Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Fondi Ue, De Luca: da Fitto fumo con manovella, lo invito a dibattito

Fondi Ue, De Luca: da Fitto fumo con manovella, lo invito a dibattitoNapoli, 26 mag. (askanews) – “Rivolgo un invito al ministro Fitto a un dibattito pubblico sull’uso dei fondi europei, oltre che sui danni che sta provocando ai nostri territori e alle nostre comunità per i ritardi per il Fondo sviluppo e coesione”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì. 

“La vicenda della Romagna – ha proseguito – rende ancora più sconcertante la posizione del Governo in relazione al blocco dei fondi sviluppo e coesione destinati alle Regioni meridionali. Sono fondi destinati, in primo luogo, a interventi di salvaguardia del territorio, alla realizzazione di strade, alla ristrutturazione di ponti, cioè sono fondi che servono a fare quei lavori di prevenzione che possano, se non impedire un’alluvione, attenuarne i danni e le conseguenze. Da dieci mesi questi fondi sono bloccati”. “Dopo una riunione che abbiamo tenuto a inizio settimana con i ministri Fitto e Calderoli, abbiamo lunedì un’altra riunione presso il Ministero della Coesione cioè con il ministro Fitto. Nella riunione di qualche giorno fa – ha attaccato De Luca – abbiamo assistito alla produzione di fumo con la manovella, chiacchiere al vento e nessun impegno concreto. Lunedì siamo convocati alle 10 non ho capito bene per fare cosa, il capo di gabinetto ci ha già comunicato che sarà una riunione politica e poi ci sarà una task force che andrà in giro per le Regioni per verificarne la spesa. Non ci sono parole”. 

De Luca ha poi spiegato di voler esprimere la propria “protesta sia per l’inconcludenza e la fumosità del ministro che per la diffusione di notizie false. Sulla certificazione della spesa il ministro diffonde notizie false”. “Per quanto riguarda il programma Sviluppo e coesione 2014-2020 – ha ribadito De Luca – la Regione ha speso tutto sui 9,3 miliardi di euro, ci sono sole sette opere su cui non c’è la certificazione, ma sono l’uno per mille. La Campania ha speso tutto e lo dico a qualche imbecille che anche in Campania diffonde notizie false, rilanciando stupidaggini”.

Il Fondo monetario internazionale all’Italia: serve una piena e tempestiva attuazione del Pnrr

Il Fondo monetario internazionale all’Italia: serve una piena e tempestiva attuazione del PnrrRoma, 26 mag. (askanews) – “La piena e tempestiva attuazione del Pnrr è necessaria per aumentare la produttività e stimolare la crescita potenziale”. Lo scrive il Fondo Monetario Internazionale al termine della sua missione di staff in Italia. “Le riforme del Pnrr mirano in modo appropriato a numerose carenze che limitano la produttività e dovrebbero essere attuate in modo completo e tempestivo” rimarca il Fondo. “Un rafforzamento della capacità amministrativa ed esecutiva dei comuni attuatori contribuirebbe a una gestione efficiente dell’ingente volume di progetti e misure volte ad accelerare le procedure promuoverebbero la concorrenza e l’integrità delle risorse finanziarie”.

Secondo gli esperti di Washington “riforme strutturali ambiziose e volte a migliorare la produttività sono una priorità per compensare il freno alla produzione dovuto alla contrazione della forza lavoro dovuta al rapido invecchiamento della popolazione italiana”. Sono perciò necessarie “misure per ridurre le trappole della disoccupazione e dell’inattività, ridurre le aree grigie ed evitare di mantenere in piedi imprese in declino”.Il Fondo Monetario Internazionale ritiene “auspicabile una riforma del sistema fiscale per migliorare l’efficienza e l’equità, e il disegno che alla fine verrà scelto dovrebbe incoraggiare l’occupazione, abolire le spese fiscali inefficaci, rafforzare la riscossione delle entrate e proteggere la progressività”.

“Al di là del breve termine, è necessario un quadro di bilancio credibile con misure ben identificate, accompagnato da riforme a sostegno della crescita, per ancorare la politica di bilancio e mitigare i rischi per la sostenibilità del debito” si legge nel documento. “Il risparmio da entrate impreviste dovrebbe nel tempo essere sostituito con misure fiscali efficienti che promuovano una crescita sostenibile e inclusiva e aumentino la produttività”. 

Lazio, Omceo Roma: da Rocca ok a tavolo confronto professioni sanitarie

Lazio, Omceo Roma: da Rocca ok a tavolo confronto professioni sanitarieRoma, 26 mag. (askanews) – “Il presidente Rocca ha accolto la nostra richiesta e ha dato l’ok alla costituzione di un tavolo permanente di confronto tra Regione e professioni sanitarie”. Così il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in occasione dell’incontro dal titolo ‘Medici, infermieri e cittadini. Un gioco di squadra vincente’, che si è svolto oggi presso la sede della Regione Lazio. L’evento, organizzato dai medici e dagli infermieri della Capitale con l’obiettivo di evidenziare la consapevolezza dei ruoli e delle funzioni dei professionisti sanitari, che “sempre più” devono essere orientati al lavoro di équipe, è stato anche occasione di confronto tra il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e i presidenti dei due ordini (Antonio Magi per Omceo Roma e Maurizio Zega per Opi di Roma), sulla necessità di creare un tavolo sulle professioni sanitarie.

“Oggi il presidente Rocca ci ha detto che è sua intenzione avviare questo tavolo – ha detto Zega – e che, cito le sue parole, “sarei uno sciocco a non volerlo”, e ritiene che ci sia bisogno di un cambio di paradigma che coinvolga gli attori principali. Ci ha anche detto che, per quanto possibile, utilizzeremo il sistema bottom-up, cioè saranno le professioni ad aiutarci a fare questo cambio di paradigma. È ovvio che spetta a lui l’indicazione su come bisognerà realizzare questo tavolo. Da parte nostra, noi non vogliamo essere una dimensione lobbistica ma una risorsa a disposizione, in quanto siamo due enti sussidiari dello Stato che hanno come primo mandato la sicurezza del cittadino, perché dobbiamo garantire che medici e infermieri che agiscono su di lui siano professionisti con tutti i criteri per poter svolgere questa attività”. Ma quello che serve, ora, è un cambio culturale, come sottolineato ancora da Magi: “È fondamentale adesso, perché usciamo da un momento particolare in cui le professioni sanitarie non sempre parlano la stessa lingua. Durante i nostri corsi di formazione non siamo mai stati abituati a farlo, quindi abbiamo sempre lavorato insieme ma non in maniera legata ad un progetto di equipe vera e propria. Il nostro impegno come presidenti, allora, è quello di portare ad un salto culturale e per questo c’è bisogno di una nuova formazione per esempio nelle case di comunità, negli ospedali di comunità, nei reparti ospedalieri, all’interno delle Rsa e in particolare nell’assistenza domiciliare, lavorando ognuno per le proprie competenze ma insieme, perché lo scopo è quello di tutelare il cittadino. Speriamo di ottenere questo risultato anche grazie alla volontà politica della Regione”.

Secondo Zega uno “sforzo” è necessario però anche da parte degli organi di informazione: “Devono aiutarci a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di una convergenza comune- ha voluto aggiungere- perché ognuno, anche il semplice cittadino, può essere d’aiuto in questo grande progetto per la realizzazione di una sanità del futuro, che sia più appropriata per la risposta di cui necessita. L’opinione pubblica può essere uno strumento di pressione sulle scelte politiche che devono essere fatte e noi confidiamo molto sul fatto che il cittadino venga sensibilizzato nella maniera corretta, perché molto spesso la stampa utilizza aspetti scandalistici sulla salute, ma quando invece quotidianamente viene data una risposta dai medici e dagli infermieri al bisogno di salute questo non fa notizia”. Insomma, ha concluso Magi, facendogli eco: “Ora ci vogliono più ‘good news’, no ‘bad news”.

Nola, De Luca: al sindaco aggressione camorristica intollerabile

Nola, De Luca: al sindaco aggressione camorristica intollerabileNapoli, 26 mag. (askanews) – “Solidarietà e vicinanza” sono state espresse dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al sindaco di Nola, Carlo Buonauro, al quale sono state incendiate auto e moto.

Nel corso della diretta Facebook del venerdì, il governatore campano ha sottolineato che il primo cittadino nolano è stato “vittima di un gesto intimidatorio, di un’aggressione di stampo camorristico davvero intollerabile”. “Dobbiamo tenere ferma la linea della legalità anche di fronte a elementi di intimidazione o di aggressione. Per quel che ci riguarda – ha aggiunto De Luca – siamo vicini da tutti i punti di vista agli amministratori che resistono, dal punto di vista dell’assistenza legale e del sostegno finanziario”. 

Cure palliative, diritto malato ma norma mai applicata compiutamente

Cure palliative, diritto malato ma norma mai applicata compiutamenteRoma, 26 mag. (askanews) – Diversi studi scientifici hanno dimostrato che lo stress e il dolore cronico possono avere un impatto negativo sulla salute, favorendo e/o aggravando patologie a lungo termine come malattie cardiache, diabete e depressione.

“Inoltre – sottolinea Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità – lo stress e il dolore cronico possono anche influire sulle funzioni cognitive e sulla capacità di concentrarsi e prendere decisioni”. Il problema è che l’accesso alle terapie di sollievo dal dolore varia a seconda della regione e della conoscenza che ciascuno ha circa il mondo della sanità. Per di più, la stigmatizzazione e la mancanza di conoscenza sulla gestione del dolore possono impedire alle persone di cercare il sollievo di cui hanno bisogno. È questo il tema della conferenza stampa “Giornata Nazionale del Sollievo 2023”, organizzata a Roma da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.

“Oggi quando le politiche sanitarie affrontano il tema della cronicità non possono non tenere conto del ‘dolore cronico’, un tema che impatta gravemente sulla salute di milioni di cittadini italiani con ricadute enormi sia di carattere sociale, sia di carattere organizzativo su tutto il sistema sanitario nazionale”, conferma Michele Sofia, Direttore Sanitario ATS Bergamo. “Si rendono indispensabili nuove azioni di salute pubblica mirate al consolidamento nei territori delle Reti Locali di Terapia del Dolore”. Forti disuguaglianze nell’applicazione della legge 38 del 2010.

“Sullo sfondo del concetto di eubiosia, la vita in dignità del paziente oncologico che ANT si impegna a tutelare da 45 anni, lo sforzo volto a garantirgli assenza di dolore che può essere fisico ma anche psicologico, sociale e spirituale, ricopre per noi un ruolo centrale”, spiega Raffaella Pannuti, Presidente di Fondazione ANT. “A 13 anni dall’entrata in vigore della Legge 38 del 2010, che ha avuto il merito di dare un forte impulso alla cultura delle cure palliative in Italia, esistono però ancora forti disuguaglianze nella sua applicazione. Che una più sinergica e continuativa integrazione tra terzo settore e reti territoriali di cura può certo contribuire a risolvere”. Fondamentale la presa in carico veloce e l’appropriatezza prescrittiva.

“Il dolore non trattato, oltre che una patologia, rappresenta un costo per la società in termini di perdita di giornate lavorative”, puntualizza Pasquale Buonanno, Ricercatore e Docente di Terapia Antalgica e Anestesiologia, Università degli Studi di Napoli Federico II. “Non parlo solo di assenteismo ma anche di presenteismo perché un paziente con dolore, anche se va al lavoro, sicuramente rende molto meno. Da qui la necessità della presa in carico precoce e dell’appropriatezza prescrittiva. Ricordo infatti che l’inappropriatezza prescrittiva causa non solo ritardi dal punto di vista della cura e del sollievo dal dolore, ma rappresenta anche un peso economico per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). E questo riguarda farmaci ampiamente utilizzati nella terapia antalgica, come per esempio gli antiinfiammatori e gli oppioidi”. Cure palliative: il panorama è cambiato.

Per Federico Casale, Segretario Generale Antea, il panorama delle Cure Palliative è notevolmente cambiato. “Antea ha assistito negli anni oltre 30.000 persone e la netta preponderanza delle persone affette da patologie oncologiche è sempre stata un fatto certo”, afferma Casale. “Le persone affette da patologie neurodegenerative, cardiologiche, o genericamente non oncologiche, hanno rappresentato per anni pochi punti percentuali arrivando, oggi, a superare il 40% delle richieste pervenute in hospice. Una variazione importante che manifesta in modo inequivocabile la necessità di aggiornare l’approccio e la gestione per fronteggiare le sfide che questo nuovo panorama ci impone di affrontare”.

Marco Tullio Giordana gira “La vita accanto”, scritto con Bellocchio

Marco Tullio Giordana gira “La vita accanto”, scritto con BellocchioRoma, 26 mag. (askanews) – Marco Tullio Giordana torna dietro la macchina da presa per “La vita accanto”, scritto insieme a Marco Bellocchio e Gloria Malatesta. Lo rivela Variety, che annuncia anche l’inizio delle riprese il prossimo 5 giugno tra Vicenza e dintorni.

Tratta dall’omonimo romanzo di successo di Mariapia Veladiano (Einaudi, 2010), “La vita accanto” è ambientato tra gli anni Ottanta e il Duemila e racconta di una influente famiglia vicentina composta da Maria (Valentina Bellè), dal marito Osvaldo (Paolo Pierobon) e dalla gemella di quest’ultimo, Erminia (Sonia Bergamasco), affermata pianista. La loro vita viene sconvolta da un evento imprevedibile. Maria mette al mondo Rebecca. La neonata, per il resto normalissima e di grande bellezza, presenta un vistosa macchia purpurea che le segna metà del viso. Quella macchia che niente può cancellare e rende i genitori impotenti e infelici, diventa per Maria un’ossessione tale da precipitarla nel rifiuto delle sue responsabilità di madre. L’intera adolescenza di Rebecca sarà segnata dalla vergogna e dal desiderio di nascondersi dagli altri. Ma fin da piccola rivela straordinarie capacità musicali. La zia Erminia riconosce il suo talento: Rebecca diventa sua allieva e il bisogno di cancellare la “macchia” la spingerà ad affermarsi attraverso la musica. Per il ruolo di Rebecca adolescente, Giordana ha scelto la giovane pianista italiana Beatrice Barison. Nel cast anche Michela Cescon. Il film, prodotto da Simone Gattoni e Beppe Caschetto, è una produzione Kavac Film e IBC Movie con Rai Cinema con il sostegno di Veneto Film Commission.

L’emissario della Cina dice che l’Ucraina deve “lasciare alla Russia i territori già occupati”

L’emissario della Cina dice che l’Ucraina deve “lasciare alla Russia i territori già occupati”Roma, 26 mag. (askanews) – Li Hui, rappresentante speciale cinese reduce da un giro di visite in europa e giunto oggi a Mosca, ha chiesto un cessate il fuoco immediato in Ucraina e la permanenza delle regioni occupate all’interno della Federazione Russa: è quanto riporta il quotidiano statunitense The Wall Street Journal.

“Gli alleati degli Stati Uniti in Europa devono difendere la loro autonomia e chiedere un cessate il fuoco immediato, lasciando alla Russia quei territori

Ambasciata Usa presso Santa Sede ospita lavori Art Lab Sant’Egidio

Ambasciata Usa presso Santa Sede ospita lavori Art Lab Sant’EgidioMilano, 26 mag. (askanews) – L’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede e l’Art Lab della Comunità di Sant’Egidio, insieme per sostenere e promuovere diversità, inclusione e tutela dei gruppi vulnerabili. “Questo mese, la Missione diplomatica degli Stati Uniti – le Ambasciate presso la Santa Sede, l’Italia e le Agenzie per la sicurezza alimentare delle Nazioni Unite – sono state onorate di ospitare i capolavori dei Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio nella nostra galleria dell’Ambasciata”, si rende noto.

L’impegno della Comunità di Sant’Egidio con le persone con disabilità è cominciato a Roma nel 1985 e si è esteso progressivamente a molte altre città d’Italia e d’Europa. Da quarant’anni i Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio rispondono al desiderio di formazione e studio di adulti con disabilità che non hanno avuto la possibilità di percorsi scolastici integrati.

In questi luoghi formativi, di apprendimento delle tecniche artistiche, di apertura al mondo, di relazione e comunicazione, la ricerca delle proprie attitudini e potenzialità ha condotto in primo luogo alla possibilità stessa di comunicare ed inoltre ad un processo di appropriazione di codici espressivi e artistici personalizzati. Le persone coinvolte hanno rivelato in modo sempre più evidente una profonda capacità di comprensione della realtà, un proprio pensiero e sguardo sul mondo.

Su Instagram gli account @usinholysee e @sant.egidio hanno condiviso storie e video su questo progetto utilizzando l’hashtag #USinHolySeeLovesArtLab e presentando alcuni degli artisti che hanno raccontato le loro storie e hanno spiegato la loro arte.

Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime Vajont

Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime VajontLongarone, 26 mag. (askanews) – “Oggi la carovana del Giro d’Italia ha fornito un importante momento di memoria ma anche di riflessione. Si è fermata per un attimo la kermesse festosa e insieme abbiamo sostato al Sacrario di Fortogna di fronte ai 1910 cippi che ricordano i morti nella tragedia del Vajont. Da questo omaggio scaturisce il cordoglio per una ferita che non potrà mai rimarginarsi in tanti della nostra Terra ma anche l’interrogativo su quale deve essere il rapporto tra l’uomo e la natura. L’uomo non è il padrone assoluto del pianeta, non è invincibile; deve vivere mantenendo un rapporto di rispetto verso la natura. Questa riflessione ormai è quotidianità, spetta a noi sostenerla e portarla avanti nella comunità”. Queste le parole del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, a margine della cerimonia a Fortogna con la quale il Giro d’Italia ha reso omaggio alle tantissime vittime della grande sciagura del Vajont, che travolse e distrusse Longarone il 9 ottobre del 1963.

“In questi giorni, in altre regioni e in situazioni dettate da cause pur differenti, abbiamo assistito a nuove immagini di tragedia, distruzione e dolore – prosegue il Presidente -. Di fronte all’esigenza di una maggiore sensibilità nel rispetto del pianeta la tragedia del Vajont rimane un monito affinché l’indispensabile sfruttamento della natura sia sempre equilibrato, in condizioni di sostenibilità per il territorio e di sicurezza per la comunità. Davanti a quella serie di cippi, riflettevo che se l’attenzione verso l’emergenza idrogeologica, la sensibilità per l’ambiente e il mutamento climatico, sono oggi costante motivo di impegno e confronto, lo dobbiamo anche al sacrificio di coloro che sessant’anni fa anni sono stati vittime di quell’incauto e incosciente sfruttamento delle risorse da parte di chi si era sforzato di piegare pericolosamente la natura all’interesse dell’uomo”. “Quei quasi duemila cippi – conclude il Governatore – incarnano un dolore mai venuto meno cui ha contribuito ma anche la mancanza di risposte adeguate per i sopravvissuti, compresa quella definitiva alla richiesta di giustizia. Ma sono anche il simbolo di una comunità totalmente devastata che nel dolore è riuscita anche a guardare avanti e, come sanno fare i Veneti, senza troppi pianti si è rimboccata le maniche, risorgendo e contribuendo a un progresso più grande. L’omaggio del Giro d’Italia a Longarone penso vada letto come un momento importante per onorare i morti ma anche i sopravvissuti che non si sono arresi e con sacrificio hanno restituito alla loro valle quell’aspetto e quel benessere che oggi tutti hanno avuto occasione di vedere”.

Doppio Malto e Fabbri insieme nel cocktail “vintage” di Bruno Vanzan

Doppio Malto e Fabbri insieme nel cocktail “vintage” di Bruno VanzanMilano, 26 mag. (askanews) – L’onda alta della mixology prova a “travolgere” anche la birra. In passato, in verità, i tentativi fatti non hanno avuto grande successo, anche per un certo “snobismo” dei consumatori di birra nei confronti di un consumo che non fosse in purezza. Ma a provare a mescere con successo il variegato mondo della birra con quello dei cocktail ora è un barman pluripremiato come Bruno Vanzan che per Doppio Malto ha messo a punto “Riviera”, un cocktail in cui la birra Bella rossa di Doppio Malto incontra lo sciroppo Fabbri alla fragola.

Quello messo a punto da Vanzan è un brew cocktail, disponibile nei locali Doppio Malto, che come ha spiegato lo stesso barman “nasce da una birra ambrata doppio malto con una gradazione alcolica di 6,5 volumi che ha profumi e sfumature amare e si presta a essere miscelata. Con il cocktail non vogliamo più che la birra ci racconti la sua frizzantezza ma il suo ceppo maltato, che poi è la stessa materia prima del whisky con una volumetria alcolica più bassa”. Questo è abbinato a uno sciroppo alla fragola di Fabbri 1905, un gusto che omaggia i cocktail anni 90, come del resto è un richiamo vintage anche il nome, Riviera. A completare il bicchiere la soda “che consente di recuperare frizzantezza – ha sottolineato Vanzan – necessaria a donare brio e a farci sentire bene” e un’amarena sciroppata. Per Doppio Malto, format della ristorazione in espansione con aperture programmate in Italia e in Francia, significa ampliare le occasioni di consumo delle sue birre, oggi tutte prodotte nel birrificio di Iglesias, in Sardegna, che ha una capacità produttiva di cinque milioni di litri.

Ma dietro questo cocktail c’è anche il sodalizio con Fabbri 1905. “Fabbri ha sempre avuto l’intuizione della birra nella mixology – ha detto Maida Merolla, marketing manager business unit beverage Fabbri 1905 – il lancio della linea di cocktail Sbritz ne è una prova. Del resto la birra va incontro alle abitudini dei consumatori low alcool e alla tendenza a pasteggiare coi cocktail. Non è più un aperitivo ma un accompagnamento per i pasti”. Il nuovo nato in casa Doppio Malto è pensato per un target variegato. Del resto “nella ricetta finale ci sono 2-3 volumi di alcol, quindi avvicina tutti: chi non beve, ha dei gusti più ricercati come chi beve whisky perchè si sente il malto” ha spiegato il barman. Un modo diverso dunque di consumare la birra che passa anche dal bicchiere.