Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Macron: Russia va sconfitta in Ucraina, non schiacciata

Macron: Russia va sconfitta in Ucraina, non schiacciataRoma, 19 feb. (askanews) – La Russia deve essere “in Ucraina”, non schiacciata “nel suo territorio”. L’ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista pubblicata da Le Journal du Dimanche, mentre a Monaco si svolge la Conferenza sulla sicurezza con la presenza di molti leader occidentali, i quali hanno attaccato Mosca accusandola di crimini contro l’umanità. Particolarmente duro è stato l’intervento della vicepresidente Usa Kamala Harris.
“Io voglio che la Russia sia sconfitta in Ucraina, io voglio che l’Ucraina sia in grado di difendere la sua posizione”, ha detto Macron. “Io non penso – ha continuato – diversamente da altri che dovremmopuntare a una totale sconfitta della Russia attaccando la Russia nel suo stesso territorio”.
Macron venerdì, parlando alla conferenza, ha detto che è tempo di avviare un dialogo per fermare la guerra. In questo il presidente francese si dice in disaccordo con “quelli osservatori che vogliono, soprattutto, schiacciare la Russia”. E questa, ha continuato, “è da sempre la posizione della Francia e lo sarà sempre”.

Lukoil e Blutec, Schifani e Urso: procedure in corso, vigileremo

Lukoil e Blutec, Schifani e Urso: procedure in corso, vigileremoRoma, 18 feb. (askanews) – “La vendita della raffineria Isab di Priolo è una trattativa tra privati ed è fuori luogo che altri soggetti entrino nella negoziazione, in questa fase. Il governo regionale e quello nazionale sono vigili sul rispetto delle regole e delle procedure per il mantenimento dei livelli occupazionali e la tutela dell’ambiente”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, oggi pomeriggio ad Acireale dove ha avuto un colloquio con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione della presentazione del francobollo dedicato al Carnevale della città etnea ed emesso dal Mimit, tra i sei della serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano”, dedicati ai Carnevali più antichi d’Italia.
Il ministro ha sottolineato come per il petrolchimico di Priolo sia stata attivata la procedura della golden power anche a tutela dei lavoratori e di come sia stata assicurato il funzionamento degli impianti, contro ogni timore di chiusura. Con il governatore siciliano è stato affrontato anche il tema della riconversione della ex Blutec di Termini Imerese. Urso ha annunciato l’intenzione di sollecitare i commissari ad aprire una procedura concorsuale per i diversi soggetti proponenti progetti per l’area industriale, affinché si scelga quello più sostenibile e con le più solide garanzie per l’occupazione. “I competitor che si sono fatti avanti sembrano affidabili – ha aggiunto il Schifani – ma si faranno le necessarie valutazioni sia da parte del governo nazionale sia da quello della Regione. Sono fiducioso, l’assessore Tamajo sta facendo un grande lavoro”.
In merito al provvedimento che ha fermato il “Superbonus” edilizio, Schifani ha precisato che “la Regione si adeguerà alla scelta di Roma, ma è inutile appellarsi al mio governo per eventuali deroghe, come hanno fatto alcune forze di opposizione. Mi auguro che in sede di conversione del decreto del governo nazionale siano inserite le opportune verifiche per limitare al massimo l’impatto per le imprese del settore e chiudere una misura che ha creato un buco di 100 miliardi”.

Autonomia, Emiliano: patto scellerato del governo, va fermato

Autonomia, Emiliano: patto scellerato del governo, va fermatoRoma, 18 feb. (askanews) – “Questa autonomia differenziata del governo di centrodestra divide l’Italia, costruisce una serie di ordinamenti giuridici diversi a seconda delle regioni dove le aziende, gli italiani e le famiglie vivono. E costruisce soprattutto le ragioni dell’abbandono del Sud e del Mezzogiorno. Ecco perché questo patto scellerato di governo su cui si mantiene la destra che governa l’Italia va assolutamente fermato”. Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a margine della manifestazione della Cgil Puglia in piazza Castello a Bari contro l’autonomia differenziata.
“L’unica compensazione che hanno immaginato è di aggiungere alla scellerata autonomia differenziata il presidenzialismo e il semi presidenzialismo, cambiando la Costituzione in tutte le sue componenti essenziali e il modo di essere della Repubblica. Tutto questo per noi non è accettabile. Che ci possano essere più poteri per le Regioni può anche essere una buona cosa, ma la strada maestra per cambiare la Costituzione è l’articolo 138. Quindi non intese separate tra Regioni e Governo, ma un disegno armonico che il Parlamento deve disegnare attraverso una modifica costituzionale, se proprio dobbiamo aumentare i poteri delle Regioni”, ha aggiunto.
“Questa autonomia differenziata deve prima di tutto individuare i Livelli Essenziali delle Prestazioni, significa riequilibrare e superare la questione meridionale dotando il mezzogiorno e le regioni meno sviluppate dal punto di vista economico della parità delle armi; senza la parità delle armi iniziale l’autonomia differenziata non può funzionare e determinerà una spaccatura dell’Italia”, ha proseguito.
“Il governo metta da parte questo progetto, perché non crediamo che in questo momento sia in grado di realizzare questo riequilibrio Nord-Sud con i 60, 70, forse anche 100 miliardi, necessari per la perequazione. Ci auguriamo che questo disegno sia stato solo una modalità ingannevole con la quale vincere le elezioni in Lombardia. Il risultato in Lombardia è andato ben oltre quello che probabilmente sarebbe stato, se non ci fosse stata dietro questa campagna elettorale basata sull’autonomia differenziata, e quindi ci auguriamo che il governo adesso governi l’Italia, non solo le regioni del Nord, e si occupi di tutti noi, non solo di alcuni”.
“La beffa sta nel fatto che il ministro Calderoni vuole convincerci che l’autonomia differenziata pretesa dalle regioni più ricche e non voluta da quelle meno ricche, aiuta quelle meno ricche. Una beffa inaccettabile. La Puglia non ha avuto bisogno di questa legge per responsabilizzarsi: negli ultimi vent’anni ha ribaltato la sua storia, è uscita dal piano di riordino ospedaliero diventando una regione adempiente ai livelli essenziali delle prestazioni in sanità, abbiamo creato sviluppo economico, crescita del Pil; non stiamo certo in Paradiso – ha concluso Emiliano – ma stiamo combattendo e certamente non l’abbiamo fatto con l’autonomia differenziata”, ha detto poi a margine ai cronisti.

Cultura, Favero (Pd): invitato Sgarbi per salvare Villa Franchetti

Cultura, Favero (Pd): invitato Sgarbi per salvare Villa FranchettiRoma, 18 feb. (askanews) – “Ho voluto favorire personalmente la visita istituzionale del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a Villa Albrizzi-Franchetti, d’intesa con il Presidente della Provincia Stefano Marcon, il Sindaco di Preganziol Paolo Galeano e alla presenza del Soprintendente Vincenzo Tiné, per uscire dallo stallo in cui da tempo versano le sorti di questo prezioso gioiello storico-architettonico del Settecento veneto. Villa Albrizzi-Franchetti, oltre ad esserlo per il FAI, è un luogo del cuore anche per tutti i trevigiani. Una questione peraltro seguita da tempo dal Pd provinciale e regionale. E la visita di un autorevole rappresentante del Governo può aprire a soluzioni concrete che garantiscano fruibilità pubblica di parco e villa e loro valorizzazione dopo anni. Quando si tratta di salvare bellezza e storia trevigiana non ci sono divisioni politiche”. Lo afferma Matteo Favero, esponente PD Veneto, in occasione della visita oggi a Preganziol del Sottosegretario Sgarbi a Villa Albrizzi-Franchetti da lui organizzata.

Tajani vede Weber e prova a chiudere caso Ppe. “Nessuna rottura”

Tajani vede Weber e prova a chiudere caso Ppe. “Nessuna rottura”Monaco, 18 feb. (askanews) – Garantire ai partner internazionali, ancora una volta, che il sostegno dell’Italia all’Ucraina non ha cedimenti e che Berlusconi non ha posizioni filo putiniane. Allo stesso tempo, provare a chiudere la polemica con il Ppe, sottraendosi anche ai sospetti di chi – nella stessa Fi – è convinto che ci sia un gioco di sponda per mandare politicamente in pensione il leader.
Antonio Tajani arriva a Monaco per partecipare alla conferenza per la Sicurezza e, oltre a prendere parte a un G7 con i suoi omologhi, vede tra gli altri sia il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, sia il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, lo stesso che ieri ha comunicato la decisione di annullare un evento in programma a Napoli per giugno proprio a causa delle parole dell’ex premier. Quelle dichiarazioni in cui chiamava Zelensky “questo signore” che hanno provocato non soltanto la reazione ucraina ma anche la rivolta dei popolari dei Paesi più vicini ai confini con la guerra.
Tajani prova a ricucire lo strappo, assicurando che tra il suo partito e il Ppe “non c’è nessuna rottura”, semmai una “differenza di vedute” in particolare sulla scelta di cancellare l’appuntamento in terra partenopea che tanto ha fatto arrabbiare i vertici azzurri. “Ho ribadito che Forza Italia ha sempre votato sia al Parlamento europeo che in quello italiano in difesa dei diritti dell’Ucraina, in favore dell’invio di aiuti militari. La nostra posizione non cambia. Il nostro obiettivo però è quello di raggiungere la pace e credo che il chiarimento sia stato utile e che l’incidente sia chiuso”, ha spiegato.
Come ministro degli Esteri del governo, Tajani si ritrova a puntellare la posizione di Giorgia Meloni che, proprio del sostegno a Kiev e della collocazione atlantica, ha fatto uno dei pilastri della sua credibilità internazionale. Ma nell’incontro con Weber, nei panni di numero due di Forza Italia, gli tocca soprattutto spegnere sul nascere la narrazione – alimentata dallo stesso tweet del capogruppo dei Popolari – che le sorti del partito e del suo leader possano separarsi, magari aprendo la strada a una nuova guida. “Ho ribadito che Berlusconi e Forza Italia sono la stessa cosa”, ha detto.
“Berlusconi – ha poi aggiunto – non ha mai abbracciato la retorica russa, ha soltanto detto che bisogna lavorare per la pace, fermo restando che noi siamo dalla parte dell’Ucraina”.
Ma da Forza Italia non si spengono ancora gli attacchi a Weber, soprattutto nei confronti di quella che è stata considerata una ingerenza nei fatti interni di un partito. Il sospetto, nei piani alti azzurri, è che la sua mossa sia fatta per agevolare il progetto di un’intesa tra Popolari e Conservatori dopo le prossime Europee al quale punterebbe anche la premier Meloni. Il capogruppo alla Camera, Alessandro Cattaneo, parla esplicitamente di “un’invasione di campo” fatta con il “maldestro tentativo di dividerci dicendo che ce l’hanno con il presidente e non con Fi”. Mentre Giorgio Mulè ricorda: “Weber è colui che solo a gennaio del 2022 proponeva Silvio Berlusconi come presidente della Repubblica, ed è la stessa persona che non più di due mesi fa poneva al centro dell’azione dei moderati e dei liberali europei in Italia, Forza Italia”.

Addio a Mario Preve, patron di Riso Gallo

Addio a Mario Preve, patron di Riso GalloMilano, 18 feb. (askanews) – E’ morto all’età di 82 anni il patron di Riso Gallo, Mario Preve. “Con profondo dolore, Riso Gallo dà l’annuncio della scomparsa di Mario Preve, proprietario e presidente di Riso Gallo – ha annunciato l’azienda in una nota – L’azienda esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutta la comunità di dipendenti per questa enorme perdita”.
Nato a Buenos Aires nel 1941, Mario Preve si è laureato in economia e commercio in Italia, proseguendo poi gli studi alla Harvard Business School. Sposato, ha quattro figli, tutti impegnati in Riso Gallo.
“Grazie alla sua visione imprenditoriale e al suo costante impegno, Mario Preve ha reso Riso Gallo una realtà riconosciuta a livello internazionale, il cui marchio è sinonimo di made in Italy – si legge in una nota – Un leader dal grande senso del dovere e dalla profonda umanità, da sempre impegnato nello sviluppo della sua azienda con l’obiettivo di creare valore per l’intero comparto e per il territorio nazionale”.
Al compimento dei suoi 80 anni, Preve aveva passato il testimone dell’azienda ai suoi quattro figli Carlo, Emanuele, Eugenio e Riccardo.

“Cerca il tuo orizzonte per la gioia” il nuovo libro di papa Francesco

“Cerca il tuo orizzonte per la gioia” il nuovo libro di papa FrancescoRoma, 18 feb. (askanews) – “In questo scenario drammatico, guardare gli orizzonti della vita, significa guardare alla speranza. E anche guardare la tua storia sapendo che hai un’origine e che non finisce con te, non è finita con tuo nonno, non finirà con la quarta generazione che verrà dopo”. Questa prospettiva “dà il coraggio di camminare sempre”. Ma attenzione, avverte Papa Francesco, a non cadere nella “psicologia dello struzzo”, cioè che “davanti a qualsiasi cosa mette la testa nella terra”. E attenzione pure a guardare solo il proprio ombelico: “La gente che soltanto guarda sé stessa fa il contrario del cercare l’orizzonte. L’orizzonte ti fa guardare tutto”. Questa, afferma il Pontefice, è “la base della virtù della speranza”. Come dicevano alcuni padri della Chiesa che prefiguravano la speranza come “un’ancora”: “Che tu sei nel mare o nel fiume e butti l’ancora per essere sicuro e ti aggrappi alla corda. La speranza, tu la butti nell’eternità, l’ancora, e vai aggrappato; ma se tu non guardi all’orizzonte, non puoi più, mai potresti buttare un’ancora, no?”. “In questo tempo è difficile”, sottolinea Papa Francesco, dunque “c’è il Signore c’è la speranza. È difficile e brutto, c’è tanta sofferenza, tanta, ma anche c’è la corda e l’ancora. È il mistero del dolore e della speranza”. Ecco le parole dalle quali ha preso il titolo il nuovo libro di Papa Francesco scritto con don Davide, dal 21 febbraio in libreria: “Cerca il tuo orizzonte. Rialzarsi e ripartire oggi” edito da Piemme in collaborazione con LEV.

Papa: bambini hanno dimenticato come ridere. Abbiamo tolto loro sorriso

Papa: bambini hanno dimenticato come ridere. Abbiamo tolto loro sorrisoRoma, 18 feb. (askanews) – “Stiamo vivendo un tempo dove il business più grande è la vendita delle armi, la fabbrica delle armi. Se per un anno non si fabbricassero armi, finirebbe la fame nel mondo”. L’invito a immedesimarsi nelle sofferenze degli altri, non avendo “paura di toccare la carne del fratello”, e non aggrapparsi ai fallimenti della vita ma all’”ancora” della speranza: cosi Papa Francesco esorta nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata a don Davide Banzato per il programma “I Viaggi del Cuore”, in onda su Canale 5 che domenica 19 febbraio andrà in replica sempre alle 8:45.
Il Papa si commuove nuovamente, come accadde l’8 dicembre scoppiando in pianto davanti al Mondo, parlando della guerra e delle tante dimenticate guerre nel Mondo, pensando ai più deboli, ai più fragili: “I bambini si sono dimenticati come ridere. Sono andato a trovare i bambini che erano all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Ho incontrato bambini ucraini che erano tutti feriti, nessuno di loro aveva un sorriso”. E incalza: “Togliere il sorriso a un bambino significa… una tragedia!”. E questa tragedia della guerra, che calpesta la dignità dell’uomo, è trattata in modo preciso dal Papa insieme alla pandemia che ha portato alla crisi economica e finanziaria e che peserà su molte famiglie sempre di più e che ci chiama a prendere coscienza che da soli non possiamo farcela, dobbiamo decidere di cambiare. don Davide nelle 10 domande a 10 anni dal pontificato di Papa Francesco, oltre a ripercorrere la storia di vita di Papa Bergoglio dall’infanzia, agli anni in Argentina come arcivescovo e al questo decennio come successore di Pietro, chiede “cosa possiamo fare tutti noi” e il Papa consiglia di partire là dove viviamo “da piccoli gesti” e di “camminare insieme”. Questi alcuni suggerimenti che usciranno arricchiti in un testo rivisitato dell’intervista integrale al Papa in dialogo con don Banzato, insieme ad aneddoti personali e ad altri temi di attualità come il tema della pedofilia, degli abusi, di situazioni legate al Vaticano e ai documenti del Papa, nel testo preordinatile e disponibile in libreria dal 21 febbraio “Cerca il tuo orizzonte. Rialzarsi e ripartire oggi” edito da Piemme in collaborazione con LEV.

Montaruli si dimette dal Governo:”scelta a difesa Istituzioni”

Montaruli si dimette dal Governo:”scelta a difesa Istituzioni”Roma, 18 feb. (askanews) – “Ho deciso di dimettermi dall’incarico di Governo per difendere le istituzioni certa della mia innocenza. Se ciò non avvenisse sarei come coloro che vorrebbero demolito il senso dello Stato, rendendolo debole con una ricerca costante di una giustificazione alle proprie azioni, sentendosi moralmente superiori o cercando di piegare le norme ai comportamenti, addirittura ostentando clemenza verso chi agita l’arma del ricatto e per scappare dalla legge si vorrebbe ridisegnare vittima, rimanendo nell’ombra davanti alla ‘protesta più forte’ di chi la vita se l’è tolta davvero poco più di un anno fa”. Lo scrive la sottosegretaria all’Università Augusta Montaruli.

Lombardia, Trenitalia: sciopero personale mobile direzioni business Av e Ic

Lombardia, Trenitalia: sciopero personale mobile direzioni business Av e IcMilano, 18 feb. (askanews) – Le segreterie regionali Lombardia dei sindacati Filt-Fit-Uilt-Ugl-Fast-Orsa hanno proclamato uno sciopero del personale mobile delle direzioni business AV e IC, di Trenitalia dalle 9 alle 17 di lunedì 20 febbraio 2023. E’ quanto comunica in una nota Trenitalia.
Lo sciopero, avverte la nota, può comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Maggiori informazioni sui servizi garantiti in caso di sciopero sono disponibili sui canali digitali di Trenitalia.