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Tag: Sanremo 2023

Swatch: un tributo al Blancpain, primo vero orologio subacqueo

Swatch: un tributo al Blancpain, primo vero orologio subacqueoMilano, 8 set. (askanews) – Swatch celebra un’icona dell’orologeria svizzera: il Blancpain, orologio nato esattamente settant’anni e che è stato il primo vero orologio subacqueo. Lanciato nel 1953, il Fifty Fathoms fu creato da un amante del diving per soddisfare le esigenze dell’esplorazione subacquea. È diventato immediatamente lo strumento di cronometraggio professionale scelto dai pionieri delle immersioni e dai corpi subacquei d’élite di tutto il mondo.

Con la nuova collaborazione Swatch rende omaggio a quest’icona grazie a cinque nuovi modelli, che vogliono comunque rimanere fedeli alla filosofia giocosa di Swatch. Denominata Bioceramic Scuba Fifty Fathoms, la collezione fa riferimento agli orologi subacquei del marchio, la linea SCUBA. Gli orologi di questa collezione non limitata riproducono fedelmente tutti gli elementi distintivi della collezione Fifty Fathoms: grande impermeabilità, leggibilità eccezionale, movimento meccanico, lunetta girevole con meccanismo di blocco e protezione antimagnetica. Blancpain e Swatch si sono ispirati alle profondità marine per creare una collezione di cinque modelli Swatch. Ognuno di essi porta il nome di uno dei cinque oceani del pianeta blu: Arctic Ocean, Pacific Ocean, Atlantic Ocean, Indian Ocean e Antarctic Ocean. Il Bioceramic Scuba Fifty Fathoms è impermeabile fino a 91 metri. Si tratta di un altro riferimento a Blancpain: il nome Fifty Fathoms si riferisce al fathom, storicamente l’unità di misura della profondità nel mondo anglosassone. Cinquanta fathom equivalgono a 91 metri (o 300 piedi).

Il Bioceramic Scuba Fifty Fathoms è dotato di un movimento meccanico Swatch, il SISTEM51, il primo e unico movimento meccanico a produzione interamente automatizzata. Il meccanismo è antimagnetico, grazie alla sua spirale Nivachron™, e ha solo 51 componenti, fissati con una vite centrale e una riserva di carica di 90 ore. Nel 2013, il SISTEM51 ha rivoluzionato il mondo degli orologi automatici con il suo movimento a vista: il fronte indica l’ora, il retro racconta la storia. In linea con questa idea, il retro di tutti e cinque i modelli presenta l’illustrazione di magnifici e colorati molluschi presenti in tutti e cinque gli oceani: nudibranchi (nome scientifico: Nudibranchia). Questi animali sono raffigurati in una stampa digitale sul rotore del movimento. Questo rotore permette all’orologio di ricaricarsi automaticamente con un semplice movimento del polso. Sull’orologio ARCTIC OCEAN è presente il Dendronotus Frondosus, caratterizzato da forme morbide e sottili.

Missili russi colpiscono la città di Zelensky, massici attacchi di droni sulle città ucraine

Missili russi colpiscono la città di Zelensky, massici attacchi di droni sulle città ucraineRoma, 8 set. (askanews) – Massicci attacchi russi con missili e droni sulle città ucraine.

Un attacco missilistico russo ha ucciso una persona e ne ha ferite altre nove a Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: lo ha reso noto il governatore regionale. Oleh Lysak ha detto su Telegram che il missile ha colpito questa mattina un edificio amministrativo nella città meridionale dell’Ucraina. La vittima sarebbe un agente di polizia. L’aeronautica ucraina ha abbattuto 16 dei 20 droni lanciati dalla Russia durante la notte nelle regioni di Odessa e Mykolaiv: lo hanno riferito oggi funzionari regionali e militari.

Il Comando militare per il Sud ha precisato che 14 droni sono stati abbattuti sulla regione di Odessa e altri due sulla regione di Mykolaiv, secondo l’agenzia Reuters ripresa dal Guardian. I droni sarebbero stati lanciati dalla Russia e dalla Crimea; un edificio non residenziale è stato danneggiato dai detriti di un velivolo senza pilota, senza provocare vittime.

Funzionari regionali hanno affermato che la Russia ha attaccato con missili anche la regione sud-orientale di Zaporizhzhia e la regione nord-orientale di Sumy, ferendo diverse persone.

Caldo, Coldiretti: non solo granchio blu, è sos specie aliene

Caldo, Coldiretti: non solo granchio blu, è sos specie alieneRoma, 8 set. (askanews) – Non solo granchio blu, dalla cimice asiatica ai pappagallini, dal cinipide del castagno alla Xylella, dal moscerino dagli occhi rossi al calabrone asiatico è allarme per l’invasione in Italia di vere e proprie specie aliene che causano danni per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti. A lanciare l’allarme è la Coldiretti con il moltiplicarsi lungo la Penisola degli attacchi di animali, insetti e organismi portati nelle campagne italiane dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione degli scambi.

Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020 mentre anche il 2023 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi. Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell’America sta cingendo d’assedio le coste italiane sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi- sottolinea Coldiretti – la “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale.

A far danni nei campi è arrivato anche il pappagallino o parrocchetto monaco – spiega Coldiretti -, una specie originaria del Sudamerica che fa strage di frutta e mandorle nelle regioni del Centro Sud, dove sta diventando una presenza fissa anche a causa dei cambiamenti climatici. (Segue)

Sita:Esperienza in aeroporto decisiva per la prenotazione di viaggi

Sita:Esperienza in aeroporto decisiva per la prenotazione di viaggiRoma, 8 set. (askanews) – Quando si prenota un volo, l’esperienza in aeroporto è una considerazione sempre più importante per i passeggeri, oltre al costo e la disponibilità delle destinazioni. Questa è la fotografia scattata dal Passenger IT Insights 2023, il rapporto di SITA che analizza l’uso di soluzioni IT da parte dei viaggiatori e che rileva quanto i clienti siano propensi a scegliere la tecnologia per ottimizzare ogni aspetto del viaggio nel post-pandemia soprattutto per quanto riguarda il superamento dei passaggi più critici in aeroporto, l’attenzione alla sostenibilità e la semplificazione dei viaggi intermodali.

Dal report, informa una nota, emerge che proprio la domanda di tecnologia è salita alle stelle dopo la pandemia, in un momento in cui compagnie aeree e aeroporti hanno avuto carenza di personale e risorse, comportando dei disagi che hanno inciso sull’esperienza dei passeggeri. Oltre la metà dei viaggiatori ha, infatti, riferito di aver subito ritardi e cancellazioni dei voli e la maggior parte ha sottolineato l’impatto negativo che ciò ha avuto sulla propria esperienza di viaggio. Non sorprende quindi che, nel 2023, la preoccupazione per i ritardi e le cancellazioni sia causa di ansia in fase di prenotazione per quasi un terzo dei passeggeri. In questo contesto, i viaggiatori stanno sempre più adottando tecnologie smart per attenuare i punti dolenti del viaggio. Nel 2023, i passeggeri hanno continuato a usare il cellulare come ‘telecomando’ del viaggio, con una estensione di utilizzo per la prenotazione (+2%), il check-in (+3%), il tempo di sosta (+7%), a bordo del velivolo (+5%) e il ritiro dei bagagli (+3%). Alla domanda se fossero a proprio agio a usare il riconoscimento biometrico durante il viaggio, i passeggeri hanno dato un voto medio di 7,36 su 10 (dove 10 rappresenta il massimo del comfort), in aumento rispetto al 7,26 del 2022, a testimonianza del crescente desiderio di un’esperienza aeroportuale fluida facilitata da questa tecnologia. Vi è un ulteriore interesse a completare alcuni controlli prima dell’arrivo in aeroporto per massimizzare ulteriormente l’efficienza, con quasi un quinto dei viaggiatori che indica i “controlli automatizzati prima dell’aeroporto per garantire che i documenti siano sufficienti a superare i controlli di frontiera” come un potenziale miglioramento del processo di prenotazione.

La sostenibilità è un’altra area cruciale in cui i passeggeri evidenziano il potenziale della tecnologia. L’uso di nuove tecnologie a sostegno dell’ambiente è emerso come l’iniziativa più apprezzata dai passeggeri sia per le compagnie aeree (per il 64% dei viaggiatori) che per gli aeroporti (62%). Questo dato è aumentato notevolmente rispetto a circa la metà dei passeggeri nel 2022, inviando un chiaro messaggio al settore: gli approcci innovativi per ridurre concretamente le emissioni sono in primo piano. Tali tecnologie includono l’ottimizzazione delle rotte di volo per diminuire il consumo di carburante da parte delle compagnie aeree e strumenti che monitorano i dati sulle prestazioni ambientali per ridurre le emissioni negli aeroporti. Sergio Colella, Presidente Europa di SITA, ha dichiarato: “Quando si pianifica un viaggio, il costo, che resta un fattore assolutamente importante, non è l’unico elemento che influenza la volontà dei viaggiatori di prenotare i voli. L’esperienza in aeroporto è diventata, infatti, fondamentale per il processo decisionale dei passeggeri, i quali stanno dicendo al settore in modo forte e chiaro: più sono sottoposti a processi lentie inefficienti, più è probabile che prendano in considerazione altre opzioni. I viaggiatori indicano chiaramente la strada da seguire per il settore: ora più che mai riconoscono che le tecnologie smart sono fondamentali per semplificare i viaggi e ridurre l’impatto ambientale, sia per il solo trasporto aereo che per il più ampio ecosistema intermodale”.

Proprio perché il mondo dei viaggi è sempre più interconnesso, l’indagine rileva che una maggioranza significativa di passeggeri prevede di prenotare viaggi intermodali

Out Of, PMI di lenti a cristalli liquidi cresce del 160% in un anno

Out Of, PMI di lenti a cristalli liquidi cresce del 160% in un annoRoma, 8 set. (askanews) – Un progetto vincente nato da un binomio potentissimo: passione e competenza. Fondata dai tre fratelli Righi: Federico, fisico laureato con lode all’università di Milano, Roberto, Industrial Designer e Laura, Graphic Designer, la PMI innovativa Out Of nasce dalla loro profonda passione per gli sport outdoor. Da subito, i tre founder hanno un obiettivo importante: portare innovazione nel campo dell’ottica sportiva e nel 2020 arrivano a presentare il primo prototipo di Electra, una maschera da sci con una lente a cristalli liquidi in grado di adattarsi alla luce in meno di 1 secondo, automaticamente e senza utilizzare batterie. Lo presentano su Mamacrowd, lanciando la loro prima campagna di crowdfunding che raccoglie 1 milione di euro dopo essere andata in overfunding ben 4 volte.

“Nel 2020, appena chiusa la campagna, abbiamo prodotto e consegnato Electra, il primo prodotto sul mercato con la nostra tecnologia a cristalli liquidi, ma non solo”, racconta Federico Righi, Ceo dell’azienda. “Da quel momento siamo stati sommersi da richieste da parte di alcuni dei gruppi più grandi al mondo nei settori dei caschi da moto, del lusso, dell’ottica e dei dispositivi di protezione individuali”. Dal 2021 al 2022 l’azienda ha registrato una crescita del 160%, chiudendo il 2022 con un fatturato di 1.83 milioni di euro. Ad oggi ha oltre 800 account B2B attivi corrispondenti a circa 1200 punti vendita e il trend di crescita è confermato anche per il 2023.

“I nostri prodotti con lenti elettroniche hanno vinto i principali premi al mondo sia nel campo dello sport, come l’ISPO Award nel 2021, sia dell’ottica come il SILMO d’Or del 2022”, spiega Roberto Righi, CTO dell’azienda. Visto il grande successo di Electra e per permettere alla tecnologia di affermarsi in qualunque campo di applicazione attrattivo, la società ha deciso di dividere il brand sportivo Out Of dal brand della tecnologia, IRID, sviluppandoli in parallelo.

IRID® sarà quindi una tecnologia brandizzata, un cosiddetto brand ingrediente, conosciuta dal pubblico finale, ma che opera solo sul canale B2B e che promuove la tecnologia e le sue varie applicazioni in ogni campo sullo stesso modello di business di Gore-Tex o Intel. Out Of, invece, rimarrà un brand sportivo e active lifestyle che sviluppa e commercializza, attraverso canali B2B e B2C, prodotti innovativi, inclusi quelli che sfruttano la tecnologia IRID.

“Praticare uno sport all’aperto necessita di un confort visivo comune a molti altri ambiti, e la tecnologia IRID rappresenta la soluzione ideale per gestire rapidi e improvvisi cambiamenti di luminosità con una soluzione portatile, leggera e dall’eccezionale qualità ottica. Parliamo di campi di applicazione come i caschi da moto, l’ottica tradizionale, i dispositivi di protezione individuale, l’applicazione militare, l’automotive e l’aeronautica”, continua Roberto. Il valore del mercato dei caschi da moto si aggira intorno ai 2,7 miliardi di dollari ed è stimato che raggiunga i 4,4 entro il 2030. In un mercato simile, storicamente privo di grandi innovazioni, IRID ha il potenziale per diventare il nuovo standard e coprendo interamente la fascia dei caschi di alta gamma. Inoltre, oggi in Europa più del 50% della popolazione porta occhiali da vista, dando al mercato dell’ottica tradizionale un valore globale intorno ai 45 miliardi di dollari e che è stimato raggiunga i 65,5 entro il 2030. “Insomma, pur in via prudenziale, escludendo dal conteggio le applicazioni che necessitano di uno sviluppo più lungo e di certificazioni particolari come quella militare e di non coprire completamente il mercato dell’oftalmico, il valore dei mercati applicativi per la nostra tecnologia supera i 25 miliardi di dollari”, aggiunge Federico. Al momento il focus dell’azienda è portare la tecnologia IRID su tutte le applicazioni possibili grazie a partnership strategiche con i player più importanti al mondo nei rispettivi campi. Proprio nella giornata di mercoledì 6 settembre l’azienda ha inaugurato i nuovi uffici della sede di Brescia, presentando anche tre nuovi prodotti: un nuovo modello di occhiale da sole, che copre l’incredibile range S1-S4 ad una velocità mai vista, le visiere per caschi da moto a tecnologia IRID, che hanno il potenziale di rivoluzionare il mercato dei caschi da moto e ultimo, ma non ultimo, i primi prototipi di lenti oftalmiche con tecnologia IRID. Le varie applicazioni della tecnologia contano 6 brevetti già approvati ed estesi a livello internazionale e 3 pending, ma lo sviluppo delle varie applicazioni così come i brevetti, sono in costante sviluppo. A supporto di questo importante piano di crescita, Out Of ha avviato una seconda campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd che nella prima settimana ha già raccolto oltre 1,7 milioni di euro. “Investire in Out Of vuol dire investire in una tecnologia che ha il potenziale di rivoluzionare interi settori, vuol dire diventare parte del futuro, perché quello che abbiamo fatto sino ad ora è solo l’inizio”, ha concluso Federico Righi.

Mattarella: la violenza contro le donne è un’intollerabile barbarie sociale

Mattarella: la violenza contro le donne è un’intollerabile barbarie socialeRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un indirizzo di saluto al Tempo delle Donne pubblicato oggi sul Corriere della Sera, ha definito una “intollerabile barbarie sociale” i casi di violenza contro le donne e di femminicidi, richiedendo “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”.

Mattarella è partito nel suo ragionamento dal tema della libertà, che è al centro della riflessione quest’anno al Tempo della Donne, definendo questo diritto inalienabile della persona una “una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa”, perché “libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”. Il valore della libertà e l’aspirazione a svilupparla, ha continuato il Capo dello Stato, “si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti”. Tuttavia, ancora oggi, in tutto il mondo “la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze”.

Il presidente ha citato inoltre il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, il quale scriveva che essere liberi “non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”. E ha chiarito che non “vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni”. Non vi è quindi libertà “in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dal- l’istruzione e dal mondo del lavoro”, né c’è “completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo” o, ancora, “quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”. In questo senso, ha detto ancora il presidente, “la violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupri”. E ha proseguito: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.

Erc Advanced Grant a Elena Pancino (Inaf) per la danza delle stelle

Erc Advanced Grant a Elena Pancino (Inaf) per la danza delle stelleRoma, 8 set. (askanews) – Dal primo novembre prossimo e per i successivi cinque anni, Elena Pancino – ricercatrice Inaf a Firenze – guiderà il progetto europeo “StarDance” che, con un budget di 2,5 mln di euro messo a disposizione dall’European Research Council (Erc) attraverso un Advanced Grant, cercherà di dare risposta a una domanda fondamentale aperta da decenni: “Come si formano le stelle?”.

StarDance – informa l’Istituto nazionale di astrofisica – studierà le proprietà fisiche e chimiche delle popolazioni stellari esotiche negli ammassi stellari e nella popolazione di campo della Via Lattea, per comprovare la nuova ipotesi proposta da Elena Pancino basata sullo studio di un tipo di stelle “non-canoniche”, risultato di interazioni tra stelle binarie che si fonderebbero dando origine a un’unica stella più massiccia. Queste popolazioni di stelle verranno studiate soprattutto negli ammassi stellari, sia aperti che globulari, ovvero le “culle” entro cui la maggior parte delle stelle si forma, rendendoli quindi ambienti molto attivi dal punto di vista chimico e dinamico. Proprio di questi ammassi, a oggi non è ancora del tutto chiaro quale sia il meccanismo di formazione, soprattutto per i più antichi (i globulari), né se la formazione stellare nell’universo primordiale fosse diversa da quella che è possibile osservare oggi. Alcune di queste stelle esotiche attendono da decenni una interpretazione certa della loro origine. La definizione deriva da alcune loro caratteristiche peculiari: per esempio una composizione chimica anomala, il tipo di rotazione o la loro estrema ricchezza di litio, oppure la perdita di una parte importante della loro atmosfera.

Il titolo accattivante del progetto StarDance richiama la danza delle stelle, un concetto spesso usato per descrivere il percorso di oggetti che gravitano l’uno attorno all’altro. “Nel mio progetto, metterò assieme la danza delle stelle che da sole ruotano molto velocemente sul loro asse, delle stelle binarie che ruotano l’una attorno all’altra, e degli ammassi stellari in cui migliaia o addirittura milioni di stelle seguono i loro percorsi non-deterministici, solitarie o in coppie e multipli, sotto l’azione del comune campo gravitazionale” spiega Elena Pancino. “Con StarDance – prosegue – avrò la possibilità di mettere alla prova una mia nuova ipotesi, secondo cui le interazioni tra stelle molto vicine tra loro, con scambio di massa e anche con la fusione delle due stelle, possono spiegare tutte le osservazioni in maniera naturale e organica. L’ambizione sta nel fatto che il progetto richiede una batteria di test ad ampio spettro, con osservazioni che vanno dalla banda dei raggi X fino all’infrarosso, ottenute per di più con tecniche diversissime, dalle più classiche fino all’intelligenza artificiale, e richiede anche competenze astrofisiche molto variegate. In sostanza, per la prima volta si guarderà il problema da diversi angoli in maniera organica e spaziando tra diversi campi di ricerca che tradizionalmente non comunicano molto tra loro”.

Questa ricerca si inserisce in un contesto scientifico già in grande fermento nel campo della formazione e dell’evoluzione stellare, grazie anche al contributo della missione astrometrica europea Gaia e altre missioni spaziali e grandi survey da Terra, che stanno producendo una enorme mole di dati di altissima qualità ancora lontana, però, dall’essere interpretata in modo soddisfacente. In questo contesto, gli ammassi stellari si confermano come potenti laboratori astrofisici da utilizzare per testare i modelli teorici. “Io e il mio gruppo potremo contare su una enorme mole di lavoro fatta dalla comunità a cui apparteniamo. Tuttavia, l’Erc finanzia progetti alla cui base c’è un elemento di novità o di rottura con il passato, soprattutto dove ci sono grandi problemi aperti da lungo tempo, a cui le tecniche tradizionali non hanno saputo dare finora una risposta, proprio come nel nostro caso” conclude Pancino.

”Altrove”, il libro di Simona Rubeis il 13 settembre in Campidoglio

”Altrove”, il libro di Simona Rubeis il 13 settembre in CampidoglioRoma, 8 set. (askanews) – Sarà presentato mercoledì 13 settembre alle 17:30 presso la Sala del Carroccio in Campidoglio il libro di Simona Rubeis “Altrove” (Editore Albatros).

La vita di Margherita sembra procedere lungo binari sicuri e ben delineati: ha un marito, una figlia e un lavoro che la gratifica impegnandola in trasferte interessanti. Durante uno dei suoi spostamenti, dopo lungo tempo e in modo del tutto causale, ritrova Antonio, un amico di vecchia data con il quale ha condiviso esperienze importanti. L’incontro fa riaffiorare in lei un passato che aveva deciso di archiviare. Da quel momento, la donna si rende conto di non poter più rimandare, deve mettere mano alla memoria per riesumare tutto il vissuto. Ma il crollo emotivo è proprio dietro l’angolo: man mano che procede lungo il percorso a ritroso seguendo il filo dei ricordi, le certezze cedono il passo al dubbio e all’insicurezza. Margherita rivive così l’incontro con Roberto, il ragazzino del nord che l’ha accompagnata fino all’età adulta, la passione per la musica, l’interesse per il giornalismo, l’incidente, la frattura scomposta della storia con il giovane torinese, il dramma. Il tutto agganciato a quegli eventi della cronaca italiana che lei considera degli snodi cruciali per l’acquisizione della propria consapevolezza: il Maxiprocesso, Tangentopoli, la trasformazione del Pci, la contestazione ai politici. Le riflessioni, però, ruotano sempre attorno a una vicenda significativa di tipo personale. Margherita prova a farla tornare a galla, ma senza esito: la sofferenza è una fiamma troppo accesa, non si placa. La donna non sa dove condurrà questo viaggio, ma non può fare a meno di proseguire: è l’unica via che conosce per ritrovare l’equilibrio smarrito.

Nata a Roma, dove vive, Simona Rubeis è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, giornalista pubblicista dal 1999 e professionista dal 2005. Ha lavorato per varie testate giornalistiche occupandosi di diverse tematiche: medicina sociale, musica, religione, cronaca e, soprattutto, critica teatrale. Oggi la sua principale occupazione non ha più a che vedere con il giornalismo, ma la scrittura continua a essere un irrinunciabile punto di riferimento. Altrove è il suo primo romanzo, il romanzo del cuore, dove ci sono elementi della sua personalità, della sua storia, dei valori in cui crede, benché non si tratti di un libro autobiografico. Il 1° ottobre 2022, Altrove ha ottenuto la Menzione d’onore nell’ambito del Concorso Nazionale Letterario “Artisti” per Peppino Impastato.

Transizione energetica: protocollo di intesa tra Regione Umbria e Rse

Transizione energetica: protocollo di intesa tra Regione Umbria e RseMilano, 8 set. (askanews) – Definire politiche per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale in materia di transizione energetica e sviluppo sostenibile: è quanto si propone il protocollo d’intesa tra Regione Umbria e Ricerca sul Sistema Energetico-Rse, sottoscritto dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dall’amministratore delegato di Rse Franco Cotana.

L’intesa è finalizzata alla pianificazione in materia di energia, con l’elaborazione di contributi tecnici specialistici nell’ambito dello sviluppo di un sistema energetico sicuro, resiliente, che punti a una maggiore autonomia e sicurezza energetica. L’accordo andrà a supportare la diffusione sul territorio delle comunità energetiche rinnovabili e dei gruppi di autoconsumo. Di particolare rilevanza è inoltre il sostegno ad attività di creazione di una strategia regionale dell’idrogeno: l’Umbria è infatti tra le Regioni pilota per la realizzazione di Hydrogen Valley, “progetti bandiera” del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per la prima annualità sono previste attività legate all’analisi dello sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia disponibili localmente, con particolare attenzione alle biomasse e al loro utilizzo per la produzione di energia elettrica, termica e di combustibili rinnovabili; lo sviluppo di reti di teleriscaldamento, realizzate secondo criteri di efficienza e sostenibilità, alimentate da fonti rinnovabili e dal recupero di calore altrimenti dissipato; l’impiego delle tecnologie dell’idrogeno a basse emissioni di carbonio, in tutta la filiera che va dalla fonte primaria, alla conversione in idrogeno, al suo stoccaggio, alla distribuzione e all’utilizzo finale, sia per il trasporto pubblico e privato che nelle industrie di processo (ad esempio siderurgica, chimica, dei materiali da costruzione) nelle quali maggiore sia il valore aggiunto dell’impiego di tale vettore; la messa a sistema e a mercato della produzione di energia elettrica da fonte solare sul territorio regionale attraverso le opportunità offerte dai contratti di Power Purchase Agreement (PPA).

“Il lavoro di ricerca e di analisi di scenari, in particolare di supporto nella definizione dei piani energetici regionali che Rse soggetto strategico sta svolgendo, è indispensabile per definire quel mix energetico che localmente può permettere di realizzare efficacemente il percorso di decarbonizzazione ormai necessario – ha affermato la presidente della Regione Donatella Tesei che ha aggiunto – Siamo ben consapevoli di quanto sia indispensabile passare a un sistema economico a basse emissioni e soprattutto progettare questa transizione, facendo leva sugli attori che hanno expertise più appropriate per affrontare un processo così complesso. Siamo comunque determinati nell’obiettivo di diventare una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia. Un obiettivo che si sposa con la nostra identità di cuore verde d’Italia, che stiamo valorizzando sempre più perché non sia solamente un’eredità paesaggistica, ma una vera e propria missione anche in termini di efficientamento energetico e industriale. In quest’ottica, siamo tra le 5 regioni d’Italia che hanno identificato l’hydrogen valley come progetto bandiera progetto bandiera nel contesto del Pnrr. E oggi sigliamo anche l’accordo di collaborazione con Rse, che si inserisce come un tassello fondamentale della nostra strategia diversificata”. “Rse – ha detto l’amministratore delegato di Rse Franco Cotana – svolge un ruolo unico e strategico come partner scientifico di istituzioni come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ambientale-Mase, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente-Arera, Province e Comuni. In particolare, Rse accompagna le Regioni nello sfidante percorso di transizione energetica. Il contributo tecnico specialistico che Rse fornirà in virtù dell’accordo siglato consentirà di sviluppare in Umbria un sistema energetico sicuro, efficiente e resiliente, in traiettoria con gli obiettivi di decarbonizzazione europei e in coerenza con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, a cui Rse ha dato un contributo significativo per la sua elaborazione. Particolare attenzione sarà posta sulle biomasse, utili alla produzione di energia elettrica, termica e di combustibili rinnovabili, e sulle Comunità Energetiche Rinnovabili. Ampio interesse sarà posto sulle tecnologie dell’idrogeno a basse emissioni di carbonio, con puntuali analisi sulle potenzialità d’uso di questo vettore energetico. Il know how di eccellenza acquisito da Rse è a disposizione del Paese”.

L’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, nel sottolineare l’importanza del protocollo di intesa, ha aggiunto che “come amministrazione abbiamo ormai ben compreso che certe sfide non possono essere affrontate da soli. L’obiettivo ambizioso, di cui parlava la presidente Tesei, di diventare una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia richiede un livello di pianificazione complesso, in cui sarà fondamentale la collaborazione con un attore come Rse che ormai gioca un ruolo sempre più strategico a livello nazionale”. L’assessore ha infine sottolineato che “sarà indispensabile rendere questa partnership il più concreta possibile. Far sì che nei prossimi mesi vengano avviati dei tavoli di lavoro specifici su tematiche come l’individuazione delle aree idonee, le comunità energetiche, la mobilità elettrica e soprattutto lo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, in vista anche della definizione di una strategia regionale sull’idrogeno”. (Nella foto: l’amministratore delegato di Rse Franco Cotana e Donatella Tesei presidente della Regione Umbria)

Tokyo pronta a intervenire per impedire smottamento dello yen

Tokyo pronta a intervenire per impedire smottamento dello yenRoma, 8 set. (askanews) – Il Giappone è pronto a rispondere “adeguatamente” all’eccessiva volatilità sul mercato valutario dello yen, con tutte le opzioni sul tavolo. L’ha affermato oggi – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Kyodo – il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki, in seguito al recente deprezzamento della valuta nipponica.

“Il governo sta monitorando da vicino gli sviluppi nel mercato valutario con un accresciuto senso di urgenza”, ha detto Suzuki. “Adotteremo le misure appropriate per contrastare l’eccessiva volatilità senza escludere alcuna opzione”. Lo yen è già scivolato oltre i livelli ai quali il Giappone era intervenuto in precedenza per arginare la sua precipitosa caduta lo scorso anno. Suzuki ha affermato che il governo sta prestando attenzione alla volatilità, respingendo l’idea che abbia in mente livelli specifici quando si tratta di intervento.

Il dollaro è sceso fino a circa 146 yen in seguito alle dichiarazioni di Suzuki, prima di ritornare attorno ai 147 yen.