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Tag: Sanremo 2023

Dazi, il messaggio di Xi all’Ue: reagire uniti alle prepotenze (di Trump)

Dazi, il messaggio di Xi all’Ue: reagire uniti alle prepotenze (di Trump)Roma, 11 apr. (askanews) – I segnali di fumo tra Pechino e Bruxelles stanno diventando sempre più intensi e, mentre la guerra dei dazi innescata dal presidente Usa Donald Trump diventa più aspra contro la Cina e segna per un attimo il passo contro l’Ue, Xi Jinping porge la mano all’Europa con l’idea inedita di creare un asse contro le “prepotenze unilaterali” (degli Usa, naturalmente).


La Cina “considera l’Ue come una delle componenti essenziali di un mondo multipolare ed è una nazione che supporta esplicitamente l’unità e lo sviluppo dell’Europa”, ha detto oggi Xi ricevendo il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Pechino. “La costruzione di una partnership sino-europea incentrata su pace, crescita, riforme e civiltà ha un’importanza pratica fondamentale”, ha continuato, sostenendo che Cina e Ue “devono mantenere il loro posizionamento di partner e continuare a perseguire una cooperazione aperta”. Xi – nel suo primo commento esplicito alla questione dei dazi – ha ammonito che “in una guerra dei dazi non ci sono vincitori” e ha avvertito Trump “che opporsi al mondo significa isolarsi”. Ue e Cina, ha ricordato, sono “tra le principali economie globali, entrambe ferventi sostenitrici della globalizzazione e del libero scambio, con un volume economico complessivo che supera un terzo di quello mondiale e con una forte interdipendenza economica”. Pertanto hanno “la responsabilità di salvaguardare il processo di globalizzazione, l’ambiente del commercio internazionale e di opporsi congiuntamente agli atti di prepotenza unilaterale, proteggendo non solo i propri interessi legittimi, ma anche promuovendo l’equità, la giustizia e il rispetto delle norme internazionali”.


Un ragionamento, questo, che contraddice l’asserito ottimismo di Trump delle scorse ore che, se da un lato ha portato i dazi contro Pechino al 145%, ha anche detto di essere fiducioso che, in base alla sua amicizia “personale” con Xi, alla fine con Pechino riuscirà a trovare un accordo sul commercio. Invece, le dichiarazioni del presidente cinese suggeriscono una volontà di approfittare della durezza nella posizione americana anche con l’alleato europeo, per infilarsi all’interno di questo antico rapporto aprendo un canale di dialogo e una convergenza d’interessi con l’Europa. Quest’ultima, dal canto suo, appare ricettiva. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha parlato martedì con il primo ministro cinese Li Qiang, mentre il capo del commercio, Maros Sefcovic, ha comunicato mercoledì con il ministro del Commercio cinese Wang Wentao. Durante una videochiamata, Wang e Sefcovic hanno concordato di “avviare immediatamente i negoziati sui compromessi di prezzo per i veicoli elettrici, oltre a discutere la cooperazione negli investimenti dell’industria automobilistica tra Cina e Ue”, secondo un comunicato di ieri del ministero del Commercio cinese.


Durante la chiamata di von der Leyen con Li, i due hanno concordato di monitorare gli effetti del trasferimento del commercio derivanti dalle ampie tariffe globali imposte da Trump. In particolare, gli europei temono un’invasione di merci cinesi a basso prezzo prima destinate agli Stati uniti e poi dirottate verso l’Europa. D’altronde, le ultime prese di posizione della presidente della Commissione, in passato qualificata come un “falco” nei rapporti con Pechino, sostenitrice strenua della linea di contenimento strategico di Pechino, si sono fortemente attenuate e sono diventate piuttosto morbide.


Un eventuale asse tra i due estremi dell’Eurasia potrebbe saldarsi attorno a metà dell’anno. Oggi il South China Morning Post, giornale di Hong Kong di proprietà di Alibaba, ha rivelato – citando cinque fonti informate – che il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la stessa Von der Leyen sarebbero orientati a recarsi a Pechino per incontrare Xi a luglio. Si tratterebbe di un secondo Vertice Ue-Cina. A evidenziare l’interesse di Bruxelles per procedere rapidamente su questa linea, il fatto che i capi dell’Unione sarebbero disposti a rinunciare alla prassi, che prevederebbe di tenere questo incontro in Europa, pur di accelerare l’incontro alla luce del fatto che Xi non vuole viaggiare nel Vecchio Continente quest’anno.

Coldiretti: il 12 aprile i fiori nei mercati di Campagna Amica

Coldiretti: il 12 aprile i fiori nei mercati di Campagna AmicaRoma, 11 apr. (askanews) – I fiori di primavera tornano nelle case degli italiani con una giornata dedicata a scoprire quali sono le varietà di stagione, per abbellire e colorare giardini, stanze e balconi con composizioni e vasi in vista della Pasqua.


L’iniziativa è della Consulta Florovivaismo della Coldiretti e di Campagna Amica con appuntamenti dedicati nella giornata di sabato 12 aprile nei mercati contadini lungo lo Stivale, da quello del Circo Massimo a Roma, a quello coperto di Milano, fino ai farmers market di Verona, Brescia, Bologna, Napoli, Cosenza, Sassari, Perugia, Ragusa. Gli esperti florovivaisti della Coldiretti spiegheranno come scegliere i fiori italiani in base alla stagionalità e alla provenienza per creare ricordi unici. Comprare e regalare fiori di stagione e del territorio aiuta – ricorda Coldiretti – a ridurre l’impatto ambientale, sostenere la biodiversità e le aziende florovivaistiche italiane.

Massimiliano Giansanti inaugura 218esimo Anno Accademico di Ana

Massimiliano Giansanti inaugura 218esimo Anno Accademico di AnaRoma, 11 apr. (askanews) – Sarà il presidente di Confagricoltura e del Copa, Massimiliano Giansanti, a tenere la prolusione che inaugurerà ufficialmente il 218esimo Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura lunedì 14 aprile, a partire dalle 15.30, presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna.


La cerimonia sarà aperta dalla consegna della targa d’onore dell’Accademia al Gen. C.A. Andrea Rispoli, già comandante del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri e oggi capo dell’ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa. A seguire la relazione del professor Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, fornirà gli orientamenti delle attività accademiche per l’anno 2025. La cerimonia si concluderà con la consegna dell’Albero di Falcone all’Accademia Nazionale di Agricoltura da parte del Col. Aldo Terzi, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Bologna.

Rota (Fai Cisl): dazi, evitare che siano i lavoratori a pagare

Rota (Fai Cisl): dazi, evitare che siano i lavoratori a pagareRoma, 11 apr. (askanews) – “È comprensibile il richiamo del Governo ad evitare allarmismi, ma sarebbe un grave errore sottovalutare quel che sta accadendo. Oltre ai dazi, preoccupano molto le idee e i linguaggi di Trump. Le imprese italiane in qualche modo riusciranno a cavarsela, è già accaduto in passato durante diverse crisi, però sono processi di medio e lungo periodo, mentre nell’immediato una ricaduta sulle vendite e sul lavoro non possiamo escluderla”. Lo ha detto il segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota in un’intervista al quotidiano Conquiste del Lavoro.


“Basta considerare che l’agroalimentare italiano esportato negli Usa vale 7,8 miliardi, il mercato americano solo per il nostro vino vale 2 miliardi, quasi il 25% del totale, e solo il vitivinicolo da noi occupa in tutta la sua filiera quasi 900mila addetti”, ha aggiunto. “Continuare a dialogare con gli Usa – afferma il sindacalista – è indispensabile, non solo per fattori economici, ma per motivi storici, geopolitici e persino morali, ma è chiaro che adesso per l’Europa è suonata la sveglia: o ci si muove uniti, evitando spaccature, nazionalismi, isolamenti, o saremo condannati all’irrilevanza. Poi nel lungo periodo – ha sottolineato – sarà doveroso cercare rapporti commerciali anche su altri fronti, in Asia, Sud America, Africa, purché si facciano accordi in grado di rispettare la reciprocità sul piano del lavoro, della sicurezza alimentare, dell’ambiente. Questi sono temi che abbiamo attenzionato, ad esempio, per l’accordo tra Ue e Mercosur, che a differenza di quello con il Giappone non darebbe al momento abbastanza garanzie su questi aspetti”.


Alla luce dei congressi territoriali e regionali e in vista del congresso nazionale che si terrà dal 4 al 6 giugno a Bologna, il leader della Fai-Cisl trae anche un primo bilancio delle spinte che giungono dai territori e dalle fabbriche: “C’è una grande consapevolezza di quanti sforzi dovremo fare per evitare che siano i lavoratori a pagare il prezzo di uno scenario globale in completo mutamento. Ma è una consapevolezza molto matura, vivace, per nulla rassegnata”.

Il 16 aprile assemblea Grana Padano Dop con ministro Lollobrigida

Il 16 aprile assemblea Grana Padano Dop con ministro LollobrigidaRoma, 11 apr. (askanews) – Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano si riunirà in assemblea il 16 aprile a Montichiari, in concomitanza con il 70esimo compleanno del Consorzio, per sottoporre ai soci il bilancio 2024 e il preventivo sui budget promo pubblicitari del 2025. Sarà presente anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


Il 2024 è stato il migliore anno di sempre con una produzione di 5.635.000 forme, cresciute del 3,2%, un export pari al 51,2% e quotazioni all’ingrosso del Grana Padano a livelli record. Oltre 2,9 milioni di tonnellate di latte della zona DOP (Lombardia, Veneto, Piacenza, Piemonte e Trentino) sono state trasformate in Grana Padano dando risultati soddisfacenti sia ai 135 caseifici che alle quasi 4.000 stalle coinvolte dalla DOP Grana Padano. Il bilancio 2024 chiude in sostanziale pareggio con 65 milioni di fatturato, di cui in promo pubblicità 47 milioni di euro. Per il 2025 gli investimenti promo pubblicitari saliranno a 53 milioni di euro distribuiti metà in Italia e metà all’estero ed è prevista una ulteriore crescita produttiva del 3%.


L’assemblea coincide temporalmente con il problema dei dazi USA e “affideremo al Ministro Lollobrigida, presente all’assemblea – spiega il Consorzio – i nostri auspici affinché la premier Meloni, che sarà il 16 e il 17 aprile prossimo in USA, possa tornare con buone notizie circa l’azzeramento, registrando assai positivamente i 90 giorni di sospensione dei dazi così come annunciati mercoledì 2 aprile, poi stabilita da Trump il 9 aprile”. Il Grana Padano, da sempre, paga il 15% di dazio, con l’aggiunta del 20%, costerebbe all’ingresso in USA quasi 6 euro al kg, cioè più del triplo di quanto un formaggio USA oggi paga per entrare nella UE. “Siamo fiduciosi, anzi sicuri – conclude il Consorzio – che il Governo troverà il modo di attenuare molto l’impatto dei dazi che potrebbero se confermati in futuro al 20% aggiuntivo, altrimenti, costare al sistema Grana padano nei primi 12 mesi di applicazione quasi 100 milioni di euro per danno diretto come mancata esportazione in USA del 20% del prodotto, che nel 2024 è stato di oltre 215.000 forme da 38 kg, e danno indiretto per l’appesantimento nei magazzini delle forme non più vendute negli USA”.

Dazi, Orsini: serve calma e risposta unitaria da parte dell’Ue

Dazi, Orsini: serve calma e risposta unitaria da parte dell’UeRoma, 11 apr. (askanews) – “Sono convinto che in questo momento serva calma e avere una risposta che sia unita da parte dell’Europa”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, aprendo i lavori del ‘Made in Italy Day’.


“Leggiamo, purtroppo, delle trattative dei dazi e di trattative di negoziazione tramite dei tweet e delle dichiarazioni. Ma credo che oggi il tema sia proprio quello della calma e di costruire un percorso ordinato nella trattativa con gli Stati Uniti. Noi sappiamo quanto siano per noi un mercato fondamentale e sono certo che occorra trattare uniti come Europa e utilizzare i migliori rapporti. Penso che il presidente del Consiglio, andando il 16-17 di questo mese, saprà costruire un ponte necessario per l’Europa”, ha aggiunto. “Nel’assemblea del 27 maggio – ha annunciato Orsini – saremo pronti a lanciare una piattaforma per dare evidenza della capacità del nostro Paese di poter incrementare il nostro export di 626 miliardi”. Secondo Orsini, “la nostra Italia, il nostro prodotto, avranno la capacità di riuscire ad essere centrali nel mondo globale”.

Il messaggio di Xi all’Ue: reagire uniti a prepotenze (di Trump)

Il messaggio di Xi all’Ue: reagire uniti a prepotenze (di Trump)Roma, 11 apr. (askanews) – I segnali di fumo tra Pechino e Bruxelles stanno diventando sempre più intensi e, mentre la guerra dei dazi innescata dal presidente Usa Donald Trump diventa più aspra contro la Cina e segna per un attimo il passo contro l’Ue, Xi Jinping porge la mano all’Europa con l’idea inedita di creare un asse contro le “prepotenze unilaterali” (degli Usa, naturalmente).


La Cina “considera l’Ue come una delle componenti essenziali di un mondo multipolare ed è una nazione che supporta esplicitamente l’unità e lo sviluppo dell’Europa”, ha detto oggi Xi ricevendo il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Pechino. “La costruzione di una partnership sino-europea incentrata su pace, crescita, riforme e civiltà ha un’importanza pratica fondamentale”, ha continuato, sostenendo che Cina e Ue “devono mantenere il loro posizionamento di partner e continuare a perseguire una cooperazione aperta”. Xi – nel suo primo commento esplicito alla questione dei dazi – ha ammonito che “in una guerra dei dazi non ci sono vincitori” e ha avvertito Trump “che opporsi al mondo significa isolarsi”. Ue e Cina, ha ricordato, sono “tra le principali economie globali, entrambe ferventi sostenitrici della globalizzazione e del libero scambio, con un volume economico complessivo che supera un terzo di quello mondiale e con una forte interdipendenza economica”. Pertanto hanno “la responsabilità di salvaguardare il processo di globalizzazione, l’ambiente del commercio internazionale e di opporsi congiuntamente agli atti di prepotenza unilaterale, proteggendo non solo i propri interessi legittimi, ma anche promuovendo l’equità, la giustizia e il rispetto delle norme internazionali”.


Un ragionamento, questo, che contraddice l’asserito ottimismo di Trump delle scorse ore che, se da un lato ha portato i dazi contro Pechino al 145%, ha anche detto di essere fiducioso che, in base alla sua amicizia “personale” con Xi, alla fine con Pechino riuscirà a trovare un accordo sul commercio. Invece, le dichiarazioni del presidente cinese suggeriscono una volontà di approfittare della durezza nella posizione americana anche con l’alleato europeo, per infilarsi all’interno di questo antico rapporto aprendo un canale di dialogo e una convergenza d’interessi con l’Europa. Quest’ultima, dal canto suo, appare ricettiva. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha parlato martedì con il primo ministro cinese Li Qiang, mentre il capo del commercio, Maros Sefcovic, ha comunicato mercoledì con il ministro del Commercio cinese Wang Wentao. Durante una videochiamata, Wang e Sefcovic hanno concordato di “avviare immediatamente i negoziati sui compromessi di prezzo per i veicoli elettrici, oltre a discutere la cooperazione negli investimenti dell’industria automobilistica tra Cina e Ue”, secondo un comunicato di ieri del ministero del Commercio cinese.


Durante la chiamata di von der Leyen con Li, i due hanno concordato di monitorare gli effetti del trasferimento del commercio derivanti dalle ampie tariffe globali imposte da Trump. In particolare, gli europei temono un’invasione di merci cinesi a basso prezzo prima destinate agli Stati uniti e poi dirottate verso l’Europa. D’altronde, le ultime prese di posizione della presidente della Commissione, in passato qualificata come un “falco” nei rapporti con Pechino, sostenitrice strenua della linea di contenimento strategico di Pechino, si sono fortemente attenuate e sono diventate piuttosto morbide.


Un eventuale asse tra i due estremi dell’Eurasia potrebbe saldarsi attorno a metà dell’anno. Oggi il South China Morning Post, giornale di Hong Kong di proprietà di Alibaba, ha rivelato – citando cinque fonti informate – che il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la stessa Von der Leyen sarebbero orientati a recarsi a Pechino per incontrare Xi a luglio. Si tratterebbe di un secondo Vertice Ue-Cina. A evidenziare l’interesse di Bruxelles per procedere rapidamente su questa linea, il fatto che i capi dell’Unione sarebbero disposti a rinunciare alla prassi, che prevederebbe di tenere questo incontro in Europa, pur di accelerare l’incontro alla luce del fatto che Xi non vuole viaggiare nel Vecchio Continente quest’anno.

Internet, in un “corto” la storia di una start up di successo

Internet, in un “corto” la storia di una start up di successoRoma, 11 apr. (askanews) – Nel 1994 Giuseppe, Michelangelo e Salvatore sono tre ventenni che dalla provincia di Napoli sognano di collegare tutta l’Italia a Internet. Coinvolgendo giovani come loro, formano una squadra che, sfida dopo sfida, cresce fino a diventare oggi un’azienda leader nel settore IT.


Una storia tutta italiana, scritta da giovani ambiziosi, determinati a concretizzare un progetto visionario per l’industria italiana e che oggi, con lo spirito di trent’anni fa, guardano al futuro con traguardi ancora più importanti da raggiungere. Il regista romano Giulio Donato racconta nel suo cortometraggio “Visione”, l’avventura di tre ragazzi che decidono di fare una cosa semplice e difficilissima: restare in Italia e dare vita a un’impresa che nel tempo è diventata una vera e propria comunità. “Netgroup non è nata per caso ma da una convinzione ostinata: che l’innovazione potesse formarsi anche lontano dai grandi centri, dove nessuno guarda. ‘Visione’ non è la semplice storia di un’azienda ma il racconto di un’idea che non ci ha abbandonati per anni. Eravamo ragazzi con una passione per il nascente mondo della Rete, e volevamo fare business in Italia perché quello era il difficile, perché questo è il nostro Paese. La sfida era ed è ancora oggi entusiasmante con la frontiera della cybersicurezza e dell’Ai”, dice il presidente di Netgroup Giuseppe Mocerino, alla guida dell’azienda da trent’anni.


Un film che parla di radici, coraggio e futuro. E che rivela cosa accade nel percorso umano e professionale di chi , partendo da zero e senza scorciatoie, segue la propria visione senza abbandonarla mai.

Dazi, Xi Jinping: Cina-Ue resistano congiuntamente a prepotenze

Dazi, Xi Jinping: Cina-Ue resistano congiuntamente a prepotenzeRoma, 11 apr. (askanews) – In una guerra dei dazi “non c’è un vincitore”. Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping ricevendo oggi a Pechino il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, secondo il testo del discorso tenuto dal leader cinese diffuso dalle autorità di Pechino. Xi ha invitato la Cina e l’Unione europea a “resistere congiuntamente a prepotenze unilaterali”, facendo riferimento implicito ai dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump.


Si tratta della prima dichiarazione diretta del presidente cinese dall’inizio della guerra commerciale innescata dal ritorno alla Casa bianca di Trump.

Sanchez ricevuto da Xi: vogliamo Cina partner dell’Ue

Sanchez ricevuto da Xi: vogliamo Cina partner dell’UeRoma, 11 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha ricevuto oggi a Pechino il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Xinhua.


Sanchez ha portato al presidente cinese il concetto che “la Spagna vede la Cina come un partner dell’Ue” e “lavorerà sempre per relazioni tra l’Ue e la Cina in cui regnino il dialogo, la reciprocità e l’armonia” e. Il capo del governo di Madrid è arrivato a Pechino nella notte, nel bel mezzo della guerra commerciale tra Stati uniti e Cina. Sanchez ha evidenziato lo “slancio” delle relazioni con la Cina e il suo impegno affinché esse siano “reciprocamente vantaggiose”.


“Vogliamo lavorare sugli investimenti in modo equilibrato, affinché contribuiscano allo sviluppo dei nostri paesi secondo le rispettive visioni, e desideriamo promuovere l’avvicinamento tra le nostre società”, ha dichiarato il leader iberico. Xi lo ha ringraziato per la sua “ferma volontà di approfondire i rapporti” con la Cina. “Quanto più turbolenta e mutevole è la situazione internazionale, tanto più sarà importante avere buone relazioni con la Spagna”, ha aggiunto.


E’ il terzo viaggio del premier spagnolo in Cina in meno di due anni e questo, a quanto ha detto Xi, dimostra “l’elevata importanza” che Sanchez attribuisce alla Cina e la sua “ferma volontà di approfondire le relazioni bilaterali”. Il presidente del paese asiatico ha sottolineato la necessità di costruire relazioni “di determinazione strategica e cooperazione”. “Di fronte ai cambiamenti globali, solo la collaborazione tra i paesi può garantire pace e stabilità”, ha asserito il presidente cinese, durante l’incontro.


Il presidente cinese ha inoltre anticipato che la Cina “è disposta a creare con la Spagna un’associazione strategica globale volta a migliorare il benessere” di entrambi i popoli, “dare slancio alle relazioni tra Cina ed Europa e contribuire maggiormente alla pace, alla stabilità e allo sviluppo globale”.