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Crollo di Firenze, Cgil e Uil proclamano 2 ore di sciopero degli edili e dei metalmeccanici il 21 febbraio

Crollo di Firenze, Cgil e Uil proclamano 2 ore di sciopero degli edili e dei metalmeccanici il 21 febbraioRoma, 16 feb. (askanews) – Cgil e Uil, insieme con le categorie degli edili e dei metalmeccanici (Fillea, Feneal, Fiom e Uilm) hanno proclamato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio per dire basta alle stragi sul lavoro. Le due confederazioni hanno sollecitato tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.


“Il crollo avvenuto nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, di cui ancora a ore di distanza non è chiara la dimensione – dicono – è sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone. Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. A oggi, in questo, il Governo è latitante”.

Autonomia, De Luca guida protesta del Sud e attacca Meloni

Autonomia, De Luca guida protesta del Sud e attacca MeloniRoma, 16 feb. (askanews) – Si inasprisce il duello a distanza tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Mentre la premier è in Calabria con il ministro Fitto per la firma dell’accordo di sviluppo e coesione, De Luca è arrivato a Roma con centinaia di sindaci del meridione per manifestare contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione.


Il governatore, prima di salire sul palco in Piazza Santi Apostoli, ha lanciato le prime frecciate alla premier. “Se Meloni pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia, la manifestazione di oggi serve a ricordare alla presidente del consiglio e a tutto il governo che la dignità del Sud non è in vendita. Quindi chieda scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro”. E ancora “chi governa non può prendere le risorse come se fossero un bottino di famiglia e fare quello che vuole. La democrazia vive se vengono rispettati i diritti di tutti”.Al termine della manifestazione, De Luca e centinaia di sindaci del Sud si sono spostati verso il ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, a Largo Chigi, per chiedere che una delegazione fosse ricevuta da un capo di gabinetto del dicastero. Ma davanti all’ingresso hanno trovato un cordone di agenti di polizia che li ha bloccati facendo salire la tensione, con spintoni e ressa di telecamere.


Dopo oltre mezz’ora di attesa, De Luca e i sindaci hanno cambiato obiettivo: Palazzo Chigi. Ma anche l’ingresso su piazza Colonna, presidiato dalla Celere è risultato invalicabile. Dai manifestanti, che hanno bloccato la circolazione su via del Corso, si è alzato il grido “fascisti, fascisti” ed è stata intonata “Bella ciao”.Solo De Luca è riuscito a fatica a superare il cordone di agenti di polizia e a dirigersi verso la sede del governo chiusa precedentemente per questioni di sicurezza. “A Roma sono scomparsi tutti quanti…”, ha commentato il governatore campano.


Intanto, la premier in Calabria, informata delle tensioni davanti a Palazzo Chigi, ha commentato con i giornalisti: “Se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più. Tutti i presidenti di Regione hanno capito il senso di quello che stiamo facendo. E’ il decimo accordo che firmiamo, e ne seguiranno altri: tutti sono collaborativi tranne uno, ma nemmeno mi stupisce troppo”, ha detto riferendosi a De Luca.Non si è fatta attendere la risposta del presidente campano, alla fine entrato in un palazzo delle istituzioni, Montecitorio. Conversando con i cronisti, che gli riferivano il commento della premier ha definito Meloni “una str… Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str…”, ha detto prima di uscire dalla Camera dei deputati e dirigersi verso la Prefettura dove è stato ricevuto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini. “È andato bene”. Queste le uniche parole del governatore uscendo dalla sede in via Quattro Novembre. “Abbiamo avuto la possibilità di parlare col prefetto e lasciargli un messaggio da rivolgere alla presidente Meloni e al governo”, ha spiegato uno dei sindaci della delegazione ricevuta dal prefetto.


 

”CCCP, Fedeli alla linea”, fuori l’album live “Altro che nuovo nuovo”

”CCCP, Fedeli alla linea”, fuori l’album live “Altro che nuovo nuovo”Roma, 16 feb. (askanews) – “Altro Che Nuovo Nuovo” (Virgin Music/Universal Music Italia) è il titolo dell’album live dei CCCP – Fedeli alla Linea in uscita il 23 febbraio, alla vigilia dei tre concerti della band a Berlino “CCCP in DDDR” (24, 25 e 26 febbraio, tutto esaurito) e prima del suo atteso ritorno live in Italia questa estate. L’album contiene brani inediti.


Si tratta della pubblicazione delle registrazioni del primo concerto dei “CCCP – Fedeli alla Linea” a Reggio Emilia il 3 giugno 1983 nella palestra dell’Arci Galileo. Un nastro perso, ritrovato, esposto dentro una teca nella mostra ai Chiostri di San Pietro “Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024” (visitabile fino al 10 marzo), considerato irrecuperabile e apparentemente inascoltabile ma che invece è stato digitalizzato e rimasterizzato. Un live che trascina l’ascoltatore in una fumosa palestra degli anni ’80, tra punk e socialisti uniti da un solo credo, e cattura l’essenza della band che urla al pubblico il manifesto programmatico di una grande carriera. La scaletta del concerto è formata da canzoni che al tempo non erano ancora state pubblicate.


“Altro Che Nuovo Nuovo” contiene gli inediti “Oi Oi Oi” (“Siamo arrivati tardi o forse troppo presto, comunque il nostro tempo non assomiglia al vostro”), e “Onde” (“I sogni del mattino non hanno l’oro in bocca, i sogni del mattino sono schiuma”), quest’ultimo utilizzato fino ad ora solo per la sala della mostra a Reggio Emilia “Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024” con l’installazione di Roberto Pugliese. Inedito in questa versione è anche il brano “Sexy Soviet” che è stato modificato più volte nel corso del tempo, fino a raggiungere una forma definitiva con la pubblicazione nel 1989 sotto il titolo di “B.B.B.” nell’album “Canzoni Preghiere Danze Del IIº Millennio – Sezione Europa”.


Nella setlist compare la cover di “Kebab Träume” del gruppo di Düsseldorf D.A.F., spesso proposta live dai CCCP ma mai incisa. In scaletta ci sono due dei tre brani del 7′ “Ortodossia” uscito nel 1984, esclusa ovviamente “Spara Jurij” ispirato all’incidente aereo del 1º settembre 1983.


Sono già presenti anche tutti i brani che due anni più tardi verranno inclusi nel secondo ep “Compagni, cittadini, fratelli, partigiani” del 1985, infine il live comprende alcune canzoni che vedranno la pubblicazione solo nel 1986 in “1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età”. Questa la tracklist: “Live in Pankow”, “Punk Islam”, “Sexy Soviet”, “Militanz”, “Onde”, “Stati di agitazione”, “Trafitto”, “Kebab Träume”, “Manifesto”, “Valium Tavor Serenase”, “Tu menti”, “Mi ami?”, “Morire”, “CCCP”, “Noia”, “Sono come tu mi vuoi”, “Emilia paranoica” e “Oi Oi Oi”. Il 24, 25 e 26 febbraio i CCCP – Fedeli alla Linea si esibiranno a Berlino con “CCCP in DDDR”, lo spettacolo, già tutto esaurito in prevendita, che porta il Punk filosovietico e la musica melodica emiliana nel cuore pulsante della Repubblica Smantellata di Germania Est, al’Astra Kulturhaus. Come per il “Gran Gala Punkettone di parole e immagini”, con loro ci sarà il giornalista Andrea Scanzi e la regia sarà di Fabio Cherstich. Proprio Berlino, all’inizio degli anni ’80, aveva fatto incontrare Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni. Pochi mesi dopo il loro ritorno in Italia, alla voce pastosa e tagliente di Ferretti e alla chitarra ruvida di Zamboni, si sarebbero unite le performance provocatorie di Fatur e Annarella. È aperta fino al 10 marzo la mostra ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia “Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024” che è già stata visitata da oltre 34 mila persone. La mostra è prodotta e organizzata dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia.

Fuori “Capricorn” e “Gen-X Cops” dei Vampire Weekend

Fuori “Capricorn” e “Gen-X Cops” dei Vampire WeekendRoma, 16 feb. (askanews) – Sono usciti oggi, in digitale, “Capricorn” e “Gen-X Cops”, due inediti che segnano l’atteso ritorno dopo 5 anni dei Vampire Weekend. I brani anticipano l’album di inediti “Only God Was Above Us” in uscita il 5 aprile per Columbia Records in versione digitale e fisica su cd, vinile nero standard, doppio vinile nero e doppio vinile trasparente.


“Capricorn” e “Gen-X Cops” mostrano due aspetti distinti del nuovo disco: “Capricorn”, scritto da Ezra Koenig e prodotto da Ariel Rechtstaid e Koenig, inizia con una dolce melodia fino ad arrivare a un ritornello caratterizzato da chitarre distorte e batteria, “Gen-X Cops”, co-scritto da Koenig e Chris Tomson e prodotto da Rechtstaid, Koenig e Tomson, parte con una velocissima chitarra e prosegue con un beat vivace fino ad arrivare al ritornello che si chiude con la frase “Each generation makes its own apology”. Ogni nuovo brano è accompagnato da un video musicale costruito attorno a riprese di New York del 1988 ed è diretto da Steven Siegel, fotografo della copertina del nuovo album. Diretto dal collaboratore di lunga data e direttore creativo dei Vampire Weekend, Nick Harwood, “Capricorn” è un viaggio visivo nella New York dei tardi anni ’80 che mostra l’era affascinante ma sporca della città, prima di passare ai Vampire Weekend di oggi.


“Gen-X Cops”, diretto da Drew Pearce, prende una strada decisamente diversa verso l’autenticità, utilizzando le stesse pellicole usate da Siegel nel 1988 e rintracciando l’unico e autentico vagone della metropolitana degli anni ’70 sulla costa occidentale. Pearce e il direttore della fotografia Doug Emmett hanno quindi studiato meticolosamente i veri schemi di luce dei tunnel della metropolitana degli anni ’80 per costruire un sistema che li emulasse, e hanno girato il video con telecamere 8mm e 16mm per garantire la massima precisione. I Vampire Weekend saranno in tour negli Stati Uniti: le 39 date seguono lo show sold-out all’ombra delle eclissi solare, alcune date in festival precedentemente annunciate e 3 spettacoli serali seguiti da set mattutini a Berkeley, Bonner e New York.

Pecoraro Scanio: “La sfida Ecodigital fa bene alla Sardegna”.

Pecoraro Scanio: “La sfida Ecodigital fa bene alla Sardegna”.Roma, 16 feb. (askanews) – La transizione EcoDigital è una leva strategica per lo sviluppo del settore agroalimentare in un contesto in continua trasformazione, caratterizzato da numerose sfide quali crisi climatica, degrado e inquinamenti ambientali, scarsità idrica e abbandono di centri minori, interni e montani. È evidente che la digitalizzazione del settore agricolo ha il potenziale di rivoluzionare i contesti rurali promuovendo efficienza, sostenibilità e competitività.


“Valorizzare la vitalità dei contesti rurali con la digitalizzazione significa promuovere la consapevolezza del forte legame identitario tra attività agricole e azioni di conservazione dei paesaggi e della biodiversità, tra gestione sostenibile delle risorse, valorizzazione delle forme di turismo responsabile e coltivazione di cibo biologico per una filiera agroalimentare di qualità. Proprio dalla riforma che ho firmato nel maggio 2001 sono nate quelle realtà che oggi rappresentano le nuove forze di rilancio del Paese, a partire da territori ricchi di patrimoni agroalimentari come quelli della Sardegna. Parliamo dell’universo di nuovi servizi, tra cui agriturismi, agriasilo, fattorie didattiche, farmer market e altri, che hanno preso vita anche grazie all’azione di una nuova generazione di giovani agricoltori innovativi ed ecodigital” dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente. Partendo da questi presupposti, se ne parlerà domani Sabato 17 febbraio, a Quartu Sant’Elena (CA), ore 11:00, all’incontro che si terrà al Mercato di Campagna Amica (via Pitz’e Serra) dal titolo “Giovani, Agricoltura e Innovazione per una transizione EcoDigital giusta. Le best practice al servizio di un’agricoltura sostenibile e identitaria”, promosso dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Fondazione Campagna Amica e Coldiretti Giovani Impresa Sardegna.


All’evento, insieme al Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, interverranno: Luca Saba (Direttore regionale Coldiretti Sardegna); Mariafrancesca Serra (Presidente nazionale Coldiretti Donne); Nicola Stefano Tuveri (Delegato regionale Giovani Impresa Sardegna); Debora Castangia (Castanicoltrice, Giovani Impresa Nuoro-Ogliastra); Diego Lai (Fondatore e CEO Autentico Srl); Frediano Augusto Mura (CEO Lampus Thunder Gin).

Ex consigliere Putin: morte Navalny non avrà conseguenze in Russia

Ex consigliere Putin: morte Navalny non avrà conseguenze in RussiaMilano, 16 feb. (askanews) – “La tragica morte di Aleksey Navalny non avrà alcuna conseguenza politica in Russia”. Lo ha detto l’ex consigliere di Putin, Sergej Markov, su Telegram.


“Navalny undici anni fa – ha aggiunto – era visto come una possibile giovane alternativa filooccidentale e filodemocratica alla squadra di governo di Putin in Russia. Pertanto, ricevette il 25 per cento alle elezioni per il sindaco di Mosca. Ma dopo che Navalny non riuscì a trovare la forza in se stesso per sostenere il ritorno della Crimea alla Russia nel 2014, il suo sostegno si trasformò in una piccola setta”. Markov inoltre aggiunge: “Quando Navalny iniziò a sostenere anche la giunta neofascista apertamente russofoba in Ucraina, Navalny si trasformò agli occhi della popolazione (russa, ndr) in un agente diretto dei nemici della Russia. Dopo l’inizio dell’operazione speciale (la guerra in Ucraina, ndr), Navalny è stato semplicemente dimenticato. Per diversi giorni ci saranno diverse dozzine di picchetti in tutta la Russia. Fiori, ritratti. Parteciperanno al massimo in migliaia. Presto tutti dimenticheranno. Non ci saranno conseguenze politiche”, ha dichiarato Markov, che viene considerato da sempre un falco, tra le voci ascoltate da Vladimir Putin.

Nameless Festival, sul palco anche Annalisa

Nameless Festival, sul palco anche AnnalisaRoma, 16 feb. (askanews) – Nameless Festival annuncia nuovi nomi che vanno a comporre la line up della prossima edizione, in programma dal 14 al 16 giugno tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini (LC). A salire sul palco saranno Annalisa, Artie 5ive, Bizarrap, Cassö, Digital Astro, Diss Gacha, Dombresky, Eptic, Il Pagante, Il Tre, Kid Yugi, Kungs, Luca Agnelli, Maddix, Naska, Nello Taver, Nerissima Serpe & Papa V, Silent Bob, Slings, Wooli e Yung Snapp.


I nuovi artisti si aggiungono a quelli già svelati nelle scorse settimane, che si alterneranno sui 5 palchi del Festival: Bad Boombox, Benny Benassi, Boys Noize, Chase & Status, Deadmau5, Dj Snake, Edmmaro, Hol!, Ian Asher, Imanu, Jazzy, Jersey, Justice, Kenya Grace, Level Up, Marlon Hoffstadt, Merk & Kremont, Pino D’Angiò, Sammy Virji, Subtronics e Testpilot. Con l’edizione 2024 Nameless Festival si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia, iniziata ormai 10 anni fa. Tante le novità di quest’anno, tra cui l’abolizione dei token e acqua e parcheggi gratuiti.


Radio 105 è la radio ufficiale; sarà presente sul posto con i propri talent e coinvolgerà, attraverso i propri canali on air e social, tutto il mondo 105.

Terni, Bandecchi resta sindaco: ho ritirato le dimissioni

Terni, Bandecchi resta sindaco: ho ritirato le dimissioniRoma, 16 feb. (askanews) – Stefano Bandecchi ha ritirato le dimissioni da sindaco di Terni. Ad una settimana dall’annuncio via social di voler lasciare l’incarico a Palazzo Spada è arrivata la marcia indietro. Questa mattina Bandecchi ha fatto protocollare la revoca delle dimissioni.


Giovedì 8 febbraio scorso, in un messaggio video diffuso via social, Bandecchi aveva annunciato di aver “comunicato alla giunta e ai consiglieri di Alternativa popolare il fatto che ho dato le dimissioni dalla carica di sindaco di Terni. I motivi sono di carattere politico. Continuo a essere segretario di Ap ma non farò più il sindaco di Terni, così non rischiamo di avere una dittatura bandecchiana. La mia esperienza politica va avanti in quanto segretario di Alternativa”.

Serie podcast “Krisis”, retroscena economia moderna con Federico Buffa

Serie podcast “Krisis”, retroscena economia moderna con Federico BuffaRoma, 16 feb. (askanews) – Secondo Albert Einstein, “la crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è nella crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. E anche se può sembrare strano, la “crisi” – che etimologicamente deriva dal greco e significa “scelta”, decisione… – coincide con il momento della consapevolezza e della scoperta della verità, il prodromo della scelta e di conseguenza dell’azione. È ispirata da questa convinzione la nuova serie Podcast “KRISIS – I retroscena dell’economia moderna con Federico Buffa”, realizzata dall’Audio Factory Dr Podcast in collaborazione con Pictet Asset Management, che sarà fruibile dal prossimo 15 febbraio su tutte le piattaforme di streaming audio, tra cui Spotify, Spreaker, Apple Podcast, e Amazon Music.


“Questa serie ripercorre alcune delle più note crisi economiche internazionali degli ultimi cinquant’anni, per spiegarne i dietro le quinte e le concause, ma soprattutto, gli effetti diretti e indiretti sulla nostra vita quotidiana e sulle scelte degli investitori”, commenta Daniele Cammilli, Head of Marketing Pictet Asset Management Italia. “Il file rouge delle dodici puntate è, però, la forza generativa della crisi, intesa come catalizzatore di innovazione e opportunità”. La serie – on-air ogni giovedì – avrà una voce narrante d’eccezione: quella di Federico Buffa, apprezzato giornalista e telecronista sportivo italiano. “KRISIS – I retroscena dell’economia moderna con Federico Buffa” è la quarta serie podcast realizzata per Pictet Asset Management Italia, dopo “Mercati Emergenti”, “Megatrend” e “Inconsciamente – Bias cognitivi: psicologia e finanza”, tutte narrate sempre da Federico Buffa.


Fra i temi che verranno trattati: la crisi petrolifera del 1973, la bolla giapponese del 1991, la svalutazione della lira del 1992, la crisi delle Tigri asiatiche del 1997, la bolla dot-com del 2000, Il cigno nero con le Twin Tower del 2001, la crisi dei Subprime del 2007, la crisi dei debiti sovrani del 2011 e tanto altro. Dalla Crisi petrolifera alla Bolla Giapponese del 1991. L’analisi di alcune crisi memorabili della storia moderna offre interessanti spunti per capire meglio lo scenario contemporaneo. A partire dalla Crisi petrolifera del 1973, con la conseguente austerity, i palinsesti televisivi ridotti e la restrizione energetica fino all’impennata dei prezzi del petrolio. Una delle più importanti nella storia moderna perché ha cambiato per sempre i rapporti di forza globali e la geopolitica, dando l’avvio alla presa di coscienza collettiva e alla “globalizzazione” e della sua complessità. Passando poi all’analisi dei retroscena della Bolla Giapponese del 1991, che affonda le radici nella ricetta del miracolo giapponese del dopoguerra e che si manifesta in seguito all’arresto della speculazione e allo scoppio della bolla, che porta al crollo del listino giapponese con conseguente crollo demografico, stagnazione tecnologica ed economica.


La Fine della Scala Mobile (1992) e la seconda vita della Lira. La serie dedica un altro “primo piano” alla crisi del 1992 che porta alla fine della Scala Mobile. Un anno complesso, nel quale le regole dello SME creano le condizioni per una delle peggiori crisi sociali e politiche del nostro Paese. L’emergenza italiana è il debito pubblico con il suo finanziamento, arrivato a superare la soglia del 100% del PIL, e l’unico antidoto alla crisi è la svalutazione della Lira accompagnata dall’eliminazione della cosiddetta “scala mobile”, in vigore dagli anni ’70, un meccanismo che indicizzava i salari all’inflazione. Una ricetta che si rivelerà vincente, liberando il Paese dal vincolo monetario europeo e dal vincolo degli adeguamenti salariali per far tornare a crescere imprese e occupazione, riacquisendo competitività internazionale. Ancora una volta la “crisi” esprime tutta la sua potenza generativa: sebbene il 1992 sia stato un anno nero per l’Italia, la svalutazione della lira darà un forte impulso alle esportazioni, portando all’internazionalizzazione di molte imprese italiane e dando loro la possibilità di farsi conoscere all’estero per qualità ed eccellenza. La crisi delle Tigri asiatiche, come nel gioco del “Jenga”. La crisi delle Tigri asiatiche del 1997 segna un momento critico della storia economica moderna, rivelando le contraddizioni di un modello economico basato sull’indebitamento. E proprio come nel gioco del “Jenga”, i mattoncini alla base della piramide che idealmente associamo al sistema economico di questi Paesi, si rivelano incapaci di sostenere l’economia, scatenando la speculazione più aggressiva. Una crisi che ha origine negli anni ’60, alimentata dalla dollarizzazione delle monete nazionali, che legava le valute asiatiche – e quindi il loro debito – al dollaro americano. Un aspetto che quando, nel 1997, il dollaro si rafforza – e di conseguenza le valute asiatiche – riduce il vantaggio competitivo delle esportazioni asiatiche, scatenando la crisi. Cosa ci insegna la difficile congiuntura economica del 1997 in Asia? Che una crescita dettata dall’eccessivo indebitamento, alla lunga, non è sostenibile. E, da ultimo, che l’importanza della credibilità internazionale, quando manca, può innescare crisi di liquidità così forti – il cosiddetto “credit crunch” – da contagiare altri Paesi, non necessariamente a rischio.

Vino, Sebastian Payne nuovo Chianti Classico honorary ambassador

Vino, Sebastian Payne nuovo Chianti Classico honorary ambassadorFirenze, 16 feb. (askanews) – Sebastian Payne è stato nominato Chianti Classico Honorary Ambassador per il mercato inglese. Il celebre Master of Wine, che per circa cinquant’anni, fino al 2022, ha lavorato per Wine Society, ha ricevuto il riconoscimento oggi alla “Chianti Classico Collection” in corso alla Leopolda di Firenze, nell’ambito delle Anteprime del vino della Toscana.


Payne entra così nel parterre de rois creato nel 2017 e composto da altri undici ambasciatori onorari: Massimo Castellani e Daniele Cernilli per l’Italia, Jeffrey Porter per gli Stati Uniti, Michael Godel e Michaela Morris per il Canada, Steven Spurrier per la Gran Bretagna (scomparso nel 2021), Jens Priewe per la Germania, Isao Miyajima per il Giappone, Jung Yong Cho per la Corea del Sud, Othmar Kiem per l’Austria e Christian Eder per la Svizzera. Alla luce della sua riconosciuta autorevolezza e fama, quest’anno il Consorzio Vino Chianti Classico ha deciso di proporre il nome di Payne come unica candidatura. Laureato ad Oxford, il super esperto inglese di vino che quest’anno compirà 77 anni, ha passato tutta la sua carriera lavorativa comprando e vendendo vino, in particolare italiano. Ha ottenuto il titolo di Master of Wine nel 1977, poi è stato nominato membro della commissione degli esaminatori dei MW, e infine è diventato chairman dell’Istituto nel biennio 1995/1996. Oggi svolge attività di consulenza nel settore per diverse istituzioni inglesi.


“Amo i vini del Gallo Nero dal lontano 1982, quando per la prima volta ho incontrato Minuccio Cappelli all’Osteria di Montagliari” ha ricordato Payne, spiegando che “nella sua trattoria, che serviva solo prodotti locali, abbiamo bevuto tanti ottimi vini, ma quello che ricordo con particolare emozione è uno straordinario Chianti Classico del 1962”. “Il Chianti Classico ha da allora fatto passi da gigante, verso una produzione di sempre maggiore qualità” ha proseguito, aggiungendo che “oggi sono felice di trovare tanti dinamici produttori che fanno vini di qualità superiore, vini unici, nei quali si riflettono i molti aspetti di questa regione storica. Sono vini che non sarebbe possibile produrre in nessun altro luogo al mondo.” Il riconoscimento consegnato oggi si inserisce nel più ampio progetto “Chianti Classico Ambassador”, la creazione di una rete di ambasciatori del Gallo Nero nei suoi principali mercati, lanciata dal Consorzio in Canada nel 2017 e ripetuta nel 2018 negli Stati Uniti, nel 2021 in Germania e nel 2022 in Inghilterra. In questo caso i candidati, non “ad honorem”, hanno dovuto dimostrare attraverso un vero e proprio concorso la loro conoscenza della Denominazione. “Abbiamo voluto rendere merito a questi professionisti e al tempo stesso legittimarli a portare in alto la bandiera del Gallo Nero nei propri mercati di riferimento attraverso un progetto a loro dedicato, nella speranza che nei prossimi anni la squadra degli Ambassador si faccia sempre più numerosa” ha spiegato il presidente del Consorzio, Giovanni Manetti, evidenziando che “per quel che riguarda la nomina di Sebastian Payne, sono personalmente soddisfatto e onorato, che un’autorità del vino così importante, come lo è certamente Sebastian, abbia accettato, e con entusiasmo, questo nostro riconoscimento”.