”Cavalli in Villa” arriva a Villa Bassi di Abano TermeMilano, 20 set. (askanews) – “Cavalli in villa”, il format promosso dalla Federazione italiana sport equestri (Fise) Veneto in collaborazione con Fise nazionale, giunge alla sesta tappa del suo programma. Da venerdì 22 a domenica 24 luglio la manifestazione equestre si terrà a Villa Bassi ad Abano Terme (Padova). Il giorno dell’apertura, lo scultore veneto Andrea Fuson presenterà un’imponente opera realizzata in lamine di ferro alta 4.30 metri, che rappresenta il cavallo di San Giorgio.
Sabato 23, alle 17, il sottosegretario Vittorio Sgarbi presenterà il suo ultimo libro “Scoperte e Rivelazioni, caccia al tesoro nell’arte”, e alle 18.30, si terrà l’esibizione (sotto l’egida di Katia Ricciarelli) del coro lirico del Teatro Verdi di Padova, composto da 45 membri, presentato da Marina Bonaccina e diretto dal Maestro Roberto Rossetto, con accompagnamento al pianoforte di Franco Massaro. Domenica 24 a partire dalle 10:30, il “Circolo Patavino autostoriche” presenterà le sue auto d’epoca, che poi sfileranno anche per le vie centrali di Abano Terme. La domenica, come in tutte le altre tappe, vedrà anche la presenza in villa dell’acquarellista Gianfranco Barco che realizzerà dal vivo degli acquarelli che verranno acquistati da “Cavalli in Villa” per sostenere il progetto umanitario “Pennellate d’autismo”. Sempre il 24 saranno presenti gli studenti della scuola primaria di Abano Terme “Giovanni Pascoli, che hanno partecipato al bando artistico “L’emozione veicola la conoscenza” e che verranno premiati dal sindaco e dall’amministrazione comunale di Abano Terme con un attestato e una medaglia di partecipazione. A Villa Bassi, inoltre, sarà presente anche il Pullman Azzurro della Polizia Stradale per il progetto di sicurezza stradale per gli alunni delle scuole, a cura della Fondazione Gaya Von Freymann. Il pullman è dotato di simulatori e video appositi per fare provare cosa accade quando si guida in stato di ebbrezza, dimostrando come vengono alterati i riflessi e la cognizione dello spazio e del tempo. Per tutti e tre i giorni, come nelle altre tappe, sarà presente “Villaggio del Bambino”, dove i più piccoli, troveranno pony ed istruttori qualificati per provare l’esperienza della pratica con il cavallo.
Per quanto riguarda il programma sportivo, il fine settimana vedrà un concorso di salto ostacoli a 5 stelle del tutto particolare, con categorie spettacolari scelte ad hoc per coinvolgere il pubblico presente. Si parte con la “Jump & Ride”, che prevede metà percorso a cavallo e l’altra metà in sella alla e-bike, seguita poi dalla spettacolare “Jump & run”, categoria in cui i cavalieri, dopo aver percorso metà tracciato in sella, scenderanno e dovranno affrontare il percorso saltando le balle di truciolo presenti sul campo. Grande attesa anche per la staffetta a tempo promossa da “Winning round”, per promuovere le iniziative finalizzate alla raccolta fondi a favore del “Comitato per la Vita Daniele Chinelli”.
Cavalli in Villa arriva a Padova, 6a tappa a Villa Bassi di Abano TermeRoma, 20 set. (askanews) – Cavalli in villa – il format promosso da FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Veneto con la collaborazione di FISE Nazionale e con il Patrocinio di Sport & Salute e con il sostegno dell’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e della Regione Veneto – giunge alla sesta tappa del suo programma.
Da venerdì 22 a domenica 24 luglio la manifestazione equestre si terrà in provincia di Padova, all’interno di Villa Bassi ad Abano Terme. Il giorno dell’apertura, lo scultore veneto Andrea Fuson presenterà l’imponente opera realizzata in lamine di ferro alta 4.30 metri, che rappresenta il cavallo di San Giorgio. Sabato 23, alle ore 17:00, il Sottosegretario di Stato Vittorio Sgarbi presenterà il suo ultimo libro “Scoperte e Rivelazioni, caccia al tesoro nell’arte”; l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Lo stesso giorno alle ore 18.30, si terrà l’esibizione – sotto l’egida di Katia Ricciarelli – del coro lirico del Teatro Verdi di Padova, composto da 45 membri, presentato dalla Dr.sa Marina Bonaccina e diretto dal Maestro Roberto Rossetto, con accompagnamento al pianoforte di Franco Massaro. Domenica 24 mattina, dalle ore 10:30, il “Circolo Patavino autostoriche” presenterà le sue auto d’epoca, che poi sfileranno anche per le vie centrali di Abano Terme.
La domenica, come in tutte le altre tappe, vedrà anche la presenza in villa del Maestro Gianfranco Barco, attualmente considerato uno dei migliori 10 acquarellisti in Italia, che realizzerà dal vivo degli acquarelli che verranno acquistati da Cavalli in Villa. Tale contributo servirà per sostenere il progetto umanitario “Pennellate d’Autismo”. A Villa Bassi, inoltre, sarà presente anche il Pullman Azzurro della Polizia Stradale per il progetto di sicurezza stradale per gli alunni delle scuole, a cura della Fondazione Gaya Von Freymann. Il pullman è dotato di simulatori e video appositi per fare provare cosa accade quando si guida in stato di ebbrezza, dimostrando come vengono alterati i riflessi e la cognizione dello spazio e del tempo.
Per tutti e tre i giorni, come nelle altre tappe, sarà presente Villaggio del Bambino. Qui, i più piccoli, troveranno pony ed istruttori qualificati per provare l’esperienza della pratica con il cavallo, oltre che teorica con laboratori ad hoc. Il Villaggio del Bambino ha la finalità di coinvolgere nelle attività i bambini e le scuole del territorio, con esperienze totalmente gratuite. Nella giornata di domenica 24 settembre saranno presenti gli studenti della scuola primaria di Abano Terme “Giovanni Pascoli, che hanno partecipato al bando artistico “L’emozione veicola la conoscenza”. I partecipanti al bando – promosso dalla FISE Veneto per la diffusione delle attività equestri – verranno premiati dal Sindaco e dall’amministrazione comunale di Abano Terme con un attestato e una medaglia di partecipazione.
Per quanto riguarda il programma sportivo, il fine settimana vedrà un concorso di salto ostacoli a 5 stelle del tutto particolare, con categorie spettacolari scelte ad hoc per coinvolgere il pubblico presente. Si parte con la JUMP &Ride, che prevede metà percorso a cavallo e l’altra metà in sella alla e-bike, seguita poi dalla spettacolare e divertentissima JUMP&run. In tale categoria i cavalieri, dopo aver percorso metà tracciato in sella, scenderanno e dovranno affrontare il percorso saltando le balle di truciolo presenti sul campo. Grande attesa anche per la mitica staffetta a tempo promossa da Winning round, atta a promuovere le iniziative finalizzate alla raccolta fondi a favore del “Comitato per la Vita Daniele Chinelli”. Per info visitare il sito internet www.cavalliinvilla.it INFORMAZIONI GENERALI “CAVALLI IN VILLA” 2023 “Cavalli in Villa” è un progetto promosso da FISE Veneto con il sostegno di FISE nazionale e il supporto dell’IRVV (Istituto Regionale Ville Venete). È patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e di Vicenza oltre che da tutti i Comuni coinvolti. Il 2023 vedrà otto tappe, che si snoderanno durante tutto l’anno in diverse dimore storiche del Veneto. Il progetto è stato presentato alla stampa nazionale il 20 e 21 aprile scorsi aprile presso la Camera dei Deputati e l’Associazione Stampa Estera, Roma, alla presenza dell’On. Elisabetta Gardini, che ha affermato: «Sono felice di avere ospitato alla Camera, come veneta, la presentazione istituzionale di Cavalli in Villa. Un evento che è già cresciuto dall’anno scorso, passando da cinque a otto tappe», ha argomentato Gardini: «Vedo per questo progetto un futuro importante e ricco di soddisfazioni, un’iniziativa che ha senza dubbio il potere di creare una preziosa sinergia tra “cose belle” di cui c’è un profondo bisogno. Il cavallo», ha aggiunto l’Onorevole, «è qualcosa che colpisce la mia fantasia e creatività, capace di unire tante attività e progetti di valore alle eccellenze del territorio. Penso anche alle ville venete, un patrimonio che va maggiormente valorizzato, comunicato e condiviso». Vittorio Sgarbi si conferma per il secondo anno patron di “Cavalli in Villa” e presenterà alcuni dei suoi ultimi libri tra cui “Roma”, dal Rinascimento ai giorni nostri, portando il pubblico dentro un appassionato viaggio nella storia vista dagli occhi luminosi e penetranti dell’arte. Madrina 2023 di Cavalli in Villa Katia Ricciarelli che, grazie alla sinergia con il Conservatorio di Vicenza, ha selezionato diversi giovani artisti che si esibiranno in performance canore accompagnati dal pianoforte. L’evento promuove l’educazione stradale legata al tema della sicurezza, con un focus particolare ai ragazzi. Grazie alla collaborazione con le scuole del territorio, infatti, durante le diverse tappe dell’evento sarà presente il Pullman Azzurro della Polizia Stradale, grazie alla sinergia di Cavalli in Villa con la Fondazione Gaia von Freymann. Presente il Lions Club Vicenza “La Rotonda”, per portare conoscenza e aiuti concreti sul mondo dell’autismo. Il sabato di ogni tappa dell’evento vedrà infatti l’acquarellista Gianfranco Barco – coordinatore del progetto “Pennellate d’autismo”, quest’anno alla sua terza edizione – dipingere direttamente dal vivo le scene di cavalli e persone che più lo attrarranno, a fianco ad altri artisti che hanno preso parte a questa rete solidale. I quadri saranno acquistabili dal pubblico ed esposti a FieraCavalli 2023: il ricavato sarà interamente donato alla Fondazione Cuore Blu di Verona e Vicenza per vivere gli autismi.
Sud Invest, Urso: consorzi Asi opportunità di crescita territorioRoma, 20 set. (askanews) – “I consorzi Asi rappresentano a livello nazionale un’opportunità per la crescita del territorio grazie alla loro capacità di dialogo tra istituzioni e tessuto imprenditoriale. Oggi, in modo particolare il nostro Meridione ha la possibilità di acquisire nuova rilevanza a livello europeo”. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, secondo quanto riporta una nota in un messaggio inviato in occasione della presentazione, al Senato, del seminario nazionale dei Consorzi Industriali “Sud Invest: la competitività dei Consorzi Asi per lo sviluppo del territorio”, promosso dall’Asi (Area di Sviluppo Industriale) di Benevento e dalla Ficei (Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione).
Nuove vie si stanno aprendo e nuove possibilità di sviluppo: dall’energia alla logistica, dalla manifattura tradizionale alle produzioni strategiche come quelle dei microchip. Il MiMIT ha avviato una politica per l’attrazione di imprese, articolata non solo attraverso il supporto finanziario agli investimenti ma anche con mirate misure di semplificazione e tutoraggio – ha spiegato Urso -. In questa chiave, i consorzi ASI rappresentano una preziosa leva a complemento, in grado di rendere ancora più efficace l’azione del governo. Creare un ambiente più business oriented è indispensabile per la crescita e in questo percorso sono certo che FICEI e i Consorzi ASI possano dare un grande contributo”.
Cybersecurity, nasce polo eccellenza protezione nfrastrutture criticheRoma, 20 set. (askanews) – Nasce hwg sababa, con l’accordo tra HWG, azienda specializzata nell’erogazione di servizi gestiti e consulenza in ambito cyber e Sababa Security, primario fornitore di cybersecurity di soluzioni di sicurezza integrate per la protezione dell’IT, OT e ambienti IoT. Una nuova, unica, azienda italiana capace di affrontare le crescenti sfide legate al mercato della cyber sicurezza nazionale ed internazionale. In un settore in continua evoluzione, dove le minacce informatiche si evolvono rapidamente, sfruttando gli estesi perimetri digitali che le aziende hanno ampliato oltre la propria infrastruttura IT, è essenziale rispondere con tecnologie all’avanguardia, i migliori talenti, la continua innovazione e l’anticipazione delle dinamiche dello scenario, condividendo le migliori strategie di protezione con le istituzioni nazionali di riferimento per salvaguardare i dati sensibili in tutti i settori, dagli asset più rilevanti del Paese, alle singole aziende private. HWG Sababa nasce con questo obiettivo: consolidare la posizione di riferimento in Italia e nell’area mediterranea di due grandi player della cybersecurity che unendosi sono oggi in grado di far fronte a tutte le necessità di protezione con servizi specializzati e completi. Un unico interlocutore in ambito cybersecurity capace di offrire ai clienti una solida esperienza unita all’innovazione con oltre 170 risorse completamente focalizzate sulla cybersecurity; costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo su tematiche emergenti fondamentali per la resilienza del Sistema Paese, come OT, IoT e Automotive; una forte collaborazione con università, nazionali ed internazionali e centri di eccellenza. In oltre 20 Paesi nel mondo, gli esperti di HWG Sababa monitorano ininterrottamente gli ambienti digitali per contrastare gli attacchi informatici e per proteggere le infrastrutture digitali di organizzazioni di ogni dimensione che operano in diversi settori, tra cui finance, fashion, automotive, manifatturiero, industriale, energy & utility, telco e banche centrali. I Security Operations Center – SOC – proprietari e dislocati in diverse aree strategiche, rivestono un ruolo centrale nel monitoraggio continuo della sicurezza dei clienti per prevenire, rilevare, analizzare e rispondere alle minacce informatiche. Grazie al supporto del Fondo Investcorp, azionista di maggioranza di HWG Sababa, la Società ha un piano di crescita ambizioso, confermando la crescita organizzativa a tripla cifra vissuta da Sababa negli ultimi anni ed investendo in ulteriori acquisizioni nel panorama cyber italiano e internazionale. “Con alle spalle venti anni di esperienza verticale nel settore della cyber security, la fusione delle due aziende ci rende una realtà ancora più forte sul mercato. HWG Sababa rappresenta, infatti, l’inizio di un nuovo percorso volto a rafforzare ulteriormente un rapporto già consolidato negli anni. Questa fusione incrementerà la nostra presenza a livello globale con uno sguardo sempre orientato al futuro, per supportare le istituzioni nazionali, anche realizzando progetti e Laboratori Nazionali dedicati all’analisi delle minacce informatiche e prevedere e bloccare gli attacchi cyber prima che arrivino ai clienti, aiutandoli ad implementare programmi avanzati di resilienza”, ha commentato Alessio Aceti, CEO di HWG Sababa. “Il nostro obiettivo è quello di proteggere le infrastrutture e analizzare i rischi aziendali per migliorare la postura di sicurezza e consentire la continuità del business. Insieme a Sababa saremo in grado di fornire ai nostri clienti un portafoglio completo di servizi di sicurezza in ambito cyber, in grado di coprire l’intero processo della catena di valore. La combinazione delle competenze di queste due aziende permetterà di diventare uno dei più rilevanti operatori di sicurezza informatica della regione del Mediterraneo”, ha commentato Enrico Orlandi, Presidente di HWG Sababa. Anche la scelta del nome della nuova Società è stata dettata dalla volontà di preservare le rilevanti esperienze di HWG, che da più di 15 anni si occupa di IT e sicurezza informatica, con le grandi capacità innovative di Sababa, nata nel 2019 e diventata in breve tempo una solida realtà quotata a livello internazionale. Una scelta di integrazione tra le realtà di HWG e Sababa espressa anche nel logotipo che vede l’unione delle iniziali delle due aziende e l’uso di sfumature di colori che richiamano l’idea di una costante evoluzione, proprio come la cybersecurity.
Zelensky al Consiglio di Sicurezza Onu: basta potere di veto alla Russia. Il seggio che occupa è in mano a bugiardiRoma, 20 set. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha iniziato il suo discorso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite parlando dell’aggressione della Russia “che per qualche motivo è ancora presente qui al Consiglio di sicurezza Onu” e detiene il seggio “illegalmente”.
“La maggior parte del mondo riconosce la verità su questa guerra. Ci sono stati 574 giorni di dolore, perdite e lotta”, dall’inizio dell’invasione, in cui Mosca ha ucciso almeno “decine di migliaia di ucraini e trasformato milioni in rifugiati”. Zelensky ha ringraziato i paesi che hanno riconosciuto l’aggressione russa come una violazione della Carta delle Nazioni Unite, ma ciò “non ha cambiato nulla” per la Russia all’interno dell’Onu, che è “in una situazione di stallo” sul tema dell’aggressione.
“L’umanità non pone più le sue speranze nell’Onu quando si tratta della difesa dei confini sovrani delle nazioni”, ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando dello stallo con la Russia e della possibilità di Mosca di porre il veto. Il seggio al Consiglio di sicurezza Onu che la Russia “occupa illegalmente” è controllato da “bugiardi il cui compito è nascondere l’aggressione e il genocidio” compiuto dalla Russia in Ucraina, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella sessione speciale del Consiglio. E questo comporta che con l’attuale sistema dell’Onu altri membri sono meno influenti di Mosca. Zelensky ha invitato nuovamente a sostenere una riforma delle Nazioni unite: “So che l’Onu può fare di più” e che la Carta “può lavorare per la pace e la sicurezza globale”.
Il presidente ucraino ha anche proposto delle modifiche alle norme sulle votazioni in seno all’Onu. Zelensky ha spiegato, elencando i punti delle sue proposte, che all’Assemblea generale Onu dovrebbe essere dato il potere reale di superare il veto del Consiglio di sicurezza quando un membro dimostra di essere aggressivo: nel caso in cui 2/3 dei voti riflettessero la volontà delle nazioni dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa, delle Americhe e del Pacifico, il veto potrebbe essere superato.
Spreco alimentare: italiani consapevoli ma non sanno dimensione problemaMilano, 20 set. (askanews) – Tra gli italiani c’è una conoscenza elevata del fenomeno dello spreco alimentare, ma quella qualificata è molto meno. Tradotto meno della metà sa quantificare quanto cibo si spreca nel mondo. A scattare la fotografia sul rapporto tra italiani, spreco di cibo e spesa sostenibile è la seconda edizione dell’Osservatorio commissionato a Bva-Doxa da Babaco market in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari.
Dall’indagine 2023 risulta che il 96% degli italiani dichiara di averne una chiara percezione e ritiene importante agire come collettività per arginare il fenomeno dello spreco alimentare (il 97% pensa sia fondamentale il raggiungimento degli obiettivi Onu 2030), ma solo il 41% ne conosce la reale entità. A conferma di questi dati, rimane stabile rispetto al 2022 anche la percentuale di chi è a conoscenza dell’impatto che lo spreco alimentare ha in termini di emissioni di gas serra che agiscono sul surriscaldamento globale (77%), ma in leggero calo rispetto al 2022 la quota di chi ne ha piena conoscenza (-4 p.p. vs 2022). Un elemento di novità è l’elevata percezione del legame tra cambiamenti climatici e spreco alimentare: nove italiani su 10 ritengono che le sempre più frequenti calamità naturali abbiano un impatto sulle produzioni, causando perdite agricole e conseguente spreco alimentare.
Ma quali sono le cause dietro questo fenomeno? Rispetto al 2022 c’è un calo di attenzione nei consumi e nella preparazione dei cibi: anche se il 78% degli italiani dichiara di prestare molta attenzione e di non buttare quasi mai cibo, quasi un quarto dei rispondenti ammette di sprecare cibo per la scarsa attenzione. Il 57% ha dichiarato inoltre di aver riscontrato almeno un episodio di spreco alimentare domestico nell’ultimo mese. Le cause sono riconducibili alla mancanza di attenzione alla data di scadenza o al deterioramento degli alimenti (59% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2022); alla conservazione poco adeguata dei prodotti nei punti vendita (28%); al fatto che si tende a comprare troppi alimenti (16%) o in formati troppo grandi (16%) e infine perché si tende a cucinare cibo in eccesso (14% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2022). Verdura e frutta fresca si confermano anche per il 2023 le prime due tipologie di alimenti soggetti allo spreco alimentare. Tra le principali azioni anti-spreco attuate dagli italiani, invece, l’indagine Babaco Market-BVA Doxa annovera l’interesse nei confronti degli acquisti in grado di facilitare una spesa sostenibile: due su tre gradirebbero particolarmente fare una spesa antispreco e sostenibile. Attualmente, però, uno su due, non trova facilmente fattibile una spesa sostenibile attraverso i canali abituali (tra i principali ostacoli, per il 75% dei rispondenti il tempo e lo sforzo extra richiesto, la disponibilità di punti vendita, la localizzazione dei negozi, la modifica delle proprie abitudini consolidate). L’86% dei rispondenti ha inoltre l’impressione che la maggior parte della gdo non venda prodotti prossimi alla scadenza o con confezioni/etichette rovinate, facendo sì che una grande quantità di prodotti rischi di essere sprecata.
Il 54% degli intervistati si dichiara comunque molto interessato a fare la spesa online da aziende che supportano l’antispreco, la sostenibilità e le eccellenze del territorio. Per il 39% degli italiani una spesa alimentare più virtuosa si caratterizza per prodotti antispreco, eccellenze del territorio (28%), sostenibili a livello ambientale (24%) e a livello sociale (9%).
Banche, Tajani: se accordo su extraprofitti Fi ritira emendamentiNew York, 20 set. (askanews) – Se ci sarà un “accordo” per la modifica della norma sugli extraprofitti delle banche Forza Italia è pronta a ritirare i propri emendamenti. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a New York.
“La presidente Meloni – ha aggiunto – è stata chiara, ha detto che è pronta a fare aggiustamenti e correttivi al testo uscito dal Consiglio dei ministri e ho apprezzato molto le sue parole. Ci sono nostri emendamenti al Senato, vedremo se si potrà trovare un accordo, sono convinto che si troverà e qualora ci fosse un accordo, con un testo del governo, siamo pronti a riritirare gli emendamenti. Lavoriamo per un compromesso, qualche interlocuzione c’è stata e vogliamo raggiungere un obiettivo che permetta di scrivere meglio il testo senza modificare il principio giusto di chiedere alle banche un sostegno in questo momento particolare. Il problema posto da noi è il testo: va corretto per non penalizzare risparmiatori e piccole banche. Bisogna dare anche un segnale ai mercati internazionali. Sono convinto che si possa trovare una soluzione positiva”.
Babaco market: con le box salva anche cibi confezionati e apre primo storeMilano, 20 set. (askanews) – Babaco market diventa grande e da delivery online solo di frutta e verdura fresca “fuori dall’ordinario”, come definiscono in azienda i prodotti scartati dalla distribuzione moderna perchè non conformi agli standard, allarga la gamma delle referenze a prodotti confezionati e inizia a mettere le radici, partendo da Milano. Certo il primo negozio sarà un temporary store per quattro mesi da fine settembre all’interno del Mercato centrale ma è un test al quale non è detto che non seguano altri luoghi fisici. Perchè come ha detto il founder e ceo, Francesco Giberti, “noi siamo partiti dall’inizio della filiera, con i produttori, ma la filiera ha sprechi ovunque, anche nell’industria” e poi “vogliamo arrivare anche a chi magari non ha molta dimestichezza con la tecnologia e gli acquisti online”.
Babaco Market è partita tre anni fa, nel pieno dell’emergenza pandemica, con l’idea semplice di consegnare a domicilio, su abbonamento, box di prodotti alimentari che solo per dei difetti estetici non arrivano sulle nostre tavole. Nel corso di questi tre anni con la sua attività ha evitato lo spreco di 1.800 tonnellate di prodotti raggiungendo progressivamente circa 1.000 città, concentrate nel centro-nord, incluse Roma, Genova, Venezia, Firenze e Bologna, oltre Milano da dove tutto è partito. Per fare questo oggi collabora con una rete di un centinaio di produttori nazionali che riforniscono l’azienda di prodotti altrimenti scartati dalla gdo. L’ultimo bilancio si è chiuso con tre milioni di fatturato e oggi conta su una squadra di lavoro di 44 dipendenti (raddoppiati nell’ultimo anno). “Per il pareggio ci vuole ancora un po’ – ha detto Giberti – siamo ancora in una fase di forti investimenti. In questi anni abbiamo raccolto otto milioni di euro da privati e fondi, ma per il break even point ci vorranno ancora due anni”. L’ultimo round di finanziamento si era chiuso a novembre del 2022 e ora, spiega il ceo, ce ne sarà uno nuovo il prossimo anno. Un nuovo finanziamento per supportare lo sviluppo dell’attività che è continuo come testimonia l’ampliamento merceologico con “La bottega”, che consente di aggiungere alla box di frutta e verdura anche prodotti da dispensa, 500 nuove referenze selezionate da Babaco in base a tre criteri: riduzione degli sprechi (prodotti alimentari creati grazie a progetti di economia circolare, prossimi alla data di scadenza o con qualche difetto di packaging), rispetto per l’ambiente e le persone (selezione di alimenti provenienti solo da filiere sostenibili e da aziende che si occupano di reinserire nella società persone in difficoltà) e ricerca delle eccellenze del territorio italiano (ortofrutta e ingredienti contraddistinti da presidi Slow Food, Igp e Pat). Nel frattempo si lavora all’apertura ormai prossima del temporary di Mercato centrale a Milano dove si alterneranno due persone alla vendita, formate per raccontare, oltre che vendere, queste materie prime seconde, a cui dare una seconda possibilità dal momento che sono buone e dietro nascondono lavoro e investimenti.
Ma il ceo ragiona anche su possibili ulteriori sviluppi come quello nel canale della ristorazione o quello delle etichette “buono oltre” per recuperare anche prodotti in scadenza, mentre si lavora sul paradigma dell’economia circolare avviando progetti pilota con altre aziende per trasformare quelle materie prime che andrebbero buttate. Come è accaduto con la birra al limone realizzata col birrificio Biova che ha utilizzato limoni di un produttore siracusano inadeguati per la gdo per difetti alla buccia. Ma alla fine di questo lavoro di recupero quanto costano le box? Si va dai 21,9 euro di una da 6 chili di frutta e verdura (a sorpresa in base alle stagioni con 10-12 varietà di prodotti) ai 29,9 di quella da dieci chili, una media di 3 euro al chilo circa. Un prezzo finora considerato sostenibile da Babaco per i propri abbonati, 17mila fino a oggi. “Dai dati sappiamo che le persone vedono il valore di questi prodotti – ha detto Giberti – il mercato ci dice che non siamo costosi, anzi siamo più competitivi dei nostri competitor dell’e-grocery, in media costiamo un 30% in meno”. Certo occorre fare i conti con l’inflazione che erode il potere di acquisto delle famiglie e le costringe a modificare le proprie abitudini di spesa per esempio scegliendo la convenienza del discount. “Ecco noi non saremo mai competitivi coi prezzi che fanno i discount – ha ammesso Giberti – da loro troverete per esempio le pere che arrivano dal Cile perchè quelle italiane costano di più e stanno sparendo. Del resto alla gdo conviene più comprare le cilene che le nostre. Ma per noi il tema è: fino a quando potremo continuare a comprare qualcosa senza pensare a quello che c’è dietro?”. Anche il prezzo di acquisto dei prodotti fuori standard che sarebbero andati persi senza il loro intervento, non scende mai troppo perchè “il nostro obiettivo non è strozzare il produttore ma riconoscere un valore al suo lavoro”. Di qui anche la scelta di evitare i rider per le consegne a domicilio. “Anche in questo caso ci affidiamo a fornitori terzi, aziende specializzate dotate di mezzi refrigerati e non ricorriamo ai rider”. “Inizialmente, quando contattavamo i produttori, pensavano che scherzassimo perchè tutti da loro volevano le melanzane perfette, le mele senza cicatrici – ha concluso Giberti – abbiamo avuto la fiducia di tanti investitori per poter crescere e ora i produttori sono contenti di avere un canale alternativo a cui rivendere i propri prodotti senza doverli buttare”.