Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Patto stabilità, Ok dall’Europarlamento al mandato negoziale

Patto stabilità, Ok dall’Europarlamento al mandato negozialeBruxelles, 17 gen. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 431 voti favorevoli, 172 contrari e 4 astensioni, la posizione dell’Assemblea per i negoziati con i governi dell’Ue sulla forma definitiva della revisione del regolamento sulla sorveglianza multilaterale di bilancio, il cosiddetto “braccio preventivo” del Patto di stabilità.

Il testo adottato contiene modifiche sostanziali rispetto alla proposta originaria della Commissione, e differisce in molti punti anche dalla posizione adottata dal Consiglio Ecofin. I negoziati tra Parlamento europeo, Consiglio Ue e Commissione (“triloghi”) inizieranno immediatamente, oggi stesso alle 13.

A San Valentino addio alle frasi dei Baci Perugina: al loro posto i disegni

A San Valentino addio alle frasi dei Baci Perugina: al loro posto i disegniMilano, 17 gen. (askanews) – Per San Valentino i Baci Perugina dicono addio alle storiche frasi d’amore che per 102 anni hanno accompagnato lo storico cioccolatino inventato da Luisa Spagnoli. Al loro posto, per questa edizione, ci saranno i disegni pop dall’illustratore Antonio Colomboni. Ventitrè cartigli differenti che non contengono alcuna frase e lasciano all’immaginazione di ciascuno l’interpretazione di simboli che parlano di sentimenti ed emozioni, di amore per sè stessi, per l’altro, per la vita.

Così dalla matita di Colomboni è nato un piccolo cactus che si innaffia da solo, un cannocchiale che scorge stelle e pianeti con gli occhi innamorati, due gatti che intrecciano le code dando vita ad un cuore, un gesto affettuoso tra sole e luna. “Ho scelto un concetto universale dell’amore, un sentimento che va oltre un rapporto di coppia e si estende dai familiari agli amici fino ai propri animali domestici – dichiara l’illustratore – Lavorare a questo progetto per me è stato come entrare nella storia: da sempre Baci ha infatti veicolato le emozioni attraverso le frasi dei suoi cartigli, e poter inserire al loro posto i miei disegni mi fa sentire parte della rivoluzione. Disegni che in maniera esplosiva e colorata compongono le confezioni dei Baci”. Già perchè la novità pensata dal marketing per innovare uno storico cioccolatino, che con le immagini riesce a superare barriere come la lingua e la cultura e a far parlare ancora di sè, riguarda anche il packaging. Le confezioni della edizione San Valentino 2024 sono iper-colorate con disegni anche sull’incarto argentato che riprendono in maniera stilizzata elementi chiave come le stelle, che richiamano l’incarto, ma anche la bocca che dà il senso del bacio, i fiori e le lettere romantiche che spesso accompagnano i cioccolatini.

“Coltiviamo la nostra esperienza non solo per dare un cioccolatino di alta qualità ma anche per lanciare dei messaggi positivi e di amore con l’intento di essere d’ispirazione per tutti – commenta Chiara Richiedei, marketing manager Baci Perugina – L’arte pop ed estremamente comunicativa di Antonio Colomboni è un esempio di come questo è possibile; siamo felici, in questo San Valentino, di aver dato una sferzata di colore che rappresenta davvero l’amore universale e la gioia di vivere tutte le emozioni”.

Deerns Italia sceglie Campus Monte Rosa 91 come nuova sede milanese

Deerns Italia sceglie Campus Monte Rosa 91 come nuova sede milaneseRoma, 17 gen. (askanews) – Futuro sostenibile e centralità delle persone e del loro benessere per la qualità del lavoro: sono questi i valori guida che da sempre ispirano la visione di Deerns, società di ingegneria e consulenza specializzata nei servizi professionali per la sostenibilità degli edifici, che ha recentemente scelto di trasferire i propri uffici milanesi nel Campus Monte Rosa 91, il primo edificio italiano riqualificato ad aver conseguito la certificazione internazionale WiredScore Platinum per la qualità e resilienza della sua connettività digitale.

“La decisione di trasferire i nostri uffici milanesi all’interno dell’edificio Monte Rosa 91 è stata guidata dalla nostra costante attenzione al benessere dei dipendenti e alla tutela dell’ambiente. La scelta di spazi flessibili, innovativi e confortevoli, riflette il nostro impegno per creare un ambiente lavorativo che favorisca la produttività come risultato di un processo virtuoso, che mette al centro le persone e la qualità del lavoro”, commenta Giuseppe Dibari, Country Director di Deerns Italia. Il nuovo headquarter, inserito all’interno di una struttura sostenibile e all’avanguardia, rappresenta un esempio tangibile dell’impegno di Deerns per il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente grazie a soluzioni innovative, che riducono l’impatto ambientale migliorando l’efficienza energetica. Ma non solo: Monte Rosa 91 offre anche una location versatile, ideale per accogliere clienti e partner durante meeting ed eventi aziendali.

L’annuncio della piena operatività della nuova sede milanese di Deerns coincide con un inizio d’anno particolarmente promettente per il mercato italiano. Deerns Italia – che ha firmato il progetto impiantistico, la consulenza per la sostenibilità e la connettività di nuova generazione di Monte Rosa 91 – ha, infatti, chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato che ha superato i 16 milioni di euro, in crescita di oltre il 30% su base annua ed un organico di oltre 120 professionisti distribuiti negli uffici di Milano e Roma. (Photo credits: BAMS).

Cina, reddito pro-capite 2023 è stato di oltre 5mila euro

Cina, reddito pro-capite 2023 è stato di oltre 5mila euroRoma, 17 gen. (askanews) – Nel 2023, il reddito disponibile pro capite dei cinesi residenti è stato di 39.218 yuan (5.047 euro), con un aumento nominale del 6,3% rispetto a quello dell’anno precedente e un aumento reale del 6,1% al netto dell’inflazione. Lo ha reso noto oggi l’Ufficio nazionale di statistica cinese.

In termini di residenti permanente (compresi quindi gli stranieri), il reddito disponibile pro capite delle famiglie urbane è stato di 51.821 yuan (6.668 euro), con una crescita nominale del 5,1% rispetto a quella dell’anno precedente e una crescita reale del 4,8% al netto dell’inflazione. Il reddito disponibile pro capite delle famiglie rurali è stato di 21.691 yuan (2.791 euro), una crescita nominale del 7,7% rispetto a quella dell’anno precedente e una crescita reale del 7,6% al netto dei fattori di prezzo.

La media del reddito disponibile pro capite a livello nazionale è stata di 33.036 yuan (4.251 euro), un aumento nominale del 5,3% rispetto a quello dell’anno precedente. Nel 2023, la spesa per consumi pro capite a livello nazionale è stata di 26.796 yuan (3.448 euro), con una crescita nominale del 9,2% rispetto all’anno precedente, o una crescita reale del 9,0% al netto dei fattori di prezzo.

Giornata memoria, al via tournée spettacolo “Storia di un uomo magro”

Giornata memoria, al via tournée spettacolo “Storia di un uomo magro”Roma, 17 gen. (askanews) – Si apre sabato 20 gennaio a Sant’Anna Arresi (Chiesa di Sant’Anna, ore 18.30) l’ottava tournée dello spettacolo “Storia di un uomo magro” in occasione della Giornata della memoria, istituita dall’Assemblea dell’Onu il primo novembre 2005 per ricordare le vittime dell’Olocausto. Col monologo dell’attore-regista Paolo Floris, accompagnato dall’organettista Pier Paolo Vacca, si terranno 22 rappresentazioni in 16 località di cinque Regioni italiane (Sardegna, Emilia, Lombardia, Liguria e Marche).

L’organizzazione è dell’Associazione Cultuale Pane & Cioccolata col sostegno della Fondazione di Sardegna, la collaborazione di 11 amministrazioni comunali e di tante scuole. All’iniziativa hanno collaborato diversi Istituti storici per la Resistenza, l’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), la Fasi (Federazione associazione dei sardi in Italia). Uno spettacolo si terrà per i detenuti del carcere di Uta con l’autorizzazione del Tribunale di sorveglianza di Cagliari. Dice Paolo Floris: “Parteciperemo, con lo spettacolo, anche per ricordare gli 80 anni della liberazione di Piacenza dove, tra i protagonisti, alla guida della brigata “Giustizia e Libertà”, era stato il carabiniere sardo Fausto Cossu di Tempio Pausania col comandante unico Emilio Canzi (“Ezio Franchi”), Giuseppe Prati (“Liberatore”), succeduto a Vladimiro Bersani (“Selva”, morto in combattimento il 19 luglio 1944). Molto attive le scuole in Sardegna e nella penisola dove verranno coinvolti oltre cinquemila studenti”.

La vicenda narrata. “Storia di un uomo magro” racconta le vicende di uno dei tanti uomini protagonisti della Seconda guerra mondiale. Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, morto tre anni fa poco prima di compiere 106 anni, è stato prigioniero dei tedeschi nell’orrore dei lager nazisti. Lo spettacolo. Vittorio è un uomo magro. Magro, ma non troppo magro per imbracciare un fucile e partire per fare la guerra; non troppo magro per lavorare, da schiavo, in una fabbrica tedesca; magro, ma non troppo magro, perché la sua storia finisca nel forno crematorio di un lager tedesco. Resterà vivo per due chili. Liberamente tratto dal libro di Giacomo Mameli La ghianda è una ciliegia (2006), lo spettacolo di Floris (che ha superato le cento rappresentazioni), riporta alla luce i ricordi di Vittorio. Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo, la vita del soldato sardo diventa sul palco, con la tecnica del teatro di narrazione, il simbolo di tanti uomini comuni che la violenza della guerra ha trasformato in eroi.

Paolo Floris. Paulilatino 1985, attore, autore, regista. È cresciuto artisticamente con Giancarlo Sammartano e Ascanio Celestini. Interessato all’arte affabulatoria, racconta la storia del nostro Paese partendo dalla ricerca antropologica sul campo. Tra gli altri suoi spettacoli teatrali: Gramsci spiegato a mia figlia. L’ultimo lavoro “Tema”, rievoca le vicende della prima guerra mondiale tra gli altipiani del Carso e di Asiago. Giacomo Mameli. Perdasdefogu 1941, giornalista, scrittore. Laureato in Sociologia, alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri e Carlo Bo (“Quattro paesi, un’isola”). Collabora con quotidiani e televisioni nazionali ed estere.

La ghianda è una ciliegia. (Cuec, 2006, Il Maestrale 2021) – Il romanzo (vincitore del Premio Orsello per le letteratura nel 2007, presidente della giuria Sergio Zavoli) dà voce ai senza-parola, ai “vecchi ragazzi” della seconda guerra mondiale, la maggior parte dei quali analfabeti, protagonisti di una epopea tra le più tragiche della nostra storia contemporanea. Pierpaolo Vacca. Ovodda 1991. L’artista barbaricino suona l’organetto diatonico. Dopo gli inizi con il folk ha esplorato i territori del jazz e della canzone d’autore. Ha inciso con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura l’album Tango Macondo. Nel 2024 il suo primo lavoro da solista, Travessu. Sedi e orari degli spettacoli: – 20 gennaio, ore 18.30, SANT’ANNA ARRESI Chiesa di Sant’Anna. – 21 gennaio, ore 19, FONNI Auditorium Ceas. – 22 gennaio, ore 19, SAN VERO MILIS Chiesa San Salvatore. – 23 gennaio, ore 19, MACOMER Centro Culturale U.N.L.A. – 24 gennaio, ore 11, GHILARZA Auditorium Liceo Scientifico Mariano IV. – 26 gennaio, ore 9, 11 e 21, PIACENZA Sala dei Teatini. – 27 gennaio, ore 11 e 20,45, ALZANO LOMBARDO Teatro degli Storti. – 28 gennaio, ore 17, IMPERIA Teatro Lo Spazio Vuoto. – 29 gennaio, ore 19, PESARO Teatro Sperimentale. – 31 gennaio, ore 11.15, URBINO Cinema Ducale. – 2 febbraio, ore 11, PESARO Teatro Sperimentale. – 3 febbraio, ore 19, BOLOGNA Centro Sociale Giorgio Costa. – 4 febbraio, ore 18, VICENZA Auditorium dei Carmini. – 9 febbraio, ore 11.30-19, TORTOLI’ Auditorium Istituto Tecnico Monte Attu. – 19 febbraio, ore 11, UTA Casa Circondariale Ettore Scalas. – 20 febbraio, ore 11-19, ARBOREA Teatro Don Bosco. – 23 febbraio, ore 11.15, CAGLIARI Auditorium Liceo Dettori.

World Economic Forum, l’appello a Davos di centinaia di miliardari: tassateci di più

World Economic Forum, l’appello a Davos di centinaia di miliardari: tassateci di piùRoma, 17 gen. (askanews) – Notizia è quando l’uomo morde il cane, non quando il cane morde l’uomo. E può essere notizia anche quando un gruppo di miliardari e milionari chiedono di essere tassati di più, in un mondo è solitamente premiato in cui chi deposita le proprie ricchezze nei paradisi fiscali. Così, che 250 esponenti dell’élite economica globale, in occasione del World Economic Forum di Davos, rilancino la richiesta di essere maggiormente tassati fa certamente notizia.

“Se i rappresentanti eletti delle principali economie mondiali non prenderanno provvedimenti per affrontare il drammatico aumento della disuguaglianza economica, le conseguenze continueranno ad essere catastrofiche per la società”, si legge in una lettera aperta ai decisori politici, che accompagna la raccolta di firme promossa da Patriotic Millionaires. “La nostra richiesta è semplice: vi chiediamo di tassare noi, i più ricchi della società. Ciò non altererà radicalmente il nostro tenore di vita, né creerà privazioni per i nostri figli, né danneggerà la crescita economica delle nostre nazioni. Ma trasformerà la ricchezza privata estrema e improduttiva in un investimento per il nostro comune futuro democratico”, continua la lettera, che poi lancia un attacco diretto a quel capitalismo “filantropico” che tanto è amato tra le élite economiche. “La soluzione non può essere trovata nelle donazioni una tantum o nella filantropia; l’azione individuale non può correggere l’attuale colossale squilibrio. Abbiamo bisogno che i nostri governi e i nostri leader prendano l’iniziativa. E così veniamo di nuovo da voi con la richiesta urgente di agire – unilateralmente a livello nazionale, e insieme sulla scena internazionale”.

A firmare l’appello sono alcuni grandi nomi dell’élite, tra manager di successo ed ereditieri. Spiccano, per esempio, Abigail Disney – il cui cognome è un marchio in sé – ma anche Claire Trottier, dell’omonima famiglia, che in un rapporto si definisce “vincitrice alla lotteria della vita”. Pesa anche il cognome nel caso di Valerie Rockefeller, appartenente alla dinastia americana. E, tra i nomi del mondo dello spettacolo, si segnalano il musicista Brian Eno e Brian Cox (che ha interpretato il miliardario Logan Roy in “Succession”). Tra coloro che hanno promosso l’appello c’è anche l’ereditiera austriaca 31enne Marlene Engelhorn, che vuole redistribuire qualcosa come 25 milioni di euro della sua eredità tra gli austriaci. “Provenendo da una famiglia benestante, ho ereditato una fortuna multimilionaria. L’azienda Boehringer Mannheim è stata venduta nel 1996/97 per diversi miliardi e da allora questa ricchezza è stata accumulata. Non ho mai guadagnato un centesimo di questi soldi e anche se avessi lavorato e guadagnato uno stipendio, non sarei mai diventata multimilionaria all’età di 30 anni. Questa ricchezza non è affatto tassata in Austria dove non abbiamo né un’imposta sul patrimonio né un’imposta sulle successioni o sulle donazioni. Pertanto la mia aliquota fiscale effettiva è pari a zero”, ha recentemente segnalato. “Il minimo che le persone benestanti come me possono fare – ha aggiunto – è contribuire a sostenere le tasse sulla ricchezza, per ricordare a tutti che non c’è nulla di ‘super’ negli oscenamente ricchi. La giustizia non è mai un dono dei privilegiati. Lavorare insieme a livello nazionale e internazionale, chiedere giustizia fiscale e sostenere i movimenti sociali, questi sono gli strumenti che possiamo utilizzare per smantellare la macchina marcia del capitalismo neoliberista. È giunto il momento di tassare la ricchezza, di tassarci adesso”.

I firmatari provengono da 17 paesi, anche se in realtà la grandissima maggioranza sono statunitensi o britannici. Tra gli italiani si segnalano Guglielmo e Giorgiana Notarbartolo di Villarosa, figli di Veronica Marzotto, che furono anche gli unici ad aver firmato l’appello al G20 “Tax extreme wealth”. Non risultano tuttavia aver firmato alcune delle personalità più ricche del mondo: Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett. Quest’ultimo, in realtà, si è fatto più volte latore della proposta di una più equa tassazione nei confronti dei super-ricchi.

Secondo un rapporto Oxfam, dal 2020 i 5 uomini più ricchi al mondo hanno più che raddoppiato, in termini reali, le proprie fortune – da 405 a 869 miliardi di dollari – a un ritmo di 14 milioni di dollari all’ora, mentre la ricchezza complessiva di quasi 5 miliardi di persone più povere non ha mostrato barlume di crescita. Ai ritmi attuali, nel giro di un decennio potremmo avere il primo trilionario della storia dell’umanità, ma ci vorranno oltre due secoli (230 anni) per porre fine alla povertà. Oggi i miliardari sono, in termini reali, più ricchi di 3.300 miliardi di dollari rispetto al 2020 e i loro patrimoni sono cresciuti tre volte più velocemente del tasso di inflazione.

Regioni, Santanché: no al terzo mandato, 15 anni sono troppi

Regioni, Santanché: no al terzo mandato, 15 anni sono troppiGenova, 17 gen. (askanews) – “Onestamente non sono d’accordo con il terzo mandato, 15 anni mi sembrano tanto. Il mio è un discorso generale, non ad personam, non siamo mica la sinistra. La mia idea personale è che la democrazia sia anche alternanza e 15 anni sono un periodo un po’ troppo lungo. Ma è una mia posizione personale”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché, rispondendo ad una domanda sul terzo mandato dei governatori a margine della prima edizione del Forum internazionale del turismo italiano al Palazzo della Meridiana di Genova.

Vino, Consorzio Brunello Montalcino: ricordiamo Rivella con gratitudine

Vino, Consorzio Brunello Montalcino: ricordiamo Rivella con gratitudineMilano, 17 gen. (askanews) – “Ezio Rivella è stata una delle figure che più ha contribuito al successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo. Fondatore con la famiglia italoamericana Mariani di Castello Banfi e tra i primi a ricoprire nel settore la figura di enologo-manager, Rivella ha lavorato con dedizione alla crescita qualitativa e identitaria del brand Brunello rivestendo anche la carica di presidente del Consorzio dal 2010 al 2012. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ha commentato la scomparsa, la notte scorsa, del celebre enologo piemontese, sottolineando che a lui “va il merito di aver portato il Brunello di Montalcino fuori dai confini nazionali aprendo le porte del mercato statunitense e rendendolo un vino conosciuto e affermato a livello mondiale, contribuendo così anche al suo successo commerciale”.

Vino, si è spento Ezio Rivella, pioniere dell’enologia italiana

Vino, si è spento Ezio Rivella, pioniere dell’enologia italianaMilano, 17 gen. (askanews) – Si è spento a Roma a 91 anni Ezio Rivella, imprenditore e pioniere dell’enologia italiana. Nato a Castagnole Lanze (Asti) nel 1933, ed era diventato noto nel mondo del vino italiano alla fine degli anni Cinquanta, grazie ai suoi studi sul metodo di stabilizzazione biologica dei vini con l’invenzione dell’imbottigliamento a caldo che permetteva di mettere il vino al riparo da alterazione durante le spedizioni.

Dopo aver lavorato negli anni Sessanta come consulente per diverse Cantine, Rivella ha contribuito alla diffusione del tappo a vite per il vino, ha ideato con le Cantine Riunite di Reggio Emilia il “simil Lambrusco” per il mercato Usa, ma la sua fama si deve soprattutto alla sua figura di enologo-manager, quando ha dato vita alla fine degli anni Settanta al futuristico e importantissimo progetto Banfi, finanziato dall’italoamericano John Mariani nell’allora depressa Montalcino (Siena). Operazione che lo portò ad essere nominato Cavaliere del Lavoro nel 1985 Negli anni a seguire ha ricoperto ruoli apicali nelle principali istituzioni enologiche italiane (Assoenologi) ed europee (Oiv), e per cinque anni, dal 1993, è stato presidente del Comitato nazionale delle Denominazioni di origine dei vini, dando applicazione alla Legge 164 sulle Doc. Dal 2001 al 2004 è stato presidente di Unione italiana vini (Oiv) che oggi ha voluto ricordarlo con le sue parole: “La Denominazione è come una bicicletta: se sopra non c’è un buon corridore non serve a nulla”.

“Ezio Rivella è stato molto più di un enologo per il mondo del vino” ha affermato il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi, ricordando “il suo pionieristico contributo alla promozione del vino italiano all’estero ma anche il suo impegno di tutela per le imprese e le Denominazioni del nostro Paese. Un uomo – ha concluso Frescobaldi – che ha vissuto per il mondo del vino arrivando ad essere uno dei principali protagonisti della crescita del made in Italy enologico nel mondo”.

Meroni (Confindustria Est Europa): nuove chance per imprese Italia

Meroni (Confindustria Est Europa): nuove chance per imprese ItaliaRoma, 17 gen. (askanews) – “Vogliamo essere costruttori di ponti, per far crescere il partenariato economico tra Italia e Paesi dell’Europa centrorientale”, dice ad askanews la presidente di Confindustria Est Europa Maria Luisa Meroni parlando delle sfide e delle opportunità che si aprono nell’area nel 2024 e per i prossimi anni. Anni in cui i Paesi del Centro-Est Europa potranno ancora contare sui fondi del Pnrr per chi è già parte dell’Unione europea e i fondi forniti da Bruxelles nella fase di avvicinamento all’Unione. Finanziamenti che spingono sulle infrastrutture, sulle transizioni, sia digitale che ambientale, sull’agricoltura sostenibile. Tutti settori dove l’Italia e le sue imprese possono essere protagonisti.

“Le imprese italiane operanti nell’Europa centrorientale hanno vissuto momenti di particolare difficoltà nell’ultimo periodo, dovute al conflitto alle porte dell’Europa e alle varie crisi che si sono succedute – spiega Meroni in un’intervista rilasciata a valle della Consulta delle Confindustrie internazionali che si è svolta a Bucarest alla fine del 2023 – . Appare chiaro che queste dinamiche geopolitiche diventano essenziali e importanti per affrontare le sfide del futuro e diventare anche delle opportunità”. La presidente Meroni mette in evidenza come i Paesi dell’area “negli ultimi vent’anni siano cambiati: non sono più Paesi che abbiamo conosciuto, perché hanno raggiunto un livello di complessità molto superiore. Negli ultimi decenni i Paesi dell’Europa centrorientale hanno registrato una crescita più dinamica dell’Europa occidentale. Secondo i dati divulgati dal Fondo monetario internazionale per quanto riguarda la crescita stimata del Pil, per il 2024 è del 2,9% mentre per l’Europa occidentale è l’1,2%”.

Confindustria Est Europa, infatti, riunisce 11 rappresentanze confindustriali del Centro-Est Europa in cui a farla da padroni sono le esportazioni italiane in macchinari, tessile, food e gli investimenti in infrastrutture ed energia. Si va dall’Albania, che ha l’Italia come primo fornitore, con le importanti opportunità nelle rinnovabili e nell’informazione e comunicazione, oltre che nelle vie di trasporto sia terrestri che marittime, tra cui la piattaforma commerciale di Durazzo denominata Porto Romano. Alla Bielorussia, dove il governo ha tra le sue priorità la modernizzazione del settore agricolo anche attraverso l’acquisizione all’estero di macchinari e tecnologie. Si passa alla Bosnia Erzegovina dove esistono grandi potenzialità per le aziende italiane interessate ai progetti infrastrutturali, uno dei più promettenti dell’economia bosniaca, grazie ai programmi di sviluppo – di strade, ferrovie, corsi d’acqua navigabili, trasporto urbano ed aereo – adottati dal governo. Si passa poi ancora alla Bulgaria, con il 41,8% delle risorse del Pnrr per lo sviluppo della sostenibilità e per la decarbonizzazione, oltre ai cinque corridoi pan-europei. Sempre nell’area insiste la Macedonia del Nord, dove le principali opportunità per le imprese italiane sono racchiuse nell’esportazione di know-how e tecnologia moderna. E sempre nei Balcani il Montenegro, con l’energia come settore trainante con enormi potenzialità per investimenti e la partecipazione a gare internazionali, in particolare nelle centrali idroelettriche.

L’Italia è anche il quarto Paese fornitore per la Polonia, Paese che ha un enorme potenziale nei settore dei servizi avanzati alle imprese, oltre a presentarsi come nuovo hub di produzione europeo per farmaci generici complessi e biosimilari. La Romania, di cui l’Italia è il secondo Paese fornitore, ha nelle infrastrutture e nella costruzione di nuove fabbriche alcune delle nuove chance di investimento per le imprese italiane, oltre alle tradizionali macchine e attrezzature italiane molto apprezzate sul mercato romeno per l’alto livello qualitativo, l’affidabilità e il favorevole rapporto qualità/prezzo. Infine, ma non per ultima, la Serbia, con la storica presenza della Fiat di Kragujevac e la produzione per il 2024 di un nuovo modello Stellantis, la Slovenia con il focus su metalli e macchinari, oltre che prodotti chimici importati dall’Italia e l’Ungheria, una delle più grandi economie dell’Europa centro-orientale, che offre notevoli incentivi allo sviluppo delle imprese, tra cui sgravi fiscali e opportunità di beneficiare dei fondi UE. “Confindustria Est Europa aggrega le rappresentanze internazionali del sistema confindustriale dell’area di cui stiamo parlando: Albania, Bielorussia, Bulgaria, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Serbia, Slovenia, Romania, Ungheria. Tutti paesi che fanno parte del progetto di integrazione europea”, sia perché già membri, sia perché candidati e quindi “che hanno registrato un’accelerazione molto forte sia dal punto di vista dell’adeguamento normativo sia locale che comunitario per affrontare al meglio queste collaborazioni economiche e commerciali”, spiega Meroni.

“Confindustria Est Europa si pone in prima linea con lo scopo di affrontare e affiancare come parte del sistema confindustriale gli imprenditori e le imprese che guardano a questo territorio con interesse, per rafforzare le collaborazioni commerciali, per dare un sostegno solido e concreto sia alle imprese già presenti sia a chi guarda con grande interesse a questi Paesi. Vogliamo essere costruttori di ponti per far crescere il partenariato economico tra Italia e Paesi dell’Europa centrorientale”, conclude la presidente di Confindustria Est Europa.