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Autore: Redazione StudioNews

Eurozona, disoccupazione mai così bassa: a febbraio calata al 6,1%

Eurozona, disoccupazione mai così bassa: a febbraio calata al 6,1%Roma, 1 apr. (askanews) – Mai così bassa la disoccupazione complessiva dell’area euro: con 70.000 disoccupati in meno a gennaio rispetto al mese precedente, al 6,1% il tasso di disoccupazione medio ha segnato un nuovo minimo storico. Lo confermano da Eurostat, ricordando che le serie storiche su questa voce iniziano nel 2000.


A gennaio la disoccupazione nell’area valutaria era stata del 6,2% e nel febbraio del 2024 si attestava al 6,5%. Secondo l’ente di statistica comunitario, in un anno i disoccupati totali nell’area sono diminuiti di 643 mila unità e ora se ne contano 10 milioni 580 mila. Guardando a tutta l’Ue a 27, i disoccupati assommano a 12 milioni 677 mila, anche in questo caso risultano in calo, al 5,7% a febbraio dal 5,8% di gennaio. (fonte immagine: Eurostat).

Si è concluso a Roma il congresso “Lifestyle, Diet, Wine & Health”

Si è concluso a Roma il congresso “Lifestyle, Diet, Wine & Health”

Roma, 1 apr. (askanews) – Si è concluso a Roma il Congresso Internazionale Lifestyle, Diet, Wine & Health, promosso da Wine Information Council (WiC), IRVAS (Istituto per la Ricerca sul Vino e la Salute) e Wine in Moderation (WiM), che ha riunito per due giorni ricercatori ed esperti internazionali per discutere il ruolo degli stili di vita salutari, della dieta mediterranea e del consumo moderato di vino nella promozione della salute pubblica.


Tra i principali protagonisti di questa seconda edizione, il Prof. Miguel A. Martínez-González, Professore di Salute Pubblica all’Università di Navarra, figura di riferimento mondiale nella ricerca epidemiologica. Il professore ha annunciato il lancio dello studio europeo UNATI (University of Navarra Alumni Trialist Initiative), finanziato dallo European Research Council (ERC): trial che per la prima volta confronterà gli effetti dell’astensione totale e del consumo moderato di vino all’interno di un modello alimentare basato sulla dieta mediterranea attraverso uno studio di intervento randomizzato e controllato. Lo studio, attualmente in fase di avvio, coinvolgerà oltre 10.000 adulti di età compresa tra i 50 e i 75 anni e fornirà risposte scientificamente fondate su un tema chiave per la salute pubblica. L’obiettivo: fornire risposte chiare e scientificamente fondate a una delle domande più dibattute in ambito di salute pubblica.


“Si tratta del primo trial al mondo progettato per valutare scientificamente se l’eliminazione totale dell’alcol sia davvero più salutare rispetto a un consumo moderato di vino, quando inserito in uno stile alimentare mediterraneo – ha spiegato Martínez-González -. Un regime alimentare che, integrato con stili di vita sani e attività fisica, ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di infarto, ictus, diabete e mortalità generale”. Anche il Prof. Luc Djoussé, Professore Associato di Medicina presso la Harvard Medical School e Associato di Nutrizione presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha contribuito significativamente ai lavori del congresso. Nel suo intervento, ha sottolineato come le malattie cardiovascolari rimangano una delle principali cause di morte e disabilità nei paesi sviluppati, nonostante i progressi nella ricerca biomedica. Ha evidenziato l’importanza di identificare strategie preventive efficaci e convenienti, sottolineando che fattori dello stile di vita modificabili, come una dieta sana, attività ?sica regolare, sonno adeguato e consumo moderato di alcol (in assenza di controindicazioni) possono influenzare positivamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e i loro fattori di rischio associati, come il diabete di tipo 2, la dislipidemia e l’ipertensione.


La Prof.ssa Iris Shai, dell’Università Ben-Gurion del Negev, ha portato un ulteriore contributo scientifico illustrando i risultati di studi clinici randomizzati condotti in Israele e altrove. Le sue ricerche dimostrano che modelli dietetici flessibili e ben strutturati – come la dieta mediterranea e quella “green-MED” (che prevede un maggiore apporto di polifenoli da verdure a foglia scura come Mankai e tè verde, un aumento del consumo di noci e un’assunzione minima di carne rossa) – possono favorire la perdita di peso, il miglioramento della salute cardiometabolica e la riduzione del grasso epatico (steatosi). Particolare attenzione è stata dedicata all’effetto dei polifenoli, tra cui quelli presenti nel vino rosso, come fattori bioattivi che possono modulare positivamente i meccanismi metabolici. Il Congresso ha confermato che la salute non dipende da un singolo alimento o nutriente, ma deriva dall’insieme di scelte alimentari consapevoli, stili di vita attivi e fattori culturali.


Gli esperti hanno evidenziato come sia fondamentale adottare un approccio integrato e fondato su solide evidenze scientifiche, capace di sostenere una longevità sana, attiva e personalizzata. Con il lancio dello studio UNATI, si apre ora una nuova fase nella ricerca europea, destinata a influenzare le linee guida alimentari e a rafforzare il ruolo della dieta mediterranea come strumenti centrali di promozione della salute pubblica. “Questo congresso ha rappresentato un momento fondamentale per il dialogo tra scienza, cultura e salute pubblica – ha dichiarato il Prof. Attilio Giacosa, Presidente di IRVAS – . Siamo soddisfatti di aver contribuito a creare uno spazio di confronto rigoroso, in cui il vino è stato analizzato nel suo contesto naturale: quello della dieta mediterranea e di stili di vita equilibrati. La qualità degli interventi e la solidità delle evidenze presentate confermano la necessità di continuare a investire nella ricerca nutrizionale, superando narrazioni polarizzate e non evidence-based in favore di una valutazione scientifica, integrata e personalizzata”.

Primo posto al Box Office per il documentario “Pino”

Primo posto al Box Office per il documentario “Pino”Roma, 1 apr. (askanews) – Grande successo per “Pino”, il documentario del regista napoletano Francesco Lettieri dedicato a Pino Daniele – a 70 anni dalla sua nascita e a 10 dalla sua scomparsa – che conquista il Primo posto al Box Office.


Martedì 1 e mercoledì 2 aprile, prosegue la programmazione in 297 sale in tutta Italia del documentario prodotto da Grøenlandia, Lucky Red e Tartare Film e distribuito da Lucky Red, in collaborazione con Netflix e TimVision. Un grande cantautore, un poeta, un grandissimo chitarrista, amato per la semplicità e la sfrontatezza con cui accedeva al suo mondo interiore e per la capacità di raccontarlo agli altri, Pino Daniele è riuscito a fondere la tradizione napoletana con la musica nera creando dei sound completamente nuovi e originali.


Nel documentario Lettieri conduce dietro la macchina da presa Federico Vacalebre, giornalista e critico musicale, sulle tracce di un Pino ancora non raccontato, servendosi di video mai diffusi di concerti, backstage e sale d’incisione, foto degli album di famiglia, appunti tratti dal diario e strumenti musicali. Ripercorrendo i luoghi in cui Pino ha vissuto, emergono i sogni, le lotte, le delusioni, i traguardi e il rapporto con la famiglia, gli amici e i colleghi che hanno condiviso tanto con lui. Ad impreziosire ulteriormente “Pino” è un inedito nascosto, “Tiéne ‘Mmàno” (Warner Music).


Nel documentario sono presenti le interviste a tanti artisti con cui ha collaborato Pino Daniele, tra cui, Fiorella Mannoia, Jovanotti, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Rosario Fiorello ma anche James Senese, Rosario Jermano, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Enzo Avitabile, star internazionali come Eric Clapton e Chick Corea e poi amici di infanzia, parenti e discografici. Oltre alle interviste e alle voci di chi lo ha accompagnato nella sua vita e nella sua carriera, c’è una selezione dei videoclip ambientati nella Napoli di oggi, perché i protagonisti dei suoi testi camminano ancora per i vicoli di Napoli e le canzoni di Pino sono ancora in grado di raccontarli, di raccontare la Napoli del presente e di quello che diventerà.


Francesco Lettieri, che oltre al cinema vanta innumerevoli collaborazioni con il mondo della musica e un particolare sodalizio con il cantante Liberato, racconta Pino Daniele anche e soprattutto attraverso la Napoli di oggi girando ex novo i videoclip di alcune sue canzoni e inserendoli all’interno di questo racconto. Soggetto e sceneggiatura di Federico Vacalebre e Francesco Lettieri, fotografia di Salvatore Landi, scenografia di Marcella Mosca, montaggio di Mauro Rodella e costumi a cura di Antonella Mignogna. Il progetto vanta la collaborazione con la Fondazione Pino Daniele Ets.

Da E-R più fondi a sostegno barbabietola da zucchero

Da E-R più fondi a sostegno barbabietola da zuccheroRoma, 1 apr. (askanews) – L’Emilia-Romagna nel 2025 aumenta i fondi a sostegno della coltivazione della barbabietola da zucchero, con uno stanziamento aggiuntivo di 300mila euro. Nel panorama agricolo dell’Emilia-Romagna questa coltura occupa infatti un ruolo centrale. Oltre a rappresentare una coltivazione strategica per la filiera saccarifera, la barbabietola da zucchero contribuisce anche alla fertilità dei suoli e alla sostenibilità delle pratiche agricole. Per rafforzarne la produzione e sostenere la bieticoltura, un settore chiave per l’economia emiliano-romagnola, la Regione corrisponderà al settore complessivamente 1,8 milioni di euro per la campagna 2025, 300mila euro in più rispetto agli 1,5 milioni messi a disposizione con la legge regionale numero 4 del 2024.


Le risorse saranno erogate tramite bando e saranno assegnate direttamente ai bieticoltori attraverso un aiuto in regime di ‘de minimis’, commisurato alle superfici coltivate. Obiettivo: supportare gli investimenti in termini di superficie bieticola, che negli ultimi cinque anni è passata da 15.332 ettari nel 2020 a 16.110 ettari nel 2024, con un incremento di circa il 5%. “Con questo impegno aggiuntivo di 300mila euro, la Regione conferma il proprio sostegno a una filiera strategica per l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna – sottolinea in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – supportando la continuità produttiva e la competitività delle aziende agricole”.


“L’obiettivo – prosegue Mammi – è incentivare la crescita e lo sviluppo di un comparto che ha dimostrato una capacità di crescita costante. Con queste risorse vogliamo rafforzare la filiera attraverso strumenti innovativi per il miglioramento della resa produttiva e della qualità della materia prima”.

Euro digitale, Cipollone: avrà capacità multivaluta simili a Tips

Euro digitale, Cipollone: avrà capacità multivaluta simili a TipsRoma, 1 apr. (askanews) – Piero Cipollone, l’italiano che siede nel Comitato esecutivo della Bce e che ha la responsabilità sui sistemi di pagamento, è tornato a perorare la causa della creazione di un euro digitale. Nel corso di un evento organizzato dalla Banca centrale della Croazia, ha sostenuto che ci si trova “a un crocevia” sui sistemi di pagamento mentre “l’attuale quadro geopolitico rischia di frammentare il sistema globale, portando potenzialmente a inefficienze e riducendo la trasparenza”.


Questo mentre anche su questi temi sembra profilarsi una divisione tra Unione europea e Stati Uniti, mentre le grandi economie emergenti si muovono verso una loro autonomia. “Dobbiamo sviluppare alternative più sicure e accessibili per rendere i pagamenti globali più economici, veloci e trasparenti – ha detto Cipollone – senza compromettere integrità, stabilità e sovranità”.


L’esponente della Bce ha invece puntato il dito contro “le spinte dagli stati Uniti per mantenere la dominanza del dollaro tramite la promozione globale di Stablecoin. Sebbene le Stablecoin possano essere raccontate come una soluzione a un problema, di fatto creano nuovi problemi – ha sostenuto – che richiedono soluzioni se non vengono regolamentate in maniera appropriata”. E secondo Cipollone, “dato che il 99% delle Stablecoin sono denominate in dollari la loro espansione potrebbe fare leva sulla base di utenti delle big tech portando a una digitalizzazione del dollaro, che potrebbe indebolire l’efficacia della politica monetaria e aumentare i rischi sulla stabilità finanziaria, amplificando i deflussi di capitali conseguenti a shock negativi”.


Cipollone ha anche citato l’accelerazione delle attività delle economie emergenti per creare piattaforme monetarie alternative, dopo che la Russia è stata estromessa dal sistema di pagamenti Swift operato da Ue e Usa. Ha ricordato che al vertice del 2024 dei Brics – acronimo per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, a cui però partecipavano anche molti altri paesi emergenti – è stato concordato di valutare la fattibilità di creare un sistema autonomo di regolazione di pagamenti e depositi, per svincolarsi dal sistema Swift. D’altra parte, Cipollone ha rivelato che anche il progetto chiave su cui la Bce sta lavorando da anni in questo ambito, l’euro digitale “è disegnato con capacità multivaluta simili a quelle di Tips”, il sistema di pagamenti istantanei. “In pratica, questo significa che i paesi non euro potrebbero utilizzare l’infrastruttura dell’euro digitale per offrire le loro valute digitali, facilitando le transazioni tra queste monete”. Rispettando la sovranità di Paesi terzi “l’euro digitale – ha detto – potrebbe così offrire una soluzione per trasferimenti internazionali di valuta della Banca centrale e servire come piattaforma per l’innovazione sui pagamenti trans frontalieri”.


Caratteristiche, quindi, con cui potrebbe crearsi un antagonismo con il ruolo del dollaro negli scambi internazionali. Il tutto mentre gli Stati Uniti hanno adottato un approccio molto diverso su questi temi con l’amministrazione Trump. Innanzitutto è stato vietato alla Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, di perseguire un dollaro digitale, ossia una valuta digitale della Banca centrale (Cbdc). Diversi esponenti dei repubblicani vedono le Cbdc con forte sospetto, ritengono infatti che possano finire per essere utilizzate come strumenti di controllo Statale dei consumatori. Non a caso tra le prime giurisdizioni a esplorare questa strada vi è stata la Cina. Parallelamente Washington ha deciso misure per favorire lo sviluppo di Criptoasset e Stablecoin, che sono iniziative del settore privato. Anche su questo quindi, oltre che sul commercio internazionale, sui dazi, su Russia e guerra in Ucraina, sembra aprirsi una frattura tra Usa e Unione Europea. (fonte immagine: ECB).

Aife: erba medica, si punta a mantenere stabilità produttiva

Aife: erba medica, si punta a mantenere stabilità produttivaRoma, 1 apr. (askanews) – “L’intenzione e l’esigenza sono quelle di mantenere la stabilità produttiva per la coltivazione italiana di erba medica, anche se l’incognita legata alle piogge di questo periodo nelle zone vocate sta mettendo un po’ a rischio le semine, a cui si unisce l’incertezza legata ai quantitativi della produzione perché le alluvioni di questi ultimi due anni hanno reso i terreni meno fertili”. Così in una nota Riccardo Severi, direttore di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, che annuncia che, a causa delle piogge di queste ultime settimane e delle temperature in calo non sarà possibile effettuare il primo taglio nei primi dieci giorni di aprile. L’arrivo della nuova campagna avrà dunque un ritardo di 10-15 giorni rispetto agli anni passati.


Tutti i mercati agricoli sono al centro delle turbolenze geopolitiche in corso, spiega, compreso quello dell’erba medica, anche se a livello nazionale l’importante domanda di foraggio sta destando meno preoccupazioni e al momento sembra che il comparto ne stia risentendo meno di altri. “A livello europeo le abbondanti precipitazioni che hanno colpito nei mesi scorsi la Francia, ma anche la Spagna e la Germania stanno generando non poche incertezze in termini produttivi per l’anno in corso – aggiunge Severi – Per quanto riguarda l’Italia il mercato, attualmente, sta rispondendo bene. Le quotazioni relative all’erba medica disidratata attualmente stoccata e registrate nelle Borse merci di riferimento come Bologna oscillano intorno a una media di circa 300euro/tonnellata, mentre per l’erba medica di campo la forbice può variare tra i 150 e i 250euro/tonnellata”. E nel 2025 AIFE ha in calendario diverse iniziative internazionali finalizzate alla promozione sui mercati asiatici del foraggio essiccato e disidratato italiano, grazie soprattutto al progetto europeo che l’Associazione sta portando avanti da oltre un anno con la sua omologa spagnola Aefa, progetto che si concluderà alla fine del 2026 e che è stato finanziato per l’80% del suo valore (1 milione di euro) dalla Ue.


Dal 19 al 21 maggio 2025 alcune aziende associate ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi parteciperanno in Cina al China Animal Husbandry Expo e a novembre, per conto del Consorzio europeo delle imprese di disidratazione dei foraggi (Cide), la Francia ospiterà il Congresso mondiale delle Associazioni che raggruppano le aziende impegnate nella essiccazione e disidratazione dell’erba medica, a cui parteciperà anche AIFE/Filiera Italiana Foraggi.

Elodie annuncia l’uscita dell’atteso album “Mi ami Mi odi”

Elodie annuncia l’uscita dell’atteso album “Mi ami Mi odi”Milano, 1 apr. (askanews) – Dopo aver seminato indizi e piccoli spoiler, Elodie annuncia oggi “Mi ami Mi odi”, il nuovo attesissimo album in arrivo venerdì 2 maggio e già disponibile in pre-order (a questo link) nei formati CD con poster autografato in edizioni esclusive con artwork alternativi, CD standard, vinile autografato e vinile standard.


Ad anticipare il nuovo disco sarà il singolo inedito “Mi Ami Mi Odi”, disponibile ora in pre-save (a questo link) e da venerdì 4 aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali. Online il 4 aprile a mezzanotte anche il videoclip ufficiale del brano firmato da Attilio Cusani. Il nuovo progetto discografico arriva a un anno e mezzo di distanza dal clubtape “Red light” e si compone di 12 tracce, tra cui, oltre alla title track, “Dimenticarsi alle 7”, brano presentato alla 75ª edizione del Festival di Sanremo, “Black Nirvana” e “Feeling” con Tiziano Ferro.


Il singolo “Mi ami Mi odi”, prodotto da Dardust, è un’esplorazione continua con un sound che fonde sonorità pop, elettroniche e orchestrali, e permette ad Elodie di spingersi nuovamente oltre i confini musicali, dimostrando ancora una volta la sua abilità di innovare, influenzare e sperimentare. Elodie è pronta a incontrare il suo pubblico con l’”Elodie The Stadium Show”, due date evento prodotte da Vivo Concerti, che avranno luogo l’8 giugno allo Stadio San Siro di Milano e il 12 giugno allo Stadio Maradona di Napoli, dove sarà la prima donna a esibirsi sul palco dello stadio napoletano.


Uno show curato nei minimi dettagli, suddiviso in quattro “atti”, ognuno dedicato a una delle diverse personalità di Elodie, sottolineando i molteplici mondi che la rappresentano e l’evoluzione del suo percorso artistico. In entrambe le date evento, in uno dei quattro atti in particolare, sarà presente la celebre DJ e produttrice di fama internazionale Nina Kraviz in qualità di special guest. In scaletta, oltre ai brani più famosi della sua carriera, il pubblico avrà la possibilità di ascoltare dal vivo anche le nuove canzoni di “Mi Ami Mi Odi”, il nuovo album in arrivo il 2 maggio.

Grandinata in provincia di Lecce, perse patate e altre verdure

Grandinata in provincia di Lecce, perse patate e altre verdureRoma, 1 apr. (askanews) – Grandinata killer in provincia di Lecce, con il 50% delle patate varietà Sieglinde e Annabella andato perso anche per il gelo e l’abbassamento repentino della temperature che stanno compromettendo gravemente piante e prodotti in campo. Lo denuncia Coldiretti Puglia dopo le verifiche in campo sugli effetti della grandinata a Martano, a Salve in località Torre Pali e delle gelate a Gallipoli, con gravi danni sulla produzione di patate, ma anche su rape, cicorie, finocchi, insalata, zucchine, fave, piselli e cavolfiori.


Sono pesanti soprattutto i danni sui campi di patate, con le piante bruciate dalla grandine e il rischio che vada persa anche la produzione più tardiva, ma si registrano anche effetti gravi sui carciofi. Come nel resto d’Italia, anche in Puglia gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. In questo contesto, spiega Coldiretti Puglia, è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali” considerato che il rischio idrogeologico con differente pericolosità idraulica e geomorfologica riguarda l’81% dei comuni leccesi.

Partito il tour nei teatri di Ermal Meta, non solo un concerto

Partito il tour nei teatri di Ermal Meta, non solo un concertoMilano, 1 apr. (askanews) – Partito il 28 marzo 2025 con la data zero al Teatro Mancinelli di Orvieto, il nuovo tour di Ermal Meta non è solo un concerto, ma uno spettacolo che sorprende per la sua struttura inedita che mescola musica e teatralità.


Attraversando i più importanti teatri italiani, Ermal Meta incontra il suo pubblico, e questa volta è il pubblico ad avvicinarsi ancora di più a lui. Grazie a una scenografia che svela il dietro le quinte, già all’ingresso in platea si ha la sensazione di entrare nel suo camerino: specchi, vestiti, valigie e strumenti musicali svelano piccoli dettagli della sua dimensione artistica più intima. «Questo concerto ha una sceneggiatura che si riscrive ad ogni data – ha dichiarato Ermal Meta – non sarà mai lo stesso, tutto rigorosamente dal vivo, ogni singolo dettaglio. Un pianoforte e poco altro, suonerò, canterò e mi racconterò. Ci scopriremo e ci vorremo ancora più bene».


Sul palco Ermal porta grandi successi oltre ad alcuni brani inediti, tutti resi attraverso un’orchestra di tastiere, chitarre ed altri effetti in un continuo fluire di sperimentazioni sonore. Ma le novità non finiscono qui e ogni sera entra in scena un ospite diverso, tra musicisti, cori e altre sorprese, come nelle fiabe, trasformando lo show in un sogno che prende forma, proprio come un motivo che affiora nella notte. Non si entra solo in una stanza, ma ci si immerge nell’essenza più profonda artistica e personale dell’artista, scoprendo sfumature inedite della sua musica grazie a questi “vestiti” sonori originali. A condividere il palco con Ermal c’è Davide Antonio Pio, pianista e co-autore dello spettacolo, che con arguzia e ironia esalta la poliedricità di Ermal Meta.


E, dopo il successo internazionale di “Domani e per sempre”, uscirà il 13 maggio il secondo romanzo di Ermal dal titolo “Le camelie invernali”. Di seguito il calendario del tour: 28 marzo 2025 Orvieto (Tr) – Teatro Mancinelli; 29 marzo 2025 Isernia – Teatro Auditorium 10 Settembre 1943; 05 aprile 2025 Roma – Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone/ Sala Sinopoli; 11 aprile 2025 Brindisi – Teatro Verdi; 12 aprile 2025 Rende (Cs) – Teatro Garden; 14 aprile 2025 Napoli – Teatro Bellini; 17 aprile 2025 Firenze – Teatro Puccini; 18 aprile 2025 Ancona – Teatro Delle Muse; 19 aprile 2025 Riccione – Palazzo dei Congressi; 24 aprile 2025 Thiene (VI) – Teatro Comunale di Thiene; 26 aprile 2025 Milano – Teatro Carcano; 30 aprile 2025 Torino – Teatro Colosseo; 3 maggio 2025 Brescia – Teatro Dis_Play; 5 maggio 2025 Bologna – Teatro Duse; 8 maggio Trento – Teatro Auditorium Santa Chiara; 16 maggio Pordenone – Teatro Verdi.


I biglietti dei concerti, organizzati e prodotti da Friends and Partners e Vertigo, sono in prevendita su TicketOne e circuiti di vendita abituali.

Festa del Bio, a Roma un appello per salvare le aree interne

Festa del Bio, a Roma un appello per salvare le aree interneRoma, 1 apr. (askanews) – Salvaguardare le aree interne e montane, territori fragili e a rischio di spopolamento, ma al contempo preziosi scrigni che custodiscono un ricco patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e turistico. E’ stato il messaggio al centro della “Festa del BIO e MontagnaMadre”, l’evento organizzato all’Orto Botanico di Roma il 29 e 30 marzo da FederBio e Slow Food Italia, con il contributo della divisione Mountain Partnership della FAO e dell’Orto Botanico-La Sapienza, per promuovere l’adozione di stili di vita più sani e responsabili, a partire dalle scelte alimentari.


Nel corso dell’evento è emersa l’importanza di promuovere politiche alimentari, come quelle contenute nella food policy del Comune di Roma, che puntino a sostenere la produzione agroecologica, il ritorno dei produttori nei mercati rionali e l’aumento di cibo biologico nella ristorazione collettiva e nelle mense scolastiche, riducendo al contempo gli sprechi. “Abbiamo fortemente voluto che al Masaf fosse istituita per la prima volta una specifica delega dedicata all’agricoltura delle aree interne e di montagna perché siamo convinti che sia strategica per il futuro di tutto il nostro settore Primario – ha detto il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo – È prioritario affrontare le criticità esistenti e salvaguardare questi territori, sia per frenare lo spopolamento e l’abbandono, sia per valorizzare le loro molteplici potenzialità e realizzare un nuovo sviluppo sostenibile”.


“Protagoniste di questo sviluppo – ha continua il sottosegretario – saranno sempre di più l’agricoltura e la zootecnia biologica e biodinamica, insieme ai distretti biologici che stiamo sostenendo in modo convinto. Rappresentano infatti un valore aggiunto che caratterizza luoghi dal grande patrimonio ambientale e paesaggistico, ricchi di cultura, tradizioni e biodiversità, che possono crescere molto anche dal punto di vista turistico” “La montagna è un territorio nevralgico per l’agricoltura. Se nei territori montani e collinari si evidenziano delle criticità è chiaro che si determina un impatto negativo su tutto il comparto agricolo nazionale – ha detto Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio – Frenare lo spopolamento delle montagne e delle aree interne è un obiettivo che viene perseguito da anni, credo che, grazie alla prima delega al Governo che unisce biologico e aree interne, ci possa essere finalmente l’opportunità di mettere in campo idee e progetti concreti per rilanciare questi luoghi”.