Ass. lombardo Beduschi incontra Assolatte: difendere nostri prodottiMilano, 18 apr. (askanews) – “Con Assolatte siamo d’accordo sulla necessità di agevolare le aziende intervenendo sullo snellimento della burocrazia e supportandole nella difesa dei nostri prodotti, sempre più apprezzati all’estero come dimostrano i dati in grande crescita dell’export, ma allo stesso tempo sottoposti ad attacchi che vorrebbero minarne la storia, l’origine e la tipicità”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, che oggi ha incontrato a Milano i vertici di Assolatte, il presidente Paolo Zanetti e il direttore Massimo Forino.
“Un appuntamento con il settore della trasformazione lattiero casearia, leader del sistema agroalimentare italiano, che in Lombardia ha il suo cuore pulsante, producendo circa il 45% del latte italiano, con un trend in continua crescita. Con 3,1 milioni di tonnellate di latte consegnato nel 2022 e un valore alla produzione di 1,8 miliardi di euro, si alimenta il patrimonio dei nostri formaggi” ha ricordato Beduschi, aggiungendo che “la nostra regione può contare ben 14 formaggi DOP e in Lombardia si producono 3 dei 5 formaggi che maggiormente contribuiscono al valore del settore in Italia: Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Gorgonzola, che diventano 5 nei primi 10 con Taleggio e Provolone Valpadana. La Lombardia – ha evidenziato – è inoltre leader nella produzione di latte, burro e di tanti formaggi freschi, tradizionali e innovativi”. “Con l’assessore Beduschi abbiamo condiviso molti temi, trovandoci in totale sintonia” ha detto il presidente Zanetti, precisando che “in Regione Lombardia operano migliaia di allevamenti e i più importanti stabilimenti di trasformazione nazionali: un sistema che crea ricchezza e che bisogna tutelare e valorizzare sempre di più”.
”Natura morta con custodia di sax” apre Torino Jazz FestivalRoma, 18 apr. (askanews) – Undicesima edizione del Torino Jazz Festival, in programma dal 22 al 30 aprile con 93 appuntamenti, tra cui 49 concerti, organizzati in 62 luoghi sparsi in tutta la città. Al TJF XI suoneranno 234 artisti, nazionali e internazionali, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale. Lo spettro stilistico dell’edizione 2023 toccherà tutti gli ambiti del jazz e promuoverà la conoscenza delle grandi figure storiche (Kenny Barron, Roberto Ottaviano, Steve Coleman ecc), la scoperta dei migliori innovatori attuali (Nilssen-Love, Shabaka Hutchings, Risser, Diodati, Korwar) e nomi di ampio richiamo (Peppe Servillo, Stefano Bollani) secondo una logica sempre aperta a nuove produzioni ed esclusive.
Ad aprire l’edizione 2023, sabato 22 aprile, alle OGR (ore 21), sarà la produzione originale di Peppe Servillo & TJF All Stars “Natura morta con custodia di sax”. Un viaggio nel cuore del jazz, dal libro di Geoff Dyer. Nell’ensemble, formato appositamente per questo concerto, ogni musicista incarna un gigante del passato e porta in scena i racconti di Dyer. Domenica 23 aprile, alle OGR, appuntamento doppio, alle 17 e alle 21. Nel pomeriggio andrà in scena Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino in “Potentissima Signora. Omaggio a Laura Betti”. La sera, alle 21, sarà la volta di Kenny Barron Trio, uno dei maestri viventi della storia del pianoforte jazz.
Lunedì 24 aprile, alle 18, al Teatro Vittoria è in programma Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis. Uno dei talenti del jazz italiano, Michisanti, con il suo trio incontra Sclavis, uno dei protagonisti del jazz europeo. Alle 22, a Hiroshima Mon Amour, in una prima mondiale assoluta e in esclusiva per il TJF, si esibiranno Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake.
Martedì 25 aprile, alle 18, all’Hiroshima Mon Amour, Hamid Drake con ‘Turiya’ porterà sul palco un’esclusiva per TJF. Mercoledì 26 aprile, al Teatro Monterosa si potrà assistere alla produzione originale del contrabbassita Furio Di Castri “Zapping”, in occasione dei trent’anni dalla morte di Frank Zappa, suo omaggio al maestro.
Giovedì 27 aprile, alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, Roberto Ottaviano darà il via a “Eternal Love”, un progetto che affonda le proprie radici nella spiritualità africana. Attraverso la reinterpretazione delle musiche di Don Cherry, Charlie Haden, John Coltrane e Dewey Redman Ottaviano celebrerà, in questi tempi difficili, la speranza e la voglia di riscatto del genere umano. Tre gli appuntamenti di venerdì 28 aprile. Alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, si potrà ascoltare uno dei musicisti più creativi del jazz contemporaneo, Francesco Diodati insieme ai ‘tellKujira’, una sorta di rock band in forma di quartetto classico, con due chitarre elettriche al posto dei due violini. Alle 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi, altra esclusiva del Festival: Craig Taborn in piano solo, attualmente la punta di diamante del pianismo contemporaneo. Sabato 29 aprile alle 18, al Teatro Vittoria, si esibirà Eva Risser nel piano solo “Rêve Parti”, un concerto in esclusiva; alle 22 Sarathy Korwar suonerà al Bunker. Batterista, compositore e produttore diventato una delle voci della nuova e frizzante scena inglese Korwar presenterà “Kalak”, il suo ultimo album che sta ottenendo grandi consensi dalla critica internazionale. Grande chiusura per il TJF XI, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con un doppio appuntamento all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto con Stefano Bollani. Alle 17 salirà sul palco con il suo Danish Trio, l’unico concerto dell’anno dello storico trio, con due musicisti di punta della scena scandinava come Bodilsen e Lund e alle 21.30 sarà in concerto con “Piano Solo”. Alle 19, sempre al Lingotto, nella Sala 500, è in cartellone in esclusiva italiana un nuovo progetto di Eva Risser, la Red Desert Orchestra, una formazione ibrida dove musicisti europei e africani interagiscono spalla a spalla nel creare un vero e proprio vortice sonoro. Un altro appuntamento imperdibile del TJF è l’omaggio a Lucio Dalla che prenderà il via con la proiezione – in prima italiana -, il 25 aprile al cinema Massimo, del lungometraggio “Dallarte” del cineasta e scrittore Jonny Costantino. Il tributo al cantante bolognese proseguirà nella notte TJF da Off Topic (jazz club) con il concerto di Costanza Alegiani Folkways. Pensato per un pubblico di giovani ascoltatori sarà “Aleph-Zero/Prova Prima”, performance musicale organizzata da StudiUm – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, che consentirà agli studenti di assistere alla prova aperta del gruppo di Johnny Lapio & Arcote (21 aprile, all’Auditorium Centro Aldo Moro). Domenica 23 aprile alle OGR, AICS consegnerà la borsa di studio dedicata a Sergio Ramella a uno studente di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il vincitore sarà invitato a suonare al TJF del prossimo anno. Il Torino Jazz Festival 2023, che vede il ritorno di Stefano Zenni alla direzione artistica, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.
Il ritorno di Capossela: viviamo catastrofi, ma la vita è un donoMilano, 18 apr. (askanews) – “13 canzoni urgenti” è il nuovo disco di Vinicio Capossela. 13 racconti, in uscita il 21 aprile, che restituiscono lo sguardo dell’artista sul momento storico che stiamo vivendo.
Canzoni nate tutte in una volta, proprio a partire dal febbraio del 2022 “mentre il mondo precipitava in una ulteriore catastrofe, questa nuova guerra, unita a tante altre emergenze che hanno determinato la scrittura delle urgenze”, ha raccontato il cantautore. E dunque, traccia dopo traccia, si passa dalla guerra ne “La crociata dei bambini”, alla violenza di genere ne “La cattiva educazione”, il carcere in “Minorità”, i modelli consumistici che soffocano il pianeta in “All you can eat”. C’è anche un omaggio alle donne partigiane in “Staffette in bicicletta”.
“È un disco che affronta anche tematiche civili, non soltanto, magari con il supporto di qualche riferimento poetico, Brecht, Ariosto – ha spiegato ad askanews – ci sono altre canzoni in cui le tematiche civili sono presenti ma più sotto metafora, questo è un disco più fuori di metafora”. È un album dalle molte forme, anche dal punto di vista musicale: si va dal “cha cha cha” alla “folìa cinquecentesca”, con tanti musicisti ospiti, da Mara Redeghieri (Staffette in bicicletta) a Margherita Vicario (La cattiva educazione).
Sul finale un invito alla gratitudine (ne “Il tempo dei regali”) e alla consapevolezza dei nostri limiti (“Con i tasti che ci abbiamo): “Noi dobbiamo guardare alla vita come a una specie di dono, che significa toglierci dalla valutazione e dallo scambio economico, c’è qualcosa che va oltre questo”, ha detto Capossela, aggiungendo che “anche delle imperfezioni che abbiamo, dei nostri limiti, si può fare una possibilità: il 12 è il numero della ciclicità, dell’ordine, invece il 13 precipita tutto nel disordine e il disordine richiede dei cambiamenti”. L’album sarà presentato in anteprima il 20 aprile in un concerto al Conservatorio di Milano a cui seguiranno una serie di “concerti urgenti”, a partire da Riccione, il 23 aprile.
Olimpiadi 2026, Cirio e Lo Russo: rammarico per scelta pattinaggioRoma, 18 apr. (askanews) – “Abbiamo appreso con rammarico della decisione assunta oggi dal cda della Fondazione Milano Cortina a proposito della sede per la gare di pattinaggio di velocità delle Olimpiadi del 2026. Continuiamo a essere fermamente convinti che l’opzione Torino fosse la migliore per le caratteristiche tecniche e per la sua sostenibilità, in un momento in cui la spesa pubblica va monitorata e controllata con estrema attenzione. Da italiani continuiamo a tifare per la buona riuscita delle Olimpiadi e auspichiamo che le valutazioni che hanno portato a escludere la città di Torino siano basate su valutazioni tecniche, che tengano effettivamente conto dei tempi e dei costi di realizzazione delle strutture, e che trovino ora conferma nella realizzazione delle opere”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, sulla decisione della Fondazione Milano-Cortina di puntare su Rho-Fiera.
Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazistiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.
“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.
Presentato al Senato nuovo Gruppo di Amicizia Italia-AzerbaigianRoma, 18 apr. (askanews) – Presso il Senato, è stata presentata oggi la nuova composizione del Gruppo di Amicizia Italia-Azerbaigian presso l’Unione Interparlamentare, successivo alla costituzione nella XIX Legislatura del Parlamento della Repubblica Italiana.
Contestualmente – si legge in una nota – si è tenuta anche la Prima Riunione tra il Gruppo di Amicizia Italia-Azerbaigian presso l’Uip e il Gruppo di Lavoro sui rapporti interparlamentari di amicizia Azerbaigian-Italia nel Parlamento della Repubblica dell’Azerbaigian. L’incontro è stato co-presieduto dal Senatore Marco Scurria, presidente del Gruppo di Amicizia Italia-Azerbaigian presso l’Uip e dall’onorevole Azer Karimli, presidente del Gruppo di lavoro sui rapporti interparlamentari di amicizia Azerbaigian-Italia nel Parlamento della Repubblica dell’Azerbaigian.
I parlamentari che hanno aderito al Gruppo di Amicizia tra i due Paesi sono: Senatore Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, On. Ettore Rosato, Senatore Antonio Guidi, On. Salvatore Caiata, Senatrice Elena Murelli, On. Nicola Carè, On. Roberto Pella e On. Mauro D’Attis. Presenti a questa prima riunione anche il Presidente della Commissione per la politica economica, l’industria e l’imprenditoria del Parlamento della Repubblica dell’Azerbaigian, l’On. Tahir Mirkishili e l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, S.E. Rashad Aslanov. Le Parti hanno molto apprezzato la formazione del Gruppo di Amicizia e hanno colto questa opportunità per uno scambio di opinioni e discussioni su opportunità e prospettive di un ulteriore rafforzamento della diplomazia parlamentare, che contribuirà al potenziamento del partenariato strategico tra i due Paesi. Questo primo incontro – prosegue la nota – ha sottolineato l’importanza della diplomazia parlamentare e ha confermato una cooperazione interparlamentare forte, costante e approfondita e l’intento comune di rafforzarla in un’ampia gamma di sfere di azione. I Gruppi hanno molto apprezzato l’ottimo stato delle relazioni tra i Parlamenti dei due Paesi, e hanno sottolineato l’intenzione di lavorare per mantenere la dinamica delle visite reciproche, apripista per un ulteriore approfondimento e ampliamento degli ambiti di cooperazione reciprocamente vantaggiosa.
Analizzati tutti i settori di cooperazione, sia in formato bilaterale che multilaterale, le Parti hanno ribadito la volontà di rafforzare, arricchire ed espandere ulteriormente la loro collaborazione. I gruppi hanno concordato di tenere riunioni periodiche a Roma e a Baku, al fine di rivedere tutti gli aspetti delle loro relazioni bilaterali e discutere le questioni relative all’ulteriore sviluppo della cooperazione tra i parlamenti e i gruppi di amicizia interparlamentare. Al termine dell’evento è stato firmato un Protocollo tra il Gruppo di Amicizia Italia-Azerbaigian presso l’UIP e il Gruppo di lavoro sui rapporti interparlamentari di amicizia Azerbaigian-Italia nel Parlamento della Repubblica dell’Azerbaigian.
Vermentino Grand Prix: la top ten dei vini della Doc Maremma toscanaMilano, 18 apr. (askanews) – Si è tenuta il 17 aprile a Grosseto, nel ristorante stellato Gabbiano 3.0, la quarta edizione del Vermentino Grand Prix, organizzata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per promuovere, partendo dal suo territorio di origine, quello che si sta dimostrando sempre più come fenomeno in crescita nel panorama del vino toscano: il Vermentino. Il Premio coinvolge ogni anno in giuria tecnici del settore e ristoratori stellati della Maremma Toscana oltre alle enoteche più importanti della zona.
La “Top 10” 2023 dei Vermentini Maremma Toscana Doc è composta da, in ordine alfabetico per azienda: Belguardo (Belguardo ‘v’ 2021), Bruni (Perlaia 2021), Castelprile (Bianco riserva 2021), Podere Cirene (Cirene 2021), Santa Lucia (Brigante 2022), Tenuta Agostinetto (La terrazza 2021), Tenuta Dodici (Solo 2021), Terenzi (Balbinvs 2021), Terre dell’Etruria (Marmato 2022) e Val delle Rose (Cobalto 2020). “Il Vermentino Grand Prix è diventato un appuntamento importante di promozione per i produttori e per il brand Maremma” spiega il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, aggiungendo che “anche in questa occasione, abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della Denominazione abbia una grande personalità, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi. “L’obiettivo di questa iniziativa – ha concluso – è quello di alzare sempre più l’asticella ed è evidente che abbiamo intrapreso la strada giusta”.
Tra le 60 etichette proposte, dieci in più rispetto allo scorso anno, la “Top ten” conferma anche quest’anno una tendenza che si sta consolidando sempre più tra i produttori: la vinificazione in purezza del Vermentino. “Una scelta che ben rappresenta la volontà di caratterizzare la propria produzione, esaltando le particolarità che il vitigno esprime in questo specifico areale e nei diversi terroir” ha spiegato il Direttore del Consorzio, Luca Pollini, aggiungendo che “inoltre anche da questa edizione, emerge una netta predominanza dei vini più complessi e maturi rispetto a quelli dell’annata più recente, cosa che fa ben sperare per il futuro. In effetti – ha concluso – il Vermentino conferma la sua capacità di dare vini complessi, di ottima struttura e longevi come i grandi vini rossi”. “La provincia di Grosseto, con 938 ettari, rappresenta il 50% del vigneto toscano di Vermentino ed è il territorio dove il vitigno sta crescendo con le percentuali più alte” ha ricordato Pollini, evidenziando che “oggi la Maremma Toscana è l’areale di coltivazione più importante della Penisola per il Vermentino”. Il Vermentino Doc della Maremma Toscana è passato “da circa 33.700 quintali di uva rivendicati nella vendemmia 2020 a 37.150 quintali di quella 2021, fino agli oltre 43.300 quintali della vendemmia 2022: tanto che oggi rappresenta il 34% dell’intero quantitativo di uve rivendicate alla DOC Maremma Toscana nell’ultima vendemmia”.
Vino, a Montespertoli il Consorzio Chianti incontra delegazione cineseMilano, 18 apr. (askanews) – Giovedì 20 aprile al Museo della vite e del vino di Montespertoli (Firenze) si svolgerà un incontro tra il Consorzio di Tutela del Chianti e la delegazione politica di Qingtian (Zhejiang, Cina), durante il quale verrà presentata la nuova edizione del “QWine Expo”.
Il Consorzio ha aderito fin dalla prima edizione al Qingtian International Wine Expo (QWine Expo), che è oggi una delle fiere più interessanti tra quelle dedicate al vino in Cina. “Solo la provincia dello Zhejiang – ha ricordato l’Ente consortile – conta 60 milioni di abitanti e la richiesta di vino italiano è in continuo aumento, ancor di più per i vini prodotti in Toscana, la regione italiana con maggiore appeal per i consumatori cinesi anche in vista dei futuri appuntamenti nel nostro Paese”. “Un incontro per suggellare ancora una volta un legame fondamentale, quello tra la Toscana e la Cina” ha dichiarato in una nota il direttore del Consorzio, Marco Bani, spiegando che “l’Asia per noi e tutte le nostre aziende è un partner di estremo valore in questo lungo viaggio, di narrazione ed esportazione, che porteremo avanti anche in futuro con sempre più convinzione”. “Negli anni è aumentata la sensibilità verso i sapori toscani, ne vengono apprezzate le caratteristiche e le identità” ha precisato Bani, sottolineando che si tratta di “un percorso che continueremo per rafforzare il nome del Chianti non solo in Italia e in Europa, dove è già assoluto protagonista, ma in tutto il mondo”.
“Dopo la forzata assenza del Consorzio da eventi promozionali o partecipazione a fiere sul territorio cinese dovuta alla pandemia ci auguriamo che con il prossimo autunno si possa tornare a essere presenti su questo mercato, che ha delle potenzialità enormi” ha proseguito Bani, evidenziando che “peraltro, sui vini australiani, molto presenti sulle tavole cinesi vengono applicati dazi importanti, per cui dobbiamo approfittare del momento positivo”. Il programma di giovedì pomeriggio a Montespertoli inizierà con i saluti del sindaco, Alessio Mugnaini e del Segretario generale del Qingtian County Commitee of the Cpc, Lin Xia. Proseguirà poi con gli interventi del vicepresidente del Consorzio, Ritano Baragli, e del direttore, Marco Bani. Mentre la presentazione delle nuove opportunità di business sul mercato cinese sarà a cura di Valentina Tenaglia, Ceo di Wine Channel, società italiana con sede in Cina che da anni si occupa di promuovere e commercializzare i vini italiani nel Paese asiatico.
De Toni proclamato sindaco di Udine, al lavoro per giuntaUdine, 18 apr. (askanews) – Il sindaco di Udine è ufficialmente, da questo pomeriggio, Alberto De Toni, eletto col sostegno di un’ampia coalizione di centrosinistra. La proclamazione è avvenuta a Palazzo D’Aronco, sede del municipio di Udine, dopo il controllo dei voti. Primo impegno del neoeletto la partecipazione, domani, ad un vertice in Prefettura per l’Adunata degli alpini, a metà maggio.
Intanto De Toni ha avuto i primi contatti con i partiti della coalizione per programmare gli incontri ufficiali per la formazione della giunta, che sarà di 10 assessori, 4 di questi saranno del Pd, compreso il vicesindaco. Entro 20 giorni la convocazione del Consiglio comunale. Nei prossimi giorni anche la presentazione al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, di un Patto per il territorio.
JJ4, Rocchi (Enpa): da Fugatti atteggiamento aggressivo e crudeleRoma, 18 apr. (askanews) – “Salviamo JJ4 dall’uccisione e da chi la vuole morta a ogni costo, persino contro il parere della mamma del runner ucciso”. Questo l’appello che la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, lancia al termine della conferenza stampa del presidente della PAT Maurizio Fugatti. Nel corso della diretta, spiega, “Fugatti non solo ha confermato il proprio desiderio di vendetta nei confronti dell’animale, ignorando così le parole pronunciate nei giorni scorsi dalla madre di Andrea Papi, ma si è trincerato dietro un atteggiamento omissivo e arrogante”. «Gli italiani vogliono sapere come sta JJ4. Perché Fugatti ha evitato di fornire informazioni e dettagli sia sulla cattura dell’orsa, che peraltro era in compagnia dei suoi cuccioli, sia sulle condizioni di salute dopo la deportazione nel Casteller?», commenta Rocchi che sottolinea un altro punto sul quale Fugatti è stato particolarmente elusivo: «Se la zona frequentata stabilmente da JJ4 e dai suoi cuccioli era nota fin dal 2020 perché – prosegue Rocchi – non sono state adottate le misure di prevenzione, compresa la chiusura delle zone a maggior presenza di mamme con cuccioli, che pure sono previste dal Pacobace?». Peraltro, sottolinea Rocchi, “proprio la presenza dei cuccioli, due dei quali catturati insieme con la mamma e poi rilasciati, potrebbe essere all’origine dei comportamenti difensivi dell’animale. Uccidere JJ4 non serve a nessuno. Lo stesso ISPRA nelle sue comunicazioni sulla vicenda non ha fatto riferimento all’uccisione del plantigrado ma a una generica “rimozione”. E “rimozione” significa anche affidare l’orsa a un santuario o a un centro di recupero”.
«Uccidere JJ4 – conclude Rocchi – serve solo a Maurizio Fugatti che contro gli orsi combatte da anni una sua personalissima guerra, oggi anche elettorale. Il presidente della PAT stia pur certo che Enpa, che già è ricorsa alla magistratura, continuerà ad utilizzare ogni strumento a disposizione per salvare gli orsi del Trentino dalla deportazione e dalle uccisioni».