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Tag: Sanremo 2023

Terremoti, esperti: “Prevenzione, manutenzione e monitoraggio”

Terremoti, esperti: “Prevenzione, manutenzione e monitoraggio”Milano, 21 gen. (askanews) – Il nuovo quadro normativo, i casi applicativi, gli scenari di rischio, le politiche, le strategie e gli incentivi di riduzione del rischio catastrofale con particolare attenzione al rischio sisma e alluvione sono stati i temi affrontati durante l’incontro, svoltosi oggi al Senato (sala Isma – piazza Capranica, 72), su iniziativa del senatore Guido Quintino Liris dal titolo “Imprese, attività produttive e luoghi di lavoro alla prova dei rischi ambientali”. In apertura dei lavori è stato diffuso un videomessaggio di Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione sisma Centro Italia 2016-2017: “Una riflessione utile e necessaria in un Paese in cui si contano i due terzi delle frane attive in tutta Europa e dove il rischio sismico interessa tre quinti del territorio nazionale. Proprio questa condizione di partenza impone di integrare gli interventi post evento di competenza pubblica, con una serie di strumenti di rango assicurativo che possano garantire ulteriormente le imprese e le famiglie nel tempo dei cambiamenti climatici. C’è molto da lavorare: nel 2023 appena il 25% del patrimonio danneggiato da eventi estremi era coperto da assicurazione . Ora il governo sta finalmente procedendo ad allestire un ecosistema all’interno del quale il mondo assicurativo possa rispondere a questa esigenza offrendo prodotti adeguati e a costi sostenibili. Ovviamente ciò non ci esime dall’obbligo di implementare sistemi di prevenzione che sono la precondizione per poter costruire un paese sicuro e meno vulnerabile”.


“Il territorio italiano è, per legge, interamente classificato come soggetto a rischio sismico più o meno elevato dal 23 ottobre 2005. Le azioni sismiche di progetto attualmente utilizzate per le analisi delle strutture, sia nuove che esistenti, sono entrate in vigore congiuntamente alle norme tecniche sulle costruzioni nel luglio 2009 – ha detto Stefano Curli, esperto di ingegneria e progettazione – Tutti gli edifici costruiti antecedentemente possono essere, in caso di sisma, esposti a rischio di danno più o meno grave. Tale rischio affligge in particolare gli edifici produttivi realizzati senza criteri sismici, come evidenziato gravemente dal sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012. L’individuazione del titolare dell’attività produttiva in qualità di responsabile della sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro (ex D. Lgs 81/2008), circa le azioni di prevenzione volte alla riduzione del rischio sismico, configura responsabilità complesse non sempre sostenibili. Un piano di investimenti di medio periodo che programmi un abbattimento dei vari fattori di rischio che il nostro territorio patisce, pensato ad esempio con la metodologia dell’iperammortamento e/o delle detrazioni fiscali, sarebbe sicuramente un importante traino per la crescita economica e ridurrebbe sensibilmente l’esposizione ai rischi presenti. È fondamentale accompagnare l’obbligo assicurativo con un piano strutturale di mitigazione del rischio”. “Le tragedie non devono essere solo morte e distruzione, ma devono essere decisive per la costruzione di una letteratura di riferimento che affianchi la prevenzione alla ricostruzione. Un sistema preventivo su cui investire che sostituisca sempre più l’eccellenza raggiunta nella macchina reattiva, emergenziale, legata alle tecniche e alle normative conseguenti alla tragedia. Abbiamo ancora davanti agli occhi le drammatiche conseguenze dei sismi del 2009 e del 2016, che hanno duramente colpito le nostre comunità, mettendo in luce quanto i nostri territori e le nostre infrastrutture siano esposti ai rischi naturali. Quegli eventi hanno rafforzato la consapevolezza della necessità di un approccio strutturato e preventivo nella gestione del rischio catastrofale, non solo per proteggere le vite umane, ma anche per preservare il tessuto produttivo delle nostre imprese. Il Governo Meloni è impegnato proprio su questa nuova sfida: investimenti su norme, strumenti, tecniche e tecnologie decisive in ambito preventivo che conservino il magnifico patrimonio sociale ed economico di una terra tanto bella quanto fragile”, ha detto il senatore Liris.

Zelensky: l’Europa deve imporsi come un forte attore mondiale

Zelensky: l’Europa deve imporsi come un forte attore mondialeRoma, 21 gen. (askanews) – L’Europa “deve affermarsi come un forte attore mondiale” e “deve imparare a prendersi cura di se stessa in modo che il mondo non possa permettersi di ignorarla”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nell’intervento oggi tenuto al World Economic Forum di Davos.


All’indomani dell’insediamento del presidente americano Donald Trump, “tutti aspettano di vedere cosa farà” e “i suoi primi ordini esecutivi hanno già indicato chiare priorità”. “Noi in Europa guardiamo agli Stati Uniti come a un alleato. E’ chiaro che sono un alleato indispensabile – ha rimarcato – in tempo di guerra tutti sono preoccupati: gli Stati Uniti resteranno al loro fianco? Ogni alleato è preoccupato per questo. Ma c’è qualcuno negli Stati Uniti preoccupato che l’Europa possa un giorno abbandonarli, cessare di essere loro alleata? La risposta è no. Washington non crede che l’Europa possa portare loro qualcosa di veramente importante”. “Il presidente Trump noterà l’Europa? – ha chiesto Zelensky – considera la Nato necessaria e rispetterà le istituzioni dell’Ue?”.


“L’Europa non può permettersi di essere seconda o terza dietro i suoi alleati – ha aggiunto Zelensky – se accadesse, il mondo inizierebbe ad andare avanti senza l’Europa e un mondo del genere non sarebbe rassicurante o vantaggioso per gli europei. L’Europa deve lottare per il primo posto in termini di priorità, alleanze e sviluppo tecnologico – ha detto Zelensky – siamo a un altro punto di svolta, che alcuni considerano un problema per l’Europa, mentre altri considerano un’opportunità. L’Europa deve affermarsi come un forte attore globale, come un attore indispensabile”.

Melbourne, sindaco L’Aquila al Co.as.it ringrazia italiani d’Australia

Melbourne, sindaco L’Aquila al Co.as.it ringrazia italiani d’AustraliaMilano, 21 gen. (askanews) – Il Co.as.it, Comitato di assistenza italiani, un’associazione no profit che opera dagli anni Sessanta a Melbourne, ha accolto ieri il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, giunto con una delegazione per esprimere di persona la riconoscenza della città dell’Aquila nei confronti della solidarietà dimostrata dalla comunità italiana d’Australia, dopo il devastante terremoto del 2009.


Proprio un anno fa il comitato del Trustee for Australian Abruzzo Earthquake Appeal Fund, presieduto dall’ex direttore generale del CO.AS.IT., Giancarlo Martini Piovano e promosso dall’editore e fondatore del IL GLOBO, Ubaldo Larobina, ha potuto firmare la convenzione con il Comune dell’Aquila e la Fondazione Carispaq e mettere a disposizione la somma raccolta dalla comunità italiana d’Australia – circa quattro milioni di dollari australiani, quasi 2,4 mln di euro) per i lavori di ristrutturazione e consolidamento della Torre Civica del Palazzo Margherita, gravemente danneggiata dal sisma. L’incontro di ieri, organizzato in collaborazione con il COMITES di Victoria e Tasmania e per iniziativa del presidente Ubaldo Aglianò, ha offerto al segretario generale della Fondazione Carispaq David Iagnemma l’opportunità di presentare nel dettaglio il progetto e la complessità dell’opera di ristrutturazione e di rimarcare la grande importanza della torre dal punto di vista identitario per l’intera popolazione dell’Aquila.


Un altro fondamentale tassello, dunque, nella ricostruzione di una città “simbolo di resilienza e rinascita per tutta l’Italia”, come l’ha definita il direttore del CO.AS.IT. Marco Fedi, che aprendo l’incontro ha ribadito l’impegno del Comitato a “supporto di iniziative che valorizzino il patrimonio culturale e storico italiano” e “rafforzino le radici e il legame” tra la comunità italiana d’Australia e il popolo abruzzese. E’ in questa chiave che si deve leggere la scelta di ristrutturare la Torre Civica, alla quale si è arrivati dopo una lunga interlocuzione e un articolato lavoro preparatorio che, con orgoglio, il presidente del CO.AS.IT., Vincent Volpe, ha definito un “risultato” eccezionale e “mai raggiunto prima”.


Al termine dell’incontro, il presidente Volpe ha donato al sindaco Biondi il libro “Per l’Australia: the Story of Italian migration”, pubblicato dall’Italian Historical Society, e ha accompagnato la delegazione in un percorso di visita del Museo Italiano assieme alla direttrice Elizabeth Triarico.

Mantova, dalla collezione Sonnabend un nuovo museo contemporaneo

Mantova, dalla collezione Sonnabend un nuovo museo contemporaneoMilano, 21 gen. (askanews) – A Mantova nasce un nuovo museo d’arte contemporanea attorno ad una delle collezioni private più rilevanti del secolo scorso, la Sonnabend Collection che verrà esposta permanentemente nel centro della città all’interno del rinnovato Palazzo della Ragione, con un progetto allestitivo di Federico Fedel. La Sonnabend Collection, sviluppata grazie alla visione dell’influente mercante d’arte Ileana Sonnabend (1914-2007), di suo marito Michael Sonnabend (1900-2001) e del loro figlio adottivo Antonio Homen, rappresenta una delle più significative testimonianze di movimenti artistici fondamentali della seconda metà del Novecento. Attraverso le loro gallerie di Parigi e New York, i Sonnabend sono stati protagonisti nel presentare e diffondere l’arte americana in Europa e gli artisti europei in America.


Il progetto nasce dal Comune di Mantova in partnership con la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, che si occuperà, al fianco del Comune di Mantova, della gestione complessiva dello spazio con una proposta articolata, che va dall’organizzazione alla comunicazione, dal progetto editoriale al coordinamento del bookshop. Il percorso espositivo, sviluppato in undici ambienti, ricostruisce il tragitto visionario e gli interessi della Sonnabend coltivati col suo impegno e sostegno nei confronti dell’attività degli artisti e dei movimenti che hanno caratterizzato la cultura visiva attraverso i grandi cambiamenti storici e geopolitici del nostro tempo. Iconici capolavori dell’arte americana, come Figure 8 di Jasper Johns (1958), Little Aloha di Roy Lichtenstein (1962), Campbell’s Soup di Andy Warhol (1962), Kite di Robert Rauschenberg che vinse il Leone d’Oro alla Biennale del 1964, vengono esposti accanto ad opere seminali della Pop Art con artisti come Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann e la ricerca coeva in Italia di artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano. Questo straordinario percorso continua con opere cardinali dei movimenti fondamentali dell’arte degli anni Sessanta e Settanta come il Minimalismo con Donald Judd e Robert Morris ed i loro rivoluzionari sviluppi nel campo della scultura con Bruce Nauman e Richard Serra, nonché con l’Arte Povera, che Sonnabend ha esposto per prima a New York, con artisti di assoluto spessore come Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio. Il grande interesse da parte di Sonnabend per gli sviluppi della fotografia e della performance sono testimoniati dalla collaborazione con artisti di generazioni diverse, da Bernd & Hilla Becher a Luigi Ontani, da Vito Acconci a Gilbert & George, da Candida Hoefer a Matthias Schaller. La pittura tedesca degli anni Ottanta con Jorg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, nonché la coeva ricerca americana con Jeff Koons e Haim Steinbach suggellano questo eccezionale itinerario.


“Mantova, la città del Rinascimento, entrerà nella mappa internazionale dell’arte contemporanea – ha detto il sindaco Mattia Palazzi -. Per Mantova è un investimento strategico, ma è un successo per l’Italia, che avrà nella sua prima capitale italiana della cultura (2016) una delle principali collezioni al mondo. Sono grato alla Sonnabend Collection Foundation e ad Antonio Homem per aver condiviso un progetto così ambizioso, nato dal nostro dialogo a NY nella primavera del 2022. Era un sogno, poi divenuto progetto e a breve sarà realtà. Apriremo il nuovo Museo Sonnabend Collection, nel cuore della città, entro un anno”. “Durante tutta la mia vita e durante tutto il mio lungo ed eccezionale tragitto con Ileana e Michael – ha aggiunto il presidente e cofondatore della Sonnabend Collection Foundation Antonio Homem – abbiamo sempre condiviso con gli altri la nostra passione, il nostro entusiasmo e la nostra fiducia nell’arte e nell’impegno e nella lungimiranza degli artisti. Per questa ragione sono felice di poter condividere tutto ciò, come una grande biografia visiva, in questa magnifica città, che è essa stessa una meravigliosa opera d’arte”.


“Siamo entusiasti di questo nuovo e ambizioso progetto, portato avanti con lungimiranza dal Comune di Mantova, che consentirà per la prima volta in assoluto di esporre la straordinaria collezione Sonnabend nella sua interezza, all’interno di un luogo storico e prestigioso per la città. Mantova diventerà, in questa prospettiva, una tappa imprescindibile per chiunque voglia scoprire e ammirare le opere della Pop Art e dei più influenti artisti internazionali del XX secolo”, ha concluso Luca De Michelis, CEO di Marsilio Arte e Marsilio Editori.

La Spagna presenta la sua Strategia alimentare nazionale (Ena)

La Spagna presenta la sua Strategia alimentare nazionale (Ena)Roma, 21 gen. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione spagnolo, Luis Planas, ha presentato oggi al Consiglio dei ministri la Strategia alimentare nazionale (ENA), ovvero un quadro generale delle politiche pubbliche volte a realizzare un sistema agroalimentare e della pesca più sostenibile e competitivo, destinata a definire la posizione della Spagna sulle prossime sfide del settore agroalimentare, che sarà uno degli assi principali della nuova legislatura europea.


L’obiettivo della Strategia Alimentare Nazionale è quello di far sì che la Spagna diventi “una potenza alimentare mondiale”. La Spagna è attualmente il quarto esportatore alimentare dell’Unione Europea (UE) e il settimo al mondo, con un valore commerciale tra novembre 2023 e ottobre 2024 di 74.662 milioni di euro e un saldo commerciale positivo di quasi 19,5 miliardi. euro. Attualmente, il principale produttore mondiale di olio d’oliva, il secondo di vino e il terzo di carne di maiale, ed è leader nella produzione di acquacoltura in Europa.


Inoltre, la Spagna è il Paese europeo con il reddito agricolo più alto, con 37.759 milioni di euro nel 2024, il 14,2% in più rispetto all’anno precedente. Una performance positiva dovuta all’aumento del valore della produzione, che ha raggiunto la cifra storica di 68,43 miliardi di euro nel 2024, e all’aumento del volume di produzione, dopo due campagne negative dovute alla siccità. Visto che garantire la sicurezza alimentare è un obiettivo strategico che rientra tra le priorità della nuova Commissione Europea, con la preparazione dell’ENA, la Spagna intende “anticipare e prendere posizione e influenzare questo dibattito” puntando sulla necessità di sviluppare una pianificazione strategica che garantisca l’autonomia alimentare a livello nazionale ed europeo, che assicuri l’approvvigionamento a prezzi accessibili, secondo un modello di produzione e commercializzazione sostenibile e che promuova le relazioni commerciali internazionali”.

Ass. contro la caccia: Tar Umbria respinge ricorso dei cacciatori

Ass. contro la caccia: Tar Umbria respinge ricorso dei cacciatoriMilano, 21 gen. (askanews) – Il presidente del Tar Umbria, con due distinti decreti ha rigettato il ricorso cautelare delle principali associazioni venatorie italiane che avevano impugnato la delibera regionale con la quale, in accoglimento della Ordinanza del Consiglio di Stato, è stata disposta la chiusura anticipata della caccia a beccaccia e tordi.


“Il ricorso delle associazioni venatorie è sgangherato e ideologico. Ancora una volta esse si dimostrano capaci solo di tentare di fare ‘inciuci’ con la politica e a gettare fumo negli occhi dei loro associati, per poi inanellare sconfitte di fronte ai giudici. La governance del mondo venatorio è così fuori dalla realtà da credere che tutto debba piegarsi di fronte alla caccia. Il Tar ha invece ricordato che l’interesse di pochi a praticare una mera attività ricreativa non può soccombere di fronte alla priorità e necessità di proteggere la biodiversità, un bene tutelato dalla Costituzione e dalle norme europee, perché di tutti e delle future generazioni” si legge in una nota diffusa da ENPA, LAV, LIPU, LNDC e WWF Italia, in cui si sottlinea che “tra le tante assurdità, i cacciatori hanno chiesto ai giudici di estendere la caccia perché altrimenti i loro cani rischierebbero di subire ‘conseguenze psicofisiche irreparabili’, una sorta di autodenuncia che ci fa preoccupare sulle condizioni di detenzione di questi animali durante il periodo di caccia chiusa”. Questo provvedimento mette un punto alla querelle che ha seguito la modifica della legge sulla tutela della fauna e regolamentazione della caccia introdotta da Fratelli d’Italia, “con palesi forzature dei regolamenti parlamentari, nella legge di bilancio con l’obiettivo di ostacolare le azioni giudiziarie promosse dalle associazioni ambientaliste a tutela degli animali selvatici”. La nuova norma, proseguono le associazioni, “violando chiaramente la Costituzione, toglie ai giudici il potere di sospendere la caccia, anche in caso di rischi che questa possa provocare danni irreparabili”


All’indomani dall’approvazione della modifica normativa, alcune associazioni venatorie hanno esercitato fortissime pressioni su alcune regioni, in particolare Marche, Umbria e Calabria, pretendendo l’estensione della caccia in violazione di quanto avevano stabilito i tribunali amministrativi. La Calabria “ha ceduto a queste ingiustificabili pretese, pubblicando una delibera prontamente impugnata al TAR dalle associazioni di protezione ambientale, mentre le Marche e l’Umbria, dopo i necessari approfondimenti giuridici, hanno riconosciuto l’inapplicabilità della modifica alla stagione venatoria in corso”. “La cosa più grave è che prima della pubblicazione della delibera umbra, per oltre due settimane, le associazioni venatorie hanno diffuso tra i cacciatori la falsa notizia della possibilità di continuare ad andare a caccia, nonostante il Consiglio di Stato ne avesse disposto la chiusura a dicembre” proseguono le associazioni contro la caccia, evidenziando che “questo ha contribuito a provocare una enorme confusione, pagata con la morte da centinaia di animali illegittimamente uccisi dalle doppiette di cacciatori che, facendo affidamento su associazioni venatorie evidentemente inaffidabili, si sono resi autori di gravi violazioni, rischiando personalmente di pagarne le conseguenze”. “Una nota di merito – concludono le associazioni – alla nuova Giunta regionale umbra che ha dato prova di autonomia e serietà nell’anteporre l’interesse generale rispetto alle assurde pretese di un mondo sempre più arrogante, ideologizzato ed estremista. Da parte nostra, continueremo a lavorare in tutte le sedi a difesa del nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e degli animali selvatici, sempre più sotto attacco”.

Settore dolciario +15,5% su 2023, Lollobrigida: grande traguardo

Settore dolciario +15,5% su 2023, Lollobrigida: grande traguardoRoma, 21 gen. (askanews) – Da gennaio a ottobre 2024, il nostro settore dolciario ha registrato un fatturato di 8,7 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato ancora più significativo se consideriamo la crescita del 47% rispetto al 2019. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sul proprio profilo Facebook.


“Un risultato straordinario – commenta il ministro – frutto del lavoro, della dedizione e della passione di tanti protagonisti del nostro settore agroalimentare. A tutti voi, che ogni giorno contribuite a rendere grande il nome dell’Italia nel mondo, va il mio più sentito ringraziamento”.

Proposta Vini chiude 2024 con +3% fatturato e con 55 nuove aziende

Proposta Vini chiude 2024 con +3% fatturato e con 55 nuove aziendeMilano, 21 gen. (askanews) – Si apre in positivo il 2025 di Proposta Vini, importante azienda di distribuzione del nostro Paese, che ha chiuso il 2024 con una crescita di fatturato di oltre il 3% sul 2023, pari a più di 28 milioni di euro per un totale di oltre 2,8 milioni di bottiglie vendute.


“I numeri mostrano come il mondo Horeca a cui ci rivolgiamo abbia una sempre maggiore sensibilità per storie vere e autentiche di viticoltura artigiana: la crescita del fatturato, trainato soprattutto da vini fermi e spirits, rappresentano una conferma dell’importanza del nostro impegno a selezionare e distribuire Cantine e distillerie i cui progetti, andando ben oltre i meri aspetti commerciali, tocchino l’anima nei nostri amati clienti ristoratori, enotecari (tradizionali e online) e albergatori e quella dei loro (nostri) clienti finali” ha commentato Andrea Girardi, alla guida, assieme al padre Gianpaolo, dell’azienda di Pergine Valsugana (Trento) che dal 18 al 20 gennaio ha presentato in anteprima il proprio catalogo Stazione Leopolda di Firenze. Con 3.000 referenze wine selezionate da 417 cantine (258 italiane e 159 straniere), a cui si affiancano 600 referenze spirits di 100 realtà italiane e straniere, il catalogo di Proposta Vini “è un mosaico viticolo e paesaggistico, che punta da quarant’anni a questa parte a valorizzare produzioni autentiche e territoriali, artigianali e di qualità”. Cinquantacinque le nuove aziende (40 Cantine e 15 produttori di distillati) in distribuzione dal 2025: per quanto riguarda il vino sono 12 i produttori che esprimono la specificità e l’unicità della viticoltura delle diverse regioni del nostro Paese, a partire da Roberto Crosio e Poderi Colla, entrambe dal Piemonte, Cascina Nirasca e Taoma dalla Liguria e Alberto Fiori dalla Lombardia. Claudio Augusta e Mario Sandri rappresentano invece il Trentino, mentre spostandoci in Veneto troviamo Carezzabella. In Emilia-Romagna ecco Ventiventi e nelle Marche Quntì; scendendo a Sud in Campania troviamo Tenuta Cobellis e in Calabria Santa Venere.


Spostandoci in Europa sono 28 le Cantine che debuttano nel catalogo 2025: dalla Svezia ecco Langmyre Vineri, mentre dalla Francia troviamo Champagne Mallol, Chapelle d’Aliénor by La Gaffeliere, Chateau Canon Chaigneau, Chateau Canon Lalan de Pomerol, Chateau Grand Jean, Chateau Pellot Plaisance, Chateau Rollin, Chateau St. Julian, Clos Fornelli, Domaine de Nugues, Domaine de Massiac, Domaine Philippe Girard, La Voute du Verdus, Les Vignerons de Buzet, Ormarine, Symphonie de Clos Haut Peyraguey. La Spagna è invece rappresentata da Bodegas Senorio de Librares e Santa Catarina, mentre Lyrarakis, Oenops Wines e Orealios provengono dall Grecia e Monastero di Dariali, Nagdi Marani, Ninos Marani e Raberi Marani dalla Georgia. Sul fronte spirits sono invece 15 le nuove aziende inserite nel catalogo Proposta Spirits in cui l’Italia è rappresentata dalle piemontesi DoraGrossa Liquorificio e Karminia, dalla parmense Cuspid Selections e dalla sicula Nepeta. Dalla Svezia ecco Norrbottens Distillery, dall’Irlanda Finvara Irish Whiskey, dalla Scozia Ballindalloch Distillery, Ian MacLeod Six Isles e Murray MacDavid. Provengono invece dalla Francia Fontagard Distillery e dalla Germania Gemellii. Spostandoci oltreoceano, ecco dal Messico Buen Vato, Enemigo e Marca Negra.


“L’ingresso di queste nuove realtà nel nostro portfolio – ha tenuto a precisare Antonio Beneforti, selezionatore di Proposta Spirits – va nella direzione di un completamento della nostra offerta, in linea con i trend che si stanno affermando nella mixology e non solo, rendendoci ancora più competitivi grazie a prodotti eccellenti che spaziano dalla tradizione liquoristica italiana ai whsiky fino agli agave spirits”.

Infrastrutture, Rixi: devono essere considerate obiettivi sensibili

Infrastrutture, Rixi: devono essere considerate obiettivi sensibiliRoma, 21 gen. (askanews) – “Oggi le infrastrutture italiane non devono essere considerate solo come asset di interesse nazionale, ma anche come obiettivi sensibili. Per questo motivo, le tecnologie applicate alla loro gestione devono essere di livello militare”. Così il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti, Edoardo Rixi, intervenuto al tavolo di lavoro “Innovazione digitale e infrastrutture – Gestione degli asset strategici del Paese”, organizzato da SAP Italia e tenutosi oggi presso Palazzo Soderini a Roma.


Rixi ha sottolineato come negli ultimi anni si sia prestata scarsa attenzione all’acquisto di tecnologie, spesso rivelatesi inadeguate di fronte alle sfide attuali. Nella gestione delle infrastrutture del Paese, secondo Rixi, è indispensabile adottare un approccio più avanzato e strategico: maggiore analisi predittiva, un uso diffuso degli open data per favorire la condivisione delle informazioni e un incremento nell’utilizzo di Intelligenza Artificiale e digitalizzazione. “È fondamentale disporre di un sistema efficace di analisi dei dati e di monitoraggio costante delle opere infrastrutturali – ha spiegato -. Non possiamo essere certi della durata delle infrastrutture, nemmeno di quelle considerate più efficienti”. Carla Masperi, Amministratore Delegato di Sap Italia ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni tecnologiche. “Per favorire la modernizzazione e l’efficienza delle infrastrutture, settore che sta affrontando sfide significative – ha aggiunto Carla Masperi, amministratore delegato di Sap Italia -: dall’obsolescenza di molte opere alla crescente domanda di mobilità di beni e persone, alla storica lentezza nell’attuazione dei progetti, alle risorse necessarie per diminuire l’impatto ambientale. Riteniamo vi siano almeno tre aree di intervento che possono avere un impatto esteso in questo ambito: interoperabilità e open data, elementi essenziali per creare un ecosistema digitale basato sull’interconnessione dei dati che consenta a tutti gli attori di collaborare efficacemente; adozione dell’intelligenza artificiale generativa che automatizzando processi complessi riduce i tempi e migliora la precisione delle operazioni; e infine adozione di soluzioni e sistemi in cloud, vero motore dell’innovazione perché democratizza l’accesso alle nuove tecnologie e offre quella flessibilità e scalabilità fondamentali per affrontare le nuove sfide infrastrutturali”.

Ok Commissione Ue a due nuove Ig di Spagna e Portogallo

Ok Commissione Ue a due nuove Ig di Spagna e PortogalloRoma, 21 gen. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato due nuove indicazioni geografiche di Spagna e Portogallo: l’olio extravergine di oliva biologico prodotto nell’isola di Minorca come Igp e il riso di Sarrabulho cucinato alla moda del Ponte de Lima come Specialità Tradizionale Garantita.


L’olio di Minorca è un olio fruttato, di intensità media o intensa, che in bocca presenta sapori amari e piccanti, da leggeri a medi. La caratteristica che ha contribuito maggiormente alla reputazione dell’olio “Oli de Menorca/Aceite de Menorca” è il suo fruttato “verde”, determinato dallo stadio di raccolta delle olive, ovvero quando sono verdi, a fine settembre. L’”Arroz de Sarrabulho à moda de Ponte de Lima” è invece un piatto tipico portoghese che si compone di due elementi distinti: un riso asciutto, ricoperto da una salsa liscia e marrone scuro, in cui si distinguono pezzi di carne e un assortimento di carni. È prodotto originariamente nella regione dell’Alto Minho, nel nord del Portogallo, che vanta una gastronomia unica. Questo piatto ha iniziato a essere preparato al di fuori della sfera familiare all’inizio del XX secolo e da allora si è affermato nei menù quotidiani di Ponte de Lima, continuando a essere presente ancora oggi sia nei ristoranti più rinomati che nelle piccole taverne.


Queste nuove denominazioni si aggiungeranno all’elenco dei 3.639 prodotti agricoli già protetti.