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Agrumeti danneggiati da patogeni: bando da 5 mln in Sicilia

Agrumeti danneggiati da patogeni: bando da 5 mln in SiciliaRoma, 8 feb. (askanews) – L’assessorato regionale siciliano dell’Agricoltura ha emanato il bando 2024 della Sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici” del Psr Sicilia 2014/2022. La dotazione finanziaria è di 5 milioni di euro.


Gli interventi saranno rivolti agli investimenti per il ripristino degli agrumeti danneggiati dai patogeni. Ovvero, per le pomacee, il batterio Erwinia amylovora; per le drupacee, il virus della Sharka (Ppv); per gli agrumi, il virus della Tristeza (Ctv) e il malsecco degli agrumi Plenodomus tracheiphilus. La ristrutturazione delle coltivazioni potrà avvenire attraverso varietà di particolare interesse per il mercato e ampliando il calendario di offerta degli agrumi. Lo comunica in una nota la Regione Sicilia.

Maersk blocca buy-back per attacchi nel Mar Rosso, -13% in Borsa

Maersk blocca buy-back per attacchi nel Mar Rosso, -13% in BorsaRoma, 8 feb. (askanews) – Il gigante del trasporto marittimo Moeller Maersk ha deciso di sospendere “con effetto immediato” tutti i pagamenti del suo programma di riacquisto di azioni (buy-back) a causa dell’incertezza che grava sul settore a per gli attacchi degli islamisti Houthi contro le navi nel Mar Rosso. L’annuncio è contenuto nel comunicato sui sugli ultimi risultati di bilancio e la società precisa che il riavvio di queste operazioni, che sono una forma di retribuzione degli azionisti, verrà valutato una volta che la situazione sarà rientrata.


A seguito degli annunci il titolo della multinazionale danese in Borsa perde un 13,72%, con un minimo di seduta a 10.965 corone. Il tutto dopo che il 2023 si è chiuso con una contrazione del 37,4% sul fatturato, a 51 miliardi di dollari a riflesso della normalizzazione del traffico merci dopo il rimbalzo del 2022. L’utile netto è calato a 3,9 miliardi di dollari, dai 29,3 miliardi di un anno prima.


Il quarto trimestre del 2023 si è chiuso con un fatturato poco meno che dimezzato a 7,2 miliardi di dollari e un utile lordo ridotto a 196 milioni, dai 6 miliardi di un anno prima (Ebitda). Il risultato netto è stato in perdita per 456 milioni, a fronte di un utile da quasi 5 miliardi nel quarto trimestre del 2024. Secondo l’amministratore delegato di Moeller Maresk, Vicent Clerc il 2023 è stato “un anno di transizione dopo uno straordinario rimbalzo del mercato”, determinato dalla progressiva rimozione delle restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid. “Siamo ben posizionati per gestire i venti contrari del 2024. Il contesto di mercato attuale resta robusto dal punto di vista dei volumi ma la crisi nel Mar Rosso ha causato costrizioni sulle capacità e un temporaneo aumento dei costi”, che in prospettiva potrebbe determinare pressioni sui prezzi “e avrà un impatto sui nostri risultati”, conclude.

Simest: nel 2023 sostenuto l’export di 60 imprese italiane

Simest: nel 2023 sostenuto l’export di 60 imprese italianeRoma, 8 feb. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, comunica che, nel corso del 2023, l’operatività in supporto delle esportazioni di beni strumentali (impianti e macchinari) – attraverso il “Contributo Export su Credito Fornitore” – ha realizzato un aumento del 7% per un controvalore complessivo superiore a 500 milioni di euro. Sono state infatti concluse 178 operazioni (+102% rispetto al 2022) in favore di 60 Pmi e MidCap italiane, con vendite in 45 paesi esteri.


Un trend in ascesa che si è confermato soprattutto nell’ultimo trimestre del 2023 con 103 operazioni concluse per oltre €375 milioni, che hanno permesso esportazioni in 31 Paesi tra cui, oltre all’Unione Europea (Austria, Germania, Francia, Polonia, Romania e Spagna), anche geografie più lontane come Bangladesh, Brasile, Camerun, Canada, Cina, Colombia, Egitto, Guatemala, Kenya, Marocco, Messico, Perù, Sudafrica, Turchia, USA e Uzbekistan. Il sostegno di SIMEST è avvenuto su operazioni di Credito fornitore attraverso il “Contributo Export” – strumento gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – contributo in conto interessi a fondo perduto a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento emessi dall’acquirente estero a fronte dei contratti di vendita.


I settori merceologici trainanti del 2023 sono stati: i macchinari tessili, le macchine agricole, gli impianti per la produzione della carta, del sapone, per la produzione di pannelli fotovoltaici, i macchinari per il packaging, le casseformi per l’edilizia, le macchine per l’industria alimentare, gli impianti per il trattamento delle acque e i macchinari per la lavorazione del legno, della plastica, della ceramica e dei metalli. Tra le imprese supportate: – Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera SpA (Busto Arsizio) leader mondiale nella progettazione e nella produzione di linee per l’estrusione di materie plastiche per il packaging & converting. Grazie al contributo di SIMEST ha esportato una linea per il packaging in Egitto del valore di €1 milione. – Askoll Eva Spa (Dueville, provincia di Vicenza) produttore di scooter, biciclette e monopattini elettrici, ha esportato in Francia una flotta di scooter elettrici e relative parti di ricambio per una fornitura totale di €0,7 milioni. – SACMI (Imola), leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine e impianti completi per l’industria della ceramica. Grazie al contributo di SIMEST, ha perfezionato 10 contratti in Arabia Saudita, India e USA per oltre 23 milioni di euro. – A. Celli Papers, (Lucca), leader nella fornitura di macchinari e tecnologie avanzate per il mercato della carta e del tessuto-non tessuto. Con il Contributo Export ha esportato in Cina, Indonesia, Kuwait, Messico e Romania 6 impianti di produzione di carta per 14,9 milioni di euro. – Marzoli Machine Textile, (Palazzolo sull’Oglio, BS) produce macchinari per la preparazione e la filatura di fibre a taglio cotoniero per i settori dei tessuti e dei tessuti non tessuti. Grazie all’intervento di SIMEST, la società ha esportato 4 macchinari in Pakistan e 2 in Bangladesh per un controvalore di 6,8 milioni di euro. – Desmet Ballestra (Busto Arsizio), leader mondiale nella progettazione e fornitura di impianti per la produzione di detergenti, tensioattivi e sapone. Si è aggiudicata, grazie al contributo di SIMEST, 11 contratti in Angola, Bangladesh, Colombia, Costa d’Avorio, Guatemala, Kenia, Rep. Congo, Uganda e Uzbekistan, per oltre 32,5 milioni di euro.

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazione

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazioneCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Il nostro servizio sanitario nazionale ha da poco compito 45 anni ed è chiaro a tutti che a distanza di tempo ormai è necessario operare una profonda revisione per rispondere ai nuovi bisogni di salute, per colmare tante carenze e disparità geografiche che ancora sussistono”. In questo scenario “l’innovazione tecnologica del Ssn può essere la chiave di volta per migliorare la risposta ai bisogni di salute della popoazione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in collegamento con i lavori della “Winter School 2024”, la due giorni promossa da Motore Sanità a Cernobbio con l’obiettivo di tracciare un nuovo percorso per la sostenibilità del Ssn.


“Saranno due giorni molto interessanti che focalizzano l’attenzione su tematiche di assoluta rilevanza. Innovare è il filo conduttore della Winter School 2014 di Motore Sanità ed è anche una delle parole chiave del nostro tempo”, ha sottolineato il ministro nel suo intervento introduttivo puntando l’accento sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale che “sta mostrando molteplici applicazioni nel comparto della salute”. Per Schillaci, non ci sono dubbi: “La prevenzione è il futuro di una sanità sostenibile. Bisogna passare da un modello che cura a un modello che sa prevenire”. E’ per questo, ha sottolineato, che “vogliamo stringere un nuovo patto con i cittadini e con le regioni per promuovere una governance veramente condivisa con tutti. E’ il momento giusto per ripensare un momento riorganizzativo della sanità italiana anche cogliendo appieno le opportunità offerte dal Pnrr per una migliore integrazione tra ospedale e territorio e soprattutto per gestore la domanda di salute di una popolazione che invecchia. Assistenza territoriale e assistenza domiciliare sono le leve strategiche su cui puntare” anche grazie alle innovazioni introdotte dalla telemedicina che vede “l’Italia all’avanguardia in Europa”.


“Le sfide che abbiamo di fronte sono complesse e occorre la collaborazione di tutti – ha concluso il ministro -. Sono certo che queste giornate saranno molto interessanti, considerata la qualità di chi farà gli interventi”.

Accordo Italia-Unesco per copertura tetto Cattedrale di Odessa

Accordo Italia-Unesco per copertura tetto Cattedrale di OdessaRoma, 8 feb. (askanews) – Nel quadro della missione a Kiev dell’Inviato Speciale del Ministro degli Esteri per la Ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia, ha avuto luogo la cerimonia di firma dell’accordo tra l’Italia e l’UNESCO per un contributo finanziario di 500mila euro, provenienti dalla Cooperazione italiana, finalizzato a realizzare una prima copertura al tetto della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, monumento gravemente danneggiato dai bombardamenti russi del 23 luglio scorso. Si tratta di un intervento importante a tutela di uno degli edifici simbolo della storia culturale e religiosa della città.


“L’Italia è fortemente impegnata, con le sue istituzioni e il suo sistema produttivo, nel sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina”, ha dichiarato l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo. “Come ricordato anche dal Vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, abbiamo una straordinaria capacità nella protezione e salvaguardia del patrimonio culturale e urbanistico internazionale”. “Il nostro progetto nasce dalla volontà di coinvolgere, sulla base di una proposta della Triennale di Milano e del Museo MAXXI di Roma che la Farnesina sta portando avanti insieme al Ministero della Cultura, creativi e progettisti, istituzioni culturali internazionali, aziende e soggetti economici italiani per una rigenerazione urbanistica e architettonica delle città ucraine, a partire da Odessa di cui abbiamo assunto il patronato, in una logica di trasformazione verde, digitale e sostenibile”, ha sottolineato l’Inviato Speciale La Cecilia.


L’accordo è stato sottoscritto dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, per l’Italia, e dalla Direttrice UNESCO per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, per l’organizzazione internazionale, alla presenza dell’Inviato Speciale Davide La Cecilia e del Titolare della sede regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Kiev, Pietro Pipi.

Scontro Pd-Fdi in aula Senato sul premierato, spunta altro Giurì d’onore

Scontro Pd-Fdi in aula Senato sul premierato, spunta altro Giurì d’onoreRoma, 8 feb. (askanews) – Le tensioni politiche sulle riforme istituzionali irrompono nell’aula del Senato dove, durante l’esame del ddl Nordio, è andato in scena un attacco del capogruppo del Pd, Francesco Boccia, al presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni. Uno scambio acceso che finisce con la richiesta di Balboni di convocare un giurì d’onore.


Ieri sera, durante i lavori della commissione Affari costituzionali, ha detto Boccia, è avvenuto un qualcosa che “mai, dico mai” era avvenuto prima, si sono superati “limiti” che riguardano il “rapporto non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche tra presidente di commissione e componenti”. A Tito Magni (Avs), ha raccontato l’esponente Dem, “è stato detto che sarebbe stata chiamata la forza pubblica, addirittura, in una commissione parlamentare”. Boccia ha ricordato che il presidente deve tutelare “anche i miei diritti, quelli del mio gruppo parlamentare e quello dei gruppi parlamentari di opposizione”. Perché “lei – ha aggiunto – non è lì per rispondere al governo Meloni. Lei è lì per rispondere al Parlamento, al Senato”. E i tempi dei lavori “devono essere decisi prima. Non esiste che si faccia un’intesa sui tempi e poi il presidente, unilateralmente, senza nemmeno ascoltare l’Ufficio di Presidenza, decida che, da un certo momento in poi, si va avanti”, ha aggiunto spiegando su cosa si era incentrata la querelle. “Nessuno di noi può dire: qui comando io e si fa come dico io, perché tale comportamento non appartiene alla stagione repubblicana e io non vorrei che fosse l’ennesima dimostrazione di una insofferenza alle regole, l’ennesima dimostrazione di un’insofferenza verso un modello che noi continuiamo a difendere”, ha concluso Boccia.


Accuse respinte al mittente da Balboni, il quale riferisce tutta un’altra storia. “Il gruppo Pd – puntualizza – ieri sera è entrato in prima commissione per imporre ciò che non era stato stabilito” stravolgendo decisioni assunte “all’unanimità”. Durante l’illustrazione di un emendamento, “Magni si è alzato al suo fianco, incombendo su di lei e urlando a più riprese, impedendo alla senatrice Musolino di svolgere il suo intervento. All’ennesimo richiamo, poiché il senatore Magni non smetteva di urlare e sbraitare, ho detto: chiamiamo la forza pubblica. Intendevo i commessi, ovviamente”. E ha tenuto a sottolineare: “io non mi sono mai permesso di ridere degli emendamenti del senatore Magni; lo hanno fatto i colleghi del Pd. Questa è la verità. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Chiedo un giurì d’onore e chiedo che vengano sentiti i funzionari che erano presenti”. A buttare “un po di acqua sul fuoco” il presidente dei senatori della Lega, Massimilano Romeo, con l’invito a “convocare un ufficio di presidenza ad hoc dove vengano chiarite tutte queste incomprensioni, questi fraintendimenti, queste tensioni che possono capitare nell’ambito del normale svolgimento dei lavori su temi importanti”.


Dopo lo scontro in aula, Magni è tornato sulla questione con un comunicato dove ha ribadito la sua posizione”: “non nutro nessun rancore personale verso il presidente Balboni. E’ un problema puramente politico. Per me la questione personale è finita già ieri sera. Non permetto però a nessuno di mettere in discussione le posizioni che abbiamo presentato sulla questione del premierato. Noi, a differenza dei 5 Stelle, abbiamo presentato 1000 emendamenti, perché non siamo d’accordo e abbiamo utilizzato uno strumento democratico per cercare di dire la nostra. Non è permesso a nessuno ridicolizzare la nostra posizione”.

In Emilia Romagna gemme in anticipo, si teme ritorno del freddo

In Emilia Romagna gemme in anticipo, si teme ritorno del freddoRoma, 8 feb. (askanews) – In Emilia Romagna le gemme degli alberi da frutto sono già ingrossate. Uno sviluppo fuori stagione dovuto al clima mite e soleggiato, alle temperature sopra la media stagionale soprattutto nelle ore centrali della giornata. E ora gli agricoltori temono il ritorno del freddo sui 38.000 ettari di frutteti della regione. A lanciare l’allarme è Confagricoltura Emilia Romagna, che chiede di accelerare l’emanazione del nuovo Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura (PGRA 2024), che stabilisce vari paletti: i parametri di copertura e il relativo contributo statale delle assicurazioni agevolate come pure l’operatività del Fondo mutualistico nazionale Agri.CAT. E ricorda che il PGRA 2023 è stato approvato l’8 febbraio 2023.


Le specie a maggior rischio di gelate primaverili sono albicocche, ciliegie, pesche, nettarine e susine ma anche pere e mele, spiega la confederazione agricola in una nota. L’ondata di gelo l’anno scorso, nella prima decade di aprile, ha procurato danni ingenti ai raccolti fino all’80%. Il presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna, Marco Piccinini, spiega nel dettaglio: “non sappiamo quale sarà il contributo pubblico per le polizze assicurative agevolate sottoscritte nel 2024, ma una percentuale inferiore al 70% risulterebbe comunque insostenibile per le aziende agricole”. Non solo. Preoccupano eventuali riduzioni del contributo pubblico anche per le annate 2022 e 2023 (ancora da definire perché mancano le risorse). Permangono incertezze sui rimborsi del Fondo mutualistico Agri.CAT per i danni da gelate tardive nel 2023: gli indennizzi sono insufficienti e tardano ad arrivare.


“Il precoce risveglio vegetativo richiederebbe l’apertura anticipata della campagna assicurativa da parte delle principali compagnie italiane, invece si sposta sempre più in avanti – sottolinea Piccinini – il via alla sottoscrizione delle polizze”. Infatti, a causa di questi ritardi oltre che per i costi troppo alti delle polizze, l’anno passato molte aziende agricole non sono riuscite ad assicurarsi contro le avversità. Poi rimarca l’urgenza di rafforzare il sistema assicurativo per difendere il reddito dell’agricoltore e tutelare l’intera filiera. “Bisogna destinare al sistema assicurativo risorse adeguate, per favorire l’accesso alle polizze e renderle meno onerose”, conclude.

Compag: ottimo segno cambio di rotta Ue su uso fitosanitari

Compag: ottimo segno cambio di rotta Ue su uso fitosanitariRoma, 8 feb. (askanews) – La Federazione nazionale delle rivendite agrarie Compag ritiene che il cambio di rotta della Commissione UE sulla proposta di regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari in agricoltura sia un ottimo segnale. Secondo il direttore di Compag Vittorio Ticchiati “il taglio dell’uso dei prodotti fitosanitari non è altro che il frutto di scelte ideologiche e manca totalmente di una valutazione scientifica seria circa l’effettiva praticabilità nel settore agricolo”.


Per Compag, le riduzioni proposte si basavano su aspetti prettamente quantitativi e trascuravano di considerare il tipo di colture che caratterizza l’agricoltura dei singoli Stati membri, penalizzando i Paesi con un’agricoltura più intensiva e con un maggior numero di coltivazioni, in particolare di colture “minori”, come nel caso dell’Italia. “In uno sforzo di trovare un punto di equità tra i Paesi più o meno virtuosi nel termine di riduzione dell’impiego dei fitosanitari – spiega la Federazione – il piano si basava su calcoli meramente teorici e scollegati dalla realtà, con il risultato di assegnare all’Italia un taglio dei fitosanitari del 62%, nonostante abbia già ridotto l’utilizzo di prodotti fitosanitari del 35% negli ultimi quindici anni”. “Gli obiettivi di riduzione dell’impiego dei prodotti fitosanitari inseriti nella proposta di regolamento SUR – dichiara inoltre il presidente Compag, Fabio Manara – rischiavano seriamente di compromettere la buona riuscita della produzione agricola, la sicurezza alimentare dell’Unione europea e di aumentare la dipendenza dalle importazioni da Paesi terzi. E tutto ciò proprio in un momento storico dove invece occorre aumentare la disponibilità di materie prime, gestire l’approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle importazioni”.


Compag auspica che in futuro la Commissione UE adotti un diverso approccio riguardo la riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari, “dettato da una migliore cooperazione con la filiera agroalimentare e da proposte formulate sulla base di valutazioni di impatto serie e fondate su dati scientifici”.

Il leader Hamas Haniyeh oggi al Cairo per il negoziato sugli ostaggi

Il leader Hamas Haniyeh oggi al Cairo per il negoziato sugli ostaggiRoma, 8 feb. (askanews) – Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarà oggi al Cairo per avviare un nuovo round negoziale con i mediatori egiziani riguardo allo scambio di ostaggi con Israele: è quanto pubblica il quotidiano palestinese al-Quds.


In particolare la delegazione di Hamas dovrebbe presentare delle nuove proposte relative alla fase dell’accordo successiva alla “sospensione” delle ostilità – in altre parole richiedere delle garanzie per un cessate il fuoco permanente che Israele ha per il momento respinto.

Oggi al Masaf cabina regia interforze controlli agroalimentari

Oggi al Masaf cabina regia interforze controlli agroalimentariRoma, 8 feb. (askanews) – Oggi alle 15.30, al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, si riunirà la cabina di regia interforze per i controlli agroalimentari, composta dal Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e per la Tutela Forestale e Parchi, dalla Guardia di Finanza, dalla Capitaneria di Porto, alla Agea e dalla Agenzia Dogane e Monopoli e ICQRF, per l’attuazione del Piano Straordinario per il 2024. Lo comunica il Masaf in una nota.