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Esce “La voce di un silenzio sottile”, il libro dell’eremita Schwarz

Esce “La voce di un silenzio sottile”, il libro dell’eremita SchwarzRoma, 10 dic. (askanews) – Sono pagine “uniche” come unico e originale è l’autore che dopo una gioventù vagabonda fra l’Europa e l’Australia, da artista di strada con la passione per la fotografia e i documentari, viene “folgorato” ad Assisi. Leggendo questa avventura umana e spirituale ci si rende conto anche della straordinaria unicità di ognuno di noi e dei momenti che la Provvidenza destina ai nostri incontri nelle vie del mondo, mai casuali o superflui. Tornando alla storia personale dell’autore, che è parte essa stessa del percorso che lo ha portato a scrivere, Johannes Maria si riavvicina al cristianesimo e decide di farsi prete dopo il Cammino di Santiago percorso a piedi senza zaino e senza soldi.


Oggi Johannes trascorre metà dell’anno nei boschi del Monte Vandalino, presso Torre Pellice, in Piemonte. I tanti cammini affrontati con pochi mezzi hanno fatto maturare in lui la convinzione che la sua vita si sarebbe svolta in modo semplice testimoniando il Vangelo. “Quando mi è stato chiesto di scrivere queste pagine e di raccontare la mia storia come una parte del ‘Libro del Tutto’ – dice – ero riluttante. Sono ben consapevole che la mia vicenda non è affatto superiore a quella di altri. E non è certo emozionante come quelle che si trovano nella maggior parte delle biografie… È solo l’ennesima storia di un pellegrino in viaggio nella vita”. Don Johannes in questa sua “nuova vita” si trova a percorrere a piedi le vie del mondo come quando dal Liechtenstein è arrivato a Gerusalemme e, una volta tornato dopo oltre un anno, ha percorso prima tutto l’Appennino tosco-romagnolo, poi tutto l’arco alpino, inventando la “Via Alpina Sacra”. Non si è fatto mancare neppure il Cammino di San Colombano dall’Irlanda all’Italia.


A proposito del libro, “Perché allora dovreste leggerlo? – prosegue l’autore nell’introduzione -. Solo perché a tratti è divertente e più spesso sciocco? Forse perché qualcuno dovrebbe trarre insegnamento dai miei tanti fallimenti? Forse… O forse ho trascorso anni in un eremo sulle Alpi italiane e quindi potrei ispirare una profonda saggezza? Mi dispiace deludervi. Tutto quello che posso davvero sperare condividendo la mia storia è che non sia solo il resoconto di un uomo che ha compiuto un breve viaggio, ma una pausa di ascolto e un invito a riflettere sul proprio percorso”. In questo suggestivo diario don Johannes racconta la sua vita, i viaggi e le scelte, che hanno messo al centro non solo l’evangelizzazione, ma anche la testimonianza di valori controcorrente: la capacità di vivere con poco e di condividere, il silenzio e la bellezza, l’amore per la vita e l’accettazione della finitudine. A proposito della “pausa di ascolto” data dalla lettura del suo testo, aggiunge: “Mentre racconterò un anno vissuto da eremita (part- time) e i sentieri che mi hanno portato a vivere questa solitudine in montagna, proverò a unire al passato alcune riflessioni sul mondo in cui si svolgono tutte le nostre storie. Si tratta di frammenti, come lo sono le nostre vite nella maggior parte dei casi. Spero che alcuni pensieri esposti in queste pagine possano servire come luce sul cammino, come invito a esplorare sentieri nuovi, che prima potevano sembrare troppo strani o oscuri. Come gioia condivisa nella magnificenza dell’arazzo con cui i fili della nostra esistenza sono intessuti, in un insieme più grande che va oltre la nostra povera comprensione”.

Musica, Mezzo Rotto di Alessandra Amoro e BigMama è doppio platino

Musica, Mezzo Rotto di Alessandra Amoro e BigMama è doppio platinoRoma, 10 dic. (askanews) – Inarrestabile “Mezzo Rotto”. La hit di Alessandra Amoroso ft Bigmama conquista il doppio platino in Italia e diventa oro anche in Polonia. Ieri sera Bigmama ha sorpreso Alessandra sul palco durante il suo concerto all’Unipol Forum di Milano, consegnandole il doppio platino conquistato insieme.


Prosegue intanto il “Fino a qui in tour” di Alessandra Amoroso, il tour nei principali palasport italiani: stasera secondo appuntamento a Milano, giovedì a Firenze (Nelson Mandela Forum), domenica 15 dicembre a Torino (Inalpi Arena), il 18 e 19 dicembre a Roma (Palazzo dello Sport), 21 e 22 dicembre a Napoli (Palapartenope).

Calcio, Thiago Motta: “Nella mia Juve gioca chi merita”

Calcio, Thiago Motta: “Nella mia Juve gioca chi merita”Roma, 10 dic. (askanews) – Juventus-Manchester City. Allo Stadium la partita delle stelle anche se con un City in crisi: “È una bella opportunità per noi affrontare un grande club come il City – le parole di Thiago Motta in conferenza stampa – Noi come sempre abbiamo preparato la partita per dare il nostro massimo, crescere come squadra, migliorare come squadra, sempre andando in campo con grande concentrazione. Su quello che dobbiamo evitare”. Juve che ha ricevuto la visita di John Elkann: “Per tutti noi è stato piacevole il suo venirci a trovare. Tutto il resto rimane tra di noi”. Cosa bisogna fare per comandare il gioco: “Comandare la partita non significa solo possesso, per comandare ci sono tante altre cose che bisogna fare bene. Ogni squadra ha le sue caratteristiche. Loro hanno una caratteristica precisa, avere la palla. Venire nella metà campo avversaria, giocare con tanti uomini. Noi siamo pronti a prenderli quando verranno ad attaccare, pressarli nei momenti giusti, giocare la palla con qualità. E’ importante in queste partite, giocarla con qualità”. Una vittoria sarebbe importante per il passaggio del turno: “Alla fine si guarda tutto però si dà priorità alle cose più importanti, oggi è fare attenzione su quello su cui abbiamo il controllo. Fare la partita, sapere cosa fare contro una squadra come il City. Dobbiamo restare compatti, giocare con intensità nelle situazioni di gioco, nell’utilizzo della palla, mettere grande qualità perché affronteremo una squadra a cui piace attaccare. Possiamo creare a loro delle difficoltà se giochiamo bene con qualità. Evitare gli spazi in cui si sentono a loro agio, in profondità o tra le linee. Tante cose da pensare, immaginare. Ma dare priorità alle cose importanti in questo momento. Avere la concentrazione su ciò che possiamo fare. Tutto il resto, i conti e altro, alla fine della situazione che vedrà domani possiamo pensare una cosa o l’altra””. Sugli infortunati: “Secondo la mia filosofia chi merita gioca. Se è da tanto tempo fermo e rientra, c’è un periodo di ritmo del giocatore. Dipende dal fisico, quanto tempo è stato fermo, che problematica ha avuto. Io deve tenere tutto in conto. Per mettere la squadra migliore in campo”. Questa Juve ha dimostrato di avere carattere: “Sono d’accordissimo e possiamo ancora migliorare, perchè siamo una squadra giovane, possiamo migliorare su ogni aspetto del gioco. Sulla tecnica, sul gioco, sul fisico. Conta tutto. Abbiamo dimostrato di avere un grande carattere, in un momento di difficoltà crescere. Giochiamo con grande solidità. Vengo alla domanda di prima: se chiedi a un attaccante se vuole giocare più vicino alla porta, tutti ti diranno di sì. Ma non c’è solo quel compito. Kenan è una dimostrazione. Si allena benissimo ogni allenamento e attacca, difende, fa gol, cerca di adattarsi ai compagni per giocare ad alto livello nella Juventus”. La crisi del City: “Non posso giudicare quello che succede in casa di altri. Io posso solo ammirare quanto fatto negli ultimi anni. Loro hanno vinto tutto e posso fare solo i complimenti a una squadra che in questi anni ha dimostrato un valore gigante, hanno fatto cose straordinarie. 4 volte di fila la Premier, hanno vinto la Champions, il Mondiale, relativo parlare di un momento di crisi”. Guardiola “È fortissimo. Non lo dico io, ma i fatti, da quando ha iniziato la carriera ha vinto tutto e con continuità. Per questo non vengo io a fare più elogi a un allenatore fortissimo”. Il rientro degli infortuni sta aiutando il gruppo: “Ogni situazione che affrontiamo va affrontata in un solo modo. Noi dobbiamo dare qualcosa in più per aiutare la squadra. Quando avevamo meno giocatori, l’abbiamo fatto. Ora che rientrano sono felice e contento per loro, perchè sono i primi a voler partecipare, i primi che quando non giocano, che sia per scelta tecnica ma anche per infortunio, non sono felici. Siamo contenti di riaverli, già da domani, sia giocando dall’inizio che a partita in corso”. C’è un aspetto dove la Juve è indietro: “Non ho mai parlato di alibi sugli infortuni, non mi hai mai sentito parlare che il nostro momento è dovuto dagli infortuni. Non credo a queste cose. Ogni squadra passa il suo momento. Nei momenti che passi dipende come li affronti. Le situazioni che affronti oggi devi affrontarle nel modo giusto, andando in avanti, lavorando, essendo squadra, combattendo con l’avversario. A volte siamo ci siamo riusciti, a volte no. Al di là di questo abbiamo una partita in Champions che abbiamo perso, tutte le altre abbiamo avuto altri risultati. Continuiamo così. Vogliamo migliorare sempre e possiamo migliorare in ogni aspetto. Abbiamo il potenziale per farlo”. Ci sono punti in comune tra Haaland e Vlahovic: “Stiamo parlando di due grandi attaccanti che lavorano in due grandi squadre. Prime punte in grandi squadre. Non è da me fare paragoni, e non mi sento neanche capace. Conosco molto bene Dusan e conosco il giocatore del City da lontano, non è lo stesso giudizio. Non mi permetterò mai di giudicarlo. Contento del lavoro di Dusan, deve continuare, avrà l’opportunità di mettere in mostra il suo valore, pensando al bene della squadra”. Douglas Luiz: “Lui sta bene. Il suo caso va visto bene, perchè è passato tanto tempo dall’ultima partita con la Lazio e ora rientra nel gruppo e capiremo come si comporta il giocatore durante gli allenamenti, durante i momenti in partita e la sua evoluzione per poter avere il giocatore pienamente a ritmo”. Quanto è pesante questa partita: “Il peso no lo so. È una partita di Champions con due grandi club che si affrontano. Noi ci concentriamo su quello che c’è da fare, quello che ci conviene fare in campo. Vogliamo competere contro una grande squadra oggi. Tutto il resto è relativo. Il peso o non peso. L’importante è il campo ed essere pronti a fare la nostra partita, avendo un’idea in comune”. Infine entra in tackle su una domanda a Yildiz. In conferenza stampa è il diciannovenne giocatore. MOtta ascolta le risposte del suo numero 10 ma soprattutto le domande e quando ne arriva una sulla posizione in campo di Yildiz l’allenatore si inserisce subito: “Non è giusta la domanda…”. Poi ci pensa Kenan a stemperare: “Gioco dove l’allenatore mi dice di giocare”. “Bravo Kenan”, la replica definitiva, e col sorriso, di Motta.

Calcio, Fonseca: “Loftus-Cheek al posto di Pulisic”

Calcio, Fonseca: “Loftus-Cheek al posto di Pulisic”Roma, 10 dic. (askanews) – Vigilia di Champions per il Milan di Fonseca che domani affronterà la Stella Rossa alle ore 21 a San Siro. “Sono un ostacolo difficile – le sue parole in conferenza stampa – hanno solo tre punti ma vengono dalla vittoria per 5-1 contro lo Stoccarda”. Al posto di Pulisic giocherà “Loftus-Cheeh, ho totale fiducia in lui. Cosa cambia? Sono giocatori diversi, ma il ruolo è lo stesso e io voglio le stesse cose. Possiamo fare le stesse cose con Pulisic. In Champions le partite sono un po’ più aperte, quindi magari c’è un po’ più di spazio per lui”. Un Milan a doppia velocità tra campionato e Champions: “Sono partite totalmente diverse, ma noi in campionato siamo ogni giorno più vicini a ciò che stiamo facendo in Champions League”. Niente voglia di parlare delle sue parole sugli arbitri nel post Atalanta: “Capisco la curiosità, ma oggi voglio solo parlare della partita di Champions League”. È un Milan che deve puntare a segnare sempre un gol in più dell’avversario: “Negli ultimi tempi siamo migliorati molto difensivamente. A Bratislava è stata una partita particolare, ma la squadra ha imparato molto difensivamente e sono sicuro che domani faremo bene difensivamente perché la squadra sta molto meglio”. Un Milan a corrente alternata. Fonseca non ha dubbi: “Ho sentito sempre il sostegno della società. Sempre. Stiamo lavorando per cambiare. Io sono qui e continuo a credere che stiamo migliorando e arriveremo alla fine in un’altra posizione. Non ho dubbi su questo, per questo continuo a lavorare tutti i giorni con la stessa fiducia e positività che ho dal primo giorno. Capisco, se guardiamo la classifica, i sentimenti dei tifosi. Ma stiamo lavorando per migliorare”. Domani non la doppia punta: “Domani non giocheranno Morata e Abraham. Ci ho pensato, ma sicuramente non dall’inizio”. Si pensa partita per partita: “La cosa più importante è vincere la prossima partita, ma non posso dire che non pensiamo di andare tra le prime otto”. Quando allena una squadra per l’Europa, anche lei lo fa diversamente? “Champions League è sempre una competizione diversa, è una motivazione diversa. Il modo in cui prepariamo le partite è lo stesso, perché vogliamo sempre vincere. Cambiano gli avversari, le strutture, le strategie. Nella mia testa so il prestigio del Milan in Europa e quanto è importante fare bene in Champions, perché il Milan è una squadra da Champions League”.

Elio Germano, Gasparri lo attacca:”fa pena,è un cattivo maestro”

Elio Germano, Gasparri lo attacca:”fa pena,è un cattivo maestro”Roma, 10 dic. (askanews) – “Elio Germano ha detto una serie di gigantesche sciocchezze in riferimento al disegno di legge sulla sicurezza. Propaganda una manifestazione che contesta pericoli irreali. Nel nostro Paese si è sempre garantito e si continuerà a garantire il diritto di manifestare. Si contrasta la violenza. Tutta la serie di illegalità che evidentemente per Germano sono possibili ed ammissibili. Ha interpretato un ruolo da comunista in un film e, ormai prigioniero di quel personaggio, parla a ruota libera”.Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri


“Sono le persone come Elio Germano – prosegue Gasparri- che, dicendo cose non vere, alimentano la disinformazione, che colpisce la coscienza di giovani che poi spesso si comportano nella maniera che vediamo nei confronti delle Forze di polizia. I cattivi maestri come Elio Germano sono davvero negativi. Si ergono a predicatori di verità che tali non sono. Che pena”.

Esplosione di Calenzano, Landini: insopportabili le lacrime del giorno dopo

Esplosione di Calenzano, Landini: insopportabili le lacrime del giorno dopoRoma, 10 dic. (askanews) – “Ormai periodicamente registriamo drammatiche stragi sul lavoro e sempre in siti gestiti da grandi imprese, dove spesso si intrecciano ditte esterne, appalti, subappalti e sono resi poco trasparenti i confini delle responsabilità, a partire dall’impresa committente”. Così in una nota il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in merito all’esplosione avvenuta ieri al deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, che ha causato la morte di cinque lavoratori e ventisei feriti.


Per Landini “è l’ennesima strage che dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che questo sistema di impresa è fondato sull’insicurezza, sulla mancanza effettiva di procedure in grado di garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutto ciò è reso ancora più inaccettabile nell’epoca dei sistemi di controllo digitale, dell’innovazione tecnologica, che se utilizzati garantirebbero la prevenzione nei luoghi di lavoro. Ma è la logica del risparmio, e quindi del profitto, ad avere la meglio sulla vita dei lavoratori. Se a ciò aggiungiamo anche la logica burocratica con cui il Governo interviene su questi temi, le lacrime del giorno dopo sono insopportabili”. La Cgil esprime “cordoglio” a tutti i familiari degli operai coinvolti, sostiene le iniziative di sciopero e mobilitazione proclamate in queste ore e invita tutti a dire “basta morti sul lavoro”, partecipando alla manifestazione di domani a Calenzano, alle 14.30, proclamata da Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze in occasione dello sciopero provinciale”.

Tv, riparte MasterChef Italia: nuove regole e “tutto può succedere”

Tv, riparte MasterChef Italia: nuove regole e “tutto può succedere”Roma, 10 dic. (askanews) – Riaprono le cucine di MasterChef Italia. Dal 12 dicembre decine di aspiranti chef sono pronti a mettersi in gioco tra i fornelli. Nella nuova stagione del cooking show Sky Original, prodotto da Endemol Shine Italy, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, a giudicare i piatti e a scegliere chi merita di entrare nella Masterclass torna il trio di giurati-chef stellati: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, per il sesto anno consecutivo insieme.


Saranno loro a metterli alla prova con test e sfide sempre più difficili; al vincitore andranno 100mila euro in gettoni d’oro, potrà inoltre pubblicare il proprio primo libro di ricette, edito da Baldini+Castoldi, e avrà l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Per i componenti della Masterclass di quest’anno, però, il percorso creato dai tre giudici sarà particolarmente insidioso: il mantra di Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli sarà infatti “tutto può succedere”. E questa sarà una legge che li guiderà settimana dopo settimana, a comporre una stagione nella quale i cuochi amatoriali in gara – sin da prima che si formi la Masterclass – non avranno mai nessuna certezza: mai come in questa edizione, infatti, i giudici ribalteranno regole e schemi, prove e meccanismi, perché per arrivare al titolo più ambito dovranno essere creativi, ordinati, rigorosi, ma anche farsi trovare sempre pronti.


Nei primi due episodi ci saranno i Live Cooking, attesi nella serata di giovedì 12 dicembre alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibili on demand e visibili su Sky Go. Gli aspiranti componenti della classe avranno qui la prima preziosa occasione per far conoscere se stessi e la loro idea di cucina ai giudici: obiettivo per tutti sarà creare un piatto che sia il manifesto della propria idea di cucina e soprattutto capace di conquistare i palati dei tre, perché con 3 sì andranno direttamente in Masterclass, con 2 verranno messi “in stand-by”, se invece convinceranno solo un giudice (o, ovviamente, nessuno dei tre) torneranno a casa. Per arrivare a presentare la propria ricetta, ogni concorrente avrà 40 minuti per impostare il piatto e 5 minuti per ultimarlo e raccontarlo (e raccontarsi) davanti ai giudici. Quando gli aspiranti concorrenti arriveranno per la prima volta al cospetto di Bruno, Antonino e Giorgio potranno scegliere se fare “all-in”: in cambio di 5 minuti in più per chiudere il piatto, per un totale quindi di 10 minuti, saranno costretti a convincere necessariamente tutti e tre i giudici. In questo caso, per loro due sole possibilità: o ottengono l’unanimità, e con essa il grembiule bianco, oppure abbandonano il sogno di entrare in Masterclass.


I tre giudici potrebbero anche essere affiancati da un ingresso speciale, una figura che potrebbe avere un ruolo importante per alcuni degli aspiranti chef e che aiuterà i tre a prendere le proprie decisioni. Conosciuti gli aspiranti componenti della Masterclass, quelli tenuti in stand-by perché non avranno convinto tutti e tre i giudici affronteranno una nuova sfida, il Blind Test. Una prova inedita il cui obiettivo per i cuochi “rimandati” sarà quello di convincere solo il giudice che non avevano convinto al primo step, ma stavolta conterà solo e soltanto il piatto: ognuno dei tre giudici, infatti, radunerà i suoi “no” organizzando una prova tecnica a suo gusto, al termine della quale assaggerà i piatti senza conoscerne l’autore. Una prova al buio, appunto, in cui tutto il giudizio sarà affidato al gusto dei tre chef. Solo dopo questa sfida i tre chef potranno aprire ufficialmente la Masterclass di quest’anno, con i nuovi concorrenti ufficiali di MasterChef Italia. Che ritroveranno le prove conosciutissime in cui si articola la gara: le enigmatiche Mystery Box che metteranno in palio la preziosa Golden Pin e che, a seconda delle idee dei giudici, potranno essere di diverso colore e di conseguenza di diversa importanza (dalle “Red Mystery Box”, con le quali emergerà il piatto migliore ma anche i piatti non riusciti i cui autori saranno a rischio eliminazione in una prova immediata, alle “Golden Mystery Box” che, oltre al vincitore della Pin, promuoveranno altri aspiranti chef regalando loro la balconata); gli Invention Test, che i giudici renderanno sempre più sorprendenti; i Pressure Test, che alzeranno la pressione sui concorrenti chiamati a giocarsi la permanenza in Masterclass; gli Skill Test con cui Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli potranno valutare le competenze tecniche della Masterclass.


Torneranno le prove in esterna e ci saranno ospiti italiani e internazionali. Ma sempre secondo la regola di base del “tutto può succedere”, tutte queste prove potrebbero nascondere sorprese e avere ruoli e importanza ben diversi rispetto alle stagioni precedenti. Una serata speciale sarà poi dedicata a uno dei più grandi maestri della Cucina Italiana, Gualtiero Marchesi. Tra le prove in esterna, una sarà tra i casoni maranesi, negli edifici-simbolo della laguna di Marano Veneziano; quindi gli aspiranti MasterChef lavoreranno al Mart di Rovereto e un’altra prova si svolgerà a Nerano, in provincia di Napoli, nelle cucine del Quattro Passi, tre Stelle Michelin e vera istituzione in tutto il Sud Italia, in particolare della Costiera Sorrentina. Un’altra prova in esterna sarà una sorpresa per tutti: si svolgerà in un luogo che loro hanno sempre sognato, e soprattutto sarà totalmente inattesa e imprevista. Tra gli ospiti italiani e internazionali di questa edizione ci sono Davide Oldani, 2 Stelle Michelin e 1 Stella Michelin Verde per il suo D’O di Cornaredo (vicino Milano); Hélène Darroze, 3 Stelle Michelin al The Connaught di Londra, 2 al Marsan di Parigi e 1 a Villa La Coste in Provenza; Pía León, vincitrice nel 2021 del premio del World’s 50 Best Restaurant come miglior chef donna del mondo. E ancora Franco Pepe, The Best Pizza Chef dal 2021 al 2024, star mondiale della pizza.

Covid, Borghi (Lega): non escludo emendamento per rimborsare no vax

Covid, Borghi (Lega): non escludo emendamento per rimborsare no vaxRoma, 10 dic. (askanews) – “E’ una cosa che avevamo caldeggiato”. Lo stop al pagamento delle multe da parte dei no vax, contenuto nel decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri, è una buona notizia per il leghista Claudio Borghi, il quale, conversando alla Camera con i cronisti, aggiunge però di non escludere la presentazione di un emendamento che consenta di procedere con i rimborsi anche per chi aveva già versato.


“Per adesso i rimborsi non ci sono ma deve essere una cosa che va valutata. Se effettivamente il numero di coloro che hanno pagato la multa è piccolo e c’è il rischio di cause si può valutare la restituzione”, afferma Borghi. “I numeri non li so io, li sa il Governo. Mi informerò sulle conseguenze e sulle modalità e se è il caso” di presentare un emendamento. “Se la cosa è stata fatta in questo momento così bene dal Governo, avranno valutato tutti i pro e i contro. Adesso siamo contenti di questo risultato, era una battaglia che andava avanti da due anni. Il punto è il milione di persone che aveva questa spada di Damocle sulla testa”.

”Paradiso andata e ritorno”, libro sul piccolo Lorenzo in odore di santità

”Paradiso andata e ritorno”, libro sul piccolo Lorenzo in odore di santitàRoma, 10 dic. (askanews) – Si intitola “PARADISO andata e Ritorno”, il libro scritto da Carmela Mascio, docente e scrittrice, che racconta la vicenda umana di Lorenzo Agrippino, scomparso all’età di 7 anni per un sarcoma di Ewing, una forma tumorale molto aggressiva. Un libro-viaggio che parte dalla storia d’amore dei suoi genitori. 


Arriva un punto, però, in cui questa normale e tranquilla storia, subisce un brusco e drammatico arresto a causa della malattia diagnosticata al piccolo Lollo. A quel punto la storia non è più soltanto la cronologia di una vita familiare, ma diventa il percorso, non scelto, ma intrapreso, verso un’inaspettata santità. Una santità che, sconvolgendo per primi i genitori, porterà tutti coloro che affiancheranno Lorenzo durante i 14 mesi di malattia a porsi domande che mai avrebbero pensato di farsi; domande con risposte immediate dettate dalla, involontaria, ma sempre coerente, testimonianza di un “piccolo grande bambino”. La storia di Lorenzo diventa così un viaggio nell’anima di tutti gli adulti che lo hanno conosciuto, un viaggio che, fermo restando il punto di partenza, ha portato ognuno a percorrere la strada della propria esistenza in modo del tutto inaspettato.  Così, pur nel profondo dolore per una così prematura scomparsa, la vita, per Roberto ed Elvira, si rivela, inaspettatamente, un dono ancora meraviglioso da condividere, nella Fede, con amici sinceri, familiari amorevoli e le tante persone, che grazie a Lorenzo, stanno cambiando in meglio il loro modo di essere. Un libro dolce, romantico, a tratti aggressivo per le anime meno preparate ai grandi tranelli della vita, un libro da leggere per restare con i piedi per terra pur volando alto con il cuore.


Il libro viene presentato giovedì 12 dicembre presso la sala teatro del VI Municipio in via Balbiani alle 17.45.

Perché Fdi ha annullato le multe a chi non si è vaccinato contro il Covid

Perché Fdi ha annullato le multe a chi non si è vaccinato contro il CovidRoma, 10 dic. (askanews) – “Le critiche all’annullamento delle multe alle persone non vaccinate contro il Covid dimostrano che la sinistra, su questo tema, continua a confondere scienza e fede. La scienza, infatti, si fonda sulle evidenze e non sull’accettazione fideistica. Gli obblighi surrettizi, statalisti e restrittivi, scientificamente insussistenti, appartengono finalmente al passato. L’annullamento delle multe in questione è dunque una scelta politica, ma ha anche una ragione tecnica: è sconveniente azionare procedure di recupero del credito per singole posizioni da 100 euro perché implicano dei costi amministrativi”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari di Fratelli d’Italia componenti della commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.


Le critiche sono arrivate per una norma contenuta nel decreto Milleproroghe, varato ieri dal Consiglio dei ministri, che annulla tutte le multe ai no-vax. La misura, ancora oggetto di valutazione da parte del Mef, prevede che i procedimenti sanzionatori nei confronti di chi si è sottratto all’obbligo vaccinale per il covid-19 “sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate”. Non solo, la norma prevede anche che “i giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate” mentre “per il rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge si applicano le disposizioni” di legge per il rimborso da parte ell’agente di riscossione delle somme iscritte a ruolo e riconosciute indebite. Le critiche sono arrivate dalle opposizioni, ma anche da alcuni esperti, come il virologo Roberto Burioni, che ha duramente commentato la scelta.