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Dazi, Meloni: confronto con Ue, altri dazi non risposta migliore

Dazi, Meloni: confronto con Ue, altri dazi non risposta miglioreRoma, 3 apr. (askanews) – “Noi stiamo facendo e dobbiamo fare uno studio sull’impatto reale che settore per settore ha questa scelta” dei dazi. “Ci confronteremo la settimana prossima con i rappresentanti delle categorie produttive per confrontarci anche con le stime che hanno loro, cercare le soluzioni migliori. Dopodiché bisogna ovviamente condividere le nostre proposte con i partner europei, qui sì ci sono scelte che possono essere diverse. Io non sono convinta che la scelta migliore sia quella di rispondere ai dazi con altri dazi perché l’impatto potrebbe essere maggiore sulla nostra economia rispetto a quello che accade fuori dai nostri confini e bisogna aprire una discussione franca nel merito con gli americani con l’obiettivo dal mio punto di vista di arrivare a rimuovere i dazi, non a moltiplicarli”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.

Dazi, Meloni: scelta Usa sbagliata ma non è una catastrofe

Dazi, Meloni: scelta Usa sbagliata ma non è una catastrofeRoma, 3 apr. (askanews) – “Penso che la scelta degli Stati Uniti sia una scelta sbagliata, penso che sia una scelta che non favorisce né l’economia europea né quella americana, ma penso anche che non dobbiamo alimentare l’allarmismo che sto sentendo in queste ore”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.


“Il mercato degli Stati Uniti – aggiunge – è un mercato importante per le esportazioni italiane, vale alla fine il 10% del complessivo delle nostre esportazioni e noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti. Significa che abbiamo un altro problema che dobbiamo risolvere, ma non è la catastrofe che alcuni stanno raccontando”.

Apre un miart vivace, Ricciardi: fiera è complementare alla città

Apre un miart vivace, Ricciardi: fiera è complementare alla cittàMilano, 3 apr. (askanews) – C’è, e si percepisce, una energia particolare, una vivacità che passa dai lavori presenti negli stand e arriva ai collezionisti e agli operatori del settore. Miart 2025, che si apre al MiCo di Fiera Milano, è l’evento intorno al quale è stata strutturata tutta la Art Week del capoluogo lombardo. “A me – ha detto ad askanews il direttore artistico di miart Nicola Ricciardi – piace pensare che miart 2025 sia complementare alla città. C’è un collegamento diretto tra quello che succede dentro la fiera e quello che succede nelle principali istituzioni. Ad esempio la mostra di Rauschenberg al Museo del 900: noi abbiamo anche molti Rauschenberg come quello all’interno della fiera. Lo stesso accade con Rondinone o con Adrian Paci. Complementarietà vuol dire che se un visitatore vuole vedere tutta l’opera di artisti come quelli che ho citato deve venire dentro la fiera e poi dentro i musei, dentro il museo e poi dentro la fiera. Questo movimento è molto biunivoco, l’abbiamo costruito così apposta, abbiamo cercato di restituire alla città di Milano anche progetti di grande qualità, l’abbiamo fatto con Fiera Milano che ha sostenuto proprio direttamente alcune delle mostre che ci sono all’interno delle istituzioni cittadine quest’anno”.


Le suggestioni delle 179 gallerie, quindi, si muoveranno per la città, ma anche il mercato è pronto a muoversi, trattandosi comunque di un evento che ha una importante componente commerciale “È un momento non facilissimo, diciamo così, per il mercato dell’arte – ha aggiunto Ricciardi – ma il fatto che gallerie così importanti, penso a Sadie Coles, penso al ritorno di Massimo De Carlo, penso a Vittoria Miro, Esther Schipper, Meyer Riegger, che queste realtà così importanti europee decidano di venire a Miart vuol dire che c’è fiducia nel sistema che con Fiera Milano stiamo allestendo e costruendo. Io credo che la parola giusta sia proprio ‘responsabilità’ da parte nostra di cercare di costruire una piattaforma che possa offrire un ritorno a tutti i galleristi che decidono di investire su di noi”. Un investimento che è, più in generale, quello di una città che ormai occupa uno spazio riconoscibile nello scenario culturale europeo e prova, anche attraverso l’arte, a non fermarsi.

Borsa, l’Europa affossata dai dazi di Trump: Milano -3,59% maglia nera

Borsa, l’Europa affossata dai dazi di Trump: Milano -3,59% maglia neraMilano, 3 apr. (askanews) – La guerra dei dazi affossa borse europee. Piazza Affari chiude in pesante calo, con il Ftse Mib giù del 3,59% ed è maglia nera del continente. Le tariffe annunciate da Donald Trump mandano in tilt le sale operative, con cali decisi anche a Parigi -3,31%, Francoforte -2,93%, Amsterdam -2,67% e Londra -1,59%. Madrid -1,08% e Zurigo -2,34%. In Europa si salva solo Lisbona: +0,13%.


A Milano, in una giornata molto difficile, sorridono le utility. Terna in particolare: la società guidata da Giuseppina Di Foggia è maglia rosa del listino principale, con il +3,73% si porta a 8,67 euro per azione toccando il massimo storico in 21 anni di quotazione. Positiva anche Italgas +3,64%, seguita da A2A +3,5% e Snam +3,46%. Sul fronte opposto crolla Tenaris -9,85%. Male anche Saipem -9% e Stmicrolectronics -8,32%. Stellantis perde l’8% dopo aver annunciato la necessità di sospendere la produzione nelle fabbriche in Canada e Messico per riorganizzarsi dopo l’ondata di tariffe.


L’Euro Stoxx 50 che racchiude le principali azioni europee lascia il 3,57%. Nel listino predomina di gran lunga il rosso. Gli operatori temono che i dazi possano frenare la crescita globale, innescando una spirale recessiva con un aumento dell’inflazione. Colpiti i brand consumer come Adidas -11% e Siemens -8%. La paytech Adyen lascia l’8% mentre i cali non risparmiano il lusso: Kering -7,51%, Essilux -7,21%, Louis Vuitton -5,2% e Hermes -3,51%. Tra le banche soffre Intesa Sanpaolo -6,96%, male anche Bpn Paribas -5,21% e Santander -5,1%. A Milano Unicredit -6,96% e Banco Bpm -5,59%. “La risposta della Commissione europea sarà particolarmente importante, soprattutto alla luce del fatto che il dato che l’amministrazione Trump ha usato come riferimento sui dazi europei verso è un dato volutamente errato: è stato detto che l’Europa applica dazi del 39% ai prodotti americani, quando questi in realtà si aggirano tra l’1 e il 2%”, ha detto in una nota Fabrizio Pagani, partner di Vitale ed ex Capo Segreteria MEF.

Borsa, Europa affossata dai dazi di Trump: Milano -3,59% maglia nera

Borsa, Europa affossata dai dazi di Trump: Milano -3,59% maglia neraMilano, 3 apr. (askanews) – La guerra dei dazi affossa borse europee. Piazza Affari chiude in pesante calo, con il Ftse Mib giù del 3,59% ed è maglia nera del continente. Le tariffe annunciate da Donald Trump mandano in tilt le sale operative, con cali decisi anche a Parigi -3,31%, Francoforte -2,93%, Amsterdam -2,67% e Londra -1,59%. Madrid -1,08% e Zurigo -2,34%. In Europa si salva solo Lisbona: +0,13%.


A Milano, in una giornata molto difficile, sorridono le utility. Terna in particolare: la società guidata da Giuseppina Di Foggia è maglia rosa del listino principale, con il +3,73% si porta a 8,67 euro per azione toccando il massimo storico in quasi 21 anni di quotazione. Positiva anche Italgas +3,64%, seguita da A2A +3,5% e Snam +3,46%. Sul fronte opposto crolla Tenaris -9,85%. Male anche Saipem -9% e Stmicrolectronics -8,32%. Stellantis perde l’8% dopo aver annunciato la necessità di sospendere la produzione nelle fabbriche in Canada e Messico per riorganizzarsi dopo l’ondata di tariffe.


L’Euro Stoxx 50 che racchiude le principali azioni europee lascia il 3,57%. Nel listino predomina di gran lunga il rosso. Gli operatori temono che i dazi possano frenare la crescita globale, innescando una spirale recessiva con un aumento dell’inflazione. Colpiti i brand consumer come Adidas -11% e Siemens -8%. La paytech Adyen lascia l’8% mentre i cali non risparmiano il lusso: Kering -7,51%, Essilux -7,21%, Louis Vuitton -5,2% e Hermes -3,51%. Tra le banche soffre Intesa Sanpaolo -6,96%, male anche Bpn Paribas -5,21% e Santander -5,1%. A Milano Unicredit -6,96% e Banco Bpm -5,59%. “La risposta della Commissione europea sarà particolarmente importante, soprattutto alla luce del fatto che il dato che l’amministrazione Trump ha usato come riferimento sui dazi europei verso è un dato volutamente errato: è stato detto che l’Europa applica dazi del 39% ai prodotti americani, quando questi in realtà si aggirano tra l’1 e il 2%”, ha detto in una nota Fabrizio Pagani, partner di Vitale ed ex Capo Segreteria Mef.

Cinema, torna a Roma dall’8 al 16 aprile l’Asian Film Festival

Cinema, torna a Roma dall’8 al 16 aprile l’Asian Film FestivalRoma, 3 apr. (askanews) – Torna a Roma dall’8 al 16 aprile al Cinema Farnese, la 22esima edizione dell’Asian Film Festival, una delle vetrine più importanti del cinema asiatico in Italia con una selezione di 36 film in anteprima italiana o internazionale. La selezione 2025 propone 19 film in Concorso, 7 fuori Concorso e 10 nella sezione Newcomers dedicata ai registi emergenti.


Arricchiscono il programma del festival, diretto da Antonio Termenini, giornate dedicate alle cinematografie di Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Vietnam a cui si aggiunge, per la prima volta, anche l’Indonesia. Un’opportunità per immergersi nella cultura e nel cinema di questi paesi attraverso una selezione di opere uniche e incontri con autori e produttori. Il concorso comincia martedì 8 aprile, alle 18, con “Guardian of Honor” di Joselito Altarejos, la storia di una madre che deve confrontarsi con una storia familiare di abusi. Al termine il cortometraggio “A Year Apart” di Chin Ocean.


A inaugurare ufficialmente il festival, “Blue Sun Palace” di Constance Tsang, fuori concorso, in anteprima italiana, primo intenso film di una giovane filmaker americana di origine cinese. E’ stato presentato alla Semaine de la Critique a Cannes nel 2024 e ha vinto il Premio French Touch della giuria. Tra i titoli di rilievo dell’edizione 2025, “The Embers”, film in concorso, di Chung Mong-Hong. Protagonista il detective Chang che indaga su un omicidio legato a un caso di spionaggio di 50 anni prima, scatenando una serie di eventi mortali. “Elegies” di Ann Hui, la regista vincitrice del Leone d’Oro, esplora la poesia contemporanea di Hong Kong attraverso alcuni incontri con noti poeti, mostrando due personalità opposte, Huang Can-ran e Liu Wai-tong.


Tra gli ospiti di questa edizione i produttori Panu Aree, che arriva dalla Thailandia, Jeremy Chua, anche direttore del Singapore International Film Festival e Loeloe Hendra Komara. Tre le giurie del festival. Quella composta da Giulio Base, Gianluca Arnone e Luca Bove, assegnerà cinque premi: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e miglior film originale. La giuria UNINT composta dagli studenti dell’Università degli Studi internazionali di Roma premierà il miglior film della sezione Newcomers, mentre la giuria RUFA composta dagli studenti di Rome University of Fine Arts assegnerà, a partire da quest’anno il premio al miglior cortometraggio tra otto selezionati.


La XXII edizione dell’Asian Film Festival è realizzata con il contributo di: Direzione Generale Cinema-MiC, Regione Lazio, Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam, Ambasciata della Thailandia, Tourism Authority of Thailand, Ambasciata dell’Indonesia, Istituto di Cultura Coreano in Italia. L’Asian Film Festival è un’iniziativa in collaborazione con: Ministero degli Affari Esteri, Elephant Pictures, UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma, Cinema Farnese Arthouse, Ho Chi Mnh City International Film Festival, Oltre lo specchio Film Festival, Associazione Italia Asean, Associazione Italia-Filippine, Fabio Truffa, Danang Asian Film Festival, THACCA, RUFA – Rome University of Fine Arts, Singapore International Film Festival, QCinema. La manifestazione gode del patrocinio di Roma Capitale. Il Japan Day gode del patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Calcio, Gabriele Gravina primo vicepresidente dell’Uefa

Calcio, Gabriele Gravina primo vicepresidente dell’UefaRoma, 3 apr. (askanews) – Gabriele Gravina è stato nominato primo vice presidente della UEFA. Oggi a Belgrado, in occasione del 49° Congresso Ordinario UEFA, il presidente della FIGC è stato confermato nel Comitato Esecutivo per il prossimo quadriennio ricevendo 48 preferenze e risultando il secondo membro più votato insieme al tedesco Hans-Joachim Watzke e dopo l’olandese Frank Paauw (49 preferenze). Subito dopo, durante il Comitato Esecutivo che ha fatto seguito ai lavori congressuali, Gravina è stato nominato primo vice presidente della UEFA.


“Sono felice e orgoglioso – il commento del presidente federale – questa elezione è un riconoscimento straordinario all’importante contributo offerto dal calcio italiano allo sviluppo dello sport che più amiamo. Negli ultimi quattro anni, la nostra credibilità a livello europeo è cresciuta progressivamente grazie alle scelte compiute e alle politiche coraggiose ed innovative che stiamo portando avanti, implementando regole per un calcio sempre più affascinante e in equilibrio dal punto di vista economico-finanziario. Il futuro comune del calcio europeo si scrive giorno dopo giorno e noi continueremo a supportare questo processo evolutivo. A livello personale, questa elezione rappresenta una soddisfazione incredibile perché è figlia sicuramente della buona politica attuata, ma anche dell’ottimo livello di relazioni e rapporti creati a livello internazionale, che hanno contribuito in maniera determinante a questo incredibile risultato. Ringrazio il presidente Ceferin per la sua visione e per la sua amicizia nonché tutti i delegati delle altre Federazioni, che hanno riconosciuto alla FIGC e alla mia persona questa grande responsabilità”. “Gabriele Gravina – ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Ceferin in conferenza stampa – è un grande dirigente calcistico e una grande persona. Conto molto su di lui, è un uomo che ama il calcio e che ha dedicato la sua vita al calcio”.


IL PERCORSO IN UEFA. Gravina è stato eletto per la prima volta membro del Comitato Esecutivo UEFA nell’aprile 2021, ricevendo 53 preferenze su 55 e risultando il più votato tra i candidati. Due anni più tardi, il 5 aprile 2023, è stato nominato vice presidente del massimo organismo calcistico europeo. Tanti i risultati di prestigio ottenuti nei primi quattro anni in UEFA, dall’assegnazione all’Italia di EURO 2032 – che organizzerà insieme alla Turchia – a quella della Supercoppa Europea, in programma il prossimo 13 agosto allo stadio ‘Friuli’ di Udine. E poi ancora, tra gli altri, in qualità di presidente della Commissione Club Licensing, il nuovo regolamento UEFA sulle licenze per club e sulla sostenibilità finanziaria e, nella veste di presidente del Club Competitions Committee, l’incremento della percentuale di solidarietà verso le società che non partecipano alle coppe europee.

Dopo il lungo stop, il ritorno di sangiovanni con un singolo

Dopo il lungo stop, il ritorno di sangiovanni con un singoloMilano, 3 apr. (askanews) – sangiovanni annuncia oggi l’uscita del nuovo singolo luci allo xeno, disponibile dal 9 aprile in digitale e dall’11 aprile in radio, per Sugar Music. Il brano è disponibile da ora in pre-save.


luci allo xeno, che sangiovanni ha presentato in anteprima ai fan durante una live session a Roma, segna l’atteso ritorno del cantante con un brano dalle sonorità elettro-pop e dance, accompagnato da un testo profondo in cui il cantante racchiude le sue riflessioni sulla strada percorsa e quella che, invece, ha davanti a sé. La canzone, scritta dallo stesso sangiovanni insieme ad Alessandro La Cava, racconta del conflitto interiore di chi si muove tra smarrimento e ricerca di una guida. Le luci allo xeno simboleggiano quella fonte luminosa che adatta la sua intensità alle condizioni della strada. Senza questa luce, il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato diventa incerto, e gli ostacoli insormontabili. La paranoia e l’inquietudine sono protagoniste del ritornello, ma sono contrastate dalle immagini dell’alba e della luce dello xeno che illuminano il percorso e permettono di affrontare la notte. L’uscire per strada diventa un simbolo di cambiamento, un tentativo di vedere con più chiarezza e comprendere sé stessi.


Il racconto introspettivo di sangiovanni in luci allo xeno assume il ritmo veloce e coinvolgente della produzione di zef e zazu, accompagnato dalla melodia composta da Stefano Tognini e Davide Grigolo. La voce del cantante si apre nelle strofe culminando in un ritornello dance in cui la sonorità di sintetizzatori e percussioni elettroniche prende il sopravvento facendo del brano una canzone dal sound moderno e trascinante. sangiovanni ha annunciato il ritorno sui social attraverso un video che è stato accolto con grande entusiasmo dai suoi fan. Questo segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera, con nuova musica in arrivo e la volontà di rafforzare ancora di più il legame con chi lo segue.


Cantautore veneto, sangiovanni fonde il pop contemporaneo con influenze urban e melodie leggere, trasformando la sua scrittura diretta in un racconto autentico delle emozioni. Con uno stile immediato e riconoscibile, riesce a unire freschezza e profondità, dando voce a una generazione in bilico tra sogni e fragilità.

Euro sfonda al rialzo quota 1,11 dollari, nuovo massimo 5 mesi

Euro sfonda al rialzo quota 1,11 dollari, nuovo massimo 5 mesiRoma, 3 apr. (askanews) – L’euro sfonda al rialzo la soglia di 1,11 dollari per la prima volta da oltre cinque mesi. Nel pomeriggio si accentuano i deprezzamenti della valuta statunitense, che si sono innescati ieri dopo la firma da parte del presidente Donald Trump dei nuovi dazi alle importazioni. L’euro guadagna quasi il 2,5% e nel pomeriggio tocca quota 1,1105, sui massimi dall’inizio di ottobre 2024.


Dai verbali dei Consiglio direttivo Bce di marzo, pubblicati oggi, emerge che per la riunione del 16 e 17 aprile “sul tavolo” ci sono sia un nuovo taglio che una pausa sulla manovra di riduzione dei tassi. Il rally dell’euro ha effetti disinflazionisti e potrebbe essere un fattore che spinge l’istituzione a un nuovo taglio, laddove altre ricadute dei dazi commerciali possono avere l’effetto opposto.

Guè nel nuovo singolo di Lucky Luciana “Ferite”

Guè nel nuovo singolo di Lucky Luciana “Ferite”Roma, 3 apr. (askanews) – “Ferite” è il titolo del nuovo singolo di Lucky Luciana e Guè prodotto da prodbyharley, in uscita venerdì 4 aprile in tutte le piattaforme digitali per Lucky Records/The Orchard.


Un pop urban dal sapore malinconico, dove la cantante concentra tutte le sue emozioni e racconta per la prima volta la parte più intima del suo vissuto. Come un fuoco che lascia ustioni, una caduta causa ematomi. Nel testo si chiede proprio cosa lascia l’amore, tutte quelle ferite e cicatrici che nessuno ha mai visto, eppure tutti le abbiamo provate. Sul beat di prodbyharley la linea vocale scorre melodica tra rime e un sinuoso ritornello cantato, finché le barre di Guè non irrompono con tutta la loro potenza a sublimare l’atmosfera inquieta del pezzo. Una combo che mescola l’emotività di Lucky Luciana con il flow serrato di Guè, un chiaroscuro che si cristallizza nello scambio tra strofe e ritornelli. “È stato il primo a credere in me quando probabilmente ancora non ci credevo io stessa – commenta Lucky Luciana -, e non mi sentivo pronta. Poi il momento giusto è arrivato e sono felice che tra alcuni provini ascoltati, abbia scelto un brano d’amore perché mi è spesso piaciuto vedere Guè nella sua veste un po’ più ‘emotiva’. Un artista che stimo molto, mi rivedo in lui e lo ringrazierò sempre per avermi insegnato a rappare, per avermi aiutata agli inizi. È stato il mio artista preferito sin da quando ero piccolina, la sua penna cruda e a tratti profonda con liriche e metafore di un certo livello, mi ha sempre portato a entrare nel suo vissuto e nel suo immaginario. Quando avevo 13 anni sono scappata di casa per andare a un concerto… ed ora siamo qua!”.


Ferite anticipa il debut album di Lucky Luciana “A un passo da me” in uscita il prossimo 11 aprile.