M.O, Israele lancia assedio a Gaza, si scalda il fronte NordRoma, 9 ott. (askanews) – Israele minaccia un’operazione di terra nella Striscia di Gaza entro 24-48 ore, intanto lancia un assedio del territorio palestinese controllato da Hamas, mentre cresce il rischio di un nuovo fronte nel nord del Paese, anche se il gruppo libanese Hezbollah ha negato di aver lanciato operazioni in territorio israeliano. Al terzo giorno di guerra dopo l’attacco lanciato sabato scorso contro Israele da Hamas, il bilancio dei morti è arrivato a 800 israeliani e 500 palestinesi, i feriti rispettivamente oltre 2.400 e almeno 2.300.
Resta incerto il numero degli ostaggi israeliani e questo è uno dei principali nodi da sciogliere. Hamas ha sostenuto ieri che sono almeno 100 e oggi che quattro sono morti in un bombardamento israeliano su Gaza. La Jihad islamica ha parlato invece di 30 ostaggi. In giornata si sono rincorse indiscrezioni su negoziati per il rilascio degli ostaggi, poi un altro funzionario di Israele ha dichiarato che “non esiste alcuna negoziazione” con Hamas. La smentita, riferisce il Times of Israel, arriva dopo che Reuters ha confermato una precedente indiscrezione dell’agenzia di stampa cinese Xinhua, secondo cui mediatori del Qatar sarebbero in contatto con funzionari di Hamas nel tentativo di garantire il rilascio delle donne e dei bambini israeliani tenuti in ostaggio a Gaza in cambio di 36 donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.
Secondo il quotidiano egiziano Al Ahram, che cita una fonte anonima, Il Cairo ha avviato negoziati con Israele e i movimenti armati palestinesi in vista di uno scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi e dell’instaurazione di un cessate-il-fuoco. Dopo una terza giornata di combattimenti con i miliziani infiltrati in Israele, il portavoce delle Forze di difesa israeliane ha annunciato che l’esercito ha ripreso il pieno controllo delle città israeliane al confine con la Striscia di Gaza, avvertendo però che alcuni di loro potrebbero essere ancora nel paese, e ha riferito del richiamo di 300.000 riservisti dell’esercito, in quella che Haaretz ha definito la coscrizione “più grande e più veloce mai vista” nella storia di Israele.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato un assedio totale alla Striscia di Gaza occupata da Israele. “Niente elettricità, niente cibo, niente gas, tutto è chiuso. Stiamo combattendo animali con sembianze umane e agiamo di conseguenza.” Nel primo pomeriggio, per la prima volta le sirene anti-razzo sono state attivate nelle città settentrionali di Israele, vicino al confine con il Libano, e l’esercito israeliano ha riferito di aver ucciso “diversi sospetti armati che si erano infiltrati nel territorio israeliano dal territorio libanese”. Poco dopo una fonte di Hezbollah ha fatto sapere che il gruppo sciita libanese non ha lanciato alcuna operazione in Israele. Quindi le forze israeliane hanno annunciato attacchi contro obiettivi nel territorio del Libano, senza fornire ulteriori dettagli.
Sul fronte interno, la coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu sta negoziando con il partito di opposizione Unità Nazionale dell’ex ministro della Difesa Benny Ganz, per formare un governo di emergenza da tenere in carica finchè dura la guerra, ma l’opposizione chiede di escludere i membri della coalizione di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.
Puglia, Emiliano all’European Week of Regions and CitiesRoma, 9 ott. (askanews) – Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, guida la delegazione della Regione Puglia all’European Week of Regions and Cities in programma a Bruxelles da oggi sino al 12 ottobre. Si tratta dell’evento annuale dell’Unione Europea, che si svolge nella sede del Comitato europeo delle regioni, dedicato alle politiche di coesione. Domani martedì 10 ottobre, alle 16,30, nell’Edificio Jacques Delors, si terrà la conferenza dal titolo “Supreme: cinque regioni del Sud Italia che promuovono strategie di integrazione e diritti dei lavoratori migranti”.
La conferenza rappresenterà l’occasione per illustrare i risultati conseguiti con il Progetto Su.pr.me (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 regioni meno sviluppate), finanziato dai fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs. Un progetto che ha visto come capofila il Ministero del Lavoro e coordinatrice la stessa Regione Puglia e il cui principale obiettivo è consistito nella realizzazione di un Piano Straordinario Integrato di interventi a contrasto e superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità/vulnerabilità insistenti nei territori delle 5 Regioni del Sud (Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania). Un’azione progettuale di sistema interregionale che ha integrato e rafforzato le iniziative già esistenti in materia di prevenzione, emersione e contrasto dello sfruttamento lavorativo e del lavoro irregolare, raggiungendo con le sue attività circa 13mila beneficiari provenienti da oltre 20 Paesi extra Ue.
“Un importante riconoscimento da parte della Commissione Europea che dedichiamo a tutti quei braccianti agricoli migranti che hanno creduto in un percorso di riscatto e di rinascita per il pieno riconoscimento della loro dignità di esseri umani”, ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Emma Bonino annuncia in tv: “sono guarita dal tumore”Roma, 9 ott. (askanews) – “Vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni questo microcitoma indesiderato se ne è andato”. Una Emma Bonino inedita a Belve: le scelte difficili, la vita privata, la delusione per la rottura con Marco Pannella e la bellissima notizia della guarigione dal tumore. Un ritratto a tutto tondo della Senatrice Bonino, dove non mancano momenti divertenti. Si parte dall’infanzia trascorsa con la famiglia contadina nella campagna piemontese, passa dalla vocazione politica nata dall’esperienza traumatica dell’aborto che la porta a militare nel partito Radicale e si arriva fino ai giorni nostri: 40 anni di storia italiani condensati in una toccante intervista.
Quanto al rapporto con Marco Pannella da lui interrotto negli ultimi anni della sua vita, “è stata – ha detto Bonino- una rottura unilaterale da parte sua. Non ho mai capito bene perche’ e ne ho sofferto molto. Forse mi ha fatto talmente male che ho voluto assolutamente girare pagina e pensare ad altro”. gli volevo chiedere ma che ti prende, ma che ti viene in mente, lui disse una volta che ero una burocrate leale, mah”. Infine, ” non mi posso dimenticare lo schiaffone improvviso di calenda. Mi ha lasciato il segno perche’ il 2 agosto aveva firmato un accordo scritto da lui e il 7 agosto, nella trasmissione di lucia annunziata, avverte che in effetti lui non regge e se ne va, e se va con Renzi”. Poi si è visto come è andata: “chi la fa, l’aspetti”, commenta Bonino.
Caivano, Meloni: restituiremo territori a famiglie e cittadini perbeneRoma, 9 ott. (askanews) – “‘Da quando la presidente Meloni è venuta a Caivano è stata intensificata la presenza della Polizia e dei Carabinieri in piazza, e lo spaccio non dico che sia finito del tutto, ma è diminuito notevolmente’”. Le parole di Don Patriciello, che continuo a ringraziare per il suo impegno quotidiano e per la cura nei confronti di tutta la comunità di Caivano, sono per noi motivo di ispirazione a fare sempre meglio e a porre definitivamente fine alle zone franche”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un post diffuso sui social allegando una foto assieme al sacerdote.
“Anche in vista del termine dei lavori di bonifica da parte degli specialisti del genio dell’Esercito Italiano nel centro sportivo Delphinia. Restituiremo questi territori alle famiglie e ai tanti cittadini perbene che desiderano vivere in sicurezza e costruire un futuro migliore per i loro figli. Avanti con determinazione”, ha aggiunto.
Libri, L’Icona di San Pietroburgo di Antonio BettaniniRoma, 9 ott. (askanews) – Il protagonista è sempre e ancora lui, Brando Costa; dopo aver attraversato gli anni delle stragi di mafia, poi dell’attacco terroristico al cuore dell’Europa infine dello scollamento tra Russia e Nato: in questo terzo libro, “L’Icona di San Pietroburgo”-Il canneto, Genova 2023, Antonio Bettanini sceglie infatti come sfondo la crisi georgiana, tra complotti, intrighi e tacite alleanze che attraversano una relazione, quella tra Russia e Italia, destinata a conoscere le prime frizioni, dopo la decisione di dar vita ad un fronte comune antiterrorismo (celebrata nel 2002, in Italia, a Pratica di Mare con il protocollo Russia-Nato) . Il pretesto del racconto non è così distante dalla realtà, in un ponte ideale che collega episodi autobiografici dell’autore e fantasie dello scrittore che rivela, ma non svela.
E’ una storia avvincente, che evoca le atmosfere del mondo letterario russo e che torna a celebrare, in Pietroburgo, la Prospettiva Nevskij, vero e proprio teatro di un racconto che parla di una Professoressa italiana mandata dal nostro ministro degli Esteri a dirigere una sezione della Dante Alighieri e improvvisamente sparita, a Mosca , in circostanze misteriose. L’imbarazzo di Russia e Italia, le cui delegazioni si scoprono attraversate da alleanze opache dedite al traffico di icone, è decisamente grande. La “colpa” della Professoressa è di aver scoperto questo “mercato nero” scatenando l’inevitabile reazione. Tocca a Brando, quindi, raggiungere Mosca e da lì Pietroburgo alla ricerca della Professoressa scomparsa e forse rapita. Incidenti e colpi di scena, incontri istituzionali e incontri segreti disegnano la missione di Brando che gioca su diversi piani narrativi.
Il racconto Si snoda su tre piani di narrazione, l’oggi rappresentato da un giovane diplomatico che si rivolge a Brando Costa, al passato della sua esperienza ed al presente della sua importante testimonianza, alla ricerca della pistola fumante che serve al suo ministro per riesumare una vicenda opaca per i Russi – appunto il rapimento della Professoressa che ha scoperto un traffico di icone e opere d’arte- e farsi bello con gli Stati Uniti. Siamo infatti, come anticipato, ai primi segnali della rottura tra Russia e Occidente, dopo la luna di miele della lotta comune al terrorismo.
Lo ieri: alimento, cuore e origine della storia di cui Brando è stato appunto testimone e protagonista: su incarico del suo ministro ha infatti dovuto raggiungere Pietroburgo, via Mosca, alla ricerca della Professoressa. Uno ieri che Brando riporta a galla su richiesta del giovane funzionario . Ricorrendo, però, ad una memoria selettiva perché se il suo intento, almeno in parte, è certamente quello di aiutare il diplomatico di cui è stato collega, per un’altra e grossa parte, di custodire gelosamente tutti gli artifici ed i patti cui è ricorso per tenere in piedi e tessere il telaio della diplomazia e della relazione con la controparte russa. Alla ricerca di un difficile lieto fine. Ed è qui che si nasconde quello che potremmo definire come un importante altro ieri narrativo. Russia e Italia, ieri e oggi.
Il contesto mobile de L’icona di San Pietroburgo ricostruisce fedelmente nei tre tempi- passaggi che abbiamo evocato una simpatia e un’attitudine indubbie al dialogo con il mondo russo, che l’Italia ha sempre avuto e che hanno attraversato le alternanze di governo della seconda Repubblica, ma che già affondano le proprie radici nel capitalismo italiano tra le due guerre e naturalmente nel mondo politico della sinistra comunista e democristiana dell’Italia repubblicana. Dobbiamo all’autore la difficile tenuta – quella, sembrerebbe, di un tennista che non molla mai – di un amore e di un rispetto per il mondo russo che va certo oltre la seduzione di Pietroburgo e il suo incanto pur così contestato. Dagli stessi Russi (da ultimo con Stalin). La guerra in Ucraina e gli orrori dell’oggi sembrano infatti voler rovesciare il cannocchiale della memoria e rendere sempre più sfocati e lontani, relazioni e sentimenti che ora – allo sguardo della cronaca – sembrano appunto del tutto immotivati quasi a configurare una sorta di “intelligenza con il nemico” in chi si accosti con empatia al mondo culturale russo. Un mondo che ha, in San Pietroburgo, importanti radici italiane proprio a cominciare dai gioielli della sua architettura che prima Pietro e poi Caterina vollero, per aprire,con la nuova città, “una finestra sull’Europa” . Un mondo che ancora recentemente è stato celebrato nelle parole del Santo Padre, Papa Francesco, che, al rientro dal suo viaggio in Mongolia, ha voluto ricordare e ribadire, rispondendo ad una polemica di parte ucraina, che: “La cultura Russa non va cancellata per motivi politici”; la cultura russa è d’una bellezza, di una profondità molto grandi. L’eredità russa è molto buona e molto bella nel campo delle lettere, della musica, dell’arte”. La città. Il libro accompagna e affascina il lettore anche nella scelta dei luoghi: narrati e descritti con dovizia di particolari. Eccone alcuni, a cominciare da Il cavaliere di bronzo , il grande monumento equestre che celebra lo zar Pietro I il Grande (1682-1725). Si trova nella piazza del Senato o dei Decabristi a San Pietroburgo, opera dello scultore francese Étienne Maurice Falconet e anche titolo di un poema dedicato alla statua, scritto da Aleksandr Sergeevic Pukin nel 1833 e pubblicato postumo nel 1837. Considerato tra le opere più significative della letteratura russa, il poema in virtù del suo successo finì per dar nome alla statua e ne fece uno dei simboli della città. Il Taleon Imperial Hotel – qui si rifugia Brando alla ricerca della Professoressa – con le sue facciate avvolgenti, neoclassiche, bianche e rosa, un edificio d’angolo, morbido, pastello,all’intersezione tra il fiume Moika e la Prospettiva Nevskij, la grande arteria che attraversa la città, resa celebre da Nikolaj Gogol’ nei suoi Racconti di Pietroburgo (1836). Non mancano Palazzo Stroganoff, il museo in cui opera segretamente la Professoressa, che si affaccia sul ponte Anickov. Poi soprattutto, Ulica Rossila via del teatro Aleksandrìnskij, strada/gioiello dell’architettura neoclassica, realizzata tra il 1828 ed il 1834, in soli 3 mesi e mezzo, grazie alla posa di 18 milioni di mattoni. E’ intitolata al grande architetto italiano Carlo Domenico Rossi. Ma il racconto ci accompagna poi ancora sulla Prospettiva: a Casa Singer (art nouveau e metallo, uno schiaffo all’architettura tradizionale autorizzato da Nicola II), all’Eliseyev Emporium, gioiello glorioso di art nouveau ed in molti altri luoghi magici. Una curiosità. Brando scopre – sono i suoi contatti russi a metterlo sull’avviso – di assomigliare moltissimo ad un famoso anchor man della tv russa, Vladimir Pozner. Scoperta questa sua somiglianza cercherà di avvalersene per facilitare contatti e relazioni. Fino ad un certo punto però…
Vino, Consorzio Chianti: missione promozione a Chicago e Los AngelesMilano, 9 ott. (askanews) – Il Consorzio Vino Chianti va in missione negli Stati Uniti con “Chianti Lovers US Tour 2023”, con tappa a Chicago il 10 ottobre e a Los Angeles il 12 ottobre.
“Con la fine della vendemmia il Chianti riparte dagli States per promuovere ed educare alla sua Denominazione, attraverso due tappe classiche del mercato statunitense: Chicago, in Illinois, e Los Angeles, che con Hollywood ha raccontato tante volte il Chianti” ha affermato il presidente del Consorzio, Giovanni Busi, precisando che “nell’ambito del format ‘Simply Italian US Tour’ dell’agenzia International Exhibition Management si terranno due speciali seminari degustazione che riuniranno professionisti ed opinion leader locali”. “A Chicago, il focus sarà sui Chianti Docg Riserva, con un assaggio dell’ultima annata disponibile sul mercato, ovvero la 2020” ha proseguito Busi, spiegando che “a Los Angeles, invece, esordirà uno degli ultimi format consortili dedicati al Chianti Superiore Docg, con l’assaggio di 7 vini dal 2021 al 2016, volta a conoscere meglio tutte le sfumature del vitigno Sangiovese e le pregevoli evoluzioni dei vini Chianti moderni”.
Israele,M5S: solidali ma no a reazioni sproporzionate e illegaliRoma, 9 ott. (askanews) – “Da parte nostra ferma e assoluta condanna agli attacchi terroristici di Hamas e riconoscimento del diritto di Israele ad esercitare la sua legittima autodifesa. Allo stesso tempo, esprimiamo profonda preoccupazione per una reazione israeliana che, stando alle notizie delle ultime ore che parlano di un assedio totale con taglio di luce, acqua e gas, si preannuncia sproporzionata e diretta contro l’inerme popolazione civile della Striscia di Gaza. Una reazione che sarebbe contraria al diritto umanitario internazionale”. Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Esteri di Camera e Senato.
Angelo Vassallo, il 20 ottobre alla Camera docufilm in anteprimaRoma, 9 ott. (askanews) – La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore è “entusiasta di annunciare l’anteprima del suo toccante docufilm ‘Quel Che Resta’”. La proiezione avrà luogo il 20 Ottobre a Roma, alla Camera dei Deputati. “Questo cortometraggio indipendente, opera prima della Fondazione Vassallo, rappresenta una testimonianza autentica e commovente della vita e del profondo impegno di Angelo Vassallo, l’indimenticabile Sindaco Pescatore di Pollica”, si aggiunge.
‘Quel Che Resta’ – si spiega – è un’opera cinematografica che brilla per la sua sincerità e la sua capacità di mostrare la realtà senza veli. Il docufilm offre allo spettatore uno sguardo intimo sulla vita di Angelo Vassallo, un uomo il cui spirito combattivo e la dedizione alla legalità e al benessere sociale hanno fatto storia nella sua comunità e oltre. Il titolo stesso, ‘Quel Che Resta’, evoca la necessità di scoprire la verità e di preservare la memoria di Angelo Vassallo. Questo lavoro, realizzato con passione dalla Fondazione Vassallo, rappresenta un documento tangibile di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori delle persone che ha toccato con la sua vita. Una struttura stratifica, a partire dal titolo “Quel che resta”, perché dietro la vita e i successi, ma anche la morte atroce del Sindaco Pescatore, restano tante cose: in primis i segni lasciati da Angelo, la Fondazione e la necessità di conoscere ancora oggi la verità sugli autori e sui mandanti dell’omicidio. “Quel che resta” sono le delibere di Angelo, tra cui quella in cui invita, come se fosse una poesia, ad esporre i gerani da i balconi; resta la Dea Bendata questo atto accusatorio esposto in tutta Pollica in cui invita gli esercenti commerciali a contenere i prezzi e a comportarsi senza avidità; restano tante domande in sospeso.
“Resta innanzitutto il bisogno di conoscere la verità, la determinazione, la caparbietà della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore che non si ferma e che continua il suo cammino in solitudine perché non accetta alcuna forma di compromesso naturalmente – spiega Dario vassallo, fratello del Sindaco Pescatore – La giustizia è una sola e la verità non può essere che una sola”. Lo short movie si sviluppa per sottrazione: non c’è bisogno di musica, non c’è bisogno di troppi orpelli, i suoni sono quelli della Natura, le cicale, quando parla Angelo, lo sciabordio del mare, il cigolio, che ricorre più volte delle barche, che sembra quasi un lamento.
“Ci sono tre personaggi chiave: Dario Vassallo, che spiega la fondazione, il suo desiderio di verità e poi la testimonianza di un uomo coraggioso, di frontiera, come Gerardo Spira, i suoi silenzi, le sue pause sono veramente uno dei punti fermi di questo piccolo documentario denso di significati. Gerardo rappresenta veramente l’essenza di quella lotta. E poi è la figura di Zio Achille, vecchio pescatore Acciarolese, che racconta con parole semplici e con le sue mani piene di poesia il suo Angelo, quello che aveva conosciuto. Infine ci sono io, Luca Pagliari, che servo da spartiacque e da snodo per rilanciare quel che resta. L’ambientazione dove ho registrato la mia intervista, in un porto qualsiasi con dei pescherecci qualsiasi, perché il mare è uno solo, unisce e non divide. È un lavoro che lascia un segno, spunti di riflessione profondi, lascia capire chi fosse veramente Angelo e il perché della Fondazione e di questa ricerca esasperata di una verità che prima o poi dovrà arrivare. Credo sia un lavoro molto semplice realizzato con mezzi altrettanto semplici, che potrà essere utile per comprendere cosa significhi legalità e cosa significhi ricercare la verità quando questa manca da troppo tempo”, sottolinea Luca Pagliari, autore del docufilm. “Angelo è stato non solo mio fratello, ma anche un compagno di vita straordinario con cui abbiamo condiviso innumerevoli momenti, dedicando molte ore a interrogarci sul futuro, non solo per noi stessi, ma per l’intera comunità. Angelo mi ha insegnato molte cose, ma soprattutto la determinazione di cercare incessantemente la verità – sottolinea Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore – La verità può essere un cammino difficile da percorrere e un obiettivo impegnativo da raggiungere, specialmente quando ci si scontra con resistenze e ostacoli. Angelo ha incarnato questa determinazione nel suo impegno per la legalità e il benessere sociale. C’è una parte del nostro Stato che talvolta sembra riluttante a riconoscere e affrontare la verità, ma Angelo ci ha insegnato che non possiamo permettere che questo ostacoli la nostra ricerca. La sua vita e il suo lavoro ci ricordano che la verità è un principio fondamentale che dobbiamo perseguire con fermezza, anche quando sembra difficile da raggiungere. L’eredità di Angelo Vassallo è una fonte di ispirazione per me e per tutti coloro che conoscono la sua storia. Siamo determinati a continuare ad ottenere giustizia e a promuovere la legalità, così come lui ha fatto con dedizione e passione. Il suo spirito e il suo insegnamento vivono in noi, spingendoci a non arrenderci mai nella ricerca della verità e del bene comune”.
Borse nervose per Israele, analisti: rischi se conflitto si allargaMilano, 9 ott. (askanews) – Mercati europei in tensione dopo il weekend di fuoco in Israele. L’attacco di Hamas nel territorio dello stato ebraico ha innescato instabilità sui principali listini, con i guadagni concentrati sui titoli della difesa e del petrolio (trainati dal greggio che guadagna il 4%). “Crediamo che la volatilità rimarrà molto elevata nei prossimi giorni e che l’impatto sui mercati sarà sempre più profondo se dovessero essere coinvolti altri Stati”, sottolinea Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.
“L’attacco – ha aggiunto Diodovich – ha mosso notevolmente i mercati finanziari sulla scia dei timori degli investitori su una possibile escalation degli scontri in Medio Oriente con il possibile coinvolgimento di più Stati (Libano e Iran in primis)”. Per Benjamin Melman, Global CIO Asset Management di Edmond de Rothschild AM “il rischio principale è il peggioramento della situazione nella regione. Non solo l’Iran è un grande produttore di petrolio, ma potrebbe nuovamente bloccare lo Stretto di Hormuz e distruggere i campi petroliferi vicini”.
Norman Villamin, Group Chief Strategist di Union Bancaire Privée (UBP), sostiene che “il rischio che la più grande incursione in Israele dal 1973 si trasformi da evento localizzato a conflitto prolungato e che coinvolga un numero maggiore di Paesi dovrebbe essere tra le principali preoccupazioni degli investitori”. Con l’allargamento del conflitto, spiega, “una risposta globale che riduca l’offerta petrolifera iraniana, senza che l’Arabia Saudita compensi con un aumento della produzione, creerebbe un nuovo shock dell’offerta per i mercati energetici globali”. Per quanto riguarda i titoli azionari, Ig Italia segnala “i forti acquisti sul settore della difesa”, con Leonardo che a Piazza Affari avanza del 4%, mentre il Ftse Mib è in calo dello 0,7%, e Rheinmetall (+4,7%), Thales (+3,52%) e Bae Systems (+2,85%) che brillano nel resto d’Europa “sulla scia – nota Diodovich – di una potenziale aumento della domanda di armamenti”. Bene anche l’oil con Tenaris (+3%), Eni (+2,43%) e Saipem (+1,97%) tra i migliori a Milano.
Nelle prossime settimane, aggiunge Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, sono da “tenere sotto attenta osservazione” tre “indicatori chiave” come il petrolio, il dollaro Usa, che si rafforza oggi sull’euro, e l’oro, +0,7% oltre i 1.800 dollari l’oncia. “Il dollaro Usa – chiosa Flax – complici la stretta monetaria della Fed e la resilienza dell’economia statunitense, quest’anno è già salito del 2,1%. Se chiudesse al rialzo per il terzo anno consecutivo, il biglietto verde metterebbe a segno la più lunga serie di aumenti dal 2016, con conseguenti pressioni sui Paesi importatori di energia, in particolare gli emergenti come India e Cina”.
L’economia del futuro parte dai borghiRoma, 9 ott. (askanews) – Circa un quinto della popolazione italiana abita nei piccoli borghi disseminati lungo tutta la penisola, un tesoro tipico italiano paradigma di sostenibilità, dove convivono natura, cultura, territorialità, un microcosmo che riesce a coniugare tradizione e innovazione. Proprio alla crescita sostenibile dei piccoli borghi italiani è dedicato il 1° convegno nazionale “Benvenuti a borgo” che si svolgerà il 25 ottobre al Palazzo Orsini di Bomarzo, il borgo tra Lazio e Umbria, realizzato da ECOmmunity, organizzazione tesa a declinare e promuovere lo sviluppo innovativo e sostenibile dei territori.
Il titolo del Convegno è “Borghi di confine, osmotici latori di innovazione sostenibile” a voler sottolineare il ruolo di propulsori della innovazione sostenibile svolto dai borghi italiani, in particolare, da quelle realtà territoriali di confine che rivelano l’importanza della reciprocità e della contaminazione positiva in una visione smart di futuro. “Benvenuti a borgo è un meeting itinerante di approfondimento sugli aspetti sociali, ambientali ed economici dei piccoli comuni con le loro specificità. Vuole creare connessione e interazione tra gli stakeholder al fine di favorire lo sviluppo sostenibile e partecipato dei territori” ha sottolineato Simonetta Badini, founder di ECOmmunity e ideatrice del format.
L’evento vedrà la partecipazione di relatori di richiamo nazionale, rappresentanti istituzionali e coinvolgerà le best practice territoriali che si sono particolarmente distinte nella attuazione di progetti di sviluppo sostenibile. Sarà il primo di una lunga serie di eventi che partiranno dalla Tuscia per raggiungere le aree più significative del Paese.