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Maltempo,da lunedì riaprono le linee ferroviarie fra Forlì e Rimini

Maltempo,da lunedì riaprono le linee ferroviarie fra Forlì e RiminiRoma, 21 mag. (askanews) – Prosegue il lavoro delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata dall’alluvione dei giorni scorsi.

Lunedì 22 maggio i treni riprenderanno a circolare fra Forlì e Rimini, riducendo l’interruzione della linea Bologna – Rimini al tratto compreso fra Faenza e Forlì. Il passaggio dei treni avverrà con una riduzione iniziale della velocità, che verrà gradualmente aumentata nel corso della giornata. Proseguono intanto i lavori di ripristino nel tratto ancora interrotto con l’obiettivo di riaprire interamente la linea prima del ponte del 2 giugno. Lo riporta un comunicato della Regione Emilia Romagna. Regionali della linea Milano/Piacenza – Rimini/Ancona: regolari fra Milano/Piacenza e Bologna con prolungamento a Faenza a cadenza oraria e fra Rimini e Ancona con prolungamento su Forlì a cadenza oraria. Fra Faenza e Forlì sarà attivo un servizio di autobus. In considerazione della viabilità stradale non ancora completamente ripristinata potrebbe non essere possibile garantire l’interscambio immediato treno/bus. Da considerare in ogni caso un aumento dei normali tempi di viaggio fra Bologna e Rimini di almeno un’ora.

Lunga percorrenza da e per la Puglia: Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia continueranno a circolare su percorsi alternativi che possono comportare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore. I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno. Aggiornamenti sulla circolazione e sui treni sono disponibili sulla pagina web Infomobilità di RFI e di Trenitalia. Potenziata da Trenitalia e Trenitalia Tper l’assistenza nelle stazioni e a bordo. Riaprirà domani, sempre con una iniziale riduzione di velocità, anche la linea Ravenna – Rimini.

Ancora difficile fare previsioni di riapertura per le linee Faenza – Ravenna e Ferrara – Ravenna, a causa dell’incompleto deflusso dell’acqua che non consente la verifica totale dell’infrastruttura. Danni ingenti sono invece confermati fra Lugo e Russi e fra Lugo e Castelbolognese, linee già pesantemente danneggiate dalla prima alluvione. Impossibile, al momento, garantire collegamenti alternativi su strada.

Sono complessivamente oltre 350 le persone, 60 i mezzi e 21 le imprese appaltatrici messe in campo da RFI per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata. Al momento la stima dei danni è di oltre 90 milioni di euro. Numerosi i punti in cui la forza dell’acqua ha eroso il terreno e il pietrisco su cui poggiavano i binari, rendendo necessaria la sua ricostruzione prima della posa di nuove rotaie. Danneggiati in più punti anche i cavi di trasmissione dati per l’interfaccia con i sistemi di circolazione.

Maltempo, precisazione regione Emilia Romagna su fondi Pnrr

Maltempo, precisazione regione Emilia Romagna su fondi PnrrRoma, 21 mag. (askanews) – In riferimento a quanto pubblicato da ‘Wired’ circa il fatto che l’Emilia-Romagna avrebbe ricevuto molti fondi del Pnrr contro il rischio di frane e alluvioni la Regione in un comunicato precisa che: i 2,49 miliardi di cui parla l’articolo sono previsti a livello nazionale dalla Missione 2, Componente 4 del Pnrr, Investimento 2.1 “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.

Di queste risorse, 1,287 miliardi sono in capo al Ministero dell’Ambiente e sono stati destinati a rimborso spese per interventi già finanziati, e non sono pertanto stati destinati a nuovi interventi. Dei restanti 1,2 miliardi, 400 milioni, sempre a livello nazionale, sono stati destinati alla rendicontazione di interventi già finanziati in altro modo. L’Emilia-Romagna ha già speso tutti i 39 milioni assegnatigli realizzando 146 interventi.

I restanti 800 milioni – prosegue la regione Emilia Romagna in una nota – sono stati ripartiti tra le regioni con un accordo attuativo sottoscritto il 24 gennaio 2023. L’Emilia-Romagna ne ha avuti circa 61 milioni con cui realizzerà 76 interventi che devono essere progettati, appaltati e contrattualizzati entro aprile 2024 e conclusi entro il 31 dicembre 2025 e rendicontati entro il 30 giugno 2026. Questi 61 milioni sono le uniche risorse da destinare a nuovi interventi, inoltre non esclusivamente ad interventi di difesa del suolo ma anche per il ripristino di infrastrutture danneggiate a seguito di eventi calamitosi e per la riduzione del rischio residuo sulla base di piani approvati dal Dipartimento della Protezione Civile.

Cina-Usa, s’inasprisce guerra semiconduttori:da Pechino stop a Micron

Cina-Usa, s’inasprisce guerra semiconduttori:da Pechino stop a MicronRoma, 21 mag. (askanews) – Il gigante statunitense dei semiconduttori Micron ha fallito una revisione della sicurezza nazionale. Lo ha annunciato domenica l’agenzia cinese per la sicurezza informatica, invitando gli operatori di “infrastrutture informative critiche” a smettere di acquistare i suoi prodotti.

L’episodio segna l’ultima escalation nell’aspra guerra dei chip tra Stati Uniti e Cina, con Washington che cerca di bloccare l’accesso di Pechino ai semiconduttori all’avanguardia. Le autorità cinesi hanno lanciato a marzo una revisione dei prodotti venduti nel paese da Micron, uno dei maggiori produttori mondiali di chip.

I prodotti Micron “hanno potenziali problemi di sicurezza della rete relativamente seri, che rappresentano un grave rischio per la sicurezza della catena di approvvigionamento delle infrastrutture informatiche critiche della Cina e influenzano la sicurezza nazionale cinese”, ha affermato in una nota l’amministrazione della sicurezza informatica (CAC) aggiungendo che “gli operatori di infrastrutture informatiche critiche in Cina dovrebbero smettere di acquistare prodotti Micron”. L’ampia definizione cinese di infrastruttura informativa critica comprende settori che vanno dai trasporti all’assistenza sanitaria.

“Abbiamo ricevuto dal CAC l’avviso di conclusione della sua revisione dei prodotti Micron venduti in Cina”, ha dichiarato Micron in una nota. “Stiamo valutando la conclusione e valutando i nostri prossimi passi”. Alla domanda se la società presenterà ricorso contro la decisione, una portavoce di Micron ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di continuare a impegnarci nelle discussioni con le autorità cinesi”.

Circa il 10 percento del fatturato annuo di 30,8 miliardi di dollari di Micron lo scorso anno proveniva dalla Cina, secondo i dati dell’azienda. Ma gran parte dei prodotti Micron venduti nel paese sono stati acquistati da produttori stranieri, avevano affermato in precedenza gli analisti, e non è chiaro se la decisione dell’agenzia della sicurezza informatica influirà sulle vendite ad acquirenti stranieri.

La Cina nel 2021 ha annunciato regole per proteggere le infrastrutture informative critiche con requisiti di sicurezza dei dati più severi. Recentemente ha anche rafforzato l’applicazione delle sue leggi sulla sicurezza dei dati e contro lo spionaggio.

La guerra dei chip tra Pechino e Washington si è intensificata lo scorso anno quando gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’accesso della Cina a chip di fascia alta, apparecchiature per la produzione di chip e software utilizzati per progettare semiconduttori.

Washington ha citato preoccupazioni per la sicurezza nazionale e ha affermato di voler impedire che la tecnologia che potrebbe aiutare a sviluppare attrezzature militari avanzate venga acquisita dalle forze armate e dai servizi di intelligence cinesi.

Nel 2021, la Cina ha importato semiconduttori per un valore di 430 miliardi di dollari, più di quanto ha speso per il petrolio.

Maltempo, Meloni: il governo c’è, adesso risposte immediate

Maltempo, Meloni: il governo c’è, adesso risposte immediateRavenna, 21 mag. (askanews) – “Adesso il nostro compito è quello di garantire risposte immediate”. Per affrontare le conseguenze dell’alluvione in Emilia-Romanga “il governo c’è, ci sono anche gli altri livelli istituzionali, c’è qui un livello di collaborazione che è molto prezioso in una situazione come questa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata in prefettura a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

“C’è un consiglio dei ministri convocato per martedì – ha aggiunto Meloni -. C’è tutta la giornata di domani per ottimizzare provvedimenti. Per questo volevo venire domenica” nelle zone colpite dall’alluvione, “perché domani posso passare la giornata insieme ai ministri che sono già al lavoro e che intanto mi mandano le loro iniziative e le loro idee su tutto quello che si può fare. Ho parlato con il presidente della Regione Bonaccini, con i sindaci e la Protezione civile per capire quali possono essere le cose prioritarie”.

Giro d’Italia: tappa allo statunitense McNulty, Armirail in rosa

Giro d’Italia: tappa allo statunitense McNulty, Armirail in rosaRoma, 21 mag. (askanews) – Lo statunitense Brandon McNulty ha vinto la quindicesima tappa del Giro d’Italia, da Seregno a Bergamo di 195 km. Frazione animata dalla fuga di 17 corridori, dissolta però sull’ultima salita della Roncola in cui sono emersi Healy, McNulty e Frigo. Quest’ultimo con una straordinaria progressione aveva superato sia Healy che McNulty a poche decine di metri dal traguardo, ma alla fine l’americano ha vinto sfruttando anche la stanchezza accumulata dall’italiano nel suo recupero conquistando la prima vittoria al Giro d’Italia. Nel frattempo, sulla Boccola, Roglic ha tentato uno strappo. Si è staccata la maglia rosa, ma non gli altri big come Thomas, Almeida e Caruso. Il francese Armirail, attardato rispetto a Thomas e Roglic, non ha perso la maglia rosa e la manterrà fino alla tappa di martedì con 1’08” sul primo e 1’10” sul secondo. “Ancora non ci credo – le parole di McNulty al traguardo – è stata dura ma ce l’ho fatta. Mi sono lanciato a 200 metri dal traguardo, dedico la vittoria alla mia fidanzata e ai miei amici. Finalmente un po’ di sole, mi fa bene. Ora la prossima settimana ci concentreremo su Almeida, sarà da pazzi”. Domani riposo. Si riparte martedì con l’ultima settimana del Giro 2023, tra le più dure delle ultime edizioni. Via con la Sabbio Chiese – monte Bondone (203 km). Dopo 17 anni torna l’arrivo in vetta ai 1632 metri del Monte Bondone. L’ultima volta fu nel 2006 con la vittoria di Ivan Basso ma l’impresa consegnata alla leggenda fu quella di Charlie Gaul nel 1956. Il dislivello complessivo della tappa è di 5000 metri. Prima del Bondone, dopo la partenza da Sabbio Chiese nel bresciano e il passaggio vicino al Lago di Garda verrà scalato il Passo di Santa Barbara (12 km all’8% medio), il Passo di Bordala (4.5 km al 7%), la salita di Matassone (13 km al 5%) e Serrada (17 km al 5.5%). Giornata intensa e tappa da cerchiare di rosso per gli scalatori.

Meloni in Emilia Romagna, “ho trovato cittadini orgogliosi al lavoro”

Meloni in Emilia Romagna, “ho trovato cittadini orgogliosi al lavoro”Ravenna, 21 mag. (askanews) – “Ho trovano una situazione molto complessa. Ci sono varie emergenze diverse. Adesso la cosa importante è che si fermi, questo riguarda il tema del maltempo e delle eventuali frane”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata in prefettura a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

“Ho trovato una situazione in cui c’è bisogno di molto lavoro, ma ho trovato anche cittadini molto orgogliosi che stavano al lavoro e che dicevano ‘ci rimettiamo in piedi’ – ha aggiunto Meloni -. Questo è molto importante. Ho trovato anche tantissimi ragazzi giovanissimi che arrivavano dappertutto a dare una mano perché l’Italia tira fuori il suo meglio in queste situazioni”. “C’è stata suspance su dove dovessi andare. Non volevo crearla, ma questo non è il momento delle passarelle, sono scesa così a caso” nelle zone più colpite dall’alluvione. “Se avessi comunicato i posti non saremmo riusciti” a incontrare la popolazione. “Mi sono anche commossa. Ho trovato tanta gente commossa, per la tragedia che viveva ma anche commossa di speranza”. Così Meloni a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

In precedenza, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e la premier si erano incontrati nel primo pomeriggio a Forlì. Successivamente hanno visitato un’area colpita a Faenza.

Maltempo, Meloni: in Emilia R. situazione molto complessa

Maltempo, Meloni: in Emilia R. situazione molto complessaRavenna, 21 mag. (askanews) – “Ho trovano una situazione molto complessa. Ci sono varie emergenze diverse. Adesso la cosa importante è che si fermi, questo riguarda il tema del maltempo e delle eventuali frane”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata in prefettura a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

“Ho trovato una situazione in cui c’è bisogno di molto lavoro, ma ho trovato anche cittadini molto orgogliosi che stavano al lavoro e che dicevano ‘ci rimettiamo in piedi’ – ha aggiunto Meloni -. Questo è molto importante. Ho trovato anche tantissimi ragazzi giovanissimi che arrivavano dappertutto a dare una mano perché l’Italia tira fuori il suo meglio in queste situazioni”.

Tumori, oggi giornata nazionale malato Oncologico

Tumori, oggi giornata nazionale malato OncologicoRoma, 21 mag. (askanews) – “La giornata di oggi è fondamentale per evidenziare i bisogni dei pazienti oncologici e confermare l’impegno dell’industria farmaceutica nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci antitumorali”, dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della XVIII Giornata nazionale del Malato Oncologico che si celebra ogni anno la terza domenica di maggio.

“Il progresso nel campo della ricerca oncologica ha portato – aggiunge in una nota – a una maggiore comprensione delle cause genetiche e molecolari dei tumori, potenziando notevolmente la diagnosi precoce e la terapia mirata. Grazie a questi progressi, molti pazienti affetti da cancro possono beneficiare di cure più efficaci e con minori effetti collaterali, migliorando la loro qualità di vita e aumentando la sopravvivenza. Sono oltre 8.000 i farmaci attualmente in fase di ricerca e sviluppo a livello globale (fonte: Citeline 2023).

In Italia gli studi clinici – secondo un’indagine Altems – sono circa mille, di cui la metà in oncologia. Studi che, oltre a garantire l’accesso alle nuove cure ai cittadini, permettono risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale: ogni euro investito dalle aziende in quest’area produce infatti un beneficio complessivo per il SSN di 3,35 euro. Secondo il presidente di Farmindustria “Si può fare ancora di più: perfezionando gli stili di vita, puntando sulle diagnosi precoci e assicurando un accesso alle cure rapido, equo ed omogeneo. Il malato oncologico, anche dopo la guarigione, ha bisogno di un’assistenza multidisciplinare e multidimensionale, che riguarda non solo lui ma l’insieme dei suoi caregiver.

In questo senso va il Piano Oncologico Nazionale, sviluppato secondo un approccio globale e intersettoriale. Senza dimenticare il necessario rafforzamento del network pubblico-privato, il potenziamento dei servizi come la medicina di prossimità, di telemedicina, di connected care e delle applicazioni delle tecnologie digitali. A supporto dell’assistenza e del lavoro di ricercatori, medici e tutto il personale sanitario.

Per guardare con fiducia al futuro – conclude Cattani – è importante coniugare l’innovazione e lo sviluppo di nuove terapie, che hanno impatto sulla qualità di vita dei cittadini, con ogni tipo di iniziativa non solo assistenziale ma anche culturale ed educativa. Vogliamo continuare a essere sempre più e meglio al fianco dei malati. E continueremo ad impegnarci per un futuro senza cancro.”

Europei ritmica, Sofia Raffaeli oro palla e clavette

Europei ritmica, Sofia Raffaeli oro palla e clavetteRoma, 21 mag. (askanews) – Bis d’oro per Sofia Raffaeli. La ginnasta azzurra ha vinto la medaglia d’oro nella palla e nelle clavette agli Europei di ginnastica ritmica, in corso a Baku. Sofia Raffaeli, argento ieri nel concorso individuale all around, ha realizzato 33.650 punti, superando la bulgara Stiliana Nikolova e la azera Zohra Aghamirova. Nella finale al cerchio, Raffaeli ha chiuso al quarto posto (32-50 punti), mentre la medaglia d’oro è stata vinta dall’ucraina Viktoriia Onopriienko (33.250). Sofia Raffaeli ha poi fatto il bis imponendosi nella finale nelle clavette, con il punteggio di 33mila punti.

“Nelle specialità sono più tranquilla perché ogni finale è a sé – ha dichiarato la “formica atomica” in mixed zone al termine della gara – Nonostante un piccolo errore al cerchio sapevo che la gara non era compromessa come potrebbe essere un errore nell’All Around. Ho resettato e pensato solo a quelle dopo. Ancora non ho realizzato di essere vicecampionessa europea e di aver raggiunto un altro primato per la ritmica azzurra dopo la mia vittoria al Mondiale di Sofia ma sono davvero molto felice anche se so di non aver dato il massimo. Oggi sono entrata in pedana con questa voglia e il risultato si è visto”.

Maltempo, su A14 tra Faenza e Forli si circola fino alle 21

Maltempo, su A14 tra Faenza e Forli si circola fino alle 21Roma, 21 mag. (askanews) – Sulla A14 Bologna – Taranto, nel tratto riaperto tra Faenza e Forlì, si circola su tre corsie in direzione sud e in due corsie in direzione nord. Confermata la chiusura notturna, in entrambe le direzioni, dalle 21,00 di oggi alle 06,00 di domani 22 maggio per le attività di ripristino del manto stradale. Lo rende noto la Polizia di Stato in un comunicato.

Si prevede di adottare analogo provvedimento dalle ore 21,00 di domani fino alle ore 06,00 di martedì 23 maggio. Di concerto con gli Enti locali e ANAS, sono stati individuati i percorsi alternativi : agli utenti che da Bologna sono diretti verso Ancona/Pescara , dopo l’uscita a Faenza, si consiglia di percorrere Via Granarolo , poi Via F.lli Rosselli , poi la S.S. 9 “via Emilia”, poi la S.S. 727, infine la S.S.67 per poi rientrare a Forli’.

Percorso inverso per chi da Pescara/Ancona e’ diretto verso Bologna. Sulla SS16 al km 148, svincolo di Via Faentina permane la chiusura delle rampe in uscita in entrambe le direzioni . Permane la chiusura del tratto tra il km 171+000 e 173+000 – località Cervia – in entrambi i sensi di marcia, per intervento urgente da parte dei VV.FF. di drenaggio dell’acqua presente. Il traffico al momento è deviato sulla viabilità interna del Comune di Cervia.

E’ ancora vigente il provvedimento del Prefetto di Ravenna che ha disposto il divieto di circolazione dei veicoli commerciali con massa superiore a 5 tonnellate su tutte le strade comunali, provinciali e statali della provincia di Ravenna – fatta eccezione per le autostrade e gli itinerari ad esse alternativi, fino a cessate esigenze (salvo rivalutazioni sulla base dell’evolversi della situazione); sono esclusi dal divieto i mezzi di soccorso e in genere tutti quelli utilizzati dagli attori del sistema di Protezione Civile per fare fronte all’emergenza. Fino a alle ore 12:00 di domani 22 maggio è ancora vigente il divieto di circolazione per i veicoli di massa superiore alle 3,5 t sulla SS 3 bis Tiberina (E45) in direzione di Cesena. Pertanto all’uscita di San Sepolcro detti mezzi vengono indirizzati in direzione di Arezzo sulla SS 73 per raggiungere la A1 e proseguire in direzione di Bologna.

Permane chiusa in via precauzionale per innalzamento del livello idrico del torrente Ghiandone, la SS 589 “Dei Laghi di Avigliana” in località Barge (CU) dal km 49+050 al km 57+000. Causa frana è tuttora interdetta la circolazione a tutti i veicoli sulla SS 71 tra il km 250+000 ed il km 244+800 in località Bivio Montegelli nella provincia di Forli-Cesena. La Polizia di Stato segnala infine che persiste la necessita’ di non recarsi nelle province di Forli’- Cesena e Ravenna dove la viabilita’ secondaria e’ ancora interessata dalla presenza di fango e di acqua e per lasciare libera la circolazione ai veicoli destinati al soccorso e al ripristino.