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Tag: Sanremo 2023

Lievito Consulting: +55% di fatturato e nuovo amministratore

Lievito Consulting: +55% di fatturato e nuovo amministratoreRoma, 13 gen. (askanews) – Quattro anni di attività per Lievito Consulting. La società fondata nel 2021 da Francesco Nicodemo, Natale De Gregorio e Noemi Borghese – cui si sono uniti successivamente il giornalista Michele Marangon e, nel 2024, il senior manager Massimo Moggi – traccia un bilancio annunciando il passaggio del testimone ai vertici dell’azienda, che dal 2025 vedrà come nuovo amministratore Natale De Gregorio.


I risultati Lievito Consulting, che opera nel campo della comunicazione strategica per aziende, enti, PA, politica e terzo settore, ha fatto registrare una crescita media del fatturato nell’ultimo triennio pari a +55%, gestendo solo nel 2024 oltre 50 clienti e 13 campagne elettorali. L’ultima in ordine temporale è stata quella al fianco di Stefania Proietti per la presidenza della Regione Umbria, che ha visto l’affermazione della ormai ex sindaca di Assisi. Il 2024 è stato un anno importante anche per l’ingresso di Massimo Moggi in società, che con la sua esperienza ha contribuito a consolidare l’aspetto manageriale della società e il suo posizionamento nell’ambito hi-tech. Il passaggio del testimone “Il 2025 sarà un anno chiave per Lievito Consulting – dichiara il founder Francesco Nicodemo – che punterà a conquistare ulteriori quote di mercato in un ambito, quello della comunicazione, che oggi vive una veloce evoluzione sotto l’aspetto tecnologico. Per rispondere alle esigenze dei clienti servono sempre di più creatività, empatia e professionalità, rafforzate da esperienza e competenza. L’elemento umano, soprattutto al tempo dell’AI, resta centrale nel processo comunicativo. In questi giorni – annuncia – formalizzeremo il cambio alla guida di Lievito, che passerà a Natale De Gregorio, il quale, a 37 anni, vanta esperienza e capacità in grado di far evolvere la società verso mercati nuovi e ad alta innovazione”. Francesco Nicodemo, tra i comunicatori più esperti in Italia, resterà socio di maggioranza, e si occuperà dello sviluppo commerciale dell’azienda”.


Il prossimo amministratore Natale De Gregorio, 37 anni, è stato in questi quattro anni l’anima creativa di Lievito Consulting. Giornalista, si occupa da quasi 10 anni di comunicazione digitale e strategica, lavorando per aziende, enti e istituzioni politiche.

Ucraina, nordcoreano catturato: pensavo di partire per addestramento

Ucraina, nordcoreano catturato: pensavo di partire per addestramentoRoma, 13 gen. (askanews) – Uno dei due soldati nordcoreani che l’Ucraina rivendica di aver catturato sul campo di battaglia ha dichiarato, durante un interrogatorio, di esser partito con l’idea di partecipare a un addestramento, non alla guerra contro l’Ucraina. Lo ha affermato oggi il Servizio di sicurezza ucraino SBU, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.


Sabato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che l’Ucraina ha catturato due soldati nordcoreani feriti nella regione russa occidentale di Kursk. Lo SBU ha riferito di aver interrogato i due soldati con l’aiuto di interpreti coreani, in collaborazione con il Servizio d’intelligence nazionale (NIS) della Corea del Sud, poiché non parlano ucraino, russo o inglese. Uno dei soldati – secondo lo SBU – aveva una carta d’identità militare russa a nome di un’altra persona. Il soldato ha affermato di aver ricevuto il documento lo scorso autunno, quando alcune unità nordcoreane hanno partecipato a un evento di addestramento di una settimana con le forze russe. “Il prigioniero sottolinea che presumeva di partire per un addestramento, non per combattere nella guerra contro l’Ucraina”, ha dichiarato l’agenzia di spionaggio ucraina in un comunicato.


Il nordcoreano con l’ID militare russo ha detto di essere nato nel 2005 e di servire nell’esercito nordcoreano dal 2021. L’altro, nato nel 1999, sarebbe sotto le armi dal 2016 come cecchino. Lo SBU ha anche diffuso filmati che mostrano i due uomini catturati, entrambi con bende dovute a ferite apparenti. “Immediatamente dopo la cattura, agli stranieri sono state fornite tutte le cure mediche necessarie”, ha dichiarato. “Sono detenuti in condizioni adeguate che rispettano i requisiti del diritto internazionale”.


L’agenzia di spionaggio sudcoreana ha successivamente confermato la cattura dei due soldati, citando uno di loro secondo cui ci sarebbero state “perdite considerevoli” tra i soldati nordcoreani in Russia. Secondo funzionari sudcoreani, si stima che la Corea del Nord abbia inviato circa 11.000 soldati per supportare la Russia nella guerra contro l’Ucraina. Il NIS oggi ha riferito che circa 300 soldati nordcoreani sono morti nei combattimenti.

Vino, Consorzio Doc Delle Venezie: nel 2024 +3% di imbottigliato

Vino, Consorzio Doc Delle Venezie: nel 2024 +3% di imbottigliatoMilano, 13 gen. (askanews) – Il Consorzio Doc Delle Venezie chiude il 2024 con un bilancio positivo: rispetto al volume imbottigliato, il 2024 ha segnato un +3% in confronto al periodo gennaio-dicembre 2023, con un totale di 1,7 milioni di ettolitri confezionati e, rispetto al totale, un incremento della domanda di Pinot Grigio Doc Delle Venezie ottenuto nell’ultima annata.


“Se analizziamo i dati degli ultimi anni solari dalla nascita della Doc, il 2024 si colloca al terzo posto per performance, escludendo chiaramente i due anni di forte crescita legati al periodo della pandemia che vide un’eccezionale richiesta di Doc Delle Venezie da parte del mercato” ha dichiarato il direttore del Consorzio, Stefano Sequino, aggiungendo che “i numeri riflettono lo stato di salute della Doc Delle Venezie e in particolare la crescita del prodotto imbottigliato è un risultato che parla da sé, dimostrando come il nostro Pinot Grigio sia in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori”. L’ente consortile evidenzia anche che l’anno appena concluso segna anche un incremento significativo anche sul fronte delle certificazioni: il totale è cresciuto dell’8% rispetto al 2023, con dicembre 2024 che ha visto un picco del +16% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Secondo i dati forniti da Triveneta Certificazioni, la media mensile delle certificazioni è aumentata da 134.420 ettolitri/mese nel 2023 a 146.112 ettolitri/mese nel 2024, confermando un buon utilizzo del sistema da parte dei produttori. “Questo incremento nelle certificazioni e nell’impiego di prodotto ottenuto nell’ultima vendemmia è significativo di una domanda di mercato che si mantiene stabile e vivace” ha continua Sequino, precisando che “inoltre, il passaggio da una media mensile di 134.420 ettolitri certificati nel 2023 a 146.112 ettolitri nel 2024 evidenzia non solo un buon utilizzo del sistema di certificazione ma anche una pianificazione produttiva efficace da parte dei nostri associati. Occorre qui sottolineare – ha concluso il direttore – come sia di fondamentale importanza l’applicazione delle misure di gestione dell’offerta promosse dal Consorzio, strumenti che concorrono a mantenere una condizione di stabilità che rappresenta un grande valore per i nostri mercati”.

Sudcorea-Giappone: ridurre ampiezza delle tensioni

Sudcorea-Giappone: ridurre ampiezza delle tensioniRoma, 13 gen. (askanews) – La Corea del Sud collaborerà strettamente con il Giappone per ridurre l’”ampiezza” delle tensioni causate dalle questioni storiche legate alla guerra, per garantire che le relazioni bilaterali progrediscano. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul, dopo aver avuto colloqui con il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya, sottolineando l’importanza di rafforzare i legami con il vicino “in qualsiasi circostanza”.


I due capi delle diplomazie si sono incontrati in un momento di grave instabilità politica a Seoul, dopo l’impeachment del presidente Yoon Suk-Yeol, ma anche di incertezza geopolitica connessa al ritorno alla Casa bianca di Donald Trump. “Lavoreremo a stretto contatto per sviluppare relazioni orientate al futuro, riducendo l’ampiezza delle tensioni causate dalle questioni storiche”, ha affermato Cho durante la conferenza stampa congiunta. “Abbiamo concordato di tenere consultazioni sincere e oneste con la parte giapponese”, ha aggiunto Cho.


La dichiarazione viene dopo che tra Seoul e Tokyo si è sviluppata una nuova polemica. La Corea del Sud ha boicottato una cerimonia commemorativa organizzata dal Giappone a novembre per le vittime coreane costrette ai lavori forzati presso il complesso minerario di Sado durante la Seconda guerra mondiale, in seguito all’inserimento del sito nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. La riacutizzazione delle tensioni legate alla storia ha sollevato preoccupazioni sul possibile impatto negativo sui legami bilaterali, che erano significativamente migliorati sotto il governo di Yoon.


Cho ha affermato di aver espresso chiaramente le “preoccupazioni” di Seoul durante i colloqui con Iwaya. “Abbiamo concordato di avanzare nelle nostre relazioni bilaterali senza esitazioni in qualsiasi circostanza”, ha aggiunto. Iwaya ha dichiarato che il Giappone prenderà provvedimenti in linea con l’impegno assunto al momento dell’inserimento del sito nella lista dell’UNESCO. Ha inoltre sottolineato l’importanza di migliorare le relazioni del Giappone con la Corea del Sud, oltre alla cooperazione trilaterale con gli Stati uniti. “Intendo comunicare chiaramente alla nuova amministrazione statunitense che la cooperazione strategica tra Giappone, Corea del Sud e Stati uniti è più importante che mai”, ha affermato, menzionando la possibilità di partecipare all’inaugurazione del presidente eletto degli Stati uniti, Donald Trump, la prossima settimana.


I colloqui di lunedì hanno segnato il primo incontro bilaterale diretto tra Cho e Iwaya dall’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol per il suo tentativo fallito di imporre la legge marziale il 3 dicembre scorso. Pur evitando di commentare la situazione politica della Corea del Sud, Iwaya ha descritto i due paesi come “vicini importanti che devono cooperare come partner” per affrontare diverse questioni internazionali. “L’importanza delle nostre relazioni bilaterali – ha precisato – rimane immutata”. I due ministri hanno inoltre condiviso “gravi preoccupazioni” per l’evoluzione delle minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord e per i suoi legami militari sempre più stretti con la Russia, a partire dalla presenza di truppe nordcoreane a sostegno di Mosca nella guerra contro l’Ucraina.

Condannato a 30 anni e non all’ergastolo autore doppio femminicidio, critiche bipartisan alla sentenza

Condannato a 30 anni e non all’ergastolo autore doppio femminicidio, critiche bipartisan alla sentenzaRoma, 13 gen. (askanews) – La Corte di assise di Modena ha condannato a 30 anni e non all’ergastolo Salvatore Montefusco, reo del doppio femminicidio, della moglie Gabriela Trandafir e della figlia di lei, Renata, uccise a fucilate il 13 giugno 2022 a Castelfranco Emilia, motivando la decisione con la ‘comprensibilità umana dei motivi’ all’origine della duplice uccisione. Una sentenza che ha suscitato aspre critiche bipartisan e indignazione unanime, dalla ministra di Fdi Roccella, al Pd, dai Cinquestelle ad Avs, dalla Lega a Italia Viva.


‘Leggeremo ovviamente il testo integrale della sentenza, ma se ciò che emerge dagli stralci pubblicati oggi venisse confermato, il pronunciamento della Corte d’Assise di Modena nei confronti dell’uomo responsabile dell’uccisione della moglie e della di lei figlia conterrebbe elementi assai discutibili e certamente preoccupanti che, ove consolidati, rischierebbero non solo di produrre un arretramento nell’annosa lotta per fermare i femminicidi e la violenza maschile contro le donne, ma anche di aprire un vulnus nelle fondamenta che reggono il nostro ordinamento’. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità. ‘Il problema – prosegue la ministra – non è la comminazione della pena, non è la sua entità, non sono le valutazioni processuali proprie dell’esercizio della giurisdizione. Ciò che colpisce è il ragionamento a monte che sembrerebbe aver orientato la Corte, per la quale, a quanto si legge, ‘la situazione che si era creata nell’ambiente familiare’ avrebbe ‘indotto’ l’imputato ‘a compiere il tragico gesto’, con la conseguenza di una ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il fatto reato”. ‘Non credo sfugga a nessuno la pericolosità di ragionamenti di questo tipo, fondati su un nesso causale in grado di ‘indurre’ per motivi ‘umanamente comprensibili’ una duplice uccisione. Se si affermasse un principio di questo tipo – conclude Roccella -, lo sforzo di promozione di quel cambiamento culturale che tutti vogliamo non compirebbe certo un passo avanti ma ne farebbe molti indietro’.


Sulla stessa linea della ministra di FdI, la senatrice del Pd Valeria Valente della Bicamerale Femminicidio: ‘Premesso che come sempre sarà necessario leggere l’atto, ma se quanto riportano gli organi di stampa fosse confermato, quello che emergerebbe come messaggio dalla sentenza con cui la Corte di assise di Modena ha condannato a 30 anni e non all’ergastolo Salvatore Montefusco, reo del duplice femminicidio della moglie e della figlia di lei, è che saremmo di fronte a un provvedimento da ‘manuale del patriarcato’. Dalla narrazione dei media sembrerebbe infatti che i giudici non abbiano riconosciuto la specificità della violenza contro le due donne e dunque il duplice femminicidio. Il problema non è tanto la pena applicata, ma la motivazione con cui si arriva a quella pena, motivazione che appare grave. Speriamo davvero di essere smentiti dalla lettura della sentenza che attendiamo con apprensione’. ‘Due le gravi questioni di merito – prosegue Valente – La prima riguarda l’attitudine di confondere la violenza contro le due donne e di derubricarla a conflitto familiare: come Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio abbiamo rilevato che è una prassi diffusa. In questo caso è come dire che Gabriela Trandafir, la moglie vittima di femminicidio, chiedendo al marito di andarsene di casa abbia in qualche modo provocato la reazione violenta di lui. Tanto è vero che si parla di ‘black out emotivo’ di lui, mentre non sono stati considerati i precedenti maltrattamenti. E’ questa la ‘lente del patriarcato’, il pregiudizio con cui alla fine si giustifica la violenza maschile’, afferma Valente. ‘E’ per questo, e arriviamo alla seconda questione, che in caso di femminicidio chiediamo da sempre, al netto delle ultime sentenze della Corte costituzionale, di introdurre il divieto di bilanciamento tra attenuanti e aggravanti, divieto che peraltro la destra sta inserendo nel ddl sicurezza per la resistenza a pubblico ufficiale. Non ci stancheremo mai di ripetere che per riconoscere la violenza contro le donne e leggerla in modo giusto, andando oltre stereotipi e pregiudizi, occorre formazione specifica per tutti gli operatori della giustizia’, conclude.


‘Apprendiamo che la Corte di assise di Modena non ha accolto la richiesta dell’ergastolo della Procura nel caso del doppio femminicidio commesso da Salvatore Montefusco sulla base ‘della comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il fatto reato’. Non capiamo cosa ci sia da comprendere nell’inarrestabile strage di donne commessa dalla violenza maschile, se non che c’è molto lavoro da fare per abbattere i sedimenti di una cultura patriarcale che emerge anche là dove non ti aspetti e da parte di chi ha strumenti e poteri per contrare questo orribile fenomeno’, afferma la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella. ‘Sentenze come questa non fanno altro che vanificare leggi come il Codice Rosso e il lavoro di prevenzione, mandando messaggi culturali devastanti. Presenterò un’interrogazione al ministro della Giustizia perché la vicenda non si può chiudere con un triste titolo di giornale’ annuncia la deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del Carroccio. Preoccupate e d’accordo anche le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino: ‘Trent’anni o l’ergastolo, considerata l’età del condannato, cambia poco nella pratica. Quel che sconcerta sono le motivazioni addotte e trapelate a mezzo stampa sulla sentenza di Modena. Non c’è nulla di comprensibile in un femminicidio che, in questo caso, è addirittura duplice. Gabriela Trandafir e la figlia Renata uccise a fucilate da un uomo per il quale i giudici non chiedono l’ergastolo perché, sostengono, arrivato incensurato a 70 anni, non avrebbe mai commesso un simile delitto se non fosse stato spinto da nefaste dinamiche familiari. È pur vero che le sentenze non si commentano, ma è impossibile non farlo in un caso come questo dove la vittimizzazione secondaria della donna raggiunge un apice inverosimile. Grave il messaggio che passa e pericolosissimo ciò a cui può dar adito. Purtroppo non è la prima volta che accade, e questo fa capire quanto sia urgente formare tutti gli attori che si occupano di violenza di genere, magistrati inclusi’.


‘Gabriela Trandafir e sua figlia Renata sono morte fucilate il 13 giugno 2022 a Castelfranco Emilia. Ora la Corte d’assise di Modena – come riportano oggi alcuni organi di stampa – avrebbe deciso di non concedere l’ergastolo e di ridurre a 30 anni di carcere la pena al loro assassino per ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il fatto reato’. Una sentenza che preoccupa e indigna, creando un pericoloso precedente. Non c’è alcuna giustificazione per chi uccide una donna. Mai’. Così Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati-Centro Popolare. ‘Le motivazioni della sentenza della Corte di Assise di Modena sul doppio femminicidio che ha tolto la vita a Gabriella e Renata ci portano indietro di decenni, cancellando i progressi ottenuti con le battaglie delle donne nelle istituzioni e nella società’. Lo dichiara la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi che sottolinea: ‘Espressioni come ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore’ o ‘black-out emozionale ed esistenziale’ inducono a credere che possa esistere una giustificazione per chi compie un femminicidio’. ‘Pensavamo di aver finalmente archiviato parole che anno il potere di rafforzare i pregiudizi, anziché combatterli, purtroppo non le abbiamo definitivamente cancellate, si annidano nelle attenuanti generiche di alcune pronunce giudiziarie. È arrivato il momento di eliminare quei pregiudizi lessicali e giudiziari, che contribuiscono ad alimentare una cultura della violenza ancora difficile da sradicare’, conclude.

Fuori il brano “Like a Rainbow”, del duo elettronico Sour Girl

Fuori il brano “Like a Rainbow”, del duo elettronico Sour GirlRoma, 13 gen. (askanews) – “L’anima dell’uno si proietta in quella dell’altro, per la durata di un battito d’ali” è il messaggio di “Like a Rainbow”, prima storia estratta da “Neon on the dance floor”, LP d’esordio del progetto elettronico Sour Girl, nato nell’estate del 2022 dall’unione tra la cantante e songwriter Laura Messina (voce) e il musicista e producer Vincenzo Schillaci (Electronic Drum, Synth, Guitar).


Il brano, in uscita in digitale e in radio, per Fat Sounds, a partire dal 17 gennaio e prodotto dal polistrumentista e produttore Gaetano Dragotta, in arte Go-Dratta, ritrae un quadro in cui il desiderio e la musica intrecciano gli istinti primordiali di due persone: “Una notte per conoscersi, una notte per innamorarsi, una notte per dimenticarsi. Protetti dalla folla che si fonde in un unico corpo fremente, due persone che non hanno nulla in comune se non il desiderio di abbandonarsi anche solo per una notte ai propri desideri più nascosti, incrociano gli sguardi travolti da un fascio di musica e luce che li catapulta in un vortice di emozioni che inebria e stordisce”. “Neon on the dance floor”, disponibile dal 31 gennaio (presentazione live lo stesso giorno a I Candelai di Palermo), racchiude l’anima del duo Sour Girl, anima che attinge dall’elettro anni ’80, dall’electronic dance music e dalla techno, facendosi accompagnare da una voce dalle sfumature dream pop.

Esce il 17 gennaio 2025 “Teatro”, il nuovo album di Marianne Mirage

Esce il 17 gennaio 2025 “Teatro”, il nuovo album di Marianne MirageRoma, 13 gen. (askanews) – “Teatro” è un disco di poesia e verità: vivo, intimo e immediato, in cui la musica diventa una via d’accesso privilegiata al mondo interiore, grazie alla voce di Marianne, al tempo stesso sensuale e pervasiva, e agli arrangiamenti essenziali che mettono in risalto la forza evocativa delle parole.


Marianne Mirage si addentra con profonda sensibilità nelle trame complesse dell’animo umano, esplorandone la forza e la vulnerabilità, l’energia e il potere emotivo, e invitando gli ascoltatori a una riconnessione autentica con se stessi e con le forze invisibili che ci sostengono. Attraverso elementi simbolici – come il vento di Tramontana, portatore di cambiamento, o l’iride, ponte tra corpo e cosmo – porta in scena temi al contempo personali e universali: il coraggio delle donne, il diritto di raccontare la propria storia, la ricerca di stabilità in una fede più grande, la guarigione dopo il dolore di una separazione, la riscoperta della speranza e dell’empatia, e la connessione profonda tra l’essere umano e la natura. Tra queste dimensioni, trovano spazio anche temi concreti, come la sessualità vissuta come estasi mistica, e momenti di intima dolcezza, come la dedica al padre. Ogni brano si trasforma in un’esperienza intensa e tangibile, fondendo realtà e immaginazione in un gioco raffinato di tempo, spazio e identità, capace di stimolare riflessione e cambiamento: con “Teatro”, Marianne Mirage crea una dimensione rituale, una comunità temporanea dove le tensioni emotive si dissolvono in un sollievo condiviso. Un’esperienza unica, capace di rimanere impressa come legame silenzioso tra l’artista e il suo pubblico.


Cantautrice e musicista capace di fondere con grazia pop, indie e alternative, Marianne Mirage inizia la sua carriera nel 2016 con l’album “Quelli come me” (Sugar Music), ma è nel 2017 che si fa notare dal grande pubblico partecipando al Festival di Sanremo con il brano “Le Canzoni Fanno Male” scritto da Kaballà e Francesco Bianconi. Negli anni, condivide il palco con artisti di fama internazionale, da Benjamin Clementine a Brunori Sas, da Tamino a Patti Smith, che la chiama in apertura al tour italiano del 2017. Importanti le collaborazioni nel mondo del cinema: nel 2018 la sua canzone “Corri” viene stata scelta da Pupi Avati per il film “Il fulgore di Dony”, mentre il regista Paolo Genovese le commissiona il brano “The Place” per il film omonimo, che le vale una candidatura ai David di Donatello come “Migliore Canzone Originale” e la vittoria di un Nastro d’Argento nella stessa categoria. Nel 2023, collabora con Marquis per la colonna sonora della serie “I Leoni di Sicilia” (Disney+ e Rai1) e scrive il brano “Amore mio” per il nuovo disco di Patty Pravo, atteso per il 2025 e prodotto da Taketo Gohara. “Teatro” è il suo quarto album; è stato anticipato il 17 ottobre 2024 dal singolo e video “Chiudi Gli Occhi”, inserito nelle principali playlist di Spotify (New Music Friday Italia, Indie Italia, Novità Pop), Apple Music (New Music Daily) e Amazon Music (NEW MUSIC, Novità del momento, (DI)Versi, Novità indie italiano), il 14 novembre dal brano “Venere”, anch’esso scelto da playlist come New Music Friday Italia, Indie Italia, Rock italia e Novità Pop di Spotify, e il 19 dicembre “Due anime”. Focus track dell’album è “Cielo”.

Milano, delegazione Fdi visita centrale operativa carabineri

Milano, delegazione Fdi visita centrale operativa carabineriMilano, 13 gen. (askanews) – L’assessore alla Sicurezza e capodelegazione di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia Romano La Russa, insieme al senatore e vicepresidente della Commissione Giustizia Sandro Sisler e all’assessore regionale alla Casa Paolo Franco è andato in visita alla Caserma dei Carabinieri ‘Montebello’ di Milano per “ringraziare i militari protagonisti di due episodi di rilievo”. Lo ha riferito lo stesso esponente di Fdi in una nota.


Il primo episodio riguarda l’intervento effettuato il 7 gennaio per soccorrere una ragazza di 14 anni che minacciava di togliersi la vita in metropolitana. I rappresentanti di Fdi si sono congratulati, in particolar modo, con il militare della Centrale operativa che ha ricevuto la chiamata della ragazza ed è riuscito a tenerla in linea e a rassicurarla fino all’arrivo dei colleghi. Il secondo episodio, invece, è relativo all’intervento del Brigadiere Filippo Consoli che, il 20 giugno del 2019, rimase ferito sventando il suicidio di un giovane, con problemi psichici, che minacciava di gettarsi dal cavalcavia di via Novara. “Oltre ad esprimere gratitudine per la professionalità e l’estrema sensibilità dimostrate dai militari – hanno commentato La Russa, Franco e Sisler – abbiamo portato anche la nostra solidarietà a tutta l’Arma dei Carabinieri come abbiamo già fatto il 6 gennaio manifestando la nostra vicinanza alla Polizia di Stato incontrando il Questore Bruno Megale. Tutte le Forze dell’Ordine, in queste settimane, sono bersaglio di attacchi ingiustificabili. È del tutto evidente che queste aggressioni alle forze dell’ordine siano orchestrate da chi, approfittando di un evento tragico, vuole attaccare il Governo. Prima hanno sposato la causa della Palestina e oggi si sono buttati a capofitto sull’episodio di Ramy. Non mi stupirei che anche nel prossimo fine settimana ci siano altre proteste immotivatamente violente. È per questo che esprimiamo la nostra totale vicinanza a tutte le donne e gli uomini appartenenti alle forze dell’ordine”.

Nutrie nei campi, in 2024 catture +15% nel mantovano

Nutrie nei campi, in 2024 catture +15% nel mantovanoRoma, 13 gen. (askanews) – Sono state 60.178 le nutrie abbattute nel corso del 2024 sul territorio della provincia di Mantova. I dati sono stati resi noti dall’amministrazione provinciale, e certificano come, finalmente, i numeri siano in aumento, dopo un triennio all’insegna del calo. Il 2024 fa registrare un +15% nelle catture, con 7.860 esemplari rimossi in più rispetto al recente passato.


Dopo il picco di 67.000 abbattimenti del 2021 infatti, nel biennio 2022-2023 i numeri non sono andati oltre le 62.000 e le 52.318 catture, numeri che avevano di fatto rallentato notevolmente il progetto di contenimento della specie, altamente dannosa per il settore agricolo, ma non solo: “siamo soddisfatti per l’aumento delle catture rispetto al 2023 – commenta Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – ma al contempo ribadiamo ancora che, per poter parlare di eradicazione vera e propria, occorrerebbe smaltirne almeno 100.000 all’anno. Invito dunque tutti i comuni fermi a quota zero, che sono ancora troppi, così come quelli con numeri bassi, ad impegnarsi fattivamente e a fare la loro parte. In caso contrario, sarà estremamente difficile raggiungere i nostri obiettivi”. Diamo dunque uno sguardo in primis a chi ha lavorato bene. Nel 2024 in vetta si piazza il comune di Borgo Virgilio, con 4.096 nutrie smaltite. Nel 2023 era terzo con 2.534, un bel balzo in avanti dunque. Al secondo posto Gonzaga con 3.311 esemplari (era 5°) e al terzo Roncoferraro con 3.190 (in vetta nel 2023, ma curiosamente con meno nutrie di quelle catturate in tutto il 2024).


A completare la top ten vi sono poi Ostiglia (2.442 nutrie), San Giorgio Bigarello (2.334), Pegognaga (2.186), Castel d’Ario (2.146), Bagnolo San Vito (2.131), Sabbioneta (2.074) e Viadana (2.046). Da sottolineare la performance del comune di Mantova che, dopo i 625 capi smaltiti nel 2023, lo scorso anno ha toccato quota 1.861, piazzandosi dodicesimo. Un risultato arrivato grazie alla collaborazione proprio con il comune di Borgo Virgilio, che ha messo a disposizione l’esperienza accumulata negli anni precedenti. Entrano in classifica, dopo gli “zero” del 2023, anche i comuni di Medole, Ponti sul Mincio, Sustinente, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Poggio Rusco e Commessaggio. Retrocedono nella “black list” invece, che comprende i comuni che non hanno attuato catture, i comuni di Castiglione delle Stiviere, Casalmoro, Casaloldo e Gazoldo degli Ippoliti. Si confermano inattivi anche nel 2024 invece i comuni di Solferino, Cavriana, Monzambano, Rivarolo Mantovano, Pomponesco, Magnacavallo e Porto Mantovano, con quest’ultimo però che ha già dichiarato che a breve si impegnerà in maniera fattiva.


“Dei circa 400.000 euro che ogni anno, fino al 2026, Regione Lombardia metterà a disposizione – prosegue Cortesi – circa 300.000 arrivano a Mantova, che si conferma provincia più attiva per quanto riguarda la cattura delle nutrie. A questi fondi si aggiungono anche quelli che, ogni singolo comune, può decidere di stanziare. Nella nostra provincia sono sempre di più i comuni che vogliono aderire, questo ci fa ben sperare per il futuro”.

Sudcorea, rischio scontro tra agenzie per tentativo arresto Yoon

Sudcorea, rischio scontro tra agenzie per tentativo arresto YoonRoma, 13 gen. (askanews) – Il conflitto istituzionale in Corea del Sud continua a essere rovente, tanto che il presidente ad interim Choi Sang-mok ha dovuto oggi ripetere un appello rivolto alle agenzie governative affinché evitino qualsiasi scontro fisico tra loro o con manifestanti durante il previsto tentativo di arresto del presidente sospeso Yoon Suk-yeol.


L’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto rango (CIO), che sta indagando su Yoon per insurrezione e abuso di potere in seguito alla sua fallita proclamazione della legge marziale del 3 dicembre scorso, si sta preparando a eseguire un mandato emesso dal tribunale contro Yoon, che si trova nel suo complesso residenziale fortificato, protetto dal Servizio di sicurezza presidenziale (PSS). In un precedente tentativo di arresto, i funzionari del CIO si sono trovati di fronte all’opposizione degli agenti del PSS e, dopo cinque ore ad alta tensione, hanno dovuto rinunciare al fermo del presidente sospeso.


“Tutte le azioni delle forze dell’ordine devono essere condotte in modo pacifico e con moderazione. In nessuna circostanza si deve fare ricorso alla violenza da parte delle agenzie coinvolte”, ha dichiarato Choi in un comunicato stampa. “Chiedo ai responsabili delle agenzie interessate – ha aggiunto – di prestare particolare attenzione a mantenere l’ordine e prevenire conflitti” Il rischio di scontro tra i funzionari delle due agenzie è concreto. Il PSS ha intensificato la sicurezza presso la residenza di Yoon installando filo spinato, barricate e autobus per bloccare l’accesso al complesso.


Il CIO ha dichiarato di aver inviato lettere ufficiali al ministero della Difesa e al PSS ieri sera, chiedendo la loro collaborazione e avvertendoli delle possibili conseguenze legali nel caso non ottemperino. Yoon è stato sospeso dalle sue funzioni in seguito a un voto di impeachment dell’Assemblea nazionale. La destituzione, tuttavia, sarà completa solo se la Corte costituzionale la confermerà. Il procedimento di fronte alla più alta istanza giudiziaria del paese potrebbe durare mesi.