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Washington, Roma al centro delle celebrazioni Festa Repubblica

Washington, Roma al centro delle celebrazioni Festa RepubblicaNew York, 1 giu. (askanews) – Sarà dedicata a Roma la celebrazione del 77mo anniversario della Repubblica italiana, che si terrà questa sera all’Ambasciata d’Italia a Washington. All’appuntamento interverranno l’Ambasciatrice d’Italia negli Usa, Mariangela Zappia, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, la segretaria al commercio Usa, Gina Raimondo. Presenti anche Christian Di Sanzo e la presidente del Comites di Washington Maby Palmisano.

“La scelta di Roma, da sempre tra le città più conosciute e amate dai nostri amici americani, è legata a tre elementi – ha evidenziato l’Ambasciatrice Zappia – la candidatura all’Expo Universale 2030, la celebre Ryder Cup di golf che la nostra capitale ospiterà tra fine settembre e inizio ottobre e un nuovo collegamento aereo diretto da e per Washington di ITA Airways, operativo dal 2 giugno”. In ambasciata sarà esposto un Colosseo in miniatura, verranno proiettati video promozionali del Ministero del Turismo e saranno esposte 3 supercar Lamborghini, che formeranno un tricolore.

Omicidio Luca Sacchi, confermati 27 anni al killer

Omicidio Luca Sacchi, confermati 27 anni al killerRoma, 1 giu. (askanews) – Cambia in appello la sentenza per l’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer ucciso con un colpo di pistola alla nuca nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2019, nei pressi di un pub in zona Appio, a Roma. I giudici della corte d’assise di seconda istanza hanno da una parte confermato la condanna per Valerio Del Grosso, il presunto killer, a 27 anni di pena. Per Paolo Pirino e Marcello De Propris è stata riformata invece la sentenza di penale responsabilità, facendo passare da 25 anni a 14 anni ed 8 mesi. La fidanzata di Sacchi, Anastasiya Kylemnyk, accusata di violazione della legge sulla droga, ha avuto ancora 3 anni.

Urla, spintoni, calci e pugni fuori dalla corte d’assise d’appello in occasione della sentenza per l’omicidio del personal trainer Luca Sacchi. I familiari ed amici di alcuni imputati si sono scontrati nel corridoio antistante l’aula e per il servizio d’ordine di carabinieri e polizia è stato molto difficile riuscire a riportare la calma. I rumori dovuto ai colpi inferti contro le porte di legno hanno fatto pensare sulle prime, complice l’effetto rimbombo dei corridoi, all’azione di una o più armi da fuoco. In breve è stato il panico. In tanti hanno cercato rifugio negli uffici mentre il fuggi fuggi e lo scontro dei diversi gruppi ha riempito lo sguardo di tutti i presenti.

Al via “L’Avversario”, Marco Tardelli racconta sei grandi campioni

Al via “L’Avversario”, Marco Tardelli racconta sei grandi campioniRoma, 1 giu. (askanews) – Al via dal 5 giugno, ogni lunedì in seconda serata su Rai3, “L’Avversario” il nuovo format originale prodotto da Rai Cultura e Stand by me, che segna il debutto alla conduzione di Marco Tardelli: sei puntate in cui il grande campione ripercorre la carriera e le vita di altrettanti straordinari sportivi attraverso il racconto degli innumerevoli ostacoli e avversità che hanno dovuto superare, sia in campo che fuori, nel loro cammino verso il successo.

Antonio Cassano, Roberto Mancini, Federica Pellegrini, Lea Pericoli, Michel Platini e Franco Menichelli sono i sei grandi campioni, uno per puntata, che Marco Tardelli incontra e intervista per portare alla luce gli avversari, le difficoltà e i demoni interiori che hanno affrontato nella loro carriera e nella loro vita personale: dai Mondiali di calcio per Mancini alle ansie e paure interiori per la “Divina” Pellegrini, dai pregiudizi di una società benpensante e maschilista per la Pericoli al rapporto di odio e amore con l’Italia per Le Roi Platini, fino al corpo minuto di Menichelli che non gli ha permesso di diventare un calciatore professionista e al carattere ribelle e refrattario all’autorità per Cassano, il fuoriclasse barese cresciuto in un ambiente difficile, che sarà il protagonista della prima puntata. Tardelli, che ha allenato Cassano quando era ct della Nazionale Italiana Under 21, ne ripercorre a la parabola sportiva attraverso con un’intervista ironica e intima: dall’infanzia vissuta senza padre a Bari Vecchia, lì dove si divertiva a giocare a calcio dimostrando già di essere un mago del pallone, alla svolta arrivata a diciassette anni quando debutta in serie A con un goal meraviglioso durante un Bari-Inter che gli farà guadagnare un posto nella Roma al fianco del suo idolo di sempre, Francesco Totti. Ed è proprio qui nella Capitale che inizia ad emergere quell’Avversario che non lo abbandonerà più fino al termine della carriera: il carattere ribelle e l’incapacità di accettare qualsiasi tipo di autorità.

Un nuovo modo di raccontare lo sport che passa attraverso le difficoltà e gli ostacoli di questi grandi campioni: “Non sempre un avversario è un rivale in carne ed ossa – ha dichiarato Marco Tardelli – spesso gli atleti giocano le loro partite con avversari ancora più temibili di quelli esterni, come il proprio carattere o i propri demoni interiori. Ognuno dentro di sé deve trovare la forza, il coraggio e il modo per superare queste difficoltà. Alcune volte non si superano: si accettano e basta. Si impara a conviverci, anche questo è un modo per andare avanti”. Il campione del mondo del 1982, cinque volte campione d’Italia con la Juventus e vincitore di tutte e tre le principali competizioni Uefa, nonché ex allenatore, è per la prima volta protagonista di un programma televisivo, dove racconta il mondo sportivo che lui ben conosce attraverso un punto di vista inedito, in cui la fragilità e la sensibilità sono al centro della narrazione, più di una prestazione fisica da record o di una vittoria consegnata agli annali. In ciascuna delle sei puntate da 45 minuti, Tardelli fa emergere gli aspetti più intimi e sconosciuti di questi sei campioni assoluti, che ripercorrono la loro carriera attraverso aneddoti inediti, ricordi mai confessati, piacevoli e dolorosi, all’interno di una narrazione avvincente costruita sull’incastro di immagini di repertorio e interviste esclusive, anche ad amici, colleghi e familiari degli sportivi.

Meloni in Moldova rinnova sostegno a Kiev (e tira volata a Vox)

Meloni in Moldova rinnova sostegno a Kiev (e tira volata a Vox)Bulboaca, 1 giu. (askanews) – La domanda arriva “a margine”, il tema non è di certo tra quelli in agenda. Eppure Giorgia Meloni non ha nessun problema a rispondere. Ad ammettere che, per quanto non voglia infilarsi “in dinamiche di un’altra nazione”, l’esito delle prossime elezioni spagnole – convocate da Pedro Sanchez dopo la debacle nel voto locale – in quanto presidente dei Conservatori europei, vengono da lei osservate “con molto interesse”. In pratica, un nuovo sostegno all’alleato, il partito Vox di Santiago Abascal, magari con toni più istituzionali di quelli usati altre volte nel passato.

Un piccolo accenno alle dinamiche dell’Europa che verrà, quella che sarà disegnata dalle elezioni del prossimo anno e da cui la presidente del Consiglio spera possa emergere un nuovo asse in cui il suo partito sostituisca i socialisti nell’alleanza con il Partito popolare. L’Europa di oggi, invece, è quella riunita in Moldavia, nel castello di Mimi nelle campagne di Bulboaca, per il secondo summit della European political community (Epc), il format nato nel 2022 per volere volere del presidente francese Emmanuel Macron e che riunisce sia Paesi dell’Unione che extra Ue. Un appuntamento che vede la presenza dei leader di oltre 40 Paesi, compresi i vertici di Bruxelles: ci sono praticamente tutti, anche se a pesare sono alcune assenza come quella del neo rieletto presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Giorgia Meloni non vuole mancare nonostante in serata sia attesa al Quirinale per le celebrazioni della Festa della Repubblica. Alla fine la sua presenza dura più o meno due ore. Quanto basta, però, per ribadire il sostegno “a 360 gradi e finché sarà necessario” dell’Italia a Kiev, sia in pubblico che direttamente al presidente Volodomyr Zelensky, arrivato in presenza in quest’area a pochi passi dalla guerra che infiamma il suo Paese. Gli ucraini con la loro resistenza, sottolinea Meloni, “difendono anche la nostra sicurezza”. La presidente del Consiglio ribadisce poi il suo appoggio al percorso di adesione all’Unione europea, che lei preferisce chiamare “ricongiungimento”, di Paesi come Georgia, Balcani occidentali e, soprattutto, le stesse Moldavia e Ucraina che godono dello status di candidato dal 2022 e che vogliono fortemente sottrarsi alle minacce e all’influenza russa. Meloni mantiene una posizione più vaga, invece, sulla richiesta di Kiev di rientrare al più presto sotto l’ombrello della Nato. “Noi siamo sostenitori della politica delle porte aperte, ma questo sarà oggetto di un altro vertice che è quello di Vilnius”, la risposta.

Ufficialmente i temi in agenda per il vertice sono sicurezza, energia e interconnettività. Non c’è quello dell’immigrazione, molto caro al governo italiano. La presidente del Consiglio vi fa cenno durante il suo intervento nella sessione plenaria, quando spiega che per fronteggiare quella clandestina è necessario aiutare i Paesi africani che non devono essere vittime della “narrativa del ‘West and the rest’”. Ma di migranti, e in particolare della situazione in Tunisia, Meloni parla anche nel corso di un trilaterale con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier olandese, Mark Rutte. E’ proprio quest’ultimo, al suo arrivo al vertice, ad anticipare il colloquio che si svolgerà poco dopo. “È molto importante per i Paesi Bassi, perché parte dell’elevato afflusso di richiedenti asilo è dovuto al fatto che così tante persone provenienti dalla Tunisia effettuano una traversata terribilmente pericolosa”, spiega.

Bce, Enria: “Le banche ben gestite non falliscono”

Bce, Enria: “Le banche ben gestite non falliscono”Roma, 1 giu. (askanews) – “Le banche ben gestite non falliscono”. È il titolo scelto dal presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria per il suo intervento alla 22esima conferenza internazionale organizzata da Banca Mondiale, Fondo monetario internazionale e Federal Reserve.

Ha ovviamente preso spunto dai recenti casi di dissesto negli Stati Uniti, che hanno coinvolto la Silicon Valley Bank e la Signature Bank (seguiti da quello del Credit Suisse in Svizzera). Ma ha concentrato la sua attenzione sulle banche dell’Unione Europea. E secondo il capo della Vigilanza, proprio queste ultime “ora sono più forti e con la redditività in crescita. Questo in parte grazie al duro lavoro che le nostre squadre di vigilanza hanno fatto nell’ultimo decennio per rafforzare i bilanci e per rendere più sostenibili i modelli di business”, ha rivendicato.

“Ma non dobbiamo lasciarci andare all’autocompiacimento. Sappiamo che il contesto dei rischi è sempre in evoluzione. Anche noi dobbiamo praticare quello che predichiamo. La vigilanza è più efficace quando ci sono processi interni per identificare e misurare i rischi, identificare chiaramente priorità per il lavoro di vigilanza – ha proseguito -. I vigilanti devono disporre dei poteri per tradurre queste priorità in iniziative concrete, alla luce delle sfide specifiche che si trovano di fronte le banche”. La congruenza e l’efficacia dei controlli va assicurata anche “con un sistema di rendicontazione diretto al consiglio dell’autorità. E noi dobbiamo essere tenuti a rendere conto delle scelte che compiamo, spiegandole chiaramente ex ante, accettando le critiche ed assumendoci responsabilità ex post”.

Enria, tuttavia, ha avvertito che le autorità di vigilanza non hanno una visione perfetta del quadro e non possono pensare di identificare qualunque pericolo incomba su una banca. “Quindi, imn definitiva sta alle banche, non ai vigilanti, assumersi la responsabilità di identificare gestire i rischi. E questo significa avere robuste e solide culture gestionali e del rischio, affinché il perseguimento di crescita e redditività – ha concluso – non vada mai a detrimento della prudenza”.

Pnrr, al via a palazzo Chigi l’incontro Governo-Corte dei Conti

Pnrr, al via a palazzo Chigi l’incontro Governo-Corte dei ContiRoma, 1 giu. (askanews) – È cominciato alle ore 15,30 l’incontro a Palazzo Chigi sul Pnrr, dopo che il governo ha presentato un emendamento al dl P.a. che restringe i controlli della Corte dei Conti e che al momento è stato accantonato.

Sono presenti il ministro Raffaele Fitto, i sottosegretari alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari e Alfredo Mantovano e una delegazione della Corte guidata dal presidente Guido Carlino, il quale ha oggi tenuto un’audizione in commissione Affari costituzionali della Camera ha ribadito l’importanza dei controlli sui progetti del Pnrr.

”Troppi femminicidi”, Senago piange Giulia Tramontano

”Troppi femminicidi”, Senago piange Giulia TramontanoSenago (Mi), 1 giu. (askanews) – C’è una rosa bianca infilata nella cassetta della posta di Giulia Tramontano, davanti alla casa di Senago, a nord di Milano, in cui abitava con Alessandro Impagnatiello, padre del bambino che portava in grembo e reo confesso del suo omicidio.

Uno dei tanti gesti di affetto lasciati dopo il ritrovamento del corpo della ragazza, scomparsa dal 27 maggio, morta accoltellata a 29 anni mentre era incinta di 7 mesi e non solo davanti alla sua abitazione, ora con le finestre chiuse e i sigilli alla porta, al primo piano di una palazzina in una via tranquilla e riparata della cittadina lombarda, ma anche sul luogo in cui è stato rinvenuto il corpo, a circa 500 metri di distanza, oltre una fila di garage. Tanti, conoscenti, amici ma anche sconosciuti, hanno voluto lasciare un mazzo di fiori, accanto a quello portato dai familiari della ragazza di prima mattina, o anche solo passare, come gesto di vicinanza. “Io abito qua vicino e sono rimasta esterrefatta, ho immaginato subito c’entrasse il ragazzo, di femminicidi ne succedono troppi casi, ma questo proprio, sono due vite, non ci sono parole”, ha commentato una donna fra le tante persone che si sono raccolte di fronte al luogo in cui è stato rinvenuto il corpo della giovane, dove ora c’è una sua foto col suo nome, circondata da decine di mazzi di fiori.

“Sarebbe potuta essere mia sorella”, ha detto una ragazza molto giovane, in lacrime. “Da mamma so come ci si possa sentire, mio figlio conosceva lei perché andavano in palestra insieme. Era una persona squisitissima, educatissima, non se la meritava una fine del genere”, ha raccontato un’altra donna, commossa. “La storia mi ha colpito tanto, oltre a essere un femminicidio è stato ucciso anche il bambino, mi ha lasciato senza parole. Ho pensato di venire a lasciare dei fiori, il minimo che si può fare”, ha spiegato una ragazza che abita in zona prima di appoggiare il suo mazzo vicino agli altri.

L’assassino, che aveva una relazione con un’altra donna, scoperta dalla vittima pochi giorni fa, è accusato di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso. Secondo gli inquirenti il 30enne avrebbe cercato online come uccidere e liberarsi del cadavere, un omicidio premeditato dunque. Dopo l’assassinio, avrebbe cercato di incontrare anche l’altra donna che frequentava, che però si è rifiutata.

Romania, visita a Sibiu dell’ambasciatore Mangoni

Romania, visita a Sibiu dell’ambasciatore MangoniRoma, 1 giu. (askanews) – L’Ambasciatore Alfredo Durante Mangoni, assieme alla dott.ssa Alice Rubini, Responsabile dell’Ufficio Economico-Commerciale dell’Ambasciata, alla dott.ssa Laura Napolitano, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, e alla dott.ssa Micaela Soldini, Direttrice dell’Ufficio di Bucarest di ICE Agenzia, ha effettuato una visita di tre giorni a Sibiu, incontrando Autorità e istituzioni culturali locali e visitando alcune imprese italiane attive nel distretto. La delegazione è stata accompagnata dal Console Onorario Italo Selleri, al quale l’Ambasciatore ha consegnato l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia, alla presenza della Sindaca di Sibiu.

È la prima visita di un Ambasciatore d’Italia in Romania a Sibiu negli ultimi nove anni. La città ha saputo consolidare un modello virtuoso incentrato su un programma culturale di prim’ordine, che a sua volta sostiene le attività economiche sul territorio. Anche le imprese italiane sono ben inserite nel tessuto economico locale, contribuendo a garantire occupazione. Nel corso della giornata di martedì 30 maggio, si è svolto l’incontro con la Presidente del Consiglio Provinciale di Sibiu, Daniela Cîmpean, con la Sindaca Astrid Cora Fodor e con il Prefetto Mircea Dorin Cretu. In seguito, nel pomeriggio, la delegazione italiana ha incontrato il Direttore del Museo Brukenthal, Alexandru Chituta, il Direttore del Museo Astra Ciprian Stefan e il Direttore della Filarmonica di Stato Sibiu Cristian Lupes, effettuando anche una breve visita guidata del centro di Sibiu, accompagnato dal Direttore della Biblioteca Astra, il Professore Razvan Pop. Sempre nell’ambito della collaborazione culturale si iscrive anche il dialogo tra la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Bucarest e il Direttore del Festival Internazionale di Teatro di Sibiu, Constantin Chiriac.

Il 31 maggio, si è svolto l’incontro con Presidente e Direttore della Camera di Commercio di Sibiu, dr. Octavian Isaila e dr. Eugen Iordanescu e con i rappresentanti delle aziende italiane Hipic Prod, Sirfit e Minuzzo Mobili.

Spagna, Giuseppe Buccino nuovo ambasciatore italiano

Spagna, Giuseppe Buccino nuovo ambasciatore italianoRoma, 1 giu. (askanews) – Giuseppe Maria Buccino Grimaldi ha assunto oggi l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Madrid. Lo ha reso noto la Farnesina.

“Mi appresto con emozione a servire l’Italia in Spagna ad un mese dall’avvio della presidenza di turno dell’Ue – ha dichiarato il nuovo ambasciatore – a Madrid per proseguire nel percorso di approfondimento delle eccellenti relazioni con Spagna e Andorra, consapevole delle straordinarie, comuni radici storiche e culturali che uniscono i nostri popoli”. Nato a Napoli il 28 novembre 1961, Buccino si laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli nel 1984. In seguito ad esame di concorso, il 15 febbraio 1988 è nominato Volontario nella carriera diplomatica, con specializzazione commerciale.

Per il suo primo incarico al ministero è destinato alla Direzione Generale Affari Economici, impegnata nella nascente strategia di sostegno attivo alle imprese italiane all’estero. Nel 1991 assume l’incarico come Secondo Segretario commerciale a Beirut, ove è da poco terminata la guerra civile e sta iniziando la ricostruzione economica e sociale del Paese. Nel 1994 è incaricato delle funzioni di Primo Segretario commerciale alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea in Bruxelles. In tale sede, segue dapprima le relazioni con i paesi dell’Europa Centrale e Orientale e con i Paesi dell’ex Unione Sovietica; successivamente, durante il semestre di Presidenza italiana, presiede il Gruppo di lavoro “Asia”; infine, si occupa delle questioni istituzionali relative alla Conferenza intergovernativa di Amsterdam.

Dopo un secondo incarico presso la Direzione Generale Affari Economici, al Coordinamento Unione Europea, nel 2000 prende servizio presso la neo-istituita Direzione Generale Integrazione Europea e partecipa alla delegazione italiana impegnata nei negoziati della Conferenza intergovernativa di Nizza. Divenuto, nel 2001, Capo dell’Ufficio VI della stessa Direzione, competente in materia giuridico-istituzionale, prende parte ai lavori della Convenzione Europea e, successivamente, a quelli per l’adozione della Costituzione Europea.

Nel 2004 assume come Incaricato d’Affari con Lettere a Doha, dove viene confermato in qualità di Ambasciatore nel 2006. Nel 2008 rientra a Roma per prestare servizio presso il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, all’Ufficio Affari Diplomatici. Nel 2009 assume l’incarico di Consigliere Diplomatico Aggiunto del Presidente della Repubblica. Nel 2011 è nominato Ambasciatore d’Italia in Libia, dove è in corso la guerra civile. Nel 2015 assume servizio alla Farnesina come Direttore Generale per l’Unione Europea. Nel 2019 è nominato nuovamente Ambasciatore d’Italia a Tripoli. Nel 2023 viene nominato Ambasciatore d’Italia a Madrid.

Nel 2011 è nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Dl PA,Fontana: l’emendamento sulla Corte dei Conti è ammissibile

Dl PA,Fontana: l’emendamento sulla Corte dei Conti è ammissibileRoma, 1 giu. (askanews) – La presidenza della Camera “a prescindere da ogni considerazione sul merito dell’emendamento” condivide la valutazione di ammissibilità della proposta di modifica del governo al decreto PA sulla proroga del danno erariale e sul controllo concomitante della Corte dei Conti sul controllo concomitante.

In una lettera inviata al capogruppo di AVS Filiberto Zaratti, il presidente Lorenzo Fontana scrive “la informo che i presidenti delle citate commissioni permanenti, Nazario Pagano e Walter Rizzetto, mi hanno indirizzato una lettera, che Le allego in copia, contenente gli elementi posti a sostegno della valutazione di ammissibilità effettuata in sede referente che, a prescindere da ogni considerazione sul merito sull’emendamento, ritengo di vanvera”.