La Consulta su Cospito: è illegittimo non riconoscere le attenuantiRoma, 18 apr. (askanews) – Nella camera di consiglio odierna la Corte ha esaminato la questione incidentale di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’assise d’appello di Torino sull’articolo 69, quarto comma, codice penale. In continuità con i suoi numerosi e conformi precedenti sulla disposizione censurata, la Corte ha ritenuto tale norma costituzionalmente illegittima nella parte in cui vieta al giudice di considerare eventuali circostanze attenuanti come prevalenti sulla circostanza aggravante della recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, cod. pen., nei casi in cui il reato è punito con la pena edittale dell’ergastolo. Secondo la Corte, il carattere fisso della pena dell’ergastolo esige che il giudice possa operare l’ordinario bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti previsto dai primi tre commi dello stesso art. 69. Conseguentemente, il giudice dovrà valutare, caso per caso, se applicare la pena dell’ergastolo oppure, laddove reputi prevalenti le attenuanti, una diversa pena detentiva. È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte Costituzionale, in attesa del deposito della sentenza. La questione di costituzionalità era stata posta dal legale di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, di fronte alla corte d’Appello di Torino.
Dl Cutro, aula slitta, maggioranza e governo lavorano a mediazioneRoma, 18 apr. (askanews) – Slitta a mercoledì mattina l’approdo nell’aula del Senato del dl Cutro, dopo che la commissione Affari costituzionali ha preso atto di non poter concludere l’esame degli emendamenti. Se il governo non porrà la fiducia sul decreto, dovrà gestire l’Aula e il tema dei migranti richiede un accordo nella maggioranza che assicuri di portare a casa il provvedimento senza ‘incidenti’. Un’intesa su cui si sta lavorando in queste ore.
Lo stop in commissione ha azzerato i lavori sulle modifiche già presentate in quella sede, e stasera scade il termine per gli emendamenti dei senatori. Il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, ha ribadito che il Carroccio conferma il suo ok all’emendamento unitario del centrodestra sul delicato tema della protezione speciale ma ha aggiunto che ci sono altri temi, come i Centri per il rimpatrio, che vanno “affrontati” e il gruppo sarebbe intenzionato a ripresentarli per l’Aula. La stretta sui migranti che arrivano attraverso canali illegali in Italia è tra i temi su cui il governo Meloni tiene a mostrare compattezza e le dichiarazioni di esponenti della maggioranza l’hanno ribadita. Non ultima quella del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan: “Il centrodestra è compatto e questa settimana approveremo il decreto legge sull’immigrazione con il superamento della protezione speciale”.
Ma la faccia inflessibile vuole soprattutto mostrarla la Lega. Il tema è uno dei suoi cavalli di battaglia e deve mantenere il punto almeno su alcune proposte del suo pacchetto di 21 emendamenti (che era stato accantonato in commissione e su cui il governo non si era espresso). Secondo quanto si apprende, allo stato, anche Fdi e Fi starebbero ragionando sulla possibilità di avanzare richieste che vadano nella stessa direzione, proprio in chiave ‘coesione’. L’esecutivo non ha lo stesso termine perentorio ma il tentativo, a quanto si apprende, è di rispettarlo riproponendo modifiche sulla falsariga dei due maxi-testi depositati in commissione (con misure, tra l’altro, per il potenziamento delle strutture governative di prima accoglienza, la gestione del centro di Lampedusa affidato alla Croce Rossa, il giro di vite su chi domanda la protezione internazionale, sui trattenimenti e i rimpatri). Non è possibile dunque escludere qualche novità dell’ultimo minuto.
Non aver chiuso il testo in commissione qualcosa spiega, come l’iter del provvedimento avviato oltre un mese fa che ha visto le prime votazioni a ridosso delle feste di Pasqua e solo sui tre articoli meno divisivi, mentre sulla parte più contestata dai gruppi di minoranza (in Parlamento) e delle associazioni (nel Paese), i pareri del governo sono arrivati con il contagocce: i due maxi-testi firmati ‘esecutivo’ sono giunti giovedì 13 aprile e solo ieri è ricominciato il voto, ad oltranza, caratterizzato dall’ostruzionismo delle opposizioni. Intanto la minoranza ha annunciato battaglia anche in Aula e si appresta a depositare a breve i propri, numerosi, emendamenti. Mercoledì alle 10 la seduta inizia con il voto sulle pregiudiziali e poi si passerà all’esame del testo, emendamento per emendamento. A quel punto esecutivo e maggioranza dovranno scoprire le carte e giocare la partita sinora rinviata.
Rifiuti, termovalorizzatore è test di tenuta per Pd e GualtieriRoma, 18 apr. (askanews) – Campidoglio sotto esame da parte del Bureau internazionale di Expo, che esaminerà fino a venerdì il dossier di candidatura della Capitale come ospite dell’edizione 2030 dell’Esposizione internazionale. E’, tuttavia, sotto stress anche perché domani, con gli ispettori a spasso per i luoghi destinati a ospitare il grande evento, si sono dati appuntamento in Campidoglio alle 17 tutti i comitati di Santa Palomba, di Roma Sud, dei Castelli romani, le realtà ambientaliste come Legambiente, la Cgil romana e della Funzione pubblica, ma anche i partiti come il M5S e pezzi della maggioranza capitolina che, dentro e fuori il Pd, contestano la scelta del sindaco di Roma Roberto Gualtieri di voler chiudere il ciclo dei rifiuti della Capitale puntando su un nuovo inceneritore.
“A un anno dall’annuncio del sindaco Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore da 600mila tonnellate di rifiuti – è la critica diretta del segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale di Cola insieme al segretario di Fp Lazio Giancarlo Cenciarelli – non si è aperto nessun confronto sulle scelte da mettere in campo per la chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma, guardando all’economia circolare e ad un modello di sviluppo sostenibile”. Con Legambiente, continua Cgil, “avevamo proposto alternative concrete e moderne”, “continuiamo a chiedere a Gualtieri di aprire la discussione con le parti sociali, le associazioni e la cittadinanza su una decisione che determinerà quale futuro avrà la Capitale per i prossimi decenni”. Questa discussione incrocia le dinamiche della maggioranza capitolina e del Pd locale, attraversata da una dialettica serrata tra le diverse anime in vista del rinnovo della segreteria, temporaneamente ancora affidata al deputato Andrea Casu. Anche la nuova segreteria nazionale vi è coinvolta perché Elly Schlein, che si è fino ad oggi sottratta dai commenti diretti sulle scelte locali, ma ha scelto nella sua segreteria l’ingegnera ambientalista Annalisa Corrado, attivista romana personalmente e vocalmente contraria al progetto.
I deputati ed esponenti di spicco del Pd romano stanno provando da giorni a spingere la segreteria a un posizionamento: l’ex deputato Marco Miccoli, dell’influente circolo di Donna Olimpia, ha partecipato a tutte le assemblee e gli eventi dei comitati anti inceneritori, ed è stato molto frontale rispetto alla scelta del sindaco Gualtieri di tirare dritto. Roberto Morassut, che ha sostenuto la corsa di Schlein, chiede oggi al “centro sinistra, il ‘campo largo’” di lavorare sul tema “trovando un punto di sintesi tra le diverse visioni esistenti, con uno spirito concreto, consapevole della particolarità del ‘caso romano’ e senza approcci pregiudiziali di nessun tipo e da nessuna parte”. La deputata ed ex consigliera comunale e regionale dem Michela De Biase, che ha sostenuto decisamente Schlein e alcuni indicano come possibile prima scelta per la segreteria romana, si era espressa, invece, a favore dell’impianto. Anche l’esponente romano del Pd Matteo Orfini, dal versante opposto rispetto alla segreteria, sostiene oggi con il quotidiano Qn che il termovalorizzatore, “è importante farlo e giusto farlo” e che “il dibattito non riguarda né la segreteria né la Direzione del Pd, ma la città di Roma, che lo ha già fatto”.
Il M5S cittadino, però, accusa Orfini di “nascondere un elemento importante. Alle comunali, infatti, i cittadini avevano eletto un sindaco e uno schieramento che da sempre si dichiaravano contrari all’inceneritore: ma quello stesso sindaco, fattosi proclamare Commissario straordinario, ha rimischiato le carte in tavola e tradito quella che è la vera ‘scelta di Roma´. E mentre il Pd continua a giocare d’azzardo con il futuro dei romani, restiamo in attesa che Schlein si pronunci”. I Radicali, con Massimiliano Iervolino, chiedono “di smetterla con le strumentalizzazioni bipartisan. Si dia la parola ai cittadini attraverso un referendum consultivo”, salutato con favore ma “a titolo personale”, come aveva subito precisato il Nazareno, dal neo-membro della segreteria Pd Sandro Ruotolo. Il campo largo, insomma, sembra minato dall’immondizia capitolina anche a livello nazionale: due odg al decreto Pnrr del governo Meloni, a firma del M5S e di Verdi con Sinistra Italiana, chiedono di togliere al sindaco della Capitale i poteri di commissario per il Giubileo che gli consentono di realizzare celermente il nuovo impianto.
Elly Schlein, nel frattempo, ha annunciato una conferenza stampa per domani, per fare il punto sulle proposte del Partito democratico “in questo nuovo corso su alcuni importanti temi come sanità, precariato, Pnrr”. Ma sarà difficile per la segreteria evitare domande nel merito. La roadmap dell’impianto contestato, tuttavia, è già molto avanzata: la Commissione di valutazione tecnica ed economica del progetto dovrà esprimersi entro il 30 aprile sulla proposta coordinata da Acea, e se darà il via libera la palla tornerà al Campidoglio per la delibera di pubblico interesse sul progetto che dovrebbe essere messo a gara in estate, secondo Palazzo Senatorio, che si chiuderà al 30 ottobre.
Firenze, in vendita la casa natale di Benvenuto CelliniFirenze, 18 apr. (askanews) – La casa natale di Benvenuto Cellini è in vendita, e questa sarebbe già una notizia, ma a renderla speciale è la modalità con sarà presentata e fatta “vivere” a possibili acquirenti e non. Il 13 maggio l’abitazione, che si trova all’ultimo piano di un palazzo in piazza del Mercato a Firenze, diventa una “open house”, con la presenza dell’ attore, Vincenzo Schirru, che interpreta Cellini, lo scultore, orafo e scrittore tra protagonisti indiscussi dell’arte del Cinquecento.
“La vendita di questo immobile – dichiara ‘Lucy’, ideatrice del progetto – si presenta in un contesto da una parte storico e dall’altra turistico con una forte valenza internazionale. Certamente l’uso dell’Open House non è nuovo ma è la modalità che fa la differenza. Non si tratta di vendere solo un’immobile, peraltro ad un prezzo di mercato vantaggioso, ma anche di valorizzare la storia e le emozioni che ne creano le suggestioni. Infatti – aggiunge Lucy – diamo la possibilità con Le Case di Lucy di visitare l’immobile seguendo una vena creativa e appropriata al contesto della città”. Nel corso della giornata, il pittore “Pablo è vivo” esporrà fedeli riproduzioni dei sei più grandi capolavori pittorici di Cellini. La visita si concluderà con una degustazione dei vini di Maria Giulia Frova della tenuta il Corno, dove il vino si produce dal 1200.
Vino, il 13-14 maggio torna trofeo velico promosso da Poggio al TesoroMilano, 18 apr. (askanews) – Sport, vino, natura e charity: il 13 e 14 maggio prossimi torna, dopo il grande successo della prima edizione, la regata di primavera “Trofeo Poggio al Tesoro”. Organizzata dallo Yacht Club Marina di Salivoli (Livorno), su delega della Federazione Italiana Vela, la competizione è promossa e sponsorizzata dall’Azienda Agricola Poggio al Tesoro di Bolgheri, che conferma così una volta di più il grande legame con il territorio e il desiderio di promuovere, assieme alla comunità, la produzione vitivinicola di questa zona di Castagneto Carducci.
Il campo di regata includerà l’area di mare di fronte a piazza Bovio – Piombino, con gli isolotti di Cerboli e Palmaiola, la costa est dell’Elba e il golfo di Baratti. Un paesaggio mozzafiato che proprio vent’anni fa conquistò il cuore di Marilisa Allegrini e di suo fratello Walter che con la Cantina dell’Alta Maremma decisero di avviare una nuova avventura. Oltre alla regata, ci sarà anche quest’anno l’asta di beneficienza dei vini di Poggio al Tesoro che, dopo il successo riscosso lo scorso anno, continuerà a collaborare con l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla Onlus).
“Siamo orgogliosi di questa iniziativa in cui i valori dello sport incontrano quelli della solidarietà: saranno due giornate all’insegna della competizione più pura e al contempo un’occasione per rendere omaggio alla natura che ci circonda, alla bellezza di questi territori e all’importanza del saper valorizzare la vita all’aria aperta” ha dichiarato la Cavaliere del lavoro Marilisa Allegrini, alla guida di Poggio al Tesoro, parlando di “un patrimonio toscano e nazionale che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo continuare a raccontare e promuovere, anche attraverso le contaminazioni tra mondi apparentemente lontani come quello del vino e dello sport: buon Vento a tutti i partecipanti”.
Pnrr, Fitto: in Parlamento con schede su progetti non realizzabiliRoma, 18 apr. (askanews) – “In Parlamento faremo un percorso di chiarezza, con schede e spiegazioni, illustrando gli interventi di cui abbiamo la certezza che non saranno realizzati entro giugno 2026, la scadenza del Pnrr”. Lo ha riferito il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel suo intervento in Aula alla Camera a conclusione della discussione generale sul Dl per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sul provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 25 aprile, il governo ha posto la questione di fiducia che sarà votata domani pomeriggio, con inizio della ‘chiama’ alle 17.30. Gioved’ il voto finale sul decreto. Intanto l’informativa del Ministro sullo stato di attuazione del Pnrr, chiesta dalle opposizioni, è stata calendarizzata per mercoledì 26 aprile, la mattina al Senato e il pomeriggio alla Camera. “Mancano solo 3 anni e 2 mesi al completamento del Piano. E’ evidente – ha aggiunto Fitto – che adesso dobbiamo fare una verifica delle proiezioni sull’utilizzo delle risorse, per capire quali si potranno spendere e quali non si potranno spendere. E’ serio e responsabile farlo ora”. Nel suo intervento in Aula, Fitto ha rimarcato il ruolo “centrale e fondamentale” del Parlamento sulle decisioni relative al Pnrr e anche sul RepowerEu, il nuovo capitolo del Piano dedicata agli interventi per l’efficientamento energetico il Ministro ha sottolineato l’importanza del confronto parlamentare. “Il RepowerEu è una delle più grandi occasioni sulle quali non mancherà la qualità della proposta e la possibilità di migliorarla con il confronto parlamentare”, ha detto. Per gli interventi del RepowerEu l’Italia, ha ricordato Fitto, ha a disposizione risorse europee per 2,7 miliardi a cui di aggiungono quelle pari al 7,5% della quota di risorse della coesione, più le risorse che ‘si liberano’ dal Pnrr, perchè riferite a interventi di cui c’è certezza che non saranno realizzati. Fitto ha ribadito che “non è intenzione del governo fare lo scaricabarile sull’attuazione del Pnrr “ma è inaccettabile – ha aggiunto – che dopo sei mesi dall’insediamento qualcuno faccia lo scaricabarile nei confronti del governo”. Il Ministro ha infine rigettato le accuse di “accentramento” che le opposizioni hanno mosso sulla nuova governance del Pnrr prevista dal decreto, e ha giudicato “false” le affermazioni secondo cui il decreto demolirebbe le strutture dei ministeri dedicate al Piano. “Al contrario – ha precisato – nel decreto rafforziamo le strutture prevedendo anche la stabilizzazione del personale”.
Pecoraro: Sanità Molise distrutta da malgoverno. Bene rivolta sindaciRoma, 18 apr. (askanews) – “Sostengo i sindaci molisani che oggi hanno manifestato per difendere il diritto alla Salute davanti al Ministero della Salute a Roma”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e promotore della rete Ecodigital che aggiunge: “Il malgoverno regionale ha distrutto la sanità molisana. Non si può tollerare questo continuo peggioramento dei servizi sanitari a sfavore della Salute dei cittadini. L’ Articolo 32 della Carta Costituzionale recita ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’: occorre attuarlo”.
Terzo polo, prove di ricucitura ma Calenda frena i mediatoriRoma, 18 apr. (askanews) – I mediatori dentro al terzo polo erano al lavoro da giorni e la proposta di Mara Carfagna su Repubblica sembrava aver riaperto un canale di dialogo, ma è il leader di Azione Carlo Calenda a smorzare gli entusiasmi dei pontieri. L’idea di una “coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleano tra loro senza rinunciare ai propri simboli” ottiene il plauso di Mariastella Gelmini ed Enrico Costa ed è apprezzata anche dalle parti di Iv, ma deve fare i conti con i paletti posti da Calenda che stoppa sul nascere chi pensava che si potesse riprendere il cammino interrotto.
Da giorni era apparso chiaro che sia Italia viva che molti dentro Azione stessero lavorando per provare ad andare oltre, ricucendo lo strappo e la proposta di oggi della ex ministra pareva lo strumento utile a voltare pagina. E’ vero che Carfagna, nella sua intervista, parla di “coalizione” e non di federazione, ma il dato politico era soprattutto la riapertura ad dialogo con Iv. Di sicuro cita la federazione Raffaella Paita, di Italia viva: “Interessante la proposta di Mara Carfagna di ripartire dalla federazione. Noi ci siamo”. E di federazione parla anche Andrea Marcucci, ex capogruppo Pd al Senato, attualmente consigliere della Fondazione Einaudi sempre più con un piede fuori dal partito, applaudito da Maria Elena Boschi: “Mi pare molto saggia la proposta di Andrea Marcucci”.
Ma è interessante che anche Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione, abbia tradutto in questo modo le parole della Carfagna: “La federazione fra Azione e Italia Viva, lanciata da Mara Carfagna e condivisa da Carlo Calenda, ci può e ci deve aiutare a superare questa fase”. Non solo, l’ex ministra elogia anche le colleghe di Iv: “Bene che Raffaella Paita e Maria Elena Boschi la sostengano. Costruiamo ponti. Guardiamo avanti”. Un clima che era piaciuto anche a Enrico Costa, altro vicesegretario di Azione. Nei giorni scorsi aveva firmato un appello insieme a Luigi Marattin, di Iv, per chiedere di interrompere lo scontro nel terzo polo. “Allora a qualcosa è servito parlare di contenuti mentre tutti pensavano non ci fosse speranza”, commentava stamattina su Twitter, rivendicando: “Pontieri (e pompieri) ieri, oggi e domani”.
Ma, appunto, l’euforia di “pontieri” e “pompieri” è durata poco. Appena il tempo necessario perché Calenda scrivesse la sua opinione al riguardo: “La federazione con Italia Viva è stata sciolta e non verrà ricostituita”, fa filtrare attraverso fonti di Azione. Lo stop, viene precisato, non è a Carfagna ma a chi in Italia viva pensa che si possa riavvolgere il nastro e tornare indietro di una settimana: “Come dichiarato da ultimo oggi dalla presidente del partito Mara Carfagna il progetto di Azione va avanti, con l’obiettivo di costruire un polo riformista, liberale e popolare con chi seriamente e lealmente ci vorrà lavorare”. Di fatto, però, è uno stop al ritrovato dialogo con Italia viva che – al di là del dibattito su “federazione” o “coalizione” – era il vero punto centrale dell’intervista di Carfagna. Il leader non è affatto disposto a mettersi alle spalle la rottura con Matteo Renzi, mentre molti dirigenti di Azione rivendicano appunto un ruolo da “pontieri”. Di questo si parlerà anche stasera in una riunione convocata da Calenda col vertice del partito.
Arte.tv: ecco Frankenstream, documentario su lati oscuri dello streamingRoma, 18 apr. (askanews) – Lo streaming è la tecnologia che ha conquistato il mondo e ha rivoluzionato il modo di accedere ai contenuti online, un fenomeno del nostro tempo che ha costretto i media a reinventarsi per stare al passo con le piattaforme. Se da una parte c’è la sua utilità, però, dall’altra ci sono i suoi lati oscuri: è questo il tema al centro del nuovo documentario disponibile su arte.tv, Frankenstream: un mostro che ci divora. Diretto da Pierre-Philippe Berson e Adrian Pavillard, Frankenstream è un documentario in 4 episodi che ripercorre, tramite un collage di approfondimenti, materiali di archivio, dati e interviste ai suoi “padri fondatori”, la storia dello streaming, dalla sua nascita alla sua “conquista del mondo”, ponendo l’accento sulla sua connessione con il tema dell’inquinamento digitale, sempre più sentito a livello globale.
Il primo episodio, Baby streaming – nato prematuro, racconta gli inizi dello streaming, nato nel 1995 poco dopo la creazione del Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite. I due episodi successivi, Streaming party e Streaming e castigo, ripercorrono due tappe importanti dell’evoluzione di questa tecnologia: l’avvento dell’ADSL e di YouTube da un lato e, dall’altro, la sua diffusione su scala globale, che dietro al concetto di “smaterializzazione” nasconde un mezzo che assorbe l’80% della larghezza di banda, reimmettendo nell’ambiente l’equivalente di 100 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. L’ultima puntata del documentario, Metastreaming, è dedicata infine ai gesti virtuosi e ai cambiamenti che possiamo fare nella nostra quotidianità per tentare di “domare il mostro” chiamato a regnare nelle nostre vite con il Metaverso. Anche la piattaforma europea arte.tv è da sempre attenta ai temi ambientali e invita i suoi utenti a uno streaming responsabile, condividendo una serie di buone pratiche da adottare nella propria quotidianità per approcciarsi a questa tecnologia con una maggiore consapevolezza, riducendo l’impatto ambientale: regolare sempre la qualità dei video in base alle proprie esigenze, ad esempio abbassandola, tramite gli appositi menù delle impostazioni presenti nella maggior parte dei player multimediali, quando si ascolta solo l’audio. Quando possibile, è consigliabile usufruire della funzione Download, scaricando quindi i video tramite Wi-Fi (che è tre volte meno energivoro del 4G) e guardandoli offline. Attivare modalità di visualizzazione a basso consumo di dati, quando previste. Su arte.tv, per esempio, tramite le Impostazioni di riproduzione, è possibile ridurre la risoluzione dei video per risparmiare larghezza di banda.
Aarte.tv, che ha deciso di integrare nell’interfaccia della sua piattaforma strumenti per misurare l’impatto delle emissioni di carbonio di ogni nuova versione del sito, ricorda che i numerosi contenuti legati a tematiche green che fanno parte della sua offerta hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli spettatori, approfondire il dibattito sulla sostenibilità e stimolare ulteriori azioni concrete a tutela dell’ambiente. L’impegno di arte.tv non si limita ai consigli per gli utenti: l’emittente ha aderito all’associazione Ecoprod, forum di consultazione tra i vari attori del mondo dell’audiovisivo, per scambiare buone pratiche ambientali, adeguare i propri processi produttivi e contribuire allo sforzo collettivo per raggiungere l’obiettivo “emissioni zero”. Promuovere uno sviluppo sostenibile è parte integrante di tutte le attività dell’emittente che punta, in tutte le sue sedi, a ridurre il consumo di energia, a migliorare la gestione dei rifiuti, a favorire la biodiversità, la mobilità e la ristorazione sostenibile. Oltre ad alimentare il dibattito sociale, grazie all’offerta di contenuti con tematiche green, Arte si impegna inoltre, entro il 2024, a migliorare la propria efficacia energetica media del 40% rispetto al consumo di riferimento del 2013. Ulteriori politiche ambientali adottate dall’emittente sono consultabili all’indirizzo https://www.arte.tv/sites/corporate/it/ambiente/.
Torino, a novembre al via i lavori per la Città dell’AerospazioRoma, 18 apr. (askanews) – A novembre inizieranno i lavori per la Città dell’Aerospazio di Torino. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che con l’assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, è intervenuto all’incontro organizzato dall’Unione Industriale su “La filiera dell’aerospazio: Difesa e sicurezza in Piemonte – scenari prospettive e opportunità per la valorizzazione delle eccellenze industriali del territorio”, in collaborazione con Leonardo.
La Regione sostiene il progetto con un investimento di 15 milioni di euro, che prenderà il via, proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale del comparto con la nona edizione degli Adm Aerospace and Defence Meetings, all’Oval Lingotto, dal 28 al 30 novembre, di cui Leonardo è protagonista strategico, come altre aziende della filiera piemontese. L’avvio di questo progetto, ha sottolineato il presidente, rappresenta un asse strategico per lo sviluppo industriale della filiera, composta da 300 imprese e oltre 20mila addetti, ma anche un asset turistico importante, per un settore con conta migliaia di appassionati nel mondo che potranno venire a Torino per vedere le innovazioni e i prodotti delle nostre imprese, così come avviene in altre zone del mondo.
L’assessore alle Attività Produttive ha messo invece in evidenza come si stia puntando sulla crescita del settore principalmente perché si tratta di un comparto che può fornire occasioni di sbocco alla necessità di diversificazione e riconversione di tutto quel tessuto imprenditoriale (con particolare riferimento all’automotive) che è potenzialmente in grado di rivolgere le proprie produzioni a più settori. L’aerospazio può rappresentare un volano importante per tutto il settore manifatturiero, non solo per le necessità di diversificazione/riconversione delle imprese operanti in settori particolarmente sensibili all’impatto della transizione ecologica, ma anche per consentire l’ulteriore crescita di quelle imprese operanti in ambiti che dalla transizione ecologica possono trarre grandi opportunità. Si pensi allo sviluppo delle tecnologie per l’impiego dell’idrogeno anche nel settore aeronautico.