Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Basilicata, tavolo regionale non modifica: Lacerenza resta in corsa

Basilicata, tavolo regionale non modifica: Lacerenza resta in corsaRoma, 15 mar. (askanews) – Un Soru bis in Basilicata è “probabile”, dicono concordemente fonti qualificate di Pd e Avs. Non porta cambiamenti la giornata di confronto al tavolo regionale a Potenza, dove con la coalizione che ha candidato il primario ospedaliero Domenico Lacerenza (Pd, M5S, AVS e Basilicata casa comune) si è seduta anche la delegazione di Azione e soprattutto il suo uomo di maggior peso a livello locale, l’ex presidente della Regione Marcello Pittella. Quest’ultimo ha provato a proporre addirittura il ritorno in campo di Angelo Chiorazzo, il fondatore di Basilicata casa comune, che ha fatto nei giorni scorsi il passo indietro decisivo per dare il via libera a Lacerenza. E in serata, sull’ipotesi adombrata nei giorni scorsi dal Pd di un allargamento della coalizione e soprattutto sulla richiesta dei centristi che chiedevano di cambiare cavallo, mettono una pietra tombale sia il leader di Azione Carlo Calenda che quello del M5S Giuseppe Conte.


“Perché dovremmo cambiare?”, taglia corto con i cronisti l’ex premier stellato. “Non appoggeremo Lacerenza”, spiega dal canto suo Calenda, “per due ragioni: la prima è che esplicitamente il MoVimento 5 Stelle ha messo un veto su Azione; la seconda perché questo candidato, che è una lodevolissima persona, è stato preso e catapultato a fare il candidato. Ma non è il suo lavoro”. “Lo scenario è quello di un Soru bis”, cioè di una rottura nel Pd come è accaduto in Sardegna e la presentazione di una candidatura alternativa di centrosinistra con l’appoggio possibile di Pittella-Azione e forse anche di Italia viva, raccontano dalle parti di Alleanza Verdi Sinistra. Stavolta però senza la forza di una personalità politica conosciuta come quella di Alessandra Todde che in Sardegna alla fine ha prevalso, anche se di misura. L’ipotesi del Soru bis è data per molto probabile anche da un autorevole dirigente della maggioranza interna del Pd. Coperto dall’anonimato ricorda che “la partita lucana è stata gestita da Lettieri (segretario regionale) e da Speranza. Erano convinti di portare il M5S su Chiorazzo e quando si sono resi conto che non era possibile hanno chiesto a Chiorazzo un passo indietro che è arrivato tardi”. C’è il rischio che a pagare un eventuale risultato negativo sia la segretaria nazionale Elly Schlein? “Nessuno può permettersi di fare una cosa simile perché chi lo pensa anche lontanamente è corresponsabile. E comunque se qualcuno vuol chiedere conto di qualcosa lo faccia dicendo cosa fa per il Pd alle europee…”.

Annone Veneto, racconti tra scienza e spazio con Ferri e Bortolin

Annone Veneto, racconti tra scienza e spazio con Ferri e BortolinRoma, 15 mar. (askanews) – “Quattordici miliardi di anni in due ore, dal big bang, al pianeta rosso”. Una serata tra scienza ed esplorazione spaziale. L’appuntamento è venerdì 15 marzo, allle 20.30, nei saloni di Casa Paladin, ad Annone Veneto (Ve).


A raccontare il cammino del progresso e le sue ricadute sulla società saranno gli scienziati Paolo Ferri, fisico, ex responsabile operazioni missioni dell’Agenzia Spaziale (Rosetta, ExoMars, Bepi Colombo) e Claudio Bortolin, ingegnere, attualmente Infrastructure Manager presso l’Infn di Frascati, dopo una lunga esperienza al Cern. A moderare gli interventi, il giornalista scientifico Claudio Rosmino. Il viaggio dall’infinitamente piccolo verso l’infinitamente grande partirà dal Big Bang e dai contributi della ricerca al CERN per spiegare l’origine dell’universo e della materia che lo compone. Bortolin metterà in relazione le varie scoperte scientifiche con le corrispondenti applicazioni tecnologiche, che hanno integrato la nostra vita quotidiana.


Ferri racconterà le grandi sfide dell’Agenzia Spaziale Europea, dalla missione Rosetta, che per la prima volta ha posato una sonda su una cometa (da poche settimane sono stati celebrati i 20 anni del lancio), alle varie tappe della conquista di Marte. Proprio al pianeta rosso, l’ex direttore delle missioni ESA ha dedicato il suo ultimo libro “Le sfide di Marte” (2023, Raffaello Cortina editore). La conferenza è organizzata dal Lions Club di Motta di Livenza (TV), in collaborazione con la sezione del Lions di Oderzo.

Basilicata, Calenda: non appoggeremo Lacerenza candidato Cs

Basilicata, Calenda: non appoggeremo Lacerenza candidato CsRoma, 15 mar. (askanews) – “Non appoggeremo” il candidato del centrosinistra alla presidenza della Basilicata, Domenico Lacerenza. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Prima di domani su Rete 4. “Non lo appoggeremo per due ragioni: la prima è che esplicitamente il MoVimento 5 Stelle ha messo un vetro sua Azione; la seconda ragione perché questo candidato che è una lodevolissimo a persona è stato preso e catapultato a fare il candidato. Ma non è il suo lavoro ha detto ‘io non sono qui per vincere, vorrei continuare a fare operazioni chirurgiche, mentre faccio la campagna elettorale’”, ha spiegato.


“Stiamo parlando di una persona che è quasi candidata sua insaputa e questo non è pensabile”, ha detto ancora. “Siamo molto vicino all’elezione, serve qualcuno che abbia esperienza. Noi in Basilicata abbiamo Marcello Pittella, che l’ex governatore”, ha puntualizzato.

Parco Cinque Terre finalista al European Natura 2000 Award 2024

Parco Cinque Terre finalista al European Natura 2000 Award 2024Roma, 15 mar. (askanews) – Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato selezionato come finalista al Premio European Natura 2000 promosso dalla Commissione Europea che celebra l’eccellenza nella gestione dei siti Natura 2000 attraverso cinque categorie: Conservazione del territorio, Conservazione marina, Comunicazione, Lavorare insieme per la natura, Cooperazione transfrontaliera, valorizzando le storie di successo più significative nella conservazione della straordinaria biodiversità europea.


Il Parco delle Cinque Terre è stato selezionato nella categoria “Conservazione marina” grazie al progetto di reintroduzione marina delle foreste di alga Ericaria amentacea, serbatoi di biodiversità, efficaci nella produzione di ossigeno e nell’assorbimento di C02.Il successo della reintroduzione di questa specie endemica a rischio di estinzione apre la strada a una più ampia ricolonizzazione nelle acque del Mediterraneo. Gli enti vincitori, uno per ogni categoria, decretati dal voto online riceveranno il prestigioso premio European Citizens’ Award. Il voto è aperto fino al 25 aprile 2024 sulla pagina web dedicata al Natura 2000 Award del sito della Commissione Europea.Il progetto di reintroduzione. Le foreste marine, al pari di quelle terrestri, sono tra gli habitat più produttivi del Mediterraneo che concorrono alla ricchezza di biodiversità, alla produzione ossigeno e supportano importanti catene trofiche. La loro riduzione o scomparsa, dovuta ad impatti antropici e cambiamenti climatici, comporta una perdita critica dei servizi ecosistemici associati.


Roc Pop Life è il progetto europeo di restaurazione marina tramite macroalghe del genere Ericaria amentacea algae. Una collaborazione nata nel 2017, giunta alle fasi conclusive (Dicembre 2021) che ha coinvolto diversi soggetti: l’Università di Trieste, capofila del progetto e l’Università di Genova, quattro aree marine protette: Cinque Terre, Portofino, Miramare e Strunjan e mira al ripristino di foreste marine, efficaci nel combattere l’inquinamento. Grazie al contributo di siti donatori quali l’Area Marina Protetta di Strugnano e quella di Portofino, esemplari di Cystoseira sono stati reintrodotti con successo nelle acque dell’Area Marina di Miramare e delle Cinque Terre. Il progetto Roc Pop Life è spiegato in tutti i suoi dettagli anche in un video YouTube disponibile sul canale del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Londra, serata benefica dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”

Londra, serata benefica dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”Roma, 15 mar. (askanews) – Una serata per la raccolta fondi destinata alla realizzazione della “Cucina Scuola Francesco Mazzei” dell’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, con sede a Il Cairo, è stata organizzata ieri dall’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, con la partecipazione e il sostegno di Inigo Lambertini, Ambasciatore d’Italia presso il Regno Unito, alla quale hanno partecipato più di cento illustri personaggi.


La notizia è stata diffusa in Italia dal Direttore della Comunicazione dell’Associazione Biagio Maimone. La “Cucina Scuola Francesco Mazzei” è il risultato dell’accordo sottoscritto tra l’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” e lo Chef Francesco Mazzei, che si qualifica come iniziativa finalizzata a trasformare la cucina dell’ “Oasi della Pietà” in scuola cucina per garantire il futuro professionale degli ospiti della Casa di Accoglienza, la cui denominazione fa riferimento al prezioso dono che Sua Santità Papa Francesco ha benevolmente voluto destinare a questo progetto, che è una copia della Pietà di Michelangelo. Le altre iniziative in essere dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” sono l’Ospedale pediatrico e materno “Bambino Gesù del Cairo”, la catena di ristoranti “Fratello”, volta a offrire gratuitamente cibo alle famiglie povere e la Scuola della Fratellanza Umana. L’organizzatore dell’evento, lo Chef Francesco Mazzei,ha incoraggiato i partecipanti a sostenere l’iniziativa, ringraziando nel suo intervento gli sponsor che hanno contributo alla realizzazione dell’evento benefico. L’Ambasciatore Lambertini ha dato il benvenuto a tutti i presenti sottolineando l’importanza di questo genere di iniziative, che dimostrano il volto umano della nostra società. Monsignor Yoannis Lahzi Gaid ha ringraziato per l’opportunità ricevuta di poter parlare dell’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, che l’Associazione, insieme a tanti benefattori, sta portando avanti: “È una Casa di Accoglienza in cui saranno accolti tanti bambini orfani o abbandonati dalle proprie famiglie per diversi motivi. È una “Casa” ed è una “Famiglia” in cui i bambini vivranno in famiglia. Ogni gruppo sarà di sei bambini e verrà affidato a una coppia di giovani volontari. In tal modo essi potranno vivere insieme in un appartamento. Studieranno insieme, giocheranno insieme e così sperimenteranno l’abbraccio di una vera famiglia. La casa offrirà ai suoi piccoli ospiti tutto ciò che vogliamo dare ai nostri bambini”. Monsignor Gaid ha sottolineato altresì: “L’Oasi della Pietà è un progetto completo, studiato bene per poter dare a questi bambini tutto ciò che la vita ha tolto loro. La Casa di Accoglienza “Oasi della Pietà” è stata concepita per dare la possibilità a questi bambini di avere una casa in cui poter crescere serenamente e ricevere educazione, formazione, cure mediche, opportunità di crescita e imparare un lavoro. Ogni bambino, pertanto, che entrerà nella casa sarà accolto, accompagnato sia durante il tempo di permanenza, sia successivamente quando raggiungerà l’età della maturità. L’iniziativa ‘Cucina, Suola Francesco Mazzei’ risponde all’intento di trasformare la cucina in scuola per insegnare ai giovani e a tutte le persone interessate l’arte della cucina e poter lavorare negli alberghi e nei ristoranti”.

Ue, “due diligence” e imballaggi lo scambio Italia-Germania

Ue, “due diligence” e imballaggi lo scambio Italia-GermaniaRoma, 15 mar. (askanews) – L’approvazione, oggi a Bruxelles di due importanti normative europee del Green Deal, da parte del Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper), è il risultato di un negoziato serrato e molto complesso, svolto su più tavoli negli ultimi mesi, che ha avuto tra i suoi maggiori protagonisti la Germania e l’Italia, non solo intesa come governo (con i suoi ministri, e tecnici e diplomatici a Bruxelles), ma anche come “squadra”, da parte dei gruppi d’interesse e della maggioranza degli europarlamentari nazionali, come che ha riconosciuto anche la premier Giorgia Meloni.


Il Coreper oggi ha approvato prima all’unanimità il testo di compromesso finale sul Regolamento Ue sugli imballaggi e rifiuti da imballaggi (con Malta e Austria che hanno posto una riservaádiáscrutinio), e poi a maggioranza qualificata un testo di compromesso, fortemente modificato, sulla Direttiva sul “dovere di diligenza” riguardo alla sostenibilità delle imprese (“Corporate Sustainability Due Diligence”). In quest’ultimo caso, si sono astenute Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovacchia e Lituania, mentre Svezia e Austria hanno posto una riserva di scrutinio. Il regolamento imballaggi introduce obiettivi generali di riduzione della produzione di rifiuti da imballaggi (il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040, rispetto al 2019) e nuovi obiettivi di riuso, oltre a quelli per il riciclo, per facilitare questa riduzione. Inoltre, dispone che (quasi) tutti gli imballaggi siano riciclabili, o che contengano percentuali minime di materiale riciclato, e vieta una serie di prodotti e materiali monouso.


La direttiva sul “dovere di diligenza” impone alla grandi aziende europee (definite a partire da una doppia soglia, su addetti e fatturato) degli obblighi di vigilanza sul rispetto delle convenzioni internazionali in campo ambientale e dei diritti umani, sociali e del lavoro lungo tutta la loro catena del valore, a monte e in parte anche a valle della produzione. Le due normative non sono formalmente collegate tra loro, ma sono state oggetto di “uno scambio di favori” tra Italia e Germania durante il negoziato in Consiglio Ue, secondo quanto hanno riportato nelle ultime settimane varie fonti a Bruxelles. L’Italia, che aveva votato a favore della proposta sulla “due diligence” al momento dell’approvazione della posizione negoziale del Consiglio Ue, ha offerto il suo appoggio alla Germania (in realtà alla componente liberale della coalizione di governo tedesca) per indebolire il testo della direttiva, dopo che era già stato raggiunto un accordo provvisorio nel negoziato (“trilogo”) con il Parlamento europeo, il 14 dicembre scorso,.


L’astensione italiana (insieme a quella tedesca e di alcuni altri paesi più piccoli) al primo tentativo del Coreper di approvare l’accordo provvisorio, il 9 febbraio scorso, ha fatto mancare la maggioranza qualificata necessaria, e rimesso il testo in discussione. La presidenza di turno belga del Consiglio Ue ha intrapreso allora un tentativo di adattamento del testo per un nuovo compromesso. L’accordo di oggi in Coreper (dopo un altro tentativo non riuscito il 28 febbraio), ha modificato pesantemente (come volevano i tedeschi) il testo della direttiva rispetto all’accordo in “trilogo”. In particolare, le due soglie per l’applicabilità della direttiva alle imprese, che già escludevano le Pmi, sono passate da 500 a 1.000 addetti e da 150 a 450 milioni di euro di fatturato annuale.


Secondo il Wwf, queste nuove soglie eliminano dal campo di applicazione della direttiva quasi il 70% delle imprese originariamente previste; la Ong “Global Witness”, da parte sua, stima che le imprese interessate dalla direttiva sarebbero ora ridotte a 5.400, rispetto alle 16.000 previste in base all’accordo in trilogo di dicembre. Da notare che, secondo i criteri dell’Ue, le Pmi sono definite come le imprese che hanno un personale inferiore alle 250 unità e un fatturato annuale inferiore a 50 milioni di euro. Va notato anche che in Italia le posizioni del mondo produttivo non erano univoche sulla “due diligence”: Confindustria aveva chiesto al governo di astenersi (come effettivamente è successo), mentre altre associazioni (la Lega Cooperative, la Cna, l’Associazione delle Industrie di Marca, di cui fanno parte Barilla e Lavazza), e altre grandi aziende, come Ferrero, Eni e Pirelli, sostenevano la direttiva. In cambio della sua astensione strumentale sulla “due diligence”, l’Italia ha chiesto alla Germania di contribuire all’ammorbidimento delle posizioni del Consiglio Ue sul regolamento imballaggi; posizioni che, per una volta, erano molto più “ambientaliste” di quelle del Parlamento europeo. L’Assemblea di Strasburgo, infatti, sotto la pressione dei gruppi d’interesse e della grande maggioranza degli eurodeputati italiani, aveva chiesto obiettivi per il riuso inferiori a quelli originariamente previsti, con varie deroghe, ed eliminato gran parte dei divieti di imballaggi monouso. Ma il Consiglio, nella sua posizione negoziale prima del trilogo, aveva ristabilito obiettivi più stringenti per il riuso e ripristinato i divieti per gli imballaggi monouso. Alla fine, si è arrivati a un accordo in trilogo, il 4 marzo scorso, in cui (con l’appoggio tedesco) sono state accolte alcune delle richieste più importanti dell’Italia, e poi all’approvazione finale del Coreper di oggi, che ha confermato quell’accordo, con alcune modifiche minori. Come ha rivendicato oggi il governo italiano, il testo lascia più flessibilità agli Stati e agli operatori nella scelta delle misure (riuso o riciclo) per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei rifiuti da imballaggi. L’Italia ha ottenuto, inoltre, che si possa continuare a utilizzare alcuni tipi di imballaggi monouso riciclabili (come le bustine di carta e le plastiche compostabili) per i prodotti alimentari e per il settore della ristorazione (in particolare per i cibi da asporto e per il fast-food). Un altro elemento importante dell’accordo in trilogo che è stato confermato e chiarito riguarda la “clausola specchio”, secondo cui anche gli imballaggi importati nell’Ue dovranno rispettare le norme comunitarie sulle percentuali minime obbligatorie di materiale riciclato. Questo permetterà all’industria europea del settore del riciclo (che vede le imprese italiane in prima linea) di non subire una concorrenza sleale da parte delle aziende extraeuropee. Le due decisioni del Coreper di oggi non sono ancora definitive, e potrebbero avere una sorte diversa. Per gli imballaggi, dove le modifiche dell’ultima ora sono poco rilevanti rispetto al testo dell’accordo in trilogo, non dovrebbero esserci problemi ad avere l’approvazione definitiva del regolamento da parte del Parlamento europeo entro aprile (il punto è già previsto nell’agenda dell’ultima plenaria, giusto prima dello scioglimento dell’Assemblea per le elezioni di giugno). Per la “due diligence”, invece, il percorso potrebbe essere più complicato. Le modifiche adottate oggi rispetto all’accordo in “trilogo” sono infatti molto rilevanti e complesse, occorre il controllo dei “giuristi-linguisti” in tutte le lingue ufficiali (“corrigendum”), e potrebbe non esserci il tempo materiale per l’approvazione definitiva della direttiva entro aprile da parte della plenaria dell’Europarlamento.

Longino e Cardenal: i cibi “rari e preziosi” 2024 pronti all’uso

Longino e Cardenal: i cibi “rari e preziosi” 2024 pronti all’usoMilano, 15 mar. (askanews) – Dalle aragoste selvagge di Brolos, ai croccanti e crumble di Jordà, dalle tartare di tonno Fuentes ai filetti di orata e branzino di Lubimar, dalla nuova razza bovina di Vacum ai carpacci di Don Gambero, dalle anguille Roset alle erbe di Alpin Herbs, dai cioccolati Weiss all’acclamato Jamon Iberico di Blazquez fino alle mandorle Almondeli e alle olive di Reitò. Sono i cibi “rari e preziosi” per ristoranti, alberghi e appassionati gourmet che Longino & Cardenal, società che si occupa di ristorazione di alta qualità, ha presentato le sue nuove specialità internazionali al Congresso di Identità golose, che si è chiuso lunedì scorso a Milano.


Longino & Cardenal è nota per la sua attività di scouting di prodotti che siano sostenibili, innovativi e di alta qualità. “Essere presenti alla tre giorni in cui chef, ristoratori e massimi esperti del settore si riuniscono sotto lo stesso tetto per parlare di cultura del cibo in tutte le sue forme e secondo nuove prospettive è fondamentale per noi”, afferma le parole di Riccardo Uleri, amministratore delegato e socio di maggioranza di L & C, “è un’occasione di crescita culturale e un modo per dare voce proprio alle nostre materie prime e al lavoro di scouting e ricerca svolto nell’anno precedente”. Tra le novità del catalogo 2024, Brolos, l’aragosta “di qualità superiore”. Fondata nel 1950, Brolos è una cooperativa di pescatori che ha iniziato la sua attività nelle acque al largo della costa dell’Australia Occidentale. Da allora, si è dedicata con passione alla pesca e all’esportazione dell’aragosta di roccia, diventando un punto di riferimento nel settore. Questa aragosta selvaggia, caratterizzata dalla sua coda ricca di carne (presenta un 40% di carne in più rispetto all’aragosta americana standard), offre una resa nettamente superiore rispetto ad altre specie. Ciò che distingue Brolos è il suo approccio etico: l’azienda adotta pratiche di pesca sostenibili, imponendo un limite al numero di aragoste pescate ogni anno e adotta misure per proteggere la riproduzione e la conservazione della specie.


Don Gambero, parte del gruppo Longino & Cardenal, continua a ridefinire l’esperienza culinaria con l’introduzione di una nuova gamma di prodotti ittici pronti all’uso. I nuovi carpacci di gambero rosso, viola e rosa offrono una varietà di sapori delicati, mentre il carpaccio di scampi si distingue, si legge in un comunicato, “per la sua raffinatezza. Queste innovazioni rispondono alla crescente richiesta di soluzioni professionali di alta qualità, offrendo la comodità di prodotti pronti senza compromettere il gusto autentico del mare”. Don Gambero presenta inoltre l’essenza di Gambero Rosso, un prodotto puro al 100% ottenuto dalle teste dei gamberi rossi, senza conservanti né coloranti. Questa essenza, confezionata con cura in vasetti da 10 grammi, dà agli chef l’opportunità di arricchire i loro piatti. Infine, le nuove varianti di tartare e il tentacolo di polpo siciliano offrono un’alternativa locale e versatile in cucina. Grazie alla collaborazione con l’azienda andalusa Lubimar, Longino & Cardenal aggiunge alla sua offerta ittica due filetti di pregio: l’orata e il branzino del Delta, allevati nelle lagune del parco di La Breña e Marismas del Barbate in provincia di Cadice. L’area del Delta di Lubimar è un esempio di sostenibilità ambientale, permettendo alla fauna e alla flora di prosperare e valorizzando spazi paludosi di grande valore ecologico. L’approccio artigianale è una caratteristica distintiva di Lubimar: l’orata e il branzino sono allevati senza l’uso di antibiotici e con una dieta principalmente naturale, contribuendo a garantire la loro salute e il loro benessere. Longino & Cardenal offre filetti di orata di un chilo, completamente argentati e privi di scarti, mentre i filetti di branzino sono prodotti da esemplari di almeno un chilo.


Cresce anche la gamma dedicata al tonno rosso del Mediterraneo grazie alla collaborazione con Fuentes, leader mondiale nell’allevamento di Tonno Rosso Premium: entra nel catalogo Longino & Cardenal una selezione di tartare pronte all’uso, facili da servire sia per i professionisti del settore che per gli appassionati di cucina. “Il tonno Fuentes – afferma l’azienda – è sinonimo di altissima qualità, garantita dal metodo di pesca utilizzato: i tonni adulti vengono pescati per circuizione e trasferiti in mare aperto, in gabbie dove vengono alimentati in maniera naturale esclusivamente con pesce azzurro. Le nuove tartare, lavorate direttamente negli stabilimenti siciliani di Don Gambero, sono immesse sul mercato da Longino & Cardenal pronte all’uso, disponibili cubettate sia a mano che a macchina. L’aggiunta di solo l’1,2% di sale rende le tartare perfette per essere servite senza sforzo e senza perdite di tempo in cucina”. Longino & Cardenal introduce nel suo catalogo una nuova razza bovina di alta qualità: la Cazurra, proveniente dal Nord della Spagna, precisamente dalla Galizia e dalla regione dei Pirenei. Questi animali giovani, dai 18 ai 36 mesi, “si distinguono per il loro grasso dal bianco intenso e una marezzatura eccezionale, che conferisce alla carne una tenerezza senza paragoni. Il processo di frollatura, curato da José Rosell, fondatore di “Carni di Lusso Vacum”, insieme la pratica della micologia – l’uso di microbi e funghi durante la frollatura – contribuiscono a ottenere un gusto davvero distintivo”.


L’azienda belga Jorda, premiata per l’innovazione culinaria, porta in Italia una gamma di crumble e croccanti, perfetti per arricchire piatti salati e dolci. Dalle creazioni dello chef Maarten Jordaens nascono i “Crispy grains”, cereali croccanti e senza glutine, i crumble salati con sapori unici come “crispy bacon” e “truffle and balsamic” e i croccanti dolci al gusto di lampone, yogurt e altro ancora. Gli “Jorda specials” aggiungono un tocco di creatività con panko al curry rosso, wasabi e altre varianti. “Prodotti esclusivi – conclude la nota – per Longino & Cardenal in Italia, pensati per gli chef moderni: pronti all’uso, con lunga scadenza e garantiti dalla qualità Jorda”.

Pasqua, Dolce&Gabbana e Fiasconaro rinnovano la loro collaborazione

Pasqua, Dolce&Gabbana e Fiasconaro rinnovano la loro collaborazione

Roma, 15 mar. (askanews) – Per la primavera 2024, Dolce&Gabbana e Fiasconaro rinnovano la loro collaborazione: sulle tavole in festa torna la Colomba, la creazione dolciaria della tradizione italiana simbolo di pace, amicizia e condivisione, sentimenti che da sempre accomunano queste due eccellenze del Made in Italy.


La Colomba tradizionale è declinata in due distinte proposte da forno: la Colomba alle Mandorle di Sicilia, una ricetta tradizionale, che esalta la fragranza dell’impasto grazie ai canditi freschi d’arancia di Sicilia e alla copertura di glassa e mandorle rigorosamente siciliane, disponibile nel formato da 750 g con latta ellittica, e la Colomba con Cioccolato e Confettura di Fragoline di Bosco di Sicilia, una leccornia con doppia glassatura di cioccolato fondente e confettura di fragoline di bosco, arricchita da squisite gocce di cioccolato e accompagnata da un barattolo di crema di cioccolato di Sicilia, presentata nel formato da 1 kg (800 g e 200 g di crema) custodito in un’elegante latta rettangolare. Alle due golosità della Collezione, si unisce quest’anno una nuova, piccola creazione: la Colombina all’essenza di mandarino, senza canditi, arricchita dalla glassa alle mandorle e decorata con zucchero e pistacchio in granella, disponibile nel formato da 100 g. Il profumo inebriante di questa prelibatezza riporta alla mente le calde e avvolgenti atmosfere siciliane: l’aroma zuccherino dell’agrume si sposa con il gusto pieno e raffinato delle mandorle, in un connubio che esalta le unicità dell’isola mediterranea.


La tradizione pasticciera siciliana di Fiasconaro e l’estro di Dolce&Gabbana si intrecciano in una storia tutta italiana di eccellenza, sapere e passione per il buon cibo, che accompagna tutte le fasi della preparazione, fino alla cottura e al confezionamento. La genuinità degli ingredienti, scrupolosamente selezionati tra le migliori materie prime del territorio, è esaltata dalla lievitazione naturale della pasta, un lavoro lungo e paziente che garantisce a queste preparazioni leggerezza e fragranza ineguagliabile. Accanto alla straordinaria qualità di questi prodotti, spicca la creatività delle confezioni in latta che custodiscono i dolci come tesori preziosi, raccontando la passione per l’artigianato e il saper fare. Le iconiche maioliche siciliane, che richiamano la freschezza e la libertà del mare dell’isola, diventano protagoniste delle scatole in latta intrise dell’inconfondibile stile di Dolce&Gabbana.


Un’offerta creativa in continua evoluzione, che quest’anno propone una nuova variante, la Maiolica Rosa. Con le sue vibranti sfumature che ricordano i mandorli in fiore nella Valle dei Templi di Agrigento nel periodo primaverile, questa nuova tonalità conferisce alla confezione un delicato e romantico tocco di stile. Per i più golosi, i dolci possono essere accompagnati da tre diversi gusti di creme spalmabili: al pistacchio, alla mandorla e al cioccolato di Sicilia. Completano la Collezione i Torroncini, immancabili peccati di gola perfetti per assaporare tutto il gusto dell’isola in un solo morso. Queste morbide delizie alle mandorle di Avola e Pistacchio di Sicilia sono ricoperte di cioccolato fondente, al latte, all’arancia e al limone e sono racchiuse in latte di tre diversi formati, impreziosite dai decori tipici del carretto siciliano e geometrie ispirate ai mosaici bizantini di Palermo.

Il G7 affida all’Italia il manuale per l’IA etica, idea hub in Africa

Il G7 affida all’Italia il manuale per l’IA etica, idea hub in AfricaTrento, 15 mar. (askanews) – Il G7 affida all’Italia il compito di elaborare un “toolkit” per tradurre in politiche concrete i principi per un’intelligenza Artificiale sicura e affidabile, per incentivare un uso etico della tecnologia. E’ uno dei passaggi chiave della dichiarazione finale adottata dal G7 dell’industria e della tecnologia che si è chiuso oggi a Trento. “Non si tratta di uno strumento tecnico, ma di un vademecum per fornire un denominatore comune valoriale per lo sviluppo delle applicazioni con l’intelligenza artificiale”, ha detto il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti.


La dichiarazione dei paesi partner è di 62 articoli, più quattro allegati. Il testo contiene le anticipazioni emerse ieri nel corso della prima giornata di lavori di Verona: i Grandi si impegnano a istituire un gruppo di contatto per monitorare il mercato dei semiconduttori e lavorano a uno sviluppo dell’Ia che metta al centro l’uomo, per sostenere la competitività delle piccole e medie imprese. Il testo, sottolinea una nota, si focalizza anche sull’uso dell’Ia nel settore pubblico “che deve essere etico e responsabile, preservando la privacy, la sicurezza dei dati personali e l’equità nei processi decisionali automatizzati” per “semplificare” la vita delle persone. “L’accesso ai servizi pubblici digitali – viene spiegato – contribuisce all’inclusione sociale e può aumentare la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione”.


Nel corso del vertice è stato avviato il percorso che porterà alla nascita di un hub sull’intelligenza artificiale in Africa: l’Italia raccoglierà idee e strumenti a sostegno della collaborazione con i Paesi in via di sviluppo, per arrivare poi a ottobre, nella seconda ministeriale in formato ibrido, a una proposta da sottoporre ai partner. “Un hub sull’intelligenza artificiale che sarà a beneficio dei paesi in via di sviluppo, in linea con il Piano Mattei”, ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “Un obiettivo che consideriamo fondamentale nell’arco dell’anno”, ha aggiunto. Dai paesi del G7 anche un monito sul futuro di internet che, scrivono in uno dei primi punti della dichiarazione, deve restare “aperto, libero, globale”. Per questo, assicurano, “continuiamo a impegnarci per prevenire la frammentazione di internet che mina direttamente la sua funzione globale”. Nel summit è emersa “preoccupazione per qualsiasi proposta che metta a repentaglio il sistema di governance inclusivo e globale” della rete così come è stata conosciuta fino a oggi.

RespirVirNet: stabile l’incidenza delle sindromi simil-influenzali

RespirVirNet: stabile l’incidenza delle sindromi simil-influenzaliRoma, 15 mar. (askanews) – Stabile il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia rispetto alla settimana precedente secondo il rapporto RespirVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità. Nella decima settimana del 2024, l’incidenza è pari a 6,3 casi per mille assistiti (6,4 nella settimana precedente).Ed è stabile in tutte le fasce di età. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 18,1 casi per mille assistiti (19,4 nella settimana precedente). Il numero di sindromi simil-influenzali – si legge nel bollettino – è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori. Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne il Molise e la Basilicata che tornano al livello di base. Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.