Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Cassa Centrale Banca, Stefania Buratto Chief Human Resources Officer

Cassa Centrale Banca, Stefania Buratto Chief Human Resources OfficerRoma, 30 ago. (askanews) – Dal 1° settembre, nella prima linea manageriale di Cassa Centrale Banca farà il suo ingresso Stefania Buratto, Chief Human Resources Officer che assumerà la responsabilità della nuova Direzione Risorse Umane, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato Sandro Bolognesi. Lo rende noto l’istituto in un comunicato

Durante la sua ultraventennale carriera in Unicredit, la manager ha potuto approfondire ogni ambito riguardante il mondo delle risorse umane. Dopo i primi anni di crescita professionale, in cui si distinguono la nomina nel 2012 a HR Manager della rete Nord Ovest e la promozione nel 2014 a Responsabile HR Development Italy, è nel 2016 che la manager inizia il suo percorso di specializzazione nella gestione strategica delle risorse umane fino alla nomina a Senior Manager nel 2018. Ricoprendo fino a oggi ruoli di responsabilità crescente e coordinando l’ideazione e la realizzazione di progetti strategici alla guida di team via via più strutturati di business partner e specialisti, Stefania Buratto può contare su una professionalità a tutto tondo nell’ambito delle risorse umane, oltre ad una approfondita conoscenza del mondo finanziario e del settore bancario.

La sua nomina conferma la volontà della Capogruppo di rafforzare ulteriormente la squadra manageriale al fine di realizzare le iniziative del Piano strategico di Gruppo. Il Gruppo Cassa Centrale – Credito Cooperativo italiano annovera 67 BCC – Casse Rurali – Raiffeisenkassen e 1.474 sportelli in tutta Italia, più di 11.700 collaboratori e oltre 460 mila Soci Cooperatori. Con un attivo di bilancio di 92,8 miliardi di Euro, al 31.12.2022, il Gruppo si posiziona tra i primi 10 a livello nazionale.

Attacchi di droni ucraini sulla Russia. Missili dalla Russia su Kiev, il più pesante attacco da primavera

Attacchi di droni ucraini sulla Russia. Missili dalla Russia su Kiev, il più pesante attacco da primaveraRoma, 30 ago. (askanews) – Serie di attacchi di droni ucraini sulla Russia. Un attacco di droni ha preso di mira l’aeroporto di Pskov, nella Russia nordoccidentale, nella notte. Lo ha annunciato il governatore regionale Mikhail Vedernikov. “Il ministero della Difesa sta respingendo un attacco di droni all’aeroporto di Pskov”, ha scritto Verdenikov su Telegram, accompagnando il suo messaggio con un video in cui si può vedere un grande incendio e si possono sentire esplosioni e sirene. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Tass, citando i servizi di salvataggio, quattro aerei da carico pesanti Il-76 sono stati danneggiati. Anche lo spazio aereo sopra l’aeroporto internazionale di Vnukovo, nel sud-ovest di Mosca, è stato chiuso – temporaneamente – al traffico, ha detto la Tass, citando “servizi aerei”. L’esercito russo ha dichiarato su Telegram di aver abbattuto alle prime ore di oggi anche tre droni ucraini sulla regione meridionale di Bryansk e due sulla regione centrale di Orlov. Sono state segnalate esplosioni a Bryansk e nella regione di Tula. Il governatore regionale ha poi annunciato che le forze di difesa russe hanno abbattuto due droni che hanno “tentato di attaccare la torre della televisione” a Bryansk. Il ministero della Difesa russo, scrive Ria novosti ha inoltre riferito che un caccia russo Su-30 “ha distrutto un motoscafo delle forze armate ucraine con un equipaggio a bordo a est dell’Isola di Zmiinyi (l’Isola dei serpenti)”. L’ondata di attacchi di droni ucraini sul territorio russo durante la notte “non rimarrà impunita”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova nel briefing ai giornalisti.

Sul fronte opposto, pioggia di missili e droni sull’Ucraina, in particolare sulla capitale. Almeno due persone sono morte e un’altra è rimasta ferita a seguito di un attacco missilistico e con droni su Kiev, che le autorità militari definiscono su Telegram come “il più rilevante attacco compiuto sulla capitale dalla primavera scorsa”. Ma in tutta l’Ucraina, le difese aeree ucraine hanno abbattuto (tutti) i 28 missili russi e 15 dei 16 droni lanciati durante la notte, ha annunciato il generale Valeriy Zaluzhnyi, comandante in capo delle forze armate ucraine. Il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko ha detto online che c’è stato anche un “attacco missilistico” su Odessa con esplosioni udite intorno alle 3,30 ora locale. “L’attacco combinato su larga scala” di oggi della Russia con “missili cruise” e droni “Shahed” su Kiev “è un attacco indiscutibilmente deliberato contro la popolazione civile”, ha scritto su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. Secondo il consigliere di Zelensky si tratta di una “vendetta per i crescenti incidenti” che avvengono in Russia, “per i fallimenti in prima linea” per “odio etnico e un tentativo di intimidazione psicologica”. Per Podolyak si tratta di “un atto di terrorismo dimostrativo, pensato, premeditato”.

Spagna, Feijoo a Sanchez: se io premier al voto tra due anni

Spagna, Feijoo a Sanchez: se io premier al voto tra due anniRoma, 30 ago. (askanews) – Il leader del PP spagnolo, Alberto Núñez Feijóo, ha proposto questo mercoledì al presidente ad interim del Governo e segretario generale del PSOE, Pedro Sánchez, di permettere ai popolari di governare come lista più votata alle elezioni generali del 23 luglio. In cambio ha offerto l’ipotesi di governare per metà della legislatura e di tornare al voto tra due anni.

Fonti popolari hanno spiegato che Feijóo ha fatto questa offerta nell’incontro avuto con Sánchez al Congresso, richiesta dal capo dell’opposizione nell’ambito del suo giro di contatti per cercare di ottenere sostegno per la sessione di investitura del prossimo 26 e 27 settembre. Dal PP si apprende che Feijóo ha offerto al suo interlocutore “un accordo in nome della centralità secondo cui la lista più votata potrà governare nel nostro Paese, come è consuetudine da 45 anni”.

Secondo il Partito Popolare, in questo modo verrebbe disattivata l’influenza che i partiti indipendentisti affermano di avere e la Spagna potrebbe garantire la parità di trattamento degli spagnoli. Per questo motivo, il leader popolare ha chiesto a Sánchez di agevolare la sua investitura per fare le riforme e in cambio ha proposto una legislatura che durerebbe solo due anni. Di fronte al rischio di ripetere le elezioni tra quattro mesi, Feijóo ha offerto un mandato di 24 mesi per intraprendere le riforme pendenti nel Paese.

L’approccio del PP è che, trascorso questo periodo di due anni, verrebbero indette le elezioni generali, senza attendere il raggiungimento del mandato quadriennale dopo le elezioni del 23 luglio.

RemTech Expo, a Ferrara dal 20 al 22 settembre

RemTech Expo, a Ferrara dal 20 al 22 settembreRoma, 30 ago. (askanews) – Un appuntamento atteso quello di RemTech Expo 2023 che prenderà il via il 20 Settembre nella cornice di Ferrara Expo e che, per questa 17esima edizione, regalerà emozioni e tante novità, in uno scenario che accoglierà un parterre di relatori di assoluto livello, appartenenti al mondo politico, accademico, istituzionale e imprenditoriale, provenienti da tutto il mondo.

Dal 2007, RemTech Expo è occasione unica di dibattito sui grandi temi del futuro. Un Hub Tecnologico Ambientale specializzato su argomenti focali quali risanamento, rigenerazione e multitransizione per lo sviluppo del terzo millennio, che verranno ampiamente dibattuti nel corso della RemTech Week. L’appuntamento si caratterizza per essere non solo un momento di rappresentazione dello stato attuale e di condivisione delle prospettive future, ma una comunità di esperti, nazionali ed internazionali, che opera in forma permanente ed in cui il comparto pubblico ed il settore privato hanno la straordinaria opportunità di confrontarsi in maniera costruttiva ed efficace, sviluppando pensieri e progettualità a supporto del Paese, dell’Europa e del Pianeta tutto.

La comunità, qualificata ed ampia, è formata dagli enti governativi, pubblica amministrazione, organi di controllo, associazioni, società private, start up, università, centri ricerca, professionisti, in grado di sviluppare idee e proposte nell’ambito dei momenti di confronto e di un’intensa attività di networking, sessioni congressuali, gruppi di lavoro, corsi di aggiornamento, laboratori e serate culturali che caratterizzeranno questa nuova ed innovativa edizione. Sono oltre trecento le realtà private specializzate coinvolte e duecento le sessioni congressuali, con più di duemila tra “Ambassadors” e relatori presenti ai tavoli, e ben novanta i Paesi rappresentati.

La prima giornata si aprirà con gli Stati Generali del risanamento, rigenerazione e sviluppo sostenibile dei Territori e gli Stati Generali delle Regioni per la Transizione Ecologica. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Alessandro Morelli, sarà affiancato dai Ministri Gilberto Pichetto Fratin – Ministro all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica e Adolfo Urso – Ministro delle Imprese e del Made in Italy, dal Vicepresidente del Senato – Gian Marco Centinaio, dal Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati – Mauro Rotelli, da Maria Chiara Carrozza, Presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche (RemTech Expo è evento del Centenario del CNR) e dal Direttore del Parlamento Europeo in Italia – Carlo Corazza. Nella seconda gionata interverranno a Ferrara anche il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi e la Viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava.

Mm si aggiudica progetto realizzazione metropolitana di Tel Aviv

Mm si aggiudica progetto realizzazione metropolitana di Tel AvivRoma, 30 ago. (askanews) – Dalla M1 di Milano alla M1 di Tel Aviv, MM Spa – insieme ai partner Dana Engineering, Yaniv Zohar Engineering e Levy-Shtark Zilberstein Consulting Engineering – si è classificata al primo posto della gara internazionale per il progetto della Linea 1, la prima delle tre nuove linee di metropolitana che saranno costruite nella città israeliana.

L’appalto, messo a bando da NTA-Metropolitan Transit System Ltd (ente governativo per lo sviluppo dei trasporti) – informa una nota – riguarda i servizi di ingegneria, dalla progettazione alla Direzione Lavori e collaudo della Linea M1, con supervisione dell’intera commessa. MM giunge a questo importante risultato dopo un processo terminato lo scorso 4 luglio in Israele, con i colloqui finali davanti alla commissione tecnica, proprio lo stesso giorno in cui la partecipata del Comune di Milano inaugurava la tratta Linate-San Babila M4 di cui gestisce la Direzione Lavori. MM sarà impegnata in un progetto particolarmente importante: la Linea M1, infatti, misurerà 85km di lunghezza con 62 stazioni, 2 depositi, collegando 14 municipalità. Per un costo complessivo di circa 20miliardi di euro.

La Linea 1 è la tratta più lunga di un masterplan che comprende 3 nuove linee (M1, M2 e M3) per un totale di 150km di rete sotterranea, 109 stazioni, 24 comuni collegati, 4 depositi, con un costo stimato per l’intera infrastruttura di circa 40miliardi di euro. Si prevede che Tel Aviv beneficerà dell’implementazione della rete metropolitana con un aumento del 30% nell’uso del trasporto pubblico, con 2milioni di passeggeri al giorno.

“MM ha capitalizzato oltre 68 anni di esperienza ingegneristica con un focus sul trasporto rapido di massa a Milano e in altre città italiane – ha dichiarato Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM -, dove ha contribuito in modo determinante a progettare infrastrutture di mobilità efficienti e funzionali per cittadini e city users. Negli ultimi anni MM ha accumulato anche esperienza internazionale nella regione del Medio Oriente e dell’Asia meridionale lavorando attraverso i suoi uffici di Dubai e Chennai con il supporto dei nostri specialisti di design internazionali dell’headquarter di Milano”. “Siamo particolarmente orgogliosi dell’incarico ricevuto – ha dichiarato Simone Dragone, presidente di MM Spa – e accettiamo con entusiasmo questa ambiziosa sfida per sostenere Tel Aviv nella crescita della sua area metropolitana, giocando così un ruolo di primo piano nella trasformazione dei quartieri urbani che, interconnessi dalla nuova infrastruttura, faranno di questa città una metropoli sempre più fra i leader a livello globale”.

Gabon, l’esercito prende il potere e annulla le elezioni presidenziali. Farnesina: italiani siano prudenti

Gabon, l’esercito prende il potere e annulla le elezioni presidenziali. Farnesina: italiani siano prudentiRoma, 30 ago. (askanews) – Ufficiali dell’esercito sono apparsi alla televisione nazionale del Gabon per annunciare di aver preso il potere e di voler annullare i risultati delle elezioni di sabato, nelle quali il presidente Ali Bongo è stato dichiarato vincitore. Lo riportano l’agenzia France Presse e Bbc.

La commissione elettorale ha annunciato la rielezione di Bongo con il 64,27% dei voti, ma l’opposizione ha definito l’elezione truccata. Il rovesciamento del presidente metterebbe fine al potere della sua famiglia in Gabon, durato 53 anni.

Dodici soldati sono apparsi in televisione annunciando che avrebbero annullato i risultati delle elezioni e sciolto “tutte le istituzioni della repubblica”. Uno dei soldati ha dichiarato al canale televisivo Gabon 24: “Abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all’attuale regime” causato da “un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos”. Il voto del 26 agosto “non ha soddisfatto le condizioni per uno scrutinio trasparente, credibile e inclusivo tanto auspicato dagli uomini e dalle donne gabonesi”, recita la nota letta dai militari in tv. “Oggi, 30 agosto 2023, noi, forze di difesa e sicurezza, riunite nel Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni (CTRI), a nome del popolo gabonese e garante della protezione delle istituzioni, abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine al regime in vigore”, è stato l’annuncio fatto da un gruppo di militari tra cui figurano anche membri della Guardia Repubblicana (GR), la guardia pretoriana della presidenza, riconoscibili dai loro berretti verdi, così come soldati dell’esercito regolare e agenti di polizia, scrive Le Monde.

“Le elezioni generali del 26 agosto 2023 e i relativi risultati vengono annullati. Le frontiere sono chiuse fino a nuovo ordine. Vengono sciolte tutte le istituzioni della Repubblica, in particolare il governo, il Senato, l’Assemblea nazionale, la Corte costituzionale, il Consiglio economico, sociale e ambientale, il Centro elettorale gabonese”. “Invitiamo le persone, le comunità dei paesi fratelli insediatisi in Gabon e i gabonesi della diaspora alla calma e alla serenità – hanno aggiunto – . Riaffermiamo il nostro attaccamento al rispetto degli impegni del Gabon nei confronti della comunità nazionale e internazionale”.

Dopo l’annuncio da parte del gruppo di militari, sulla tv nazionale, di aver preso il potere, forti spari sono stati segnalati nella capitale gabonese, riferisce l’Independent. L’esercito ha reso noto che i confini del Gabon resteranno chiusi fino a nuovo ordine, scrive Afp. “La Farnesina monitora l’evoluzione della situazione” in Gabon dopo l’annuncio del colpo di stato da parte dei militari, “l’Ambasciata a Libreville è operativa. Invitiamo i connazionali alla prudenza”, scrive la Farnesina sul suo account ufficiale sulla piattaforma X. “Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare la nostra Unità di Crisi al numero +39 06 36225”, aggiunge per i connazionali presenti.

Mostra Venezia, Reilhac: futuro intrattenimento è virtual reality

Mostra Venezia, Reilhac: futuro intrattenimento è virtual realityRoma, 30 ago. (askanews) – Apre l’80° Mostra del Cinema di Venezia che oltre alla kermesse cinematografica dal 2017 ha affiancato al concorso uno spazio esclusivo interamente dedicato ai media immersivi e a tutti i mezzi di espressione creativa in Extended Reality, incluse installazioni e mondi virtuali. Venice Immersive si trova sull’Isola del Lazzaretto di fronte alla Riva di Corinto sul Lido ed è accessibile a tutti, previa prenotazione sul sito della Biennale. È il luogo ideale per familiarizzare con questo nuovo linguaggio artistico che, secondo gli esperti di settore, sostituirà l’intrattenimento tradizionale nel giro di pochi anni. Per questo la Biennale, prima istituzione al mondo ad aver creduto e puntato su questo nuovo media, sta investendo budget consistenti sulla ricerca tecnologica e sulla codifica teorica.

Michel Reilhac, che condivide la curatela della sezione con Liz Rosenthal, anticipa in esclusiva dettagli curiosi sull’edizione alle porte e tutte le novità sugli sviluppi tecnologici degli ultimi dodici mesi. Dopo un periodo di eccitazione, alla fine dello scorso anno l’entusiasmo per la Virtual Reality ha subito una battuta d’arresto sui media internazionali. Come commenta questo cambio di registro narrativo? ‘Agli albori di una nuova tecnologia, una nuova idea, un nuovo prodotto come è l’intelligenza artificiale adesso, c’è un’accelerazione e un ottimismo dirompente che crescono velocemente. Dopo il picco dell’interesse dei media per la novità comincia una fisiologica parabola discendente. Così è accaduto con la Virtual Reality che dopo un periodo di attenzione mediatica, verso la fine del 2022 ha visto una fase di disillusione riportata in numeri e critiche da molte testate internazionali. Tuttavia nel momento in cui passa l’eccitazione mediatica per una nuova disciplina è allora che le persone che fanno il lavoro vero lo fanno crescere in maniera più graduale ed anche più incisiva. Quello che ho constatato per questa edizione, la settima dalla fondazione dell’Immersive Island, è un’esplosione di talento incredibile. La comunità impegnata con la realtà virtuale continua a lavorare senza sosta lontano dalle luci della ribalta, con una modalità quasi segreta. Ritengo che questo attimo creativo indipendente dalla pubblicità sia anche il più interessante perché rivela la natura più profonda del media, dell’idioma artistico che si sta sviluppando. Vedo molta creatività e originalità soprattutto nel campo della costruzione di mondi in VRChat o Engage (piattaforme professionali per esperienze virtuali singole o collettive e costruzione di mondi n.d.r.)’.

Come cambiano le strategie per la cultura in Italia? L’anno prossimo scade il mandato di Roberto Ciccutto, attuale presidente della Biennale, e può essere un passaggio molto delicato per la strategia globale della fondazione: ‘La Biennale e la Mostra del Cinema di Venezia, voglio ricordare il primo festival internazionale al mondo che ha istituzionalizzato uno spazio dedicato all’immersività, ci danno fiducia, indipendenza e supporto assoluti. Sono io stesso impressionato dall’investimento economico significativo che la fondazione destina ogni anno allo spazio immersive, che dimostra non solo l’interesse nello sviluppo linguistico e tecnologico, ma l’intenzione di investire sulla Virtual Reality e sull’immersività come forma d’arte e d’intrattenimento del futuro. Abbiamo più che mai la consapevolezza che la Biennale abbia compreso l’importanza del lavoro pionieristico di questa sezione e ciò agevola la programmazione che di anno in anno, di edizione in edizione, diventa più ambiziosa e sperimentale. Siamo in un momento molto prolifico e fertile. Speriamo che le prossime scelte della politica non influiscano sulla nostra indipendenza e sulle nostre scelte artistiche’.

Ritiene che con l’esplosione dell’interesse per l’AI il 2023, complice anche lo sciopero degli attori di Hollywood, sarà un anno strategico per la diffusione e la promozione della cultura immersiva? ‘Troppo presto per dirlo. Certamente la narrazione attorno all’AI, strettamente connessa con la VR, avvicinerà il pubblico generico. Nel dettaglio, per l’edizione corrente, abbiamo solo due progetti fatti direttamente con l’intelligenza artificiale. Tulpamancer di Marc Da Costa e Matthew Niederhauser, per esempio, è un’esperienza in due parti dove l’utente rivela memorie o sensazioni della propria infanzia all’AI, la quale poi, sulla base delle informazioni fornite, genera una storia visibile attraverso l’oculus. Ogni esperienza è personalizzata e unica’.

Qual è la posizione di coloro che lavorano con la VR rispetto allo sciopero degli operatori di Hollywood contro piattaforme e AI? ‘Per questo non ho una risposta ma l’AI è strettamente connessa alla VR: crescono in maniera organica, l’immersività della realtà virtuale è migliorata con le possibilità offerte dall’AI. Lo sviluppo dei contenuti immersivi è biologicamente parte integrante dell’Intelligenza Artificiale’. Quindi c’è un conflitto col pubblico sul Lido che accorre per il cinema tradizionale? ‘Chi viene alla Mostra per il cinema tradizionale non trova generalmente il tempo di visitare l’Immersive Island. È come se fossero due festival indipendenti: audience, contenuto, modo di relazionarsi, sono completamente diversi ed ogni anno sono sempre più sorpreso di come il popolo del cinema si disinteressi all’AI o alla realtà virtuale perchè per me è evidente che il futuro non è il cinema. Il cinema è una forma d’intrattenimento vintage. Un linguaggio che amo molto, ma anche un piacere che è definito dal suo passato piuttosto che dal presente. La cultura, la mitologia del cinema è definita dal suo passato. La realtà virtuale e l’intelligenza artificiale non hanno nulla in comune col cinema. Io vedo il futuro nei mondi che i ragazzi costruiscono nelle piattaforme social per la VR. Credo che dove l’AI e la VR si uniscono è con la comunità dei World Builders, delle persone che costruiscono mondi in VRChat, Engage o Horizon, piattaforme dove il metaverso si va definendo e dove l’intelligenza artificiale cambierà totalmente le abitudini degli utenti e degli esseri umani tout court’. James Cameron in un intervento su CTV News in luglio dubitava delle capacità dell’AI di scrivere una buona sceneggiatura. Quanto tempo ci vorrà per avere un film scritto, girato, interpretato e montato dall’AI per la Virtual Reality destinato alla fruizione di massa? ‘Non l’ho visto ancora un film così. Forse qualcuno l’ha fatto, ma a noi non è stato ancora proposto. Si può fare già, comunque. Mi ricordo di un cortometraggio molto suggestionante a New York fatto dall’intelligenza artificiale, basato su fotografie reali di bambini in una spiaggia, ma completamente elaborato dall’AI. Era molto coinvolgente. Tutti pensano che ciò che è generato per l’immersive tramite Artificial Intelligence sia privo di sentimenti. Forse era vero ai primi stadi del suo sviluppo, ma se per esempio chiedi a GPT-4 un testo sulle emozioni è incredibile cosa riesce a generare. Ho letto poesie che non si potrebbero distinguere da quelle frutto della sensibilità umana e confesso che mi ha turbato. Con lo sviluppo progressivo dell’AI anche i risultati che riguardano le emozioni saranno più sofisticati. Non parliamo di vere emozioni umane, sia chiaro, ma di loro riproduzioni molto credibili. Una forma autonoma di emozioni dell’AI attualmente non è possibile, è solo la rielaborazione di qualcosa di preesistente. La condizione per la produzione di qualsiasi contenuto è che ci siano delle informazioni da cui partire. Google ha riconosciuto che i dati di google docs, i quali possono essere anche molto personali, sono accessibili all’AI che quindi assorbe questi contenuti tramite machine learning: l’intelligenza artificiale incorpora dati ogni giorno e cresce di conseguenza in maniera esponenziale anche la sua capacità di elaborazione dei sentimenti’. Novità e sfide dell’edizione 2023. Se il 2022 è stato l’anno delle haptic technologies (tecnologie che mimano esperienze di tatto attraverso l’applicazione di forze, vibrazioni o movimenti n.d.r.) e della definizione degli schermi, in cosa le sembra che la tecnologia sia avanzata maggiormente quest’anno? ‘Ho notato un’evoluzione tecnologica nella qualità cinematografica dell’esperienza. Non esagero affermando che quest’anno abbiamo contenuti veramente spettacolari. Ci sono progetti cinesi e tedeschi dove il livello di definizione e la ricchezza dell’immagine del paesaggio è incredibile e quasi supera quella dell’esperienza cinematografica. L’altro trend che ho registrato è il maggiore utilizzo della realtà mista. L’anno scorso avevamo un progetto visibile anche nella realtà fisica che si chiamava Eggscape, che poi ha vinto il Premio Speciale della Giuria Immersive. In questa edizione sono molti di più i progetti ibridi tra realtà fisica e realtà virtuale. Uno con l’ultimo modello di Magic Leap (headset leggeri che integrano contenuti digitali nel mondo reale degli utenti, n.d.r.) lancia addirittura una nuova tipologia di pubblicazione. Si tratta di un libro fisico in cui le pagine aperte diventano il palcoscenico dove si sviluppa un’azione con personaggi 3D in movimento. Ogni volta che il libro viene riaperto la storia è completamente diversa. Il prototipo di Felix Lajounesse e Paul Raphael, The Seven Ravens, rappresenta un modello rivoluzionario per l’editoria, non solo quella per i ragazzi, che potrà in futuro avere le più svariate applicazioni. C’è poi Floating with Spirits. Inizia con un insieme di oggetti reali nel campo visivo di una stanza, che chiusa da una cupola si trasforma in una realtà completamente virtuale per poi riaprirsi e tornare reale. Questa maniera di ibridare realtà fisica e virtuale segna un nuovo capitolo della ricerca di settore’. 3 progetti imperdibili di Venice Immersive 2023: ‘Una delle opere più innovative e poetiche di questa edizione è SEN del giapponese Keisuke Itoh. Si tratta di una cerimonia del the. Inizia con questa sovrapposizione tra spazio fisico e virtuale in cui l’utente è seduto su un tatami con una coppa fisica nelle mani. L’esperienza prende vita nella tazza e si sviluppa attraverso piccoli personaggi ed attività. Il mondo in miniatura poi si espande oltre la tazza riempiendo lo spazio circostante. Keisuke Itoh ha iniziato la sua esperienza di VR con noi nel college 5 anni fa (la scuola della Biennale dedicata alla pratica dei giovani nei vari settori artistici n.d.r.) e ogni anno da allora abbiamo presentato una sua nuova opera. Per me questa è il suo lavoro migliore. In un modo completamente diverso Wallace & Gromit è un’esperienza molto rilevante. I due sono personaggi d’animazione molto noti e questo è il primo loro progetto in realtà virtuale. È un’opera buffa e molto piacevole da provare, con una 6dof (la libertà di muoversi nello spazio tridimensionale n.d.r.) molto accessibile anche per i neofiti della VR. Un esempio perfetto dell’adattamento di un’IP (Intellectual Property n.d.r.) per la realtà virtuale e dei suoi potenziali sfruttamenti commerciali. Oltre al già citato Jim Henson’s The Storyteller: The Seven Raven, vorrei aggiungere Complex 7 di Fins prodotto per un mondo in VRChat, il quale presenta il livello più sofisticato per esperienza singola in Virtual Reality’. Queste esperienze sono accessibili ai bambini? ‘In teoria alcune sarebbero accessibili, tuttavia noi riteniamo che l’età minima sia 12 anni perchè ancora non conosciamo l’impatto di questa tecnologia sulla psiche e sulla mente di un bambino e quali possono essere i pericoli. Dobbiamo essere molto prudenti ed evitare a monte qualsiasi conseguenza imprevedibile. C’è sicuramente una contraddizione poiché molti sviluppatori creano contenuti proprio per un pubblico di giovanissimi, ma attualmente il media fortemente sconsigliato. Vorrei sottolineare che esperienze come Wallace & Gromit sono contenuti da cui anche un pubblico adulto può trarre estremo godimento. L’anno scorso ci eravamo lasciati con questa ipotesi che lo spazio immersive con il suo concorso poteva diventare un evento autonomo dalla Mostra del Cinema. Sono maturi i tempi per questo “spin-off” e prima o poi anche la VR avrà il suo Star System? M.R. Attualmente è troppo troppo presto per la Biennale valutare l’ipotesi di un evento indipendente dedicato alla VR e noi traiamo abbastanza vantaggi dalla coesistenza della Mostra, che ci aiuta ad elevare la sua percezione nell’opinione pubblica: la realtà virtuale diventa così un linguaggio che si può comunicare allo stesso modo del cinema tradizionale. Associarci al momento di glamour celebrato dai media è una perfetta occasione pubblicitaria anche per la VR. Se il cinema è in un momento di crisi, la realtà virtuale però non ha ancora trovato la popolarità di massa, resta di nicchia, e servirà più tempo perché abbia un impatto mediatico tale da renderla un evento autonomo nel calendario della Biennale. Spero che con Vision Pro la Apple familiarizzi la massa, come accaduto con gli altri dispositivi. Poco alla volta gli utenti si fidelizzeranno, scopriranno contenuti piacevoli o indispensabili per la vita di ogni giorno, per il lavoro quotidiano, per lo studio, per la formazione etc. Ma ci vorrà ancora del tempo. La vendita di maschere di Meta, il Quest Pro, è calata del 39% rispetto allo scorso anno: è evidente la difficoltà di comunicare al pubblico di massa l’utilità dei contenuti in VR. Quello che è cambiato è che cominciano a crearsi delle comunità: non sono più solo gamer, sono immobiliari che usano la realtà virtuale per la vendita di appartamenti, esperti nella formazione professionale, educatori scolastici e membri della società medica. In tutti questi campi tecnico-pratici la realtà virtuale si sta insinuando poco alla volta, solo nell’ambito della cultura rimane qualcosa di minore, perchè la comunità del cinema che pure la trova una curiosità, è attualmente disinteressata alla sua produzione. Non siamo ancora arrivati al punto in cui la Virtual Reality è avvertita come una necessità, come possedere uno smartphone, per esempio. Spero che potremo continuare a fare questo lavoro di scouting e ricerca a Venezia, perché l’interesse nel pubblico aumenta, la platea di giornalisti si amplia ed anche gli artisti di tutti i campi iniziano finalmente a sperimentare le possibilità, ancora inesplorate, del mezzo’. Secondo lei a lunga scadenza quali saranno le possibilità di business legate alla VR? ‘Quando le piattaforme social cominceranno a sistematizzare una biglietteria. Al momento su VRChat, per esempio, è tutto gratuito ed open source. Credo che tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo inizieranno i collaudi sui sistemi di accesso a pagamento. Solo quando i produttori inizieranno a guadagnare con i contenuti si parlerà di mercato, che è anche una condizione necessaria per la sua sostenibilità a lunga scadenza. Quest’anno l’Unione Europea per la prima volta ha promulgato una serie di leggi che riguardano l’AI e inevitabilmente la VR. L’AI ACT include il divieto di sorveglianza di massa, il divieto di social scoring, gli strumenti di polizia predittiva, i sistemi che targhettizzano soggetti vulnerabili e la manipolazione subliminale o elettorale, infine la valutazione dei danni potenziali alla salute, alla sicurezza, e i rischi sui diritti, l’ambiente e le persone’. Quali sono secondo lei i maggiori pericoli dell’immersività? ‘Penso che non sia la Vr di per sé, ma il metaverso e le piattaforme dove i meccanismi e le condizioni di esistenza sono gli stessi della realtà fisica. Nel metaverso corriamo tutti i rischi elencati. Se l’Intelligenza artificiale è un pericolo per ciò che crea lo è ancora di più per come influirà sull’interazione fra la gente e per l’impatto che avrà sulla dimensione sociale globale. Su VRChat ci sono milioni di persone che hanno trovato alternative alla vita sentimentale e sessuale offerta dalla vita reale. Hanno inventato una sensualità e una vita emozionale senza corporeità. Di recente ho condotto per l’Università di Amsterdam una ricerca sul tema della sessualità degli avatar. Insieme ad altri studiosi abbiamo cercato di decifrare funzionamento e psicologia degli utenti che conducono tutta la loro vita sessuale e amorosa in VRChat. È evidente che chi cerca rifugio nella VR perchè non è a suo agio nella vita reale perde contatto con la fisicità. È un cambio di paradigma che mi spaventa. Mi spaventa soprattutto il disinteresse di questo segmento di giovanissimi tra i 17 e i 20 anni ad interagire con altre persone nella realtà fisica’. Cosa pensa rispetto alle petizioni degli scienziati sui pericoli legati all’AI? ‘A questo non ci credo: è solo una pausa strategica per prendere tempo e potenziare i risultati delle loro applicazioni, una pura questione di business e marketing’. Due note sulla giuria: ‘Siamo l’unico evento dove la giuria è un peer to peer. Da due anni infatti abbiamo la tradizione di invitare i tre vincitori dell’anno precedente come giurati dell’edizione seguente. Abbiamo capito che per comprendere la qualità di un’esperienza immersiva è molto importante conoscerne la complessità. Abbiamo constatato l’attenzione e il rispetto per le opere in concorso e abbiamo deciso di sancire questa tradizione. Con giurati esterni alla VR, attrici o registi, non ha funzionato, anzi è stata una catastrofe: giudicavano con il parametro del cinema, non aveva alcun senso e non lo faremo mai più’. Con Liz Rosenthal curate Venice Immersive da sette anni: qual è il segreto per una pacifica e proficua coesistenza? ‘Non siamo sempre d’accordo. Ci sono opere che io preferisco e lei non ama e viceversa, ma ci confrontiamo sempre in maniera costruttiva e stimolante sulla forma, sul contenuto, sul messaggio o sull’opportunità sociale o politica o filosofica o spirituale di una certa esperienza. La combinazione delle nostre personalità e sensibilità porta sempre ad un risultato appassionante’. Di Federica Polidoro

Grecia, nel rogo di Evros bruciati oltre 82mila ettari di terra

Grecia, nel rogo di Evros bruciati oltre 82mila ettari di terraRoma, 30 ago. (askanews) – L’incendio di Evros, situato nel nord-est della Grecia, ha consumato fino al 28 agosto un’area di oltre 82.600 ettari. Queste informazioni si basano sulle ultime immagini ad alta risoluzione ottenute dal satellite Sentinel-2 e analizzate dall’Osservatorio nazionale degli incendi boschivi (NOFFi) ) servizio di mappatura delle aree bruciate. Questo particolare servizio è svolto dal Laboratorio di gestione forestale e telerilevamento dell’Università Aristotele di Salonicco.

Le mappe forniscono una panoramica delle aree bruciate per le regioni di Evros e Parnitha in Attica fino al 28 agosto 2023, per un totale rispettivamente di 82.639,63 e 5.832,64 ettari. Il processo di mappatura ha utilizzato i dati di Sentinel-2 (con una risoluzione spaziale di 10 metri). Il team dell’Università Aristotele sottolinea che una stima più precisa dell’area bruciata a Evros sarà disponibile nei prossimi giorni, dato che molteplici incendi sono ancora in corso.

Il Papa annuncia: il 4 ottobre la seconda Laudato si’, il creato è dono sacro

Il Papa annuncia: il 4 ottobre la seconda Laudato si’, il creato è dono sacroRoma, 30 ago. (askanews) – “Dopodomani 1 settembre si celebra la Giornata mondiale per la cura del creato, inaugurando il tempo del creato, che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi: in quella data ho intenzione di pubblicare una esortazione, una seconda ‘Laudato si””. Lo ha annunciato Papa Francesco, a conclusione dell’udienza generale di oggi in Piazza San Pietro.

“Uniamoci ai nostri fratelli e sorelle cristiani – ha detto ancora – nell’impegno di custodire il creato come dono sacro del Creatore: è necessario schierarsi a fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche, sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune, che è una guerra mondiale terribile. “Esorto tutti voi a pregare e lavorare affinchè essa abbondi nuovamente di vita”, ha concluso Bergoglio.

Borrell: aiuti finanziari a lungo termine per l’Ucraina

Borrell: aiuti finanziari a lungo termine per l’UcrainaRoma, 30 ago. (askanews) – L’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, Josep Borrell, ha dichiarato mercoledì che i ministri della Difesa e degli Esteri dell’UE, riuniti a Toledo, discuteranno le formule per fornire sostegno finanziario a lungo termine. in Ucraina, oltre la guerra.

Lo ha sottolineato Josep Borrell nelle dichiarazioni ai media prima di partecipare alle sessioni di lavoro della Riunione Informale dei Ministri della Difesa (MRI) dell’Unione Europea, nel quadro della Presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, che si celebra nell’Antigua Fábrica de Armas de Toledo. Borrell ha sottolineato che il MRI e la riunione ministeriale informale sugli Affari esteri (Gymnich) che si terrà domani “sono consigli informali, il che significa che si discutono in modo approfondito su alcune questioni, ma non si prendono decisioni, le decisioni verranno prese più avanti in consigli formali.

Tuttavia, ha considerato, questi incontri “sono molto importanti perché è lì che si forma il parere dei ministri, si scambiano i punti di vista, si analizzano in profondità le questioni”. Tra i temi da analizzare, ha sottolineato “ovviamente in primo luogo la guerra in Ucraina contro l’Ucraina, e sono sicuro che tutti i ministri insisteranno sulla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina come abbiamo fatto con tutti i mezzi”.

Allo stesso modo, “vedremo come lavorare anche sulle garanzie di sicurezza che si possono dare all’Ucraina a lungo termine, non solo adesso in guerra, come garantire un sostegno finanziario sostenibile, cioè con quali risorse finanziarie è sarà fatto questo questo aiuto.” “Il prossimo grande tema, come potete immaginare, è la situazione nel Sahel, soprattutto in Niger, dove i ministri vedranno come continuare a sostenere, come abbiamo detto fin dall’inizio, la Comunità dei paesi dell’Africa occidentale “, ha detto… “L’idea chiara è che le soluzioni africane ai problemi africani, ma il nostro sostegno a ciò che decide la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS).”

“È evidente che la situazione nell’Africa sub-sahariana non sta proprio migliorando, ci arrivano notizie di un altro possibile colpo di stato in Gabon. Metto sul tavolo l’opportunità di adottare un quadro giuridico per stabilire sanzioni contro i golpisti in Niger i ministri ne discuteranno.” fonte servimedia