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Btp Valore: domanda supera i 10,6 miliardi nei primi 2 giorni

Btp Valore: domanda supera i 10,6 miliardi nei primi 2 giorniMilano, 6 giu. (askanews) – La domanda dei piccoli risparmiatori per il Btp Valore ha raggiunto oggi quota 5,195 miliardi di euro,a fronte di 185.820 contratti sottoscritti, portando il totale a oltre 10,62 miliardi. Ieri, nel primo giorno di offerta, gli ordini avevano infatti superato i 5,432 miliardi. La sottoscrizione si concluderà venerdì 9 giugno, salvo chiusura anticipata.

I tassi cedolari minimi garantiti sono del 3,25% per il primo e secondo anno e del 4% per il terzo e quarto anno, con un premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito. Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti, ma solo al rialzo.

Tirrenica, Simiani (Pd): bene Giani, ora governo faccia sua parte

Tirrenica, Simiani (Pd): bene Giani, ora governo faccia sua parteRoma, 6 giu. (askanews) – “L’annuncio del presidente Giani che la Regione Toscana stanzierà 100 milioni di euro per la realizzazione del tratto, da Grosseto al confine del Lazio, della strada Tirrenica è un ottima notizia”. E’ quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente, Marco Simiani.

“Queste risorse, che verranno recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione, sono i primi finanziamenti concreti stanziati per una infrastruttura fondamentale per la mobilità regionale e nazionale. Ci aspettiamo ora che il governo, ma soprattutto il Ministro Salvini, dopo le continue promesse ed il mancato inserimento dell’opera nel Def, faccia finalmente la sua parte”, conclude Marco Simiani.

Il divorzio tra il Milan e Maldini è ufficiale

Il divorzio tra il Milan e Maldini è ufficialeRoma, 6 giu. (askanews) – “AC Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023”. Poche righe con le quali il Milan ufficializza in una nota il divorzio dalla sua bandiera, prima calciatore e poi da nove anni dirigenti, responsabile dell’area tecnica. “Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni – prosegue la nota – con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021/22. Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all’Amministratore Delegato”.

Ricerca, Meloni: l’Italia è capace di grandi imprese

Ricerca, Meloni: l’Italia è capace di grandi impreseRoma, 6 giu. (askanews) – “Il simbolo di questa candidatura è l’Italia che vuole guardare verso l’alto, ma il guardare verso l’alto vuol dire che noi siamo capaci di grandi imprese, perché noi lo abbiamo già fatto molte volte, come testimoniano persone che sono su questo palco, come testimonia questo luogo splendido, come dimostrano anche infrastrutture che pure vengono ospitate in Italia o come quelle che abbiamo contribuito a costruire”. Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla conferenza stampa, presso l’osservatorio astronomico di Roma, con cui è stata ufficializzata la candidatura dell’Italia a ospitare la sede dell’Einstein telescope.

“C’è un’Italia – ha sottolineato la premier – che è sempre stata capace di pensare in grande, ma alla fine quello che delle volte ci è mancata è stata la consapevolezza e la volontà, perché la politica è l’arte della scelta e la storia è fatta di scelte, allora io ricordo le scelte che hanno fatto alcuni prima di noi come uno dei ragazzi di via Panisperna, Edoardo Amaldi, che quando gli fu offerto di lavorare negli Stati Uniti lui rifiutò e da quella scelta sono nate alcune delle più grandi istituzioni scientifiche italiane e internazionali”. “Allora noi – ha sottolineato Meloni – dobbiamo essere all’altezza di quei pionieri, noi dobbiamo essere all’altezza di quelle persone che hanno fatto la grandezza l’Italia per quella capacità che avevano di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di guardare più in alto di loro stessi, di capire che all’Italia non manca niente”.

I media spagnoli: la Juve rinuncia al progetto Superlega

I media spagnoli: la Juve rinuncia al progetto SuperlegaRoma, 6 giu. (askanews) – La Juventus avrebbe inviato una lettera ufficiale a Barcellona e Real Madrid in cui ha comunicato di avere iniziato le procedure per uscire dal progetto Superlega. Lo scrive Marca. I dubbi legati alla possibile esclusione dalle coppe europee nella prossima stagione, da parte del massimo organismo calcistico continentale, come conseguenza dei guai con la giustizia sportiva italiana, ha portato la Juve ad una comunicazione ufficiale ai due club ancora coinvolti nel progetto.

L’uscita della squadra italiana dal progetto, se ci sarà, “richiederà alcune settimane a causa di numerose procedure burocratiche e contrattuali da risolvere”, spiega la stampa spagnola.

Ddl Autonomia, Landini: fermare questo processo, pronti a referendum

Ddl Autonomia, Landini: fermare questo processo, pronti a referendumRoma, 6 giu. (askanews) – L’autonomia differenziata “non serve all’unità del Paese, che è già abbastanza diviso e ha abbastanza diseguaglianze”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un’iniziativa a Verona sottolineando di essere pronto anche a un referendum abrogativo. “Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha proseguito – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. E’ il momento di fare sistema, non dividere. E’ una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”.

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Integratori alimentari: li assumono 30 mln italiani, business da 4 miliardi

Integratori alimentari: li assumono 30 mln italiani, business da 4 miliardiMilano, 6 giu. (askanews) – Li assumono 30 milioni di italiani e rappresentano un mercato in costante crescita nel nostro Paese. Parliamo degli integratori alimentari che sempre di più entrano a far parte della routine dei nostri connazionali, a partire dai giovani, a complemento di uno stile di vita attivo e di un’alimentazione equilibrata. Ne abbiamo parlato con Germano Scarpa, presidente di Integratori e salute, associazione parte di Unionfood che rappresenta il comparto in Italia, in occasione della presentazione di un’indagine realizzata dal Future Concept Lab sul rapporto degli italiani con questi prodotti.

“Nel 2022 il mercato degli integratori in Italia valeva 4 miliardi e tenga presente che è ancora in crescita – ci ha detto Scarpa – e la crescita media negli ultimi 10 anni è stata del 9,8% è un mercato che, anche a momenti alterni, è sempre cresciuto e non ha avuto involuzioni. Il mercato europeo ne vale 17 di miliardi quindi l’Italia è veramente il protagonista, seconda la Germania, terza la Francia e quarta la Spagna”. Come ha spiegato lo stesso Scarpa, anche nell’anno funestato dall’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto degli italiani, gli integratori hanno continuato a crescere a volume, nonostante un fisiologico rialzo dei prezzi che, in Italia a differenza di altri Paesi come la Germania, mediamente si mantengono su una fascia medio-alta. I volumi fanno dunque sperare in una prospettiva di sviluppo ulteriore che, come emerge dalla ricerca, cela una rinnovata attenzione da parte degli italiani al proprio benessere basata su tre elementi:

“Dalla ricerca emerge una triade che orienterà il futuro e che è molto cresciuta in questi ultimi anni – ha spiegato Francesco Morace, sociologo e presidente di Future concept lab – è una triade che è costituita dalla salute che supera il 60% dell’adesione, ma questo non è una novità, la seconda è quella dell’ambiente la grande novità e la terza è l’alimentazione. Quindi salute ambiente e alimentazione creano una triade virtuosa che gli italiani cercano di metabolizzare nella loro vita quotidiana e gli integratori diventano dei facilitatori di questa triade del benessere”. Nell’ultimo anno, oltre il 73% degli italiani ha assunto integratori almeno una volta, e tra questi ci sono soprattutto adulti tra i 35 e i 54 anni con una leggera prevalenza femminile. Nel momento in cui scelgono di comprarli, il medico (48,4%), e subito dopo il farmacista (36,3%) sono i primi a essere consultati per un consiglio, privilegiando, nel 70% dei casi, la farmacia o la parafarmacia come luogo di acquisto. Ma quali sono le ragioni per cui si integra la propria alimentazioni con questi prodotti specifici? “Il primo elemento che supera il 30% delle adesioni è l’attenzione al sistema immunitario – ha specificato Morace – E’ chiaro che la pandemia ha portato una grande quantità di persone a considerare con grande attenzione il sistema immunitario, poi c’è la tonicità, il sonno, la memoria. La cosa che colpisce è che gli integratori diventano compagni di vita quotidiani che a seconda dei casi integrano la nostra idea di qualità della vita”.

Un’idea che si basa anche sulla fiducia nella ricerca scientifica: per il 60% degli italiani riuscirà a sviluppare ritrovati per vivere a lungo in salute e questa percentuale è trainata al rialzo dai giovani che hanno una visione pragmatica anche nelle scelte che attengono al proprio benessere. Una indicazione che sembra riflettere una certa consapevolezza sul ruolo degli integratori alimentari, che non sono farmaci e in quanto tali non curano malattie ma aiutano a mantenere in salute chi in salute lo è già. Non a caso tra le priorità del comparto, oltre alle aggregazioni, c’è la necessità di continuare a innovare per sviluppare nuovi prodotti sempre più funzionali alle esigenze dei singoli: “L’innovazione in qualsiasi settore industriale è importantissima ma in questo lo è ancora di più. Questo settore lo ha sempre fatto e probabilmente uno dei suoi grandi successi è stata l’alta capacità di innovare. Diciamo però che oggi in Europa l’innovazione è un po’ frenata da regole che andrebbero riviste proprio alla luce del fatto che noi parliamo di nutrienti e di effetto metabolico e non di sostanze attive e di effetto farmacologico – ha lamentato Scarpa – In questo momento il rischio di impresa e di innovare, senza mettere ovviamente a rischio la salute del consumatore, è frenato da alcuni balzelli burocratici che andrebbero se non altro rivisti”. Anche perchè, conclude Scarpa “in America si innova seguendo il concetto del rischio di impresa e non abbiamo segnalazioni di grandi disastri fatti dagli integratori: vuol dire che le imprese sono coscienti di fare cose senza ledere il consumatore e lì stanno correndo un po’ più dell’Europa”.

Firenze, il 2022 di Palazzo Strozzi: 340mila visitatori e indotto

Firenze, il 2022 di Palazzo Strozzi: 340mila visitatori e indottoMilano, 6 giu. (askanews) – Il 2022 della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha visto la partecipazione di oltre 340mila visitatori a mostre dato vita a dibattito culturale a livello internazionale. Nel corso dell’anno, che dalla Fondazione viene definito di “straordinario successo”, si sono succeduti tre progetti espositivi: la grande esposizione dedicata a Donatello, uno dei padri del Rinascimento, il progetto Let’s Get Digital! dedicato alla rivoluzione dell’arte degli NFT e la mostra “Nel tuo tempo”, che ha proposto una visione totalmente unica del Palazzo da parte del celebre artista contemporaneo Olafur Eliasson. Nel corso dell’anno sono state inoltre 80.000 le persone che hanno partecipato ad attività didattiche, eventi e iniziative collegate alle mostre. Questi successi confermano la natura di Palazzo Strozzi come laboratorio unico per l’arte e la cultura nel segno della ricerca scientifica e dell’accessibilità.

Dalla sua nascita, la Fondazione Palazzo Strozzi ha prodotto e organizzato oltre sessanta mostre che spaziano dall’arte antica a quella contemporanea – afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – Il 2022 ha segnato una conferma e un rilancio del nostro approccio a creare un dialogo reale ed efficace fra tradizione e innovazione. Ogni progetto è il risultato dell’incontro tra il nostro Palazzo e gli artisti, o di ricerche e studi che restituiamo attraverso una mostra, che non si limita mai a essere un mero display ma una piattaforma per la creazione e la diffusione della cultura. La grande mostra Donatello, il Rinascimento promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dai Musei del Bargello ha rappresentato la più completa retrospettiva mai realizzata dedicata uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. L’esposizione ha raggiunto il risultato di circa 150.000 visitatori a Palazzo Strozzi e circa 117.000 al Museo Nazionale del Bargello, diventando una delle mostre di arte antica più visitate della storia della Fondazione. Evento culturale di punta del 2022, l’esposizione è stata premiata come migliore esposizione dell’anno 2022, dalla rivista internazionale Apollo Magazine e dalla prestigiosa classifica del Giornale dell’Arte.

In concomitanza con questa importante mostra, l’esposizione “Let’s Get Digital!” ha proseguito la programmazione del progetto Palazzo Strozzi Future Art, sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Il progetto ha portato negli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi la rivoluzione degli NFT e delle nuove frontiere dell’arte digitale attraverso la monumentale installazione in cortile di Refik Anadol e le opere di Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger. In solo due mesi e mezzo di apertura Let’s Get Digital! è stata visitata da oltre 26.000 persone diventando un caso nazionale e testimoniando il grande interesse per il fenomeno NFT, che la mostra ha affrontato con un approccio volto ad avvicinare il grande pubblico. Nella seconda parte dell’anno la mostra “Nel tuo tempo” ha permesso al pubblico di entrare nel mondo di Olafur Eliasson, uno degli artisti più originali e visionari della nostra epoca. Attraverso installazioni immersive che mettono al centro il visitatore, la mostra ha proposto un percorso di coinvolgimento e partecipazione per oltre 163.000 persone: un risultato straordinario che premia il lavoro della Fondazione e del suo modo di “fare mostre”, sempre ricercando un dialogo con i propri pubblici e stimolando un confronto diretto con il nostro palazzo.

Il bilancio della Fondazione Palazzo Strozzi ha chiuso l’anno in positivo, superando in termini di volumi, grazie al successo delle mostre organizzate e a una efficace gestione finanziaria, anche i risultati d’esercizio precedenti alla crisi pandemica da Covid-19. Complessivamente i proventi sono stati pari a circa 10,6M€, di cui il 39% (4,2M€) derivante da ricavi propri (biglietteria, merchandising, etc.), il 38% (4,0M€) da risorse private (sponsor, donazioni, contributi dei sostenitori privati, etc.), il 14% (1,4M€) da contributi erogati dai sostenitori pubblici della Fondazione e il 9% (1,0M€) da contributi straordinari ministeriali. A fronte di questi proventi, la Fondazione ha sostenuto costi pari a 10,0M€, così suddivisi: 69% (6,9M€) costi diretti di produzione delle esposizioni e degli eventi a esse correlati, 1,6M€ (16%) costi di struttura diretti e 1,5M€ di ammortamenti e spese generali, conseguendo una variazione positiva del fondo di dotazione pari a oltre 0,5M€. Rispetto al 2021 si registra un incremento dei ricavi, pari a 3,4M€, che va attribuito principalmente all’aumento degli introiti da biglietteria (+78% rispetto all’anno precedente) e delle sponsorizzazioni private (+39% rispetto all’anno precedente). Tale risultato nasce dal notevole successo delle mostre organizzate, capaci di attrarre un pubblico vasto e diversificato, e dalla capacità di attrarre finanziatori privati attraverso attività di fundraising efficaci.

Malattie cardiovascolari, con nuove terapie risparmio 170 mln per Ssn

Malattie cardiovascolari, con nuove terapie risparmio 170 mln per SsnRoma, 6 giu. (askanews) – Oggi in Italia sono 800mila i pazienti in cura a seguito di un evento aterosclerotico-cardiovascolare e sottoposti quindi a ‘rischio residuo’, ovvero alla probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore anche se in cura con le terapie standard raccomandate. Un nuovo approccio terapeutico per abbattere il 5% dei ricoveri nella cura del rischio cardiovascolare residuo potrebbe assicurare al Servizio Sanitario Nazionale un risparmio di 170 milioni di euro (considerando una remunerazione teorica delle prestazioni di ricovero ospedaliero pari a 3 miliardi di euro). È quanto emerso da uno studio realizzato da Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e presentato questa mattina nel corso dell’evento ‘Prevenzione cardiovascolare secondaria. Un nuovo paradigma di trattamento del rischio cardiovascolare residuo’, patrocinato dalle società scientifiche Sic, Anmco, Gise e dall’Intergruppo Parlamentare sulle malattie cardio, cerebro e vascolari.

Le malattie cardiovascolari in Italia sono ancora la principale causa di morte, essendo responsabili del 44% dei decessi: in particolare, la cardiopatia ischemica è tra i ‘big killer’ nel 28% dei casi, mentre gli accidenti cerebrovascolari (13%) sono al terzo posto dopo i tumori. A livello globale, nel 2019, è stata stimata una prevalenza per le malattie cardiovascolari di 523 milioni di casi, tra malattie cardiache, cerebrovascolari e interventi di bypass aortocoronarico o angioplastica, con un costo di 210 miliardi l’anno solo nell’Unione europea. “Le malattie cardiovascolari sono in assoluto la prima sfida sanitaria per il paese perché rappresentano la causa di morte e di ricovero ospedaliero più diffusa in Italia, come in tanti altri paesi- ha commentato Pasquale Perrone Filardi, Presidente Sic (Società Italiana di Cardiologia)- e per i cittadini la sfida è essere curati al meglio, con tutto ciò che oggi la ricerca in campo biomedico fornisce in tema di prevenzione. È tantissimo quello che noi possiamo fare per ridurre il rischio cardiovascolare, tra coloro che non hanno avuto un evento e anche tra coloro che un evento l’hanno già subito. Spetta a noi e spetta alla politica mettere a terra tutte le possibilità che oggi la scienza ci mette a disposizione. Oggi questa è una sfida assolutamente importante, che va intensificata anche alla luce delle tante differenze che purtroppo oggi esistono, a livello nazionale e persino all’interno delle singole regioni, nell’accesso alle cure e in generale alla prevenzione cardiovascolare”. Nel nostro Paese i disturbi dell’apparato cardiocircolatorio rappresentano, inoltre, la maggiore causa di ricovero: nel 2019 si sono registrate per queste patologie 863.505 dimissioni (14,3% del totale), con 6.222.673 giornate di degenza (7,2 giorni di degenza media). Le malattie cardiovascolari rappresentano, quindi, una delle voci più impattanti sulla spesa farmaceutica in Italia. Dal Rapporto Osmed 2021 risulta che la spesa complessiva pro capite per i farmaci dell’apparato cardiovascolare è pari a 54,92 euro, in aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente.

Milano Pride, Regione Lombardia non sarà rappresentato

Milano Pride, Regione Lombardia non sarà rappresentatoMilano, 6 giu. (askanews) – Dopo la revoca da parte della Regione Lazio del proprio patrocinio al Roma Pride, anche il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato una mozione di Luca Paladini (Patto Civico) che chiedeva, come avvenuto l’anno scorso, che un rappresentante della Regione Lombardia partecipasse al Milano Pride del 24 giugno in rappresentanza dell’assemblea lombarda indossando la fascia verde. Un passo indietro deciso dalla maggioranza di centrodestra dell’assemblea lombarda con 43 no, 23 sì e zero astenuti. Il presidente della giunta, Attilio Fontana, aveva lasciato, come nel 2022, la decisione al Consiglio sottolineando che l’assemblea del Pirellone “è sovrana”.