lacustri. L’incontro di oggi, al quale ha partecipato anche il capo dipartimento della Protezione Civile Curcio, ha avuto esito positivo ed è stato utile per l’ultimo vaglio del testo del ddl quadro al termine dei lavori svolti presso gli Affari Regionali. Il nostro obiettivo è garantire norme e risorse che permettano tutela e sviluppo di questi specifici territori, attraverso il riconoscimento delle criticità naturali di queste aree ed il superamento dei divari geografici, infrastrutturali, amministrativi e dei servizi. Un lavoro molto importante che pone le sue basi nell’attenzione ai territori, mai venuta meno da parte dell’esecutivo e che rivendichiamo con orgoglio. Confidiamo di poter portare in tempi brevi il ddl quadro isole minori all’esame del Consiglio dei ministri”. Lo annunciano il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ed il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci.

Lombardia, nuovo Consiglio regionale ai blocchi di partenza

Lombardia, nuovo Consiglio regionale ai blocchi di partenzaMilano, 14 mar. (askanews) – Si terrà domani, mercoledì 15 marzo, la prima seduta della dodicesima legislatura del Consiglio regionale della Lombardia. La riunione, in programma dalle 10, sarà inizialmente presieduta, fino all’elezione del nuovo presidente, dal consigliere regionale più anziano. Si tratterebbe del giornalista Vittorio Feltri(Fdi), che però ha già detto pubblicamente che non intende accettare questo incarico. Pertanto toccherà probabilmente al presidente della giunta, Attilio Fontana, o a Vittorio Sgarbi nel caso anche Fontana decida di tirarsi indietro. Il ruolo di consiglieri segretari sarà svolto invece dai due più giovani, cioè Michele Schiavi e Paolo Romano.
Al primo punto all’ordine del giorno ci sono le comunicazioni sulla proclamazione degli eletti e sulla composizione della giunta regionale. Seguirà la presa d’atto della sospensione dalla carica di consigliere degli eletti nominati assessori e la conseguente presa d’atto dei relativi subentri. Si tratta complessivamente di 11 consiglieri subentranti che all’inizio della seduta saranno chiamati a prendere posto tra i banchi consiliari. Tra di essi c’è Giulio Gallera, già assessore al Welfare nella prima fase della pandemia Covid.
A seguire ci sarà l’elezione del presidente del Consiglio regionale e degli altri componenti dell’Ufficio di presidenza. Risulta eletto presidente il consigliere che nelle prime tre votazioni consegue la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio; dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti. L’elezione dei due vice presidenti e dei due consiglieri segretari ha luogo con due distinte votazioni: risultano eletti vice presidenti e segretari i consiglieri, uno ciascuno per la maggioranza e per la minoranza, che ottengono il maggior numero di voti; a parità di voti è eletto il consigliere più anziano di età.
L’ultimo punto all’ordine del giorno prevede l’elezione della giunta delle elezioni, composta da un componente per gruppo consiliare e a cui spettano le verifiche sulla sussistenza di eventuali casi di incompatibilità e sulla convalida degli eletti. I suoi lavori dovranno concludersi entro 60 giorni dall’elezione del proprio Ufficio di presidenza.

Percorsi di innovazione sociale 2023: formazione per 30 innovatori del Sud

Percorsi di innovazione sociale 2023: formazione per 30 innovatori del SudMilano, 14 mar. (askanews) – Torna Percorsi di innovazione sociale, il corso di formazione gratuito di Human Foundation e Eni attraverso Joule, la sua scuola d’impresa, rivolto alle imprese sociali e alle organizzazioni del terzo settore.
Al bando, disponibile fino al 13 aprile, possono partecipare gli innovatori sociali attivi in 11 regioni del centro e sud Italia: Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Lazio, Umbria, Marche. Una giuria tecnica composta dagli esperti di Human Foundation e di Eni attraverso Joule, la sua scuola d’impresa, selezionerà i 30 protagonisti del corso che entreranno a far parte di una vera e propria Social innovation academy, interamente dedicata al rafforzamento delle competenze manageriali degli innovatori sociali del Mezzogiorno con l’obiettivo di massimizzare l’impatto sociale generato sui territori.
La formazione, curata dallo staff di Human Foundation e da professionisti specializzati, si svolgerà nel mese di maggio in modalità on line e si articolerà in cinque moduli, per un totale di 30 ore complessive: dallo studio di strategie per affrontare i processi di cambiamento, alla valutazione degli impatti sociali delle loro azioni sul territorio, passando per il project management, il fundraising e, infine, l’impact investment e la co-progettazione. L’approccio scelto è quello del learning by doing, metodo basato sull’alternanza di lezioni frontali, didattica partecipativa e testimonianze dirette.
Al termine della formazione ogni organizzazione partecipante potrà presentare un project work. Una giuria tecnica selezionerà cinque progetti particolarmente meritevoli che accederanno alla fase successiva, quella di accelerazione e capacity building. Si tratta di un percorso complessivo di accompagnamento erogato dai professionisti di Human Foundation nei mesi di giugno e luglio 2023, volto a perfezionare il livello di dettaglio dei progetti per facilitare la loro fattibilità e realizzazione.
Sia la parte di formazione che quella di accompagnamento saranno interamente gratuite per gli enti partecipanti. L’intero progetto è reso possibile grazie allo sponsor unico Eni.

Banche, tassi prestiti a imprese e famiglie ai massimi dal 2012

Banche, tassi prestiti a imprese e famiglie ai massimi dal 2012Roma, 14 mar. (askanews) – Continuano a salire i tassi di interesse bancari sui prestiti a imprese e famiglie in Italia, in scia ai rialzi dei livelli ufficiali operati dalla Bce. A febbraio il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni (i mutui) è salito al 3,79%, dal 3,59% del mese precedente che era stato il livello più elevato dal novembre del 2012. Lo riporta l’Abi nel suo rapporto mensile, ricordando che questa voce aveva segnato un picco del 5,72% a fine 2007.
Il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 3,66%, massimo dall’ottobre del 2014, dal 3,53% di gennaio, mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è salito al 3,90% a febbraio, in questo caso è il massimo dal gennaio 2012, dopo il 3,72% il mese precedente.
Sempre secondo l’Abi, a febbraio 2023 la crescita dei prestiti a imprese e famiglie è proseguita ma con un nuovo rallentamento: complessivamente sono aumentati dello 0,8% rispetto a un anno prima, dal più 1,5% di gennaio. L’associazione elabora questi indicatori in base ai dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).
Sull’andamento della dinamica dei prestiti i dati disaggregati più recenti risalgono a gennaio: i prestiti alle imprese sono rimasti sostanzialmente stabili su base annua (+0,1%), quelli alle famiglie sono cresciuti del 3%.
Intanto la Bce potrebbe procedere a nuovi consistenti rialzi dei valori di riferimento. Giovedì tornerà a riunirsi il Consiglio direttivo all’istituzione monetaria, che a più volte manifestato esplicitamente l’intenzione di effettuare un nuovo aumento da 50 punti base in questa occasione. Mentre successivamente continuerebbe ad alzare i tassi decidendo “volta per volta sulla base dell’evolversi dei dati”, secondo i propositi della stessa Bce.
La tempesta che si è scatenata sul sistema bancario statunitense dopo il fallimento della Silicon Valley Bank potrebbe forse frenare la Federal Reserve nella sua manovra rialzista, ma difficilmente si possono ipotizzare al momento ricadute analoghe sulla Bce (salvo che l’alta tensione non prosegua o peggiori).

I Baustelle tornano col singolo “Milano è la metafora dell’amore”

I Baustelle tornano col singolo “Milano è la metafora dell’amore”Milano, 14 mar. (askanews) – Esce il 17 marzo “Milano è la metafora dell’amore” per BMG, il nuovo singolo dei Baustelle, formazione composta da Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi. Il nuovo brano anticipa l’attesissimo nuovo album “Elvis”, in uscita il 14 aprile e già disponibile in pre-order (https://baustelle.lnk.to/elvisPR).
Il nuovo brano “Milano è la metafora dell’amore” ci restituisce una fotografia nitida dell’hinterland milanese: la metropoli di Milano, la sua frenesia e la fauna che la abita viene catartizzata dal linguaggio poetico che unisce pregiudizi e verità in una descrizione sensoriale, tangibile e cinematografica. Milano, qui cantata con irriverenza e allegria dalla band, è la città in cui perdersi, è un’esperienza da voler tatuare sulla propria pelle.
«Avevamo bisogno da un po’ di scrivere una canzone così: sfrenata e libera come il rock and roll, senza inibizioni e forse anche un po’ senza senso. E poi che dire, Milano, anche nelle sue contraddizioni, ci intriga e seduce da sempre» raccontano i Baustelle a proposito del nuovo brano.
La Milano Baustelle ci uccide, ma al tempo stesso è in grado di riportarci in vita. In questo frangente, la band torna a raccontare con l’ormai solita dose di provocazione e di coscienza dei tempi attuali una città trasversale fatta di luoghi stereotipo, ma anche di verità nascoste, di pelle e immancabilmente di rock and roll.
Dopo il brano “Contro il mondo”, “Milano è la metafora dell’amore” è il secondo brano estratto da “Elvis”, il nono album in studio dei Baustelle in uscita il 14 aprile. La copertina, realizzata da Marco Cella con la direzione artistica di Gian Luca Fracassi, riconferma la nuova direzione dell’estetica Baustelle, fatta di raffinatezza e contemporaneità, senza mai abbandonare quello sguardo al passato costitutivo della band.
“Elvis” è già disponibile in pre-order in formato CD, vinile oro in edizione limitata e numerata, vinile bianco in edizione limitata e numerata, vinile nero e da oggi anche in CD Maxi formato, contenente un boolket di 28 pagine e 4 cartoline con le cover alternative dell’album.
Ad aprile partirà l’instore tour che li porterà a Milano, Bologna, Torino, Firenze, Roma e Napoli.

A Milano l’argentino Raul Laviè, “La voce di Buenos Aires”

A Milano l’argentino Raul Laviè, “La voce di Buenos Aires”Milano, 14 mar. (askanews) – Dopo dopo 10 anni, Raul Laviè torna in Italia per la seconda volta e si esibisce per tre sere di spettacolo ideate da Miguel Angel Zotto il 14- 15-16 Marzo a Milano alla Casa De Tango El Porteño Prohibido in Via Macedonio Melloni 9.
86 anni il prossimo 22 agosto, sessantasei dei quali dedicati al tango, ambasciatore della cultura e della musica porteña nel mondo, una carriera folgorante iniziata negli anni Cinquanta nella sua Rosario, quando ancora il cognome Peralta non era stato cambiato in Lavié, ma esplosa a Buenos Aires nel 1956 dai microfoni di Radio El Mundo, che fece conoscere quella che sarebbe diventata una delle fibre vocali più intense e potenti della musica, non solo tanguera, nel mondo. Raúl Lavié, nato il 22 agosto del 1937, dopo dieci anni di assenza, torna per la seconda volta in Italia grazie alla profonda amicizia con Miguel Angel Zotto, fra i più famosi ballerini e coreografi di tango, per tre serate indimenticabili da martedì 14 a giovedì 16 marzo presso El Porteño Prohibido di via Macedonio Melloni 9 a Milano, la prima Casa di Tango in Europa, nata nel 2019 grazie alla volontà di tre imprenditori e amici, Fabio Acampora e i fratelli Sebastian e Alejandro Bernardez. Le tre serate milanesi – che vedranno esibirsi sul palco anche quattro musicisti e due coppie di ballerini – sono patrocinate dal Consolato Argentino di Milano, e vogliono essere un vero e proprio omaggio, ideato e diretto da Miguel Zotto, a uno dei più celebri cantor di tango di sempre, che nel 2021 al Broadway Theatre di Buenos Aires, nel centenario della nascita del compositore e musicista Astor Piazzolla, ha ottenuto un successo strepitoso con il recital Piazzolla Immortal, attualmente in tour in Europa. Figura emblematica e artista irripetibile “con l’anima di un grande attore”, come lo ha sempre definito il poeta Horacio Ferrer (nonché paroliere di Astor Piazzolla), Raùl Laviè da giovane amava le arti plastiche e non aveva messo in conto che ben presto sarebbe diventato uno straordinario interprete delle modalità musicali del tango, arrivando a lavorare con compositori del calibro dello stesso Piazzolla, di Horacio Salgán, Osvaldo Carlos Piro, Héctor Stamponi, Osvaldo Fresedo e Angel D’Agostino. Definito dallo stesso Piazzolla “La voce di Buenos Aires”, Lavié nel corso della sua carriera ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi come il “Golden Ace Award” nel 2005, due premi “Konex” e lo “Starfish Award”, oltre al “Carlos Gardel” per il miglior album di tango solista con “50 años no es nada”. Ecco perché oggi diventa un’occasione unica e irripetibile poter apprezzare e assistere dal vivo alle capacità vocali di Raúl Lavié, che ancora conserva la limpidezza, il fervore, l’intonazione, l’estensione della voce che hanno fatto di lui uno dei pochissimi cantanti di tango in grado di incarnare i sentimenti più profondi del popolo argentino e l’essenza del tango nella seconda metà del Novecento.

Sardegna, potenziare banda ultralarga per Einstein Telescope

Sardegna, potenziare banda ultralarga per Einstein TelescopeRoma, 14 mar. (askanews) – “La candidatura della Sardegna alla realizzazione dell’Einstein Telescope rappresenta un’opportunità storica per l’Isola e per l’Italia. Oggi più che mai è fondamentale dare attuazione e portare avanti tutte le iniziative che possano contribuire a qualificare ancora di più Sos Enattos come sito ideale a ospitare uno dei poli scientifici più importanti a livello internazionale”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, che oggi ha partecipato all’incontro di presentazione del progetto Terabit, guidato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare e finanziato dal Pnrr per il potenziamento delle infrastrutture digitali strategiche per la ricerca.
“In Sardegna – precisa l’assessore Saiu – il progetto avrà, in particolare, l’obiettivo di potenziare la banda ultralarga della rete Garr, un asset fondamentale per l’interconnessione dei centri di ricerca a livello nazionale. Parliamo dell’autostrada tecnologica attraverso la quale, domani, potranno viaggiare anche i dati raccolti dall’ET verso tutto il mondo”.
“La nuova rete si integrerà con il nuovo collegamento in fibra ottica tra il sito di Sos Enattos e la rete Garr, per cui la Regione – sottolinea l’assessore – ha stanziato un finanziamento di un milione di euro. Connettere ad altissima velocità Sos Enattos e la rete di ricerca nazionale e internazionale è strategico per la candidatura dell’Isola alla realizzazione del grande osservatorio per lo studio delle onde gravitazionali. La giunta sta poi programmando le risorse per gli interventi necessari sulla viabilità provinciale: 1,5 milioni sulla SP73 per i lavori sul manto stradale, mezzo milione per gli interventi all’interno del centro abitato di Lula e duecentomila euro per l’ingresso di Onanì. A queste vanno poi aggiunte le risorse per la progettazione degli interventi di ulteriore messa in sicurezza della Bitti-Sologo. Giochiamo una partita importantissima per il futuro della Sardegna, la Regione farà la propria parte, ma, oggi più che mai, per raggiungere il traguardo, è indispensabile il massimo impegno di tutte le istituzioni in campo”.

Meta licenzierà altri 10.000 lavoratori dopo i tagli novembre

Meta licenzierà altri 10.000 lavoratori dopo i tagli novembreNew York, 14 mar. (askanews) – Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato martedì, in un post, che la società prevede di tagliare le posizioni di altri 10.000 dipendenti nei prossimi due mesi, dopo che in novembre già altri 11.000 impiegati erano stati licenziati, pari a circa il 13% del personale complessivo.
I piani di ristrutturazione saranno incentrati “sull’annullamento di progetti con bassa priorità e sulla riduzione dei nostri tassi di assunzione”. Per velocizzare il processo decisionale verranno rimossi anche livelli di middle management e si prevede di chiudere altri 5.000 ruoli aperti che non sono stati ancora ricoperti.
Zuckerberg, ha definito il 2023 “l’anno dell’efficienza”, in cui l’azienda mirerà a diventare “un’organizzazione più forte e più agile”. Restano attivi tutti i settori impegnati nel costruire il metaverso e la realtà aumentata.

Maccanico (Ice): Azerbaigian mercato strategico per Italia e vino

Maccanico (Ice): Azerbaigian mercato strategico per Italia e vinoBaku, 14 mar. (askanews) – Il mercato dell’Azerbaigian è un mercato nuovo e strategico per le esportazioni italiane, che ama il Made in Italy, i brand dell’eccellenza e del lusso italiani ed è considerato il più importante nella regione del Caucaso meridionale per la proiezione dell’internazionalizzazione italiana. Tanti i settori di interesse e cooperazione, dai macchinari ad alta tecnologia nell’ambito energetico al settore agroalimentare e vitivinicolo in particolare. L’Ice, con il suo ufficio a Baku, si sta impegnando per portare avanti un programma di eventi destinati alla promozione dell’Italia e dei suoi prodotti, del suo know how e della sua tecnologia. Di particolare interesse, come ha spiegato in un’intervista ad askanews il direttore Andrea Maccanico, il settore vinicolo in cui l’Italia è già al primo posto per export davanti alla Francia. Ma, avverte Maccanico, serve un cambio di approccio culturale dei consumatori e per questo Ice sta investendo per “sostituire il vino alla vodka e ci riusciremo”, afferma il direttore: il consumo pro-capite di vino in Azerbaigian è di circa tre litri all’anno, contro i 10,6 litri di superalcolici.
“Per invertire il dato relativo al consumo di vodka stiamo organizzando una serie di eventi che consideriamo ‘educational’ attraverso i quali cerchiamo di far comprendere la cultura del vino – spiega Maccanico – una bevanda che va sposata con le pietanze. Sottolineiamo anche che il vino in certe modalità e quantità fa bene alla salute. Nel corso degli eventi, che proseguiranno fino alla fine dell’anno, ci avvaliamo di sommelier specializzati e ricercatori. Questo programma ben si coniuga con uno sforzo coerente del governo locale che sta cercando di aumentare il consumo di vino, partendo ovviamente da quello locale, ma in questo filone cerchiamo di promuovere le nostre specialità che possono coprire diversi gusti e range di prezzi”.
I vini italiani, infatti, presidiano il mercato azero nel segmento medio-alto e alto, tallonati da quelli francesi e seguiti poi da quelli georgiani che si piazzano particolarmente nel segmento medio. I dati relativi a gennaio-settembre 2022 vedono l’Italia ancora saldamente in testa con 1,192 milioni di euro di import. La quota di mercato nel 2021 era pari al 43%, rispetto al 29,6% della Francia.
“A gennaio è stato organizzato un corso introduttivo alla conoscenza dei vini italiani, in collaborazione con gli importatori e con l’intervento di un sommelier dal Kazakistan specializzato (Ambasciatore del vino italiano dal 2021), con assaggi guidati e sessioni dedicate sia ai consumatori, che agli operatori professionali del settore HoReCa, con oltre 250 partecipanti nelle tre giornate di formazione”, illustra il direttore della sede Ice di Baku.
A marzo si è svolta una missione in Piemonte con “giornalisti, blogger e importatori che hanno effettuato visite aziendali organizzate in collaborazione con Confartigianato Piemonte per le province di Novara, Cuneo e Torino”.
Oggi in Azerbaigian la produzione vinicola riguarda circa 350 varietà di uva, in particolare i vitigni Bendi, Gamashara, Gizili, Marandi, White Shani, Aligote, Sauvignon, Muscat, Pinot, Riesling e Kishmish (uva passa) e, sottolinea l’Ice, al rilancio della vitivinicoltura azera contribuisce anche una fetta di Italia. Nel 2007, infatti, è nata a Qabala, nella zona di Savalan, la Aspi Agro LLC, Aspi Winery, un’azienda con 340 ettari vitati e una produzione di circa 250 bottiglie che si avvale non solo di due enologi italiani, Daniele D’Andrea ed Elisa Vagnonini, ma anche del materiale ampelografico dei Vivai Cooperativi Rauscedo e delle attrezzature di cantina: nei vigneti, accanto a numerose varietà internazionali, sono presenti anche Montepulciano e Moscato bianco.
Secondo i dati dei primi nove mesi del 2022 l’Italia si piazza al secondo posto per l’export di olio dopo la Turchia con quasi 297mila euro e prima della Spagna. I prodotti italiani sono primi nel settore del caffè con cifre vicine al milione e quasi doppie rispetto al primo concorrente che è la Turchia. Indietro, invece, per quanto riguarda l’importazione di pasta, dove l’Italia si piazza soltanto al quinto posto molto distante da Turchia e Russia ai primi due gradini. “È fondamentale far capire la differenza del prodotto italiano, che è reperibile sul mercato, ma di cui ancora non si conosce il vero significato, cioè quello della ‘pasta all’italiana’. Il consumo locale è sbilanciato verso la pasta turca per ragioni di costo e di gusto tradizionale. Stiamo facendo e proseguiremo uno sforzo di promozione anche in questo settore”, sottolinea Maccanico illustrando gli eventi che si svolgeranno nell’intero 2023, tra cui spicca il 27 aprile, nell’imminenza del GP di Formula 1 di Baku, la cena italiana con il team Ferrari.
A maggio si svolgerà una seconda sessione di formazione sulla cultura enologica italiana e il lancio della Community virtuale di amanti del vino italiano a Baku. Sempre nello stesso mese alla Fiera InterFood della capitale azerbaigiana, ogni giorno dal 17 al 19 maggio “prevediamo di dedicare eventi per la dimostrazione e l’assaggio di diverse specialità culinarie e vini italiani”. L’evento viene organizzato in collaborazione con i ristoratori locali, ma esiste “la possibilità di dedicare uno o più giorni di show cooking a enti e associazioni italiane interessate a partecipare”.
Missioni in entrate e in uscita, come quella che prevede l’arrivo di giornalisti e importatori azerbaigiani in Valle d’Aosta per la partecipazione a eventi di promozione enogastronomica e turistica. Da non dimenticare a giugno la Festa della Repubblica Italiana, un evento che prevede una ampia partecipazione di un pubblico selezionato e corners dedicati alle degustazioni di piatti italiani.
L’Azerbaigian prevede anche una ulteriore fetta di mercato su cui porre l’attenzione, quella dei macchinari agricoli. “Nel settore dei macchinari ci occupiamo di due tipi di iniziative da un lato invitiamo i maggiori importatori e distributori di macchinari a partecipare alle fiere italiane più importanti per effettuare ordini e concludere accordi, dall’altro – spiega il direttore Maccanico – organizziamo missioni in Azerbaigian di imprese italiane. Stiamo lavorando per organizzarne una quest’anno con incontri B2B in cui i nostri produttori presenteranno le principali tecnologie italiane agli acquirenti azerbaigiani che sono principalmente i grandi distributori e tre grandi gruppi che controllano la produzione”.
L’Italia è il primo partner commerciale dell’Azerbaigian con un interscambio del valore di 9,2 miliardi dollari ed è il primo cliente, assorbendo il 50% circa del totale delle esportazioni azere di idrocarburi, ma soltanto il settimo fornitore, principalmente nei macchinari e apparecchiature e per i prodotti della metallurgia e chimici.
(di Daniela Mogavero)