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Autore: Redazione StudioNews

Aeronautica Militare, 150mila ore volo per i Falcon al 31° Stormo

Aeronautica Militare, 150mila ore volo per i Falcon al 31° StormoRoma, 9 feb. (askanews) – La flotta di velivoli Falcon del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare ha completato oggi, giovedì 9 febbraio 2023, 150mila ore di volo, in buona parte impiegate in trasporti sanitari urgenti per salvare la vita di persone in pericolo.
Il 31° Stormo, di base sull’aeroporto romano di Ciampino e ai comandi del Colonnello pilota Gianmattia Somma è, appunto, il reparto della Forza armata che, oltre ai trasporti del Capo dello Stato, delle più alte autorità di Stato e di governo e del pontefice, si occupa, soprattutto, di trasporti salvavita, in particolare con 2 velivoli Falcon 50 e 3 velivoli Falcon 900.
Proprio oggi ha effettuato l’ultimo, in ordine di tempo, a favore di un bimbo di soli 7 anni da catania a Bergamo.
Il volo d’urgenza, richiesto dalla Prefettura di Catania, è stato immediatamente disposto e coordinato dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di attivare e gestire i trasporti sanitari urgenti, attraverso i velivoli che la Forza Armata tiene pronti, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno per questo genere di necessità.
Il Falcon 900 del 31° Stormo a Catania ha imbarcato la culla termica dove era la piccola paziente ed è immediatamente decollato alla volta dell’aeroporto di Bergamo.
Una volta giunto sullo scalo aeroportuale lombardo, il bambino è stata trasferito in ambulanza presso l’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini, in provincia di Lecco. Il velivolo militare ha fatto poi rientro sull’aeroporto di Ciampino dove ha ripreso il servizio di prontezza operativa.
Attraverso i suoi Reparti di Volo, l’Aeronautica Militare- che il 28 marzo 2023 celebrerà il proprio centenario – mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare in qualunque momento e in grado di operare anche in condizioni meteorologiche complesse per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, come accaduto oggi, ma anche di organi ed equipe mediche per trapianti. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa.

Comitato Regioni, Pais: potenziare digitale per superare insularità

Comitato Regioni, Pais: potenziare digitale per superare insularitàRoma, 9 feb. (askanews) – “L’infrastrutturazione digitale è il presupposto per creare un’Europa unita dove i territori, anche quelli insulari o più periferici, abbiano pari ruolo e dignità rispetto ai paesi meno svantaggiati”. Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, illustrando a Bruxelles, in un dibattito sulla Resilienza digitale davanti all’ Assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni, un’anticipazione del parere sull’interoperabilità che sarà presentato dal presidente Pais, in qualità di relatore, martedì 15 febbraio davanti alla Commissione europea per i problemi economici e monetari (ECON) e poi, nelle prossime settimane qualora approvato, davanti alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni.
Il Presidente Pais nel suo intervento ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento degli enti locali e regionali nella governance dell’interoperabilità: “Quale rappresentante di una Regione insulare- ha sottolineato nella relazione – il tema è di fondamentale importanza . Continueremo a monitorare il coinvolgimento delle città e delle regioni, ma soprattutto vigileremo affinché i costi della transizione digitale non siano tutti a carico delle amministrazioni locali continuando a chiedere un sostegno da parte delle autorità nazionali ed europee”.
Per Pais la continuità territoriale e la continuità digitale sono le due priorità che devono essere affrontate in ambito europeo per superare le limitazioni fisiche che derivano necessariamente dall’essere isola.

Solinas: la Sardegna grande protagonista alla Bit di Milano

Solinas: la Sardegna grande protagonista alla Bit di MilanoRoma, 9 feb. (askanews) – “La Sardegna torna grande protagonista, con un posto in prima fila, all’appuntamento con la BIT – Borsa Internazionale del Turismo, in programma a Milano da domenica 12 a martedì 14 febbraio prossimi”. Dopo un 2022 da record, con oltre 7 milioni di arrivi, il presidente della Regione Christian Solinas è fiducioso per il raggiungimento di nuovi traguardi.
“Ci aspettiamo di consolidare il trend, dice il Presidente. Il 2023 può essere un altro anno ricco di soddisfazioni. Siamo convinti che l’immenso patrimonio paesaggistico e ambientale, unito alla ricchezza di tradizioni, cultura, monumenti archeologici e storici, possa confermare l’Isola tra le destinazioni turistiche più amate e ricercate. L’obiettivo adesso è quello di un concretizzare e consolidare un consistente allungamento della stagione turistica”, dice Solinas.
Sardegna in prima fila dunque, in questa nuova edizione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano. “Gli investimenti che abbiamo messo in campo per fronteggiare l’emergenza, e quelli successivi per preparare un rilancio che è arrivato”, ha detto ancora il Presidente Solinas, “consentono alla Sardegna di svolgere sempre più un ruolo da protagonista e proporre un’offerta turistica adeguata ad una domanda sempre più diversificata ed esigente, che va oltre il classico appuntamento per gli amanti del mare, e consacri la Sardegna come destinazione ideale per ogni periodo dell’anno”.
“Come al solito la BIT sarà una grande opportunità per la Sardegna. Gli spazi espositivi a disposizione, di oltre 1000 metri quadrati, consentiranno alla nostra Isola di mettersi in vetrina, non solo per il suo ricco patrimonio ambientale e culturale ma anche per le numerose eccellenze che ne fanno una delle mete turistiche più ricercate ed ambite dai turisti. L’obiettivo è quello di promuovere nel mercato nazionale e internazionale, migliorando i grandi numeri del 2022, le meraviglie della nostra terra in tutte le sue sfaccettature, dal comparto enogastronomico a quello archeologico, alle ricchezze delle zone interne, in modo che i visitatori possano godere delle molteplici bellezze che creano unicità, non solo nei mesi estivi”, ha sottolineato l’assessore al Turismo Gianni Chessa.
In vetrina anche l’archeologia, i monumenti, i gruppi folk e i cammini religiosi. Presenti la Fondazione Barumini e la Fondazione Monte Prama e I Borghi di Saboris Antigus. 9 Paesi, uniti dal filo rosso delle sagre autunnali che si presentano per la prima volta come circuito turistico.
L’assessore al Turismo, Gianni Chessa, parteciperà all’inaugurazione della Bit prevista per domenica 12 febbraio e alle 12.30 terrà una conferenza stampa.
Alla BIT quest’anno la Sardegna è presente con un proprio spazio espositivo di oltre 1.000 metri quadri, realizzato in collaborazione con Unioncamere e Camera di commercio di Cagliari, che ospita 57 espositori contro i 46 del 2022 e 114 operatori, in rappresentanza dei vari settori: dal ricettivo ai servizi dal turismo religioso ai consorzi turistici. Nello stand, realizzato con grandi spazi bianchi decorati con fregi stilizzati e ripresi dalla tradizione, oltre a grandi foto e megaschermi che riportano i prodotti turistici classici dell’Isola, anche due grandi colonne rivestite di essenze mediterranee, a ricordare i colori ed i profumi della macchia tipica della Sardegna. In anteprima assoluta verranno poi presentate 6 guide sul turismo outdoor in Sardegna.

Restaurata a Milano la celebre “tenda rossa” di Umberto Nobile

Restaurata a Milano la celebre “tenda rossa” di Umberto NobileMilano, 9 feb. (askanews) – La famosa “tenda rossa” di Umberto Nobile usata come rifugio dopo l’incidente al Polo Nord del dirigibile Italia nel 1928 è di nuovo a disposizione del pubblico dopo un accurato restauro durato 15 anni, a cura del Museo della Scienza e della tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano.
“C’è un importante valore identitario di quest’oggetto – ha spiegato il direttore, Fiorenzo Galli – che non è solo legato ala storia internazionale del mondo della ricerca scientifica in cui il nostro Paese è stato così forte e così importante, ma anche un valore simbolico per l’aspetto umanistico della storia e della ricerca scientifica che si associa spesso alla capacità di scegliersi delle frontiere da raggiungere anche con azioni di coraggio che portano oltre le normali azioni del quotidiano”.
Il 25 maggio del 1928, durante il terzo volo, sulla via del ritorno dopo aver raggiunto il Polo Nord, il dirigibile Italia, ai comandi di Umberto Nobile, Generale dell’Aeronautica Militare – che proprio nel 2023 celebra i 100 anni dalla sua fondazione come Forza Armata autonoma – impattò il ghiaccio spaccandosi in due tronconi. Una parte, con a bordo 6 uomini, si risollevò e volò via senza essere più ritrovata. Sul ghiaccio, tra i relitti, rimasero 10 uomini, tra cui lo stesso Nobile; uno di essi morì poco dopo, gli altri 9 sopravvissero per 48 giorni fino all’arrivo dei soccorsi, proprio in questa tenda.
“Questa tenda – ha detto Marco Iezzi, curatore del dipartimento Trasporti del Museo – deve il suo nome ‘tenda rossa’ nonostante il suo aspetto che è totalmente bianco, a una tecnica dell’Aeronautica del tempo. Dall’aeronave si lasciavano cadere delle ampolle di anilina colorata per stabilire l’altitudine calcolando il tempo di caduta. Alcune ampolle sopravvissero allo schianto e i sopravvissuti decisero di spruzzarla sulla tenda per renderla più visibile. In effetti la tenda bianca sul ghiaccio sarebbe stata praticamente introvabile”.
Alcune di quelle macchie si vedono ancora oggi.
La tenda è stata data in comodato dal Comune di Milano al Museo della Scienza che ne ha curato il restauro, co-finanziato dalla regione Lombardia. Una complessa opera conservativa che ha interessato sia l’involucro interno sia la parte esterna, molto rovinata dal tempo e già interessata da precedenti restauri, coordinata dalla restauratice di tessuti Cinzia Oliva.
“È stata una sfida fin dall’inizio – ha precisato – per lo stato di conservazione, le dimensioni e la tridimensionalità del manufatto, per il fatto che non avevamo nessun tipo di confronto in letteratura”.
Per preservarne l’integrità, la tenda, di forma piramidale a base quadrata, è stata montata su una struttura in alluminio conservata in un apposito container ed esposta al pubblico dal 15 febbraio 2023, in occasione dei 70 anni del Museo “Da Vinci”.

GM, accordo con GlobalFoundries per produzione esclusiva chip

GM, accordo con GlobalFoundries per produzione esclusiva chipNew York, 9 feb. (askanews) – La casa automobilistica General Motors ha firmato un accordo di lungo termine con GlobalFoundries per stabilire una linea di produzione esclusiva di chip semiconduttori made in Usa.
L’accordo arriva mentre le case automobilistiche si trovano alle prese con una carenza globale di chip. La produzione esclusiva di chip per GM consentirà anche un’espansione delle operazioni di GlobalFoundries, che ha sede nello stato di New York.
GM prevede che l’utilizzo di semiconduttori raddoppierà nei “prossimi anni” in quanto aumenterà le capacità tecnologiche dei suoi veicoli elettrici che richiedono più chip rispetto ai veicoli tradizionali. Le società hanno rifiutato di rivelare dettagli come costi e tempi di produzione.

Sanremo, nuovo album per i Depeche Mode super ospiti al festival

Sanremo, nuovo album per i Depeche Mode super ospiti al festivalMilano, 9 feb. (askanews) – Il 24 marzo uscirà “Memento mori” (Columbia Records/Sony Music), il nuovo attesissimo album di inediti dei DEPECHE MODE, da oggi disponibile in pre-save e pre-order (https://dm.lnk.to/mementomori).
Il disco verrà pubblicato a sei anni di distanza dal precedente “Spirit” (2017), certificato ORO in Italia.
È disponibile da oggi in digitale ed entrerà in rotazione radiofonica domani 10 febbraio “Ghosts Again”, primo singolo estratto dall’album (https://dm.lnk.to/ghostsagain).
Il brano ha tutte le caratteristiche tipiche di Depeche Mode: le parole evocative di Dave Gahan, come “wasted feelings, broken meanings… a place to hide the tears we cry”, e il sound ipnotizzante della chitarra di Martin Gore.
«Per me “Ghosts Again” cattura perfettamente quell’equilibrio che esiste tra malinconia e gioia», commenta Gahan in merito al brano. Gore aggiunge: «Non capita spesso che ci ritroviamo a registrare un brano che poi non mi viene a noia quando lo ascolto. Sono eccitato all’idea di poterlo condividere con tutti».
I Depeche Mode saranno gli ospiti musicali della serata finale del 73° Festival di Sanremo di sabato 11 febbraio, e si esibiranno con il nuovo singolo “Ghosts Again” in anteprima mondiale.
“Memento Mori” è il quindicesimo disco in studio della band e il primo che vede Gahan e Gore da soli, dopo la scomparsa di Andy “Fletch” Fletcher.
Prodotto da James Ford, e con la produzione aggiunta da Marta Salogni, “Memento Mori” è nato durante le prime fasi della pandemia da Covid-19, per cui alcune tematiche trattate al suo interno sono state direttamente ispirate da quel periodo.
Le 12 tracce dell’album esplorano una grande varietà di sentimenti ed emozioni: dalla cupa apertura fino alla chiusura finale, le canzoni spaziano dai temi come la paranoia e l’ossessione per arrivare poi alla catarsi e alla gioia, con tutte le infinite sfaccettature che vi sono nel mezzo.

Sisma Turchia-Siria, Bardi: grazie a Gruppo Lucano Protezione Civile

Sisma Turchia-Siria, Bardi: grazie a Gruppo Lucano Protezione CivileRoma, 9 feb. (askanews) – “Ringrazio il presidente del Gruppo Lucano della Protezione Civile, Pierluigi Martoccia, per la immediata disponibilità manifestata alla Protezione Civile nazionale e alla mia persona, in qualità di presidente della Regione Basilicata, a portare aiuti alla popolazione delle zone della Turchia e della Siria colpite dal devastante terremoto che ha provocato, secondo i continui aggiornamenti, oltre 11 mila vittime e la distruzione di decine di città”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Conosciamo la grande esperienza della Protezione Civile regionale maturata in campo nazionale e internazionale nel corso degli anni, su cui possiamo contare in caso di necessità per gestire le operazioni di soccorso e di accoglienza della popolazione colpita da eventi disastrosi come quello che ha colpito la Turchia e la Siria in conseguenza del quale anche in Basilicata la Protezione Civile Regionale ha gestito egregiamente l’allarme tsunami sulla costa jonica metapontina. Il governo regionale è in stretto contatto con la Protezione Civile nazionale per concordare e valutare le eventuali forme di aiuti ai territori colpiti dal sisma”, aggiunge.

Siria e Turchia, quasi 20mila i morti, arriva responsabile Onu

Siria e Turchia, quasi 20mila i morti, arriva responsabile OnuRoma, 9 feb. (askanews) – Mentre le Nazioni Unite preannunciano l’arrivo del responsabile degli Aiuti Umanitari Griffiths nella regione tra Siria e Turchia colpita dal devastante terremoto di due giorni fa, sale a quasi ventimila il bilancio delle vittime. E con riferimento alla Siria, i patriarchi delle chiese siriane chiedono la revoca delle sanzioni.
Secondo l’ultimo bilancio reso noto dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan i morti sono almeno 16.546, a cui vanno aggiunte le 3.162 vittime registrate in Siria.
Il responsabile degli aiuti umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, sarà in visita sabato e domenica a Gaziantep, Aleppo e Damasco per valutare le necessità umanitarie dopo il terremoto che ha colpito lunedì Siria e Turchia: lo ha annunciato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Guterres ha inoltre insistito sulla necessità di far arrivare un maggior numero di aiuti nelle province nordorientali della Siria, controllate dall’opposizione: “Le strade sono danneggiate, le persone stanno morendo, la vita delle persone viene prima di qualsiasi altra cosa”.
Per quanto riguarda la Siria, l’appello dei Patriarchi e dei capi delle Chiese siriane a rimuovere gli embarghi per fare arrivare gli aiuti al popolo di quel martoriato paese è stato raccolto e rilanciato oggi da L’Osservatore Romano. Il quotidiano della Santa Sede, in prima pagina, pubblica un articolo dal titolo: “Sui siriani il peso insostenibile delle sanzioni” nel quale si ricorda l’appello delle comunità ecclesiali residenti in Siria “affinché vengano immediatamente rimossi embarghi economici e sanzioni che gravano sul Paese”.
Misure definite “inique”, mentre si sollecita l’avvio “di iniziative umanitarie eccezionali e tempestive per soccorrere le popolazioni travolte da sciagure insostenibili”, ricorda il giornale vaticano.
Una appello, quello firmato da tutti i leader religiosi cristiani, nel quale si chiede “alle persone di coscienza viva, sparse in tutto il mondo, affinché alzino la voce chiedendo di porre fine alle sofferenze del popolo siriano e consentire ai cittadini siriani di vivere con dignità, secondo quanto è affermato nella Dichiarazione universale dei diritti umani”.
“Le conseguenze dei provvedimenti restrittivi imposti dall’Occidente a Damasco a partire dal 2011 finiscono di fatto – si legge su L’Osservatore Romano – col complicare ed aggravare le condizioni di vita della popolazione locale, oggi sinistrata, come più volte evidenziato dalla Santa Sede nei consessi internazionali, in un quadro generale sempre più drammatico: il 90 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà e i siriani, negli ultimi quattro anni, hanno dovuto fare i conti con un incontrollato aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e con una sempre maggiore scarsità di acqua, elettricità e carburanti, peraltro nel contesto pandemico globale”.
Infine, il ministro degli esteri italiano Tajani, a margine di un incontro con l’omologo britannico a dichiarato: “I nostri Vigili del fuoco presenti in Turchia stanno facendo di tutto” per aiutare la popolazione colpita dal sisma di lunedì. “Voglio ringraziarli a nome del governo, hanno già salvato più di una persona grazie alla loro capacità ed esperienza”, ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, confermando che mancano ancora all’appello sette italiani, l’imprenditore Angelo Zen e una famiglia di origine siriana.
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Gli italiani si dicono sostenibili ma solo 29% beve acqua rubinetto

Gli italiani si dicono sostenibili ma solo 29% beve acqua rubinettoMilano, 9 feb. (askanews) – Nonostante il 96,3% degli italiani dichiari di adottare sempre o talvolta comportamenti sostenibili, meno del 30% (29,5%) consuma con regolarità acqua del rubinetto, ma i giovani potrebbero invertire questa tendenza con un 60% di under 30 che già beve senza problemi l’acqua degli erogatori pubblici. A delineare questo scenario è il Libro Bianco 2023 “Valore acqua per l’Italia”, giunto alla quarta edizione e realizzato dall’Osservatorio istituito dalla Community Valore acqua per l’Italia creata nel 2019 da The European House – Ambrosetti per rappresentare la filiera estesa dell’acqua in Italia, mettendo a sistema i contributi di tutti gli attori che vi operano: dai gestori della rete agli erogatori del servizio, dal settore agricolo a quello industriale, dai provider di tecnologia alle istituzioni preposte.
In tema di acqua pubblica, la conoscenza e percezione degli italiani continuano a essere in contraddizione con i dati fattuali: l’Italia è il primo tra i grandi Paesi europei per qualità dell’acqua in quanto l’85% della risorsa viene prelevata da fonti sotterranee (quindi protette e di qualità) contro il 69% della Germania, il 67% della Francia o peggio ancora il 32% di Spagna e Regno Unito fino al 23% della Svezia. Nel Nord-est c’è maggior fiducia sulla qualità dell’acqua del rubinetto (87,4% degli intervistati la ritiene di livello alto o medio), mentre al Sud e nelle Isole la fiducia scende di oltre 14 punti percentuali al 72,8%. Quello che non convince nel Nord-Italia è soprattutto il sapore, ma al Centro e al Sud non si sentono sicuri della qualità di quest’acqua o non si fidano dell’igiene delle autoclavi.
Come emerge dall’analisi di The European House – Ambrosetti, nonostante un 2022 drammatico dal punto di vista dell’emergenza siccità (quasi il 70% del campione riconosce il 2022 come anno più caldo della nostra storia), il cambiamento climatico viene percepito dagli italiani solo come il terzo problema più grave che affligge il Paese (37,4% delle risposte) dopo la “sanità” (39,9%) e soprattutto l’occupazione e l’economia (62,2%). E se si restringe l’osservazione alla propria zona di residenza il cambiamento climatico scivola al quarto posto fra i problemi più gravi, scavalcato anche dalla carenza di infrastrutture e gestione della mobilità. I 2/3 del campione intervistato, infine, sottostima gli impatti del cambiamento climatico sull’agricoltura.
Il 72% delle persone sottostima il proprio reale consumo giornaliero d’acqua (220 litri pro capite), ma al contempo nove italiani su 10 sovrastimano la propria bolletta: l’88,4% non conosce il costo unitario dell’acqua in Italia, ritenendolo il più delle volte troppo alto. L’Italia è, in realtà, uno dei Paesi europei con la tariffa idrica più contenuta (2,10 euro al metro cubo: si spende meno solo in Bulgaria, Romania e Grecia, mentre in Danimarca si superano i 9 euro al metro cubo e nella vicina Francia il costo è quasi doppio rispetto al nostro Paese. Gli italiani ritengono le proprie spese legate all’acqua troppo elevate, ma oltre la metà di loro (55%) non conosce il bonus idrico o le tariffe agevolate in vigore così come strumenti di monitoraggio dei consumi. In Italia, inoltre, il parco contatori installato ha un’età media di 25 anni (circa 20 milioni di pezzi in totale), fattore che rende più complessa l’installazione di strumenti tecnologici per il monitoraggio e la gestione dei consumi.
Secondo una ricerca specifica che farà parte del Libro Bianco “Valore acqua per l’Italia 2023” condotta da The European House-Ambrosetti sulle aziende operanti nel Servizio idrico integrato (SII) – somministrata alle aziende della Community Valore acqua e alle associate di Utilitalia – la maggior parte delle aziende italiane che opera nel settore “acqua” (6 su 10) sta considerando di applicare o sta già applicando i criteri ambientali della Tassonomia EU nella definizione del proprio piano di investimenti. Forti però le difficoltà incontrate nell’interpretazione degli stessi criteri tecnici: l’83% riguarda la possibilità di corretta valutazione dei potenziali risparmi energetici e il 77% la misurazione delle perdite idriche lungo la filiera. Gli ostacoli maggiori vengono individuati nella complessità della raccolta e valutazione dei dati e delle informazioni richieste, nell’impossibilità di applicare alcuni parametri previsti dalla Tassonomia EU e dalla stessa interpretazione della metodologia di valutazione dei risultati.

Mercato integratori in Italia cresce del 9,5% l’anno, leader in Europa

Mercato integratori in Italia cresce del 9,5% l’anno, leader in EuropaMilano, 9 feb. (askanews) – Nel 2021 il mercato globale degli integratori si è attestato a 150 miliardi di euro, con una crescita annua del 4,7% nell’ultimo triennio, e un’importante spinta verso il futuro: l’innovazione di prodotto (con il 64%) è, infatti, la principale strategia di crescita adottata dai player del settore. In Italia il settore è cresciuto negli ultimi 10 anni ad un tasso annuo medio del 9,5%, un ritmo decisamente più sostenuto rispetto alla performance globale, e oggi è leader a livello europeo.
Da queste premesse è partito il dibattito sul futuro del comparto degli integratori alimentari tra oltre 50 imprenditori e top manager del settore riuniti a Milano in occasione dell’evento “Il settore degli integratori: rimodellare il futuro”, promosso da Integratori & Salute, l’associazione nazionale che rappresenta il comparto degli integratori alimentari, parte di Unione italiana food.
“I trend in atto stanno rivoluzionando il settore della salute, con accelerazioni dovute alla pandemia e all’instabilità geopolitica – ha evidenziato Andrea Fortuna, advisory partner – Health, pharma & life sciences PwC Italia – L’Italia oggi è leader di mercato in Europa nel settore degli integratori con il 26% del market share, seguita da Germania (19%) e Francia (15%) e si colloca all’ottavo posto come esportatore a livello globale”.
Gli integratori giocano anche un ruolo di supporto per i sistemi sanitari nazionali. Un’elaborazione PwC Italia su dati Food supplements europe stima in 1,3 miliardi di euro il potenziale risparmio annuale del sistema sanitario nazionale correlato a minori casi di ospedalizzazione se le persone over 55 o a rischio di malattie cardiovascolari assumessero Omega3 regolarmente. Allo stesso tempo se la popolazione a rischio assumesse giornalmente calcio e vitamina D si potrebbero riscontrare minori fratture ossee correlate all’osteoporosi e avere così un potenziale risparmio per il Ssn di 0,7 miliardi di euro.
“La recente pandemia ha messo in evidenza l’importanza del mantenimento del benessere e della salute per le persone e in questo nuovo scenario gli integratori rivestono oggi un ruolo ancora più importante, che è destinato a crescere. Il futuro degli integratori alimentari sarà sempre più anche nella prevenzione – ha confermato il presidente dell’associazione Integratori & salute, Germano Scarpa – Gli integratori sono già oggi un prezioso strumento per la sostenibilità dei sistemi sanitari e un utilizzo corretto di integratori come strumenti di prevenzione primaria potrebbe certamente generare risparmi rilevanti per il sistema sanitario nazionale”.
Guardando al futuro del settore, tra gli ambiti di azione, al primo posto le aziende mettono l’integrazione e lo sviluppo digitale dei processi aziendali (43%), seguita dagli strumenti digitali per la gestione dell’informazioni medico-scientifica (28%), l’internet of things (20%), gli strumenti digitali per la gestione della relazione con il farmacista (8%) e i sistemi di visualizzazione, realtà virtuale ed aumentata (1%)4.
“Le imprese si trovano davanti due grandi sfide: da una parte il nuovo ordine geopolitico, sempre più complesso e volatile, dove la logica binaria è sempre più tra sistemi aperti e sistemi chiusi; dall’altra il cambiamento tecnologico e la centralità dei dati come vera materia prima della nostra epoca – ha commentato Alec Ross, distinguished adjunct professor Business school dell’Alma Mater di Bologna, ex consigliere di Obama – Nel 2018 i device connessi erano stimati in 23 miliardi, oggi sono 50 miliardi e diventeranno 75 miliardi nel 2025. Impressionante risulta la curva di crescita degli investimenti corporate in Intelligenza Artificiale, passati in 5 anni dai 20 miliardi di dollari del 2016 ai 170 miliardi del 2021”.