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Autore: Redazione StudioNews

”Civiltà del bere” ha 50 anni: inventò nuovo modo di comunicare il vino

”Civiltà del bere” ha 50 anni: inventò nuovo modo di comunicare il vinoMilano, 2 mag. (askanews) – L’autorevole rivista ‘Civiltà del bere’ compie cinquant’anni. Cinque decenni passati a raccontare il vino italiano, a diffonderlo e a difenderlo, e a promuoverlo nelle sue eccellenze in giro per il mondo. ‘E’ stata la prima rivista enologica italiana ad essere fondata e scritta da professionisti, e la prima ad andare in edicola perché voleva essere un giornale per la gente e non solo per gli addetti ai lavori’ racconta ad askanews il direttore Alessandro Torcoli, nipote del fondatore ed editore Pino Khail. ‘Mi sono appassionato al vino a 18 anni, dopo che mio fratello mi trascinò ad un corso dell’Ais, lì mi si aprì un mondo’ racconta Torcoli, spiegando di essere entrato in redazione mentre stava frequentando gli ultimi anni di Scienze della comunicazione all’Università di Milano. ‘Khail, mio nonno – continua – vedeva in me una persona che stava studiando marketing e comunicazione aziendale ma che nutriva anche una grande passione per la materia che lui, pur ritenendola molto affascinante, non aveva’.


Difficile disgiungere la figura di Khail, triestino severo e grande signore scomparso a 83 anni nel 2011, dalla sua creatura editoriale, parte del più ampio e visionario progetto di mettere insieme i principali produttori dell’epoca per andare a vendere il vino italiano all’estero, a partire dalla prima tappa newyorkese datata 1976. Un’unità di intenti, un fare sistema, che allora era una novità impensabile e che invece divenne nel giro di pochi anni uno strumento di promozione tale da imprimere una svolta decisiva all’affermazione dell’intero settore enologico del nostro Paese. ‘La rivista nasce nel 1974, il momento dell’ascesa di Luigi Veronelli con la sua tesi che ‘il peggior vino contadino è migliore del miglior vino industriale’, propugnata proprio quando stavano nascendo quelli che oggi chiamiamo ‘fine wine’ da parte non dei piccoli artigiani di cui lui raccontava così bene su ‘Panorama’ e in televisione, ma di aziende organizzate come Frescobaldi, Pio Cesare, Antinori, Gaja e altre leggende, che iniziavano ad abbandonare lo sfuso e a concentrare i propri sforzi su alcuni vini che poi hanno ottenuto grande successo in tutto il mondo’, aggiunge il 49enne direttore spiegando che il messaggio del grande intellettuale gastronomo milanese ‘arrivava al grande pubblico minando le basi di questo importante vivaio’.


‘Allora mio nonno, giornalista e poi pubblicitario (una sua idea fu il tormentone ‘sempre più in alto’ scandito da Mike Bongiorno in cima al Cervino per il celebre spot di Grappa Bocchino), lavorava anche per un gruppo di aziende vitivinicole capitanato da Piero Antinori, che un giorno gli spiegò che le loro esigenze erano cambiate anche alla luce della comunicazione portata avanti da Veronelli, e avevano bisogno di raccontare il vino superando la sola promozione del brand attraverso pagine pubblicitarie. Khail si proposte così per realizzare un giornale che assolvesse a questo scopo e nacque ‘Civiltà del bere”. ‘Inizialmente la redazione non era composta da esperti di vino ma da giornalisti professionisti, provenienti in particolare dal neonato ‘Il Giornale’ di Indro Montanelli e dal ‘Corriere della Sera’, come ad esempio il primo direttore che fu Vincenzo Bonassisi’ prosegue Torcoli, precisando che ‘per tanti anni, siamo stati soprattutto cronisti del vino, alla ricerca di temi, curiosità e storie che potessero interessare anche il pubblico più vasto, allora sostanzialmente fermo a bianco e rosso’. ‘Da qui anche il colpo di genio di mettere in copertina personaggi famosi: la gente comprava la rivista per la curiosità di sapere cosa bevessero Mastroianni, Gassman o Sofia Loren, o esponenti della cultura come Riccardo Bacchelli’ continua, parlando di ‘una rivista dall’approccio giornalistico e comprensibile a tutti dunque, ma con un livello culturalmente elevato che funzionò e portò un nuovo modo di comunicare il vino’.


Nel 1986 ci fu la tragedia del metanolo, che la rivista trattò ‘con molta laicità e serietà, con uno stile da inchiesta e tante interviste e approfondimenti’, uno scandalo spartiacque che accelerò ‘l’enfatizzazione del vino di pregio e del vino come elemento culturale’. ‘Gli anni ’80 e ’90 sono stati quelli delle guide, che noi ci siamo limitati a raccontare fino a quando abbiamo avuto l’idea di incrociare i risultati delle principali per lasciare agli appassionati un documento giornalistico, analitico’ prosegue Torcoli, sottolineando che ‘quest’anno i vini segnalati delle sei guide più autorevoli sono arrivati a oltre tremila, e dunque la nostra selezione si rivela davvero necessaria’. Pur avendo introdotto le valutazioni sulla rivista una quindicina di anni fa, Torcoli si dice ancora ‘molto combattuto perché mi disturba l’idea di vedere vini molto interessanti e molto buoni che magari vengono snobbati dal lettore perché hanno mezzo punto in meno o una stellina in meno, però è indubbio che il consumatore più frettoloso, per quanto appassionato di vino, vuole il tuo giudizio, il tuo punteggio’. ‘Con il moltiplicarsi di guide e premi questo sistema si è molto annacquato ma rimane, perché il consumatore è stato abituato così negli ultimi trent’anni, e il Web e soprattutto i social propongono costantemente classifiche e selezioni per utenti in cerca di sapere cosa bere la sera’. In questi decenni il mondo del vino è completamente cambiato, così come i suoi attori, siano essi produttori o consumatori. ‘Il livello medio di cultura del vino è cresciuto e di questo bisogna dare merito alla tante associazione di sommellerie, alle diverse riviste nate a partire dagli anni Novanta, alla diffusione della guide, e naturalmente alla ristorazione che è un grande canale di valorizzazione del vino’ continua Torcoli, ricordando di quando, ai suoi esordi, ”Civiltà del bere’ spronava i ristoratori dei locali borghesi di alto livello e dei primi stellati, a farsi una carta dei vini piuttosto che a suggerire delle etichette’. Davvero un altro mondo.


Dopo alcuni aggiustamenti e piccoli cambiamenti, nel 2014 la rivista affronta una vera e propria svolta per stare al passo dei tempi e di un mercato editoriale e del settore vitivinicolo sempre più dinamici e complessi. ‘In occasione del quarantesimo anniversario ho rivoluzionato ‘Civilità del bere’ a partire dal lettering, poi abbiamo introdotto una nuova copertina concettuale e più di design legata ad un tema forte, per smarcarci in maniera ancora più netta dalle riviste nate nel frattempo, ma mantenendo l’impostazione meticolosa e seria che è il nostro punto di forza’, spiega il direttore aggiungendo che anche tra i redattori e i collaboratori in questi anni c’è stato un importante cambio generazionale e ‘adesso c’è un’età media molto bassa, tanto che io inizio ad essere tra i più anziani’. Cosa sta succedendo oggi a questo comparto così strategico per il nostro Paese? ‘Assistiamo ad una polarizzazione, ci sono due campionati diversi: quello del vino quotidiano, da supermercato, e quello dei ‘fine wine’, dei vini di pregio, e se una volta potevano intrecciarsi, oramai hanno preso direzioni diverse. Noi cerchiamo di raccontarli entrambi però è chiaro che ci rivolgiamo a pubblici differenti’ spiega Torcoli, evidenziando un altro grande cambiamento: ‘E’ quello della velocità della nostra società, che pervade tutto e non va assolutamente d’accordo con il vino: ogni tre-quattro anni ci troviamo a raccontare nuovi trend, adesso ad esempio i rosati e i bianchi, ma vedrete che tra qualche anno i rossi torneranno, così come è successo con il Cabernet Sauvignon che abbiamo abbandonato e tra un po’ tornerà prepotentemente alla ribalta, o il Pinot Nero, di cui al contrario oggi si parla molto meno rispetto a quanto succedeva qualche anno fa. Sono cicli di quattro-cinque anni che è un tempo estremamente breve per poter fare grandi vini e quindi onore ai vignaioli che sanno tenere duro e fare il vino che vogliono fare e dimostrano la loro bravura anche nel trovare mercati e consumatori oltre le mode del momento. Per festeggiare il traguardo delle 50 candeline, ‘Civiltà del bere’ pubblica una selezione di articoli d’archivio e quattro numeri speciali, ‘ciascuno con riflessi del passato e visioni del futuro’, in attesa della sua tradizionale manifestazione ‘VinoVip’, che quest’anno torna a Cortina d’Ampezzo domenica 14 e lunedì 15 luglio per la 14esima edizione.

Lollobrigida: anche Florida vieta vendita carne sintetica

Lollobrigida: anche Florida vieta vendita carne sinteticaRoma, 2 mag. (askanews) – “La Florida si unisce all’Italia vietando la vendita della carne sintetica. Difendere le produzioni di cibo che legano l’uomo alla sua terra, difendere i posti di lavoro, difendere la salute, non permettere che ci siano monopoli nelle mani di pochi era e resta il nostro obiettivo principale”. Lo scrive sui social il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“La decisione della Florida – fa sapere il ministro – è un segnale importante nei confronti di quelle multinazionali che stanno provando a condizionare le politiche alimentari globali: la nostra Nazione è il primo stato, ma non più l’unico, che ha scelto di schierarsi dalla parte dei cittadini, degli agricoltori e degli allevatori, rompendo il muro del silenzio costruito da chi vuole demolire la nostra Civiltà in nome del profitto”. “L’Italia è tornata ad essere un punto di riferimento, come è giusto che sia quando parliamo di cibo e alimentazione”. Ha concluso Lollobrigida.

Studio Uni-Firenze valuta efficacia riduzione impatti ambientali

Studio Uni-Firenze valuta efficacia riduzione impatti ambientaliRoma, 2 mag. (askanews) – Quanto sono efficaci le politiche agricole per la riduzione degli impatti ambientali. Lo rivelerà una ricerca realizzata dal Dipartimento di scienze per l’economia e l’Impresa dell’Università di Firenze grazie alla collaborazione con Regione Toscana e Artea. Lo schema di accordo tra i tre soggetti è stato approvato dalla giunta regionale su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare e sarà firmato prossimamente.


Con le informazioni utili che detiene Artea relative ai dati sui contributi e sui piani colturali dell’anagrafe delle aziende, i ricercatori dell’Università svolgeranno uno studio per approfondire i risultati degli impatti ambientali della Politica Agricola Comune (PAC) anche in Toscana nel periodo 2014.2022. L’assessora all’agroalimentare ha sottolineato l’importanza di un accordo che produce uno studio teso a verificare i risultati anche del lavoro della Toscana che da tempo è impegnata a valorizzare le attività agricole e forestali in grado di contenere gli impatti ambientali come i fenomeni di desertificazione, il dissesto idrogeologico, la tutela della biodiversità naturale e il paesaggio.

Dal 25 maggio a Taranto la seconda edizione di “Eyeland”

Dal 25 maggio a Taranto la seconda edizione di “Eyeland”Roma, 2 mag. (askanews) – Dal 25 maggio al 30 giugno Taranto torna a essere “L’isola delle arti”, con la seconda edizione di “Eyeland”, evento che vuole accompagnare e raccontare la rinascita della città attraverso il coinvolgimento degli abitant Dal 25 maggio a Taranto i e la valorizzazione dell’arte in tutte le sue espressioni. Il festival è promosso e organizzato da PhEST, associazione culturale che da nove anni organizza il Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, in collaborazione con il Comune di Taranto, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo.


Eyeland sarà l’isola delle arti, ovvero la Città Vecchia di Taranto, una terra racchiusa tra due mari, conosciuta anche come Isola Madre. Terra Madre sarà il tema che accompagnerà la seconda edizione della manifestazione e che il direttore artistico Giovanni Troilo ha voluto raccontare così: “Con questa seconda edizione, Eyeland continua a Taranto il progetto di un laboratorio di racconto permanente sul Mediterraneo con il tema Terra Madre. Cercando di cavalcarne pienamente l’ambiguità semantica porteremo un corpo di lavori che terrà insieme i discorsi sulla terra d’origine, sulla cura dell’ambiente e un lavoro profondo, prodotto in residenza su e con le madri di Tamburi”. Il curatore Roberto Lacarbonara: “Le proposte di arte contemporanea riflettono sulla città come luogo di relazione, crescita e scambio, soprattutto dal punto di vista dell’infanzia, evidenziando tensioni e problematiche relative agli spazi di libertà concessa o negata dalle istituzioni, dalla famiglia e dalla scuola”. Proprio per il tema dell’anno, Eyeland ha scelto di invitare Lisa Sorgini, fotografa australiana di origini italiane che porterà nella Città Vecchia la mostra “Mother”. L’artista si trova a Taranto dallo scorso 21 aprile e si fermerà in residenza d’artista fino al 10 maggio per realizzare un racconto fotografico partecipato nel quartiere Tamburi di Taranto. Il rione vive le dolorose conseguenze ambientali e sociali di essere a ridosso del polo siderurgico dell’Ilva. Il progetto, sviluppato grazie alla collaborazione con realtà del territorio impegnate in attività culturali e sociali, prevede la realizzazione di una serie di ritratti alle madri e ai bambini del quartiere, le stesse madri che lottano e manifestano ogni giorno per tutelare la salute dei loro figli. L’esito della residenza e dell’esperienza collettiva sarà presentato in una mostra in esterni, nel cuore del quartiere e tra le vie della Città Vecchia, dal 25 maggio al 30 giugno 2024.


Confermata anche per questa edizione l’open call Isola Madre, aperta a tutte le artiste e artisti del territorio tarantino dal 21 aprile al 5 maggio, con l’obiettivo di valorizzare le produzioni del tessuto artistico locale e di prossimità. È aperta ai diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, dall’installazione alle illustrazioni. La giuria, composta dal team di direzione artistica di Artlab Eyeland e dal team di Salgemma, partner della call, assegnerà in premio una mostra all’edizione 2024 di Eyeland (Premio Isola Madre) e un premio Salgemma. Dai progetti fotografici alle opere di illustrazione, dalla serigrafia alla musica. Taranto sarà crocevia di artisti locali, italiani e internazionali che condivideranno spazi, opere e nuove creatività. Palazzo Galeota sarà la casa principale dell’evento e saranno allestiti anche gli spazi del Dipartimento Jonico di UniBA e di Gata Galleria Taranto. Protagoniste, oltre agli esiti dei laboratori, una selezione di mostre curate da PhEST e legate al tema dell’edizione. Tra i nomi in mostra, Nick Brandt con The Day May Break, progetto globale che ritrae persone e animali colpiti dalla distruzione ambientale, e il duo Caimi e Piccinni con RhOME, uno dei capitoli di un progetto fotografico ancora in corso incentrato sull’indagine visiva di città che stanno vivendo una dinamica o controversa metamorfosi. Due gli interventi di arte contemporanea previsti, con le installazioni site specific realizzate da Giovanni Termini e Gianni D’Urso.


Eyeland è un progetto che coinvolge attivamente il territorio in un dialogo continuo. L’obiettivo è la creazione condivisa di contenuti originali attraverso la socializzazione e favorendo la riqualificazione di aree in stato di abbandono. I quattro laboratori organizzati per questa edizione, accessibili gratuitamente a cittadini di ogni età e estrazione sociale, accomunati dalla volontà di promuovere iniziative volte a ridare a Taranto dinamicità e vitalità, sono uno degli strumenti di questa strategia. Il primo dei quattro laboratori in programma è quello di fotografia con Lisa Sorgini, incentrato sul racconto della vita familiare e attualmente in corso nella città vecchia di Taranto.

Ariete, fuori il 3 maggio il singolo “Ossa Rotte”

Ariete, fuori il 3 maggio il singolo “Ossa Rotte”Roma, 2 mag. (askanews) – “Ossa Rotte” è il nuovo singolo di Ariete, in uscita venerdì 3 maggio per Bomba Dischi/Universal, presentato a sorpresa dalla cantautrice sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma.


Dopo il suo ultimo album “La Notte” (Bomba Dischi/Universal), Ariete pubblica un pezzo dal carattere malinconico in cui racconta le emozioni e i pensieri che nascono dopo il distacco da una convivenza forzata. Le sonorità di “Ossa Rotte” sono influenzate dal rock alternativo anni ’90 di band iconiche come i My bloody valentine e i Pixies, fuse con la cifra stilistica indie/pop della cantautrice. Con “La notte d’estate”, tour prodotto e organizzato da Vivo Concerti e Bomba Dischi, quest’estate Ariete incontrerà il suo pubblico e porterà la sua musica tra la gente.


“La Notte d’Estate” porterà la cantautrice ad esibirsi allo Sherwood Festival di Padova (13 giugno), al Ritmika di Moncalieri (Torino – 14 giugno), alla Cavea Auditorium Parco della Musica di Roma (18 giugno), al Castello a Milano (21 giugno), al Mamamia Festival di Senigallia (Ancona – 22 giugno), all’Arena Campo Marte di Brescia (6 luglio), al Trentino Love Fest di Trento (11 luglio), al Noisy Naples di Napoli (18 luglio), all’Atrincontra di Atri (Teramo – 24 luglio), al Sotto il Vulcano Fest di Catania (27 luglio) e ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (28 luglio). Il tour proseguirà ad agosto al Parco Gondar di Gallipoli (Lecce – 2 agosto), al Follonica Summer Nights di Follonica (Grosseto – 10 agosto), al Roccella Summer Festival di Roccella Ionica (Reggio Calabria – 13 agosto) e al Red Valley Festival di Olbia (Sassari – 15 agosto). Biglietti disponibili online su vivoconcerti.Com e in tutti i punti vendita autorizzati.

Milano, ordinanza vieta asporto bevande in vetro o lattine di notte

Milano, ordinanza vieta asporto bevande in vetro o lattine di notteMilano, 2 mag. (askanews) – Dopo le polemiche a Milano sulla presunta intenzione del Comune di vietare di mangiare un gelato per strada di notte nelle zone della cosiddetta movida l’amministrazione comunale ha escluso gli alimenti dall’ordinanza che, da domani, conferma invece il divieto di vendita e somministrazione di bevande in contenitori di vetro e lattine. Gli orari da rispettare per il divieto sono dalle ore 22 alle ore 5 del mattino successivo, tutti i giorni. L’ordinanza sindacale ha una validità di 30 giorni ma si prevede un rinnovo.


Le aree interessate dal provvedimento, già emesso nei mesi estivi degli scorsi anni, riguarda Duomo, Arco della Pace, Darsena/Ticinese, Navigli/Tortona, Nolo, Como/Gae Aulenti/Garibaldi/Isola, Lazzaretto, Melzo, Sarpi, Bicocca, Leonardo da Vinci e, per la prima volta, le 5 Vie. In queste aree, interessate dal divertimento notturno e da un notevole flusso di persone, l’utilizzo massivo di contenitori in vetro e lattine produce depositi e cocci potenzialmente pericolosi oltre che rumorosi, perciò, nella fascia oraria tra le ore 22 e le 5 del mattino successivo, sarà vietato vendere, ma anche somministrare a titolo gratuito, bibite e alcolici in questo tipo di contenitori, tranne che quando l’utilizzo sia al tavolo, all’interno degli esercizi pubblici o nei dehors oggetto di concessione.


Il divieto riguarda tutti gli esercizi e strutture di vendita piccole, medie o grandi, gli esercizi commerciali, gli artigiani per l’asporto, i pubblici esercizi, i distributori automatici, il commercio ambulante e lo street food. Il provvedimento è coerente con un pacchetto di misure strutturali al quale l’Amministrazione comunale sta lavorando per contenere gli effetti negativi della movida e tenendo conto delle esigenze dei residenti, degli esercizi commerciali e anche di chi vuole divertirsi in modo rispettoso della convivenza.

Musica, Palestina e antifascismo: 30mila persone a Uno Maggio Taranto

Musica, Palestina e antifascismo: 30mila persone a Uno Maggio TarantoRoma, 2 mag. (askanews) – Al primo maggio libero di Taranto ogni artista ha potuto esprimersi attivamente sui temi che in questo momento storico contano di più: no all’inquinamento, stop al disastro ambientale, Palestina, genocidio, antifascismo, “perché prima di essere musicisti, siamo cittadini e in quanto tali abbiamo il diritto di schierarci”. Sono le parole di Patrizio Fariselli, pianista degli Area, la band più longeva sul Palco di Taranto, che ha aperto la sua performance con “Luglio, agosto, settembre (nero)”, pezzo dedicato alla questione palestinese – sono state rappresentative, in tempi di censure sempre più frequenti, tutti gli artisti intervenuti al Parco delle Mura Greche di Taranto ieri, 1 maggio 2024.


Nonostante le difficoltà organizzative – fanno sapere i promotori in un comunicato – questa edizione di Uno Maggio Taranto può dichiararsi “tra le più appassionate e partecipate, con un picco di più di 30 mila persone intervenute al parco, e dei numeri social che si confermano di portata nazionale, con 1 milione di persone coinvolte e 5 milioni di visualizzazioni sui contenuti dei profili di Uno Maggio Taranto 2024”.

Electric cars, new material for safer and more sustainable batteries

Electric cars, new material for safer and more sustainable batteriesRoma, 2 mag. (askanews) – A new composite material for lithium batteries cases of electric vehicles to make them safer, more efficient and sustainable is the first outcome of the FENICE project, coordinated by ENEA, comprising 10 partners, including the Fiat Research Center (CRF).


The new fibre-reinforced composite material, developed at the ENEA laboratories, is based on a recyclable pre-preg patented by the Italian company Crossfire, a project partner, and could be a promising alternative to the materials currently on the market in battery casing manufacturing. In recent years car manufacturers, starting from sports car and racing sectors, have been engaged in a technological challenge to reduce the weight of vehicles, especially electric ones, increase their autonomy and contain CO2 emissions. So much so that the market for lightweight composite materials for vehicles is experiencing exponential growth. “Composite materials suitable for mass production, however, must be produced quickly and without generating waste or toxic substances” explained Claudio Mingazzini, researcher at the ENEA Faenza Materials Technologies Laboratory and coordinator of the project. “Furthermore – he said – the raw materials must be low cost, recyclable and, preferably come from a European supply chain”


The Italian company TACITA, specialized in motorcycles and electric vehicles, has already conducted a series of tests in real conditions and in the sporting sector, as a replacement for the current aluminum battery boxes, also on the motorcycles that participated in the Paris – Dakar 2024. This technology will soon be transferred to on-road motorcycles. The battery box prototypes, developed as part of the FENICE project, use a new resin that has all these characteristics, created by Crossfire starting from PET, the plastic material of which common bottles are made. Thanks to an innovative formulation and design, the material has proven to meet the requirements to manufacture various structural components of electric cars, including the battery casing. The casing, made up of alternating layers of fibre-reinforced composite material and aluminium, also ensures high fire resistance.


“Although statistics show that electric vehicles are already much less likely to set on fire than their petrol and diesel equivalents, the aim is for increasingly higher safety levels, which also take into account road accidents, off-roads, flooding and fires caused by external sources. For these reasons the new battery boxes are designed to be resistant to the most extreme conditions” said the researcher. “It is only a first result, but it is an important phase in accelerating electrification and decarbonisation of transportation means” concluded Mingazzini.


The FENICE project will also study possible applications of the same materials (and similar ones based on different resins) in sectors ranging from nautical to railways, from construction to wind power, always with the aim of combining mass production and sustainability. Source: Eneainform

Milano, Sardone(Lega): multe, sinistra usa cittadini come bancomat

Milano, Sardone(Lega): multe, sinistra usa cittadini come bancomatMilano, 2 mag. (askanews) – “Resto esterrefatta davanti alla risposta che ho ottenuto dal Comune” di Milano “a una mia interrogazione sulla sosta regolata da strisce blu. Nel 2023 sono state staccate 382.869 multe in tutta Milano per chi non era in regola col pagamento del parcheggio, per un importo totale di 10.003.231 euro: praticamente oltre mille sanzioni al giorno e oltre 27.000 euro incassati ogni 24 ore”. Così in una nota l’europarlamentare e consigliere comunale della Lega a Milano Silvia Sardone.


Si tratta, ha osservato, di “cifre record che testimoniano ancora una volta come la priorità della sinistra sia quella di usare i milanesi come bancomat, altro che usare la Polizia Locale per gestire la sicurezza in città”. “Estendere le strisce blu anche in estrema periferia fino alle 19 significa solo questo: fare cassa indiscriminatamente usando la scusa della lotta all’inquinamento e quindi alle auto. È a dir poco vergognoso perseguire tali politiche, usando tra l’altro metodi controversi come quello dello ‘strascico’ per multare a raffica anche chi è ‘fuorilegge’ per pochi minuti, che non sortiscono alcun effetto se non quello di innervosire e impoverire i cittadini” ha concluso Sardone.

Lidl Italia anticipa una tantum di 350 euro ai 22.000 dipendenti

Lidl Italia anticipa una tantum di 350 euro ai 22.000 dipendentiMilano, 2 mag. (askanews) – Lidl Italia ha annunciato, attraverso una nota interna ai suoi dipendenti, la decisione di anticipare l’erogazione in un’unica soluzione dell’importo “una tantum” previsto dal contratto collettivo nazionale rinnovato da Confcommercio. Un mese fa l’insegna del discount aveva annunciato l’uscita da Federdistribuzione per “l’eccessivo protrarsi delle negoziazioni per il rinnovo del contratto della distribuzione moderna” aderendo al contratto nazionale di Confcommercio che prevede “aumenti salariali e una tantum”.


Il riconoscimento dei 350 euro lordi, spiega in una nota l’insegna del discount, calcolati per il IV livello full-time, sarebbe dovuto avvenire, secondo l’accordo di rinnovo, in due tranche di pari importo previste a luglio 2024 e a luglio 2025. L’azienda riconoscerà invece l’intero importo ai propri 22 mila dipendenti con la busta paga di maggio 2024 “in linea con il senso di responsabilità nei confronti dei propri collaboratori e la volontà di intervenire nell’immediato con misure concrete a supporto del reddito”. “Anticipando ai nostri collaboratori l’intero importo una tantum per un ammontare complessivo di circa 6,5 milioni di euro, rendiamo tangibili il nostro impegno e la nostra concretezza – ha dichiarato Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia – I nostri collaboratori sono al centro dell’azienda: essere leader significa fare delle scelte forti che sono coerenti con la nostra filosofia e solidità”.