Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Giustizia, domani sciopero delle toghe e assemblee pubbliche in tutta Italia

Giustizia, domani sciopero delle toghe e assemblee pubbliche in tutta ItaliaRoma, 26 feb. (askanews) – “Contro la separazione delle carriere” e a “difesa della Costutituzione”. Domani sciopero dei magistrati proclamanto dall’Anm, il sindacato delle toghe, con manifestazioni pubbliche in molte citta, da Nord a Sud. Si preannuncia “un’ampia mobilitazione”, da Trieste a Palermo, riferisce l’Anm sulla rivista “La magistratura”. I magistrati si confronteranno con i cittadini in numerosi eventi e manifestazioni con lo scopo di spiegare le ragioni del no alla riforma costituzionale della giustizia, che prevede la separazione delle carriere dei magistrati e l’istituzione di un’Alta corte.


Alle assemblee pubbliche parteciperanno magistrati ed ex magistrati, costituzionalisti, avvocati, rappresentanti del mondo della cultura e studenti. I confronti aperti, che si terranno i contemporanea nei vari distretti d’Italia, rappresentano un’occasione di confronto e sensibilizzazione per comprendere i rischi della riforma per l’indipendenza della magistratura e per l’equilibrio dei poteri. A Roma, alle ore 11, eè prevista un’assemblea pubblica al Cinema Adriano (piazza Cavour) alla parteciperanno componenti della Giunta esecutiva centrale dell’Anm tra cui il presidente Cesare Parodi, il segretario generale Rocco Maruotti, e il vice presidente Marcello De Chiara.

MotoGp, Bagnaia e Marquez pronti al debutto in Thailandia

MotoGp, Bagnaia e Marquez pronti al debutto in ThailandiaRoma, 26 feb. (askanews) – Attesa finita per il Ducati Lenovo Team, in viaggio verso il Chang International Circuit di Buriram per il Gran Premio della Thailandia, gara inaugurale della stagione 2025 della MotoGP. Alle spalle i test ufficiali di Malesia e Tailandia, Francesco Bagnaia e Marc Márquez torneranno in pista venerdì per le prime prove libere dell’anno. Vincitore dell’edizione 2024 del GP, velocissimo al test invernale di Sepang, con il secondo miglior crono assoluto, e altrettanto competitivo al test di Buriram con la P5 finale, Bagnaia punta a concretizzare con un risultato solido ed iniziare così nel migliore dei modi il 2025. “Il primo GP della stagione – dice – è un momento speciale, una gara sempre un po’ diversa dalle altre. Arrivo da un pre season nel complesso positiva, non perfetta, ma dove abbiamo lavorato moltissimo per portare la moto nelle migliori condizioni possibili e fare le scelte più solide a livello di direzione dello sviluppo. Da venerdì inizieremo a fare sul serio su un tracciato che mi piace e che negli ultimi anni è stato favorevole alle caratteristiche di Ducati, non vedo l’ora”. Feeling in crescendo in sella alla Desmosedici GP e davvero a suo agio anche sul long run in Tailandia (P1) poco meno di due settimane fa, Márquez debutterà a tutti gli effetti con il rosso della squadra ufficiale di Borgo Panigale su un tracciato a lui molto caro. “Sono sempre un po’ più nervoso del dovuto per la prima gara della stagione – dice – è sempre un GP speciale. Sono contento di correre in Tailandia, ci arriviamo dopo una bella pre season e con una buona base, abbiamo lavorato davvero tanto e bene con la squadra. Le gare è vero, sono una cosa diversa, bisogna stare attenti a tutto, ma ho tanta voglia di iniziare e di fare bene, questo sarà sicuramente d’aiuto per la stagione”. Il Gran Premio della Thailandia prenderà il via ufficialmente venerdì 28 febbraio alle ore 10:45 locali (le 04:45 italiane) con la prima sessione di prove libere.

Santanchè: dimissioni? Ieri sono stata chiara, ho detto tutto

Santanchè: dimissioni? Ieri sono stata chiara, ho detto tuttoRoma, 26 feb. (askanews) – “Io parlo un italiano magari modesto ma mi faccio capire, ieri l’ho detta come la volevo dire”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanché ha replicato, su Tagadà di La7, ai cronisti che le chiedevano conto delle ‘interpretazioni’ delle sue affermazioni ieri alla Camera da parte del capogruppo Fdi a Montecitorio, Galeazzo Bignami, il quale aveva “apprezzato” la ministra quando “ha detto che in caso di rinvio a giudizio sulla vicenda che attiene un’altra questione si dimetterebbe. E’ un dato di fatto di cui prendiamo atto e che crediamo sia importante”, aveva sottolineato Bignami.


Bignami ha capito male? “Eh, appunto, andate a rileggere quello che ho detto, io l’ho detto a modo mio, bene o male non lo so, ma ho espresso quello che era il mio pensiero”. E poco dopo, intercettata in Transatlantico, la ministra ha ribadito: “Ho detto tutto, sono stata chiara ieri, non è che dovete interpretare. Ieri ho detto tutto, potete stare tranquilli”.

Il Presidente serbo-bosniaco Dodik condannato a un anno di carcere

Il Presidente serbo-bosniaco Dodik condannato a un anno di carcereRoma, 26 feb. (askanews) – Un tribunale bosniaco ha condannato a un anno di carcere il presidente serbo-bosniaco Milorad Dodik, sanzionato anche con sei anni di interdizione dall’attività politica per separatismo.


Come riporta l’Associated Press, Dodik – considerato su posizioni filorusse e vicino alla Serbia – non avrebbe implementato le decisioni dell’inviato internazionale, Christian Schmidt, che in base agli accordi di Dayton ha la facoltà di introdurre cambiamenti legislativi nella Repubblica Serba. È improbabile che Dodik, che ha comunque intenzione di presentare appello, possa finire in carcere anche perché gode del pieno appoggio del presidente serbo Aleksandar Vucic, che potrebbe offrirgli asilo politico a Belgrado – e che ha convocato per oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza nazionale serbo. Dodik, che non era presente alla lettura della sentenza, aveva dichiarato di voler disobbedire a qualsiasi condanna e minacciato “misure radicali”, tra cui l’eventuale secessione della Repubblica Serba e la susseguente annessione alla Serbia.

Golf, Francesca Fiorellini, doppio successo negli Stati Uniti

Golf, Francesca Fiorellini, doppio successo negli Stati UnitiRoma, 26 feb. (askanews) – Prima vittoria di Francesca Fiorellini (foto federgolf.it), che difende i colori dell’UCLA, nelle gare di College USA. L’azzurra ha esercitato un autentico dominio nel Bruin Wave Invitational, che ha concluso con 207 (69 68 70, -9) colpi, unica giocatrice capace di scendere sotto par, lasciando a ben dieci lunghezze la statunitense Tiffany Le, seconda con 217 (+1), e a undici la cinese Angela Liu, terza con 218 (+2), entrambe sue compagne di università.


Sul percorso del Valencia CC (par 72), nella città californiana da cui il circolo prende nome, doppio successo per la romana perché l’UCLA (University of California Los Angeles) ha vinto con largo margine la competizione a squadre (870, +6) davanti a Baylor University (892, +28) e a Pepperdine University (895, +31). Hanno preso parte alla gara anche Carolina Melgrati (Arizona) e Rebecca Galasso (New Mexico), 27.e con 229 (+13), Lorena Rossettin (Rutgers), 45ª con 235 (+19), e Lucrezia Rossettin (Rutgers), 69ª con 249 (+33).


Francesca Fiorellini, ha aggiunto così un’altra perla alla sua collana di successi, tra i quali quelli nel 2023 con il Team Europe nella Junior Ryder Cup italiana e nella Junior Solheim Cup, dove è stata grande protagonista. Dal 2 al 5 aprile parteciperà all’Augusta National Women’s Amateur, insieme alla stessa Melgrati e a Caterina Don. L’evento è chiamato anche Masters femminile perché le concorrenti disputeranno il round finale sul percorso dell’Augusta National, sede del Masters Tournament, il primo Major stagionale maschile.

Cia Piemonte: no a allargamento zona d’origine Mosacato d’Asti

Cia Piemonte: no a allargamento zona d’origine Mosacato d’AstiRoma, 26 feb. (askanews) – Parere negativo da parte di Cia-Agricoltori italiani delle province di Cuneo, Asti e Alessandria, insieme a Cia Piemonte, rispetto alla richiesta di allargamento della zona d’origine del Moscato d’Asti, avanzata dal Comune di Asti e che verrà discussa nella prossima assemblea del Consorzio di tutela del Moscato d’Asti martedì 4 marzo.


Il giudizio è maturato al termine di un incontro con le aziende e gli operatori del settore, promosso il 25 febbraio da Cia sul territorio, nella propria sede interzonale di Castelnuovo Calcea. “E’ emerso, pressoché all’unanimità – sintetizza il presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini -, che non c’è al momento nessuna necessità di allargare l’area di origine del Moscato d’Asti, sia perché non lo richiede il mercato, sia perché mettere mano ad una modifica di questo genere significherebbe creare un precedente dalle conseguenze difficilmente controllabili, tenendo conto delle successive richieste che potrebbero manifestarsi da parte di altre realtà analoghe”. Prima di allargare l’area, è stato detto, qualora il mercato auspicabilmente lo richieda, si pensi piuttosto ad aumentare il prezzo delle uve, oppure ad utilizzare i molti terreni non vitati o a gerbido nel territorio del Consorzio. Il no alla richiesta del Comune di Asti, ha spiegato l’avvocato Saverio Biscaldi, consulente Cia nel settore vitivinicolo, non può comportare né l’eliminazione del nome Asti dalla denominazione del Moscato, né un “vulnus” giuridico passibile di ricorso, peraltro già respinto dalla sentenza del Consiglio di Stato nel 2015.


Chiuse le porte all’estensione dell’area di origine, è stata comunque ribadita la necessità di richiamare l’attenzione sulla situazione del comparto, rilanciando la proposta di organizzare gli Stati generali del Moscato d’Asti. “Ci sono temi come l’imbottigliamento fuori regione, la valorizzazione dei vigneti eroici, la costituzione di nuovi tavoli di filiera, l’attenzione ai prodotti a basso tasso alcolico, che richiedono un confronto urgente a tutti i livelli, perché le decisioni, come le non decisioni di oggi, impatteranno fortemente sul futuro del comparto”.

MotoGp, Martin: “Colpi duri ma andrò avanti”

MotoGp, Martin: “Colpi duri ma andrò avanti”Roma, 26 feb. (askanews) – “I colpi sono sempre duri, ma quando arrivano uno dietro l’altro l’impatto si moltiplica. Questa volta sono stati particolarmente duri, sia fisicamente che mentalmente, e mi hanno fatto perdere, per la prima volta nella mia vita, la gara di apertura della stagione. L’anno non inizia come vorrei”. Jorge Martin, campione del mondo di MotoGp non sarà al via nel primo GP in Thailandia, sarà la prima volta dal 1979 che il detentore del titolo non prende parte alla prima gara di stagione. Fatale prima l’infortunio a inizio febbraio a Sepang, con le varie fratture composte rimediate nel day-1 di test in Malesia, poi la “frattura complessa del radio, la frattura di alcune ossa carpali e una frattura calcaneare omolaterale” durante l’allenamento di lunedì mattina ad Andorra su una moto da supermotard. “Lunedì – prosegue sui social Martin – mentre mi allenavo per la prima volta dopo la caduta di Sepang per arrivare in Thailandia nelle migliori condizioni possibili, ho subito un highside che mi ha causato quattro nuove fratture, oltre alle tre già riportate due settimane fa. Se c’è una cosa che mi è chiara è che i colpi si possono superare. Non so se questo mi renderà più forte, ma so che andrò avanti, come ho sempre fatto. Adesso il mio unico obiettivo è recuperare al 100% per gareggiare di nuovo e godermi la mia passione, che sono le moto. Grazie ad Aprilia per avermi supportato in ogni momento, alla mia famiglia, a tutti i miei tifosi e a tutte le persone che mi incoraggiano ogni giorno. Con tutto il cuore”

Governo lavora su secondo piano pluriennale olivicoltura Puglia

Governo lavora su secondo piano pluriennale olivicoltura PugliaRoma, 26 feb. (askanews) – Avviato il percorso per il secondo piano pluriennale per la rigenerazione del patrimonio olivicolo pugliese compromesso dalla Xylella, con una strategia condisa tra i ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, del Turismo, dello Sviluppo Economico e della Salute. Lo hanno annunciato, rende noto Coldiretti Puglia, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Patrizio La Pietra ai 150 agricoltori pugliesi arrivati a Roma e riuniti a Palazzo Rospigliosi nella sede di Coldiretti, al termine del tavolo interministeriale sul tema.


“Serve il secondo piano per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia – spiega Coldiretti Puglia – perché sono 115mila gli ettari rimasti fuori dal primo piano di 300 milioni di euro, un impegno urgente da attuare con il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni regionali, nazionali e dell’Europa sul problema Xylella”. Rispetto alla misura per la ricostruzione del primo piano nazionale di rigenerazione, ricorda Coldiretti Puglia, ad oggi risultano spesi solo 20,5 milioni di euro. La zona di contenimento si è allargata a nord, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, e il fronte della malattia è molto ampio, quindi “le ‘eradicazioni chirurgiche’ vanno attuate tempestivamente, ma soprattutto vanno attivate misure a beneficio di tutto il territorio colpito per espiantare tutti gli ulivi secchi e finanziare misure per i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola e agricola”.


Per aiutare le imprese olivicole del territorio è nato il polo antixylella costituito da Coldiretti, Unaprol e Cai, che accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate. Per accelerare la ricostruzione, il polo specialistico – aggiunge Coldiretti Puglia – metterà a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.

Cia Abruzzo: agriturismi sono motore crescita per economia locale

Cia Abruzzo: agriturismi sono motore crescita per economia localeRoma, 26 feb. (askanews) – Anche in Abruzzo, l’agriturismo “si conferma un motore di crescita per l’economia locale, valorizzando il patrimonio enogastronomico, culturale e paesaggistico della regione” e “dobbiamo continuare a investire in innovazione e sostenibilità, puntando su un’offerta sempre più diversificata e su un’accoglienza autentica, capace di raccontare le eccellenze del nostro territorio”. Così Nicola Sichetti, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo, commenta il recente report Istat relativo al settore agrituristico, che continua a registrare una crescita significativa in Italia. Secondo il rapporto, nel 2023 il numero delle aziende agrituristiche nel Paese è raddoppiato negli ultimi vent’anni, raggiungendo quota 26.129 (+1,1% rispetto al 2022). Anche il valore della produzione agrituristica è in forte crescita (+15,4%), trainato in particolare dall’incremento delle attività di ristorazione.


L’Abruzzo segue il trend positivo nazionale, con un incremento costante delle aziende agrituristiche e dell’offerta di servizi per il turismo rurale. “Il raddoppio delle aziende negli ultimi vent’anni e l’incremento del valore della produzione dimostrano come il settore rappresenti una risposta concreta alla crescente domanda di esperienze autentiche e sostenibili”, commenta Domenica Trovarelli, presidente Turismo Verde Abruzzo che sottolinea come “Turismo Verde continuerà a sostenere il settore con proposte e iniziative volte a incentivare lo sviluppo dell’agriturismo, favorendo il connubio tra ospitalità, territorio e tradizione”. “L’agriturismo rappresenta una risorsa strategica per il nostro territorio, favorendo lo sviluppo dell’economia rurale e valorizzando le nostre produzioni locali. La crescita registrata dal settore è un segnale importante, che testimonia la qualità e l’attrattività delle nostre aziende – aggiunge Sichetti – Dobbiamo continuare a investire in innovazione e sostenibilità, puntando su un’offerta sempre più diversificata e su un’accoglienza autentica, capace di raccontare le eccellenze del nostro territorio”.

Wwf e altre 10 associazioni: miope la nuova visione Ue agricoltura

Wwf e altre 10 associazioni: miope la nuova visione Ue agricolturaRoma, 26 feb. (askanews) – Il documento sulla nuova visione dell’agricoltura e dell’alimentazione Europea, presentato dalla Commissione UE il 19 febbraio scorso, “manca di ambizione e di lungimiranza” e in esso manca “una chiara spinta al cambiamento” e vi si ritrova invece “una pericolosa sottovalutazione dei problemi ambientali e sociali”. E’ il parere di 11 associazioni italiane (AIAB, ACU-Associazioni Consumatori Utenti – AIDA-Associazione Italiana di Agroecologia, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica, FIRAB, GreenPeace Italia, Lipu, ProNatura, Rete Semi Rurali, Terra!, WWF Italia) che, unendosi alle analisi delle ONG di conservazione della natura, dell’agroecologia e dei consumatori europei, esprimono insoddisfazione per un documento definito “miope” e che punta “solo sulla competitività delle imprese a breve termine”.


Il documento della Commissione UE, spiegano le associazioni, non cita mai gli obiettivi delle due Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, “ignorando che i problemi ambientali e sociali che li hanno motivati restano senza soluzioni ed avranno certamente impatti negativi sull’agricoltura dei 27 Paesi europei dell’Unione, in primis per le piccole e medie aziende, che continueranno inesorabilmente a chiudere”. “Ancora una volta – sottolineano le associazioni – ha prevalso la volontà di mantenere lo status quo in difesa degli interessi delle grandi aziende e corporazioni agricole a spese di tanti medi e piccoli agricoltori europei”.


Sotto accusa il fatto che il Documento non faccia pienamente seguito alle conclusioni del Dialogo strategico e non affronti i grandi problemi che determinano gli impatti ambientali e sociali dei settori agroalimentari dell’Unione europea. Ad esempio, non prevede una dismissione dei pagamenti della Politica Agricola Comune (PAC) non mirati e conferma anzi la scelta dei pagamenti diretti basati sulla superficie delle aziende agricole. Ancora, non cita in alcun modo la possibilità di considerare tra i criteri per i pagamenti diretti della PAC anche l’intensità del lavoro e i risultati degli interventi per il clima e l’ambiente. Inoltre, “la visione propone di semplificare ulteriormente la PAC, rinunciando a un controllo ancora maggiore su ciò che accade a un terzo del bilancio dell’UE. Con meno regole vincolanti ci saranno meno probabilità che i Paesi dell’UE promuovano un’agricoltura sostenibile, come è avvenuto dopo la semplificazione della PAC del 2024”. Poco incisivo per le Associazioni anche l’approccio al sistema zootecnico perchè il documento “non indica con chiarezza la necessità di promuovere una transizione agroecologica della zootecnia, con obiettivi di riduzione degli allevamenti intensivi e la promozione di una zootecnia estensiva collegata alla gestione della superficie agricola utilizzata. Una transizione agroecologica della zootecnia – sottolineano – che dovrebbe essere accompagnata da una riduzione dei consumi di carne e proteine di origine animale”.