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Tag: Sanremo 2023

Olanda, 281 arresti durante una manifestazione propalestinese ad Amsterdam

Olanda, 281 arresti durante una manifestazione propalestinese ad AmsterdamRoma, 14 nov. (askanews) – La polizia olandese ha effettuato ieri 281 arresti nel corso di una manifestazione propalestinese non autorizzata a Amsterdam: lo hanno reso noto le stesse forze dell’ordine.Gli agenti avevano chiesto ai dimostranti di sgomberare la piazza Dam, dove si erano radunati malgrado le autorità avessero proibito di organizzare dimostrazioni nel centro della città; 265 persone sono state arrestate per aver violato le ordinanze, otto per possesso di oggetti potenzialmente lesivi e altri otto per vandalismo e resistenza a pubblico ufficiale.


Domenica scorsa la polizia aveva arrestato altre 50 persone che si erano radunate nella stessa piazza sfidando il divieto ufficiale, approvato dopo gli incidenti in cui l’8 novembre dieci tifosi del Maccabi Tel Aviv erano stati aggrediti dopo la partita di Champions League con l’Ajax.

Antitrust, Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check in

Antitrust, Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check inMilano, 14 nov. (askanews) – Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check in, grazie all’attività dell’Agcm. L’Autorità, riporta un comunicato, aveva contestato le informazioni fornite sulle condizioni applicabili al check-in online e sul possibile aggravio di costi in caso di mancato check-in online e Ryanair “si è impegnata a rimborsare oltre un milione e mezzo di euro ai consumatori che hanno sostenuto costi extra del check in”.


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti chiuso “con impegni” l’istruttoria avviata nei confronti della società Ryanair per possibile pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo. Secondo quanto contestato in sede di avvio, le indicazioni fornite dalla compagnia aerea sulle condizioni applicabili al check-in online potevano risultare ingannevoli, perché non informavano adeguatamente i consumatori sul periodo di disponibilità del servizio e sul possibile aggravio di costi in caso di mancato check-in online entro il termine di scadenza fissato da Ryanair. L’Autorità, inoltre, aveva rilevato che, in sede di prenotazione di un biglietto di andata e ritorno, se l’utente avesse selezionato l’opzione priorità e bagaglio a mano, questa veniva automaticamente estesa ad entrambe le tratte.


Grazie agli impegni accolti dall’Antitrust, Ryanair rimborserà integralmente – per un importo pari a 55 euro, ovvero l’intero costo del check in effettuato in aeroporto – tutti i consumatori che, tra il 2021 e il 2023, hanno inviato un reclamo alla società non conoscendo le condizioni applicabili al check-in online. Inoltre, tutti i consumatori che nello stesso periodo hanno effettuato prenotazioni di un volo (che sono state in totale oltre 100.000) e il check-in in aeroporto, pagando il relativo supplemento, riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher del valore di 20 euro utilizzabile per acquistare servizi di Ryanair. Dunque, considerando le oltre 100.000 prenotazioni – che corrispondono almeno a oltre 100.000 consumatori – la cifra che la società si è impegnata a rimborsare si aggira intorno al milione e mezzo di euro.


La società si è poi impegnata a modificare le modalità di selezione dell’opzione priorità e bagaglio a mano, così da consentire agli utenti la selezione disgiunta dello stesso servizio nei viaggi di andata e ritorno e la visualizzazione del relativo differente prezzo unitario, nonché a rimborsare i consumatori che avevano presentato un reclamo a riguardo. Infine, Ryanair si è impegnata a modificare il sito web, l’app e il testo della mail di conferma della prenotazione per integrare le informazioni sulla finestra temporale entro cui il passeggero può effettuare il check-in online gratuitamente e sugli eventuali costi relativi allo svolgimento del servizio di check-in in aeroporto.

Musk, Salvini: ascolto con attenzione Mattarella, ma la libertà di pensiero è sacra

Musk, Salvini: ascolto con attenzione Mattarella, ma la libertà di pensiero è sacraRoma, 14 nov. (askanews) – “Più sovranisti ci sono nel mondo e meglio è… ascolto sempre con attenzione le parole del presidente della Repubblica, la libertà di pensiero e di espressione è sacra e gli italiani non aspettano Musk per decidere come non aspettavano Soros o Macron che pontificavano come stare al mondo”. Lo ha detto il vice premier e leader della Lega Matteo Salvini intervistato a Radio24 a proposito dell’attacco di Elon Musk ai giudici sul caso migranti e delle affermazioni del Capo dello Stato.


“Ricordo un ministro francese che disse che ero vomitevole per la difesa dei confini italiani, non mi sono offeso allora e penso si possa andare oltre anche ora….” ha concluso Salvini.

Cinema, il 42TFF presenta la mostra immersiva “Brando’s touch”

Cinema, il 42TFF presenta la mostra immersiva “Brando’s touch”Roma, 14 nov. (askanews) – In occasione del centenario della nascita di Marlon Brando, il Torino Film Festival, organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, intende offrire, con la collaborazione di Gallerie d’Italia – Torino, museo di Intesa Sanpaolo, un’esperienza immersiva dedicata all’icona del cinema, già celebrata con la 42esima edizione del Torino Film Festival su iniziativa del direttore artistico Giulio Base.


La mostra “Brando’s touch”, in programma dal 22 al 30 novembre 2024 presso le Gallerie d’Italia – Torino, nasce da un’idea di Giulio Base ed è stata sviluppata da Valerio Filardo. Verrà inaugurata il 21 novembre alla presenza di Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema, Elisa Giordano, membro del comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema, Giulio Base, direttore artistico del 42esimo Torino Film Festival e Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia. Attraverso un suggestivo percorso fatto di suoni e immagini, i visitatori saranno trasportati nella vita e nella carriera di Brando, grazie a un sapiente lavoro di regia che valorizza materiale d’archivio di grande valore storico. I video, realizzati con fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, costituito da più di sette milioni di scatti dagli anni ’30 ai ’90 del Novecento, affiancati da riviste d’epoca, offrono uno sguardo intimo sui momenti più iconici della vita dell’attore, soffermandosi sui dettagli del volto e sulla sua evoluzione nel tempo. Completano l’esperienza estratti vocali di Brando, che permetteranno ai visitatori di immergersi nella potenza espressiva della sua voce e di riscoprire il carisma di una delle figure più influenti e rivoluzionarie nella storia del cinema.


“Sono sempre stato più che affascinato, proprio ossessionato da Marlon Brando e per me, quindi, dedicare il mio primo Torino Film Festival a lui, nell’anno del suo centenario, è stata una scelta naturale. Quasi un obbligo morale mio nei suoi confronti – ha commentato Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival. Un 42esimo TFF che non solo propone una retrospettiva a lui dedicata di 24 film e che lo ha come protagonista dell’immagine guida, ma che lo omaggia anche con una mostra immersiva – quindi in grado di restituire la dinamicità del cinema – negli splendidi spazi di Gallerie d’Italia a Torino in piazza San Carlo, una delle più belle di Italia. Un’esposizione che vuole restituire al pubblico, in un abbraccio visivo, un mito trasversale fra le generazioni, un esempio di ribellione, un uomo che non si è mai arreso allo stato delle cose nel mondo. Un artista universale che, nonostante il suo successo, si è dedicato a molteplici cause sociali, dalla condizione degli afroamericani e dei nativi americani all’ecosostenibilità”.

Al Teatro Limina “Incontro con Ares Tavolazzi”

Al Teatro Limina “Incontro con Ares Tavolazzi”Roma, 14 nov. (askanews) – Il 17 novembre, alle 18,30, teatro Limina di Roma, va in scena il concerto: INCONTRO CON ARES TAVOLAZZI


Le “voci” uniche degli strumenti musicali di Ares Tavolazzi, basso e contrabasso, hanno attraversato le più preziose avventure musicali degli ultimi decenni. Presenti nelle canzoni dei più famosi cantautori, da Francesco Guccini a Paolo Conte, compagne di viaggio di grandi musicisti, da Gil Evans a Steve Lacy e Max Roach, hanno abitato per quasi un decennio nel mitico ensemble degli Area. Se la sua casa è diventata il Jazz, dove è protagonista delle più importanti jam session, la pacata tenacia e la curiosità dell’esploratore mai appagato, fanno di Ares Tavolazzi il maestro che si vorrebbe incontrare per imparare a navigare controcorrente tra le onde dei suoni. 0re 18.30 Esercizi di memoria Esercizi di memoria è un’offerta di racconti, dialoghi, musiche, voci e immagini costruita insieme a uomini e donne del teatro, della danza, della musica.


Ore 20.30 Democrazia in musica “La consapevolezza di potere spaziare, di uscire ed entrare dall’improvvisazione è la cosa più bella, è vera libertà. Non c’è lavoro più bello di questo” (Ares Tavolazzi). Temi, melodie, idee, scambi…e chissà quanto altro…con la partecipazione di Enrico Valanzuolo, Gennaro Davide, Dario Salvatore, Roberto Ormanni … e chissà chi altri…


a cura di Stefano Geraci con Anna Antonelli, Emanuela Bauco, Tiziano Di Muzio, Luca Guido, Marta Marinelli, Mariavittoria Rumolo Iunco, Andrea Scappa in collaborazione con Associazione Crocevia, Limina Teatri e il Gruppo della Creta. Ingresso: 8 euro

Scoperti resti di bue domestico in Mesopotamia 10mila anni fa

Scoperti resti di bue domestico in Mesopotamia 10mila anni faRoma, 14 nov. (askanews) – I più antichi antenati del bue domestico sono stati scoperti nella valle dell’Indo e nella mezzaluna fertile in Mesopotamia: si tratta di resti di uro (Bos primigenius) risalenti a circa 10mila anni fa. La ricerca pubblicata sulla rivista Nature e condotta dal Trinity College di Dublino e dall’Università di Copenaghen, ha coinvolto Luca Pandolfi, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, che da tempo si occupa dell’evoluzione e dell’estinzione dei grandi mammiferi continentali anche in relazione ai cambiamenti climatici.


Gli uri addomesticati erano animali abbastanza simili a quelli selvatici, ma un po’ più piccoli, soprattutto con corna meno sviluppate ad indicare una maggiore mansuetudine. Giulio Cesare nel De Bello Gallico (De Bello Gallico, 6-28) descrive infatti l’uro selvatico come un animale di dimensioni di poco inferiori all’elefante, veloce e di natura particolarmente aggressiva. Dai resti fossili emerge che gli uri selvatici potevano raggiungere un’altezza di poco meno di due metri, i 1000 kg di peso ed avere corna lunghe più di un metro. La loro presenza ha dominato le faune dell’Eurasia e del Nord Africa a partire da circa 650 mila anni fa, per poi subire un forte declino dalla fine del Pleistocene, circa 11mila anni fa, fino alla sua estinzione in età moderna. L’ultimo esemplare di cui si ha notizia fu abbattuto il Polonia nel 1627. “Lo studio su Nature ha analizzato per la prima volta questa specie per comprenderne la storia evolutiva e genetica attraverso resti fossili rinvenuti in diversi di siti in Eurasia, Italia inclusa, e Nord Africa”, dice Luca Pandolfi.


Dai reperti, che includono scheletri completi e crani ben conservati, sono stati estratti campioni di DNA antico. La loro analisi ha quindi permesso di individuare quattro popolazioni ancestrali distinte che hanno risposto in modo diverso ai cambiamenti climatici e all’interazione con l’uomo. Gli uri europei, in particolare, subirono una diminuzione drastica sia in termini di popolazione che di diversità genetica durante l’ultima era glaciale, circa 20 mila anni fa. La diminuzione delle temperature ridusse infatti il loro habitat spingendoli verso la Penisola Italiana e quella Iberica da cui successivamente ricolonizzarono l’intera Europa. “Nel corso del Quaternario, epoca che va da 2 milioni e mezzo di anni fa sino ad oggi, l’uro è stato protagonista degli ecosistemi del passato, contraendo ed espandendo il proprio habitat in relazione alle vicissitudine climatiche che hanno caratterizzato questo periodo di tempo – conclude Pandolfi – le ossa di questi maestosi animali raccontano ai paleontologi la storia del successo, adattamento e declino, di una specie di cui noi stessi abbiamo concorso all’estinzione e rivelano la complessità e fragilità delle relazioni che legano gli organismi viventi al clima del nostro Pianeta”.

Confagri Cuneo: servono iniziative urgenti per ortofrutta

Confagri Cuneo: servono iniziative urgenti per ortofruttaRoma, 14 nov. (askanews) – Servono iniziative urgenti per risollevare il settore ortofrutticolo locale e nazionale. “È necessario mettere in campo strumenti, finanziari e non, flessibili e tempestivi in grado di fornire un supporto efficace alle imprese agricole oggi in seria difficoltà a causa della continua riduzione della marginalità. La redditività sempre più esigua e la burocrazia sempre più complessa sono alcuni degli elementi che stanno allontanando i giovani dall’attività agricola ed il rischio che si sta correndo è la chiusura di molte imprese ortofrutticole”, a dirlo è Michele Ponso, presidente della FNP Ortofrutticola di Confagricoltura e della sezione Frutticoltura di Confagricoltura Cuneo interviene a margine dell’incontro annuale del Comitato misto ortofrutta di Italia, Francia, Spagna e Portogallo a cui ha partecipato nei giorni scorsi a Parigi.


Durante la riunione è stata analizzata la situazione di mercato dei principali prodotti ortofrutticoli, per evidenziare le sempre maggiori difficoltà con cui le imprese agricole si scontrano quotidianamente e per indicare le priorità di intervento necessarie alla ripresa del comparto. Dall’analisi è emerso che per tutte le produzioni dei Paesi partecipanti al Comitato si riscontra una riduzione della produzione, principalmente a causa delle avversità climatiche (minore resa, maggiore scarto) e della proliferazione dei patogeni, unita alla riduzione di molecole con cui risulta sempre più complesso impostare una adeguata difesa fitosanitaria. Da sottolineare, parallelamente, l’aumento dei costi di produzione, il calo dei consumi e la difficoltà a reperire manodopera. Confagricoltura ha anche evidenziato la necessità di arrivare ad una razionalizzazione dei diversi sistemi di certificazione che sono estremamente costosi e complessi da gestire da parte delle imprese agricole. Tra gli altri argomenti affrontati, molta attenzione è stata posta sul tema fitosanitario, con la richiesta di maggiore disponibilità di principi attivi per il settore e di armonizzazione degli utilizzi in Europa, mentre c’è forte preoccupazione nel mondo della produzione riguardo i risvolti dell’applicazione del Regolamento Imballaggi.


“Sarebbe importate, inoltre, riuscire ad avere, per il futuro, maggiori risorse per la gestione del rischio, anche in considerazione della sempre più complessa possibilità di accesso alla copertura assicurativa da parte delle aziende”, ha concluso Michele Ponso. L’accento su queste difficoltà del comparto frutticolo è stato posto anche nel corso della presentazione dei dati dell’annata agraria da parte di Confagricoltura Piemonte a Torino. Nonostante, in generale, la campagna frutticola abbia fatto registrare buoni risultati sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, il 2024 è stato un anno complicato dal punto di vista della gestione agronomica, a causa dell’andamento climatico, con costi in deciso in rialzo.

Confindustria e Federmanager firmano rinnovo contratto dirigenti azienda

Confindustria e Federmanager firmano rinnovo contratto dirigenti aziendaRoma, 14 nov. (askanews) – È stato rinnovato da Confindustria e Federmanager il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi con decorrenza primo gennaio 2025-31 dicembre 2027. Il rinnovo del contratto prevede interventi su molte tematiche, tra cui l’ampliamento della definizione di dirigente, il miglioramento degli aspetti retributivi, il rafforzamento del sistema di welfare bilaterale con particolare attenzione alla parità di genere.


“Firmiamo oggi il contratto dei dirigenti nella convinzione che le imprese debbano crescere dimensionalmente e culturalmente avvalendosi dell’apporto fondamentale del management”, ha spiegato il vicepresidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, Maurizio Marchesini. “Questo contratto compie un deciso passo avanti per accompagnare le imprese verso le transizioni: abbiamo aggiornato la figura del dirigente e consolidato il sistema di welfare. Il contratto rafforza la competitività dell’impresa attraverso temi importanti come la parità di genere e normalizzando l’idea che la retribuzione del dirigente debba essere commisurata ai risultati”, ha aggiunto. “Da oggi la categoria manageriale può fare affidamento su un contratto nuovo, moderno, adeguato all’evoluzione della figura manageriale, in modo da ricomprendervi le professionalità di più alta qualificazione. Un contratto più forte, con maggiori tutele, con un crescente riconoscimento economico che, in definitiva, stringe il patto tra manager e imprese come elemento essenziale per la crescita del Paese”, ha osservato il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla.


La definizione di dirigente è stata ampliata al fine di recepire quanto già accade nelle imprese e comprendere anche le figure professionali di più elevata qualificazione e di esperienza tecnico professionale che realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa. Per gli aspetti retributivi, sono stati elevati i valori del trattamento minimo complessivo di garanzia a 80 mila euro per l’anno 2025 e a 85 mila euro dal 2026. A copertura dell’anno 2024 è stato previsto un importo “una tantum” pari al 6% del trattamento economico annuo lordo per i dirigenti che non abbiano percepito aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019 (entro il limite di reddito di 100 mila euro).


Inoltre, è stata resa obbligatoria per tutti l’adozione di sistemi di retribuzione variabile collegati ad indici o risultati, il cosiddetto Mbo, nell’ottica di orientare sempre più la prestazione dei dirigenti verso il raggiungimento di specifici obiettivi dell’impresa. Il sistema di welfare bilaterale è stato valorizzato: in materia di previdenza complementare, il contratto è intervenuto sulla distribuzione delle quote di contribuzione al fondo Previndai con un aumento della quota minima a carico dell’impresa e un conseguente alleggerimento di quella a carico del dirigente. È stato riconfermato il ruolo determinante del Fasi e della sanità integrativa.


Infine, sono state definite le funzioni di Fondirigenti a cui vengono attribuite anche le politiche attive del lavoro, mentre a 4.Manager viene affidata la promozione della cultura di impresa. In materia di parità di genere, il contratto ha riservato una particolare attenzione al tema delle pari opportunità e dell’equità retributiva; un apposito articolo è dedicato alla tutela e al sostegno della maternità, della paternità e della genitorialità condivisa, consapevoli della valenza strategica per le imprese di operare secondo modelli organizzativi inclusivi.

Grassini: in vendemmia ’24 maturazione fenolica prima della tecnologica

Grassini: in vendemmia ’24 maturazione fenolica prima della tecnologicaMilano, 14 nov. (askanews) – “In tutta la mia esperienza, è il primo anno che si verifica una situazione perfetta, ovvero la maturazione fenolica (il picco di concentrazione di polifenoli e antociani, ndr), è arrivata prima di quella tecnologica (il rapporto tra il grado di zuccheri nell’acino e quello dell’acidità fissa totale, ndr) e questo si è tradotto in uve equilibrate, con profumi intensi, tannini dolci e gradazioni di zuccheri non troppo elevate”. E’ il bilancio della difficile vendemmia 2024 tracciato dall’enologa Graziana Grassini, che parla di “un andamento che contrasta con quanto riscontrato negli ultimi anni, quando la sfida maggiore per i viticoltori è stata vendemmiare prima della riduzione repentina dell’acidità, a causa di una maturazione tecnologica spesso accelerata dalle alte temperature”.


Secondo Grassini le caratteristiche del 2024 presentano così “un ottimo presupposto per ottenere vini freschi ed eleganti, con una buona complessità olfattiva. Dopo i picchi di caldo a luglio, che avevano destato qualche preoccupazione, le temperature si sono abbassate – continua – e la maturazione è avvenuta in modo lento e graduale”. Per l’enologa, in generale, questa annata si prospetta particolarmente interessante per i rossi, che, avranno più eleganza che opulenza, in linea con le richieste del mercato moderno. L’andamento così diverso a seconda delle regioni, secondo Grassini, conferma “ancora una volta come a fare la differenza sia la capacità dell’uomo di interpretare la situazione, avvalendosi anche della tecnologica: è l’era dell”Umanesimo Digitale’”.

Santanchè: il turismo è chiamato a un profondo rinnovamento

Santanchè: il turismo è chiamato a un profondo rinnovamentoFirenze, 14 nov. (askanews) – “Così come il Rinascimento fu un momento di rinascita e innovazione, oggi anche il turismo è chiamato a un profondo rinnovamento, che guardi al futuro senza dimenticare le radici storiche e culturali che ci uniscono”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, aprendo i lavori del G7 del Turismo in Palazzo Vecchio a Firenze.


“Vogliamo concentrarci oggi sulla promozione della crescita e della prosperità attraverso un turismo che sia sempre più inclusivo e sostenibile, con politiche attente a portare sviluppo anche in luoghi che non hanno sinora beneficiato delle opportunità create dal turismo, a sviluppare offerte turistiche sempre più ampie e differenziate, che permettano una distribuzione ordinata dei flussi turistici nello spazio e nel corso dell’anno, per assicurare una crescita e uno sviluppo equilibrato che rispetti le comunità locali e l’ambiente”, ha aggiunto Santanchè.