Roma, 23 mar. (askanews) – Il ministro della Difesa sudcoreano Lee Jong-sup ha riferito oggi che i lanci di missili balistici effettuati ieri dalla Corea del Nord sono stati quattro e ha segnalato come Pyongyang stia facendo un “considerevole progresso” nella miniaturizzazione delle testate nucleari, in modo che possano essere installate su missili.
Ieri lo Stato maggiore della Corea del Sud aveva rilevato “multipli” lanci missilistici dalla città orientale Hamhung. “Noi crediamo che siano stati lanciati quattro missili”, ha comunicato Lee al comitato parlamentare sulla difesa nazionale, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap. “Abbiamo condotto le analisi preliminari e son gli Stati uniti stiamo effettuandone di più dettagliate”, ha proseguito. Lee poi è stato interpellato sulla possibilità che il Nord abbia acquisito le tecnologie di miniaturizzazione dche lo renderebbero in grado di montare cariche nucleari sulle testate dei missili tattici e ha risposto che Pyongyang registra un “considerevole progresso” su questo fronte.
Inoltre il ministro ha segnalato che la Corea del Nord potrebbe lanciare il suo primo satellite-spia militare il prossimo mese. “Questo è il motivo per il quale il Nord sta accumulando tecnologie necessarie per il lancio di un satellite usando missili balistici intercontinentai”, ha spiegato.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa alle 11 all’Europa Building a Bruxelles dove prende il via oggi un Consiglio europeo che si preannuncia complicato, in particolare per l’Italia. Il summit, che si aprirà con una sessione speciale alla presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha all’ordine del giorno vari temi: Ucraina; competitività; mercato unico ed economia; energia. Non è invece prevista una discussione sul tema, caro all’Italia, dei migranti, su cui ci sarà una “breve informativa” della presidenza svedese e della Commissione europea sul progresso nell’attuazione delle conclusioni del summit dello scorso 9 febbraio.
Sull’Ucraina i 27 leader riaffermeranno la condanna della guerra di aggressione russa, inclusi i recenti attacchi missilistici, e il pieno sostegno europeo a Kiev. Particolarmente rilevante e complesso – per la diversità di vedute – il tema dell’economia e della competitività, con un gruppo di Paesi (Germania in testa) che spingono per un ampio allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato e altri, come l’Italia, contrari. Meloni ribadirà la convinzione che l’allentamento dei vincoli e i sostegni che ne deriveranno non devono “creare disparità tra Stati membri”. Gli aiuti devono quindi essere “mirati e temporanei” in modo da garantire parità di condizioni e “pieno funzionamento” del mercato unico. Per l’Italia l’obiettivo principale è invece assicurare da parte europea la “piena mobilitazione” dei finanziamenti disponibili e degli strumenti finanziari esistenti, compresi quelli del Pnrr. La discussione sulla competitività si intreccia con il negoziato in corso per la revisione del Patto di stabilità e crescita. Per Meloni servono “nuove regole e principi credibili, realistici e coerenti con la situazione post-Covid” con un “equilibrio effettivo tra stabilità e crescita”. Una battaglia, quella del governo, complessa tanto che ieri, parlando alla Camera, Meloni ha sottolineato che rispetto alla proposta della Commissione, già considerata non sufficiente, adesso “si rischia anche di tornare indietro”.
Per quanto riguarda l’energia, l’Italia sostiene l’importanza di una risposta a 27 con “strumenti e obiettivi comuni” tesi a rafforzare il sistema energetico nel suo complesso: la diversificazione delle fonti, in particolare del gas naturale; la lotta contro la speculazione e le disfunzioni del mercato del gas, volta a ripristinare un livello di prezzi ragionevole per famiglie e aziende europee; la riduzione della domanda energetica; l’accelerazione dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili; il rapido riempimento degli impianti di stoccaggio. Le posizioni assunte sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green hanno creato però qualche frizione con Bruxelles. Infine il tema delle migrazioni, centrale per l’Italia, a cui Meloni ha dedicato la maggior parte delle sue comunicazioni alle Camere. La questione non è stata posta all’ordine del giorno perché, fanno notare fonti europee, nel corso del Consiglio del 9 febbraio “è stato già approvato un piano di intervento che deve essere solo attuato”. Sullo stato di avanzamento dell’implementazione ci sarà dunque un “breve aggiornamento”. Meloni proverà a sollevare un confronto più approfondito, perchè “non c’è più un solo minuto da perdere”, vista anche la situazione di difficoltà in cui versa la Tunisia. Difficile, però, che trovi sponde per ottenere qualche ulteriore intervento.
Milano, 23 mar. (askanews) – Il principe William ha fatto una visita inaspettata in una base militare in Polonia vicino al confine con l’Ucraina. Lo scrive la BBC, mentre continua la polemica sui proiettili all’uranio impoverito che Londra ha promesso a Kiev. “Mi sono recato in Polonia per incontrare le truppe britanniche e polacche, dove ho sentito parlare del loro straordinario lavoro a sostegno dell’Ucraina” ha scritto sul suo profilo Twitter istituzionale. “Il mio messaggio a loro a nome di tutti noi, grazie!” ha aggiunto.
Ieri il Principe di Galles è arrivato a Rzeszów, nel sud-est della Polonia, dove ha incontrato l’esercito britannico e polacco e ha discusso del sostegno all’Ucraina. Questo è il primo viaggio di William in Polonia dopo aver visitato il paese nel 2017 con sua moglie. Come notato, la sua visita in Polonia è avvenuta su richiesta del governo britannico, sebbene lui stesso abbia dichiarato il suo sostegno all’Ucraina.
La visita del principe a Rzeszów è stata tenuta segreta per motivi di sicurezza fino a quando non è tornato a Varsavia, dove il principe William ha visitato un centro profughi ucraino e dove ha incontrato 300 donne e bambini che si trovavano lì. Il Principe di Galles resterà in Polonia per due giorni. I suoi piani di viaggio includono un incontro con il presidente della Polonia Andrzej Duda nel palazzo presidenziale e la deposizione di una corona presso la tomba del milite ignoto.
Roma, 23 mar. (askanews) – L’Occidente guidato dagli Stati Uniti, avendo deciso di fornire all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito, sta irrevocabilmente portando il mondo su una linea pericolosa, oltre la quale c’è un Armageddon nucleare: lo ha detto oggi l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. “Sembra che l’Occidente illuminato, guidato da Washington, abbia irrevocabilmente deciso di portare l’umanità su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più chiaramente l’Armageddon nucleare”, ha spiegato Antonov, secondo quanto riporta la Ria Novosti.
Il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha dichiarato ieri, commentando la decisione del Regno Unito di consegnare proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina, che questo tipo di munizioni è abbastanza comune ed è stato utilizzato per decenni. “È davvero difficile commentare questo tipo di assurdità. I funzionari statunitensi hanno toccato un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”.
Roma, 23 mar. (askanews) – Dopo 23 anni di grandi successi in Fastweb, di cui dieci nel ruolo di CEO, Alberto Calcagno ha deciso di presentare le dimissioni e lascerà l’azienda a fine settembre 2023. Il Consiglio di amministrazione ha nominato Walter Renna come nuovo CEO di Fastweb dal 1 ottobre 2023. Lo annuncia Fastweb in una nota.
Come dimostrano i risultati dell’esercizio 2022, Fastweb poggia su basi molto solide, ha una posizione di mercato forte ed è pronta per il futuro, afferma la società. Christoph Aeschlimann, presidente del consiglio di amministrazione di Fastweb, dichiara: “Alberto Calcagno è direttamente collegato alla storia di successo di Fastweb. Negli ultimi 23 anni ha lasciato un’impronta decisiva sulla nostra azienda, e di questo gli sono estremamente grato.” Dal 2013, quando Alberto Calcagno ha assunto la funzione di CEO, Fastweb non ha cessato di aumentare il portafoglio clienti, il fatturato e il free cash flow, mettendo a segno una crescita costante per 38 trimestri consecutivi. Allo stesso tempo, la rete in fibra ottica è stata fortemente ampliata. Sotto la sua guida, i settori dedicati a clienti commerciali e Wholesale hanno registrato una decisa crescita, parallelamente ai successi in nuovi rami di attività come la telefonia mobile, il cloud e la cybersicurezza. Alberto Calcagno è entrato in azienda nel 2000 come direttore della divisione Strategia di Fastweb, diventando poi CFO, COO nel 2007 e CEO nel 2013.”Ho vissuto un periodo incredibilmente stimolante in una delle aziende più affascinanti d’Italia. Dagli albori della fibra ottica, nel 2000, fino alla nostra epoca fatta di smartphone sofisticati, reti veloci e dati nel cloud, la tecnologia e il modo in cui comunichiamo, sia per lavoro che nella vita privata, sono cambiati enormemente”, dichiara Alberto Calcagno. “Per me, questo è il momento giusto per dedicarmi a nuovi obiettivi. Ringrazio tutti i collaboratori, i clienti, i partner e gli azionisti per la fiducia che hanno riposto in me.”
“Sono soddisfatto della nomina di Walter Renna come nuovo CEO di Fastweb. È un solido manager con conoscenze dettagliate nel settore della telecomunicazione e della tecnologia e una lunga esperienza nel management e nel marketing”, dichiara Christoph Aeschlimann. “Walter è un dirigente affermato che nel direttivo di Fastweb ha dato un contributo determinante alla storia di crescita dall’azienda e che continuerà a guidarla lungo questo percorso. Quello italiano rappresenta per noi un mercato importante e Fastweb è un tassello chiave della nostra strategia: continuità e capacità dirigenziali hanno la massima importanza su questo piano commerciale.” Walter Renna, che entrerà in carica il 1 ottobre 2023, è nato nel 1982. Dopo la laurea in economia all’Università di Bologna e il Master of Science presso l’Università Bocconi di Milano, Walter ha iniziato la sua carriera professionale in veste di consulente M&A per KPMG. Nel 2008 è entrato nel team Strategia di Fastweb e lo ha diretto fino al 2018. Successivamente è passato al ruolo di COO e dal 2021 è a capo del team Product Design and Delivery, responsabile di marketing, comunicazione, sviluppo dei prodotti e IT.
“Sono molto felice di continuare il mio percorso in Fastweb con il ruolo di CEO e ringrazio il Consiglio di amministrazione per la fiducia”, dichiara Walter Renna. “Accetto volentieri questa sfida e darò il meglio per proseguire la nostra storia di crescita insieme al management team e a tutti i colleghi”.
Roma, 23 mar. (askanews) – Il direttore dell’agenzia nucleare delle Nazioni Unite (Aiea), Rafael Grossi, ha dichiarato che la situazione nella centrale elettrica ucraina di Zaporizhzhia “rimane pericolosa” a seguito di un attacco missilistico russo questo mese che ha disconnesso l’impianto dalla rete. La più grande centrale nucleare d’Europa ha bisogno di una fornitura di elettricità affidabile per far funzionare le pompe che fanno circolare l’acqua per raffreddare i reattori e le piscine che contengono combustibile nucleare. Dall’attacco russo del 9 marzo, l’impianto ha fatto affidamento su un’unica linea elettrica di riserva che rimane “disconnessa e in riparazione”, secondo Grossi. “La sicurezza nucleare allo ZNPP rimane in uno stato precario”, ha detto il capo dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica.
La mancanza di accesso alla rete dell’impianto e i necessari lavori di riparazione sulla sua ultima linea elettrica di emergenza potrebbero causare una completa perdita di energia, rendendolo dipendente dai generatori diesel per la settima volta da quando la Russia ne ha preso il controllo un anno fa, ha precisato Grossi. “Chiedo ancora una volta un impegno di tutte le parti per garantire la sicurezza nucleare e la protezione della centrale”, ha insistito. “La situazione nello stabilimento rimane pericolosa. Il team della Missione di supporto e assistenza IAEA a Zaporizhzhya (ISAMZ) attualmente presente presso l’impianto è stato informato che il ripristino della linea era stato programmato per il 5, il 10 e poi il 13 marzo ma non è stato possibile. L’ultima data di riconnessione è prevista per (oggi, ndr) il 23 marzo”.
Possagno, 23 mar. (askanews) – Le lunghe celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova continuano a Possagno, paese natale dell’artista e sede del Museo Gypsotheca a lui dedicato, con una mostra ideata da Vittorio Sgarbi centrata sul rapporto tra Canova e il potere, in particolare in relazione alla collezione di Giovanni Battista Sommariva.
La direttrice del museo di Possagno, Moira Mascotti, ha co-curato l’esposizione. “Canova – ha spiegato ad askanews – entra in dialogo con i potenti dell’epoca, Canova si confronta con Napoleone e con tanti membri della famiglia Bonaparte, però l’artista era anche in dialogo con il mondo culturale, e quindi questo rapporto speciale con Giuseppe Bossi, che era un pittore, un amico, ma anche il segretario dell’Accademia di Brera. Poi ancora abbiamo la possibilità di vedere il rapporto tra Canova e Giovanni Battista Sommariva, il collezionista che è stato uno di quei personaggi che si sono avvalsi dell’arte per cercare di dare lustro al proprio nome e così diventando uno dei più grandi collezionisti dell’artista”. In mostra, per la prima volta dopo un’importante operazione di restauro, l’Apollino che proviene dalle Collezioni Comunali d’arte di Bologna, ma anche dipinti e opere di altri artisti che ricostruiscono il clima dell’epoca, così come le comuni matrici iconografiche che poi sono alla base di molti capolavori canoviani. L’esposizione vive comunque in relazione al luogo che la ospita, ovviamente la casa natale, ma soprattutto alla spettacolare Gypsotheca, somma e resoconto di un neoclassicismo che con Canova ha raggiunto i suoi apici. E nella luce perfetta dell’ala del museo progettata da Carlo Scarpa si possono anche ammirare due versioni di Amore e Psiche, sotto lo sguardo di Napoleone, l’individuo cosmico-storico che ha saputo, nel bene e nel male, incarnare per un paio di decenni lo spirito del tempo. Quel tempo nel quale Canova ha vissuto e creato la propria arte, partendo da qui.
Roma, 23 mar. (askanews) – Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato che se la Germania decide di attuare la decisione della Corte penale internazionale (CPI) sull’”arresto” del presidente russo Vladimir Putin, ciò equivarrà a dichiarare guerra alla Russia. Il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann aveva affermato che il mandato di “arresto” di Putin sarebbe stato valido in Germania dopo una richiesta della Corte penale internazionale. L’ordine è stato sostenuto anche dal cancelliere Olaf Scholz, che, durante la sua visita in Giappone, ha affermato che “nessuno è al di sopra della legge”.
“Alcuni idioti, idioti come il ministro della Giustizia tedesco, dicono: ‘Bene, se viene, lo arrestiamo.’.. Capite cosa significa? Immaginiamo… il capo in carica di uno Stato nucleare arriva in un territorio, diciamo, della Germania e viene arrestato. Che cos’è? Una dichiarazione di guerra alla Federazione Russa!” ha detto Medvedev in un’intervista ai principali media russi, tra cui la Ria Novosti. Medvedev ha detto che la Russia in una situazione del genere userebbe i mezzi a sua disposizione per prendere di mira “il Bundestag, l’ufficio del cancelliere e così via” ed ha sottolineato che decisioni come quella presa dalla Corte penale internazionale creano un enorme potenziale negativo.
Roma, 22 mar. (askanews) – L’evento di beneficenza “Uniti nel sociale”, quadrangolare di calcio a otto che si terrà domenica 26 marzo, alle 10.30, all’Orange Futbolclub di via degli Olimpionici 71, all’Acqua Acetosa a Roma, sarà aperto ufficialmente dalla Banda della Guardia di Finanza e chiama a raccolta il Roma Club e il Lazio Club del Campidoglio. Presenti – si legge in una nota – i consiglieri di Roma Capitale della Roma e della Lazio, insieme ai colleghi dei Municipi, per giocare con la selezione dei Grifoni Gialloverde del Generale Mariano La Malfa, del comando generale della Guardia di Finanza.
La Nazionale Italiana Calcio Olimpionici del presidente Italo Lapenna si presenta in campo con Michele Lapenna, tra i numeri uno della pallanuoto, il judoka Emanuele Bruno, lo schermidore Stefano Pantano, il pentatleta Daniele Masala. Tutti grandi campioni come Fabrizio Donati nell’atletica, Stefano Maniscalco nel karate, Carlo Molfetta nel taekwondo e gli indimenticabili calciatori della Lazio e della Roma, Bruno Giordano, Massimo Piscedda e Ubaldo Righetti. Fuoriclasse di nuoto, canottaggio, rugby, pugilato, e ancora calcio, judo e taekwondo a cui si aggiungeranno anche i campioni Emanuele Blandamura, Stefano Battistelli, Luca Massaccesi, Andrea Lo Cicero, Bruno Mascarenhas. Il ricavato delle donazioni raccolte durante la festa, organizzata anche con la partecipazione della Fondazione Ss Lazio, va a favore dell’associazione “Insieme a Giordano”, che si occupa di assistenza ai minori. I consiglieri capitolini tutti condividono un momento di gioia per ribadire ancora una volta l’impegno di Roma Capitale a fianco di tutta la società civile per la piena tutela dei minori. Lo hanno dichiarato in una nota Fabrizio Santori e Claudia Pappata, consiglieri capitolini rispettivamente vice e presidente del Lazio Club Campidoglio, e Federico Rocca, consigliere capitolino e presidente del Roma Club Campidoglio che prenderanno parte all’evento. Il sisma che ha sconvolto il centro Italia il 24 agosto 2016 ha colpito, tra le tante famiglie, anche quella del piccolo Giordano, un bimbo di 4 anni che ha perso la vita a Pescara del Tronto insieme alla nonna Amelia. La sua famiglia, mamma Manuela, papà Massimo, la sorella Giorgia e il fratello Santiago hanno deciso di trasformare quel dolore in un atto d’amore profondo. Per questo motivo – ricorda la nota – hanno scelto di fondare una onlus che si occupa di dare assistenza a favore dei minori svantaggiati per problemi di ordine fisico, sociale, economico e familiare, attraverso la realizzazione di eventi sportivi, raccolta fondi e iniziative solidali.
L’Associazione N.I.C.O. – Nazionale Italiana Calcio Olimpionici – affonda le sue radici nel 2007, quando è stata fondata da Vincenzo Maenza, per poi rinnovarsi nell’agosto 2022 con il rinnovamento voluto dall’attuale presidente Italo Lapenna. A dare forma alla N.I.C.O. sono le vecchie glorie del calcio e gli atleti olimpionici che hanno dato lustro allo sport azzurro in diverse discipline. Lo scopo della onlus è quello di raccogliere fondi per iniziative solidali attraverso l’organizzazione di partite ed eventi di beneficenza.
New York, 22 mar. (askanews) – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in apertura della Conferenza sull’acqua, ha aperto il suo discorso con un richiamo ai paesi del mondo. “E’ evidente che non abbiamo fatto abbastanza per combattere quella che, ancora oggi, resta una delle più gravi emergenze planetarie”, ha detto Fratin ricordando che “nessuno può sentirsi estraneo a questa tragedia”.
Il ministro non ha fatto mistero che “in Italia sono sempre più ricorrenti i periodi di siccità, come accade nel più ampio contesto mediterraneo, che secondo il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici è una delle aree più a rischio” e ha ribadito con forza “l’urgenza di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi se vogliamo evitare danni irreversibili”. Ha poi continuato con un richiamo al multilateralismo per rispondere alle sfide che l’acqua pone anche in termini di migrazione. “Sostenibilità vuol dire anche lavorare insieme per evitare che intere popolazioni siano costrette a spostarsi in cerca di acqua e condizioni di vita accettabili”, ha detto Fratin. “Nel Piano di Ripresa e Resilienza abbiamo mobilitato fondi per le risorse idriche pari a 4,38 miliardi di euro in 5 anni”, ha detto il ministro.
Il ministro ha spiegato che si è dotata di vari strumenti per rispondere alla crisi energetica tra cui “un tavolo di coordinamento” e “nuovi strumenti di legge”. Fratin ha spiegato che tra le priorità dell’Italia c’è il “potenziamento – con un investimento di 600 milioni di Euro al 2026 – della capacità di monitoraggio delle acque e di prevenzione dei rischi” e un progetto di “Rinaturazione del Fiume Po” per cui si sono investiti 357 milioni di euro, con un focus su qualità delle acque e biodiversità.
“Sulla finanza climatica ci siamo dotati di un nuovo strumento, il Fondo Italiano per il Clima, che sarà operativo a breve e potrà contare su 840 milioni all’anno fino al 2026”, ha dichiarato il ministro. Il ministro nel suo intervento ha illustrato alcuni progetti finanziati dall’Italia soprattutto in alcune regioni del mondo particolarmente vulnerabili. “Sono stati approvati oltre 50 progetti bilaterali con una priorità su Sahel, Africa Subsahariana, Mediterraneo e piccoli stati insulari”, ha detto Fratin spiegando che “nel Sahel, con la Convenzione sulla Desertificazione, stiamo realizzando progetti per recuperare terre degradate e creare opportunità economiche per le comunità locali”.
Il ministro ha poi annunciato che “poche settimane fa Italia e Etiopia hanno firmato un accordo da oltre 30 milioni di euro per un progetto per migliorare la gestione di acqua e suolo e creare opportunità di impiego”.