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Tag: Sanremo 2023

Dl milleproroghe,medici famiglia possono andare in pensione 72 anni

Dl milleproroghe,medici famiglia possono andare in pensione 72 anniRoma, 8 feb. (askanews) – I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta convenzionati con il Servizio sanitario nazionale possono andare in pensione a 72 anni. Lo prevede un emendamento di maggioranza al decreto legge milleproroghe approvato dalle Commissioni al Senato. Questa facoltà non è concessa agli altri medici.
Con un altro emendamento approvato dalle Commissioni viene prorogata la possibilità di riconoscere nel monte ore formativo dei tirocinanti la sostituzione dei medici di base.

Sanremo, la giuria adolescenti vota Mr Rain la prima serata

Sanremo, la giuria adolescenti vota Mr Rain la prima serataMilano, 8 feb. (askanews) – Mr Rain votato per la canzone più bella. Radioimmaginaria, coordina 1000 ragazzi tra 11 e 22 anni di tutta Italia che votano ogni sera le canzoni e l’interpretazione degli artisti ma anche il loro look. Nella prima serata del Festival Sanremo La Giuria degli Adolescenti, organizzata per il quinto anno consecutivo da Radioimmaginaria, “consacra” Mr Rain con il 25% dei voti per la canzone più bella. Al secondo posto di posizione Ultimo che raccoglie il 18% dei consensi e poco distante Marco Mengoni con il 17%. Secondo i ragazzi indubbiamente l’outfit più figo è stato quello di Elodie (7%) e l’esibizione più trash quella di Anna Oxa (36%) La Giuria degli Adolescenti è composta da 1000 ragazzi di età compresa tra 11 e 22 anni provenienti da ogni parte d’Italia. La redazione di Radioimmaginaria, la web radio degli adolescenti (11-17 anni) da una postazione collocata a Casa Sanremo raccontano la kermesse sanremese ai loro coetanei. Nonostante l’età e l’ora tarda, i giovani votanti seguono le serate del festival per esprimere, attraverso una piattaforma, un voto ogni sera sulle canzoni e gli interpreti. I ragazzi danno un parere anche sul look dei cantanti: il migliore “outfit” e quello “più trash”. Il sabato sera si potranno votare soltanto gli artisti che parteciperanno alla finale. Ogni votante a fine festival sarà libero di scegliere nuovamente, anche un artista che non ha gareggiato nella serata finale. Il premio sarà comunicato, prima del vincitore ufficiale della 73 edizione del Festival di Sanremo.

Legalità, tutto esaurito al cinema “Troisi” per il Montespaccato Calcio

Legalità, tutto esaurito al cinema “Troisi” per il Montespaccato CalcioRoma, 8 feb. (askanews) – Overbooking di pubblico e personalità per il cortometraggio “Legalità in campo” realizzato da “Sportmemory” e dedicato alla storia di riscatto di un quartiere. L’appuntamento è stasera, al Cinema Troisi in Via G. Induno, 1, nel cuore di Trastevere, con inizio alle ore 19 e di fronte ad oltre 300 fra giovani, cittadini di Montespaccato e rappresentanti delle Istituzioni, con la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio “Montespaccato Calcio. Legalità in campo”, realizzato da “Sportmemory” nell’ambito del progetto “Roma Sport Sociale”, cui seguirà un confronto/dibattito sull’attuale situazione della Polisportiva e del Centro sportivo “Don Pino Puglisi” alla luce del recente rinvio della decisione sull’eventuale confisca definitiva.
Una iniziativa che oltre a vedere la partecipazione dei vertici delle istituzioni competenti in materia di sicurezza, legalità e gestione dei beni sequestrati e confiscati, rappresenta anche una sorta di “stati generali” dello sport, vista la partecipazione di tutti i più importanti rappresentanti del settore, dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, all’Assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato, al Presidente e Amministratore delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli, alla Presidente del Credito Sportivo Antonella Baldino, al Presidente della FIGC Gabriele Gravina, al Presidente della LND Giancarlo Abete e alla Vice Presidente del CONI, Silvia Salis.
“Siamo felici di questa massiccia partecipazione sia da parte dei vertici delle Istituzioni che da parte di ragazzi, giovani e famiglie di Montespaccato e dei quartieri limitrofi – ha dichiarato il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, promotore dell’iniziativa – Abbiamo raggiunto la capienza massima del cinema – prosegue – e ci dispiace moltissimo aver dovuto dire no a molte altre persone della zona che avrebbero voluto partecipare, così come di dover “emigrare” a Trastevere – e ringrazio ovviamente i ragazzi del Piccolo America per averci accolto a braccia aperte – perché purtroppo a Montespaccato, in attesa della trasformazione dell’ex Campari in centro aggregativo e culturale, non esistono strutture e luoghi al chiuso dove poter incontrare così tante persone. Confidiamo – conclude – che la presentazione di questo cortometraggio serva non tanto a celebrare i risultati raggiunti dal luglio 2018 ad oggi – che sono sotto gli occhi di tutti – ma soprattutto a garantire – anche dopo le recenti novità sull’ulteriore procrastinarsi dell’esito della procedura di prevenzione in atto ormai da più di 4 anni – la prosecuzione di questa esperienza unica in Italia attraverso scelte coraggiose e condivise con la popolazione e le realtà associative di Montespaccato”.

Cia-Nomisma: agricoltura vale 72,4 mld ma cresce solo a valore (+21%)

Cia-Nomisma: agricoltura vale 72,4 mld ma cresce solo a valore (+21%)Milano, 8 feb. (askanews) – Agricoltori afflitti dall’aumento dei costi di produzione a causa della guerra e consumatori in crisi per l’inflazione. E’ questo il primo impatto dello studio Nomisma per Cia “Le nuove sfide per l’agricoltura italiana”, con un’Italia più preoccupata della media Ue, dove il 51% dei cittadini è in difficoltà economiche contro il 45% del resto d’Europa. Dopo la spinta nel post Covid, anche l’agricoltura è in fase di stallo e, pur confermandosi fra le principali dell’Ue (72,4 miliardi di valore della produzione), registra una variazione positiva solo grazie all’escalation dei prezzi agricoli (+21%).
Le commodity, già cresciute nel 2021, sono schizzate nel 2022: riso (+69%), soia (+12%), frumento (+42%), mais (+39%). L’inflazione pesa su tutto il settore food (+13,1% annuo) con picchi per pasta (+20%), prodotti lattiero-caseari (+17,4%) e olio (+16,2%). Allo stesso tempo, tutti i settori agricoli sono stretti dall’aumento generale dei costi di produzione (+22%), guidati dal +55% della voce energia. Le maggiori tensioni si registrano nell’approvvigionamento degli input tecnici dall’estero, soprattutto fertilizzanti, che per il 62% sono extra-Ue.
Il 98% degli italiani è preoccupato per la crescita dei prezzi alimentari. L’84% dei consumatori ha, infatti, modificato la spesa alimentare, con lo stop al superfluo per il 46% e la rinuncia ai beni voluttuari e di maggior costo: carni rosse tagliate (-14%), pesce (-9%), salumi (-8%) e vino (-6%). Lo testimoniano anche i canali retail che vedono un +12% dei discount. Anche la crescita dell’export agroalimentare (+16% sul ’21) è in parte legata all’inflazione. Parallelamente, l’aumento dell’import porta al netto peggioramento del saldo attivo della bilancia commerciale (da 4,9 miliardi del 2021 a soli 300 milioni per il 2022). La filiera ha, dunque, retto, di fronte alle difficoltà, ma potrebbe pericolosamente vacillare se la situazione si protrae per tutto il 2023.
Pesa ancora il gap cronico di servizi e infrastrutture tra città e aree interne, dove sale al 28% il rischio di esclusione sociale per i giovani. L’Italia si distingue per un ampio digital divide, posizionandosi solo al 18esimo posto in Ue per le difficoltà che registra su questo fronte soprattutto in termini di capitale umano e servizi pubblici digitali. Anche sulla connettività, le aree rurali garantiscono l’accesso a internet con smartphone solo al 74% della popolazione, contro l’81% delle grandi città. Per quanto concerne le infrastrutture di trasporto, ancora grande disomogeneità che rende alcune parti del Paese vicine agli standard Ue e altre profondamente penalizzate.
C’è, invece, un’Italia agricola che è leader in Europa per le attività connesse, come gli agriturismi, la prima trasformazione, le fattorie sociali e le agroenergie. Valgono 5,3 miliardi e incidono sulla produzione agricola per il 10% (in Ue solo il 4%) e si confermano elemento importante per preservare il capitale umano nelle aree rurali. Si registrano tuttavia due velocità, con il Centro-Nord del Paese che è molto più avanti in fase di integrazione della multifunzionalità (Nord-Ovest 12%, Nord-Est 10%, Centro 9%), rispetto al Sud (solo il 2%), che potrebbe potenziare specialmente gli agriturismi, nelle regioni a forte vocazione turistica.
L’Italia agricola è in corsa per il Green Deal con la riduzione del 55% delle emissioni di gas effetto serra entro il 2030 per arrestare il riscaldamento globale. A fronte di una crescita del 67% delle emissioni globali del pianeta nel 2021 in Europa, si è conseguita una riduzione del 27%. L’Italia è in linea, con una contrazione del 26%. Si ricorda, peraltro, che il 9% delle emissioni di gas serra arriva dall’agricoltura (il 6% dalla zootecnia) che però riassorbe il 10% di tali emissioni grazie a foreste, pascoli e colture permanenti. Gli obiettivi di minori emissioni sono funzionali a interrompere il riscaldamento globale, che sta portando a innalzamenti delle temperature generalizzati. In particolare l’area mediterranea, Italia compresa, rappresenta un “hot spot” per il cambiamento climatico. Gli ultimi anni sono stati, infatti, caratterizzati da numerosi eventi climatici avversi, in particolare la siccità, che ha investito il 10% delle aree agricole con colture erbacee e il 25% di quelle sommerse. Mais e riso hanno registrato un calo produttivo, rispettivamente pari al 23% e al 22%, il grano del 9% e la suinicoltura del 4,2%. La siccità si aggiunge al consumo di suolo, che nel biennio 2021-22 è tornato a crescere con una media di 19 ettari al giorno.
Il 2023 si è aperto con l’avvio della nuova Pac, che ha per obiettivo la redistribuzione a favore delle aziende medio-piccole (solo il 4,5% ha superficie maggiore di 50 ettari) e interventi a favore dei giovani agricoltori (il 9,3% degli agricoltori è under 40), mentre il 25% delle risorse complessive (875 milioni) è destinato a incentivare le pratiche sostenibili necessarie alla transizione ecologica. Parallelamente, prosegue l’attuazione del Pnrr che dedica 8,5 miliardi all’agroalimentare. Tutti questi fondi Ue sono orientati dalla strategia Farm to Fork; resta tuttavia l’interrogativo sugli effetti che potrebbe generare sulla produzione la proposta di nuovo regolamento sull’uso sostenibile (Sur) – decisione slittata di alcuni mesi – con cui l’Ue chiede all’Italia di ridurre del 62% l’uso dei fitosanitari e del 45% quelli più pericolosi. In assenza di difesa, però, si calcola un calo del 70% per le rese di grano duro, del 62% per l’olio e addirittura dell’81% per il pomodoro da salsa, dell’84% per il riso e dell’87% per il mais, indispensabile alla zootecnia da cui dipende il nostro Made in Italy. L’agricoltura tricolore, intanto, ha già avviato il percorso di riduzione dei fitofarmaci (-38%), impiega per il 45% prodotti ammessi nel bio e può centrare il target del 25% di superfici biologiche al 2030, con 2,2 milioni di ettari già convertiti e uno scarto di altri 900mila ettari per giungere all’obiettivo finale di 3,1 milioni di ettari.

L’ortofrutta italiana piace in Ue, leader nell’export conserve di pomodoro

L’ortofrutta italiana piace in Ue, leader nell’export conserve di pomodoroMilano, 8 feb. (askanews) – L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per volume di esportazioni di conserva di pomodoro, uva, kiwi e nocciole sgusciate. È quanto emerge dal report del Centro studi Divulga che ha analizzato i dati sui flussi commerciali del settore ortofrutticolo europeo.
Il nostro Paese è leader europeo nelle esportazioni di conserve di pomodoro, intese come concentrato, succo e pomodori pelati: ne finiscono all’estero 2,1 milioni di tonnellate di prodotto per un valore di 2,1 miliardi di euro. Segue l’uva con 463mila tonnellate di prodotto per 794 milioni di euro di valore, rincorsi da da Paesi Bassi (382mila ton) e Spagna. Nella classifica delle esportazioni di ortofrutta tricolore, poi, troviamo i kiwi (268mila tonnellate per 508 milioni di euro di valore) e nocciole sgusciate (38mila tonnellate per 318milioni di valore). L’Italia poi si piazza al secondo posto per l’export di mele con 920mila tonnellate e un valore complessivo di 954 milioni di euro, con uno scarto minimo dalla Polonia con le sue 922mila tonnellate.
Con 284mila tonnellate per 110 milioni di valore, siamo poi il secondo esportatore di cocomeri dell’Ue, preceduti solo dalla Spagna (904mila ton), mentre siamo al terzo posto dietro Spagna e Paesi Bassi per insalate (220 milioni di valore per 112mila tonnellate esportate) e al quinto posto per le arance (122 milioni di valore per circa 119mila tonnellate di prodotto). Per questo agrume ci precede di gran lunga la Spagna con 1,5 milioni di tonnellate prodotte, e ancora Paesi Bassi (369mila ton), Grecia (329mila ton) e Portogallo (122mila ton). Buoni i dati sull’export di pere per le quali siamo sesti in Ue (115 milioni in valore per 71mila tonnellate di prodotto), anche se in calo negli ultimi 5 anni, e quelli per cavolfiori e broccoli (114 milioni di valore) con l’Italia al terzo posto con 88mila tonnellate di prodotto esportato preceduta da Spagna (420mila ton) e Francia (100mila ton).

Memorandum of Understanding Italia-Gb su export e investimenti

Memorandum of Understanding Italia-Gb su export e investimentiRoma, 8 feb. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Segretario di Stato per le Imprese e il Commercio del Regno Unito, Kemi Badenoch.
Nell’occasione, i due Ministri hanno firmato un innovativo Memorandum of Understanding (Dichiarazione d’Intenti) sul Dialogo strategico per la promozione delle esportazioni e degli investimenti bilaterali, si legge nella nota della Farnesina.
Attraverso il Memorandum, l’Italia e il Regno Unito puntano ad approfondire il solido partenariato economico tra i due Paesi, adattandolo al contesto “post-Brexit”.
“Questo Memorandum rappresenta una piattaforma di enorme potenziale per la promozione del nostro export e delle nostre eccellenze imprenditoriali, in un’ottica di crescita e prosperità condivisa, nel pieno rispetto delle competenze e dei nostri impegni UE”, ha dichiarato il Vice Premier Tajani.
L’intesa si propone di istituire un meccanismo strutturato di concertazione e collaborazione tra imprese, Istituzioni ed Enti preposti all’internazionalizzazione, con un focus sui settori più innovativi e ad alto potenziale di sviluppo, tra cui economia “verde”, tecnologie avanzate, scienze della vita, ingegneria ed industrie creative, start-up e innovazione, temi peraltro che l’Italia ha posto al centro della candidatura di Roma Expo2030.
“Sono molto lieta di essere qui a Roma per rafforzare le relazioni commerciali Regno Unito-Italia il cui valore supera i 43 miliardi di sterline. I legami commerciali con i paesi europei sono per noi di fondamentale importanza e questa partnership porterà enormi opportunità di export e investimento nei settori high-tech del futuro con forti prospettive di crescita, contribuendo a dare impulso a entrambe le nostre economie” ha dichiarato il Segretario di Stato per le Imprese e il Commercio Kemi Badenoch.

Microsoft, anche l’Antitrust Uk si schiera contro takeover Activision

Microsoft, anche l’Antitrust Uk si schiera contro takeover ActivisionRoma, 8 feb. (askanews) – Anche dall’Antitrust della Gran Bretagna è arrivato un parere negativo sul piano di mega acquisizione di Microsoft del gruppo di videogiochi Activision Blizzard. Una operazione da 75 miliardi di dollari, che secondo la Competition and Markets Authority metterebbe a repentaglio la competizione in questo cruciale segmento dell’intrattenimento. Valutazioni analoghe erano state effettuate in precedenza dalla US Federal and Trade Commission.
Nel suo parere preliminare, l’autorità rileva che l’acquisizione “potrebbe alterare il futuro dei videogiochi, danneggiando potenzialmente i gamer Uk, in particolare quelli che non possono permettersi o non vogliono acquistare una consolle o un Pc da videogiochi costoso”.
Ne farebbe le spese soprattutto la cruciale concorrenza tra la Xbox di Microsoft e la PlayStation di Sony. Secondo l’Amc Microsoft avrebbe forti incentivi a rendere i titoli più popolari, come Call of Duty esclusivamente disponibili sulla Xbox, danneggiando i sistemi rivali.
Ora Microsoft avrà la possibilità di offrire dei provvedimenti per rimediare ai problemi messi in rilievo, prima che l’Amc giunga a un verdetto finale il prossimo aprile, ma dovrà presentarli per il vaglio entro il 22 febbraio.
Intanto, in una intervista pubblicata sul Financial Times poco prima che arrivasse il parere, l’amministratore delegato di Activision, Bobby Kotick, evidentemente fiutando il responso negativo, ha lanciato accuse a più parti contro il mancato via libera. Secondo il manager, Londra rischia di veder svanire un’opportunità di attrarre investimenti e migliaia di posti di lavoro.
Oltre a lanciare sospetti di “sabotaggio” su Sony, Kotick se la prende con gli quelli che definisce “ideologi”, che avrebbero preso il sopravvento nelle autorità di vigilanza sulla concorrenza delle maggiori economie avanzate. Secondo il numero di uno di Activision sarebbe l’Antitrust europeo, paradossalmente, quello che ha mostrato “una maggiore sensibilità su quali siano i rischi per l’economia da una prospettiva macro”.
Se Microsoft riuscisse a portare avanti l’operazione si tratterebbe della più grande acquisizione mai effettuata per il gruppo di software e creerebbe il terzo maggior player globale sui videogiochi, alle spalle della cinese Tencent e della giapponese Sony.
E poi il manager ha attaccato il governo. Il premier Rishi Sunak “è sveglio e capisce gli affari – ha detto – ma non sembra probabile che ci sia alcuna visione concreta nella leadership per perseguire questo tipo di opportunità. Sembra un po’ un governo fragile”.
Uno degli aspetti chiave della transazione è rappresentato dall’impegno di Microsoft a mantenere la disponibilità di titoli molto gettonati (come Call of Duty) anche su PlayStation e le consolle rivali. Ma su questo il gruppo giapponese ha accusato la rivale e di impegni “fuorvianti” con le autorità, affermando che Microsoft era pronta a vincolarsi solo su base temporanea.
Secondo il capo di Activision Sony avrebbe smesso di collaborare con Microsoft ed è su questa base che parla di “sabotaggi”. Interpellata sulla questione dal quotidiano, la società giapponese ha risposto di essere in contatto con Microsoft e di non avere altri commenti al riguardo. Negli scambi di iniziali sul Nasdaq il titolo Microsoft guadagna il 3,13% a 275,7 dollari. Sul Nyse Activision cade del 2,62% a 73,62 dollari.

Metro Italia consegna la prima stella Michelin ad Andrea Aprea

Metro Italia consegna la prima stella Michelin ad Andrea ApreaMilano, 8 feb. (askanews) – Metro Italia, azienda specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca, ha consegnato la prima stella Michelin al nuovo ristorante milanese dello chef Andrea Aprea, assegnata lo scorso novembre. Di origini campane, Andrea Aprea ha alle spalle due stelle Michelin ottenute durante il suo incarico come executive chef al Vun del Park Hyatt di Milano. Nel 2022, lo chef apre all’interno della Fondazione Luigi Rovati, nel cuore della città, il ristorante Aprea, premiato poco dopo l’apertura con la sua prima stella.
Quest’anno sono stati oltre 300 i ristoratori premiati in Italia dalla Guida rossa. Di questi, più di trenta hanno ottenuto il riconoscimento per la prima volta.
“Consegnare ai nostri clienti l’ambita targa ‘Guida Michelin’ esprime la vicinanza e il sostegno che ogni giorno Metro Italia dà ai professionisti della ristorazione nell’espressione del loro talento – ha commentato Giuseppe Farano, sales store manager Metro San Donato Milanese – Siamo felici di coronare il sogno di straordinari talenti come Andrea Aprea, convinti che questa stella rappresenti un trampolino di lancio per la sua attività e un ulteriore riconoscimento dell’eccellenza italiana”.
Metro conta circa 200.000 clienti con un focus specifico sulla ristorazione e l’ospitalità e ha chiuso l’anno fiscale 2021/2022 con vendite per 1,8 miliardi di euro.

Sanremo, oltre 9 milioni di visualizzazioni su maxi schermi Urban Vision

Sanremo, oltre 9 milioni di visualizzazioni su maxi schermi Urban Vision

Per la prima volta il racconto della kermesse canora con contenuti inediti e dedicati

Roma, 8 feb. (askanews) – Volano gli ascolti del Festival di Sanremo e anche le visualizzazioni degli schermi Maxi Digital Out of Home di Urban Vision che da Roma a Milano, da Genova a Napoli, sino a Catania stanno raccontando per la prima volta la kermesse canora con contenuti inediti e dedicati, puntando a raggiungere una audience stimata in oltre 36 milioni di contatti durante la settimana sanremese.
Infatti, nella sola prima giornata di Festival, ai dati di Auditel appena usciti vanno ad aggiungersi le audience prodotte dai circuiti digitali Urban Vision nelle varie città, e che hanno consentito di raggiungere 9.175.000 visualizzazioni; valori su cui hanno inciso positivamente la campagna dei teaser di Sanremo avviata nelle settimane precedenti, le location esclusive nei pieni centri urbani presso cui sono posizionati gli schermi e sicuramente la peculiarità dei contenuti inediti prodotti per la prima volta in maxi formato.
Inoltre, a partire dal 18 dicembre 2022, data che ha segnato l’inizio della corsa da Napoli a Sanremo con l’approdo dei primi teaser sui Maxi schermi Urban Vision e nelle più belle piazze d’Italia, sono stati raggiunti – in 50 giorni – oltre 3,8 milioni di contatti netti, per una audience di oltre 11 milioni di visualizzazioni.

Fincantieri, in costruzione Explora II, nave Msc da 500 mln

Fincantieri, in costruzione Explora II, nave Msc da 500 mlnRoma, 8 feb. (askanews) – Ha preso il via a Genova, nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, la costruzione di Explora II, la seconda di sei navi di Explora Journeys, il nuovo brand di lusso della Divisione Crociere del Gruppo MSC. Alla presenza del Presidente delle Regione Liguria Giovanni Toti e del Sindaco di Genova Marco Bucci. Intervenuti, per conto dell’armatore, l’Executive Chairman della Divisione Crociere del Gruppo MSC, Pierfrancesco Vago, e il Chief Executive Officer di Explora Jouneys, Michael Ungerer. A fare gli onori di casa sono stati l’Amministratore Delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, e il Direttore Generale della Divisione Navi Mercantili, Luigi Matarazzo. Un primo troncone, approntato nei mesi scorsi a Castellammare di Stabia, ha raggiunto via mare pochi giorni fa lo stabilimento genovese, dove la nave verrà realizzata nei prossimi 18 mesi e quindi consegnata ad agosto del 2024. A Sestri Ponente, nella giornata di oggi, si è svolta la Cerimonia della Moneta»: un importante rito di antica tradizione marinara durante il quale vengono poste nella chiglia dell’imbarcazione due monete, quale segno beneaugurante, da parte sia dell’armatore che del costruttore. “Sono particolarmente orgoglioso che anche le navi Explora Journeys vengano costruite in Italia”, ha dichiarato Pierfrancesco Vago. “Esse sono destinate a rappresentare infatti l’eccellenza italiana nel mondo, rendendo onore a una capacità ingegneristica, di innovazione e di design che non ha eguali a livello internazionale. Queste costruzioni testimoniano il nostro impegno concreto e tangibile in Italia e per l’Italia. Insieme alla nostra fiducia nelle prospettive di un Paese nel quale il Gruppo MSC opera ormai da mezzo secolo e impiega oltre 15.000 dipendenti diretti, generando un impatto occupazionale di ulteriori 40.000 persone”. Pierroberto Folgiero ha commentato: “È emozionante assistere all’avanzamento di questa costruzione. La classe Explora, infatti, è significativa della progressione del nostro percorso: un concentrato di alta tecnologia che, con le successive unità, toccherà livelli sempre più elevati, seguendo una precisa pianificazione verso la nave di domani”.