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Tag: Sanremo 2023

Biologico piace ma c’è confusione su etichette come ‘Residuo zero’

Biologico piace ma c’è confusione su etichette come ‘Residuo zero’Roma, 16 gen. (askanews) – Il biologico piace agli italiani, che lo vedono come sinonimo di salubrità e sostenibilità, ma c’è confusione e scarsa conoscenza di cosa indichi la scritta “Residuo Zero”: nonostante questi prodotti generino forte interesse nel consumatore italiano, c’è una bassa consapevolezza rispetto agli elementi distintivi e alle caratteristiche che questo claim incorpora.


È quanto emerge dallo studio di Nomisma-AssoBio presentato durante il Convegno “Oltre il biologico. Innovazione, Fiducia e Sostenibilità per un Nuovo Rapporto con il Consumatore”, presentato oggi in occasione di Marca 2025, il salone internazionale della Marca del Distributore di BolognaFiere. Si tratta di un evento realizzato nell’ambito della campagna “Being Organic in EU”, promossa da FederBio in collaborazione con Naturland e cofinanziata dall’Unione europea ai sensi del Reg. EU n.1144/2014. Nel corso del 2024 Nomisma ha rilevato un interesse crescente rispetto ai prodotti bio, tanto che almeno un prodotto alimentare di questa tipologia è stato acquistato dal 93% della popolazione italiana con età compresa tra i 18 e i 65 anni (pari a 24 milioni di famiglie). Un grande balzo in avanti se si considera come soltanto 12 anni fa (2012) la percentuale di popolazione propensa all’acquisto di almeno un prodotto bio era del 50%.


L’indagine mette però in luce come i consumatori italiani abbiano scarsa consapevolezza riguardo alle garanzie offerte dai prodotti alimentari freschi o trasformati che riportano in etichetta il claim “Residuo Zero”: ad esempio 2 consumatori su 3 ritengono, erroneamente, che il metodo di produzione collegato a questi alimenti non preveda affatto l’utilizzo di chimica di sintesi, una percezione particolarmente diffusa tra chi non consuma prodotti biologici e, più in generale, tra chi non conosce le differenze tra la certificazione biologica e il claim “Residuo Zero”. Nonostante le asimmetrie informative che aleggiano attorno alle due diverse proposte a scaffale, in media i consumatori attribuiscono ai prodotti biologici un valore più elevato rispetto a quelli etichettati come Residuo Zero sotto diversi punti di vista. Vedendo a scaffale un prodotto bio, l’82% dei consumatori pensa ad un prodotto sostenibile dal punto di vista ambientale (contro il 77% riferito a referenze senza residui), il 71% a processi produttivi che escludono l’uso di chimica di sintesi per combattere le principali avversità delle piante (contro un 66%).


“Oggi più che mai, é fondamentale fare chiarezza sui green claims e sulla differenza tra prodotti biologici e a Residuo zero, due categorie che presentano approcci e principi completamente diversi – ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio – Quella biologica, è l’unica forma di agricoltura certificata da normative europee a garanzia di pratiche sostenibili che non fanno uso di chimica di sintesi e puntano a incrementare la fertilità del suolo, la biodiversità e a contrastare la crisi climatica. “I dati presentati oggi sono molto interessanti e ci inducono a guardare avanti con ottimismo. Il biologico cresce a valore e a volume così come l’interesse dei cittadini a prendersi cura di sè con la consapevolezza che il cibo è salute. Riteniamo fondamentale – ha dichiarato Nicoletta Maffini, presidente Assobio – continuare a diffondere il valore e i prodotti dell’agricoltura biologica”.

Zucchetti acquisisce la maggioranza di Pienissimo Pro

Zucchetti acquisisce la maggioranza di Pienissimo ProRoma, 16 gen. (askanews) – Zucchetti acquisisce la maggioranza di Pienissimo Pro, l’agenda digitale che supporta i ristoratori nella gestione del marketing e aiuta ad automatizzare attività e processi come prenotazioni, offerte, menù digitale, messaggistica, analisi dei dati e controllo di gestione. L’agenda digitale è stata creata nel 2016 da Giuliano Lanzetti, titolare del ristorante Bounty di Rimini, che rimarrà amministratore delegato e socio di Pienissimo Pro.


“Con l’ingresso di Zucchetti nel nostro capitale sociale, ci apriamo al più grande gruppo italiano di software – spiega – Potremo contare sulla capillare rete di vendita con oltre 200 rivenditori sul territorio nazionale. Finalmente, saremo in grado di offrire uno strumento unico che integra la gestione dalla cassa alle comande, fino al marketing a risposta diretta”. Angelo Guaragni, amministratore delegato di Zucchetti Hospitality, sottolinea: “siamo certi che, insieme, potremo creare le soluzioni digitali più efficaci e innovative per chi desidera trasformare un semplice ristorante o bar in una vera e propria azienda”.


In parallelo, una seconda società, interamente di proprietà di Lanzetti, continuerà a occuparsi di formazione ed eventi a marchio Pienissimo, mantenendo il suo impegno nelle fiere e nei palacongressi.

Copagri Lazio: settore pesca regionale ormai è in ginocchio

Copagri Lazio: settore pesca regionale ormai è in ginocchioRoma, 16 gen. (askanews) – “La situazione del comparto ittico del Lazio è sempre più critica, tanto che ormai non si contano i pescatori che, a fronte delle innumerevoli complessità che gravano sul settore, preferiscono restare in porto invece di prendere il mare senza avere la certezza di andare almeno a coprire le spese sostenute”. Lo sottolinea in una nota il presidente della Copagri Lazio Guido Colasanti, ad avviso del quale è fondamentale che la Regione si attivi prontamente per prendere in mano la situazione.


“Chiediamo l’istituzione di un tavolo regionale di confronto, nel quale individuare delle possibili soluzioni alle tante difficoltà che stanno mettendo in ginocchio il comparto della pesca, prima fra tutte il sensibile aumento del costo del gasolio per i pescherecci, che in poco più di un anno è ormai cresciuto dell’80%, con conseguenze nefaste sulla stabilità economica del settore”, prosegue Colasanti, dando conto degli esiti di una recente riunione con i pescatori di Minturno (LT) e spiegando che “il mondo della pesca si trova a dover far fronte a spese proibitive, che minano la tenuta di uno dei settori di punta dell’agroalimentare del Lazio”. “Inquinamento, predatori, furti di reti e pesca illegale sono solo alcune delle altre problematiche con le quali è quotidianamente costretto a confrontarsi il comparto, questioni alle quali si aggiungono la depredazione e il danneggiamento del pescato ad opera dei delfini”, continua il presidente, invitando le istituzioni preposte a “partire dal Golfo di Gaeta e dalle Isole Ponziane per vedere con i propri occhi i grandi disagi che vivono le imprese e che rischiano di arrecare un danno irreparabile al tessuto produttivo delle coste”.


“Un tavolo di confronto, oltre a fornire la possibilità di mettere nero su bianco e analizzare nel dettaglio le cause e gli effetti di tali innumerevoli difficoltà, permetterebbe di ragionare su delle proposte concrete per dare ossigeno al mondo della pesca, tutelandone lo sviluppo”, rimarca Colasanti, secondo cui “è fondamentale mettere in campo dei contributi da destinare ai pescatori professionali imbarcati da almeno sei mesi, individuando al contempo delle soluzioni che possano alleggerire gli oneri a loro carico”.

Coldiretti: valore ‘pizza economy’ nel mondo a 160 mld euro

Coldiretti: valore ‘pizza economy’ nel mondo a 160 mld euroRoma, 16 gen. (askanews) – La passione degli italiani per la pizza è così radicata che in quattro famiglie su dieci (40%) si prepara in casa, magari ricorrendo all’uso di farine speciali o di ingredienti gourmet. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della Giornata internazionale della pizza che si celebra il 17 gennaio. Un simbolo dell’Italia a tavola conosciuto in tutto il mondo, per un fatturato globale in costante crescita, tanto da aver raggiunto nel 2024 il valore record di circa 160 miliardi di euro, secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Vpa Research.


La preparazione fai da te risponde peraltro alle nuove tendenze di mercato verso le pizze gourmet e artigianali che sta influenzando i comportamenti d’acquisto, con i consumatori che preferiscono gusti unici e ingredienti di alta qualità. Un esempio sono le farine di grani antichi salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, ma anche l’aggiunta di prodotti a Denominazione di origine o a chilometro zero, da aggiungere a salsa di pomodoro e mozzarella, meglio se Made in Italy La pizza in casa risolve peraltro – sottolinea Coldiretti – anche il problema dell’originalità degli ingredienti in un’Italia dove quasi due pizze su tre servite sono preparate con prodotti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, come mozzarella lituana, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino o farina da grano ungherese. E’ anche per questo che Coldiretti ha lanciato una grande mobilitazione per una legge europea di iniziativa popolare per l’etichettatura di origine obbligatoria su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.


Se si guarda al dato italiano, nel complesso la pizza genera un fatturato che ha oltrepassato i 15 miliardi di euro, come sottolineato dalla Coldiretti. L’occupazione nel settore riguarda più di 100.000 lavoratori a tempo pieno, cifra che sale a 200.000 durante i fine settimana. Ogni anno in Italia – prosegue la Coldiretti – vengono prodotte 2,7 miliardi di pizze, il che implica un consumo annuo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. La passione per la pizza, nata a Napoli, è comunque ormai un fenomeno globale, con gli Stati Uniti che detengono il primato dei consumatori, con 13 chili pro capite all’anno, mentre in Europa sono gli italiani a guidare la classifica, con 7,8 chili annui. Seguono gli spagnoli con 4,3 chili, i francesi e i tedeschi con 4,2, i britannici con 4, i belgi con 3,8, i portoghesi con 3,6 e gli austriaci, che con 3,3 chili annui, chiudono la classifica.

Nato, Bauer: nostre partnership migliorano sicurezza internazionale

Nato, Bauer: nostre partnership migliorano sicurezza internazionaleBruxelles, 16 gen. (askanews) – “Ieri, il Comitato Militare della NATO con i Capi di Stato maggiore ha discusso le sfide per la sicurezza transregionale e le opportunità di cooperazione con i Capi di Stato maggiore della Difesa dei partner”. Lo ha scritto l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato Militare Nato sui social. “Le nostre partnership apportano benefici a tutti i soggetti coinvolti e migliorano la sicurezza internazionale”, ha aggiunto.


La Nato ha oltre 40 partnership con Paesi non Nato e organizzazioni nei 5 continenti. Queste partnership rientrano in 4 categorie: Partnership for Peace, Mediterranean Dialogue, Instabul Cooperation Initiative e Partner accross the globe. Ieri il presidente del Comitato militare ha detto nel suo discorso di apertura che il sostegno all’Ucraina è più importante che mai. L’ammiraglio Bauer ha sottolineato che “il nostro sostegno non è carità. È nell’interesse politico e militare dell’Alleanza farlo. Dobbiamo mostrare al mondo che la democrazia può vincere e vincerà. E che vale la pena lottare per la democrazia”. Il Presidente ha sottolineato che per l’Ucraina “la sovranità non è un termine astratto”.


Anche oggi la massima autorità militare della NATO, il Comitato militare, si riunisce in formato Capi di stato maggiore della difesa presso il quartier generale della NATO a Bruxelles. L’occasione si concentra sull’ulteriore rafforzamento della deterrenza e della difesa dell’Alleanza, sul rafforzamento delle partnership della NATO in tutto il mondo e sul supporto all’Ucraina nella sua resistenza contro l’aggressione non provocata della Russia. Sia ieri che oggi, i Capi di stato maggiore della difesa alleati incontrano le autorità militari dei paesi partner della NATO per discutere come affrontare al meglio insieme l’instabilità pervasiva in tutto il mondo. Ieri il Segretario generale della NATO, Mark Rutte nella sessione di apertura ha affermato: “per prevenire la guerra, dobbiamo prepararci. È tempo di passare a una mentalità da tempo di guerra”, sottolinendo la necessità di un aumento della spesa militare. Rutte oggi incontrerà il Ministro degli affari esteri islandese, Katrín Gunnarsdóttir, presso la sede della NATO, a Bruxelles. Mentre sino al 17 gennaio 2025, la vicesegretaria generale della NATO, Radmila Šekerinska, sarà in Lituania per partecipare allo Snow Meeting 2025, a Trakai. A margine dell’evento, Šekerinska incontrerà il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, il Ministro degli Affari Esteri, Kestutis Budrys, e il Ministro della Difesa, Dovile Šakaliene, nonché altri funzionari di alto livello presenti all’evento. Durante la sua visita in Lituania, la signora Šekerinska visiterà anche il NATO Multinational Battlegroup e la Iron Wolf Brigade a Rukla.

Lavoro, gruppo SGB Humangest di nuovo Top Employer Italia

Lavoro, gruppo SGB Humangest di nuovo Top Employer ItaliaRoma, 16 gen. (askanews) – Per il sesto anno consecutivo SGB Humangest Holding ha ricevuto la prestigiosa certificazione Top Employer Italia, il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR (gestione risorse umane) al fine di contribuire al benessere delle persone e migliorare l’ambiente lavorativo. Il Programma Top Employers ha certificato circa 2.400 aziende in 125 Paesi di tutto il mondo.


“Una conferma a garanzia di grande qualità e altissima professionalità” si legge in una nota del Gruppo. SGB Humangest Holding – Gruppo a capitale interamente italiano specializzato nei servizi di ricerca e selezione del personale, gamification, recruiting, formazione, outsourcing, logistica e payroll – anche quest’anno ha guadagnato la conferma della certificazione, rilasciata alle aziende che raggiungono gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey, risultando all’avanguardia nei venti diversi topic della Survey con rispettive Best Practices, tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Diversity, Equity & Inclusion, Wellbeing. “È un grande onore per tutti noi ricevere, per il sesto anno consecutivo, questo riconoscimento ambito e prestigioso a livello mondiale – ha dichiarato Barbara Garofoli, CEO SGB Humangest Holding – La nostra People Strategy non è semplicemente un insieme di iniziative, ma un impegno concreto, una promessa. È il nostro modo di dimostrare quanto crediamo nelle persone e nel loro potenziale, accompagnandole nella crescita e costruendo insieme un futuro basato su talento, inclusione e benessere”.


Anche per il nuovo anno il Gruppo ha deciso di mettere “le persone al centro” tracciando un percorso che le accompagni nella crescita professionale e personale. “Leader for Tomorrow” è il progetto di Talent Management con cui, attraverso assessment e colloqui individuali, si mira a comprendere le potenzialità di ciascuno per costruire un percorso di crescita che valorizzi il talento e permetta a ognuno di esprimere il meglio di sé. “La People Strategy 2025 riflette la nostra convinzione che il vero valore del Gruppo SGB risieda nelle persone. È grazie alla loro dedizione, al loro talento e alla loro energia che possiamo guardare al futuro con fiducia e ambizione. Ringraziamo il Top EmployersInstitute per aver nuovamente riconosciuto l’eccellenza del nostro impegno e del nostro operato”, ha concluso Garofoli. Da sempre SGB Humangest Holding crede che la formazione continua sia il vero motore del cambiamento. Per questo, nel 2025, saranno introdotte attività di mentoring e coaching, percorsi dedicati allo sviluppo della leadership e strumenti che permettano ai manager di misurare il loro impatto nella crescita del team. Dopo l’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere, il Gruppo SGB continua a impegnarsi nell’ambito della Diversity& Inclusion. Ascoltare è il primo passo verso l’inclusione: per questo sono state avviate diverse survey tese a raccogliere le opinioni e i bisogni di tutta la popolazione aziendale. Tuttavia inclusione significa anche poter garantire un benessere autentico e condiviso, perché solo in un ambiente sano, in cui sentirsi rispettati e valorizzati, è possibile dare il meglio di sé. Per questo motivo, il Gruppo promuove iniziative volte al benessere psicofisico e si impegna a diffondere una cultura aziendale inclusiva, trasformando la diversità in un punto di forza.

L’addio di Biden: credo sempre nell’America ma la democrazia è minacciata

L’addio di Biden: credo sempre nell’America ma la democrazia è minacciataRoma, 16 gen. (askanews) – Joe Biden ha tenuto ieri sera, per l’Italia nella notte tra mercoledì e giovedì, il suo discorso di addio da presidente ancora in carica per pochi giorni e da uomo dello Stato che ha attraversato mezzo secolo di politica americana, mettendo in guardia da quelle che per lui sono concrete minacce in arrivo con il secondo mandato di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti.


“Il mio eterno ringraziamento a voi, popolo americano”, ha detto dallo Studio Ovale poco dopo le ore 20.00 sulla East Coast. “Dopo 50 anni di servizio pubblico, vi do la mia parola che credo ancora nell’idea per cui questa nazione si erge, una nazione in cui la forza delle nostre istituzioni e il carattere del nostro popolo contano e devono durare”. Biden ha puntato il dito contro la banda di “baroni ladri” che circondano il suo successore pronto all’insediamento lunedì prossimo. “Stasera voglio mettere in guardia il Paese da alcune cose che mi preoccupano molto”, ha detto Biden. Ha citato “una pericolosa concentrazione di potere nelle mani di pochissime persone ultra ricche” e ha lanciato un allarme sulle “pericolose conseguenze se il loro abuso di potere viene lasciato senza controllo”.


“Oggi in America sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza che minaccia letteralmente la nostra intera democrazia, i nostri diritti e libertà fondamentali e la possibilità per tutti di fare carriera”, ha detto il presidente uscente. Riecheggiando i toni allarmati con cui il presidente Dwight Eisenhower mentre lasciava la Casa Bianca aveva evocato la minaccia del complesso militare industriale mentre, Biden ha parlato di una nuova era di pericolo rappresentata dai social media, dall’intelligenza artificiale e dai broker tecnologici miliardari e milionari che compongono l’amministrazione entrante di Trump.


“Sono altrettanto preoccupato per la potenziale ascesa di un complesso industriale tecnologico che può rappresentare un pericolo reale anche per il nostro Paese”, ha detto. “Gli americani sono sepolti da una valanga di disinformazione e di informazioni errate, che permettono l’abuso di potere. La stampa libera si sta sgretolando… i social media stanno rinunciando a verificare i fatti. La verità è soffocata dalle bugie raccontate per il potere e per il profitto”.

Tregua per Gaza, il governo israeliano si riunisce oggi per approvare l’accordo

Tregua per Gaza, il governo israeliano si riunisce oggi per approvare l’accordoRoma, 16 gen. (askanews) – Il governo israeliano deve riunirsi oggi per approvare l’accordo di cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi con Hamas, hanno riferito i media israeliani, all’indomani dell’annuncio dei mediatori sull’intesa che dovrebbe portare alla fine della guerra a Gaza.


La tregua entrerà in vigore domenica e comporterà lo scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi, dopodiché saranno finalizzati i termini di un accordo di pace più ampio, ha affermato ieri il primo ministro del mediatore Qatar. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato sia con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che con il presidente eletto Donald Trump, ha affermato il suo ufficio, ringraziandoli per il loro aiuto nel garantire l’accordo ma anche avvertendo che i “dettagli finali” sono ancora in fase di definizione.


Fonti mediche a Gaza hanno riferito che 21 persone sono state uccise in tre distinti attacchi aerei israeliani nella notte. Secondo le fonti, almeno 12 persone sono morte e oltre 20 sono rimaste ferite in un bombardamento di un complesso residenziale vicino a una moschea a Gaza City. Un altro attacco nella regione occidentale della città ha ucciso cinque persone e ne ha ferite 10, mentre altre quattro sono state uccise in un bombardamento di un appartamento nel centro di Gaza City, secondo la stessa fonte. Gli americani-israeliani Keith Siegel e Sagui Dekel-Chen saranno tra i 33 ostaggi rilasciati nella prima fase dell’accordo sugli ostaggi annunciato ieri, ha detto un alto funzionario dell’amministrazione di Joe Biden.


Siegel fa parte della categoria degli ostaggi anziani, mentre Dekel-Chen è stato colpito il 7 ottobre ed è quindi considerato tra i feriti. Il terzo ostaggio americano ritenuto ancora vivo, Edan Alexander, è un soldato e quindi non verrà rilasciato prima della seconda fase di 42 giorni, ma gli Stati Uniti sono impegnati a garantirne il rilascio, ha detto l’alto funzionario americano in un briefing ai giornalisti.

Vino, Banfi certificata “ISO 45001” per la sicurezza sul lavoro

Vino, Banfi certificata “ISO 45001” per la sicurezza sul lavoroMilano, 16 gen. (askanews) – Banfi Società Agricola Srl ha ottenuto la certificazione “ISO 45001:2018” dei suoi siti per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La certificazione è stata rilasciata da DNV, ente indipendente che fornisce servizi di assurance e gestione del rischio a livello globale.


In una nota, si ricorda che nel 2024 l’azienda ha sottoscritto la carta di Urbino “per il benessere della persona che lavora e ha sviluppato l’accordo sperimentale a favore degli operai con contratto agricolo per la riduzione dell’orario lavorativo”. “Il percorso intrapreso verso la certificazione ISO 45001 – spiega Banfi – mira a consolidare questi impegni e a rafforzare una cultura aziendale orientata alla tutela e salvaguardia della salute e del benessere dei lavoratori nel più ampio contesto di una visione sempre più orientata verso i temi dello sviluppo sostenibile”. “L’ottenimento di questa importante certificazione è un traguardo significativo che conferma l’attenzione e il rispetto che da sempre l’azienda riconosce verso i temi della salute e sicurezza dei lavoratori” ha dichiarato il vicepresidente di Banfi, Gabriele Mazzi, sottolineando che “siamo orgogliosi di questo riconoscimento e continueremo a investire su questi temi, rafforzando l’intero sistema delle certificazioni aziendali a garanzia di un approccio gestionale sempre più strutturato e coerente con una strategia aziendale che vede nella sostenibilità, oltre che un valore di riferimento, un fondamentale pilastro per la costruzione di un reale e duraturo progresso”.


“Le nostre verifiche – ha affermando Salvatore Pizzo, F&B Sales Manager di Business Assurance – hanno confermato l’impegno di Banfi nel garantire un continuo miglioramento delle prestazioni di sicurezza. L’azienda ha implementato un sistema efficace che crea un ambiente di lavoro protetto e promuove una cultura aziendale incentrata sulla prevenzione e la tutela dei lavoratori”. Fondata a Montalcino nel 1978 dai fratelli Mariani, Banfi è conosciuta nel mondo per il suo Brunello. Oggi, oltre a Banfi Piemonte, l’azienda conta investimenti in altri territori toscani, da Bolgheri, alla Maremma, al Chianti e Chianti Classico. A Montalcino, alla produzione vinicola si affiancano quelle di olio, miele e cereali, oltre all’offerta “hospitality” di Castello Banfi che, con i suoi due ristoranti, di cui uno stellato, fa parte dal 2019 di “Relais & Chateaux”.

Sanremo, Conti: ecco i coconduttori dell’edizione di quest’anno

Sanremo, Conti: ecco i coconduttori dell’edizione di quest’annoMilano, 15 gen. (askanews) – Carlo Conti ha scelto di condividere il palco del Festival di Sanremo e di condurre insieme ad alcuni compagni di viaggio dall’indiscusso talento professionale, ciascuno con il proprio “colore” dalle mille e diverse sfumature. “Insieme”: il concetto sarà questo! Il denominatore comune sarà condurre insieme a delle compagne e a dei compagni di viaggio, una conduzione ogni sera dal sapore diverso.


Questi i nomi annunciati oggi: Bianca Balti, Geppi Cucciari, Katia Follesa, Nino Frassica, Elettra Lamborghini, Miriam Leone, Mahmood, Cristiano Malgioglio, Alessia Marcuzzi, e Alessandro Cattelan (già annunciato da Carlo Conti come coconduttore dell’ultima serata). Sarà una conduzione corale, quindi, sera per sera. Nella prima serata, dove si esibiranno tutti e trenta i cantanti in gara, Carlo la condurrà da solo (e chissà se riuscirà a convincere due suoi grandi amici).


Nella seconda, con Conti saranno sul palco Bianca Balti, Nino Frassica e Cristiano Malgioglio. Nella terza, Katia Follesa, Elettra Lamborghini e Miriam Leone. Nella quarta serata, dedicata alle cover, Geppi Cucciari e Mahmood. Nella quinta ed ultima, con Carlo e Alessandro Cattelan, anche Alessia Marcuzzi.