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Tag: Sanremo 2023

Confindustria, superospite Mattarella per l’ultima assemblea di Bonomi

Confindustria, superospite Mattarella per l’ultima assemblea di BonomiRoma, 14 set. (askanews) – Carlo Bonomi si prepara alla sua ultima assemblea da presidente di Confindustria. Venerdì, di fronte ad una platea di oltre 2mila partecipanti riuniti all’Auditorium Parco della Musica, il leader degli industriali farà un primo bilancio dei suoi quattro anni alla guida dell’associazione di viale dell’Astronomia ed esprimerà, molto probabilmente, le proprie preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica e per le tensioni internazionali legate alla guerra russo-ucraina. Prevista, quest’anno, la partecipazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presente, inoltre, il premier Giorgia Meloni con la squadra di governo quasi al completo.

Bonomi, nelle ultime dichiarazioni, aveva già confessato di non essersi annoiato durante la sua presidenza: “In questi anni non mi sono annoiato, sono stato eletto in pieno Covid, ho avuto il problema dello shock delle materie prime, c’è stato lo shock energetico, la guerra russo-ucraina, la più grande siccità da settant’anni, le alluvioni, 24 ore di colpo di stato in Russia” e via dicendo. Nonostante il contesto difficile però, gli imprenditori sono stati “eroi civili”, concetto caro a Bonomi che con rammarico aveva fatto notare: “il Paese non ci ama quanto noi lo amiamo”. Un tema su cui potrebbe tornare ad insistere. Resta lettera morta, invece, il famoso Patto per l’Italia, lanciato dal leader degli industriali nella sua prima assemblea e mai raccolto dalle controparti. E intanto è partita, con le consuete indiscrezioni, la corsa per la successione. Molti i concorrenti ai nastri di partenza. Tra i nomi circolati c’è quello di Enrico Carraro, attuale numero uno di Confindustria Veneto, quello del ligure Antonio Gozzi, numero uno di Federacciai, ma anche quelli di alcuni imprenditori della squadra di Bonomi. Si tratterebbe di Alberto Marenghi, vicepresidente con la delega all’Organizzazione, di Maurizio Stirpe, vicepresidente con delega al Lavoro e Relazioni industriali e di Emanuele Orsini, vicepresidente con delega per il Credito, la finanza e il fisco.

Il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. La partita inizierà ufficialmente a gennaio quando il Consiglio Generale estrarrà i nominativi dei tre saggi che comporranno la Commissione di designazione. I tre, estratti da una rosa di sei-nove nomi, saranno poi chiamati a sondare la base imprenditoriale, nella prima settimana dall’insediamento, e potranno ricevere eventuali autocandidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. Le auto candidature dovranno essere accompagnate anche dalle linee programmatiche. I saggi, d’intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio dei Probiviri, verificheranno, sotto il profilo personale, imprenditoriale, professionale e associativo, le autocandidature. La stessa Commissione di designazione comunicherà, poi, agli interessati la conclusione degli accertamenti preliminari. Nelle settimane successive, prenderà il via il tour nazionale dei saggi. Verranno ascoltati i presidenti delle Associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i tre raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità, la Commissione provvederà a comunicare ai presidenti delle Associazioni i nomi dei candidati emersi dal giro di consultazioni e le loro linee programmatiche, che saranno richieste agli stessi qualora la Commissione avrà rilevato un consenso significativo.

Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale in genere fissato a marzo. Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura anche quegli imprenditori che certifichino per iscritto – con dichiarazione firmata dai presidenti delle associazioni sostenitrici – di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell’assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi. Successivamente, di solito a fine marzo, il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all’assemblea dei delegati. Il Consiglio generale di aprile voterà la proposta di squadra di presidenza, composta da un massimo di dieci vicepresidenti. Infine, l’assemblea dei delegati, a maggio, eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.

Mlp

Libri, esce “Romanzetto Marino” di Paolo Zagari

Libri, esce “Romanzetto Marino” di Paolo ZagariRoma, 13 set. (askanews) – Una travolgente e delicata commedia ambientata in una realtà che è patrimonio genetico della nostra cultura: l’estate trascorsa al mare. Il protagonista di questa opera attraversa un trentennio della nostra storia tra il 1969 e il 1998 e fotografa attraverso il sentimento, l’emozione, la scoperta, la comicità, i sensi e la malinconia una generazione cresciuta per fortuna o suo malgrado senza cellulari e senza social network.

Si intitola “Romanzetto Marino”, è l’ultimo libro di Paolo Zagari; la forma più di classica commedia all’italiana si mescola con il romanzo di formazione creando un raffinato gioco letterario in cui il comico si dissolve nel sentimento, l’affresco storico nella riflessione interiore, la spavalderia e la paura di un ragazzo che diventa uomo. “Romanzetto Marino” inizia nel 1969 con il racconto di un bambino di otto anni e mano mano con ironia, sagacia, piglio e sense of humour, mettendo a nudo la generazione che ha vissuto negli anni a cavallo dei ’70 e ’90, racconta le sue estati di gloria, di scoperta, e di battaglie, fino ad arrivare al 1998 quando quel “piccolo bambino” ha quaranta anni. Una vera e propria “educazione sentimentale” con cui attraversiamo un mondo al contempo vicinissimo e lontanissimo dal nostro, nel quale le esperienze avvengono tramite il contatto umano in prima persona e non tramite uno smartphone. Un modo diverso di crescere, maturare e amare. Nè migliore né peggiore. Il teatro di “Romanzetto Marino” e delle otto incredibili avventure del protagonista è Santa Severa, una località del litorale laziale. Uscito a luglio per Mds Editore il libro è stato nominato tra i primi dieci libri dell’estate dal settimanale Grazia (Mondadori).

Oltre settemila migranti nell’hotspot di Lampedusa. Sale la tensione, interviene la polizia

Oltre settemila migranti nell’hotspot di Lampedusa. Sale la tensione, interviene la poliziaRoma, 13 set. (askanews) – Momenti di tensione nell’hotspot di Lampedusa questo pomeriggio provocati da alcuni ospiti durante la distribuzione dei pasti. Gli operatori della Croce Rossa stanno cercando di continuare a fare il loro lavoro, anche grazie all’intervento delle forze di polizia.

Come si spiega in una una nota la Croce Rossa Italiana al momento gli ospiti nell’hotspot sono oltre 7mila e si prevede che tra oggi e domani saranno trasferiti in 5mila. Indubbiamente l’alto numero di persone presenti rispetto alla normale capienza sta provocando problemi di gestione anche se provocati da un ristretto numero di persone. Ci auguriamo che quanto prima la situazione torni sotto controllo”.

Art Bonus: premiati i progetti vincitori e finalisti del Concorso

Art Bonus: premiati i progetti vincitori e finalisti del ConcorsoRoma, 13 set. (askanews) – Rendere il territorio protagonista e fautore della propria identità, favorire la partecipazione diretta di cittadini, imprese ed enti nel recupero del patrimonio diffuso, offrire un momento di visibilità e riconoscimento agli istituti promotori e loro benefattori: sono i molteplici obiettivi del concorso Art Bonus, collegato all’omonimo programma di sostegno al mecenatismo, lanciato nel 2014 dal Governo, che riconosce ai donatori un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate a sostegno di un bene culturale.

Sono stati 269 i progetti a prendere parte alla 7^ edizione del Concorso Art Bonus, di cui 116 hanno partecipato alla semifinale sul sito artbonus.gov.it e 12 progetti hanno raggiunto la votazione finale sui canali social di Art Bonus. La partecipazione dei cittadini dei territori è stata altissima, con oltre 222.000 voti. La novità di questa edizione, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta questa mattina presso la sala Spadolini del Ministero della Cultura, è stata l’introduzione di due categorie di progetti: categoria “Beni e luoghi della cultura”, riguardante progetti di restauro e manutenzione di beni culturali e progetti di sostegno a favore di musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, complessi monumentali e categoria “Spettacolo dal vivo”, tra cui progetti di sostegno agli enti e alle attività di spettacolo.

I due vincitori assoluti della 7^ edizione, uno per ciascuna categoria, sono stati il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno, che si è aggiudicato il 1° posto nella categoria “Beni e luoghi della Cultura” con un totale di 18.848 voti ricevuti e l’International Salieri Circus Award di Legnago (VR), che si è aggiudicato il 1° posto nella categoria “Spettacolo dal vivo” con un totale di 13.054 voti ricevuti. Il Museo di Storia del Mediterraneo della Provincia di Livorno si è affermato, nel tempo, non solo come punto di riferimento scientifico ma anche come epicentro culturale fondamentale per la città e non solo, con un grande valore identitario per questo territorio. Non sorprende la grande mobilitazione della comunità che ha permesso al Museo di vedere riconosciuti i propri meriti classificandosi primo nella sua categoria.

Il Salieri Circus è un festival unico nel suo genere, che unisce il circo contemporaneo internazionale con la musica classica. Nell’inclusività di generi e di pubblico che caratterizza il Salieri Circus possiamo individuare la matrice di questa grande vittoria, leggendo nei numeri, nei nomi e nelle voci che sono dietro ai 13.000 voti il desiderio di premiare il coraggio di chi porta ogni anno sulle scene dell’étoile l’arte di strada, affermandone il lignaggio artistico. Premiati anche gli altri finalisti della categoria “Beni e luoghi della Cultura”: 2. Ex Gil del Comune di Forlì (FC), 18.162 voti complessivi. 3. Complesso ex Convento e Chiesa di San Domenico del Comune di Narni, 16.315 voti complessivi. 4. Biblioteche civiche del Comune di Torino, 9.689 voti complessivi. 5. Certosa di San Giacomo di Capri della Direzione Regionale Musei Campania MiC, 8.795 voti complessivi. 6. Biblioteca Storica del Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia, 8.566 voti complessivi.

Premiazioni classifica finale categoria “Spettacolo dal vivo”: 2. Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, 12.236 voti complessivi. 3. La Baracca, Teatro Testoni Ragazzi di Bologna, 8.207 voti complessivi. 4. Fondazione Teatro Massimo di Palermo, 6.855 voti complessivi. 5. Catalyst Associazione Culturale di Barberino di Mugello (FI), 5.828 voti complessivi. 6. Trame Sonore, Mantova Chamber Music Festival, 5.099 voti complessivi. Altra novità di questa edizione, annunciata a sorpresa, è stata l’assegnazione di un Premio Speciale. Ad aggiudicarsi il “Premio Speciale Concorso Art Bonus 2023” è stata la Fondazione Teatro Donizetti, una delle istituzioni tra le più longeve nell’applicazione della misura fiscale, che si è distinta tra i finalisti del Concorso per la qualità e i risultati della campagna di mecenatismo “Ambasciatori di Donizetti” e per il coinvolgimento nel Concorso del tessuto civile ed economico cittadino e non solo. Questo premio vuole quindi essere un riconoscimento alla capacità dell’ente di coinvolgimento della collettività, a partire dalle le imprese e fino ai giovani del territorio, nell’anno in cui Bergamo è Capitale italiana della Cultura. Il conferimento delle targhe di riconoscimento è avvenuto alla presenza, fra gli altri, di Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della cultura, Mario Turetta, segretario generale del MiC, Massimo Osanna, direttore generale Musei, Paolo D’Angeli, direttore generale Bilancio, Antonio Parente, direttore generale Spettacolo, Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato di ALES, Carolina Botti, direttore divisone rapporti pubblico-privati ALES e di Francesca Velani, direttore LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione. Ideato da Ales – Arte Lavoro e Servizi spa, società in-house del Ministero della Cultura e da Promo PA, fondazione di ricerca attiva nel campo della formazione e dei beni culturali e organizzatrice di LuBeC, il concorso 2023 ha visto una ampia partecipazione, grazie al coinvolgimento di moltissime istituzioni territoriali, testimonial del mondo dello spettacolo, blogger con migliaia di follower e delle stesse aziende che hanno sostenuto i progetti in qualità di mecenati. “L’Art bonus è un’intelligente operazione di valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale attraverso il contributo diretto offerto dai privati, grandi o piccoli che siano. Uno strumento che risponde a pieno al principio secondo cui la cura e la custodia delle bellezze artistiche della nostra Nazione non sia un compito riservato solo allo Stato ma riguardi tutti i cittadini che attraverso quest’iniziativa possono devolvere fondi preziosi. L’Art bonus dimostra che non dobbiamo avere paura dei soldi privati né dei mecenati. Occorre una grande collaborazione virtuosa tra pubblico e privato per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso anche il marketing culturale. Mi piacerebbe creare una Giornata del mecenate come segno di gratitudine verso chi sostiene l’arte” ha spiegato Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della cultura. “Grazie ad Art Bonus il mecenatismo ha assunto un’importanza che mai aveva avuto in Italia e una visione più anglosassone diventando uno strumento chiave per l’attuazione di una nuova politica culturale. C’è ancora molto da fare: bisognerebbe semplificare i processi di incasso e quelli di donazione da parte dei privati, investire nella comunicazione e formazione. È chiaro che questo percorso vada implementato visto l’impatto importante che sta avendo” dichiara Mario Turetta, segretario generale del Ministero della Cultura. “L’importante adesione al voto di questa edizione del concorso è il miglior riconoscimento del successo di una misura e di un bonus che, oltre ad offrire un importante vantaggio fiscale, tocca valori e bisogni molto sentiti dalle persone, creando una sorta di senso di ‘responsabilità’ nei confronti di tali beni. Un’occasione significativa a sostegno del nostro straordinario patrimonio culturale che merita di essere tutelato e valorizzato” dichiara Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato ALES. “Il Concorso, anno dopo anno, si conferma una grande opportunità di partecipazione culturale e di consolidamento dei legami tra cittadini e imprese, eredità culturale ed energia creativa – Il messaggio che amplifica è quello di una crescente fiducia tra pubblico e privato, un messaggio positivo che gratifica mecenati e beneficiari e contribuisce a consolidare l’intesa nel tempo” sostiene Francesca Velani, direttore LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione.

Musica, “Sarò Franco”: l’album omaggio a Califano

Musica, “Sarò Franco”: l’album omaggio a CalifanoRoma, 13 set. (askanews) – “Sarò Franco” è l’album omaggio a Franco Califano, dove l’artista Numa interpreta il brano “Tra la terra ed il sole”, con alla chitarra il leggendario Phil Palmer che incontra musicalmente il maestro per la prima volta.

Una partecipazione definita dalla cantante e produttrice molto emozionante. Lei aveva conosciuto Franco Califano da bambina e, poi collaborato con lui anni dopo. Il papà di Numa è stato impresario e amico dell’artista per diversi anni. Un legame che ha radici lontane e profonde. “SARÒ FRANCO” è un album che include 12 brani, nato da un lungo lavoro di costruzione di quest’ultimo grazie a Frank Del Giudice, storico co-autore di Califano (ha firmato con lui “Tutto il resto è noia” e tante altre canzoni).

Molti capolavori erano rimasti incompiuti e Del Giudice ha voluto pubblicarli affidandone l’interpretazione ad artisti capaci, per storia,vicinanza artistica e affinità, ad immergersi nel mondo del Califfo. La band Tiromancino, presente con due brani, il 5 settembre ha pubblicato in anteprima il singolo “Trastevere”, per dare il lancio al progetto intero.

Tutte le sfide dell’Ue: cosa ha detto Von der Leyen davanti al Parlamento europeo

Tutte le sfide dell’Ue: cosa ha detto Von der Leyen davanti al Parlamento europeoStrasburgo, 13 set. (askanews) – Mario Draghi chiamato a redigere un rapporto sulla competitività dell’industria europea, da mantenere durante la transizione verde “a qualunque costo” (“whatever it takes”, come disse l’ex presidente della Bce quando con una frase salvò l’euro dagli attacchi dei mercati); un nuovo rappresentante speciale dell’Ue per le Pmi e una nuova proposta per ridurre del 25%, in tutti gli Stati membri, gli obblighi di “reporting” delle imprese, oberate dalla burocrazia. E poi i problemi del mercato del lavoro (penuria di manodopera e di competenze) e dell’ormai persistente alta inflazione. Insieme alla notizia dell’apertura di una indagine anti-sovvenzioni sulle auto elettriche cinesi, sono questi gli annunci e le sfide più importanti per l’industria che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha indicato nella parte dedicata all’economia del discorso su “lo stato dell’Unione” pronunciato oggi a Strasburgo davanti alla plenaria del Parlamento europeo.

“Vedo – ha affermato von der Leyen – tre grandi sfide economiche per il nostro settore industriale nel prossimo anno: la carenza di manodopera e competenze, l’inflazione e la necessità di facilitare il funzionamento delle nostre imprese”. “La prima di queste sfide – ha spiegato – riguarda il nostro mercato del lavoro. Non abbiamo dimenticato i primi giorni della pandemia, quando tutti prevedevano una nuova ondata di disoccupazione di massa simile a quella avvenuta negli anni ’30. Ma noi abbiamo sfidato questa previsione. Grazie al programma ‘Sure’, la prima iniziativa europea sulla riduzione dell’orario di lavoro (col finanziamento dei sistemi nazionali di cassa integrazione, ndr), abbiamo salvato 40 milioni di posti di lavoro. Questa – ha sottolineato von der Leyen – è l’economia sociale di mercato europea in azione. E possiamo esserne orgogliosi”.”Abbiamo poi riavviato subito il nostro motore economico – ha ricordato la presidente della Commissione – grazie a ‘NextGenerationEU’. E oggi stiamo vedendo i risultati: l’Europa è vicina alla piena occupazione. Non ci sono milioni di persone in cerca di lavoro, ma milioni di posti di lavoro in cerca di persone che possano occuparli”.

“La carenza di manodopera e di competenze – ha sottolineato von der Leyen – è a livelli record, qui (in Europa, ndr) e in tutte le principali economie. Il 74% delle Pmi riferisce di dover affrontare carenze di competenze. Nel pieno della stagione turistica, ristoranti e bar in Europa operano con orari ridotti perché non riescono a trovare personale. Gli ospedali rinviano le cure a causa della carenza di infermieri. E due terzi delle aziende europee cercano specialisti in tecnologie informatiche”. “Allo stesso tempo – ha continuato -, milioni di genitori, soprattutto le madri, lottano per conciliare la vita professionale e familiare perché non riescono a trovare una soluzione per la cura dei propri figli. Otto milioni di giovani sono disoccupati e non seguono corsi di istruzione o formazione. I loro sogni, le loro stesse vite, sono in stato di sospensione. E questo non solo provoca grandi sofferenze a queste persone, ma è anche uno dei principali ostacoli alla nostra competitività. Perché la carenza di manodopera ostacola la capacità di innovare, crescere e prosperare”.

“Dobbiamo quindi migliorare l’accesso al mercato del lavoro, soprattutto per i giovani e per le donne. E abbiamo bisogno – ha osservato la presidente della Commissione – di immigrazione di manodopera qualificata. Dobbiamo anche fornire una risposta ai profondi cambiamenti tecnologici, sociali e demografici”, comprese “le nuove sfide legate all’intelligenza artificiale”. “Per questo, dovremmo fare affidamento sulle competenze delle imprese e dei sindacati, i nostri partner nella contrattazione collettiva”, e quindi, ha annunciato la presidente della Commissione, “organizzeremo l’anno prossimo un nuovo vertice delle parti sociali a Val Duchesse”, una residenza storica nella regione di Bruxelles in cui si svolsero i negoziati per il Trattato di Roma sul mercato unico.

“La seconda grande sfida economica”, secondo von der Leyen, “è la persistenza di un’inflazione elevata. Christine Lagarde e la Banca Centrale europea stanno lavorando instancabilmente per frenare l’inflazione, ma sappiamo che il ritorno all’obiettivo di medio termine della Bce (l’inflazione al 2%, ndr) richiederà tempo”. Tuttavia, ha rilevato la presidente della Commissione, “la buona notizia è che l’Europa ha iniziato a ridurre i prezzi dell’energia. Non abbiamo dimenticato che Putin ha deliberatamente utilizzato il gas come arma, né dimenticato i timori di un blackout diffuso e di una crisi energetica come quella degli anni ’70”. “Molti pensavano – ha ricordato ancora von der Leyen – che non avremmo avuto abbastanza energie per superare l’inverno. Ma ce l’abbiamo fatta, perché siamo rimasti uniti e abbiamo messo in comune la nostra domanda e i nostri acquisti di energia”. “Allo stesso tempo – ha aggiunto, rivendicando qui un altro successo dell’Ue -, a differenza degli anni ’70, abbiamo sfruttato la crisi per investire massicciamente nelle energie rinnovabili e accelerare la transizione pulita. Abbiamo approfittato della massa critica europea per abbassare i prezzi e garantire il nostro approvvigionamento” di gas. “Un anno fa il prezzo del gas in Europa superava i 300 euro per MWh Oggi siamo a circa 35 euro. Dobbiamo quindi cercare di replicare questo modello di successo in altri settori come quello delle materie prime critiche o dell’idrogeno verde”. La terza sfida, infine, è quella di cercare di “facilitare l’attività delle imprese europee”. In particolare “le piccole imprese non hanno la capacità di far fronte alla complessità amministrativa. Oppure sono ostacolate dalla lunghezza delle procedure. Ciò spesso significa che riescono a fare di meno nel tempo a loro disposizione e perdono opportunità di crescita. Ecco perché entro la fine dell’anno – ha annunciato la presidente della Commissione – nomineremo un rappresentante dell’Ue per le Pmi sotto la mia diretta autorità”. “Vogliamo – ha spiegato von der Leyen – che le piccole e medie imprese ci raccontino direttamente quali difficoltà incontrano quotidianamente. Per ogni nuovo testo legislativo effettuiamo un controllo di competitività, affidato a un comitato indipendente. E il mese prossimo presenteremo le prime proposte legislative per ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione a livello europeo”. “Il compito non sarà facile”, ha riconosciuto la presidente della Commissione. “Questa è un’impresa che tutte le istituzioni europee devono portare avanti collettivamente. Dobbiamo quindi collaborare con gli Stati membri affinché l’obiettivo del 25% venga raggiunto a livello nazionale”, ha concluso.

Venezia, la Glass Week celebra un’arte che dura da sette secoli

Venezia, la Glass Week celebra un’arte che dura da sette secoliVenezia, 13 set. (askanews) – Oltre 250 eventi tra Venezia, Murano e Mestre per celebrare l’arte del vetro: è la settima edizione della Venice Glass Week, quest’anno ispirata a The Art of Fire, l’arte del fuoco. Mostre, conferenze e dimostrazioni hanno coinvolto molti spazi della città, con un’idea di valorizzazione della tradizione vetraia che ci è stata spiegata da Chiara Squarcina, dirigente dell’Area Attività museali della Fondazione Musei Civici di Venezia, che è tra i principali promotori della Glass Week. “La Fondazione Musei Civici – ha detto ad askanews – ha il Museo del Vetro che è l’emblema della storia del vetro e ricorda a tutti che nel mondo se si lavora il vetro è proprio grazie ai maestri vetrai di Murano che hanno inventato delle tecniche e hanno portato quest’arte in giro per il mondo” .

Alla Glass Week hanno preso parte oltre 200 realtà, e, in una Laguna sempre inondata dalla luce estiva, l’arte del vetro si è svelata anche attraverso una fornace galleggiante, che ha permesso di vedere il lavoro dei maestri arrivare sul Canal Grande, a pochi passi dal Ponte di Rialto. Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro di Murano: “E’ una storia ormai che racconta sette secoli di vetro in questa città – ci ha detto – perché in effetti Murano rappresenta proprio questo e ancora di più rappresenta, ancora adesso, ai nostri giorni, rappresenta idealmente la patria del vetro artistico a livello internazionale. Quindi per noi la Glass Week è un appuntamento assolutamente importante e basilare perché oltretutto permette alle nostre aziende di raccontare quello che è stato il vetro del passato nel presente, ma ancora di più quello che vogliamo sia il vetro nel futuro”.

Altro luogo importante per la settimana è Palazzo Loredan in campo Santo Stefano, dove è stato allestito il Venice Glass Week Hub, che ospita mostre di artisti storici, ma anche di più giovani designer. E proprio il favorire il passaggio di testimone tra le generazioni, in una storia di saperi che è secolare, è un altro degli obiettivi che si pone l’evento veneziano. Anche perché accanto alla dimensione artistica ne vive anche una molto più quotidiana. “Ogni momento della nostra vita – ha concluso Chiara Squarcina – è costellato dal vetro. Il vetro è una presenza che va recepita e soprattutto va tutelata”. E per farlo è importante promuovere le iniziative delle scuole del vetro, ma anche consolidare l’immaginario collettivo intorno a un materiale e alle sue possibilità artistiche.

Tasca d’Almerita premiata a Londra per la Tenuta Capofaro

Tasca d’Almerita premiata a Londra per la Tenuta CapofaroRoma, 13 set. (askanews) – Tasca d’Almerita trionfa a Londra: Capofaro Locanda & Malvasia è stata premiata per la categoria “The Most Original Wine List in Europe 2023”.

L’azienda vitivinicola con 200 anni di storia alle spalle e cinque Tenute tra entroterra siciliano e isole ha annunciato l’ottenimento del prestigioso premio decretato da The World of Fine Wine, la più autorevole testata del settore. Il riconoscimento nella categoria “The Most Original Wine List in Europe” dell’anno 2023 è stato affidato alla Tenuta Capofaro, situata sull’isola di Salina, la più autentica delle Eolie con vigneti a strapiombo sul mare e di proprietà della famiglia Tasca d’Almerita dal 2001.

“Si tratta di un premio riservato a coloro che hanno saputo innovare la carta dei vini, dimostrando competenza, esperienza e passione nel settore”, scrive The World of Fine Wine sul proprio sito, valori che riassumono l’impegno costante di Giulio Bruni, sommelier e Responsabile di Tenuta Capofaro. La sua originale idea alla base della creazione della lista dei vini di Capofaro Locanda & Malvasia è un atlante vinicolo che risalta le proposte enologiche di tutto il territorio attraverso speciali connotazioni geografiche in grado di fornire informazioni fondamentali che ne decretano sapori, profumi e colori.

“Abbiamo scelto di raccontare il vino attraverso le sue coordinate geografiche con l’obiettivo di valorizzare i luoghi in cui è stato prodotto con dedizione costante – spiega Giulio Bruni – il legame tra il vino e il territorio, alla base del concetto di geografia del vino che proviamo sempre a trasferire è imprescindibile, e il compito dell’uomo è quello di interpretare al meglio la complessità di questo rapporto. Un vino deve sempre esprimere il proprio senso geografico, descrivere il luogo di provenienza, comunicare la sua territorialità: un connubio tra territorio (inteso come combinazione di suolo, sottosuolo e clima) e consuetudini agricole e artigianali, tradizioni, così radicate da divenire territoriali”. Poi conclude “Si tratta di un risultato importante raggiunto grazie ad Alberto Tasca e alla sua visione di geografia del vino. Il suo punto di vista, l’esperienza nel settore e la passione per il territorio sono stati decisivi per questo lavoro”.

Dopo una meticolosa selezione delle varie proposte, un’attenta giuria internazionale composta da sommelier campioni del mondo, maestri sommelier ed esperti di vino, ha votato e premiato, per la seconda volta consecutiva, l’attenzione e la professionalità di Tasca d’Almerita, dando nuovo lustro alla Tenuta eoliana. All’interno della stessa, è presente anche Capofaro Locanda & Malvasia, progetto di alta ospitalità mediterranea che già nel tempo si è distinto per aver dimostrato alti standard in ambito di hotellerie responsabile, come dimostrato dal Trofeo di Sostenibilità vinto nel 2020. Capofaro Locanda & Malvasia, circondata da 4,5 ettari di terreno, nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio e arricchire l’esperienza degli amanti del vino che giungono a Salina per degustare la Malvasia, un vino che al suo interno racchiude i profumi dell’isola, del mare e delle terre vulcaniche che la circondano.

Lega Lazio, Bordoni: apriamo la stagione di una regione che corre

Lega Lazio, Bordoni: apriamo la stagione di una regione che correRoma, 13 set. (askanews) – “Esprimo i miei migliori auguri di buon lavoro ai nuovi componenti del direttivo regionale, eletti ieri durante il primo congresso della Lega nel Lazio: Gianfranco Sammarco, Maurizio Politi, Tonj Bruognolo, Isabella Ciolfi, Pasquale Ciacciarelli, Fabio Bartolacci e Mariano Calisse. Siamo già al lavoro sulle priorità che riteniamo urgenti da sottoporre ai nostri amministratori locali e a tutti i rappresentanti istituzionali, certi che la sinergia tra Governo e Regione darà un nuovo grande impulso alla crescita di una regione totalmente dimenticata in anni di non governo”. Così il segretario della Lega nel Lazio Davide Bordoni, sottolineando che “chiederemo maggiori controlli e sicurezza per le città e i quartieri, soprattutto quelli più difficili, sosterremo il nostro tessuto produttivo che aspetta risposte da anni, lavoreremo per garantire che le nostre risorse turistiche siano adeguatamente valorizzate, alla luce dei grandi appuntamenti internazionali che ci aspettano, penso al Giubileo, e che rappresentano opportunità da non perdere. Saremo punto di riferimento per i cittadini, le associazioni di categoria e chi vorrà dare il suo contributo per il bene esclusivo del Lazio. Il confronto e la continua partecipazione saranno il faro della nostra azione”.

“Vedere quasi 1000 persone, un martedì pomeriggio, riunite in una sala per ascoltare il nostro segretario Matteo Salvini, il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo, i sottosegretari Claudio Durigon, Federico Freni e Alessandro Morelli, il vice ministro Edoardo Rixi e i nostri parlamentari tra cui Roberto Marti, Andrea Crippa e Andrea Paganella, ci dice che siamo davvero sulla strada giusta. Oggi, si chiude una fase congressuale che ha coinvolto tutte le province, con l’elezione dei nuovi segretari e si apre una nuova stagione: quella di una regione che esce dallo stallo, che corre, che dice ‘Sì’ alle occasioni di sviluppo e crescita”, conclude.

Morti sul lavoro, La Russa: bene Mattarella, tutti facciano di più

Morti sul lavoro, La Russa: bene Mattarella, tutti facciano di piùRoma, 13 set. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha aperto la seduta pomeridiana dell’aula di palazzo Madama, dedicata alla mozione unitaria sul tema degli incidenti e dei morti sul lavoro, chiedendo ai senatori di osservare qualche secondo di silenzio per ricordare i caduti di oggi a Casalbordino, in Abruzzo. “Ho cercato – ha spiegato La Russa – di avere più notizie dei morti nell’esplosione alla Sabino esplodenti in Abruzzo e credo che sia giusto, aggiungendo quest’altra tragedia alle tante ricordate anche ieri dal presidente della Repubblica, e ci associamo alle sue parole, sulla necessità che tutti, Governo, maggioranza, opposizione e qualunque organismo dello Stato, facciano di più per contrastare questo stillicidio di morti e di tragedie che colpisce fortemente non solo la nostra umanità ma la convivenza civile della nostra nazione”.

“Su questo tema – ha aggiunto il presidente del Senato – credo tutti sentiamo la necessità di unirci e di sottolineare l’obbligo di fare sempre di più, tutto quello che si può fare. In ricordo di queste nuove tre vittime e dei caduti negli incidenti di lavoro vi chiedo di voler effettuare insieme – ha concluso – un momento di cordoglio rimanendo per qualche secondo in silenzio”.