Vino, per aziende toscane sale contributo Ocm Investimenti: +10%Milano, 14 set. (askanews) – La Regione Toscana aumenta il budget a disposizione dei propri imprenditori del vino: oltre un milione di euro sulla misura Ocm Investimenti, “che porta la percentuale di aiuto dal 40 al 50% per le piccole medie imprese, dal 20 al 30% per le intermedie e dal 19 al 29% per le grandi imprese”. Lo ha annunciato la stessa Regione, spiegando che sono 363 le aziende vitivinicole interessate, che hanno presentato domanda sulla misura Ocm Investimenti nella campagna finanziaria 2022/2023, per una richiesta di contributo pari a circa 11 milioni di euro, che beneficeranno di un incremento del sostegno comunitario del 10%.
La Regione Toscana ha colto l’opportunità stabilita con il Decreto del Masaf del 28 luglio, che prevede la possibilità di aumentare la contribuzione per le misure del Piano Nazionale di Sostegno del settore vitivinicolo per l’anno 2023. Avendo già di fatto stabilito che le eventuali economie per la campagna 2020/2021 e quelle successive fossero destinate alla misura degli investimenti, ha dato mandato ad Artea (l’organismo pagatore regionale) di aumentare del 10% l’intensità dell’aiuto alla Misura Investimenti per il 2023, utilizzando le economie accertate sulla misura della Promozione dei Paesi terzi derivanti dai minori pagamenti per la liquidazione dei saldi dei progetti regionali della campagna 2020/2021 e precedenti. L’incremento sarà erogato in automatico, senza alcun adempimento da parte dei beneficiari.
Sprint delle Borse europee dopo la Bce, Milano guadagna l’1,37%Milano, 14 set. (askanews) – Sprint delle Borse europee, che dopo quanto emerso dal meeting della Bce hanno spinto con decisione sull’ecceleratore arivvando a concludere la seduta con rialzi consistenti, mentre anche Wall Street appariva tonica. Milano ha messo a segno un progresso dell’1,37% del Ftse Mib, Francoforte ha guadagnato lo 0,97%, Londra l’1,95%, Parigi l’1,19%, Madrid l’1,39%.
Calmo in area 175 punti base lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%. In netto calo l’euro, scambiato intorno alle 18.00 a 1,0663 con il dollaro (-0,61% sulla vigilia). Dall’Eurotower sono arrivate in sintesi due importanti notizie per i mercati. Una “cattiva”, ovvero un nuovo rialzo dei tassi di 25 punti base. Ma anche una “buona”, ovvero la segnalazione da parte della Bce che i tassi potrebbero aver raggiunto ormai il loro picco massimo, e che quindi non dovrebbero esserci ulteriori aumenti in questo ciclo. Una prospettiva, quest’ultima, della quale il mercato appare convinto.
“Un rialzo da falchi ma un messaggio scritto da super colomba”, ha commentato a caldo Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte. “La Bce – spiega – ha risolto il compromesso tra falchi e colombe concedendo ai falchi il rialzo dei tassi e concedendo però alle colombe il richiamo esplicito ad una guidance molto vicina all’ipotesi di ultimo rialzo, accompagnato da tassi fermi per un periodo di tempo lungo”. (segue)
Regione Lazio, su infrastrutture accordo per CivitavecchiaRoma, 14 set. (askanews) – La giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato lo schema di protocollo d’intesa con il comune di Civitavecchia e il ministero delle Infrastrutture e trasporti per lo sviluppo delle programmazioni infrastrutturali, sostenibili, della città di Civitavecchia e sul territorio dell’area vasta.
Nello specifico, il protocollo d’intesa è finalizzato a trasformare la città portuale in un centro logistico di primaria importanza nell’ambito della rete dei trasporti europea. Civitavecchia è uno dei principali porti d’accesso in Italia. In questo senso, il suo rafforzamento sarà utile anche in prospettiva del Giubileo del 2025 e della candidatura di Roma Capitale per l’Expo 2030. Il protocollo prevede una serie di impegni, tra i quali: coordinare gli sforzi per sviluppare infrastrutture portuali all’avanguardia, garantendo al contempo la sostenibilità ambientale e l’efficienza operativa, in vista del Giubileo 2025 e per la candidatura di Roma per Expo 2030. Promuovere la rigenerazione urbana e la pianificazione territoriale sostenibile per sostenere la crescita economica locale.
Affrontare congiuntamente le sfide e i problemi che potrebbero sorgere durante l’attuazione del Protocollo, garantendo il successo dei progetti e la comunicazione costante tra le parti. Reperire finanziamenti nazionali e internazionali per sostenere lo sviluppo della città di Civitavecchia. Per garantire una gestione efficace dell’accordo, verrà istituita, inoltre, una struttura di coordinamento composta dai rappresentanti delle entità coinvolte. Tale organismo avrà il compito di monitorare i progressi, coordinare le azioni e garantire il rispetto degli obiettivi fissati. Il protocollo d’Intesa rappresenta un passo importante verso una maggiore connettività e competitività dell’Italia nel panorama europeo, rappresentando un impegno per la sostenibilità ambientale e la crescita economica.
Vino, 22 settembre Consorzio Barbera d’Asti presenta risultati “Ageba”Milano, 14 set. (askanews) – Il 22 settembre il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato presenterà nel corso di un convegno organizzato all’Istituto “Penna” di Asti, i risultati finali dello studio “Ageba – Recupero e valorizzazione del germoplasma antico di Barbera per l’adattamento al cambio climatico”.
Il progetto, del quale il Consorzio è capofila, ha come scopo l’individuazione di ceppi di Barbera particolarmente resistenti al riscaldamento globale ed esenti dalle principali virosi, dalla flavescenza dorata e dal legno nero. Una volta individuati tali ceppi è stato dunque possibile procedere con il recupero del patrimonio genetico. “Nel corso della ricerca sono stati individuati singoli ceppi di Barbera presenti in vecchi vigneti messi a dimora nel periodo di preselezione clonale portatori di caratteri presumibilmente utili” ha spiegato il presidente del Consorzio, Vitaliano Maccario, aggiungendo che “sono stati poi analizzati gli impatti che le alte, e a volte estreme, temperature del periodo estivo avevano su questi vitigni”. “Accanto a questo lavoro principale sono stati testati trattamenti fogliari con biostimolanti a base di idrolizzati proteici di origine vegetale nei momenti di maggiore stress termico e idrico della pianta, al fine di mitigarne gli effetti negativi dello stress” ha proseguito Maccario, parlando di “un’ulteriore prova con la tecnica della potatura tardiva al fine di posticipare il germogliamento della vite e, di conseguenza, ridurre il rischio di incorrere in danni dovuti alle gelate primaverili e di ritardare la maturazione dell’uva”
Al convegno interverranno gli enti che, a fianco del Consorzio, hanno partecipato al progetto: l’istituto Crea-Ve, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, e l’analisi dell’economia agraria, Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia di Asti, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Penna” e dieci aziende agricole del territorio che coltivano vecchi vigneti e hanno creduto nel progetto.
Fondazione Birra Moretti: torna nelle scuole Responsibility in educationMilano, 14 set. (askanews) – Fondazione Birra Moretti, torna, in concomitanza del “back to school”, con “Responsibility in education”, il corso dedicato agli studenti maggiorenni dell’ultimo anno delle scuole alberghiere per stimolare comportamenti consapevoli nel consumo responsabile di bevande alcoliche.
Il progetto in questa edizione vede anche la collaborazione con Futurely, piattaforma di orientamento e career coaching digitale. Grazie all’orientamento di Futurely, che da quest’anno prevede il corso online di “Responsibility in education”, gli studenti possono acquisire ore Pcto, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Nell’ultimo anno scolastico 2022-2023 il progetto di Fondazione Birra Moretti ha visto coinvolti oltre 2.000 studenti rispetto ai 750 dell’edizione precedente (+167%) e ha triplicato il numero degli istituti partecipanti. Aumentate anche le regioni che hanno aderito al programma formativo: oltre a Lombardia e Puglia, si è aggiunto anche il Lazio. Un passo in avanti verso l’obiettivo di espandersi nel resto d’Italia, non solo con le lezioni online, ma anche con quelle in aula.
Il programma mira a fare dei professionisti del fuori casa i promotori di una cultura del bere moderato e consapevole già parte della cultura gastronomica italiana. Con il supporto dei docenti delle scuole coinvolte e del partner Aspi, gli studenti affronteranno il tema in aula, seguito poi da un percorso online su una piattaforma web dedicata, di Fondazione Birra Moretti. “Da quando abbiamo dato il via al progetto nel 2022, il nostro obiettivo è stato quello di formare le nuove generazioni di professionisti dell’Horeca al consumo responsabile e moderato – dichiara Paolo Merlin, direttore della Fondazione Birra Moretti – I risultati sulla crescita del programma sono testimonianza del nostro costante lavoro sul territorio e dimostrano la rilevanza e il valore dell’educazione per il futuro del settore. Con la piattaforma online Futurely miriamo a estendere il programma a livello nazionale e fare un passo avanti verso la nostra ambizione di raggiungere e influenzare positivamente gli studenti in tutta Italia”.
“Il progetto incarna appieno l’obiettivo di promuovere comportamenti consapevoli e positivi tra i giovani – aggiunge Rossana di Gennaro, dirigente dell’Istituto Carlo Porta di Milano – La fase in aula, guidata dai nostri docenti insieme ai partner dell’iniziativa, ha affrontato il tema del consumo responsabile ed è stato moderato in modo approfondito e coinvolgente, tanto che gli studenti hanno dimostrato un elevato livello di partecipazione e un genuino interesse nel comprendere le implicazioni dietro tali concetti cruciali”. A partire dal 21 settembre, gli studenti maggiorenni iscritti al sito di Futurely avranno la possibilità di accedere al corso di a prescindere dall’istituto di provenienza. Chiunque sia registrato alla piattaforma potrà usufruire di una video lezione dedicata al consumo moderato. Al termine del percorso, ogni studente otterrà un massimo di 20 ore Pcto, che saranno utili per gli esami di maturità e contribuiranno al voto finale.
Ambiente, Acampora (Confcommercio): puntare su risorsa mareRoma, 14 set. (askanews) – “Se oggi siamo chiamati a parlare di sostenibilità, dobbiamo tenere a mente che questa va portata avanti guardando alle prospettive e allo sviluppo del territorio in un quadro nazionale ed europeo. E le esperienze e le progettualità di primo piano che state portando avanti a Trieste, in piena osmosi con il territorio, rappresentano un modello di avanguardia del cambiamento, cui noi guardiamo con grande rispetto”. Così il Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina e Delegato Confcommercio nazionale alla Transizione ecologica e sostenibilità, Giovanni Acampora, ha aperto il suo intervento al Convegno “Transizione ecologica ed energetica: quali opportunità per le imprese?” – L’approccio di Confcommercio al cambiamento climatico e alle nuove sfide della crisi energetica. Un incontro tenutosi nella mattinata di oggi, giovedì 14 settembre, a Triste, presso la Sala Maggiore della CCIAA Venezia Giulia. “Sono fermamente convinto – ha evidenziato Acampora – che il ruolo delle istituzioni e delle Associazioni sia fondamentale perché un’agenda della sostenibilità si possa scrivere e realizzare. Ma deve essere un’agenda percorribile con tempi certi, ingenti investimenti e che tenda al progresso. Si tratta di una sfida che coinvolge tutti noi. In quest’ottica, mi preme citare, quale best practice, il progetto Imprendigreen di Confcommercio lanciato lo scorso anno e che ha coinvolto oltre 1000 imprese. Oggi ci poniamo una domanda: quali opportunità la sostenibilità offre alle imprese? La risposta è che prima di tutto alle imprese bisogna far comprendere che la sostenibilità è un beneficio per il loro business e per l’intera comunità in cui operano”.
Poi Acampora ha evidenziato: “Non si può parlare di transizione ecologica senza guardare al mare. Così come non si può parlare di sostenibilità, in una città come Trieste, che affaccia interamente su uno splendido golfo, senza parlare di sostenibilità del mare. Nell’Economia del Mare italiana, europea e mondiale c’è un driver sempre più centrale che è quello della sostenibilità e lo dimostrano i dati dell’XI Rapporto Nazionale, elaborato su dati Istat, Ateco e Infocamere dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere – tra i pochi soggetti riconosciuti dal Sistema Statistico Nazionale – in cui emerge che le imprese blu che hanno ridefinito i processi produttivi in chiave sostenibile sono il doppio rispetto alla media delle imprese italiane. Il Rapporto mette a disposizione un quadro conoscitivo puntuale della nostra Economia del Mare e delle 7 principali filiere che la compongono (cantieristica e industria nautica, attività sportive e ricreative, movimentazione di merci e passeggeri via mare, servizi di alloggio e ristorazione, industria delle estrazioni marine, ricerca regolamentazione e tutela ambientale). Ecco, il Rapporto Nazionale dimostra come l’Italia non sia seconda a nessuno in Europa; per questo siamo al lavoro con l’Ue per armonizzare i criteri di osservazione, partendo dalla buona pratica italiana portata avanti dal sistema delle Camere di commercio e già riconosciuta anche dalla Commissione e dal Parlamento Europei. Io mi sento orgogliosamente italiano e fortemente europeista e, considerato che l’Europa, nelle sue analisi di settore, non tiene ancora conto di tutte le 7 filiere, occorre integrare i dati. Nell’Economia del Mare le istituzioni hanno il dovere di garantire a tutto il sistema associativo, a tutte le imprese e a tutti gli stakeholder del mare il più elevato coinvolgimento, assicurando che nessuno sia escluso, dai più piccoli ai più grandi, in ogni percorso ideativo, progettuale e attuativo, senza oneri di sorta”.
Tema analizzato dal Presidente Acampora nel corso del suo intervento è stato anche quello legato al fronte del caro energia: “Siamo riusciti ad ottenere numerosi e rilevanti risultati, ne cito due fra tutti l’annullamento temporaneo degli oneri generali di sistema e la proroga e il potenziamento dei crediti d’imposta “energetici”. Sempre sul tema del caro energia, abbiamo anche rafforzato la collaborazione con Enea allo scopo di stimolare la nascita di comunità energetiche rinnovabili (CER) che sono uno strumento fortemente innovativo di approvvigionamento e condivisione dell’energia a vantaggio di famiglie e imprese su tutto il territorio nazionale. Quello che vogliamo realizzare sono veri e propri progetti pilota sul territorio che avranno come protagoniste proprio le nostre imprese. Dobbiamo fare tutti un salto di qualità, perché bisogna creare le condizioni per guidare le imprese in un percorso di crescita green, che impone di rimodulare i modelli di business verso modelli sostenibili e rigenerativi. I cambiamenti climatici in atto obbligano – ha concluso Acampora – ognuno di noi ad assumersi la propria responsabilità, con la consapevolezza che siamo tutti coinvolti in questo percorso: istituzioni, imprese e cittadini e nessuno è esonerato dal cambiamento”.
Tra i 5 vincitori del Premio Masi gli autori di un manga sul vinoMilano, 14 set. (askanews) – Sono stati annunciati i cinque vincitori della 42esima edizione del Premio Masi, personalità che, per competenze e vissuto, al meglio interpretano il tema conduttore dell’edizione 2023, “Radici e prospettive”. Il riconoscimento “Civiltà Veneta” è stato assegnato al lessicografo di fama internazionale Mario Cannella, all’ingegnere idraulico Andrea Rinaldo, da poco insignito del Nobel dell’acqua (lo “Stockholm Water Prize”), e all’azienda veneziana Stevanato Group. Ai fratelli giapponesi Yuko e Shin Kibayashi, autori del Manga “Le gocce di Dio” sulla cultura enologicaè stato invece attribuito il premio “Civiltà del Vino”, mentre il “Grosso d’oro veneziano” è andato alla regista iraniana Rakhshan Banietemad, impegnata nella lotta per promuovere la democrazia e i diritti civili delle donne. Sono loro che il 27 ottobre apporranno la loro firma sulla famosa botte di Amarone nella sede della celebre Cantina della Valpolicella (Verona).
“‘Radici e prospettive’ è una contraddizione in termini, deve esserlo: infatti rappresenta l’unica via possibile per tutti noi che amiamo tenere care le nostre preziose tradizioni e insieme guardare avanti, innovare” ha spiegato la presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti, sottolineando che “in un’epoca in cui l’incertezza permea pensieri e comportamenti, l’ancoraggio alle radici non può essere una catena che inibisce il cambiamento, ma piuttosto la certezza di avere una linfa che alimenta l’esplorazione di strade nuove”. Interessante, anche in questo senso, il premio attribuito ai fratelli Kibayashi, per il loro manga seinen “Kami no shizuku”, tirato in oltre 500mila copie settimanali e tradotto in diverse lingue, in cui raccontano la scoperta del vino come iniziazione e rivelazione. Nella motivazione si evidenzia infatti “l’importante contributo alla comprensione e alla promozione dell’antica cultura del vino attraverso una forma di comunicazione originale e del tutto nuova capace di trasmettere un messaggio non convenzionale a un pubblico che si avvicini per la prima volta al vino e alla sua tradizione”. “La giuria del Premio Internazionale Civiltà del Vino non poteva essere più in sintonia con ‘Radici e prospettive’ – ha commentato il vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi, Sandro Boscaini – ha infatti premiato un mezzo comunicativo del vino, il manga, che già dal suo nascere in Giappone e in prospettiva in tanti Paesi recentemente aperti al vino, ne propone l’apprezzamento nel rispetto di un simbolo di cultura antica. In generale una comunicazione più appealing per i giovani”.
Pirelli: brand più presente su novità elettriche all’IAA di MonacoMilano, 14 set. (askanews) – Al salone dell’auto IAA Mobility di Monaco Pirelli si è confermata il marchio leader nei pneumatici per auto elettriche premium e prestige. Sulle novità esposte, infatti, Pirelli equipaggiava quasi il 25% delle vetture Bev e il 30% delle plug-in hybrid, con prodotti delle diverse linee – da P Zero a Scorpion – ma accomunate dalla marcatura Elect che contraddistingue i prodotti realizzati appositamente per le auto “alla spina”.
Dal lancio nel 2019 a oggi, la tecnologia Elect ha già superato il totale di 300 omologazioni, cioè versioni specifiche di pneumatici adattati alle esigenze delle diverse auto. Una crescita sempre più accentuata: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel primo semestre del 2023 le nuove omologazioni sono cresciute a velocità più che doppia (+125%), ulteriore conferma della presenza sempre più diffusa di Pirelli nella mobilità elettrica. Inoltre, era gommata Pirelli anche l’unica vettura a idrogeno presente allo IAA Mobility, la BMW iX5 Hydrogen, che adotta P Zero marcati FSC, i soli pneumatici al mondo realizzati con gomma naturale certificata dall’ente Forest Stewardship Council. “Il primato conquistato nella mobilità elettrica valorizza l’innovazione della nostra ricerca e sviluppo. Pirelli è l’unico produttore ad avere una tecnologia trasversale dedicata alle auto elettriche e applicabile a tutte le nostre linee. La richiesta di coperture specifiche per Bev e Phev cresce sempre più velocemente e il debutto del nuovo P Zero E porterà a un’ulteriore accelerazione delle omologazioni Elect”, ha detto Piero Misani, SVP R&D e Cyber di Pirelli.
Pirelli Elect è il pacchetto di tecnologie sviluppato per le auto alla spina. Fra le caratteristiche struttura e materiali in grado di resistere alle maggiori sollecitazioni legate al peso e alla coppia istantanea di bev e phev, con il risultato di essere anche più durevoli. La tecnologia Pirelli consente inoltre di ridurre fino al 20% la rumorosità percepita all’interno dell’abitacolo e di aumentare il chilometraggio percorribile con un “pieno” di energia fino al 10% in più. Il nuovo Pirelli P Zero E adotta di serie su tutte le misure la tecnologia Elect, è il primo prodotto realizzato con più del 55% di materiali di origine naturale o riciclati ed e l’unico UHP (ultra high performance) sul mercato ad aver ottenuto la tripla classe A nell’etichetta sull’intera gamma.
Le cucine Bertazzoni entrano nel registro imprese storiche italianeMilano, 14 set. (askanews) – Bertazzoni entra ufficialmente nel registro delle imprese storiche italiane. Dopo aver celebrato i 140 anni di attività lo scorso anno, l’azienda italiana specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cucina dal 1882, aggiunge un nuovo traguardo alla sua storia.
L’azienda, guidata dalla quinta e sesta generazione, è tra le poche produttrici di elettrodomestici a potersi definire “impresa storica d’Italia”, registro realizzato da Unioncamere nazionale per valorizzare le attività imprenditoriali secolari che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il proprio patrimonio di competenze e conoscenze. “Siamo orgogliosi di essere presenti in questo prestigioso ente nazionale, che raccoglie le imprese storiche del nostro Paese e attesta il nostro contributo al tessuto imprenditoriale e sociale italiano da oltre un secolo – dichiara il Ceo, Paolo Bertazzoni – Le nostre radici affondano nelle tradizioni della famiglia italiana ed è forte l’impegno nel trasmettere di generazione in generazione quello che abbiamo imparato e creato, insieme ai valori fondanti di Bertazzoni. Questo si affianca a un profondo senso di responsabilità nei confronti del territorio e delle generazioni presenti e future”.
Bertazzoni esporta in oltre 60 Paesi realizzando oltre il 90% del proprio fatturato all’estero. L’azienda, il cui stabilimento produttivo è operativo nella storica sede di Guastalla (RE) e vanta una produzione di 200.000 pezzi l’anno, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 121 milioni di euro e continua la sua espansione internazionale. Dopo essere entrata direttamente nel mercato cinese nel 2021, Bertazzoni ha inaugurato quest’anno una filiale negli Stati Uniti per un totale di sette filiali operative nel mondo.
Alleanza Assicurazioni lancia “Alleata Previdenza” a tutela saluteRoma, 14 set. (askanews) – Alleanza Assicurazioni, Compagnia di riferimento per le famiglie italiane, nel 125° anno dalla sua fondazione lancia “Alleata Previdenza”, che prevede una rendita integrativa della pensione e la raddoppia in caso di non autosufficienza. Si tratta della soluzione assicurativa di previdenza complementare che integra le garanzie delle polizze LTC (Long Term Care) e la copertura in caso di invalidità permanente da infortuni. Alleanza Assicurazioni è considerata da sempre fra le compagnie più solide del panorama assicurativo italiano con un indice di solvibilità pari a 292%, tra i più alti del mercato. Lo rende noto in un comunicato la compagnia, che fa parte del gruppo Generali.
In Italia, nel 2022, la spesa pubblica per le pensioni ha sfiorato i 300 miliardi di euro (297, fonte Sistan), pari a circa il 15% del PIL; mentre gli over 65 sono più di 14 milioni, un dato destinato a salire fino a 20 milioni entro il 2045 . In parallelo è in aumento anche il numero di persone in condizioni di non autosufficienza che oggi raggiungono il numero di circa 4 milioni . L’ultimo rapporto del Bilancio del Sistema Previdenziale italiano stima una spesa lorda per non autosufficienza pari a 34 miliardi, dei quali 23 miliardi come spesa privata. Alleanza – si legge ancora nel comunicato – risponde alle richieste di forme pensionistiche integrative delle persone offrendo una soluzione assicurativa in grado di proteggere la loro autonomia e la loro tranquillità, mettendo in sicurezza il proprio domani. Questa nuova soluzione, che rinnova lo storico PIP (Piano Individuale Pensionistico) della Compagnia rafforza la componente di sostenibilità: i due fondi di investimento Alleata Bilanciata e Alleata Azionaria promuovono caratteristiche sociali, ambientali e di governance (ESG) (“light green” per il regolamento 1257/2021).
Ivan Mestriner, Responsabile Vita e Danni di Alleanza Assicurazioni, ha dichiarato: “In Alleanza, vogliamo fare la nostra parte al fianco dei nostri clienti e delle comunità, rendendo popolare l’assicurazione in Italia. Questo impegno è già testimoniato dalla nostra attività: da 125 anni siamo la Compagnia di riferimento delle famiglie italiane. Con Alleata Previdenza, grazie a una componente di protezione innovativa per tutelare l’autonomia, mettiamo a disposizione una soluzione che risponde ai temi sollevati dal progressivo invecchiamento della società, sia dal punto di vista del sistema pensionistico sia da quello del benessere in età avanzata, bisogni sempre più prioritari per gli italiani. Come assicuratori, abbiamo il compito di creare consapevolezza di questi cambiamenti, fornendo soluzioni concrete ai bisogni reali dei cittadini”. Forte delle sue competenze distintive in ambito Protezione Vita, Salute e Casa, Alleanza si rafforza in questo settore registrando una Raccolta Totale Protezione che nel 2022 ha toccato quota 354 milioni, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Prosegue, inoltre, la crescita della Compagnia anche in ambito Salute, dove ha scalato oltre 20 posizioni negli ultimi quattro anni, posizionandosi oggi come 15° Compagnia del settore.