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Banco Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore

Banco Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valoreMilano, 26 nov. (askanews) – Le condizioni dell’offerta annunciata da Unicredit su Banco Bpm “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia, e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Lo scrive Banco Bpm al termine del cda che ha preso atto dell’Ops, che, spiega, “non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca”.


Banco Bpm, sottolinea “si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge. Dall’analisi del Comunicato il cda all’unanimità rileva, in via preliminare e nel migliore interesse degli azionisti, che l’offerta indica un corrispettivo unitario – interamente in azioni – che riflette un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale di Banco Bpm del 22 novembre, e uno sconto implicito del 7,6% rispetto al prezzo ufficiale di ieri”.

Difesa, Crosetto: scenario geopolitico evolve, “è l’ora di correre”

Difesa, Crosetto: scenario geopolitico evolve, “è l’ora di correre”Milano, 26 nov. (askanews) – “In uno scenario geopolitico in continua e rapida evoluzione, guai a fermarsi. Come scriveva Lewis Carroll, nel dialogo tra Alice e la Regina: ‘Beh, al paese nostro’, racconta Alice con un po’ di fiatone, ‘se si corre veloci, in genere si arriva in un altro posto…’. ‘Che paese lento!’, le risponde la Regina: ‘Qui, invece, devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte devi correre almeno il doppio!’. Il mio invito a tutti voi non è dirvi ‘bravi!’ (e lo siete!) ma dirvi che è l’ora di correre”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto al Centro Alti Studi Difesa per l’apertura dell’Anno Accademico 2024/2025. Lo rende noto il ministero della Difesa sui social.

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta conto

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta contoAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come ‘naturali’. Quale senso va attribuito a questa espressione? Dare per scontato che le calamità debbano ripetersi e che accadono – e accadranno – comunque, a prescindere? Che, tutto sommato, è piuttosto vano opporvisi? E che il massimo che si possa fare, dunque, è tentare di attenuarne gli effetti? Oppure, che la natura, periodicamente, presenta anche il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’eco-sistema?”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994. “‘Addomesticare’ l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine ‘naturale’ del territorio, senza cautele – ha ammonito il Capo dello Stato – si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati”.


“Vanno fatte proprio, dunque, espressioni in stretta correlazione fra loro: mettere in sicurezza i territori, garantire la sicurezza dei nostri concittadini. La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti”, ha sottolineato Mattarella. “Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”.

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzioneAlessandria, 26 nov. (askanews) – L’Italia “non si arrende” di fronte alle calamità naturali, ma non basta concentrarsi sull’efficacia dell’intervento durante le calamità: “Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo”. Al contrario “appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte, sottolineando che “non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze”.


“Nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile – nata proprio sulle spinte dell’emergenza – il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L’Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi – ha riconosciuto Mattarella – vedono in campo, in prima linea, l’esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli ‘angeli del fango’ come sono stati definiti. Siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni”. E tuttavia, è il monito del Capo dello Stato, “il tema non può ridursi alla rapidità ed efficacia dell’intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all’andamento della evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze. La storia ci consegna sovente tragedie. Che fare di fronte ad esse? Gli slogan suggestivi della forza della ricostruzione del ‘dov’era com’era’ meritano di mettere l’energia che li anima a servizio di un equilibrio che non perpetui squilibri e pericoli. Appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”.

Meta chiede nuove regole di sicurezza in Europa per gli adolescenti

Meta chiede nuove regole di sicurezza in Europa per gli adolescentiRoma, 26 nov. (askanews) – Meta chiede l’introduzione di una nuova normativa europea armonizzata relativa ai più giovani, per garantire che gli adolescenti di tutta Europa possano avere esperienze online adatte alla loro età. Questa proposta, si legge in una nota, prevede la verifica dell’età e l’approvazione da parte dei genitori dei download di applicazioni per gli adolescenti sotto i 16 anni a livello di app store o di sistema operativo, nonché la creazione di standard di settore a livello europeo con l’obiettivo di garantire ai giovani esperienze adatte alla loro età.


“La normativa europea sulla sicurezza dei giovani è troppo frammentata, per questo abbiamo urgente bisogno di una nuova normativa a livello europeo che fornisca tutele coerenti per gli adolescenti online, imponendo agli app store di verificare l’età dei ragazzi e di ottenere l’approvazione dei genitori quando i giovani sotto i 16 anni vogliono scaricare un’app. Oggi condividiamo una proposta normativa di come potrebbe funzionare questo modello. In questo modo si creerebbero standard chiari e coerenti per tutte le app, per responsabilizzare i genitori e i tutori legali, validi in tutto il settore” – spiega Antigone Davis, Vice Presidente e responsabile per la sicurezza di Meta. Il quadro legislativo proposto, illustrato in dettaglio in un blog post pubblicato oggi da Meta, comprende:


1. Norme armonizzate a livello UE: un nuovo regolamento dell’Unione Europea per questi requisiti che si applichi a tutti gli Stati membri dell’UE. 2. Approvazione da parte dei genitori sugli app store per gli adolescenti sotto i 16 anni: quando un adolescente vorrà scaricare un’applicazione, gli app store dovranno avvisare i genitori, nello stesso modo in cui i genitori vengono avvisati se il figlio tenta di fare un acquisto. I genitori possono quindi decidere se approvare o meno il download. 3. Requisiti per gli app store/sistemi operativi per verificare l’età e fornire ad app e sviluppatori queste informazioni: conoscere l’età di un utente aiuta a garantire che le app possano facilmente collocare gli adolescenti nell’esperienza giusta per la loro fascia d’età, ma i genitori e gli adolescenti non devono fornire informazioni sensibili come i documenti di identità ad ogni app per verificare la loro età. I genitori forniscono già queste informazioni quando acquistano il telefono e configurano l’account dell’adolescente. 4. Requisiti per il settore volti a sviluppare standard coerenti relativi ai contenuti per fasce d’età da declinare su tutte le app utilizzate dagli adolescenti: Allineamento in tutto il settore sui quali contenuti le aziende devono considerare appropriati in base all’età, come avviene per altre tipologie di media come i film e i videogiochi. Inoltre, alcune app, compresi i social network, dovrebbero offrire strumenti di supervisione per gli adolescenti sotto i 16 anni che i genitori possono attivare e controllare. Come dimostrano recenti studi, gli adolescenti utilizzano in media 40 app diverse ogni settimana, passando da una all’altra. Sebbene i genitori vogliano essere coinvolti nell’esperienza online dei loro figli, le ricerche evidenziano quanto questo sia complicato. In un sondaggio condotto nel 2023 su oltre 13.000 genitori in sette Paesi, l’80% ha dichiarato di sentirsi sopraffatto e di non sapere sempre che tipo di strumenti hanno a disposizione tra le diverse app utilizzate dai propri figli. Un quadro armonizzato di regole che richieda l’approvazione dei genitori e la verifica dell’età a livello di app store contribuirebbe a inserire gli adolescenti in esperienze adatte alla loro età.


Anche la verifica dell’età a livello di app store o di sistema operativo contribuisce a preservare la privacy. Verificando l’età di un adolescente sull’app store, le singole app non sarebbero tenute a raccogliere informazioni personali. Le app dovrebbero solo raccogliere l’età dell’utente dall’app store per garantire che gli adolescenti abbiano accesso ad esperienze adatte alla loro fascia d’età, e i genitori e gli adolescenti non dovranno fornire ad ogni singola app informazioni potenzialmente sensibili. Davis ha aggiunto: “I genitori e gli adolescenti non devono fornire informazioni sensibili come i documenti di identità ad ogni app per verificare la loro età. In molti Paesi, forniscono già queste informazioni quando acquistano il telefono per un adolescente e configurano il suo account. Gli app store dispongono di queste informazioni e, non solo possono alleggerire l’onere dei genitori, condividendole con le app, ma possono contribuire così a garantire che gli adolescenti abbiano accesso as esperienze adatte alla loro età fin dall’inizio.”


Morning Consult ha condotto, per conto di Meta, dei sondaggi tra i genitori di otto Paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna, Irlanda, Danimarca, Paesi Bassi e Polonia) che avevano almeno un figlio di età inferiore ai 18 anni, per conoscere la loro opinione su una nuova legislazione che richieda l’approvazione dei genitori per gli adolescenti. I risultati hanno dimostrato che: – Almeno tre genitori su quattro negli otto mercati europei parte del sondaggio sono favorevoli a una legislazione che richieda l’approvazione dei genitori per il download di app da parte dei minori di 16 anni. Nel dettaglio: – 87% dei genitori irlandesi, 82% dei genitori italiani, 81% dei genitori francesi, 78% dei genitori tedeschi, olandesi e spagnoli, 76% dei genitori polacchi, 75% dei genitori danesi. – I genitori della maggior parte dei Paesi intervistati preferiscono un controllo a livello di app store rispetto alle singole applicazioni per facilitare l’approvazione del download delle app. Nel dettaglio: – 82% dei genitori danesi, 79% dei genitori irlandesi e olandesi, 72% dei genitori tedeschi, 68% dei genitori italiani, 63% dei genitori spagnoli, 60% dei genitori francesi. In tutti gli otto Paesi esaminati, i genitori ritengono che 16 anni sia la soglia d’età giusta sotto la quale richiedere l’approvazione dei genitori per scaricare le applicazioni. Alla domanda su quale sia l’età sotto la quale gli adolescenti dovrebbero ottenere l’approvazione dei genitori prima di scaricare le app (sotto i 13, 16 o 18 anni), la maggior parte dei genitori degli otto Paesi ha affermato che l’approvazione dei genitori dovrebbe essere richiesta per gli adolescenti sotto i 16 anni (piuttosto che sotto i 13 o sotto i 18). Questa iniziativa segue il recente lancio degli account per teenager su Instagram. Gli account per teenager forniscono a decine di milioni di ragazzi protezioni integrate che limitano chi può contattarli, i contenuti che vedono e il tempo che trascorrono online. Con gli account per adolescenti, i ragazzi sotto i 16 anni non possono modificare le impostazioni dell’account senza il permesso di un genitore e gli adolescenti sotto i 18 anni avranno impostazioni di messaggistica più rigide, il che significa che non potranno essere contattati da nessuno che non seguono o con cui non sono collegati. Gli account per teenager sono stati lanciati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Australia a settembre e verranno introdotti in Europa nel corso dei prossimi mesi.

Maltempo, Mattarella: ricordo alluvione ’94 è appello a responsabilità

Maltempo, Mattarella: ricordo alluvione ’94 è appello a responsabilitàAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Fare memoria non è soltanto un esercizio di sensibilità e di rispetto nei confronti delle vittime e di coloro che sono rimasti segnati da quelle esperienze. È anche un esigente appello al senso di comunità e alla responsabilità di quanti ne hanno titolo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte.

M5s, Conte: la nostra comunità risponderà a tono alle richieste di Grillo

M5s, Conte: la nostra comunità risponderà a tono alle richieste di GrilloRoma, 26 nov. (askanews) – “Grillo ha chiesto semplicemente di rivotare perché c’è una vecchia norma del vecchio statuto che lui ha difeso con le unghie e con i denti. Voteranno tutti. Ha esercitato questa facoltà e noi rispondiamo facendo rivotare, al più presto”. Così Giuseppe Conte, leader di M5s a Il Rosso e il Nero, su Radio 1 Rai.


“Forse si aggiungerà qualche altro votante. Ma per chi ha sempre invocato la democrazia e adesso invoca il boicottaggio del voto, è una parabola a cui la comunità che ha dimostrato di essere adulta, di guardare al nuovo, al futuro, risponderà a tono”, ha aggiunto. Conte riguardo al simbolo del M5s ha spiegato che “è uscita un’indicazione dalla nostra assemblea costituente con la semplificazione della procedura per la sua modifica. Ragionevolmente, passando dal Consiglio nazionale del MoVimento potremmo anche cambiare il simbolo”. “Sul simbolo sono molto pragmatico perché se potrà servire per segnalare la novità di questo nuovo percorso, per guardare al futuro in modo rinnovato, anche il segno grafico innovato ci potrebbe aiutare”, ha sottolineato. “Sulle alleanze” nel centrosinistra “non c’è nulla di precostituito, assolutamente no: l’alleanza può essere un fine per cambiare il Paese ma se non ci sono condizioni e garanzie non la facciamo. A noi non interessa né a livello locale né nazionale vincere senza obiettivi”, ha sottolineato il presidente del M5s, Giuseppe Conte, avvertendo: “Noi siamo progressisti, ma non significa che saremo la costola del Pd o il cespuglio del Pd perché non abbiamo questa vocazione, diciamo cose diverse dal Pd”. “Il Pd è un partito che ha una filiera di sistema e quindi è un partito che nel corso dei decenni attraverso anche le varie trasformazioni e fusioni anche di che come dire è diventato ovviamente molto legato al settore dell’establishment. Noi non vogliamo scimmiottare il Pd, noi siamo un movimento d’opinione che fa battaglie concrete”, ha concluso Conte.

IA, Partnership Seeweb-Intelligentiae per sfruttare dati aziende e Pa

IA, Partnership Seeweb-Intelligentiae per sfruttare dati aziende e PaRoma, 26 nov. (askanews) – Seeweb stringe una partnership con Intelligentiae s.r.l. e integra l’assistente virtuale Ambrogio sulla piattaforma Regolo per offrire un prodotto sicuro, affidabile e customizzabile. Ambrogio è il primo RAG in italiano, un modello di intelligenza artificiale in grado di estrarre informazioni partendo dai dati specifici che ha raccolto un’azienda o una Pubblica Amministrazione. Regolo invece, informa una nota, è la soluzione Inference as a Service di Seeweb, permette quindi di utilizzare modelli di machine learning, senza doversi dotare di un’infrastruttura complessa. Grazie a questo accordo, aziende e P.A. non solo potranno utilizzare un assistente virtuale senza dover acquisire la licenza di una soluzione proprietaria, ma non correranno il rischio che i propri dati vengano usati per addestrare quel modello.


Le aziende spesso accumulano una grande mole di documenti e di dati, ma non sono in grado di utilizzarli, semplicemente perché non riescono a trovarli in tempi rapidi quando ne hanno bisogno. Ambrogio nasce proprio per risolvere questo problema, analizza i dati presenti e fornisce le risposte di cui si ha bisogno nel momento in cui servono, nella forma in cui si rendono necessarie. È inoltre in grado di connettersi con le applicazioni già presenti in azienda per gestire i documenti, ma anche di connettersi a fonti informative esterne. “Secondo una ricerca McKinsey- dice Paolino Madotto Ceo e fondatore di Intelligentiae s.r.l. – ogni lavoratore perde in media 1,6 ore al giorno per cercare le informazioni di cui ha bisogno o le persone che le possiedono. Il tempo che viene sprecato in questo modo ha un costo, secondo le stime si va dai 5.333 euro l’anno per un impiegato amministrativo, ai 18.133 euro l’anno per un dirigente. Le aziende che invece sono in grado di trovare le informazioni nel momento giusto hanno un recupero di produttività del 35%, e i benefici vanno dai 9.333 euro l’anno per un impiegato ai 31.733 euro l’anno per un dirigente. Queste somme, poi vanno moltiplicate per ogni singola risorsa”.


“La partnership con Intelligentiae – commenta Antonio Baldassarra, Ceo di Seeweb, – ci consente di portare alle aziende un aiuto concreto affiancando chi lavora e liberandolo dai task più monotoni e meno creativi. La qualità dei dati, che in questi progetti sono i dati dell’azienda, consente di costruire a tavolino il progetto e intervenire su quei processi che l’impresa o la PA ritengono di poter migliorare. L’efficacia di soluzioni come Ambrogio si unisce poi ai benefici dell’utilizzarlo su infrastrutture fidate, europee, in cui i dati addestrati non verranno poi sfruttati per migliorare ulteriormente i modelli. I dati, infatti, resteranno di dominio dell’azienda e dell’organizzazione: ed è questo il nostro focus – conclude Baldassarra, – quello che pensiamo possa coincidere con un concetto di AI davvero utile e senza rischi”.

Coopfond e Fondo Sviluppo in Conapi, capitale sociale +17,5%

Coopfond e Fondo Sviluppo in Conapi, capitale sociale +17,5%Roma, 26 nov. (askanews) – I due fondi mutualistici Coopfond (Legacoop) e Fondo Sviluppo (Confcooperative) entrano in Conapi: così il capitale sociale del Consorzio Nazionale Apicoltori si incrementa del 17,5%, con un apporto complessivo di 650.000 euro, raggiungendo i 4,38 milioni di euro.


L’annuncio ha fatto da sfondo all’assemblea dei soci tenutasi lo scorso 23 novembre, in cui è stato approvato all’unanimità anche il bilancio d’esercizio 2023/24. La chiusura del bilancio vede un fatturato complessivo di 23,5 milioni di euro, in crescita del +5% rispetto all’esercizio precedente. Di questi, 22,2 milioni di euro derivano dal valore della produzione caratteristica, costituita da miele e prodotti dell’alveare, un dato particolarmente rilevante e che ha registrato un incremento significativo del +8%. Giorgio Baracani, presidente di Conapi, ha spiegato che l’ingresso di Coopfond e Fondo Sviluppo rappresenta un intervento di grande fiducia nei confronti della solidità e della visione strategica del Consiglio di amministrazione e del management di Conapi.


Conapi è la più grande cooperativa italiana di apicoltori in Europa. Conta oltre 600 apicoltori, 250 soci conferitori e 17 sovventori, gestisce oltre 100.000 alveari, di cui il 45% biologici e tutela oltre 5 miliardi di api. La produzione annua supera i 3.000 tonnellate di miele, trasformati nello stabilimento di Monterenzio (Bo), un centro produttivo all’avanguardia di 6.400 mq, capace di lavorare fino a 4.000 tonnellate l’anno di miele e preparati. Secondo i dati Nielsen (Totale Italia, 52 settimane al 27 ottobre 2024), il mercato italiano del miele ha raggiunto un valore complessivo di oltre 152 milioni di euro, supportato da una crescita dello 0,9% in termini di valore, del 3,4% a volume (kg) e del 3,1% nel numero di confezioni vendute. Sempre a Totale Italia, Mielizia, marchio premium di Conapi, mostra un incremento dell’11,7% a valore, del 7,8% a volume e del 16,2% per numero di confezioni. Nei canali ipermercati e supermercati, dove il marchio è maggiormente presente, la crescita è del 12,1% a valore, del 7,8 a volume e del 16,4% in termini di confezioni, segnalando una buona penetrazione nelle grandi superfici di vendita.


In questo panorama di dati positivi, emerge purtroppo il dato negativo dell’andamento dei raccolti che per il secondo anno (campagna 2023 e 2024) risultano insoddisfacenti sia per il futuro delle aziende socie, sia per rispondere alla domanda del mercato.

Vino, Vinarius: 45,5% enotecari teme calo acquisti durante le feste

Vino, Vinarius: 45,5% enotecari teme calo acquisti durante le festeMilano, 26 nov. (askanews) – Sebbene le previsioni per la stagione natalizia riflettano ancora qualche incertezza, con il 45,5% degli intervistati che immagina un calo, il 27,3% degli enotecari si mostra ottimista rispetto ad un possibile incremento, “segno che il mercato può riservare sorprese positive”. E’ quanto spiega Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane che rappresenta oltre 120 associati il cui fatturato totale sfiora i 50 milioni di euro, aggiungendo, sempre in merito alle prossime festività, che “le potenzialità di crescita per categorie prodotto sono chiare, con un netto predominio del Prosecco Docg, indicato come prodotto con la maggiore crescita prevista (45,5%), seguito dai Metodo Classico italiani (36,4%) e, a distanza, dallo Champagne (9,1%)”.


Per quanto riguarda invece il confronto tra le vendite estive del 2023 e quelle del 2024 in particolare di vini bianchi e spumanti, il 54,5% degli enotecari ha registrato una lieve diminuzione del fatturato, il 36,4%, volumi invariati e solo il 9,1% un miglioramento. Sul complesso tema della propensione al consumo, sotto osservazione è stato messo il target delle nuove generazioni (18-25 anni), che mostrano una minore propensione al consumo di alcol rispetto ai loro predecessori (63,6%). “Questa tendenza – chiude Terraneo – invita a una riflessione: c’è spazio per avvicinare i giovani ad un consumo consapevole, valorizzando l’esperienza culturale e sensoriale che il vino è in grado di offrire, ben oltre la mera funzione di bevanda”.


Infine, un altro tema analizzato da Vinarius con i suoi associati è quello sulle conoscenze dei vini naturali: il 72,7% degli enotecari ritiene che i consumatori abbiano ancora bisogno di maggiore consapevolezza sulle differenze rispetto ai vini convenzionali. Questa necessità, secondo l’associazione, “si traduce in un’opportunità per il settore, che può rafforzare il dialogo con il pubblico, valorizzando la cultura del vino e la conoscenza dei suoi molteplici volti”.