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Tag: Sanremo 2023

”La stoccata vincente”, un film sul campione di scherma Paolo Pizzo

”La stoccata vincente”, un film sul campione di scherma Paolo PizzoRoma, 15 set. (askanews) – Domenica 24 settembre arriva in prima serata su Rai1 in prima tv assoluta “La stoccata vincente”, film tv diretto da Nicola Campiotti che porta sullo schermo per la prima volta la vera storia del campione mondiale di scherma Paolo Pizzo, interpretato da Alessio Vassallo, con Flavio Insinna nei panni del padre di Pizzo, Piero. Una produzione Anele in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Gloria Giorgianni, realizzata con il sostegno della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission e del Piano di Sviluppo e Coesione Sicilia, con il patrocinio del Ministro per lo Sport e i Giovani, del Coni, della Federazione Italiana Scherma e dell’Aeronautica Militare.

Liberamente ispirato al libro “La stoccata vincente” (Sperling and Kupfer) e scritto da Marco Videtta con la consulenza dello stesso Paolo Pizzo e del giornalista sportivo Maurizio Nicita, autore del libro, il film racconta una storia esemplare di sport e riscatto, tenacia e determinazione. Paolo Pizzo, due volte campione del mondo nella specialità della spada (nel 2011 e nel 2017), da bambino ha infatti dovuto affrontare la sfida più importante della sua vita, lottare contro un tumore al cervello che sembrava invincibile. Una battaglia vinta grazie anche all’appoggio e all’amore incondizionato della famiglia e soprattutto del padre, coach di vita oltre che suo primo insegnante di scherma. Viene ripercorsa la vicenda sportiva e umana di un campione impetuoso, esuberante e cocciuto, nelle sue fragilità, cadute e rinascite: dall’infanzia serena con la famiglia, bruscamente interrotta dai primi sintomi della malattia, dall’operazione e dalle cure, passando poi per l’inizio della sua carriera agonistica con l’arruolamento nell’Aeronautica Militare fino all’ingresso nella Nazionale di scherma e la consacrazione come Campione del Mondo, il 12 ottobre 2011, nella sua Catania, dopo aver attraversato e superato infortuni, sconfitte, errori, crisi personali e gravi perdite. Un percorso segnato da incontri per lui fondamentali, come con il grande maestro di scherma Oleg Pouzanov (Maciej Robakiewicz), unico capace di placare le sue intemperanze, con il suo acerrimo rivale Guglielmo Visentin (Mario Ermito), talento naturale ed elegante e suo esatto opposto in pedana, e con la pentatleta Lavinia Bonessio (Elena Funari), con la quale scoprirà l’amore.

Il progetto vuole sottolineare la forza e l’importanza sociale dello sport, nella cornice di una Sicilia narrata in modo valoriale, attraverso la storia della famiglia Pizzo – una famiglia di sportivi legati al proprio territorio – e anche attraverso la scelta di location che hanno apportato ricchezza visiva al film.

Energia idroelettrica, Uncem: Stato e Regioni sciolgano nodi

Energia idroelettrica, Uncem: Stato e Regioni sciolgano nodiRoma, 15 set. (askanews) – “Sull’energia idroelettrica, che viene prodotta grazie ad acqua e forza di gravità, beni pubblici, delle aree montane, Stato e Regioni devono sciogliere una serie di nodi. Le concessioni scadute e in scadenza verranno prorogate o si faranno le gare? Si farà come per le spiagge con la proroga o no? E quale sarà lo spazio dei territori? Verranno superati da accordi tra Regioni e nuovi o vecchi gestori con project financig? E poi il grande tema di quanto in termini economici i territori beneficiano da grandi e piccoli impianti, dighe e non solo. Per ora pochissimi euro annuì. Unioni montane di Comuni, Consorzi Bim devono poter partecipare alle gare, se si faranno. E devono poter anche realizzare nuovi impianti con le risorse che hanno. In tempi certi, brevi”. Lo afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, a margine dell’inaugurazione della Centrale idroelettrica Edison di Quassolo.

“E poi garantire alle comunità energia a prezzo calmierato, ribaltando storici schemi italiani per cui chi ha gli impianti, ovvero poche imprese private, beneficia di enormi utili, lasciando briciole, secondo leggi degli anni cinquanta, agli enti locali. Chiediamo a Governo e Regioni serie riflessioni sul presente e sul futuro dell’idroelettico. In chiave di Green Communities. Dunque di comunità e non solo della finanza che tutto prende e niente lascia a montagne e Comuni”, conclude.

Astronomia, esopianeta GJ 367 b: ultra-denso con un cuore di ferro

Astronomia, esopianeta GJ 367 b: ultra-denso con un cuore di ferroRoma, 15 set. (askanews) – L’esopianeta GJ 367 b ha una densità quasi doppia rispetto a quella della Terra e questo suggerisce che sia costituito quasi interamente di ferro. A scoprirlo Elisa Goffo, dottoranda presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino e il Thüringer Landessternwarte (Germania), insieme a un team di ricerca internazionale. Lo studio, di cui Goffo è prima autrice, è stato pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters”.

Negli ultimi decenni, gli astronomi hanno scoperto diverse migliaia di pianeti extrasolari. I pianeti extrasolari orbitano attorno a stelle al di fuori del nostro sistema solare. La nuova frontiera in questo campo di ricerca include lo studio della loro composizione e struttura interna, al fine di comprendere meglio il loro processo di formazione. La ricercatrice – informa Unito – fa parte della collaborazione internazionale KESPRINT che ha confermato come l’esopianeta, che impiega sole 7.7 ore a compiere una rivoluzione attorno alla sua stella, sia anche ultra-denso. La densità di un pianeta viene determinata a partire dalla sua massa e dal suo raggio. Il pianeta GJ 367 b è denominato ultra-denso perché i ricercatori hanno scoperto che la sua densità è di 10,2 grammi per centimetro cubo. Si tratta di una densità quasi doppia rispetto a quella della Terra, il che suggerisce che questo pianeta extrasolare sia costituito quasi interamente di ferro.

Una simile composizione per un pianeta è molto rara e pone diversi interrogativi sulla sua formazione. “Si potrebbe paragonare GJ 367 b a un pianeta simile alla Terra che ha però perso il suo mantello roccioso. Questo potrebbe avere importanti implicazioni sulla sua formazione. Ipotizziamo infatti che il pianeta possa essere stato inizialmente simile alla Terra, con un core denso di ferro circondato da uno spesso mantello ricco di silicati. Un evento catastrofico potrebbe aver stappato il mantello di GJ 367 b, scoprendo il denso core del pianeta. In alternativa GJ 367 b potrebbe essere nato in una regione del disco protoplanetario ricca di ferro”, spiega Elisa Goffo. Durante l’osservazione di GJ 367 b, il team ha scoperto altri due pianeti di piccola massa che orbitano intorno alla stella GJ 367, rispettivamente in 11,5 e 34 giorni. Insieme questi tre pianeti e la loro stella costituiscono un sistema planetario extrasolare.

GJ 367 b è stato individuato per la prima volta dal telescopio spaziale della Nasa Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite). TESS utilizza il metodo dei transiti per misurare il raggio degli esopianeti, oltre ad altre proprietà. I ricercatori dell’Università di Torino e del Thüringer Landessternwarte hanno utilizzato misure di velocità radiale, ottenute con lo spettrografo HARPS dell’ESO, per determinare con precisione la sua massa e confermare che il pianeta ha una densità molto elevata. Lo spettrografo HARPS è uno strumento ad alta precisione installato presso il telescopio con uno specchio di 3,6 metri di diametro dell’European Southern Observatory (ESO) a La Silla, in Cile. Il consorzio di ricerca KESPRINT, composto da oltre 40 membri di nove Paesi (Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti), è specializzato nella conferma e nella caratterizzazione di esopianeti transitanti individuati da diversi telescopi spaziali. Per determinare la densità di GJ 367 b, il team ha ottenuto quasi 300 misure in due anni utilizzando lo spettrografo HARPS, nell’ambito di una campagna osservativa coordinata dal professor Davide Gandolfi, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino. Grazie a queste numerose osservazioni i ricercatori sono riusciti a misurare la densità con grande precisione.

“Grazie all’intensa campagna osservativa con lo spettrografo HARPS abbiamo anche rivelato la presenza di altri due pianeti di piccola massa con periodi orbitali di 11,5 e 34 giorni. Questo riduce il numero di scenari possibili che potrebbero aver portato alla formazione di un pianeta così denso”, afferma Davide Gandolfi. “Mentre GJ 367 b potrebbe essersi formato in un ambiente ricco di ferro, non escludiamo uno scenario di formazione che coinvolga eventi violenti e catastrofici come la collisione tra pianeti”. Artie Hatzes, direttore del Thüringer Landessternwarte, sottolinea l’importanza di questa scoperta: “GJ 367 b è un caso estremo. Prima di poter sviluppare valide teorie sulla sua formazione abbiamo dovuto misurare con elevata precisione la sua massa e il suo raggio. Ci aspettiamo che un sistema planetario sia composto da diversi pianeti, quindi era importante cercare e trovare altri pianeti in orbita nel sistema – studiare cioè la sua architettura”.

Migranti, telefonata Piantedosi-Darmanin: priorità è blocco partenze

Migranti, telefonata Piantedosi-Darmanin: priorità è blocco partenzeMilano, 15 set. (askanews) – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo francese, Gérarld Darmanin, nel corso del quale è stato fatto un punto sulla situazione attuale dei flussi migratori nel Mediterraneo. Lo ha comunicato il Viminale, spiegando che “i due ministri hanno concordato sulla prioritaria esigenza di una strategia che punti innanzitutto ad un rapido rafforzamento della cooperazione operativa con i Paesi di origine che possa incidere efficacemente sul blocco delle partenze, onde evitare che il problema si ripercuota anche sui movimenti secondari”.

“Su questo punto e sulle iniziative che verranno rispettivamente avviate, Piantedosi e Darmanin manterranno stretti contatti per aggiornarsi anche in vista del prossimo Consiglio Affari interni e Giustizia”.

Regioni, Fratoianni (Avs): no a 3° mandato per i presidenti

Regioni, Fratoianni (Avs): no a 3° mandato per i presidentiRoma, 15 set. (askanews) – “Il terzo mandato per i presidenti delle Regioni? Non sono d’accordo: mi pare che su questa questione il Pd nazionale, dopo l’elezione della Schlein alla segreteria, abbia preso una strada che va in una direzione diversa da quella dell’attuale presidente della regione Campania. Vedremo come evolverà la vicenda”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra nel corso di un’intervista a Cronache di Salerno, a margine della festa di SI nella città campana che ha visto nella prima serata un confronto con il leader del M5S Conte.

E’ morto Franco Migliacci, l’autore di “Nel blu dipinto di blu”

E’ morto Franco Migliacci, l’autore di “Nel blu dipinto di blu”Roma, 15 set. (askanews) – E’ morto all’età di 92 anni in un clinica romana il paroliere Franco Migliacci, autore tra gli altri successi di “Nel blu dipinto di blu”. A darne notizia su X, il giornalista e conduttore televisivo Clemente Mimun: “Franco Migliacci, paroliere di alcune tra le più belle canzoni italiane (tra cui ‘nel blu dipinto di blu’), produttore discografico, editore musicale e talent scout, si è spento a 92 anni in una clinica romana. Accanto a lui, fino alla fine, la sua famiglia”.

Paroliere, produttore discografico, attore, editore musicale e talent scout italiano, autore di canzoni storiche tra cui la più famosa ‘Nel blu dipinto di blu’ assieme a Domenico Modugno. Nato a Mantova nel 1930 Migliacci studiò a Firenze dove il padre, Maresciallo della Guardia di Finanza, venne trasferito nel 1934. All’inizio della sua carriera fu illustratore, e disegnò storie per i giornali per bambini: ‘Bambola’ e ‘Lupettino’ diretti da Nino Capriati, ‘Il Pioniere’ diretto da Gianni Rodari. Durante i provini del film ‘Carica eroica’ conosce Domenico Modugno. Dalla loro collaborazione personale e artistica nasce, nel 1957, la celeberrima ‘Nel blu dipinto di blu’ (Volare), diventata inno e simbolo dell’Italia nel mondo. Ha scritto anche per Mina, Milva, Patty Pravo. Per Gianni Morandi successi come Andavo a cento all’ora, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, In ginocchio da te e soprattutto C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Poi Il cuore è uno zingaro per Nada, Che sarà (José Feliciano e Ricchi e Poveri), Ancora per Eduardo De Crescenzo, Rocking Rolling per Scialpi fino a T’appartengo per Ambra Angiolini.

Bonomi: il salario minimo da solo non risolve il tema del lavoro povero

Bonomi: il salario minimo da solo non risolve il tema del lavoro poveroRoma, 15 set. (askanews) – C’è un “legame indissolubile” tra salari e produttività. La Costituzione “ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto”, ma “questa funzione è affidata, per quanto concerne il lavoro subordinato, alla contrattazione collettiva”. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’assemblea annuale dell’associazione.

“La mera introduzione di un salario minimo legale, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe né la grande questione del lavoro povero né la piaga del dumping contrattuale – ha sottolineato – né darebbe maggior forza alla contrattazione collettiva. Il settore industriale negli ultimi vent’anni ha avuto dinamiche retributive di gran lunga superiori a quelle registrate dal resto della nostra economia”.

Migranti, Fedriga: sì a Schengen, ma che sia per tutti

Migranti, Fedriga: sì a Schengen, ma che sia per tuttiTrieste, 15 set. (askanews) – “Io sono favorevole a Schengen, spero che tutti approvino il suo mantenimento, è chiaro però che questo deve essere all’interno di un quadro europeo dove c’è una responsabilità condivisa”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, sull’eventuale sospensione degli accordi di Schengen.

“A me piacerebbe non limitare mai Schengen, è chiaro però quando vedo Paesi che lo fanno, penso che non è che funzioni solo in un senso, cioè limitare Schengen quando i migranti devono allontanarsi dall’Italia e invece quando devono arrivare bisogna difenderlo come un principio giusto”. Fedriga, interpellato dai giornalisti a margine del Forum del mare a Trieste, si è soffermato anche sul pressing della Rotta balcanica verso il confine nordorientale. “Proprio in questi giorni ho avuto conferma che prosegua da parte del Ministero dell’Interno l’alleggerimento e l’allentamento dal Friuli Venezia Giulia di chi è entrato irregolarmente. È chiaro che si tratta di una situazione provvisoria. La verità, come continuo a ribadire da tempi non sospetti, è che se non c’è un intervento a livello europeo sulla rotta balcanica e sui Paesi coinvolti nella rotta balcanica, noi vivremo sempre in emergenza e non possiamo permetterci questo”.

Il neopresidente di Coldiretti Lombardia: peste suina priorità

Il neopresidente di Coldiretti Lombardia: peste suina prioritàMilano, 15 set. (askanews) – “Inizia oggi un impegno notevole per affrontare prima di tutto le emergenze, la peste suina africana in primis. Su questo l’attenzione sarà massima da parte di tutti”. Questa la priorità indicata dal neo-presidente di Coldiretti Lombardia, Gianfranco Comincioli, eletto oggi dall’assemblea elettiva a Palazzo Lombardia a Milano.

“Credo che le azioni che sono state prese siano corrette, giuste e dovute. È un’emergenza che può andare a colpire un settore dal valore straordinario. In Lombardia questo settore è fondamentale – ha detto – credo che bisogna solo attuare dei provvedimenti che sono stati deliberati e avere la massima attenzione da parte di tutti i soggetti, da parte degli agricoltori, da parte degli allevatori e di chi vive il territorio. Nell’avvicinarsi oggi agli allevamenti bisogna avere rispetto perché questo potrebbe essere un grande danno per gli allevatori e per tutto il sistema economico”. Quanto alla possibilità di avere dei ristori ha detto: “Chiaramente bisogna vedere come si evolvono le situazioni. Oggi siamo ai primi casi e speriamo si fermi lì. L’auspicio è che la situazione si riesca a contenere nell’ambito in cui per il momento è stata circoscritta”. “È chiaro che il rischio è grande, perciò i numeri potrebbero essere talmente grandi – ha concluso – è difficile poter dire come si potrà intervenire”.

Artissima, 30esima edizione all’insegna del “prendersi cura”

Artissima, 30esima edizione all’insegna del “prendersi cura”Torino, 15 set. (askanews) – L’edizione 2023 di Artissima, la fiera torinese dedicata all’arte contemporanea, “racconta la capacità della fiera di spingere ancora più avanti la propria prospettiva di tre decenni. Il futuro è la parola chiave per un progetto che vuole continuare a guardare in avanti”. Lo ha detto il direttore della fiera, Luigi Fassi, presentando la 30esima edizione dell’evento che dal 3 al 5 novembre si terrà all’Oval del Lingotto, con poi ricadute ed eventi in tutta la città.

“Artissima in tre decenni si è strutturata come un’istituzione, ma anche come un’azienda che opera con un network diffuso in tutto il mondo. Un network fatto dalle gallerie partecipanti, dai collezionisti, dai direttori e curatori dei musei. È un’impresa anche, che collabora con le aziende che scelgono di sostenerla”, ha aggiunto Fassi. “Artissima – ha detto ancora il direttore – declina al futuro la storia del proprio passato, per questo il tema guida dell’edizione 2023 è Relations of care, relazioni di cura. Ci siamo ispirati al filosofo e antropologo Renzo Taddei, che studia i cambiamenti climatici sulle comunità indigene in Amazzonia, che hanno sempre messo la cura al primo posto. Se il sapere non diventa al servizio della cura è, secondo Taddei, completamente inutile. Quindi serve un’0altra forma di immaginario, la cura verso altre forme di vita. E per Taddei l’arte è la formulazione più potente per innescare questa nuova modalità di pensiero. Dobbiamo pensare in termini comunitari, anteponendo la comunità all’individuo. E siamo convinti sia un modo efficace per rispondere alla domanda su cosa ha fatto Artissima in 30 anni: ha fatto nascere una comunità e ha stabilito relazioni di cura. Artissima è una comunità al plurale, una serie di comunità”.

Alla conferenza di presentazione della fiera ha partecipato anche Michele Coppola, Executive director Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo, sia nella veste di direttore delle Gallerie d’Italia, che hanno ospitato la presentazione, sia in quella di rappresentante della banca main sponsor di Artissima. Coppola ha anche confermato che “Intesa Sanpaolo ha preso un impegno nei confronti di Artissima e saremo al fianco della fiera fino al 2025”. Venendo ai numeri dell’edizione 2023: 181 partecipanti, con tanta attenzione all’Italia, “ma gallerie da 33 Paesi in quattro continenti. Trentanove di queste gallerie partecipano per la prima volta ad Artissima da diversi Paesi stranieri. Abbiamo anche una galleria di Bangkok, Thailandia, nazione che non aveva mai partecipato ad Altissima. Si creano ponti tra la scena italiana e il territorio torinese e le gallerie di tutto il mondo” ha concluso il direttore Fassi.