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Autore: Redazione StudioNews

Nato, vice segretario Geoana: Italia “alleato indispensabile”

Nato, vice segretario Geoana: Italia “alleato indispensabile”Milano, 17 apr. (askanews) – Il vice segretario generale Nato Mircea Geoana ha concluso la visita dei Rappresentanti permanenti della NATO in Italia con un discorso a Roma in occasione del 75esimo anniversario dell’Alleanza. Intervenendo alla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), Geoana ha elogiato il ruolo dell’Italia nella NATO, definendola un “alleato indispensabile”.


Geoana ha sottolineato che il rafforzamento della cooperazione della NATO con i partner è essenziale quando si affrontano le sfide alla sicurezza condivisa. “Lo vediamo con la guerra della Russia contro l’Ucraina. Incide negativamente sull’Europa nel suo insieme e rende il mondo intero più instabile. Lo stesso vale per i terroristi, per il cambiamento climatico e per i conflitti in corso in Medio Oriente. Le fonti di instabilità ci colpiscono tutti ovunque”. Secondo il vice segretario generale “dobbiamo affrontarle insieme. Questo è il motivo per cui la NATO lavora sempre più strettamente con i nostri partner, con paesi, organizzazioni, aziende, università, think tank di tutto il mondo. Perché la nostra sacra missione che i nostri padri fondatori hanno sancito nel Trattato di Washington rimane più valida che mai, per mantenere il nostro popolo al sicuro e il mondo più sicuro”.


Il vice segretario generale ha incontrato a Roma il Ministro della Difesa Guido Crosetto e in precedenza ha visitato la portaerei italiana “Cavour” presso la Base di Luni Sarzana, insieme ai Rappresentanti Permanenti della NATO. Il 15 aprile ha visitato la base aerea italiana di Cameri, che funge da centro regionale per la manutenzione e l’assistenza dell’intera flotta di aerei F-35 in Europa. A La Spezia ha inoltre visitato i cantieri navali Fincantieri e il Centro NATO per la Ricerca e Sperimentazione Marittima (CMRE), una struttura scientifica che fornisce importanti contributi alla sicurezza euro-atlantica. Domenica Geoana ha incontrato a Torino i rappresentanti dell’industria della difesa italiana.

Alcune cose che ha detto Letta presentando il suo Rapporto a Bruxelles

Alcune cose che ha detto Letta presentando il suo Rapporto a BruxellesBruxelles, 17 apr. (askanews) – L’Europa deve avere “una cassetta degli attrezzi con cui poter essere capace di rispondere alle sfide che abbiamo davanti”. Lo ha detto Enrico Letta, presentando in conferenza stampa a Bruxelles il rapporto sul futuro del mercato unico che sarà al centro del dibattito in Consiglio europeo.


Per Letta, “energia, telecomunicazioni, mercato finanziario sono tre ambiti che hanno effetti sull’immediato dell’agenda europea e sull’agenda strategica”. In particolare “l’integrazione del Mercato unico nel mercato finanziario può essere un ‘game changer’”, ha concluso. “L’Alta velocità ferroviaria – ha aggiunto, tra le altre cose – c’è e funziona molto bene all’interno dei Paesi: si può andare da Parigi a Lione o ad Aix-en-Provence, si può andare da Salerno a Torino, ma non si può andare da Roma a Parigi. Sarebbe molto importante collegare con il treno le città europee”.


“Dopo le ultime crisi si amplia il divario per la nostra economia nei confronti degli Usa ma non solo. Questa è l’ultima opportunità, l’ultima finestra” per “superare la frammentazione con un beneficio comune”, ha aggiunto Letta. “Il più grande nemico del mio rapporto – ha anche detto – è il cassetto. L’obiettivo è evitare di finire nel cassetto”.

Sardegna, Todde: coalizione forte, coesa e con progetto per Cagliari

Sardegna, Todde: coalizione forte, coesa e con progetto per CagliariRoma, 17 apr. (askanews) – “Stiamo dimostrando che la nostra coalizione è forte, coesa e soprattutto ha progetto e fondamenta, perché solo con progetto e fondamenta si può essere conseguenti non solo nel governo della regione ma anche nella proposta alle città. Quindi, con Cagliari vogliamo proseguire il progetto per questa città che, devo dire, ne ha molto bisogno”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, a margine della presentazione ufficiale della candidatura di Massimo Zedda a sindaco di Cagliari per la coalizione di centrosinistra.


Sull’ipotesi di allargare la coalizione anche ad altre forze di centro sinistra Todde ha detto di ritenere “molto importante la coerenza del progetto che sarà portato. Ritengo che chi è seduto al tavolo abbia tutti gli strumenti per poter identificare chi è più importante, utile e forte per poter sostenere questo progetto”. E non ha escluso neanche aperture nei confronti di Azione e Italia Viva. “Il Movimento 5 stelle non fa liste di proscrizione e distinzioni sulla base delle persone e delle forze politiche. In altri contesti abbiamo stretto accordi con Azione e Italia Viva, quindi ogni contesto è particolare. Per me la cosa importante è che ci sia coerenza rispetto al progetto presentato”, ha sottolineato Todde. Per la presidente della Regione “Massimo Zedda è un candidato sindaco che ha gà trasformato la città: quello che ha fatto si può vedere, penso al Poetto e a tutte le cose che la città ha avuto con la sua gestione e a tutto quello che non ha avuto sotto altre gestioni, soprattutto l’ultima (con il sindaco di Cdx, Paolo Truzzu, ndr). Credo che i cagliaritani sanno bene cosa hanno avuto e cosa potrebbero avere”.

Mario Biondi omaggia Baglioni con la sua versione di E tu come stai?

Mario Biondi omaggia Baglioni con la sua versione di E tu come stai?Roma, 17 apr. (askanews) – Mario Biondi omaggia Claudio Baglioni con la sua versione di “E tu come stai?”, il nuovo singolo in uscita il 18 aprile sulle piattaforme digitali e in radio, brano che i due artisti hanno condiviso nel 2007 sul palco di O’Sciá, a Lampedusa.


“Questa mia versione di ‘E tu come stai?’, realizzata con la mia prima band, i Mario Bros, vede ora la luce ma ha giá compiuto 25 anni. Il primo provino risale al 1998, e abbiamo cominciato a suonarla dal vivo nel 1999. Nelle estati di quegli anni suonavamo spesso a Lampedusa, anche Claudio frequentava l’isola, ed é lí che nel 2000 gli consegnai a mano la demo di ‘E tu come stai?’. Poi nel 2007 l’abbiamo cantata assieme, proprio a Lampedusa, sul palco dell’O’Sciá. Anche quest’anno, come ogni anno, Claudio mi ha fatto gli auguri di buona Pasqua, gli ho risposto ‘aspettati una sorpresa a breve’. Sono felice di condividere con tutti questo mio tributo a un artista cosí importante per la musica italiana, che proprio quest’anno ha deciso di annunciare la chiusura della sua straordinaria carriera” ha raccontato Biondi. La demo di “E tu come stai?” è stata registrata da Mario Biondi nel 1998 con i Mario Bros, ovvero Andrea “Satomi” Bertorelli, Andrea Celestino e Davide Drogo, con arrangiamento degli stessi Mario Bros sotto la guida di Celestino. Il brano in uscita il 18 aprile mantiene sulla parte strumentale le registrazioni originali dell’epoca, sulla quale l’Artista è intervenuto in studio con l’attualizzazione di alcuni suoni in fase di mix e master e ricantando il testo.


“E tu come stai?” anticipa un EP, in uscita per Beyond e distribuito da The Orchard, in cui Mario Biondi reinterpreta quattro grandi classici della canzone e del cantautorato italiano che sarà l’ultimo capitolo del progetto “Crooning Undercover” (album uscito lo scorso settembre), che fa immergere l’artista in un contesto artistico completamente in italiano con un repertorio che ha fatto la storia della nostra musica. Per quanto riguarda il live, si aggiungono alle date internazionali e alle 10 date estive, 10 concerti nei teatri che copriranno tutta la penisola tra novembre e dicembre e che faranno tagliare al progetto “Crooning Undercover” il traguardo dei 100 concerti realizzati in Italia e altri 22 paesi nel mondo tra il 2023 e il 2024.


Gran finale dell’estate 2024, sarà uno speciale evento che si terrà il 14 settembre al Teatro Antico di Taormina, con uno show che celebrerà il mondo del jazz e del soul di cui Mario Biondi è uno dei maggiori esponenti italiani nel mondo, con grandi ospiti del panorama jazz italiano e internazionale. I biglietti delle date estive “Crooning – Italian Summer Shows 2024” sono già disponibili in prevendita su TicketOne. Presto disponibili i biglietti dell’evento speciale al Teatro Antico di Taormina e del tour teatrale 2024.

Tornado in Pianura Padana, Cnr: dinamica simile a quella degli Usa

Tornado in Pianura Padana, Cnr: dinamica simile a quella degli UsaMilano, 17 apr. (askanews) – I tornado sul Nord Italia si formano spesso in corrispondenza di un “punto triplo”, cioè alla confluenza di tre masse d’aria provenienti da direzioni diverse e con caratteristiche differenti, come masse d’aria umida, secca e più fredda. È quanto ha messo in luce uno studio condotto dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac), in collaborazione con le Università di Bologna, Bari e Milano.


La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica statunitense Monthly Weather Review, si focalizza sui fenomeni legati ai tornado che si verificano con particolare frequenza tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Tra questi, un evento di notevole rilevanza è quello accaduto nel settembre 2021, dove si sono sviluppati sette tornado in poche ore, causando gravi danni in numerose località della Pianura Padana. Ben quattro di questi vortici sono stati classificati di grado F2 secondo la scala Fujita (che classifica i tornado da 0, debole, a 5, danni devastanti), mentre tre sono stati classificati di grado F1. Sebbene la Pianura Padana sia ritenuta un hot-spot per lo sviluppo di tornado in Europa, per via della complessa orografia della regione dove Alpi e Appennini modulano i flussi atmosferici nei bassi strati, la sequenza registrata ha rappresentato un evento inusuale, che ha spinto i ricercatori ad approfondire i meccanismi fisici che hanno portato alla genesi dei vortici. “Lo studio delle osservazioni al suolo durante l’evento ha evidenziato come i tornado si siano sempre sviluppati a non più di 20-30 km di distanza da una dryline, ossia da un fronte di aria secca che discendeva dagli Appennini, e nei pressi di una discontinuità fredda generata da temporali sulla pedemontana alpina -, afferma Vincenzo Levizzani, dirigente di ricerca del Cnr-Isac -. Contemporaneamente, correnti da sud-est molto umide soffiavano dal Mar Adriatico verso la Pianura Padana. Significativamente, altri temporali, che si sono sviluppati durante quella giornata in Pianura Padana ma a distanza maggiore dal punto triplo, non hanno generato tornado”.


Particolarità dello studio è stato realizzare simulazioni numeriche ad alta risoluzione con il modello meteorologico MOLOCH, sviluppato presso l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima di Bologna (Cnr-Isac), allo scopo di simulare le supercelle che hanno generato i tornado. “Il modello è stato in grado di riprodurre correttamente lo sviluppo delle supercelle tornadiche e la complessa interazione dei flussi in superficie emersa dalle osservazioni”, aggiunge Silvio Davolio, professore presso l’Università degli Studi di Milano, associato al Cnr-Isac. “Il modello ha rivelato una marcata rotazione del vento nelle vicinanze della dryline in relazione alla quota: da sud-est nei pressi del suolo, a sud-ovest sopra il primo chilometro. Questo peculiare profilo del vento ha generato la vorticità che porta allo sviluppo dei tornado – osserva Mario Marcello Miglietta, professore presso l’Università degli Studi di Bari e associato di ricerca Cnr-Isac -. Inoltre, nei pressi del punto triplo si è accumulata molta umidità, che incrementa l’instabilità potenziale, un altro elemento importante per la genesi di questi fenomeni violenti”.


“Il modello concettuale proposto, ottenuto da un’approfondita analisi di osservazioni e simulazioni numeriche, è ispirato alla dinamica osservata negli Stati Uniti nella cosiddetta ‘Tornado Alley’, dove i tornado si formano alla confluenza di masse d’aria umida provenienti dal Golfo del Messico, masse d’aria secca dalle Montagne Rocciose e masse d’aria più fredda dal Canada. Nel caso della Pianura Padana si osserva qualcosa di simile, ma a scala molto più ridotta”, conclude Francesco De Martin, dottorando dell’Università di Bologna e primo autore dell’articolo. Questo studio, grazie alla miglior comprensione delle dinamiche che generano i tornado, potrebbe contribuire a migliorarne le previsioni, anche se rimangono ancora caratterizzate da un certo grado di incertezza. Ancora oggi, infatti, è impossibile conoscere nel dettaglio se, dove e quando si svilupperà un tornado, anche a poche ore da un evento.

Italia-Tunisia, Meloni: rapporto prioritario fatto di passi concreti

Italia-Tunisia, Meloni: rapporto prioritario fatto di passi concretiRoma, 17 apr. (askanews) – “Questa è la mia quarta visita da presidente del Consiglio italiano in un anno circa, a conferma del nuovo rapporto che con il presidente Saied abbiamo instaurato tra due nazioni che sono già storicamente molto amiche e molto legate come Italia e Tunisia. E’ un rapporto che si è rafforzato anche attraverso la relazione personale tra me e il presidente Saied ed è anche un rapporto che si basa su un approccio completamente nuovo, un approccio da pari a pari che muove dal reciproco interesse delle nostre nazioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Tunisi, in una dichiarazione alla stampa dopo la firma delle intese con il governo tunisino.


“E’ sulla base di questo approccio – ha spiegato Meloni – che oggi sono qui con i ministri Piantedosi, Bernini, il viceministro Cirielli per siglare con la Tunisia importanti accordi per dimostrare” una “relazione, che è politica, ma anche fatta di passi molto concreti, mattoni con i quali costruire le nostre idee”. “La collaborazione con la Tunisia per l’Italia è una priorità ed è anche un tassello del lavoro che l’Italia sta portando avanti con il Piano Mattei per costruire con i Paesi del Nord Africa una cooperazione finalmente vantaggiosa per tutti”, ha aggiunto la premier.

La Russia fa una strage a Cernihiv, Zelensky: si poteva evitare con più aiuti

La Russia fa una strage a Cernihiv, Zelensky: si poteva evitare con più aiutiRoma, 17 apr. (askanews) – “A Cernihiv è in corso un’operazione di salvataggio dopo l’attacco missilistico russo. Persone sotto le macerie. Al momento si hanno notizie di 20 feriti e 10 morti. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici”: lo scrive sul suo canale Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiornando il bilancio dell’attacco sulla città ucraina presso il confine con la Bielorussia. Il presidente ucraino avverte che il numero delle vittime può salire ulteriomente e afferma che questo avrebbe potuto essere evitato se Kiev avesse ottenuto adeguati mezzi di difesa “e se la determinazione del mondo a contrastare il terrore russo fosse stata sufficiente”.


 

DR Automobiles: dopo Dongfeng altre partnership in arrivo

DR Automobiles: dopo Dongfeng altre partnership in arrivoMilano, 17 apr. (askanews) – Prosegue la crescita in Italia e in Europa del gruppo auto molisano DR Automobiles Groupe che, dopo quelle con Chery, Jac e Baic, ha siglato una nuova partnership con la cinese Dongfeng. E sempre quest’anno potrebbe essere annunciata un’altra partnership sempre con un gruppo cinese per il lancio di un nuovo brand. Nel 2025 DR Automobiles punta ad avere accordi con 6 brand cinesi e un portafoglio prodotto con oltre 30 modelli.


Dongfeng fondata nel 1969 con sede a Wuhan e già partner di Stellantis e Renault, ha manifestato l’interesse a produrre in Italia e avrebbe avviato colloqui preliminari con il governo, mentre si prepara a debuttare sul nostro mercato con il marchio premium Voyah. L’accordo con DR Automobiles invece interessa il brand Tiger, ceduto dal fondatore Jim Dudley nel 2022 al gruppo molisano, con il lancio di 3 nuovi modelli in Italia e in Europa nel secondo semestre: un suv e una monovolume benzina/gpl e un multispace ibrido da 5,2 metri. Il modello produttivo è lo stesso che ha portato DR al successo: i modelli vengono prodotti in Cina, per poi essere completati nello stabilimento di assemblaggio di Macchia d’Isernia (Molise) seguendo le esigenze stilistiche e omologative europee. Successivamente vengono commercializzati attraverso la rete distributiva italiana ed europea di DR. DR che ha visto il fatturato crescere da 458 milioni del 2022 a 700 milioni nel 2023 con 36mila auto vendute in Italia e in Europa, punta a restare indipendente e ad aumentare la propria capacità con un nuovo sito dedicato alla produzione da zero di elettriche. Sito che dovrebbe essere operativo nel 2025 e che potrebbe qualificare il gruppo molisano come costruttore italiano per contribuire all’aumento di produzione di auto in Italia chiesto dal Mimit. Con il nuovo sito ci saranno anche assunzioni. Oggi DR conta 500 addetti più che raddoppiati rispetto a 4 anni fa.


Nella sede centrale di Macchia di Isernia, DR può già contare su due siti di assemblaggio e un magazzino ricambi automatizzato. Il sito principale che assemblea auto DR ed EVO è un grado di produrre 6mila auto al mese, mentre nell’altro vengono assemblate i marchi Sportequipe e Ich-X. DR guarda anche all’Europa, in particolare alla Spagna dove può contare su una rete di 20 concessionari e dove le auto con alimentazione bifuel o thermohybrid benzina/gpl stanno avendo successo perché grazie al bollino “eco” possono circolare nelle zone a traffico limitato. Gli altri mercati a cui guarda il gruppo sono la Polonia, l’Ungheria, Repubblica Ceca e la Grecia.

Iran: siamo pronti a colpire con i Sukhoi-24 se Israele attacca

Iran: siamo pronti a colpire con i Sukhoi-24 se Israele attaccaRoma, 17 apr. (askanews) – L’Iran è pronto a colpire “gli obiettivi, soprattutto con i Sukhoi-24” qualora Israele “commettesse un errore strategico”. Questo il monito lanciato oggi dal comandante dell’aeronautica iraniana, il generale Hamid Vahedi, citando in particolare il bombardiere tattico supersonico russo di fabbricazione sovietica.


“Siamo pronti a colpire gli obiettivi, soprattutto con i Sukhoi-24. Per quanto riguarda l’utilizzo di altri velivoli siamo pronti al 100%. Se il nemico commette un errore strategico, riceverà un colpo a cui non potrà rimediare”, ha detto il generale, citato dai media iraniani.

Istat: effetti del cambio del clima più evidenti: +36 giorni di caldo intenso

Istat: effetti del cambio del clima più evidenti: +36 giorni di caldo intensoRoma, 17 apr. (askanews) – “Nel 2023, gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti in termini di estremi di temperature (massima, minima e media) e di distribuzione eterogenea delle quantità di precipitazione rispetto al periodo climatico di riferimento, come si evince dagli indicatori sui fenomeni estremi connessi all’intensità del caldo (+36 giorni rispetto al periodo di riferimento 1981-2010) e al prolungarsi degli eventi siccitosi (+5,5 giorni consecutivi senza pioggia)”. Lo scrive l’Istat nel Rapporto BES 2023 presentato oggi.


“La preoccupazione dei cittadini per i cambiamenti climatici (70,8% di persone di 14 anni e più) e l’indicatore di soddisfazione per la situazione ambientale (69,1%) si confermano su livelli simili al 2019. La preoccupazione per la perdita di biodiversità, invece, rimane superiore rispetto al 2019, nonostante la diminuzione rispetto al 2022 (23,0%, contro il 23,9% del 2022 e 22,2% del 2019)”. Secondo l’Istat inoltre, “le molteplici azioni messe in campo nel nostro Paese per avviare la transizione non hanno prodotto ancora i risultati auspicati. Diversi indicatori mostrano come la ripresa delle attività economiche e sociali, successiva alla crisi pandemica, abbia concorso all’aumento delle pressioni sull’ambiente e – conseguentemente – dello stato dell’ambiente stesso”.


In particolare nel 2022, rispetto all’anno precedente, peggiora la qualità dell’aria (76,2% di superamenti della soglia di riferimento, contro il 71,7% del 2021), dopo un periodo di costante miglioramento; aumentano le emissioni di CO2 , che tornano ai livelli del 2019 (7,3 tonnellate per abitante in entrambi gli anni); cresce il consumo di materiale interno (516 milioni di tonnellate, contro 505 del 2021 e 499,5 del 2019) e diminuisce la produzione di energia da fonti rinnovabili (30,7% di energia consumata da fonti rinnovabili, contro il 35,1% del 2021 e il 34,9% del 2019). Inoltre non migliorano il consumo di suolo (7,14% della superficie complessiva, contro il 7,11% nel 2021 e 7,07% nel 2019) e la dispersione di acqua potabile dalle reti comunali di distribuzione, il cui alto livello rimane stabile in tutto il periodo (42,4% dell’acqua immessa in rete). Fa eccezione il miglioramento degli indicatori sulla produzione di rifiuti urbani (492,3 chilogrammi per abitante, contro 500,5 nel 2021 e 503,0 del 2019) e sul loro conferimento in discarica (17,8% dei rifiuti urbani prodotti). In particolare, quest’ultimo indicatore risulta in costante diminuzione a livello nazionale nonostante la gestione del conferimento a livello regionale sia fortemente differenziata.