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Vino, 2023 difficile per la Toscana: calano produzione, Gdo e export

Vino, 2023 difficile per la Toscana: calano produzione, Gdo e exportFirenze, 14 feb. (askanews) – Nel 2023 sono stati imbottigliati 1,2 milioni di ettolitri di vino Dop toscano, in flessione del 7,6% rispetto all’anno precedente, mentre l’Igp con 690mila ettolitri ha registrato una flessione del 6%. La produzione complessiva ha registrato un calo di circa il 26% contro un dato nazionale che dovrebbe aggirarsi intorno al -23%. E’ quanto emerge dalle prime, provvisorie, elaborazioni curate da Ismea, presentate a Firenze a “PrimAnteprima”, giornata che apre la Settimana delle Anteprime del vino toscano.


La domanda interna di vini toscani Dop, limitatamente agli acquisti nei format della Gdo, ha mostrato una riduzione in termini di volume del 5,8% contro un -3,4% delle Dop totali e un -3,6% dei vini fermi nel complesso. In termini di spesa, i vini Doc/Docg toscani hanno segnato una sostanziale stabilità, garantita dall’aumento dei prezzi medi, che ha compensato la flessione dei volumi. Sorprese arrivano dal dato sui nuovi “wine lovers italiani”: le categorie di giovani prefamily e famiglie con figli piccoli segnano rispettivamente +3% e + 6% rispetto al 2022, anche se il 68% degli acquirenti è rappresentato dagli over 60 con reddito medio-alto, residenti nel Centro Nord. Anche la domanda estera 2023 non è stata particolarmente favorevole ai vini Dop della regione: facendo proiezioni fino a fine anno si stima infatti una flessione delle esportazioni di Dop toscane del 13%, accompagnato da un -5% dei valori. A influire sul calo, la forte concentrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (31% del volume e 38% del valore), mercato oggi in profonda trasformazione. La perdita più consistente dei volumi esportati, infatti, è stata verso i Paesi Extra-Ue (-15%), a fronte del -7% maturato all’interno dei confini comunitari. È proprio la riduzione della domanda Usa (-20% in volume e -3% in valore) ad incidere profondamente sul risultato finale dei prodotti toscani. Male anche Germania, Canada e Svizzera, mentre nel Regno Unito alla riduzione del 9% dei volumi si affianca una timida ripresa dei valori (+1%).


A sostegno della promozione dei vini toscani Dop nel mondo, la Regione ha messo a punto un pacchetto di misure attraverso le risorse 2023-2027 del PSP Piano Strategico della Pac: 6 milioni di euro nel 2024 per la promozione nei paesi UE (Italia compresa) e circa 15 milioni tra 2023 e 2024 verso i Paesi extra-UE.

Pressing filiera su Europarlamento per stop negoziato imballaggi

Pressing filiera su Europarlamento per stop negoziato imballaggiRoma, 14 feb. (askanews) – L’intera filiera agricola e agroalimentare italiana chiede alla presidente del Parlamento Europeo di bloccare i negoziati tra Commissione, Consiglio e Parlamento (triloghi) sulla proposta di Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio. Protagonisti della richiesta sono Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil.


La richiesta nasce a seguito all’annuncio da parte del Commissario responsabile per l’ambiente Virginijus Sinkevicius di un nuovo studio di impatto che fornirebbe ulteriori informazioni sul ri-utilizzo degli imballaggi, proponendo approfondimenti sulla valutazione del loro ciclo di vita rispetto agli imballaggi monouso. “Considerata la fase negoziale in cui ci troviamo – scrivono le associazioni di filiera – l’imminente pubblicazione di uno studio di impatto risulta assolutamente inadeguata, anomala e rappresenta un pericoloso attacco alle prerogative delle altre istituzioni dell’Unione Europea e, in particolare, del Parlamento Europeo”. Per la filiera “l’analisi di nuovi dati e possibili impatti richiede un approfondimento che è incompatibile con i tempi stretti che precedono le elezioni europee e la chiusura dei negoziati prevista per il prossimo 4 marzo”.


“E’ necessario – dichiarano i firmatari – che il Parlamento Europeo si attivi affinché venga tutelato il testo di compromesso ottenuto dal PE quale punto di equilibrio delle compatibilità ambientali, sociali ed economiche e che intervenga per sospendere con effetto immediato i negoziati in corso, rinviando tutte le discussioni a dopo le elezioni di giugno e a quando entrerà effettivamente in piena funzione la futura Commissione europea”.

L’ambasciata d’Israele presso la Santa Sede attacca il cardinale Parolin: da lui parole deplorevoli

L’ambasciata d’Israele presso la Santa Sede attacca il cardinale Parolin: da lui parole deplorevoliRoma, 14 feb. (askanews) – Quanto affermato dal Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin ieri in occasione dell’anniversario dei Patti Lateranensi è una “dichiarazione deplorevole” perché “giudicare la legittimità di una guerra senza tenere conto di tutte le circostanze e i dati rilevati porta inevitabilmente a conclusioni errate”. E’ quanto afferma, in una nota ufficiale diffusa oggi, l’Ambasciata d’Israele presso la Santa Sede.


Una dichiarazione nella quale, si conclude, “non è sufficiente condannare il massacro genocida del 7 ottobre e poi puntare il dito contro Israele riferendosi al suo diritto all’esistenza e all’autodifesa solo come un semplice atto dovuto e non considerare il quadro generale”. Nella nota, da parte israeliana, si fanno alcune considerazioni. La prima è che “Gaza è stata trasformata da Hamas nella più grande base terroristica mai vista” e che “non c’è quasi nessuna infrastruttura civile che non sia stata utilizzata da Hamas per i suoi piani criminali, inclusi ospedali, scuole, luoghi di culto e molti altri”. Gran parte del progetto di Hamas, secondo Israele, “è stato attivamente sostenuto dalla popolazione civile locale” ed “i civili di Gaza hanno anche partecipato attivamente all’invasione non provocata del 7 ottobre nel territorio israeliano, violentando e prendendo civili in ostaggio”. Questo mentre l’operazione dell’IDF si sta svolgendo “nel pieno rispetto del diritto internazionale”.


Ieri il segretario di Stato Vaticano, ha definito “sproporzionata” la risposta di Israele all’attacco del 7 ottobre di Hamas, pur ribadendone la “condanna netta”. “La Santa Sede l’ha detto fin dall’inizio: da una parte, una condanna netta e senza riserve di quanto avvenuto il 7 ottobre, e qui lo ribadisco; e una condanna netta e senza riserve di ogni tipo di antisemitismo. Ma allo stesso tempo anche una richiesta, perché il diritto alla difesa di Israele sia proporzionato. E certamente con 30mila morti non lo è”, ha detto ieri Parolin a margine del bilaterale Italia-Vaticano per i 95 anni della firma dei Patti Lateranensi.

Roma attende protesta agricoltori tra trattori e manifestazioni

Roma attende protesta agricoltori tra trattori e manifestazioniRoma, 14 feb. (askanews) – Agricoltori protagonisti domani a Roma con tre diverse manifestazioni in centro: alle 9 al Colosseo con la presenza simbolica di due trattori durante la lettura dei punti programmatici della piattaforma, alle 12 in piazza del Campidoglio e alle 15 al Circo Massimo. I primi due eventi sono firmati da Altragricoltura e dal movimento il Popolo Produttivo che, con il claim #TELODOIOILMADEINITALY, porteranno in piazza, non solo gli agricoltori ma anche realtà sociali di diversi settori produttivi colpiti dalla crisi: agricoltori, allevatori, artigiani, pescatori, ambulanti, balneari, Partite Iva, piccole e medie imprese non solo dell’agroalimentare.


Hanno annunciato la propria partecipazione che gli aderenti a TNI Ristoratori Italia, con delegazioni in arrivo su Roma da Lombardia, Toscana e Lazio. Stamattina, intorno alle 4.30, cento trattori sono partiti dal Casertano al confine con il Lazio e sono arrivati nelle aree gestite dalla Cooperativa Agricoltura Nuova in Via Castel di Leva 371, nei pressi del Santuario del Divino Amore, a Roma. Qui i trattori resteranno in presidio durante la manifestazione di domani. Alla manifestazione al Circo Massimo, organizzata dal Cra, i Comitati riuniti agricoli, con appuntamento in piazzale Ugo La Malfa, è prevista secondo gli organizzatori la presenza di circa 20.000 persone. Oltre a 10 trattori che raggiungeranno il centro dai presìdi occupati alla periferia di Roma percorrendo un itinerario concordato con le Forze di Polizia.


Si sono, invece, smarcati dalla manifestazione del Circo Massimo gli aderenti a Riscatto Agricolo, che sono stati in presidio a Roma sulla Nomentana per diversi giorni e che lunedì 12 febbraio al Masaf hanno incontrato il sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra, definendosi soddisfatti. Il sottosegretario ha infatti annunciato al termine dell’incontro che, nelle prossime settimane il Governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno, oltre a lavorare a una “organica riforma del sistema assicurativo, così da abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali”. Ma cosa vogliono ottenere gli agricoltori e cosa hanno già ottenuto? Innanzitutto chiedono che il Governo italiano apra uno spazio di confronto sulla crisi e le misure urgenti da prendere. Poi, che a livello europeo si eviti l’import di prodotti da paesi terzi che non rispettano le normative europee creando una concorrenza sleale a prezzi ribassati grazie ad accordi internazionali e bilaterali e che cessi l’obbligo europeo di mettere i terreni a riposo per il 4% delle superfici agricole.


Dal Governo italiano hanno già ottenuto, intanto, per due anni il ripristino dell’esenzione dell’Irpef agricola e dominicale per i redditi fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell’importo per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. Una misura di cui beneficeranno in modo totale 9 aziende agricole su 10, pari a 387mila aziende agricole, mentre altre 20mila vedranno l’imposta dimezzata, secondo le ultime stime di Coldiretti su dati Inps. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha anche istituito un tavolo tecnico permanente sulla Pac. E ha annunciato il rafforzamento dei controlli contro le importazioni extraeuropee.


Sul fronte europeo, gli agricoltori, dopo che le manifestazioni di protesta arrivate anche Bruxelles, hanno raggiunto una piccola conquista sui terreni a riposo, visto che oggi è entrato in vigore il Regolamento addottato ufficialmente dalla Commissione Europea che ha concesso un’esenzione parziale dalla regola della condizionalità sui terreni incolti. La deroga si applicherà retroattivamente dal primo gennaio per un anno, ovvero fino al 31 dicembre 2024. Ma gli agricoltori italiani, quelli europei e anche le organizzazioni sindacali chiedono che l’obbligo sia cancellato per sempre. Ancora, forse più importante della deroga sui terreni a riposo, è il ritiro da parte della Commissione Ue della proposta di regolamento Sur, che prevedeva il dimezzamento dell’uso dei fitofarmaci entro il 2030 e una riduzione del 65% di quelli considerati più pericolosi.

Inaugurato il Cuore di Triennale: centro studi, archivi e ricerca

Inaugurato il Cuore di Triennale: centro studi, archivi e ricercaMilano, 14 feb. (askanews) – Triennale Milano ha inaugurato Cuore – Centro studi, Archivi, Ricerca, un nuovo spazio dedicato alla ricerca, alla memoria e all’innovazione. Situato al piano terra del Palazzo dell’Arte, di fronte al Museo del Design, è uno spazio di 400 metri quadrati accessibile gratuitamente. Le sue tre funzioni saranno: la riattivazione del Centro studi di Triennale, l’esposizione a rotazione e la consultazione degli archivi, della biblioteca e delle collezioni e la piattaforma di divulgazione e valorizzazione di fondi e archivi di enti pubblici e privati.


Il progetto architettonico ha portato al recupero del punto di fuga prospettico che, dall’atrio del Palazzo, permette allo sguardo di raggiungere la grande scala elicoidale progettata da Giovanni Muzio. L’intervento ha inoltre visto la riqualificazione degli elementi impiantistici, il rifacimento degli infissi e la chiusura superiore orizzontale con pannelli in vetrocemento che, oscurati da decenni, tornano ad essere sorgente di luce zenitale. Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: “Nel 2023 abbiamo festeggiato i cento anni di Triennale e questo nuovo spazio nasce come un dispositivo che guarda sia al passato che al futuro. Sentivamo la necessità di creare un luogo in cui fosse visibile e accessibile a tutti lo straordinario lavoro di ricerca, studio e approfondimento che è alla base della proposta culturale di Triennale e che rende vivo il patrimonio dell’istituzione. Cuore è un luogo aperto a tutti, dove è possibile consultare i materiali dei nostri archivi ma anche fare ricerca e sviluppare idee per il futuro grazie al Centro studi di Triennale che proprio qui rinasce”.


Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano: “Con Cuore vogliamo sviluppare una piattaforma di ricerca, servizi, sperimentazione e produzione culturale che lavori in sinergia con realtà italiane ed estere rilevanti nel campo accademico, scientifico, culturale e con organizzazioni emergenti e innovative. Un progetto in continua evoluzione che parte da Triennale ma che intende coinvolgere attivamente una rete di partner, rendendo vivo e attivo un patrimonio di conoscenze e di riflessioni sul futuro”. Concept, progetto architettonico e allestitivo dello spazio sono stati sviluppati da AR.CH.IT Luca Cipelletti. Il progetto architettonico è parte di una più vasta attività di valorizzazione e ripristino del design originario del Palazzo dell’Arte elaborato da Giovanni Muzio nel 1933, che Triennale sta portando avanti su tutto l’edificio. Lo spazio è stato concepito per valorizzare il dialogo tra architettura e allestimento, tra contenuto e contenitore, dando vita a un ambiente in cui gli elementi modulari sono destinati a rinnovarsi nel tempo.

Oltre 200 mln a Psn per accelerare trasformazione digitale

Oltre 200 mln a Psn per accelerare trasformazione digitaleRoma, 14 feb. (askanews) – Prosegue il lavoro di Polo Strategico Nazionale (PSN) come abilitatore primario della trasformazione digitale del Paese, grazie anche al sostegno di un pool costituito dai principali istituti finanziari italiani, affiancati dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI).


Polo Strategico Nazionale, pilastro della Strategia Cloud Italia del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché progetto chiave del PNRR, ha ottenuto un finanziamento da oltre 200 milioni di euro da un pool composto da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che hanno agito in qualità di Structuring Bank, Original Mandated Lead Arranger e Bookrunner e Banco BPM e BPER nel ruolo di Original Mandated Lead Arranger. Il finanziamento, nello specifico, comprende una quota da 73 milioni concessa dalla BEI: si tratta di prestiti intermediati da Intesa Sanpaolo, UniCredit e CDP, che consentiranno alle banche di agevolare le condizioni di finanziamento a Polo Strategico Nazionale. Un finanziamento che Polo Strategico Nazionale si impegna a utilizzare per il completamento della propria missione: creare un’infrastruttura in cloud tecnologicamente innovativa per garantire la sicurezza, la sostenibilità economica e ambientale nella gestione di dati e applicazioni della PA italiana. “La scelta degli istituti finanziari e della BEI di sostenere il nostro lavoro – commenta Emanuele Iannetti, amministratore delegato di Polo Strategico Nazionale – è una conferma della solidità, credibilità e autorevolezza del progetto Polo Strategico Nazionale. Fondamentale il supporto della BEI e di tutto il gruppo di istituti bancari, Intesa Sanpaolo, UniCredit, CDP, Banco BPM e BPER. Ringrazio tutti gli attori coinvolti, che hanno creduto fortemente nel progetto”.

Editoria, askanews e La Voce di New York ancora insieme

Editoria, askanews e La Voce di New York ancora insiemeRoma, 14 feb. (askanews) – Palazzo Mattei di Giove di Roma, sede del Centro Studi Americani, ha fatto da prestigiosa cornice al rinnovo della partnership tra l’agenzia di stampa askanews e il quotidiano digitale americano La Voce di New York.


Nell’ambito della sinergia avviata in forma sperimentale nel 2023, askanews e La Voce di New York hanno avuto modo di registrare piena consonanza valoriale e complementarità operativa, che sono alla base del rinnovo e ampliamento della collaborazione strategica. Operativo dal 14 febbraio 2024, il nuovo accordo conferma la cooperazione, in ambito editoriale, mediante lo scambio dei rispettivi contenuti multimediali tra le due redazioni, con l’obiettivo di assicurare una copertura giornalistica dei principali fatti e avvenimenti, dall’Italia e dagli Stati Uniti. La messa in comune delle esperienze giornalistiche si allarga alla progettazione di una nuova offerta integrata di prodotti e servizi, in lingua italiana e inglese, in grado di rispondere ad ogni esigenza informativa e di comunicazione di istituzioni, imprese e comunità, italiane e statunitensi. Inoltre, l’alleanza si propone come media partner di eventi, di progetti e di iniziative, che contribuiscano a promuovere e valorizzare le relazioni tra Italia e Stati Uniti e l’unità transatlantica.


“Con questa intesa – spiega Gianni Todini, direttore responsabile di askanews – confermiamo la capacità di intrattenere rapporti di collaborazione internazionali, mettendo a sistema expertise giornalistica e vocazione multimediale. Ora, insieme ad un partner di riconosciuta autorevolezza e leader nell’informazione italiana all’estero, come La Voce di New York, ci impegniamo a rafforzare il vincolo transatlantico, anche in vista delle prossime elezioni europee e di quelle presidenziali USA”. “Questo nostro unire le forze, punta anche a sviluppare – aggiunge Marco Di Marco, consigliere delegato di askanews – un nuovo content hub, in ambito economico e finanziario, al servizio dei mercati e delle attività di business, tra i due Paesi”. “È un accordo strategico – afferma Giampaolo Pioli, presidente di VNY Media La Voce di New York – che punta a sviluppare l’offerta di contenuti editoriali e servizi di marketing per le imprese e le eccellenze italiane negli Stati Uniti. C’è tanta curiosità e attrazione per il brand Italia. C’è bisogno di raccontare il nuovo, le nuove generazioni delle grandi imprese, delle imprese familiari e delle start-up, le joint venture, i territori, le tecnologie, gli e-commerce e tutto il tema del green e del sostenibile. askanews e La Voce di New York saranno presenti per seguire le istituzioni, le imprese e i loro prodotti ovunque si spostino”.


La firma dell’accordo, siglato dal consigliere delegato di askanews, Marco Di Marco, e dal presidente e editor in chief de La Voce di New York, Giampaolo Pioli, è avvenuta alla presenza del direttore del Centro Studi Americani, prefetto (a.r.) Roberto Sgalla, e di un panel di stakeholder istituzionali a cui è stato illustrato il progetto. “Il Centro Studi Americani – afferma Roberto Sgalla, direttore del Centro – è felice di ospitare questa partnership. Laddove si parla delle due culture, italiana e americana, delle loro contaminazioni e dell’esigenza di informare correttamente i rispettivi lettori, il Centro è in prima linea. La convenzione che il CSA ha con Askanews si rafforza e si amplia in un’ottica di scambio e di messa a disposizione di contenuti”.

Pittura viva nel presente: al Mart 24 giovani artisti cinesi

Pittura viva nel presente: al Mart 24 giovani artisti cinesiRovereto, 14 feb. (askanews) – Una sensazione di reale adesione al presente, che non significa “realismo” nel senso che abitualmente diamo al termine, ma rispecchia una capacità di calarsi nella contemporaneità del racconto del nostro tempo, restituendo attraverso i dipinti una sorta di rivelazione sul nostro essere parte dell’oggi. Ma è una rivelazione che non ha un “contenuto”, però ha esattamente la forma visuale dei modi in cui noi stessi stiamo davanti alla “realtà”. Sono pensieri che arrivano veloci e imprevisti mentre si visita la mostra “Global Painting”, che il Mart di Rovereto dedica alla “nuova pittura cinese”. Un progetto curato da Lu Peng e Paolo De Grandis e che ha portato in Trentino 24 giovani pittori dalla Cina.


La cosa interessante sta proprio nel fatto che tutti gli artisti esposti professano un ritorno alla centralità della pittura e, sebbene sia ovvio che il movimento contemporaneo si fonda su molti altri media – le immagini in movimento, la performance, la musica, per esempio – e su molte altre pratiche – l’installazione o l’arte digitale – è chiaro che qui, guardando i quadri portati al Mart, non si può negare che anche la pittura, questo tipo di pittura, abbia una vitalità e una intensità che la rendono decisamente attuale, capace di cogliere lo “spirito di finezza” del nostro tempo. Sia attraverso un utilizzo ironico, ma colto, delle varie lezioni pittoriche precedenti, che porta a grandi citazioni e rimandi, sia attraverso immagini che, nella loro disarmante semplicità, colgono delle essenze: come nel caso del ragazzo dipinto a bordo di quello che pare un lago, mentre sta per scattare una foto al paesaggio con il suo smartphone. Ecco, quello che fanno molti dei dipinti esposti al Mart è proprio questo: svelano uno sguardo, non danno risposte, ma pongono le domande in modo decisamente evidente e aderente alle dinamiche della società digitale globale. Come notano dal Mart, che si conferma uno spazio particolarmente adatto ad accogliere la pittura in generale, dalle opere in mostra scompare il nazionalismo, che lascia invece il posto a una consapevolezza della globalizzazione tecnologica imperante e a uno sguardo non eurocentrico che porta al tempo stesso una nota di disincanto e una di costante stupore. Anche in questo elemento apparentemente contraddittorio c’è un punto di forza dell’esposizione.

Al via quarta edizione del Premio Letterario “Le pagine della terra”

Al via quarta edizione del Premio Letterario “Le pagine della terra”Roma, 14 feb. (askanews) – Il concorso letterario “Le pagine della terra” celebra l’amore per il pianeta e l’ambiente, raccontato attraverso i libri. Sarà per questo che proprio nel giorno di San Valentino si sono riuniti alla Casa del Cinema di Roma i fondatori del Premio, Claudio Cutuli e Vera Slepoj, il presidente di giuria Ermete Realacci insieme ad alcuni dei sedici giurati.


Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto vincitore Marco Valsesia con La vita segreta delle api (Longanesi, 2023), il Primo Premio per la Letteratura e il Romanzo Green apre le porte alle nuove proposte per l’edizione 2024. Le iscrizioni saranno aperte fino al 30 giugno, mentre il 25 luglio sarà il momento dell’annuncio dei tre finalisti che accederanno alla cerimonia di premiazione prevista per sabato 14 settembre 2024 al Parco Archeologico di Pompei.


La giuria del premio, presieduta da Realacci presidente Fondazione Symbola e presidente onorario Legambiente, e dal regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore Enrico Vanzina, è composta da scrittori, registi, giornalisti, direttori artistici e grandi eccellenze italiane che si occupano di ambiente. New entry quest’anno Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, Marco Frittella, giornalista Rai, Andrea Rispoli, comandante CUFAA (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari), che vanno ad aggiungersi agli altri componenti: Marco Cappelletto, Gaetano Cappelli, Federica Corsini, Barbara Degani, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Padre Enzo Fortunato, Claudio Gubitosi, Laura Lega, Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Clemente Mimun, Vincenzo Pepe, Paolo Possamai.


Nei secoli la letteratura si è misurata con le trasformazioni epocali e così anche l’idea di ambiente e di relazione tra uomo e natura si è formata attraverso le grandi opere letterarie. Ma è soprattutto nell’era contemporanea, in cui l’umanità sta varcando una soglia che induce a timori talvolta dalle tinte apocalittiche tra crisi climatica, crollo della biodiversità e diffondersi delle pandemie, che letteratura e ecologia trovano maggiori elementi di reciproca implicazione, con la sola differenza che ciò che un tempo sembrava assolutamente distopico, oggi appare sempre più vicino alla realtà. Confrontarsi con la propria visione nel rapporto che la letteratura, la cultura può avere sulle grandi tematiche ambientali che oggi vengono molto enunciate, ma che sono poco produttive negli atteggiamenti, è dunque l’obiettivo del premio “Le pagine della terra”. Superando gli slogan propagandistici e guardando al futuro con ottimismo, l’intento del Premio è quello di rafforzare il ruolo cruciale che la scrittura ha avuto e continua ad avere nella relazione tra umano e naturale, stimolando una produzione di testi letterari capaci di collocare al centro della costruzione delle storie l’ecologia e l’ambiente, dai rifiuti alla tutela degli alberi, del mare, delle montagne, degli animali e del nostro stesso stile di vita.


Il premio ha raccolto intorno a sé personalità d’eccellenza per la sua capacità di valorizzare e promuovere la ricchezza della Terra, la cultura ecosostenibile e la sua tradizione: è un premio che non riguarda soltanto la saggistica, ma soprattutto le emozioni, le storie, il linguaggio e la narrazione, quindi il romanzo. Gli autori premiati nelle precedenti edizioni sono stati: Stefano Mancuso con il libro “La pianta del mondo” edito da Laterza, mentre il vincitore della seconda edizione è stato Massimiliano Scuriatti con “Le Lacrime dei pesci non si vedono” pubblicato da La Nave di Teseo. Possono concorrere esclusivamente opere in formato cartaceo pubblicate da una casa editrice verificabile editate tra gennaio 2023 e il 30 giugno 2024. Ciascuna casa editrice può concorrere con un’unica opera, da inviare a ciascun membro della giuria entro e non oltre il 30 giugno. I finalisti saranno tre. Solo i giurati presenti potranno procedere alla votazione. In caso di parità verrà ripetuta la votazione, non è consentito l’ex aequo. Al vincitore e agli altri due finalisti sarà consegnata un’opera costruita con bronzo e tessuti vegetali di Claudio Cutuli, realizzata per l’occasione dall’artista Gianni Cudin. È previsto inoltre solo per il vincitore un montepremi in denaro.

Santanché: cambiare mentalità, non criminalizzare chi ha la barca

Santanché: cambiare mentalità, non criminalizzare chi ha la barcaMilano, 14 feb. (askanews) – La nautica è un segmento del turismo fondamentale per il territorio, un “driver” per “altri tipi di turismo” e per svilupparlo serve un “cambio di mentalità” perché chi possiede una barca “non è un evasore fiscale”. Lo ha affermato la ministra del Turismo Daniela Santanché, ospite a Napoli degli Stati generali del Turismo da diporto.


“Vorrei che si smettesse di criminalizzare coloro che comprano imbarcazioni. Chi compra imbarcazioni dai 5 ai 15/20 metri non è gente miliardaria: parliamo di famiglie che anziché magari comprarsi la casa al mare preferiscono un tipo di turismo all’aperto più libero. Non vogliamo che si parta dal presupposto che chi ha una barca sia un evasore fiscale”. Una persona che scende da uno yacht “poi produce valore, porta ricchezza” per il territorio”. “Noi dobbiamo – ha aggiunto Santanchè – e questo governo lo sta facendo, cambiare la nostra mentalità perché dobbiamo pensare che tutte le imbarcazioni lasciano denari sul territorio, oltre che cantieri”. Infine, ha concluso Santanché, “il turismo nautico è un volano per sviluppare altri tipi di turismo. Dovremmo vederlo come un vettore estremamente interessante per altri tipi di turismo”.