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Dazi, Meloni: fase complessa in rapida evoluzione. Serve lucidità

Dazi, Meloni: fase complessa in rapida evoluzione. Serve luciditàRoma, 16 apr. (askanews) – “In questi anni, anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni agricole, abbiamo dimostrato che abbiamo a cuore i produttori e che la nostra priorità è sempre stata quella di facilitare il loro accesso ai mercati, promuovere la qualità italiana, ridurre le barriere che ostacolano la nostra capacità di crescere. Continueremo in questa direzione anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio inviato all’assemblea generale del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano.


“Ma tra le tante incertezze di questo tempo – ha proseguito la premier – io posso offrirvi una certezza: il governo, la sottoscritta, il ministro Francesco Lollobrigida, continueranno a essere al vostro fianco, al fianco di chi produce, difende la nostra identità, al fianco di tiene alta la bandiera del nostro marchio nel mondo perché l’unica cosa che abbiamo a cuore è fare l’interesse dell’Italia e degli italiani”, ha concluso la premier.

A Mattarella impiantato un pacemaker: ha passato una notte tranquilla, condizioni stabili

A Mattarella impiantato un pacemaker: ha passato una notte tranquilla, condizioni stabiliRoma, 16 apr. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Roma, ieri per un intervento programmato di impianto di pacemaker, dopo aver completato gli impegni previsti in agenda.


L’intervento – fanno sapere dal Quirinale – è stato effettuato alle 20 al termine del quale il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dove ha trascorso una notte tranquilla. Il capo dello Stato è totalmente asintomatico e in condizioni cliniche stabili.

Esce “Players Club ’25”, la nuova posse track di Night Skinny

Esce “Players Club ’25”, la nuova posse track di Night SkinnyMilano, 16 apr. (askanews) – Esce oggi “Players Club ’25”, la nuova posse track del producer multiplatino Night Skinny con Glocky, RRARI DAL TACCO, Promessa, Latrelle, Ele A, Sayf, Melons, Faneto, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Island Records / Universal Music Italia.


Dopo averla portata in anteprima sul palco dell’Unipol Forum di Assago, andato interamente sold out, e dopo il successo del suo ultimo album “Containers” certificato disco di platino che vanta ad oggi oltre 200 milioni di stream, il producer ha annunciato il nuovo attesissimo capitolo di Players Club, il terzo di una saga diventata un culto per il genere che riunisce le più calde rivelazioni della nuova scena urban italiana. Come per i precedenti Players Club, la posse track -la lettera d’amore al rap per eccellenza- immortala la parte più fresca e vitale della nuova scena, dimostrando la continua e meticolosa ricerca di Night Skinny rivolta ai giovanissimi talenti: un’attenzione dedicata all’evoluzione del linguaggio del rap e dei suoi nuovi protagonisti, che più volte l’artista è riuscito ad intercettare prima del successo, riuscendo ad aggregare personalità provenienti da mondi distanti, riuniti sulla traccia dal sound inconfondibile del producer.


I Players Club del 2025 sono Glocky, RRARI DAL TACCO, Promessa, Latrelle, Ele A, Sayf, Melons, Faneto.

Cina, Pil I trimestre sale del 5,4%, oltre le attese

Cina, Pil I trimestre sale del 5,4%, oltre le atteseRoma, 16 apr. (askanews) – Il prodotto interno lordo cinese nel primo trimestre 2025 è salito del 5,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.


Il risultato è uscito superiore alle attese degli analisti che si attendevano un incremento del 5,0%-5,2%. Il dato congiunturale (+1,20%) è invece risultato inferiore alle previsioni di 0,2 punti. Nettamente superiore alle attese la produzione industriale di marzo, salita in Cina del 7,70% rispetto allo stesso mese del 2024 contro un +5,90% previsto dagli analisti.

Calcio, Barcellona e Psg in semifinale di Champions

Calcio, Barcellona e Psg in semifinale di ChampionsRoma, 15 apr. (askanews) – Barcellona e Psg sono in semifinale di Champions League.


Nell’incontro di ritorno dei quarti di finale il Borussia Dortmund vince per la prima volta contro il Barcellona, ma non basta. La squadra di Flick centra la semifinale nonostante la sconfitta 3-1. Protagonista Guirassy, autore della tripletta che spaventa i catalani: all’11’ cucchiaio su rigore, al 49′ colpisce di testa e al 76′ botta di sinistro su errore di Araujo. L’autogol di Bensebaini su cross di Fermin Lopez al 54′ aveva però complicato i piani. I blaugrana attendono ora la vincente di Inter e Bayern Monaco. Sembrava tutto fin troppo facile per il Paris Saint Germain, che invece rischia al Villa Park dopo essere stato in vantaggio di due reti ed è sconfitto 3-2 dall’Aston Villa. Francesi avanti già all’11’ con Hakimi, al 27′ arriva il raddoppio di Nuno Mendes. I Villans non demordono e reagiscono con la rete di Tielemans prima del break. Nella ripresa, tra il 55′ e il 57′ McGinn e Konsa ribaltano la gara. Donnarumma salva su Rashford, il Psg si difende e porta a casa la qualificazione alle semifinali.

In Colorado focus su diritti umani con l’ACT Human Rights Festival

In Colorado focus su diritti umani con l’ACT Human Rights FestivalRoma, 15 apr. (askanews) – Nonostante il momento difficile per iniziative di questo genere negli Stati uniti, a Fort Collins, in Colorado, è stata celebrata la decima edizione dell’ACT Human Rights Film Festival, un appuntamento culturale di riferimento per chi crede nel potere del cinema come strumento di giustizia sociale e dialogo globale. L’evento è anche legato all’Italia, perché collabora con il Festival del cinema dei diritti umani di Napoli, e perché all’interno di questa edizione c’è stata molta Italia.


L’edizione anniversario – che si è tenuta tra il 2 e il 6 aprile – ha presentato oltre 20 film, tra documentari e opere di finzione, molti dei quali in anteprima nazionale o regionale, con proiezioni tenutesi presso la Colorado State University e il cinema The Lyric, offrendo al pubblico storie potenti e riflessioni urgenti. Fondato nel 2016 dal professor Scott Diffrient, docente di Film and Media Studies alla CSU, il festival si è affermato nel corso degli anni come un punto di riferimento per il cinema impegnato, con l’obiettivo dichiarato di risvegliare le coscienze, creare connessioni e generare trasformazioni attraverso il potere del linguaggio cinematografico.


In nove edizioni, ACT ha portato a Fort Collins 203 film da 45 Paesi, 142 ospiti internazionali – tra cui registi, produttori, giornalisti, studiosi e attivisti – e ha coinvolto oltre 18.000 spettatori, confermandosi come piattaforma inclusiva, partecipativa e culturalmente rilevante. Il festival è prodotto e organizzato dal Dipartimento di Studi della Comunicazione della College of Liberal Arts della CSU e si distingue per la sua forte vocazione al dialogo interculturale e all’impegno civico. Iniziative come ACT Year-Round e Call to ACT prolungano l’esperienza del festival durante l’anno, promuovendo l’incontro tra pubblico e realtà sociali attive sul territorio, in una logica di cittadinanza globale e partecipazione attiva.


Dietro le quinte del festival opera una squadra affiatata di docenti, staff/amministratori, studenti e volontari, noti come ACTors (tra cui la Direttrice Generale Beth Seymour, la Direttrice del Programma Julia Khrebtan-Hörhager, la Produttrice Elizabeth Williams, i Moderatori/Collaboratori Antonio Pedrós-Gascón e Eric Aoki, la Coordinatrice del Programma di Outreach e volontaria per ACT Worner Clark, la Tirocinante per la Comunicazione e le PR del Campus Anya Guttormson, Coordinatrice della Comunicazione Nathalie Martinez) che ogni anno rendono possibile la realizzazione di questa manifestazione. La Direttrice del Programma, Prof.ssa Julia Khrebtan-Hörhager, è responsabile per la progettazione del programma e per la promozione del festival a livello internazionale. La sua visione interculturale ha contribuito a costruire ponti tra la CSU e alcuni tra i più importanti festival europei sui diritti umani, tra cui This Human World di Vienna e Movies that Matter di Amsterdam, promuovendo sinergie accademiche e artistiche basate su valori condivisi come la dignità, la giustizia e la solidarietà globale.


Più recentemente, si è consolidata una collaborazione con il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, fondato 16 anni fa dal Direttore Maurizio del Bufalo e animato dall’impegno appassionato di Chiara Ghidini, Antonio Manco e un’intera rete di attivisti, studiosi e artisti. Questo festival rappresenta non solo una realtà culturale di spicco nel panorama italiano, ma anche una testimonianza concreta del ruolo centrale che l’Italia continua a svolgere come campionessa della difesa dei diritti umani a livello internazionale. Nel quadro di questa collaborazione, la regista italiana Alice Franchi è stata ospite in Colorado per presentare il suo film Simme Tutt’uno, proiettato al pubblico statunitense durante ACT. Franchi ha partecipato a una sessione di Q&A moderata dagli studiosi interculturali Julia Khrebtan-Hörhager e Daniele Tavani, professore di economia alla CSU, che ha arricchito il dialogo con un’analisi multidisciplinare delle tematiche sociali ed economiche affrontate nel film. L’incontro ha rappresentato un momento emblematico di scambio tra culture, accademie e visioni artistiche unite dalla comune missione di promuovere giustizia, dignità e consapevolezza globale. Sebbene l’edizione 2025 non prevedesse premi ufficiali, ACT ha confermato la sua identità di spazio autorevole per il cinema di impatto e il pensiero critico. La presenza di registi internazionali, sessioni di approfondimento interdisciplinari, eventi pubblici e una comunità sempre più coinvolta hanno ribadito il valore del festival come crocevia di culture, esperienze e attivismo cinematografico. In un mondo segnato da divisioni e conflitti, ACT si conferma come un raro spazio di ascolto, empatia e trasformazione.

Dazi, per Meloni in Usa crescono le insidie in vista del viaggio da Trump: “Momento difficile”

Dazi, per Meloni in Usa crescono le insidie in vista del viaggio da Trump: “Momento difficile”Roma, 15 apr. (askanews) – L’imminente visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Usa per incontrare Donald Trump si sta riempiendo di insidie. Tra dietrofront, correzioni e nuove dichiarazioni bellicose sul fronte dei dazi, il presidente americano non manca ogni giorno di spiazzare mercati e osservatori senza che questo riveli una strategia coerente, rendendo assolutamente imprevedibile lo scenario entro cui dovrà muoversi la premier.


D’altronde lo ha ammesso la stessa presidente del Consiglio, intervenuta nel pomeriggio di oggi alla cerimonia per il conferimento dei premi Leonardo 2025. “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore, come potete immaginare non sento alcuna pressione per i miei prossimi due giorni…” ha detto ironicamente Meloni riferendosi proprio al previsto incontro di giovedì con Trump. Di sicuro, ha sottolineato, “faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha rassicurato la premier.Anche per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari la missione di Meloni negli Usa “non sarà facile” e si prospetta “ricca di insidie” perché, ha spiegato intervenendo alla presentazione del libro di Alessandro Sallusti, “le dichiarazioni Usa fanno pensare a una politica protezionistica che danneggerebbe molto l’Italia. Non so quanto possa essere vantaggiosa per gli Usa ma per l’Italia e l’Europa potrebbe essere molto pericolosa”.


A conferma delle difficoltà che si prospettano per Meloni, oggi l’incontro a Washington tra il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, e il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic, unico titolato a trattare per i Paesi europei in materia di tariffe doganali, non sembra aver registrato progressi. Anzi, gli Usa avrebbero respinto la proposta europea di dazi a zero per tutti i beni industriali, inclusa l’auto. Una mossa che sembra suggerire come la maggior parte dei dazi imposti da Trump sui beni Ue non verranno rimossi rapidamente. Una doccia fredda per la strategia delineata da Meloni che punta, sul lungo periodo, ad arrivare a un’area di libero scambio tra Nord America ed Europa.Proprio alla luce degli ultimissimi sviluppi, e in vista della sua partenza di domani per Washington, la premier ha convocato in serata un vertice di governo a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Difesa Guido Crosetto e quello degli Affari regionali e il Pnrr Tommaso Foti.


 

Dazi, per Meloni in Usa crescono le insidie: “Momento difficile”

Dazi, per Meloni in Usa crescono le insidie: “Momento difficile”Roma, 15 apr. (askanews) – L’imminente visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Usa per incontrare Donald Trump si sta riempiendo di insidie. Tra dietrofront, correzioni e nuove dichiarazioni bellicose sul fronte dei dazi, il presidente americano non manca ogni giorno di spiazzare mercati e osservatori senza che questo riveli una strategia coerente, rendendo assolutamente imprevedibile lo scenario entro cui dovrà muoversi la premier.


D’altronde lo ha ammesso la stessa presidente del Consiglio, intervenuta nel pomeriggio di oggi alla cerimonia per il conferimento dei premi Leonardo 2025. “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore, come potete immaginare non sento alcuna pressione per i miei prossimi due giorni…” ha detto ironicamente Meloni riferendosi proprio al previsto incontro di giovedì con Trump. Di sicuro, ha sottolineato, “faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha rassicurato la premier. Anche per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari la missione di Meloni negli Usa “non sarà facile” e si prospetta “ricca di insidie” perché, ha spiegato intervenendo alla presentazione del libro di Alessandro Sallusti, “le dichiarazioni Usa fanno pensare a una politica protezionistica che danneggerebbe molto l’Italia. Non so quanto possa essere vantaggiosa per gli Usa ma per l’Italia e l’Europa potrebbe essere molto pericolosa”.


A conferma delle difficoltà che si prospettano per Meloni, oggi l’incontro a Washington tra il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, e il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic, unico titolato a trattare per i Paesi europei in materia di tariffe doganali, non sembra aver registrato progressi. Anzi, gli Usa avrebbero respinto la proposta europea di dazi a zero per tutti i beni industriali, inclusa l’auto. Una mossa che sembra suggerire come la maggior parte dei dazi imposti da Trump sui beni Ue non verranno rimossi rapidamente. Una doccia fredda per la strategia delineata da Meloni che punta, sul lungo periodo, ad arrivare a un’area di libero scambio tra Nord America ed Europa. Proprio alla luce degli ultimissimi sviluppi, e in vista della sua partenza di domani per Washington, la premier ha convocato in serata un vertice di governo a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Difesa Guido Crosetto e quello degli Affari regionali e il Pnrr Tommaso Foti.

Governo, terminato vertice Meloni-Salvini-Tajani a Palazzo Chigi

Governo, terminato vertice Meloni-Salvini-Tajani a Palazzo ChigiRoma, 15 apr. (askanews) – È terminato a Palazzo Chigi,il vertice di governo convocato dalla premier Giorgia Meloni in vista della sua partenza domani per Washington, dove giovedì incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump con cui discuterà della spinosa questione dei dazi.Al vertice hanno partecipato, oltre alla premier, anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Difesa Guido Crosetto e quello degli affari regionali Tommaso Foti.

”Sport Illumina” rivoluziona sport: 100 nuovi spazi in tutta Italia

”Sport Illumina” rivoluziona sport: 100 nuovi spazi in tutta ItaliaRoma, 15 apr. (askanews) – Una rivoluzione del concetto di sport che diventa più di un’attività fisica: un linguaggio comune, un’opportunità di crescita, ponte tra generazioni e culture. Cento nuovi spazi per lo sport in tutta Italia entro settembre. Il Progetto “Sport Illumina”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, tramite il Dipartimento per lo Sport, e ideato da Sport e Salute, con un finanziamento di 35,1 milioni, nasce come risposta concreta – si legge in una nota – alla necessità di restituire ai cittadini luoghi di aggregazione autentici, accessibili e sicuri.


L’avviso pubblico è rivolto ai Comuni con l’obiettivo di realizzare spazi “Illumina” modulari, inclusivi, riconoscibili e funzionali per lo svolgimento di attività sportive e ricreative. I Comuni, suddivisi in cluster in base al numero di abitanti, potranno proporre, fino al 7 maggio 2025, la propria candidatura per trasformare un luogo da loro indicato in uno Spazio Illumina. “Illumina” risponde a un’esigenza sociale: non più solo impianti sportivi, ma vere e proprie piazze di comunità, aperte, libere e sicure, catalizzatori di comunità, luoghi dove l’aggregazione avviene senza il bisogno di un’organizzazione formale. Un’energia collettiva che si autoalimenta. Lo spirito aggregativo degli oratori che supera la propria dimensione diventando sempre più inclusiva. Il ritorno all’idea di uno sport, inteso non solo come attività fisica, ma come spazio di libertà, incontro e crescita.