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Tag: Sanremo 2023

Caso Ariston, Tajani: la Russia ha violato il diritto, ora cerchiamo un modo per risarcire il danno

Caso Ariston, Tajani: la Russia ha violato il diritto, ora cerchiamo un modo per risarcire il dannoRoma, 2 mag. (askanews) – L’Italia sta lavorando per trovare una soluzione che permetta “un risarcimento del danno” subito dalle imprese colpite dalle sanzioni russe. Un impegno che conferma “il sostegno del governo alle aziende italiane” in un “quadro complesso”, dopo la decisione della Federazione russa sul passaggio temporaneo di Ariston Thermo Rus alla Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici. Scelta che l’esecutivo di Giorgia Meloni considera una “violazione del diritto internazionale”, ha confermato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante il suo intervento in collegamento dalla Calabria, al Tavolo di lavoro per le aziende italiane in Russia.


Convocata a seguito delle recenti misure disposte dal governo russo nei confronti di alcune aziende straniere, alla riunione odierna hanno partecipato Confindustria, ICE Agenzia, rappresentanti del Ministero delle Finanze, del Ministero delle imprese e del Made in Italy, le associazioni di categoria e le aziende con rilevanti investimenti nella Federazione, nonché, in videocollegamento l’aAmbasciata d’Italia a Mosca e gli esponenti della collettività imprenditoriale italiana in Russia. “Il dialogo tra il governo e il mondo delle imprese per noi è fondamentale”, ha spiegato Tajani, confermando anche il suo impegno personale e quello dell’ambasciata a Mosca, che sta facendo “tutto il possibile” per assistere le aziende italiane nella Federazione russa. Il ministro ha ricordato che dopo la decisione russa su Ariston, “sono già stati mossi i primi passi”. E’ stato convocato alla Farnesina l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, a cui il segretario generale Riccardo Guariglia ha manifestato “le perplessità” del governo sulla scelta di Mosca. Il nostro Paese inoltre si è attivato anche con l’Unione europea perché “tutto il tema sanzioni lo si può affrontare solo in un contesto comunitario”. Ora “stiamo lavorando per cercare di trovare una soluzione che permetta un risarcimento del danno che subiscono le imprese che sono colpite da sanzioni russe”, ha confermato Tajani, ricordando che “il caso Ariston non è isolato” e “altre 20 imprese hanno subito analoghe misure”. Tra queste, alcune aziende danesi, francesi e tedesche.L’obiettivo è adesso “impedire che ci siano operazioni analoghe in futuro” e il governo intende fornire alle aziende italiane “tutti gli strumenti utili possibili per operare nel modo migliore”. Per questa ragione, Tajani pensa che il Tavolo odierno possa anche diventare “permanente”, in modo da consentire all’esecutivo e a tutti i ministeri interessati di seguire le imprese italiane nella Federazione russa “con tutti gli strumenti politici e organizzativi” a disposizione, “in un momento complicato” della loro presenza nel Paese, con l’aggressione militare russa all’Ucraina ancora in corso.


L’Italia, ha ricordato d’altra parte Tajani, ha sempre avuto “una posizione equilibrata” rispetto al conflitto. “Pur sostenendo il diritto dell’Ucraina di rimanere un paese libero, abbiamo smepre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e che non invieremo mai militari italiani in Russia”, ha precisato il ministro. E “anche per quanto riguarda l’utilizzo dei patrimoni finanziari sequestrati abbiamo sempre chiesto il totale rispetto da parte dell’Unione europea del diritto internazionale”. Insomma, secondo Tajani, il nostro Paese continua a inseguire “una pace giusta”. “Non è un’operazione facile, ma siamo fortemente impegnati”, ha detto. Di questo, il titolare della Farnesina ha discusso a lungo ancora ieri con il ministro degli Esteri brasiliano, che in questo momento è presidente di turno del G20. Durante i colloqui, è stata affrontata anche la possibilità di fare intervenire la Cina e il G20. “La situazione è complicata, però nel mezzo di questa complicazione ce la stiamo mettendo tutta per cercare di darvi una mano concreta e operativa”, ha concluso Tajani, rivolgendosi ai partecipanti al Tavolo. “Contate su di me e sull’ambasciata a Mosca”.

Milano, Europa Verde: nuovi studentati troppo cari, rivedere regole

Milano, Europa Verde: nuovi studentati troppo cari, rivedere regoleMilano, 2 mag. (askanews) – “Crediamo sia giunto il momento di rivedere le regole relative alle modalità di convenzionamento, a Milano ferme dal 2010, per fare in modo che le agevolazioni e la qualifica di alloggio sociale siano riservate esclusivamente a chi mette la sostenibilità sociale degli interventi prima di quella economica e non il contrario”. Lo hanno scritto in una nota i consiglieri comunali milanesi di Europa Verde Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara a un anno dall’inizio della cosiddetta “protesta delle tende” davanti al Politecnico di Milano.


“Un anno fa Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico, piantava la prima tenda in piazza Leonardo da Vinci per protestare contro il costo eccessivo e la scarsa disponibilità degli alloggi per gli studenti fuorisede. Una delle richieste del ‘movimento delle tende’ è stata quella di investire e trovare spazi per aumentare il numero di posti disponibili in residenze studentesche. Ad oggi i maggiori investimenti a Milano nel campo della residenzialità studentesca vengono da grandi fondi privati, che attraverso il convenzionamento con il Comune possono costruire residence che si qualificano come una forma di housing sociale, accedendo a sconti sugli oneri di costruzione e deroghe ai limiti per le volumetrie” hanno ricordato. “Analizzando i testi di diverse convenzioni stipulate negli ultimi anni abbiamo rilevato che a fronte di queste agevolazioni, in media le tariffe che gli studenti si trovano a pagare arrivano oltre gli 800 euro al mese, molto superiori all’affitto di una stanza sul mercato privato (630 euro di media) e della soglia di 700 euro denunciata un anno fa da Lamera come inaccettabile. Questo a causa della presenza di servizi obbligatori (palestre, piscine, lavanderia) che si aggiungono al costo di affitto vero e proprio e alla necessità di garantire la sostenibilità economica dell’intervento” hanno evidenziato.


“Se a questo aggiungiamo l’assenza di qualsiasi riferimento a quote da riservare obbligatoriamente alle graduatorie per il diritto allo studio, la possibilità di riservare durante i mesi estivi i posti letto ad altre utenze, come i turisti, i limiti alla possibilità di far accedere persone esterne agli studentati e quindi all’autonomia di chi ci abita, ci troviamo a chiederci quale sia il reale valore sociale di questi interventi” hanno concluso i consiglieri ambientalisti.

Caso Ariston, Tajani: Mosca ha violato diritto, studiamo risarcimento danni

Caso Ariston, Tajani: Mosca ha violato diritto, studiamo risarcimento danniRoma, 2 mag. (askanews) – L’Italia sta lavorando per trovare una soluzione che permetta “un risarcimento del danno” subito dalle imprese colpite dalle sanzioni russe. Un impegno che conferma “il sostegno del governo alle aziende italiane” in un “quadro complesso”, dopo la decisione della Federazione russa sul passaggio temporaneo di Ariston Thermo Rus alla Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici. Scelta che l’esecutivo di Giorgia Meloni considera una “violazione del diritto internazionale”, ha confermato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante il suo intervento in collegamento dalla Calabria, al Tavolo di lavoro per le aziende italiane in Russia.


Convocata a seguito delle recenti misure disposte dal governo russo nei confronti di alcune aziende straniere, alla riunione odierna hanno partecipato Confindustria, ICE Agenzia, rappresentanti del Ministero delle Finanze, del Ministero delle imprese e del Made in Italy, le associazioni di categoria e le aziende con rilevanti investimenti nella Federazione, nonché, in videocollegamento l’aAmbasciata d’Italia a Mosca e gli esponenti della collettività imprenditoriale italiana in Russia. “Il dialogo tra il governo e il mondo delle imprese per noi è fondamentale”, ha spiegato Tajani, confermando anche il suo impegno personale e quello dell’ambasciata a Mosca, che sta facendo “tutto il possibile” per assistere le aziende italiane nella Federazione russa. Il ministro ha ricordato che dopo la decisione russa su Ariston, “sono già stati mossi i primi passi”. E’ stato convocato alla Farnesina l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, a cui il segretario generale Riccardo Guariglia ha manifestato “le perplessità” del governo sulla scelta di Mosca. Il nostro Paese inoltre si è attivato anche con l’Unione europea perché “tutto il tema sanzioni lo si può affrontare solo in un contesto comunitario”. Ora “stiamo lavorando per cercare di trovare una soluzione che permetta un risarcimento del danno che subiscono le imprese che sono colpite da sanzioni russe”, ha confermato Tajani, ricordando che “il caso Ariston non è isolato” e “altre 20 imprese hanno subito analoghe misure”. Tra queste, alcune aziende danesi, francesi e tedesche.


L’obiettivo è adesso “impedire che ci siano operazioni analoghe in futuro” e il governo intende fornire alle aziende italiane “tutti gli strumenti utili possibili per operare nel modo migliore”. Per questa ragione, Tajani pensa che il Tavolo odierno possa anche diventare “permanente”, in modo da consentire all’esecutivo e a tutti i ministeri interessati di seguire le imprese italiane nella Federazione russa “con tutti gli strumenti politici e organizzativi” a disposizione, “in un momento complicato” della loro presenza nel Paese, con l’aggressione militare russa all’Ucraina ancora in corso. L’Italia, ha ricordato d’altra parte Tajani, ha sempre avuto “una posizione equilibrata” rispetto al conflitto. “Pur sostenendo il diritto dell’Ucraina di rimanere un paese libero, abbiamo smepre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e che non invieremo mai militari italiani in Russia”, ha precisato il ministro. E “anche per quanto riguarda l’utilizzo dei patrimoni finanziari sequestrati abbiamo sempre chiesto il totale rispetto da parte dell’Unione europea del diritto internazionale”. Insomma, secondo Tajani, il nostro Paese continua a inseguire “una pace giusta”. “Non è un’operazione facile, ma siamo fortemente impegnati”, ha detto. Di questo, il titolare della Farnesina ha discusso a lungo ancora ieri con il ministro degli Esteri brasiliano, che in questo momento è presidente di turno del G20. Durante i colloqui, è stata affrontata anche la possibilità di fare intervenire la Cina e il G20. “La situazione è complicata, però nel mezzo di questa complicazione ce la stiamo mettendo tutta per cercare di darvi una mano concreta e operativa”, ha concluso Tajani, rivolgendosi ai partecipanti al Tavolo. “Contate su di me e sull’ambasciata a Mosca”.

Tornano nelle piazze i Cuori di biscotto di Fondazione Telethon

Tornano nelle piazze i Cuori di biscotto di Fondazione TelethonRoma, 2 mag. (askanews) – Anche quest’anno, torna la campagna “Io per Lei” di Telethon dedicata alle mamme, da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent’anni fa dall’appello di un gruppo di mamme dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Organizzata in prossimità della Festa della Mamma, la campagna “Io per lei” è un invito a sostenere la grande catena di solidarietà verso le mamme dei bambini con una malattia genetica rara scegliendo, con i Cuori di biscotto che quest’anno celebrano 10 anni, di compiere un gesto d’amore per sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Telethon. In tutta Italia, il 4 e 5 maggio sarà possibile trovare oltre 2.000 punti di raccolta dove 6000 volontari di Fondazione Telethon e UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS – Volontari Italiani Sangue, Anffas – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, Azione Cattolica, e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti, distribuiranno i Cuori di biscotto a fronte di una donazione minima di 15 euro.


“La determinazione e la dedizione con le quali le mamme dei bambini con malattie genetiche rare si prendono cura dei propri figli e l’impegno quotidiano per rendere loro la vita meno difficile sono per noi una fonte d’ispirazione e lo stimolo a lavorare sempre per trovare una cura per queste patologie – commenta Francesca Pasinelli, Consigliere delegato di Fondazione Telethon. – La ricerca è il mezzo scelto da Fondazione Telethon per trovare soluzioni efficaci per questi bambini, affinché nessuno di loro sia lasciato indietro, e per dare una speranza concreta alle loro mamme”. Si rinnova anche l’appuntamento con la settimana di sensibilizzazione di Fondazione Telethon sulle reti Rai dal 29 aprile al 5 maggio 2024, con il supporto di Rai per la Sostenibilità-ESG, per continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori e dare risposte concrete in termini di cure e terapie a chi affronta le difficoltà di una malattia genetica rara.


La campagna “Io per lei” ha il sostegno di BNL BNP Paribas, partner storico al fianco di Fondazione Telethon con oltre 336 milioni di euro raccolti in 33 anni a sostegno della ricerca scientifica: anche quest’anno sarà possibile per i clienti BNL donare attraverso i 1.397 sportelli ATM e 585 agenzie su tutto il territorio, e sull’APP BNL in modo semplice e sicuro. Anche quest’anno DHL è vettore ufficiale della campagna di piazza.

Decine di manifestanti pro-Palestina arrestati all’Ucla

Decine di manifestanti pro-Palestina arrestati all’UclaMilano, 2 mag. (askanews) – Nell’accampamento dell’università californiana UCLA decine tra i manifestanti pro-Palestina arrestati dagli agenti della California Highway Patrol. Lo rende noto la Cnn e la Nbc. Secondo altri media americani ci sarebbero feriti.


I manifestanti stavano tentando di rinforzare la barricata mentre la polizia in equipaggiamento antisommossa la sfondava, riporta Cnn che sta documentando gli scontri, le urla e anche esplosioni. Alcuni manifestanti inginocchiati a terra con le braccia legate dietro la schiena mentre gli agenti li trattengono e continuano a portare altri manifestanti fuori dall’accampamento.


Gli agenti stanno portando i manifestanti detenuti agli autobus che la polizia ha messo in un parcheggio a circa un miglio dal campus. La polizia in tenuta antisommossa è entrata nel campus dell’UCLA dopo che è scoppiata la violenza tra gruppi di protesta rivali. Le lezioni lì vengono ora cancellate mentre gli arresti aumentano in dozzine di altri campus in tutto il paese, riporta Nbc.

Sardegna, Palestina firma accordo finaziamento Interreg Next Med

Sardegna, Palestina firma accordo finaziamento Interreg Next MedRoma, 2 mag. (askanews) – La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha firmato, nell’ambito del programma di cooperazione Interreg Next Med di cui la regione sarda è Autorità di Gestione, l’accordo di finanziamento con la Palestina.


Si tratta la di un’importante intesa internazionale che, in questo momento storico particolarmente delicato vista la situazione di conflitto in Medio Oriente, offre alla Palestina l’accesso ai finanziamenti europei per la realizzazione di progetti che favoriscano sviluppo economico, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Quello con la Palestina è il quarto accordo che viene siglato dopo quelli con Turchia, Tunisia e Giordania, ai quali si aggiungeranno gli accordi con gli altri Paesi non europei partecipanti al programma, tra cui Algeria, Egitto, Israele e Libano. Con un budget complessivo di oltre 260 milioni di euro, l’obiettivo di Interreg NEXT MED è quello di creare tra i 15 Paesi partecipanti – Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia – un partenariato forte e duraturo per sviluppare in maniera concertata e sinergica delle soluzioni efficaci alle sfide che interessano l’intera area mediterranea. “La gestione di Interreg Next Med, principale programma europeo di cooperazione euro-mediterranea dell’Unione Europea e la presenza nell’Isola di una comunità di organizzazioni con rapporti consolidati con i paesi del Mediterraneo sono il punto di partenza per costruire la centralità strategica, e non solo geografica, della Sardegna nel Mediterraneo”, spiega la presidente Todde.


Il primo bando per il finanziamento di progetti è stato pubblicato a dicembre 2023 con scadenza fissata per il 30 maggio 2024. Con risorse pari a 103,6 milioni di euro, il bando mira a sostenere iniziative collaborative tra i soggetti delle due sponde del Mediterraneo su temi cruciali, come il rafforzamento delle capacità di innovazione, la crescita delle PMI, il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, la transizione verso un’economia circolare, oltre a iniziative di formazione professionale e miglioramento dell’assistenza sanitaria. “Il Mediterraneo può diventare un volano per lo sviluppo futuro dell’isola, in grado di generare opportunità di crescita economica, istituzionale, culturale sociale e ambientale. È fondamentale che le esternalità positive di Interreg NEXT MED siano valorizzate tramite azioni politiche ed amministrative specifiche. Invito tutti i soggetti sardi, sia pubblici che privati, a guardare al di là dei confini isolani, costruendo relazioni durevoli e reti partenariali con altre realtà istituzionali, accademiche, della società civile o del sistema economico di tutto il bacino del Mediterraneo”, conclude.

Assobibe: Sugar tax, un rischio che va disinnescato

Assobibe: Sugar tax, un rischio che va disinnescatoRoma, 2 mag. (askanews) – Mancano ormai poche settimane, meno di 60 giorni, alla data in cui è prevista l’entrata in vigore della Sugar tax, la tassa sul sapore dolce che colpisce solo le bevande analcoliche, con e senza zucchero, che nel nostro Paese registrano i consumi più bassi d’Europa. E dopo avere sposto la propria contrarietà alla nuova tassa, le imprese chiedono ora un intervento legislativo “urgente per allontanare questa misura che non porterà alcun beneficio per la salute ma solo un impatto critico per i consumatori, le imprese e i loro lavoratori”. Lo si legge in una nota di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia.


L’entrata in vigore della Sugar Tax, inoltre, necessita di tempo per poter implementare tutti gli adattamenti burocratici necessari, parliamo di oltre 70 procedure aggiuntive, spiega Assobibe sottolineando che la nuova tassa colpirà i consumatori con effetti inflattivi, metterà a rischio oltre 5.000 posti di lavoro, determinerà un calo degli acquisti di materia prima di oltre 400 milioni di euro, incrementerà la fiscalità del 28% per le aziende e porrà un freno degli investimenti per oltre 46 milioni di euro. “Si tratta di un’incertezza che non è più sostenibile per il comparto e la filiera, una situazione pericolosa che va disinnescata al più presto – spiega Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe – Abbiamo bisogno di risposte chiare, prima che sia troppo tardi. Siamo consapevoli che una cancellazione della tassa richiede uno sforzo importante, ma confidiamo almeno in uno slittamento di ulteriori 6 mesi”.

Corte Ue: Getty restituisca all’Italia l’Atleta Vittorioso di Lisippo

Corte Ue: Getty restituisca all’Italia l’Atleta Vittorioso di LisippoBruxelles, 2 mag. (askanews) – Per la Corte europea dei Diritti dell’Uomo è legittima la richiesta di restituzione all’Italia di una statua in bronzo del periodo greco classico facente parte del patrimonio culturale nazionale, “L’Atleta vittorioso”, attribuita a Lisippo, che si trova attualmente al Getty House Museum di Malibu, in California, Stati Uniti.


La Corte lo ha confermato in una sentenza emessa oggi a Strasburgo. I giudici hanno ritenuto che la tutela del patrimonio culturale e artistico di un paese rappresenti uno scopo legittimo, ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La sentenza ricorda, tra l’altro, due convenzioni internazionali (Unesco, 1970, e Unidroit, 1995), una direttiva e un regolamento Ue (rispettivamente del 2014 e del 2009) riguardanti il furto, l’esportazione illecita, il trasferimento di proprietà illecito e la restituzione di beni culturali. La Corte ha considerato che il Getty Trust aveva agito “con negligenza o in malafede” acquistando la statua, pur essendo a conoscenza delle richieste dello Stato italiano e degli sforzi che aveva intrapreso per recuperarla, ha giudicato la decisione di confisca “proporzionata” allo scopo di assicurare la restituzione all’Italia dei beni rientranti nel suo patrimonio culturale.


La statua era stata ritrovata nell’estate del 1964 al largo delle coste italiane da due motopescherecci che l’avevano agganciata con le reti e quindi portata a terra preso il porto di Fano, senza denunciare il fatto alle autorità competenti, e dopo una lunga serie di passaggi di mano era stata acquisita, illegalmente secondo le autorità italiane, da parte del J. Paul Getty Trust.

Macron: l’invio di truppe di terra in Ucraina non va escluso se Mosca sfonda la linea del fronte

Macron: l’invio di truppe di terra in Ucraina non va escluso se Mosca sfonda la linea del fronteMilano, 2 mag. (askanews) – Emmanuel Macron ha affermato all’Economist che l’invio di truppe di terra in Ucraina non va escluso se Mosca dovesse “sfondare la linea del fronte” e se Kiev lo richiedesse. Il presidente francese aveva già avanzato questa ipotesi a febbraio, prospettando la possibilità di inviare truppe occidentali sul suolo ucraino.


“Se i russi sfondassero in prima linea, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non avviene – dovremmo legittimamente porci la domanda”, ha detto, secondo i media francesi. “Escluderlo a priori significa non imparare la lezione degli ultimi due anni”, mentre i paesi della NATO avevano inizialmente escluso l’invio di carri armati e aerei in Ucraina prima di cambiare definitivamente idea, ha aggiunto il capo dello Stato.

Fine vita, promotori pdl in Abruzzo: discussione non rinviabile

Fine vita, promotori pdl in Abruzzo: discussione non rinviabileRoma, 2 mag. (askanews) – I promotori della PdL sul fine vita in Abruzzo hanno inoltrato una lettera al Presidente del Consiglio Regionale Sospiri per spingere il consiglio a calendarizzare la discussione della legge. Da regolamento, infatti, i sei mesi per la discussione in commissione sanità scadono il 19 giugno.


“Comprendiamo le ragioni della mancata discussione. Con le elezioni regionali di mezzo e la legge di bilancio, il Consiglio regionale ha avuto scadenze importanti e blocchi all’attività non rinviabili al fine della discussione”, affermano i promotori. “Adesso che il Consiglio si è insediato e le commissioni sono costituite, auspichiamo che il Presidente Sospiri e la commissione competente calendarizzino il prima possibile la discussione. Lo richiedono più di 8000 persone”.